Influenza umana Influenza aviaria Influenza suina - PowerPoint PPT Presentation

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Influenza umana Influenza aviaria Influenza suina

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Influenza umana Influenza aviaria Influenza suina Virus dell Influenza (Ortomixovirus) Malattia respiratoria, febbre, mal di testa, mal di gola, dolori muscolari e ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Influenza umana Influenza aviaria Influenza suina


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Influenza umanaInfluenza aviariaInfluenza suina
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Virus dellInfluenza (Ortomixovirus)
  • Malattia respiratoria, febbre, mal di testa, mal
    di gola, dolori muscolari e ossei.
  • USA 36.000 morti/anno
  • Almeno 17 virus diversi possono dare una malattia
    simile
  • incubazione 24-96 ore
  • trasmissione respiratoria

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Virus dellinfluenza umana
  • Tre tipi di virus
  • genere Orthomixovirus
  • tipo A animali e uomo
  • epidemie e pandemie
  • suddiviso in sottotipi (16 HA e 9 NA)
  • tipo B uomo, principalmente bambini
  • piccole epidemie
  • tipo C solo uomo
  • non provoca epidemie, solo
    forme lievi

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  • Sintomi più comuni
  • Febbre (39-40C)
  • Raffreddore
  • Angina
  • Tosse secca
  • Mal di testa
  • Dolori diffusi
  • Altri sintomi e complicazioni
  • Congiuntivite
  • Polmonite
  • Sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS)
  • Sintomi più comuni
  • Febbre (39-40C)
  • Raffreddore
  • Angina
  • Tosse secca
  • Mal di testa

Virus dellinfluenza
  • Il Virus dellinfluenza è altamente contagioso e
    circola dalla fine dellautunno, in inverno e
    allinizio della primavera
  • E trasmesso per via aerea da uomo a uomo,
    attraverso laerosol causato da tosse e starnuti
  • Lincubazione è di 1-5 giorni
  • Infettività da 1-2 giorni prima a 4-5 giorni
    dopo la comparsa dei sintomi
  • Infetta tutte le età ed è responsabile di una
    malattia generalmente lieve ma che può presentare
    complicazioni severe

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Terapia
Inibitori dellingresso del virus nella cellula
ospite mediante interferenza con la proteina M2
virale (canale ionico) AMANTADINA e
RIMANTADINA Inibitori della neuroaminidasi
impediscono il rilascio della nuova progenie
virale ZANAMIVIR (RELENZA) OSELTAMIVIR (TAMIFLU)
Entrambi mimano la struttura dellacido sialico
agendo come degli inibitori competitivi. Lo
zanamivir viene somministrato per via inalatoria,
mentre lo oseltamivir per via orale
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Vaccino
  • I vaccini antinfluenzali disponibili sono
    prodotti in uova embrionate di pollo
  • Sono vaccini multivalenti in quanto contengono
    tre ceppi virali (di solito due di tipo A ed uno
    di tipo B)
  • La composizione è annualmente modificata, per uno
    o più ceppi, a seconda dei ceppi circolanti
    attesi per la successiva stagione invernale
  • PERIODO OTTIMALE per lavvio della campagna è a
    partire da META OTTOBRE fino alla FINE di
    NOVEMBRE
  • Il vaccino va somministrato PER VIA
    INTRAMUSCOLARE nel deltoide per i soggetti di età
    gt 12 anni nei bambini e nei lattanti la sede
    raccomandata è la faccia antero-laterale della
    coscia
  • Il vaccino non dovrebbe essere somministrato a
    persone con ipersensibilità alle proteine
    delluovo o ad altri componenti del vaccino
    (ricordo che il vaccino non contiene derivati del
    mercurio)
  • Il vaccino deve essere rinviato in caso di
    manifestazioni febbrili in atto

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Emoagglutinina (HA)
  • Rappresenta lantirecettore che lega il virione
    al recettore (acido sialico), presente nelle
    glicoproteine e nei glicolipidi presenti alla
    superficie cellulare di membrana delle cellule.
    Sono note 16 diverse varieta antigeniche di H
    (H1-H16), ma solo H1, H2 e H3 sembrano circolare
    nelluomo.
  • E responsabile per lattacco del virus sulle
    cellule e per linizio del processo di infezione
    (penetrazione). Si lega al recettore in seguito
    al taglio di specifiche proteasi cellulari.

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ANTIRECETTORE-RECETTORE
Emoagglutinina (HA)
Lacido sialico presente sulle glicoproteine
delle membrane cellulare è il RECETTORE del virus
dellinfluenza e lHA lantirecettore. Affinchè
il nucleocapside possa essere liberato nel
citoplasma cellulare è necessario che la HA
subisca una modificazione proteolitica,
allinterno dellendosoma, ad opera di proteasi
cellulari, con lesposizione di un peptide
fusogeno in grado di favorire la fusione fra
pericapside e membrana endosomica. Lattivazione
proteolitica di HA è essenziale per linfettività
del virus e la sua diffusione ad altri
tessuti/organi. HA dei virus aviari si lega a
residui di acido sialico con legame ? 2,3
galattoso, presenti sulle cellule delle mucose
respiratorie ed enteriche HA dei virus umani si
lega a residui di acido sialico con legame ? 2,6
galattoso presenti alla superficie delle mucose
respiratorie delluomo HA dei virus suini si
lega a residui di acido sialico sia con legame ?
2,3 che ? 2,6 galattoso
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Neuraminidasi (NA)
  • La neuroaminidasi viene attivata da specifiche
    proteasi cellulari ed ha il compito di impedire
    che il virione venga neutralizzato dal legame con
    lacido sialico presente nelle glicoproteine del
    muco (mucose respiratorie). Sono note 9 varietà
    di neuraminidasi (N1-N9), ma solo N1 e N2
    sembrano circolare nelluomo.
  • Consente il contatto con la superficie delle
    cellule delle mucose dellepitelio respiratorio
  • Ha funzione di rilievo nella liberazione dei
    virioni neoformati (idrolizzando i residui
    dellacido sialico che possono legare i virioni
    alle membrane cellulari, ed impedendo
    laggregazione dei virioni rilasciati)

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Il virus può variare
  • Deriva antigenica
  • (antigenic drift)
  • Parziali modificazioni delle proteine virali
    coinvolte nellinfettività (HA, NA).
  • MUTAZIONI
  • Questo fenomeno riguarda sia i virus A, sia i B
    (ma negli A avviene in modo più marcato e
    frequente) ed è responsabile delle epidemie
    stagionali per la comparsa e la selezione
    (favorita dalla pressione positiva dovuta
    allimmunità preesistente) di stipiti virali meno
    efficacemente neutralizzati dagli anticorpi
    presenti nella popolazione.
  • Spostamento antigenico (antigenic shift)
  • Completa sostituzione di una o più proteine
    virali coinvolte nellinfettività (HA, NA).
  • RIASSORTIMENTO GENICO
  • Riguarda solo i virus influenzali di tipo A
    ed è la conseguenza di un fenomeno di
    riassortimento genico che di norma si verifica
    fra un virus umano ed un virus animale (in gene
    aviario) che si trovano ad infettare
    contemporaneamente la stessa cellula (di solito
    lospite intermedio è il suino). Il virus
    completamente nuovo che ne risulta se è in grado
    di infettare luomo riesce ad eludere il potere
    neutralizzante degli anticorpi presenti nella
    popolazione mondiale dando luogo a una pandemia

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Spostamento antigenico (antigenic shift)
  • Ospiti come il maiale possiedono i recettori per
    virus di specie diverse e sono responsabili del
    RIASSORTIMENTO GENICO

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Pandemia (dal greco pan-demos tutto il popolo
) Le pandemie si verificano ad intervalli di
tempo imprevedibili quando la popolazione viene
infettata da un virus nuovo, per il quale non
abbiamo difese immunitarie.
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Influenza aviaria tipo A sottotipo H5N1
  • malattia contagiosa degli animali causata da
    virus che normalmente infettano solo gli uccelli
    e meno frequentemente i maiali
  • tendenza a vivere in gruppi numerosi
  • Uccelli

  • possibilità di compiere lunghe migrazioni
  • ospiti ideali
  • affinità per lambiente acquatico

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  • Virus a bassa
  • Patogenicità (LPAI)
  • Colpisce volatili selvatici e domestici
  • I selvatici non manifestano la forma clinica ma
    il virus si replica e viene eliminato (feci)
  • E sostenuta da tutti i sottotipi (H1-H16)
  • LHA presenta un unico sito di taglio per
    proteasi cellulari (presenti nelle mucose
    respiratorie ed enteriche) che ne permette
    lattivazione e la successiva diffusione,
    attraverso secreti respiratori e le feci.
  • Virus ad alta
  • Patogenicità (HPAI)
  • E determinata esclusivamente dai
    sottotipi H5 e H7
  • Ha un alto potere infettivo, patogeno e di
    trasmissibilita
  • Quando colpisce un allevamento  avicolo causa
    in genere la mortalità della totalità dei
    soggetti (peste aviaria descritta in Italia per
    la prima volta nel 1878)
  • LHA presenta più siti sensibili a diverse
    proteasi per cui può infettare diversi tipi di
    tessuti e dare infezioni sistemiche con elevata
    mortalità.

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Quali specie di avicoli sono sensibili?
  • il piccione si infetta raramente perché è
    resistente
  • anatre
  • tacchini
  • polli
  • fagiani
  • faraona
  • quaglie
  • pernici
  • struzzi
  • oche
  • Normalmente linfezione da virus influenzali A
    negli uccelli decorre in modo asintomatico
  • ad eccezione dei virus con emoagglutinina di
    sottotipo 5 o 7 che possono causare diffuse
    epizoozie con elevata mortalità soprattutto tra i
    volatili domestici (polli, tacchini) in
    allevamento intensivo (la cosiddetta peste
    aviaria, descritta come una grave malattia del
    pollame per la prima volta in Italia, nel 1878)

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Trasmissione del virus
  • Trasmissione animale
  • Serbatoio naturale e sorgente di infezione
  • pollame, uccelli acquatici migratori
  • Diffusione per aerosol, acqua, fomiti
  • Il virus può essere presente nelle secrezioni
    respiratorie e nelle feci degli animali dove può
    sopravvivere per circa 10 giorni
  • Trasmissione umana
  • Non considerato patogeno per luomo fino al 1997

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Trasmissione umana
  • 1997 a Hong Kong
  • 18 persone infettate, 6 morte
  • Il virus dellinfluenza A H5N1 è stato
    riconosciuto responsabile dellinsorgenza di
    episodi epidemici nei mercati di uccelli vivi e
    negli allevamenti. 1.5 milioni di polli uccisi
  • 1999 a Hong Kong
  • 2 bambini, ospedalizzati
  • La fonte dinfezione è stata riconosciuta nel
    pollame
  • 2003 in Olanda
  • 83 casi umani confermati, 1 morto
  • 2003/06 virus Aviario H5N1 256 casi, 152 morti ,
  • 10 paesi coinvolti

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Come si diffonde in un Paese e fra un Paese
allaltro
  • Per via inalatoria
  • Escrementi di uccelli nel suolo e polvere
  • Superfici di materiali infetti (auto, materiali
    vari, indumenti, scarpe)
  • Attraverso altri animali vettori passivi e
    occasionali (roditori e mosche)
  • Contaminazione di raccolte dacqua del pollame
    domestico
  • Mercati di pollame vivo in condizioni di
    affollamento e scarsa igiene
  • Commercializzazione internazionale di pollame
    vivo
  • Uccelli migratori infetti che coprono grandi
    distanze (portatori poco sensibili allinfezione)
  • Infezione di animali da cortile (polli, tacchini
    ecc. sensibili allinfezione con gravi sintomi)

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La situazione al momento
  • I casi di infezione umana occorsi a tuttoggi
    non sono stati molti e si sono verificati
    esclusivamente nelle zone in cui il virus sembra
    ormai stabilmente insediato nella fauna avicola
  • I casi di infezione umana hanno interessato solo
    soggetti dimoranti in condizioni di scarsissima
    igiene ambientale che ne favorivano lesposizione
    a dosi massicce di saliva ed escrementi di
    volatili infetti (e, quindi di virus) e che, al
    momento, linfezione non ha presentato alcuna
    tendenza alla trasmissione interumana

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IL NUOVO VIRUS dell influenza suina A/H1N1v
  • È un quadruplo riassortante
    riassortimento genetico tra due componenti
    geniche di origine suina, una di tipo aviario e
    una di tipo umano. Gli 8 segmenti del genoma, mai
    osservato in precedenza, derivano dalle quattro
    diverse componenti genomiche NA e M derivano dal
    virus suino euroasiatico, HA, NP e NS dal ceppo
    suino classico, PB1 dal virus umano H3N2, PB2 e
    PA dal virus aviario Nord Americano

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  • Cosè la nuova influenza provocata da virus
    A/H1N1?
  • La nuova influenza A/H1N1 è uninfezione virale
    acuta dellapparatorespiratorio con sintomi
    fondamentalmente simili a quelli classici
    dellinfluenza febbre ad esordio rapido, tosse,
    mal di gola, malessere generale.
  • Come per linfluenza classica sono possibili
    complicazioni gravi, quali la polmonite, e casi
    mortali.
  • I primi casi di questa nuova influenza umana da
    virus A/H1N1 sono stati legati a contatti
    ravvicinati tra maiali e uomo il nuovo virus
    A/H1N1 è infatti un virus di derivazione suina.
  • Nelluomo infezioni da virus influenzali suini
    sono state riscontrate occasionalmente fin dagli
    anni 50 e sono legati ad esposizione e contatti
    ravvicinati (1-2 metri) con suini, ma il nuovo
    virus A/H1N1 si è ora adattato alluomo ed è
    diventato trasmissibile da persona a persona.

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  1. 11 giugno 2009 lOMS dichiara lo stato di Fase 6
    dei livelli di allerta pandemica.
  2. Gravità della pandemia moderato. Il massimo
    livello di allerta non è dovuto alla gravità dei
    sintomi ma alla grande diffusione del virus
  3. 10 agosto 2010 inizio della fase post-pandemica

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COMPLICANZE DELLINFLUENZA STAGIONALE
  • Soggetti a rischio di sviluppare complicanze
  • Bambini, anziani (over 65-enni), donne in
    gravidanza e fumatori
  • Persone affette da patologie croniche a carico
    dellapparato respiratorio (asma, fibrosi
    cistica, BPCO), malattie dellapparato
    cardiocircolatorio, diabete mellito e altre
    patologie metaboliche, insufficienza renale,
    malattie del sangue, tumori, malattie congenite
    ed acquisite che comportino una carente
    produzione di anticorpi, malattie infiammatorie
    croniche e sindromi da malassorbimento
    intestinale, immunodepressi.
  • Soggetti obesi, e patologie concomitanti
  • Complicanze
  • Broncopolmonite 20 dei casi di origine virale
    primaria (il virus raggiunge i tessuti polmonari
    profondi), 80 dei casi dovuta a sovrainfezione
    batterica (Streptococcus Pneumoniae, Haemophilus
    influenzae, Staphylococcus Aereus)
  • Miosite
  • Miocarditi e pericarditi
  • INFLUENZA SUINA
  • Ha colpito di più i bambini e adolescenti
    rispetto agli anziani
  • Da luglio 2009 a maggio 2010 si sono verificati
    circa 6 milioni di casi di cui 1.000 gravi con
    260 decessi
  • Letalità relativamente bassa (0,005 rispetto
    allo 0,2 di quella stagionale)

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DANNI E COSTI DELLINFLUENZA
  • Danni sociali
  • Perdita di giornate di lavoro
  • Assenteismo scolastico
  • Indisponibilità a svolgere altre attività
  • Impegno non diluito delle strutture sanitarie con
    possibile collasso delle strutture ospedaliere
    (in particolare in caso di pandemia)
  • Danni sanitari
  • Malattia
  • Complicanze
  • Aumento dellospedalizzazione
  • 8.000 decessi ogni anno in Italia (84 coinvolge
    gli over 65- enni)

Costi ? visite mediche e ricoveri ospedalieri, ?
della produttività del sistema. Costo medio
pro-capite 329,32 (89 dovuto a costi
indiretti-mancato guadagno e produttività). 8
milioni di euro lanno per i ricoveri.
Linfluenza è la terza causa di morte per
malattie infettive preceduta da AIDS e TBC
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  • ZANAMIVIR ? Relenza (GlaxoSmithKline) polvere
    inalatoria
  • due inalazioni (2x5mg10 mg in totale) 2volte/die
    per 5 gg
  • Chemioprofilassi 2 inalazioni (10mg) 1 volta/die
    per 10 gg
  • Autorizzato sopra i 12 anni
  • Reazioni avverse GI, cefalea, vertigini,
    broncospasmo in pz asmatici o in terapia con
    broncodilatatori
  • OSELTAMIVIR ?Tamiflu (Roche) cps da 30, 45, 75
    mg, sospensione orale 30g 12 mg/ml
  • 75 mg 2 volte/die x 5 gg nelladulto e nei
    bambini gt40Kg
  • Chemioprofilassi 75 mg/die per 6 settimane
    massimo
  • Autorizzato gt 1 anno detà
  • Reazioni avverse GI, malessere, cefalea,
    atassia, convulsioni e allucinazioni

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  • VACCINAZIONE PANDEMICA NELLA PROVINCIA DI FERRARA
  • distretto Ovest 919 dosi
  • distretto Centro Nord 2.620 dosi
  • Distretto Sud Est 1.935 dosi
  • TOTALE 5.474 dosi ( 358.972 abitanti)
  • CRITICITA DEL VACCINO PANDEMICO
  • Tiomersale (a base di mercurio) ? disturbi del
    neurosviluppo. Presente solo nei vaccini
    multidose
  • Adiuvante MF59 (emulsione olio-acqua contenenti
    lo squalene, un grasso precursore del
    colesterolo) autorizzato nei vaccini stagionali
    (cambia il target del vaccino). Negli USA
    autorizzati 4 vaccini non adiuvati
  • Bassa adesione tra gli operatori sanitari
    sondaggio dellottobre 2009 tra 1.960 medici e
    infermieri ? 70 delle donne e 51 degli uomini
    non si sarebbero vaccinati
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