Title:
1ANALISI DEL RISCHIO GEOLOGICO ED
IDROGEOLOGICO- Corso A
Università Mediterranea di Reggio Calabria
FACOLTA DI ARCHITETTURA
Rischio
2CONTENUTI (1/2)
- 1 - DEFINIZIONE DI RISCHIO (GEOLOGICO ed
IDROGEOLOGICO) - Parametri (RHVW)
- 2 - CLASSIFICAZIONE DEI RISCHI NATURALI
- 2.1 Pericoli derivanti da processi naturali.
- - I terremoti e i fenomeni indotti (maremoti)
- - I vulcani
- - Il pericolo idrogeologico (frane, alluvioni,
erosione costiera, valanghe) - 2.2 Pericoli derivanti da processi antropici.
- Stoccaggio di materiali (rifiuti)
- Inquinanti in falda
- Incidenti nucleare o industriale.
3CONTENUTI (2/2)
3 RISCHIO IDROGEOLOGICO - I pericoli
idrogeologici (frane, alluvioni, erosione
costiera, subsidenza) ed il rischio
idrogeologico. - Processi e fattori di innesco
previsione e prevenzione il pericolo e il
rischio idrogeologico, la zonazione. Riferimenti
normativi Legge quadro 183/89 D.L. 180/98
Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico (PAI)
e norme di attuazione. - Lettura di carte
tematiche carte geologiche, carte
geomorfologiche, carte PAI
4Definizione Rischio
La grandezza rischio
R H V W
Analisi di rischio
Processo decisionale che consiste nellanalisi di
unarea per valutare gli effetti sulluomo e
sulle sue attività derivanti dallesposizione
allazione di eventi presenti nellambiente
considerato
Componenti dellanalisi di rischio
Evento, contesto ambientale, danno, vie e
modalità di esposizione, ricettori
5Rischio Geologico
- Probabilità con cui un determinato fenomeno
naturale può manifestarsi in un certo territorio
provocando effetti catastrofici. Fa parte dei
rischi naturali, Rischi naturali - Rischio sismico
- Rischio vulcanico
- Rischio idrogeologico.
Definizione dissesto idrogeologico
Insieme dei processi che vanno dalle erosioni
contenute e lente alle forme più consistenti
della degradazione superficiale e subsuperficiale
dei versanti, fino alle forme imponenti e gravi
come le frane (Commissione De Marchi, 1970)
6Controllo del dissesto idrogeologico
Previsione determinazione di cause e meccanismi
di eventi calamitosi, previsione degli eventi
stessi sia come area soggetta al probabile evento
sia come momento dellevento stesso (tali
attività portano a redigere le mappe di rischio
del territorio) Prevenzione attività volte a
evitare o a ridurre al minimo la possibilità che
si verifichino danni conseguenti agli eventi
calamitosi attraverso ladozione di
interventi -normativi prescrizioni tecniche che
impongono di realizzare servizi, abitazioni,
infrastrutture capaci di minimizzare i danni
conseguenti ad un evento calamitoso, -di
pianificazione redazioni di piani di
programmazione compatibili con le mappe di
rischio, nonché adottando i piani di
bacino, -tecnico-scientifici soluzioni che
rendano apparecchiature ed impianti il più sicuri
possibile, -informativi educando, formando e
informando amministratori, operatori e
popolazioni per affrontare in modo opportuno i
vari rischi Mitigazione azioni di manutenzione
dei bacini idrografici più dissestati e delle
opere di sistemazione o di costruzione di nuove
opere, in modo da ridurre i pericoli per le
persone, le cose e il patrimonio ambientale.
7- Classificazione dei pericoli geologici
Distinzione primaria  Þ pericolo indotto da
processi naturali (frane, valanghe,
inondazioni, calamità idrogeologiche,
terremoti, vulcanismo, ecc.)  Þ
pericolo indotto (o aggravato) da attivitÃ
antropiche (opere di sbarramento, instabilitÃ
di pendii artificiali smaltimento di rifiuti,
inquinamento, ecc.) Â Ulteriore distinzione tra
fenomeni comportanti movimento Þ di materiale
solido  Þ di fluidi
8PERICOLI DERIVANTI DA PROCESSI NATURALI
Fenomeni comportanti movimento di materiale
solido Terremoti Eruzioni vulcaniche (attivitÃ
vulcanica s.l.) Frane Valanghe di
neve Erosioni Subsidenza - Bradisismo
Fenomeni comportanti movimento di
fluidi Tsunami - Maremoti Uragani - Cicloni -
Burrasche dacqua Eventi idrologici estremi
(Calamità idrogeologiche) Inondazioni
9PERICOLI DERIVANTI DA PROCESSI NATURALI
TerremotiVulcaniFraneInondazioniErosioni
10PERICOLI DERIVANTI DA ATTIVITA ANTROPICHE
Fenomeni comportanti movimento di materiale
solido Stoccaggio di materiali Accumuli di
rifiuti (landfills) Erosione accelerata da
attività agricole Frane in pendii
artificiali Rotture di rilevati Rotture di
fronti di scavo Subsidenza indotta da Scavi
minerari Estrazione dacqua o di idrocarburi
11PERICOLI DERIVANTI DA ATTIVITA ANTROPICHE
Fenomeni comportanti movimento di
fluidiAcqua Dighe Canali Liquidi
inquinanti Contenimento di rifiuti
pericolosi Contenimento e trasporto di fluidi
(olio, gas)
12PERICOLI DERIVANTI DA ATTIVITA ANTROPICHE
13Parametri di rischio - Definizioni(Varnes et
al., 1984 Einstein, 1988 Fell, 1994 Canuti e
Casagli, 1994) PERICOLOSITÀ (Hazard o
Probabilità di accadimento) Hprobabilità che un
dato fenomeno potenzialmente dannoso, di data
intensità , si verifichi in una data area e in un
dato periodo di tempo espressa in termini di
probabilità annua, o di tempo di ritorno H
H(I)Intensità (Intensity o Magnitudo) I
severità geometrica e meccanica di un dato
fenomeno potenzialmente dannoso espressa in
funzione di una grandezza caratteristica (volume,
massa, velocità , energia), oppure secondo una
scala relativa (es. grado MCS).
Definizione di rischio totale R H V W
14VALUTAZIONE DI HAssunzione eventi di uno stesso
tipo, che hanno coinvolto aree particolari, si
possono ripetere nelle medesime zone con modalitÃ
e frequenze analoghe.
R H V W
Aree interessate da intensi processi naturali
(terremoti, vulcani, frane, ecc.) che non
comportano alcun problema alluomo ed alle sue
attività (zone non antropizzate) sono
caratterizzate da PERICOLOSITA ELEVATA, RISCHIO
NULLO Hgtgt0 VW0 ? R0
Fenomeno fisico per essere dannoso deve essere
confrontato con ciò che si trova sul territorio
(presenze umane, attività , infrastrutture, ecc.)
15Elementi a rischio (Elements at risk)
Epopolazione, proprietà , attività economiche,
servizi pubblici, beni ambientali e culturali in
una data area esposta al rischio. VALORE DEGLI
ELEMENTI A RISCHIO (Worth of elements at risk)
Wvalore economico o numero delle unità degli
elementi a rischio in una data area espresso,
oltre che in termini di numero o di quantità di
elementi esposti, anche in termini monetari, in
funzione del tipo di elemento a rischio W
W(E)
R H V W
ESEMPIO Numero di presenze umane, valore di una
proprietà (terreno, costruzioni, ..), capacitÃ
produttiva (industrie, aziende agricole),
presenza di beni culturali, di risorse naturali
(acqua, suolo, bosco)
16VULNERABILITA (Vulnerability) VCapacità di
un determinato elemento (popolazione, edifici,
infrastrutture, attività , risorse naturali) di
sopportare gli effetti in funzione dellintensitÃ
dellevento.Grado di perdita prodotto su un
certo elemento o gruppo di elementi a rischio in
seguito al verificarsi di un dato fenomeno di
data intensità espresso in una scala variabile
da 0 (nessuna perdita) a 1 (perdita
totale) V V(IE)
R H V W
Si concretizza nel fatto che allo stesso evento
con la stessa pericolosità , un territorio
risponde in modo diverso secondo la sua forza
intrinseca.
17VULNERABILITA (Vulnerability)
R H V W
Esempio Data area Dato Terremoto
Tipo di edifici presenti nello stesso territorio
IN MURATURA
IN C.A.
Ospedale
Civile abitazione
18DANNO POTENZIALE (Potential worth of loss o
Valore potenziale delle perdite) WLentitÃ
potenziale delle perdite a seguito del
verificarsi di un dato fenomeno di data
intensità espresso in termini di- numero, o
quantità di unità esposte al rischio, oppure- in
termini monetari WL(IE) W(E) V(IE)
R H V W
19RISCHIO SPECIFICO (Specific risk) RSgrado di
perdita atteso, per una data tipologia di
elemento a rischio, a seguito del verificarsi di
un dato fenomeno di data intensità espresso in
termini di probabilità annua RS(IE) H(I)
V(IE)RISCHIO TOTALE (Total risk) Rvalore
atteso delle perdite umane (morti, feriti), dei
danni alle proprietà , delle perturbazioni alle
attività economiche, dei danni ai pubblici
servizi ed ai beni ambientali e culturali, a
seguito di un dato fenomeno di data intensitÃ
espresso per un dato elemento a rischio, in
termini di- costo annuo, - numero o di
quantità di unità perse per anno R(IE)
RS(IE) W(E) H(I) V(IE) W(E)
R H V W
20Riferimenti bibliografici
Gisotti G., Zarlenga F. (2004). La pericolositÃ
geologica e la valutazione dei problemi
connessi. in GEOLOGIA AMBIENTALE principi e
metodi., eds. Dario Flaccovio Editore, Cap. 5 pp.
439-617