Title: IL DECAMERONE
1IL DECAMERONE
- Comincia il libro chiamato Decameron cogmoninato
prencipe Galeotto, nel quale si contengono cento
novelle in diece dì dette da sette donne e da tre
uomini.
2IL DECAMERON
- Il Decameron (1348 - 1351 o 1353) Il capolavoro
di Boccaccio è il Decameron, il cui titolo fu
ricalcato dal trattato Hexameron di
sant'Ambrogio. Il libro narra di un gruppo di
giovani (sette ragazze e tre ragazzi) che,
durante l'epidemia di peste del 1348, si
rifugiano sulle colline presso Firenze. Per due
settimane, l'onesta brigata si intrattiene
serenamente con passatempi vari, e in particolare
raccontando a turno le novelle. - Poiché il venerdì e il sabato non si narrano
novelle, queste, disposte in un periodo di dieci
giorni come indica in greco il titolo dell'opera
(Ta tòn deca emeròn biblìa, ossia I libri (Ta
biblìa) delle (tòn) dieci (deka) giornate
(emeròn). Quindi il libro è composto da cento
novelle. - I nomi dei dieci giovani protagonisti sono
Fiammetta, Filomena, Emilia, Elissa, Lauretta,
Neìfile, Pampìnea, Dioneo, Filòstrato e Pà nfilo.
3ARCHITETTURA DELLOPERA
- L'opera presenta invece una grande varietà di
temi, di ambienti, di personaggi e di toni si
possono individuare come centrali i temi della
fortuna, dell'ingegno, della cortesia,
dell'amore. Le novelle sono inserite, come si è
detto, in una "cornice" narrativa, di cui
costituiscono passi importanti il Proemio e
l'Introduzione alla prima giornata, con il
racconto della peste, e la Conclusione che offre
la risposta dell'autore alle numerose critiche
che già circolavano sulla sua opera. La sua
originalità ha però avuto seguaci nella storia
della letteratura, anche europea. - Dopo il proemio lopera presenta per ogni novella
una rubrica che ne sintetizza il tema. Le
rubriche hanno la funzione di poter far scegliere
chi avesse scrupoli di morale se leggere o no
tale brano. - Non si racconta il venerdì , giorno della
passione di Cristo e il sabato, giorno dedicato
alligiene e al riposo.
4PROEMIO TEMATICHE
- Motivi dellopera dilettare chi è sconvolto da
pene damore - Pubblico dellopera le donne che amano
- Boccaccio si rivolge alle donne per rimediare al
peccato di Fortuna - La fortuna è tema centrale dellopera , la
capacità dellindividuo di superare le avversitÃ
della sorte. - Il motivo amoroso anche licenzioso tema
predominante dellopera. - Difesa di Boccaccio sulla libertà della
letteratura contro moralismi e pregiudiziali.
5La Cornice
- La brigata fugge la peste e si rifugia in
campagna. - Il narratore primario descrive gli effetti
provocati dalla peste a Firenze giustificando
così la fuga dei ragazzi. - La cornice esprime la fiducia di Boccaccio nel
superare le difficoltà della sorte e dare un
ordine umano alla realtà . - La cornice serve a contemplare larmonia
contemplativa di essa dalla realtà multiforme e
dinamica delle novelle - La cornice ha la funzione di dominare
intellettualmente il molteplice della realtÃ
presente nelle novelle.
6La Brigata
- 10 ragazzi, 7 fanciulle e 3 giovani, si ritirano
in campagna per sfuggire dalla peste - A turno narrano ogni giorno una novella ciascuno
(10 novelle). - Liniziativa dei giovani ha la funzione di
ricomporre la socialita distrutta dalla peste
Celebrazione dellarte del vivere contro la
fortuna avversa.
7STRUTTURA
- Cornice
- Descrizione della peste(1348 D.C.).
- Autore funge da narratore esterno alla storia,
latmosfera risulta contemplativa, distaccata e
immobile, prevale la descrizione paesistica quasi
assente nelle novelle. - Novelle
- 100 novelle 10 per ogni giorno narrate dalla
brigata(Narratori secondari). I temi delle
novelle possono essere divisi in tre categorie - Fortuna, Amore, Ingegno
8Descrizione della peste a Firenze1348
- Lintroduzione è costruita su una grande
opposizione lopposizione VITA-MORTE. Ci sono
persone che cercano di sfuggire alla morte
vivendo agli eccessi, cercando di soddisfare
tutte le loro voglie, cè chi invece vive
moderatamente... ma in tutti e due i casi si
cerca di sfuggire alla morte. - Questa opposizione VITA-MORTE vuole mostrarci
come la gente avesse paura della morte e come
fosse impotente di fronte ad un evento come
quello della peste lo sconvolgimento che la
morte porta nella vita delle persone. - Nellintroduzione si descrive la peste la quale
viene vista come un fenomeno naturale che
sconvolge la vita sociale soprattutto nei
rapporti fra gli uomini. - La peste (un evento esterno) mette in crisi le
regole sociali le persone ancora sane
cercavano di evitare qualsiasi genere di contatto
con le persone contagiate lunione della
famiglia era caduta, non vi era più aiuto e
sostegno nemmeno tra i famigliari la proprietÃ
privata diventa proprietà comune nelle cittÃ
regna il caos, gli esiliati ritornano in cittÃ
compiendo atti di violenza visto che oramai le
autorità non esistevano più, perdita di fiducia
nelle autorità .
9STRUTTURA NARRATIVA DEL DECAMERON E DELLE 10
GIORNATE
AUTORE
PROEMIO
LA PESTE A FIRENZE
INTRODUZIONE GIORNATA E SCELTA ARGOMENTO
NARRATORE 1
NARRATORE 2
NOVELLE DELLE 10 GIORNATE
COMMENTO AL TEMA DELLA GIORNATA
CONCLUSIONE DELLA GIORNATA E BALLATA
CONCLUSIONE DELLAUTORE
10DIVISIONE DEGLI ARGOMENTI
- Giornata 1 Tema liberoGiornata 2 Fortuna e
peripezie Giornata 3 Ingegno e abilità Giornata
4 Amori tragiciGiornata 5 Amori a lieto
fineGiornata 6 Motti di spiritoGiornata 7
Beffe ai maritiGiornata 8 Beffe di vario
tipoGiornata 9 Tema liberoGiornata 10
Cortesia e liberalitÃ
11Temi delle novelle
- Fortuna si evince una visione laica
- Amore ci sono novelle a lieto fine ed altre
infelice, in tutte se ne ha una visione laica - Ingegno si manifesta nelle azioni dei
personaggi, nelle parole e nelle beffe.
La realtà rappresentata è un esaltazione del
mondo mercantile nonostante emerga una nostalgia
del mondo cortese, cè un approccio empirico nei
confronti di tale realtà . I personaggi sono
descritti attraverso le azioni e non attraverso
un analisi psicologica .
12LA REALTA RAPPRESENTATA
- Molte novelle sono rappresentate in una realtÃ
storica - Molta attenzione in Boccaccio alla realtÃ
mercantile e ai suoi valori. - Boccaccio a differenza di Dante guarda
compiaciuto lintraprendenza del mercante. - Tema centrale del Decamerone è LINDUSTRIA
ovvero la capacità del singolo di piegare e
modificare la realtà . - Ma Boccaccio analizza anche i limiti della
Mercatura, come leccessivo attaccamento al
denaro. - Desiderio di fusione tra la nuova borghesia e
lideale della nobiltà cortese. - Boccaccio ha vissuto entrambe le realtà . Oggi
desidera tradurre in letteratura la realtà di
Firenze, dove mercanti e banchieri sono divenuti
la classe dirigente della città .
13LA FORTUNA
- La fortuna forza imprevedibile
- Boccaccio ha una visione laica di essa
- La fortuna è un complesso di forze generate dal
caso che non esclude Dio ma ha una visione molto
più laica rispetto a Dante.
14AMORE
- Amore visto in prospettiva laica e terrena
- La concezione naturalistica dellamore anticipa
quella del Rinascimento. - Le varie forme dellamore può essere
licenzioso, tragico, adultero mai però trattato
con grossolana volgarità da Boccaccio ma come una
naturale tendenza umana.
15LA MOLTEPLICITA DEL REALE
- Boccaccio dimostra una grande apertura verso
tutte le manifestazioni della vita. - Tutte le classi sociali sono rappresentate senza
alcun senso idealizzante ma per esplorare il
senso del reale. - IL MARE Rappresentazione del mondo naturale in
modo particolare del mare come metafora della
Fortuna e fa da sfondo alle novelle più
avventurose. - LA CITTA è la protagonista del Decamerone,
spesso rappresenta Firenze con la sua vivacitÃ
sociale ma spesso nelle storie si confondono e si
mischiano altre città metafore dellavventura e
dellinganno.
16IL REALISMO E LA COMICITA
- Luoghi e personaggi del Decamerone non sono più
rappresentazioni schematiche convenzionali come
nella Divina Commedia. - Realismo e comicità coincidono in Boccaccio.
- La peste e le novelle dei giovani spesso
trasgressive evocano una situazione carnevalesca
secondo la concezione di Bacthin.
17Il tempo e lo spazio
- Distinzione umanista tra passato e presente.
- Molte novelle ambientate nel 1300
- In Toscana sono ambientate le vicende di motto e
beffa. - La folla urbana e lavventura cittadina diventano
protagonisti della letteratura.
18Molteplicità e tendenza allunita
- Le novelle rappresentano la molteplicità del
reale - La cornice tenta di ordinare il reale e di essere
il tessuto connettivo tra le varie novelle. - Simmetria tra le novelle la prima e lultima.
- La VI giornata è il centro ideale del testo e le
altre giornate si dispongono simmetricamente nel
trattare argomenti opposti o affini. - Uguale tendenza unificante nella Commedia ma per
Dante lelemento unificante è allesterno mentre
nel Decameron è tutto allinterno in visione più
laica.
19GLI OGGETTI E LAZIONE UMANA
- Gli oggetti della realtà non sono descritti per
il puro gusto di rappresentarli - Gli ambienti e i paesaggi non sono oggetto di
descrizione fine a se stessa. - Questo determina la visione del mondo
dellautore. Al centro vi è lagire umano, la
fiducia nella sua energia, e di dominare il
mondo. - Per questo gli oggetti e lo spazio sono
funzionali solo perché rientrano nellazione
umana. - Assenza di descrizione fisica e psicologica dei
personaggi.
20IL GENERE NOVELLA
- È un genere nato dai fabliaux francesi e
dallexemplum morale e religioso, il suo fine è
soprattutto levasione. - È indirizzato ad un pubblico di non letterati
- La forma della novella è il mezzo più duttile per
riprodurre la realtà e la sua molteplicità del
reale.
Rappresentazione della novella nastagio degli
onesti Botticelli
21Gli aspetti della narrazione
- Varietà di tipologie narrative
- Narratore eterodiegetico e onniscente
- Adozione dei narratori interni permette
allautore una certa libertà e di distacco dalla
materia. - Ma ciò non toglie che essi siano spesso portavoce
dellautore stesso. - Manca in Boccaccio la focalizzazione interna e il
restringimento di campo, tecniche tipiche
dell800. ma è in nuce una rappresentazione
soggettiva della realtà - Anche il tempo narrativo è coincidente con
lintreccio e la durata varia a seconda del
testo. Sono frequenti dei sommari in cui TDltTS
oppure ci sono scene in cui TDTS.
22ELEMENTI DELLA NARRAZIONE
23LA LINGUA E LO STILE
- Pluralità di registri linguistici
- Lingua della voce narrante e lingua dei
personaggi. - Nella principale è presente ciò che è essenziale,
nelle subordinate tutto ciò che è accessorio. - Lordine rigoroso e gerarchico traduce la fiducia
di Boccaccio di dominare intellettualmente la
molteplicità del mondo. - Ciò che è subordinato nella realtà lo è anche
nella sintassi del periodo.
24Le VOCI DEI PERSONAGGI
- Boccaccio ha il culto della parola ed esalta il
suo potere di plasmare e dominare la realtà . - Uso del discorso diretto poco uso del discorso
indiretto. - Uso delle espressioni del parlato quotidiano con
frasi rapide, frizzanti, ricche di elementi in
vernacolo.
25Mappa concettuale di sintesi