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Casi di PMI che usano informazione

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Title: Casi di PMI che usano informazione Author: Giampaolo Montaletti Last modified by: Giampaolo Montaletti Created Date: 3/13/2001 10:26:20 PM Document ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Casi di PMI che usano informazione


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Casi di PMI che usano informazione
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Casi di PMI che usano informazione
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Pasticceria Galanti
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Internazionalizzazione
  • 1. Il processo di internazionalizzazione
  • 2. La ricerca di informazioni
  • 3. la fase del processo

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1. Il processo di internazionalizzazione
  • è stato avviato nel 1996, voluto ed incentivato
    dalla stessa persona intervistata.
  • Il motivo per cui è stata intrapresa
    questattività di esportazione è la crisi che ha
    attraversato questo settore in Italia

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2. La ricerca di informazioni
  • 2.1. I contatti
  • 2.2. La produzione
  • 2.3. La formazione

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2.1. I contatti
  • creati in occasione di fiere generano flussi di
    esportazione nei relativi paesi esteri. A questi
    clienti viene inviato semestralmente un fax in
    cui ripropongono i prodotti dellazienda e le
    principali novità di offerte.
  • La mancanza di rappresentanti della società nei
    vari mercati rende questo processo esclusivamente
    legato a ordini non molto consistenti, relativi
    per lo più ai periodi fieristici.

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2.2. La produzione
  • avviene artigianalmente in Italia e i prodotti
    vengono recapitati decentrando il servizio di
    spedizione a società di corrieri. Si lamenta una
    bassa qualità di tale servizio di trasporto.

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2.3. La formazione
  • per lattività desportazione è legata
    allautoapprendimento della titolare.
  • I problemi critici dichiarati sono la mancanza di
    un interlocutore in grado di fornire le
    informazioni necessarie per avviare tali
    processi, soprattutto per la scelta dei mercati
    di riferimento, e la mancanza di servizi in grado
    di sostenere la società sui mercati esteri, dalle
    consulenze legali ad incentivi per
    lesportazione.

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3. la fase del processo
  • siamo nella prima fase, quando ancora lattività
    avviene essenzialmente tramite attività
    desportazione di prodotti dal proprio mercato
    locale.
  • Inoltre levoluzione verso ulteriori stadi di
    presenza estera sembra essere di difficile
    attuazione, viste le difficoltà appena citate e
    la necessità di un maggior impiego di risorse,
    sia finanziarie sia di personale, per una
    presenza più consistente nel mercato estero.

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SOCIETA' LIAL SPORT, S.p.A.
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L'internazionalizzazione
  • 1. Conoscenze
  • 2. Approcio alle informazioni
  • 3. Rete di vendita
  • 4. La fase del processo dinternazionalizzazione
  • 5. Produzione e diversificazione

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1. Conoscenze
  • 1.1. Dinamica delle materie prime

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1.1. Dinamica delle materie prime
  • Spesso i fornitori di materie prime da cui la
    LIAL Sport acquistava stoffe e tessuti, risorse
    fondamentali e discriminanti fra gli operatori
    del settore, cambiavano azienda di riferimento,
    senza però perdere i clienti abitudinalmente
    forniti, fidelizzati maggiormente al singolo
    rappresentante rispetto alla società
    dappartenenza di questo.

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2. Approcio alle informazioni
  • formazione

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formazione
  • per lattività desportazione, la quale ha
    caratteristiche di una certa stabilità, è
    avvenuta internamente ed ha riguardato tre unità
    di personale, preposte stabilmente alle
    operazioni necessarie, specializzandosi nelle
    attività dexport.

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3. Rete di vendita
  • Per rafforzare il commercio estero, la società si
    è dotata, oltre ai tradizionali rappresentanti
    nel mercato nazionale, di rappresentanti che
    operano in mercati esteri per conto della società
    (Austria, Francia, Svizzera), inoltre partecipa
    alle fiere internazionali di settore (Parigi). La
    produzione comunque rimane legata al territorio
    dorigine della società, commercializzando verso
    i mercati esteri mediante le attività dexport.

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4. La fase del processo dinternazionalizzazione
  • seguita si sta attestando al secondo momento,
    ossia alla fase operativa del processo, inoltre
    la società ha intrapreso un progetto per la
    realizzazione di un impianto di produzione in
    Turchia, per abbassare i costi di produzione e di
    manodopera.

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5. Produzione e diversificazione
  • Un aspetto interessante in questazienda è la
    forte attività di produzione per conto terzi,
    ossia la realizzazione di linee per altre società
    con marchi affermati e delevata qualità,
    divenendo in prevalenza azienda di servizi più
    che votata alla commercializzazione della propria
    linea, ormai secondaria a questattività.

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SOCIETA' UMPI Elettronica S.R.L. - INTERCOM
S.R.L.
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Internazionalizzazione
  • 1. Il processo di sviluppo sui mercati esteri
  • 2. Formazione
  • 3. Informazioni sui mercati esteri.
  • 4. I partner
  • 5. Politica di marchio
  • 6. Informazioni per il consolidamento
  • 7. Barriere linguistiche

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1. Il processo di sviluppo sui mercati esteri
  • attuato dalla UMPI, dopo un infruttuoso tentativo
    tramite partecipazioni a fiere, considerate
    troppo dispendiose di risorse finanziarie e
    umane, ha seguito un percorso del tutto
    particolare.
  • la società è stata contattata da operatori di
    mercati esteri, venuti a conoscenza della società
    mediante fiere, pubblicazioni, articoli, altri
    imprenditori o mediante sito Web, i quali hanno
    richiesto di poter commercializzare i prodotti
    della UMPI Elettronica, spesso richiedendo
    lesclusività sul territorio locale.

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2. Formazione
  • Lazienda così ha iniziato rapporti con operatori
    esteri. Questi, dopo incontri avvenuti in Italia,
    hanno seguito corsi di formazione interni alla
    società, considerando il fatto che la tecnologia
    è di livello altamente avanzato, prodotta
    interamente dalla UMPI, e necessita delevate
    competenze tecniche, difficilmente reperibili
    allesterno.
  • Inoltre, la gamma di prodotti tecnologici che
    sono affidati agli operatori esteri è valutata in
    base alle loro capacità tecniche ed alla
    possibilità di ricezione del futuro mercato.

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3. Informazioni sui mercati esteri.
  • Le informazioni inerenti ai mercati esteri, alle
    dinamiche concorrenziali, allambiente operativo
    non sono ricercate dalla UMPI, ma è loperatore
    locale che, con la sua esperienza sul mercato di
    riferimento, già possiede, o dovrà ulteriormente
    reperire tali informazioni.

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3.2 Teste di ponte
  • In questo modo, limpresa crea teste di ponte
    in diversi paesi, attualmente Germania, Austria,
    Francia, Spagna, svizzera, Argentina, Repubblica
    Ceca.
  • Questi non sono rappresentanti della società
    italiana, ma sono considerati come veri e propri
    imprenditori. Si accollano i rischi dimpresa nei
    propri mercati, devono ricercarsi le risorse
    finanziarie necessarie alla commercializzazione
    del prodotto, seguendo obbiettivi prefissati in
    comune con la UMPI. Mediamente occorrono due anni
    affinché si riesca a creare una struttura
    autonoma, capace di operare da sé.

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4. I partner
  • Loperatore estero deve avere conoscenze
    tecniche, non commerciali, per essere in grado di
    comprendere pienamente le caratteristiche del
    prodotto e le sue potenzialità.
  • Deve avere la volontà di investire ed accollarsi
    il rischio dimpresa.
  • Inoltre questo deve fornirsi di uno staff tecnico
    in grado di interfacciarsi con la società
    italiana, se non si è in grado è lasciata la
    possibilità di appoggiarsi a partner tecnici
    locali, e di una propria struttura commerciale ed
    amministrativa.

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5. Politica di marchio
  • Le attività internazionali si comportano da veri
    e propri affiliati, sfruttando il marchio UMPI
    Elettronica o MINOS (Austria UMPI Austria,
    Germania UMPI Deutschland, Rep. Ceca UMPI CB,
    Svizzera MINOS Suisse S.A., mentre Francia
    CE2I, Spagna S.A.T.A., Argentina S.C.I.) e
    commercializzando i prodotti forniti dallItalia,
    non avendo lobbligo di utilizzare per le proprie
    attività il marchio italiano.
  • La società italiana ha la convenienza a far
    accrescere la notorietà del marchio e ad
    affermare i propri standard tecnologici,
    aumentando così le vendite, direttamente con gli
    ordini esteri e indirettamente con laffermazione
    a livello internazionale delle proprie
    tecnologie.

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6. Informazioni per il consolidamento
  • Quindi anche le informazioni inerenti alla fase
    operativa e di gestione e consolidamento sono
    ricercate e gestite dagli operatori stranieri nei
    propri mercati nazionali.
  • I problemi riscontrati sono la difficoltà di
    reperire risorse finanziarie per i processi
    dinternazionalizzazione, spesso limitando la
    gamma di prodotti esportati nei mercati esteri.
    Spesso limpresa ha dovuto abbandonare progetti
    ritenuti ad alta redditività proprio per mancanza
    di fondi.

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7. Barriere linguistiche
  • Una ulteriore barriera sono le difficoltà
    linguistiche legate alle brochure e manuali
    tecnici, necessari di traduttori specialistici
    nel medesimo campo tecnico. Queste, proprio per
    lelevata tecnologia utilizzata ed i particolari
    termini necessari sono spesso fonte
    dincomprensioni fra le varie società estere.
  • In questo modo la società italiana è stabilmente
    presente sullo scenario internazionale, attivando
    un processo del tutto particolare limitando il
    proprio impegno nelle fasi davvio e scelta del
    mercato e nella fase operativa, impegno sostenuto
    dagli operatori esteri, limpresa si è collocata
    nella fase di consolidamento del processo
    dinternazionalizzazione, grazie alla creazione
    di una rete di partner stranieri, seguita passo
    per passo.

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SOCIETA' Lombardini Food Group.
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Internazionalizzazione
  • 1. Il processo
  • 2. Internazionalizzazione indotta
  • 3. Fonti di informazione
  • 4. Espansione
  • 5. Formazione
  • 6. Barriera linguistica
  • 7. Strumenti informatici
  • 8. Produzione
  • 9. Fase del processo

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1. Il processo
  • dinternazionalizzazione seguito da questa
    azienda è stato intrapreso grazie alle
    segnalazioni da parte di un operatore del
    settore, dipendente come capo commerciale di una
    grossa catena di centri commerciali. Questo,
    mediante contatti personali con lo stesso
    imprenditore, operando come consulente, ha
    fornito una serie di dati utili ed interessanti
    sulle possibilità dinvestimento e di crescita
    dalcuni mercati esteri, soprattutto sul mercato
    polacco, incentivando lazienda ad espandersi
    verso questo mercato.

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2. Internazionalizzazione indotta
  • Quindi il processo dinternazionalizzazione sui
    mercati esteri, in questo caso verso il mercato
    polacco, più che essere il risultato interno di
    un progetto pianificato a tavolino, appare come
    indotto dallo sviluppo e dalla espansione del
    settore in cui opera lazienda, grazie appunto
    allespansione dei centri commerciali verso i
    territori esteri.

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3. Fonti di informazione
  • Limpresa ha reperito ulteriori informazioni
    rivolgendosi alla Camera di Commercio ed ad una
    società italiana operante in Polonia che fornisce
    sostegno alle imprese italiane.
  • Limpresa, dopo aver iniziato con un punto
    vendita come progetto pilota, sia nel mercato
    polacco sia nel mercato francese, ha deciso di
    intensificare la propria presenza nel primo
    mercato, visti i migliori risultati ottenuti.

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4. Espansione
  • Inoltre, considerata la forte espansione del
    mercato ed i profondi mutamenti che stanno
    riguardando questo paese ed i mercati dellest
    Europa, si è cercato di spingere il processo
    raggiungendo elevati gradi di presenza estera.
  • Nei sei mesi successivi sono stati aperti altri
    otto punti vendita ed un impianto di produzione
    sul territorio polacco.
  • I punti vendita sono organizzati rispettando le
    caratteristiche commerciali del modello aziendale
    italiano.

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5. Formazione
  • I problemi legati a questo sviluppo riguardano
    innanzi tutto la formazione del personale sul
    territorio estero, in tutto 155 dipendenti
    polacchi, per i responsabili dei punti vendita è
    stata richiesta unottima conoscenza della lingua
    italiana, così come per gli operatori del centro
    amministrativo situato a Varsavia. Ad alcuni
    dipendenti italiani, come ad esempio responsabili
    amministrativi e del controllo di gestione, sono
    richiesti tuttora periodi di lavoro sul mercato
    estero.

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6. Barriera linguistica
  • Il problema linguistico è considerato
    dallazienda una grande barriera per lo sviluppo
    estero, arrivando ad assumere internamente degli
    interpreti sia per la formazione sia per
    lelaborazione di manuali operativi interni. Per
    altre questioni che richiedono una maggior
    conoscenza tecnica della lingua polacca ci si è
    affidati a traduttori specialistici.

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7. Strumenti informatici
  • La struttura informatica e gestionale è stata
    replicata in Polonia grazie allutilizzo di un
    software compatibile, installata da una società
    italiana avente partner polacchi che utilizzano
    lo stesso pacchetto informatico, evitando quindi
    ulteriori problemi comunicativi.

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8. Produzione
  • Per quanto riguarda limpianto di produzione in
    loco, i maggiori problemi derivano dal
    reperimento delle materie prime alimentari,
    importate direttamente dallItalia e sottoposte
    ad un alto dazio doganale, circa il 30 del
    valore delle merci. Per questo si stanno facendo
    tentativi di reperire le materie prime sul
    mercato locale.

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Produzione 2
  • Sul mercato estero, vista anche la tipologia di
    prodotti serviti e la convenienza ad
    internalizzare le fasi produttive, non vi sono
    accordi di cooperazione con altri operatori,
    svolgendo internamente le varie fasi, ed
    usufruendo dellassistenza tecnica italiana che
    oltretutto fornisce gli impianti, attrezzature ed
    arredi alle attività svolte in Polonia.

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9. Fase del processo
  • In questo caso, possiamo affermare che limpresa
    sta attraversando lultima fase del processo
    dinternazionalizzazione, fase raggiunta
    accelerando il processo per affermare la propria
    presenza allinterno di un mercato in profonda
    crescita e soggetto a rilevanti mutamenti
    macroeconomici.
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