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LA%20RIFORMA%20DELLA%20PUBBLICA%20AMMINISTRAZIONE%20IN%20ITALIA

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... Busarl e Busc - asta telematica permanente per gli acquisti di beni servizi sul mercato da parte delle P.A. Semplificazione Certificati per anno ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: LA%20RIFORMA%20DELLA%20PUBBLICA%20AMMINISTRAZIONE%20IN%20ITALIA


1
LA RIFORMA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE IN
ITALIA
  • Franco BASSANINI
  • Ministro per la Funzione Pubblica
  • www.funzionepubblica.it
  • CONSIGLIO CENTRALE GIOVANI IMPRENDITORI
    DELLINDUSTRIA
  • S. Margherita Ligure, 10 giugno 2000

2
Le aree della Riforma
  • Semplificazione di norme e procedure
  • Federalismo amministrativo
  • Riforma dei Ministeri
  • Riforma del lavoro pubblico
  • Unamministrazione orientata alla qualità e ai
    risultati
  • Riforma del bilancio pubblico
  • Unamministrazione che parla in italiano
  • Amministrazione on-line (e-Government)

3
Semplificazionei problemi
  • Inflazione legislativa
  • oltre 35.000 leggi
  • Costi della regolazione
  • rigidità e oneri non necessari su cittadini,
    imprese e Pubblica Amministrazione
  • Inquinamento legislativo
  • la giungla delle leggi genera lincertezza del
    diritto

4
Semplificazionedisboscare la giungla
  • Un vasto programma delegificazione, deregulation,
    semplificazione, testi unici
  • leggi annuali di semplificazione identificano le
    procedure (disciplinate dalla legge) che il
    Governo può sopprimere o semplificare con
    semplici regolamenti di delegificazione
  • più di 180 procedure già delegificate e in corso
    di semplificazione
  • testi unici di norme, sia legislative che
    regolamentari, che sostituiscono tutta la
    regolamentazione esistente e al tempo stesso
    semplificano le procedure di quel settore

5
Semplificazionegli strumenti
  • Autocertificazioni al posto del 90 dei
    certificati
  • Denuncia di inizio di attività e silenzio assenso
    (in 194 casi) invece di autorizzazioni, licenze e
    altri atti amministrativi
  • Una conferenza di servizi al posto di molti
    provvedimenti
  • Termini certi per concludere le procedure
  • D.d.l. annuale di semplificazione in corso di
    esame parlamentare
  • - costituzione più rapida ed economica di nuove
    società (Spa incluse) verso la soppressione
    dellomologazione e della pubblicazione su GU
    (per fusioni e scissioni), Fal, Busarl e Busc
  • - asta telematica permanente per gli acquisti di
    beni servizi sul mercato da parte delle P.A.

6
SemplificazioneCertificati per anno
Fonte Dipartimento della Funzione Pubblica
7
Semplificazioneautentiche di firma per anno
Fonte Dipartimento della Funzione Pubblica
8
Semplificazione risparmi annuali per certificati
e autentiche di firma
Source Dipartimento funzione pubblica
9
Semplificazioneuna regolazione di qualità
  • Analisi dellimpatto della regolazione
  • per misurare i costi delle nuove regole su
    cittadini e imprese (e, magari, decidere che
    è meglio lasciar perdere)
  • LOsservatorio per la semplificazione
  • per confrontarsi sulle regole con i firmatari
    del patto sociale
  • Il Nucleo per la semplificazione
  • una task-force di esperti per tutelare la
    qualità della regolazione

10
Semplificazionelesempio dello sportello unico
  • Un solo procedimento per lo start up degli
    impianti produttivi, invece delle 43
    autorizzazioni richieste in precedenza
  • Prima 2-5 anni per avere una risposta
    dallamministrazione. Ora non più di 3 mesi nei
    casi più frequenti, al massimo 11 mesi
  • Un unico interlocutore per le imprese e un nuovo
    ruolo per il comune nello sviluppo del territorio
  • Una struttura informatizzata e accessibile per
    via telematica
  • Un action plan per diffondere gli sportelli unici
    su tutto il territorio e migliorarne il
    funzionamento

11
Semplificazionegli sportelli unici in Italia
  • Comuni che hanno attivato lo sportello unico 35
  • Popolazione servita da sportelli unici 69
  • Tempi medi di conclusione dei procedimenti 57
    giorni

12
Semplificazione
procedimenti conclusi dagli sportelli unici ad
aprile 2000
  • Mantova 6.031 su 6.934
  • Bologna 4.050 su 5.474
  • Palermo 2.259 su 2.387
  • Bisignano (CS) 606 su 618
  • Modena 540 su 596
  • Cascina (PI) 523 su 553
  • Prato (FI) 498 su 765
  • Brescia 420 su 470
  • Viareggio (LU) 390 su 470
  • Novate Milanese (MI) 231 su 263
  • Cosenza 196 su 280
  • Siena 185 su 328
  • Busto Arsizio (VA) 155 su 263
  • Sezze (LT) 130 su 151
  • Cesena 139 su 473
  • Castelfranco di Sotto (PI) 138 su 160
  • Granarolo dellEmilia (BO) 117 su 195
  • Senigallia (AN) 150 su 170
  • Amantea (CS) 92 su 137
  • Pisa 85 su 101
  • Bassano del Grappa (VI) 49 su 93
  • Grosseto 46 su 110

13
Federalismo amministrativouno Stato leggero
  • La sussidiarietà orizzontale ripensare la
    missione dello Stato focalizzandola sul suo
    core-business
  • dismettere funzioni non essenziali
  • esternalizzare o privatizzare servizi che possono
    essere meglio svolti dal mercato o da
    organizzazioni non-profit
  • liberalizzare le public utilities

14
Entrate da privatizzazioni nei Paesi OCSE (1993
- 1998)
Miliardi di dollari USA
15
Il programma di privatizzazioni e
liberalizzazioni ha contribuito alla crescita del
mercato azionario
Capitalizzazione di borsa/PIL
Fonte Ministero del tesoro
16
Federalismo amministrativorafforzare le
Autonomie territoriali
  • Stabilità e legittimazione dei governi locali
  • con lelezione diretta di sindaci (1993),
    presidenti delle Province (1993), presidenti
    delle Regioni (2000)
  • Autonomia finanziaria dei governi locali il
    federalismo fiscale
  • con la trasformazione dei trasferimenti dello
    Stato in tributi locali o partecipazione ai
    principali tributi nazionali (2000)
  • Efficienza e funzionalità delle amministrazioni
    locali
  • con riforma dei controlli, city managers,
    dirigenti a contratto anche dal privato, stipendi
    legati alle performance (1997)

17
Federalismo amministrativola valutazione della
riforma
La riforma Bassanini ha migliorato la
funzionalità delle Istituzioni locali?
Fonte Unicab - Sole 24 Ore 6.3.2000
18
Federalismo amministrativola devolution in
cammino
  • 1997 la legge di delega n. 59 identifica le
    funzioni che restano allo Stato e prevede il
    trasferimento di tutti gli altri compiti a
    Regioni e Enti locali
  • 1997-1998 cinque decreti legislativi definiscono
    in dettaglio la nuova mappa delle funzioni da
    trasferire
  • 1999-2000 una serie di decreti del Presidente
    del Consiglio identifica le risorse umane e
    finanziarie, insieme alle funzioni
  • 1 gennaio 2001 la devolution va a regime

19
Riforma dei Ministerigli obiettivi
  • La prima riforma organica dai tempi di Cavour
  • Eliminazione di duplicazioni, di frammentazioni,
    di sovrapposizioni di competenze e strutture
  • Organizzazione interna più flessibile. Libertà di
    scelta tra i modelli organizzativi
  • Per ogni missione un solo Ministero 22 Ministeri
    nel 1995, 18 oggi, 12 nel 2001
  • Le Agenzie strutture tecnico-operative di tipo
    aziendale
  • Gli uffici territoriali del Governo raggruppano
    nelle Prefetture numerosi uffici periferici dello
    Stato

20
Riforma dei Ministerila nuova Presidenza del
Consiglio
  • Una struttura più leggera (e flessibile) ma più
    forte al servizio delle funzioni di indirizzo e
    coordinamento del Presidente
  • Conseguentemente trasferimento di tutte le
    funzioni operative alle amministrazioni di settore

21
Riforma dei Ministerila nuova architettura - 1
  • 1 - Esteri
  • 2 - Interno
  • 3 - Giustizia
  • 4 - Difesa
  • 5 - Economia e finanze

- Tesoro e bilancio - Finanze
- Industria e commercio - Commercio con
lestero - Comunicazioni
6 - Attività produttive
7 - Politiche agricole
22
Riforma dei Ministerila nuova architettura - 2
- Ambiente - Lavori pubblici (parte)
  • 8 - Ambiente e tutela del territorio

- Lavori pubblici (parte) - Trasporti
9 - Infrastrutture e trasporti
- Lavoro - Sanità - Affari sociali
10 - Lavoro, salute e politiche sociali
- Pubblica istruzione - Università e ricerca
11 - Istruzione, università e ricerca
- Beni culturali - Spettacolo - Sport
12 - Beni e attività culturali
23
Riforma del lavoro pubblicodistinzione fra
Politica e Amministrazione
  • I politici sono responsabili delle scelte
    politiche
  • eliminazione di ogni ingerenza politica nella
    gestione delle pubbliche amministrazioni
  • Compiti dellautorità politica
  • definire politiche e strategie valutare i
    risultati nominare i direttori generali
  • I dirigenti sono responsabili dellamministrazion
    e
  • i dirigenti hanno poteri più ampi, maggiori
    responsabilità e stipendi adeguati alle
    responsabilità e ai risultati

24
Riforma del lavoro pubblicola privatizzazione
del pubblico impiego
  • Diritto privato per i dipendenti pubblici
  • Contrattualizzazione del rapporto di lavoro
  • estensione della disciplina contrattuale
    (anche ai dirigenti generali) e valorizzazione
    dei contratti integrativi aziendali e individuali
    per promuovere professionalità e produttività
  • Riforma della rappresentanza sindacale
  • Giudice unico per tutte le cause di lavoro
  • la giurisdizione sul lavoro pubblico dal giudice
    amministrativo al giudice del lavoro soluzioni
    extragiudiziarie delle controversie
    (conciliazione, arbitrato)

25
Una P.A. performance-orientedla nuova cultura
  • Prima un approccio giuridico-formale
  • contano solo regole e procedure, non cè
    attenzione a qualità e risultati
  • Ora al servizio del cittadino-utente
  • - qualità del servizio e customer satisfaction
    come criteri direttivi dellattività delle
    Pubbliche Amministrazioni
  • - un nuovo controllo sulle performance, accanto
    a controlli di legittimità più efficaci ma meno
    invasivi
  • - promuovere la crescita professionale un piano
    straordinario per la formazione

26
Una P. A. performance-orientedil nuovo management
  • Il ruolo unico dei dirigenti dello Stato
  • Fine dellinamovibilità dei dirigenti incarichi
    a termine (da 2 a 7 anni) licenziamento dei
    dirigenti incapaci
  • Trattamento accessorio variabile in relazione
    alle performance
  • Il 5 dei dirigenti può essere scelto dal privato
    con contratto a termine

27
Una P.A. performance-orientedi nuovi controlli
interni
  • Definizione annuale degli obiettivi
  • Ununità di valutazione in ogni ministero o
    agenzia
  • Controllo strategico e controllo di gestione
  • Coordinamento della Presidenza del Consiglio su
    valutazione e controllo strategico
  • Banca dati con le direttive dei ministri e gli
    indicatori di performance
  • Carte dei servizi
  • Verso standard di qualità a livello europeo

28
Riforma del bilancio pubblicoda un bilancio
finanziario a un bilancio economico
  • Prima un bilancio frammentato in oltre 6.000
    capitoli
  • Ora circa 1.000 unità previsionali di base, una
    per ciascun obiettivo
  • Ogni struttura amministrativa è responsabile del
    proprio budget
  • Ogni budget evidenzia il rapporto tra costi e
    obiettivi, verificato ogni anno (fine del
    bilancio incrementale)

29
Riforma del bilancio pubbliconuove procedure di
spesa
  • Rigorosa analisi dei costi della legge
    finanziaria e delle leggi di spesa
  • Controllo sui costi degli emendamenti in
    Parlamento
  • Mandato informatico

30
Costo del personale pubblico ( del PIL)
Fonte OCSE e DPEF 2000-2003
31
Deficit pubblico ( del PIL)
Fonte Ministero del Tesoro, ISTAT e DPEF
2000-2003
32
Stock del debito pubblico ( del PIL)
Fonte Ministero del Tesoro, ISTAT e DPEF
2000-2003
33
Spesa primaria pubblicain Italia e UE ( del PIL)
Fonte ISTAT e Commissione Europea
34
Amministrazione on-line
  • La tecnologia informatica lo strumento
    principale per un salto di qualità
  • Riconosciuta la validità giuridica di documenti e
    contratti formati elettronicamente già nel 1997
    (primi nel mondo). Firma digitale utilizzabile da
    inizio 2000
  • Rete unitaria delle pubbliche amministrazioni
    operativa da inizio 2000 per le amministrazioni
    statali
  • Regolamento del 1998 per la gestione
    informatizzata di documenti, archivi e procedure.
    Eliminazione completa della gestione cartacea nel
    2003
  • Carta didentità elettronica multiservizi da
    fine 2000 in comuni campione
  • Voto elettronico sperimentazione dal 2001 a
    regime dal 2003-2004

35
Fisco telematico
  • Il 100 delle dichiarazioni dei redditi (30
    milioni lanno) è inviato e gestito
    elettronicamente

36
Un action plan sulle-government
  • per migliorare lerogazione dei servizi ai
    cittadini ed alle imprese
  • per migliorare lefficienza operativa interna
    delle amministrazioni
  • per consentire laccesso telematico ai servizi
    della pubblica amministrazione verso un portale
    unico delle pubbliche amministrazioni

37
I protagonisti dellaction plan
  • le amministrazioni locali un ruolo crescente di
    front-office
  • le amministrazioni centrali un ruolo crescente
    di back-office
  • i privati come partner essenziali
    nelle-government

38
Gli effetti dellaction plan sul cittadino
  • il cittadino potrà ottenere ogni servizio
    pubblico rivolgendosi a qualsiasi amministrazione
    di front-office abilitata al servizio
  • il cittadino dovrà comunicare una sola volta
    allamministrazione la variazione delle
    informazioni che lo riguardano
  • ogni sportello di front-office dovrà essere in
    grado di reperire le informazioni richieste,
    ovunque esse risiedano

39
Nemo propheta in patria...
  • Le valutazioni del FMI, della NPR, dellENA ...
  • La review dellOCSE sulla Regulatory Reform
    italiana
  • Il secondo Global Forum on Reinventing
    Government
  • LItalia tra i promotori di uniniziativa comune
    per una Maastricht europea del better government

40
La riforma in mezzo al guado
  • La fase cruciale dellattuazione
  • la riforma è ormai tutta definita nelle leggi e
    nei decreti ma le leggi da sole non cambiano la
    vita dei cittadini
  • Le riforme camminano con le gambe delle donne e
    degli uomini
  • lattuazione della riforma dipende da milioni di
    amministratori e dipendenti pubblici. Cè anche
    chi rema contro
  • Restano resistenze culturali e burocratiche
  • formalismo giuridico, centralismo burocratico,
    rifiuto dellinnovazione non si eliminano in
    pochi mesi a colpi di leggi e di decreti

41
Il futuro della Riforma(per uscire dal guado)
  • Cambiare la cultura
  • Acquisire e diffondere la mentalità
  • dellinnovazione tecnologica e organizzativa
  • della semplificazione (non imporre carichi
    burocratici inutili)
  • della qualità dei servizi e delle prestazioni
  • della soddisfazione dei cittadini-clienti
  • della valorizzazione della professionalità e del
    merito
  • della capacità di promuovere, sostenere, liberare
    le energie dei cittadini e delle imprese

42
Il futuro della Riforma(per uscire dal guado)
  • Investire sulle pubbliche amministrazioni
  • in tecnologie informatiche, per utilizzare le
    grandi opportunità della rivoluzione digitale
  • in formazione, per migliorare la conoscenza, la
    consapevolezza e la professionalità dei
    protagonisti della riforma
  • in incentivi economici, per promuovere la
    qualità dei servizi e la crescita professionale
  • Un investimento strategico per la crescita e la
    competitività del paese

43
  • Lesempio dellEURO
  • lItalia è un paese capace di trovare
  • risorse umane impreviste e inespresse
  • per vincere le sfide più difficili
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