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Corso di letteratura

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Corso di letteratura La Novella Prof.ssa Marta Secci Obiettivi Saper leggere testi letterari. Cogliere ci che rende letterario un testo. – PowerPoint PPT presentation

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Title: Corso di letteratura


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Corso di letteratura
  • La Novella
  • Prof.ssa Marta Secci

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Obiettivi
  • Saper leggere testi letterari.
  • Cogliere ciò che rende letterario un testo.
  • Sviluppare un senso critico aggiungere alla
    frase " mi piace, non mi piace" , anche la
    consecutiva "perché".

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Percorso
  • Le opere verranno analizzate su tre piani
  • Intratestuale esame delle opere nella loro
    struttura interna secondo i livelli lessicali,
    spaziali, temporali.
  • Intertestuale rapporti delle opere con fonti e
    testi classici.
  • Extratestuale le opere ed il contesto
    storico-culturale del tempo degli autori.

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Unità didattica
  • Fase di motivazione.
  • Lettura estensiva del testo finalizzata alla
    comprensione globale del testo.
  • Lettura intensiva per approfondire gli aspetti
    specifici della letterarietà di quel testo.
  • Contestualizzazione.
  • Fase di estensione che stabilisce collegamenti
    tra il testo che si sta affrontando e quelli che
    si sono già visti nel corso dellunità o che
    verranno utilizzati in seguito.
  • Giudizio critico e appropriazione personale. Fase
    in cui lallievo riporta il testo al suo vissuto,
    ai propri principi, alla propria emotività ed
    esprime-giustifica il suo giudizio.
  • Sintesi e verifica.

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Contenuto La novella, nascita e sviluppo.
  • Prima parte
  • 1- Dal Novellino Il vescovo Aldobrandino / Una
    quistione a un uomo di corte.
  • 2- Giovanni Boccaccio Federigo degli Alberighi.
  • 3- Franco Sacchetti Il mugnaio diventa abate.
  • 4- Giambattista Basile La gatta cenerentola.
  • 5- Giovanni Verga La lupa.
  • 6- Luigi Pirandello La carriola.
  • 7- Grazia Deledda La morte scherza
  • 8- Alberto Savinio Vecchio pianoforte.
  • 9- Dino Buzzati Il delitto del cavalier Imbriani
    / Dal medico.
  • 10-Italo Calvino Il gatto e il poliziotto.
  • 11-Gianni Rodari I maghi dello stadio.

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Seconda Parte
  • 1- Carlo E. Gadda La domenica.
  • 2- Giuseppe T. di Lampedusa La gioia e la legge.
  • 3- Eugenio Montale Il pipistrello.
  • 4- Achille Campanile La mestozia.
  • 5- Cesare Zavattini Avventura di capodanno.
  • 6- Alberto Moravia Non sanno parlare.
  • 7- Giovanni Arpino La ragazza del sabato sera.
  • 8- Vincenzo Cerami La scatola.
  • 9- Gianni Celati Scomparsa di un uomo lodevole.
  • 10-Antonio Tabucchi Isole.
  • 11-Giulio Mozzi Lettera accompagnatoria.

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La Novella
  • È un testo narrativo con fabula, generalmente in
    prosa. Differisce dalla fiaba perché ha un
    impianto più realistico e manca di componenti
    magiche.
  • Nel V secolo a. C. abbiamo il primo esempio di
    novella con Erodoto.
  • Nella letteratura italiana precorrono la novella
    la parabola, laneddoto, lesempio.
  • Maestri, predicatori ecc. raccontavano "fatti" o
    "detti memorabili" di noti personaggi per offrire
    ai loro ascoltatori modelli di comportamento o
    esempi. Proprio exempla si chiamavano nel
    Medioevo questi raccontini semplici ed
    istruttivi, destinati a illustrare con un caso
    concreto unidea.
  • A partire dal XIII secolo erano in circolazione
    intere raccolte di exempla, talvolta ordinate
    alfabeticamente.
  • È proprio in quel periodo che il pubblico dei
    lettori si allarga e diventa sempre più esigente
    non è più il pubblico dei fedeli, che va in
    chiesa alla predica, è quello dei borghesi e dei
    mercanti, che si riunisce nelle case, che fa
    conversazione, che apprezza e ricerca i
    novellatori.
  • È un pubblico che vuole divertirsi. E un po per
    volta lo scopo ricreativo prevale su quello
    educativo. È il caso delle storielle raccolte nel
    Novellino e poi delle novelle del Decamerone.
  • La novella raggiunge la sua forma più perfetta
    nel XIII secolo con Il Decamerone di Boccaccio.
  • Non abbiamo in questopera scopi morali, i fatti
    vengono collocati in una vasta dimensione
    spazio-tempo, viene meno ogni finalità religiosa
    e vengono esaltati valori umani e terreni.

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Assai spesso le novelle sono racchiuse in una
cornice che le giustifica e le ordina secondo un
filo conduttore.
  • Possiamo identificare tre tipi di cornice
  • Raccontare novelle per ritardare il compimento di
    unazione. Nel "Libro dei sette savi", opera
    indiana, tradotta durante il Medioevo prima in
    francese e poi in italiano, i sette saggi,
    mediante i racconti, trattengono il re dal
    suppliziare il figlio.
  • Nelle Mille e una notte Shaharazad ritarda per
    mezzo delle novelle la propria uccisione.
  • Discussione per mezzo delle novelle il racconto
    serve a dimostrare una certa idea. Secondo questo
    schema sono organizzati i Racconti di Canterbury
    di Chaucer, scrittore inglese della seconda metà
    del XIV secolo.
  • Raccontare per il semplice gusto di raccontare.
    Le novelle vengono raccontate per intrattenere
    gli ascoltatori. Questa è la cornice del
    Decamerone.

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Il modello boccacesco fu imitato nei secoli
successivi da autori come Sacchetti (1340-1400) e
Bandello ( 1480-1561 ).
  • La novella costituì un genere letterario molto
    diffuso anche nellOttocento e Novecento.
  • Il grande cambiamento, rispetto alla novella
    antica, si è verificato nellOttocento. Infatti
    la narrativa, romanzo o novella, ha voluto
    accostarsi alla realtà, (racconto realistico), a
    quella naturale come a quella sociale, (racconto
    dambiente).
  • Lautore si è fatto "portavoce" dei personaggi,
    semplice cronista dei fatti che non interpreta,
    non commenta, non prevede.
  • In tempi più recenti, invece, interessano, più
    che i fatti, le reazioni dei personaggi stati
    danimo, pensieri, fantasie, immaginazioni,
    angosce e abbiamo il racconto psicologico.
  • Quando limmaginazione sconfina nellirreale, nel
    fiabesco, nel magico, abbiamo il racconto
    fantastico.
  • Il racconto nero o dellorrore è quello che,
    parlando di situazioni o di avvenimenti
    raccapriccianti, vuole suscitare nel lettore
    angoscia e paura.
  • Al contrario, il racconto umoristico è quello
    che, presentando situazioni comiche, oppure
    usando la lingua in modo ironico, mira
    essenzialmente a divertire.
  • Queste classificazioni sono utili a individuare
    alcuni "tipi" di racconto, ma non vanno prese
    troppo sul serio, né usate meccanicamente. Più un
    racconto è ricco, meno si lascia definire,
    etichettare.

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Un genere particolare di novella è il racconto
breve o short-story affermatosi nella letteratura
americana nella seconda metà dellOttocento.
  • Le caratteristiche del racconto breve sono
  • la brevità
  • limportanza delleffetto centrale verso cui la
    narrazione converge
  • limportanza del finale, spesso a sorpresa.
  •  

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Esempi di racconti o novelle della letteratura
italiana
  • Il Novellino è la prima raccolta in lingua
    italiana. Si tratta di cento novelle scritte,
    alla fine del Duecento, da un fiorentino di cui
    non conosciamo il nome.
  • Lignoto autore raccoglie soprattutto episodi di
    comportamento nobile e cavalleresco, di saggezza
    umana, di vivacità intellettuale. Gli piacciono
    in modo particolare le battute spiritose, cioè "i
    motti di spirito" che concludono
    intelligentemente un dialogo.
  • Lautore trae ispirazione da raccolte medievali,
    francesi o latine, che offrivano ai lettori
    modelli di comportamento o esempi. Allo scopo
    educativo di quegli esempi unisce però il gusto
    di raccontare in uno stile rapido ed efficace.

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Il Decamerone
  • Il Decamerone scritto tra il 1349 e il 1353.
    Boccaccio immagina che un gruppo di dieci
    persone, tre uomini e sette giovani donne,
    abbandoni Firenze per sfuggire alla peste, e si
    isoli in una villa della campagna fiesolana. La
    compagnia cerca di svagarsi dedicando le giornate
    al racconto.
  • In dieci giorni vengono raccontate cento novelle,
    dieci al giorno, narrate a turno da ciascun
    membro della compagnia.
  • Il Decamerone dipinge in modo vivacissimo,
    popolato dai più diversi personaggi, uomini e
    donne della nobiltà, mercanti, frati, popolani,
    intelligenti o sciocchi, onesti o imbroglioni ecc.

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Il Trecentonovelle
  • Il Trecentonovelle di Franco Sacchetti
    (1332-1400). Come dice il titolo, la raccolta
    avrebbe dovuto contenere 300 novelle, ma ci è
    giunta incompleta per le manomissioni subite dopo
    la morte dellautore.
  • Le 223 novelle, composte tra il 1385 e il 1392,
    quando il Sacchetti era podestà a San Miniato,
    sono tra le più vivaci e divertenti della nostra
    narrativa.

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  • Novelle di Matteo Bandello (1485-1561). I temi
    sono simili a quelli del Decamerone, ma lautore
    lombardo sostiene che la sua fonte non è la
    letteratura, bensì la cronaca quotidiana.
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