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Post hegeliani

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Title: Eventi importanti avvenuti durante il romaticismo Author: cinzia Last modified by ** Created Date: 1/18/2006 4:36:37 PM Document presentation format – PowerPoint PPT presentation

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Title: Post hegeliani


1
Post hegeliani
  • Dopo la morte di Hegel, 1831, la scuola hegeliana
    è attraversata da violente contrapposizioni. In
    un primo momento il problema si focalizza sulla
    questione del rapporto tra la filosofia hegeliana
    e il cristianesimo. In una fase successiva la
    polemica si estende al significato politico della
    filosofia hegeliana. Rappresentazione religiosa e
    concetto filosofico, realtà e ragione sono le
    tematiche dominanti.

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Desta e sinistra hegeliana
  • La destra hegeliana, i vecchi hegeliani,
    insistono sulla intima conciliazione tra la
    filosofia di Hegel e lortodossia religiosa,
    mentre la sinistra (giovani hegeliani) sostiene
    una posizione ateista della filosofia hegeliana.
    Feuerbach fu tra questultimi.

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Feuerbach (1804-1872)
  • Inizialmente Feuerbach fu un discepolo di Hegel,
    ma dopo la sua morte maturò in rifiuto del
    maestro. Egli critica di Hegella concezione
    speculativa della storia come tappa per la
    realizzazione dellassoluto il preteso
    cominciamento assoluto, di fatto nella Logica
    Hegel sostenendo che al pensiero si giunge solo
    partendo dallessere e non, dimentica che il
    vero cominciamento del pensiero è la sensibilità.
    La filosofia hegeliana ha inoltre, sostiene
    Feuerbach, la presunzione di ritenersi
    assoluta, quando anchessa è una filosofia
    relativa, legata ad un contesto storico.

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  • Hegel nei confronti delle altre teorie
    filosofiche ha assunto un atteggiamento acritico,
    per cui tutte posseggono una verità che poi andrà
    a confluire nella sua filosofia. Le due
    essenziali caratteristiche negative che hanno
    dominato la filosofia hegeliano sono la frattura
    tra il pensiero e la sensibilità e
    latteggiamento acritico nei confronti dei
    predecessori.

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La rivalutazione del sensibile
  • Nella filosofia hegeliana abbiamo un soggetto
    (lastratto, lo Spirito, Dio) e loggetto o
    predicato (il concreto lessere, luomo).
    Bisogna rovesciare questo sistema per affermare,
    riproporre lautentica soggettività, ovvero
    luomo. Feuerbach attraverso il capovolgimento
    dellidealismo voleva delineare la sua nuova
    filosofia fondata sulla riabilitazione del
    sensibile.

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Critica al Cristianesimo
  • Feurbach sostiene che il mistero della teologia
    è lantropologia. Egli sostiene che i discorsi
    su Dio sono in realtà dei discorsi sulluomo, una
    forma di antropologia inconsapevole. La religione
    è vera e falsa. Vera giacchè è una prima forma di
    autocoscienza delluomo, un oscuro presentimento
    della propria autocoscienza. Falsa perché luomo
    proietta se stesso fuori di sé, nella illusoria
    figura di un Dio personale e trascendente.

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  • Bisogna emancipare luomo, questo deve
    riappropriarsi di se stesso e ciò avviene
    annunciando linconsistenza del Dio
    trascendente. Liberando luomo da Dio avremo una
    nuova era nella storia del mondo, il compiuto
    riconoscimento del senso intrinseco al suo
    esistere.
  • Il cristianesimo è ormai arrivato al tramonto. La
    cultura, la scienza, la tecnica, lintera forma
    di vita delluomo moderno si rivelano essere
    intrinsecamente anticristiane, orientate al di
    qua e indifferenti a qualsiasi tipo di realtà
    trascendente.

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La fede in contrapposizione allamore
  • Per Feuerbach, la fede è lantitesi dellamore,
    mentre questultimo unisce, il primo separa.
    Lamore identifica luomo con Dio e Dio con
    luomo, e quindi unisce gli uomini da loro. La
    fede separa luomo da Dio e quindi luomo
    dalluomo. Nella fede, infatti, la legittima
    aspirazione dellindividuo umano alla felicità si
    configura come egoistico desiderio di beatitudine
    e di vita eterna individuale,che spinge luomo a
    vivere unicamente in vista della propria salvezza
    personale. Si tratta del trionfo della
    soggettività egoistica.

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La filosofia di Feuerbach
  • Lintento di Feuerbach è di liberare lamore
    dalla fede al fine di indirizzare nuovamente e
    direttamente lamore delluomo alluomo,
    preservandolo così dallo smarrirsi nellamore di
    Dio.
  • Egli propone una filosofia dei sensi. Rivendica
    di fatto la necessità che la filosofia prenda le
    mosse dal finito e non dallinfinito, dal
    particolare non dalluniversale, dal concreto e
    non dallastratto.

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  • Il suo progetto di quello di trasformare lo
    spirito e lastratta autocoscienza hegeliana
    nella nuova figura di un uomo concreto,
    riscoperto nella sua individualità e corporeità,
    sensibilità e finitezza. Così egli vuole dare
    piena dignità alla corporeità e alla sensibilità
    delluomo

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Kierkegaard (1813-1855)
  • Polemico nei confronti della filosofia
    accademica, che gli pare veicolo di un pensiero
    astratto e morto, Kierkegaard intende invece il
    filosofare come esercizio attivo, finalizzato a
    produrre mutamenti nellatteggiamento verso la
    vita e nei comportamenti. Egli cercò infatti
    anche un modo di comunicare che riuscisse
    riprodurre la mobilità, la concretezza e al
    vicinanza alla vita.

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Le maschere
  • In base al modo di comunicare egli distinse le
    sue opere in comunicazione diretta ed indiretta.
    La prima è firmata, la seconda invece comprende
    opere pubblicate con degli pseudonimi.
  • Gli pseudonimi non sono delle maschere per
    proteggersi dal giudizio altrui, ma per
    distanziare sé stesso, il suo proprio punto di
    vista, da quelli espressi nelle maschere. In
    questo modo, ciascuno pseudonimo acquista
    lautonomia necessaria per rappresentare una
    possibilità desistenza. Kierkegaard non si
    identifica pienamente in nessuna di esse.

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La comunicazione indiretta è efficace
  • Lo scrivere è e deve essere unazione e un
    esistere personale che si rivolge non a un
    pubblico, ma al singolo, come da esistente ad
    esistente. Egli vuole costringere gli uomini a
    diventare attenti alla verità. Il suo intento non
    è quello di dare risposte, ma di sollevare
    domande. Il lettore delle sue opere deve essere
    scosso, deve potersi guardare nelle sue opere,
    riconoscersi o distanziarsi, vivere lesperienza,
    insomma la sua attenzione deve essere risvegliata.

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Gli stadi della vita
  • Tre sono i fondamentali stadi sul cammino della
    vita lestetico, letico e il religioso.
  • Kierkegaard affronta le prime due figura
    nellopera Aut-Aut. Lesteta vive il rapporto con
    la vita come godimento e come rappresentazione
    del godimento. La sua sfera è il gioco,
    limmaginazione. Lesteta è privo di un contenuto
    reale della propria soggettività, è qualcosa solo
    nellimmaginazione. Egli vive nellorizzonte
    della possibilità infinita, senza mai compiere il
    movimento della realizzazione. La sua vita è
    dominata dalla disperazione egli è tutto ma in
    realtà è niente.

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Letico
  • Lesteta può o non accettare la disperazione
    allontanandola, ossia ripresentando il gioco
    della distrazione, oppure accettarla con atto di
    scelta libera. A questo punto entriamo nella
    sfera etica. Nellatto della scelta lIo diventa
    Sé, la personalità si istituisce, dal piano della
    possibilità infinita, si passa a quello della
    realtà. Chi si è scelto è ciò che è divenuto, e
    quindi si riconosce nellazione. La scelta si
    configura come un rivelarsi a sé e al mondo.

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Il matrimonio come esempio di scelta etica
  • Il matrimonio rivendica la continuità dellamore
    al mistero si sostituisce lintesa, alla
    conquista il possesso. Esso rappresenta la
    serietà della vita. Conduce ad una riflessione
    interiore, per cui non si fa conto di ciò che si
    perderà, ma di ciò che si guadagnerà
    perseverando.

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La sfera religiosa
  • Pur essendo la scelta etica un passo importante
    per luomo, esso non rappresenta lo stadio ultimo
    del suo cammino. Luomo nella scelta etica,
    sceglie ciò che già esiste, quando però egli
    addita lidealità come scopo e presuppone che
    luomo sia in grado di raggiungerlo fa una
    scacco alletica. Sulluomo grava il peccato
    quindi per poter effettuare una vera scelta deve
    accettare la propria colpa e quella della specie.
    In una parola deve pentirsi.

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  • Kierkegaard analizza la vita religiosa in due
    opere Timore e tremore, e Il concetto
    dellangoscia. Nella prima opera egli presenta la
    collisione tra etica e religione nella figura di
    Abramo, che secondo il racconto biblico Dio
    richiede di sacrificare il figlio Isacco. Nella
    seconda opera, partendo dal peccato originale
    giunge alla dimensione dellangoscia come
    costitutiva dellesistenza delluomo.

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Dal peccato allangoscia
  • Il peccato originale è rottura di una condizione
    di innocenza. In questa condizione non si
    percepisce il bene ed il male, che nascono di
    fatto con il peccato originale. Come si passa
    dallinnocenza al peccato? Kierkegaard non dà una
    spiegazione di questo passaggio dice soltanto che
    questo passaggio porta con sé langoscia. Essa è
    infatti possibilità del male e del bene.
    Accompagna luomo in tutte le sue culture e
    situazioni. Essa è tuttavia condizione di
    apertura verso la libertà, poiché distrugge
    tutte le finitezze scoprendo tutte le loro
    illusioni. Più langoscia è grande più grande è
    luomo.

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La critica ad Hegel
  • Il punto di dissenso con Hegel è che un sistema
    logico è possibile, ma non è possibile una
    sistema dellesistenza. Nella logica che è puro
    pensiero non può esservi movimento, mentre
    lesistenza è continuo divenire. Lastrazione,
    sostiene Kierkegaard, per quanto corretta, non
    può mai eliminare il fatto che essa stessa si
    pone come latto di un esistente concreto, un
    pensatore soggettivo, che accolga nel pensiero il
    proprio dellesistenza. La verità è soggettiva.
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