Title: Valutazione formativa e educazione alla cittadinanza (democratica)
1Valutazione formativa e educazione alla
cittadinanza (democratica)
- Rodolfo Marchisio
- SMS N. Bobbio Torino
- Scuola polo rete Cittadinanza attiva
2Apprendisti stregoni
- Insegnanti con la clava (CM 100/08 si possono
dare i voti!) - Insegnanti con la pistola (Gelmini dai giornali
basta una insufficienza per far perdere lanno ad
un allievo!) - Una soluzione all italiana Regolamento (a fine
anno non in vigore) decide il C di Classe a
maggioranza
3Valutazione e reazioni emotive
- Un po di perversione nella scuola del libro
Cuore (la discussione su asterischi, medie,
falsi voti, recuperi, tabelle giudizi-voti) - Una scuola che non è mai esistita nel dopoguerra.
Quando solo il 30 della popolazione frequentava
la scuola media cerano comunque gli esami di
riparazione
4Cosa è successo 1
- La valutazione nodo delicato e irrisolto
- La valutazione attuale non soddisfa neanche i
docenti e crea problemi - La valutazione con la calcolatrice piace, perché
riduce problemi e lavoro. Pur di non fare una
relazione, per motivare e comunicare alle
famiglie le nostre decisioni, rinunciamo a
bocciare quelli cui abbiamo dato le
insufficienze.
5Cosa è successo 2
- La riforma tende a ridurre il compito della
scuola a - apprendimento comportamento
- Il compito della scuola (legge istitutiva scuola
media) è anche di formare la persona, quindi
dobbiamo continuare a considerare e descrivere - il ragazzo che lavora/studia a scuola
- il ragazzo che (con)vive a scuola
- il ragazzo che si forma e cresce
- Molti docenti prendono ordini dai giornali,
perchè non leggono i documenti
6Che cosa si perde di vista
- La formazione come compito della scuola
- La scuola come unico agente formativo (oltre la
famiglia) che deve dare un senso alle cose e
costruire senso critico - La valutazione formativa come parte della
formazione (della persona e del cittadino) - La valutazione del processo
- Il problema del contesto, delle risorse
- La collegialità come corresponsabilità e
mediazione educativa (vedi anche doc CC)
7La chimera della valutazione oggettiva
- Esiste la valutazione oggettiva (come sostiene
Tremonti) ? - Possiamo ridurre la valutazione a misura?
- Le analisi del sangue sono oggettive?
- Come si fa a misurare in modo oggettivo se il
metro ( e le unità di misura) sono solo una
convenzione variabile?
8Lansia del dubbio vs la certezza scientifica
- Il docente formatore e giudice
- Un misto di misura e stima
- Nelle professioni
- che hanno a che fare con le persone
- specie se in età evolutiva
- Anche la scientificità può essere un assoluto
(Odifreddi e la Via Lattea) - La scorciatoia della calcolatrice
9La complessità vs il pensiero troppo semplice
- La complessità da Mao a Morin
- La scienza procede/conosce costruendo modelli
semplificati di una realtà complessa - La complessità implica relatività ed accettazione
della soggettività e del pluralismo degli sguardi
e degli atti (base della educazione alla
cittadinanza) - Labbandono della certezza e della verità sono
prerequisito al confronto ed al dialogo - da Enzo Bianchi, La differenza cristiana, al
documento CC
10Quale valutazione per quale scuola
- Dalla scuola di Freinet (i laboratori) e Don
Milani (non uno indietro) - alla scuola del libro Cuore (Gelmini ed altri)
11E la educazione alla cittadinanza?
- Una valutazione complessiva, collegiale, che
tenga conto del processo ricompare nel documento
Cittadinanza e Costituzione - La scuola del pensiero (troppo) semplice non
ammette dialogo e quindi riconoscimento e
accettazione della diversità dei punti di vista - Non si può formare alla autonomia, alla
responsabilità, al senso critico, alla
cittadinanza attiva attraverso una valutazione -
relazione in cui gli allievi siano solo
produttori di oggetti o performance da misurare -
12E la educazione alla cittadinanza? 2
- Il ruolo formativo della comunicazione, della
relazione, della condivisione, della
autovalutazione - Non si può ridurre il processo trasversale e
formativo della Educazione alla Cittadinanza
(democratica) allo schema - 1 ora, 1 materia, 1 voto
- Ma il pericolo è ben presente
13Evitiamo due errori fondamentali
- Lillusione di una valutazione semplice ed
oggettiva di fenomeni complessi - La notte in cui tutte le vacche sono nere
- non accettabile come cittadini e studenti
- La scuola non deve essere un supermercato ma
neppure una scatola nera o il luogo di confuso
arbitrio - Una sintesi equilibrata fra le due forme di
valutazione è necessaria oltre che possibile - (come auspica B.M. Varisco)
14Un confronto a diversi livelli
- La scuola deve costruirsi strumenti di confronto,
valutazione ed autovalutazione a diversi livelli
nazionale, locale, di scuola (interni ed esterni) - Nessuna attività pubblica o che abbia ricadute
pubbliche deve essere inverificabile o
incontrollabile - La libertà di insegnamento non può essere usata
per nascondere larbitrio o le carenze, ma come
libertà allinterno di un contesto, di obiettivi
e di standard pubblici, condivisi, dialettici - Ogni diritto si esercita su un confine ed ha un
confine (N. Bobbio)
15Il triste nodo degli standard e delle competenze
- Le prove ex INVALSI restano invalidate dalla
mancanza degli standard nazionali e non sono
ancora tarate - Stiamo certificando le competenze mentre non
abbiamo mai lavorato per competenze - La definizione degli standard (ai vari livelli)
- e la definizione delle competenze rimangono un
problema complesso e in buona parte irrisolto - (nel documento CC si cercano di definire le
competenze per livello di scuola, ma continuiamo
a procedere per pezzi ed in assenza di un quadro
di riferimento)