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Posidonia oceanica

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Posidonia oceanica La sentinella del Mediterraneo La biodiversit della prateria di Posidonia Alla scoperta di questa pianta Eplorazioni didattiche: – PowerPoint PPT presentation

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Title: Posidonia oceanica


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Posidonia oceanica
  • La sentinella del Mediterraneo

La biodiversità della prateria di Posidonia
Alla scoperta di questa pianta
Eplorazioni didattiche costruiamo un diorama
marino
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Distribuzione del genere Posidonia
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Idrosfera ed ambiente marino
  • Il globo terrestre ha una superficie di circa 510
    milioni di kmq di cui 361 ricoperti da mari ed
    oceani che contengono il 97 dellacqua
    disponibile sulla Terra
  • Le acque marine sono sistemi fortemente tamponati
    per la loro composizione e per la costanza
    chimica e termica dovuta alla enorme massa degli
    oceani stessi

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Proprietà dellacqua di mare
  • Temperatura nel Mediterraneo non scende al di
    sotto dei 13C valore che nellAtlantico si
    ritrova a 320 mt di profondità(soglia di
    Gibilterra).Termoclino(strato di separazione fra
    le acque più superficiali(più variabili) e le più
    profonde (meno variabili)
  • Salinitàla quantità in Sali espressa in grammi
    per chilo di acqua di mare.Media il 35 x mille,
    nel Mediteranneo il 37x mille nel mar Rosso il 40
    x mille, qualche unità nel Mar Baltico. Ioni
    salini presentisodio, potassio, calcio,
    magnesio, cloro, zolfo
  • Nutrientiazoto,fosforo,silicio

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Il mare come ecosistema
  • Definiamo ecosistema un elemento distinto del
    paesaggio e della biosfera risultante
    dellinterazione in un dato ambiente delle
    componenti biotiche e abiotiche
  • Categorie biotiche autotrofi ed eterotrofi
  • Biotopoambiente fisico della biocenosi

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Ecosistema mare
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Ecosistema mare
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Ecosistema mare
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Piante superiori marine
  • REGNO PIANTE
  • DIVISIONE SPERMATOFITE
  • SOTTODIVISIONEANGIOSPERME
  • CLASSE MONOCOTILEDONI

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Fanerogame marine
  • Le piante acquatiche sono Monocotiledoni cioè
    senza struttura secondaria del fusto e delle
    radici, il che favorisce velocità di crescita ma
    ostacola lispessimento ed il sostegno
  • La velocità di crescita favorisce la diffusione
    ed il successo delle Fanerogame marine nella
    competizione con le Alghe ma questa alta
    differenziazione le rende sensibili allazione
    antropica e non permette un rapido adattamento
    alle modificazioni dei parametri ambientali

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Fanerogame marine
  • Cymodocea nodosa
  • Zostera marina
  • Zostera nolti
  • Posidonia oceanica

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Le più comuni nel Mar Mediterraneo sono
  • Posidonia oceanica, che vive in mari limpidi,
  • fino alla profondità di 45 50 metri.
  • Cymodocea nodosa, comune nellAlto Adriatico
  • in acque più torbide, fino a 6 8 metri di
    profondità.
  • Zostera marina, specie caratteristica delle zone
  • con apporti di acque dolci quali lagune e foci
    fluviali.

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Cosè la Posidonia?
La Posidonia (Posidonia oceanica) appartiene al
gruppo delle fanerogame marine, il quale
comprende diverse specie di vere e proprie piante
che si sono adattate a vivere nelle acque
dei mari e nelle lagune costiere, preferibilmente
su fondali di sabbia o fango (non è
raro Incontrarla anche su detrito grossolano o
roccia).
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Qual è la sua struttura?
A differenza delle alghe, la Posidonia, essendo
una vera e propria pianta, è suddivisa in
Radici
Fusto (Rizoma)
Foglie
Fiori
Frutti
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Tassonomia di Posidonia oceanica
  • Regno Piante
  • Divisione Spermatofite
  • SottodivisioneAngiosperme
  • Classe Monocotiledoni
  • Sottoclasse Elobie
  • Ordine Potamogetonali
  • FamigliaPosidoniacee
  • GenerePosidonia
  • Specie Posidonia oceanica

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Fiori
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Foglie
La foglia è un organo delle piante specializzato
per la fotosintesi. Per questo scopo, una foglia
è normalmente piatta e sottile, per poter così
esporre i cloroplasti, contenuti nelle cellule
del parenchima fotosintetico, alla luce del Sole
e far sì che la luce penetri completamente nei
tessuti. Le foglie sono inoltre gli organi in
cui, nella maggior parte delle piante, hanno
luogo la respirazione, la traspirazione ed
il gocciolamento (fuoriuscita d'acqua
per permettere la traspirazione quando
le condizioni atmosferiche sono sfavorevoli).
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Foglie
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Frutti
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Organismi appartenenti alla rete trofica
dellecosistema posidonia
  • Epifiti Organismi che si fissano sulle foglie e
    sui rizomi di P. oceanica, usandola come supporto

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(No Transcript)
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(No Transcript)
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(No Transcript)
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Organismi appartenenti alla rete trofica dell
ecosistema posidonia
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(No Transcript)
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Organismi appartenenti alla rete trofica
dellecosistema posidonia
  • Fauna residenteorganismi che si trovano
    stabilmente nelle praterie
  • Fauna migratoria organismi che utilizzano le
    praterie come abitazione, fonte di cibo, riparo
    da predatori o luogo di riproduzione e
    deposizione delle uova

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Fauna associata alle praterie
  • Organismi
  • Sessili (fissi al substrato foglie, rizomi,
    sedimento)
  • Vagili si spostano in continuazione allinterno
    della prateria o nella colonna dacqua
  • Infauna vivono allinterno delle matte

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(No Transcript)
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Produzione di Biomassa
La prateria di Posidonia produce dalle 15 alle 30
tonnellate di biomassa animale per ettaro. Il 30
di tale massa è utilizzato biologicamente
da ecosistemi limitrofi mentre la maggior parte
si trasferisce in profondità. La massa si compone
di oltre 350 specie animali diverse, cui si
associano componenti algali e microrganismi vari.
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Fissazione del fondale marino incoerente
Radici e rizomi della prateria di Posidonia
contribuiscono in maniera essenziale al
consolidamento di vasti fondali marini che per
la loro costituzione sabbiosa o melmosa
risultano naturalmente incoerenti. Laccrescimento
in senso Verticale delle matte porta nel lungo
tempo al graduale sollevamento del fondale,
talora con formazione di vere e proprie barriere
interposte tra la riva e il mare aperto.
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Sviluppo e crescita della Posidonia
Orizzontale (plagiotropo)
Verticale (ortotropo)
Quando lo spazio comincia ad essere limitato
orizzontalmente
Velocità di 7 cm annui
innalzamento del fondo originando una struttura
a terrazza (in francese matte), che può
raggiungere i 6 metri di altezza.
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(No Transcript)
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(No Transcript)
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Difesa delle coste
  • Il primo meccanismo di difesa delle coste è
    costituito dal forte freno alle
  • onde ed alle correnti, portato dalla superficie
    fogliare del posidonieto si calcola
  • che le onde vengano frenate del 30-40 della
    loro energia e le correnti
  • fino al 60-70.
  • Il secondo meccanismo di protezione consiste
    nella stratificazione, poco
  • sopra la battigia, di grandi quantità
  • di foglie che offrono una valida
  • difesa contro le onde.

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(No Transcript)
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Regressione delle praterie di Posidonia oceanica
  • A partire dagli anni 50, molti studi hanno
    evidenziato una progressiva diminuzione
    dellestensione delle praterie di Posidonia nel
    Mediterraneo, le cause sono molteplici compreso
    un disadattamento progressivo allambiente
    Mediterraneo che porta ad una rarefazione
    naturale come è stato verificato lungo le coste
    settentrionali, ma le principali cause sono da
    collegarsi alla crescente pressione antropica
    lungo le coste con aumento della torbidità che ne
    diminuisce la capacità fotosintetica.

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(No Transcript)
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Processi fisico-meccanici
  • Aumento della torbidità dellacqua dovuta alla
    pressione antropica sulla fascia costiera
  • Pesca a strascico che strappa la Posidonia dal
    suo substrato provocando danni a volte
    irreparabili
  • Cambiamento del regime idroclimatico dovuto alla
    costruzione di porti, dighe o barriere

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Processi chimico-biologici
  • Alta concentrazione di inquinanti organici
  • Presenza di sostanze chimiche di vario
    genere(tensioattivi, metalli pesanti, ecc.)
  • Introduzione di specie alloctone in competizione
    con Posidonia (es. Caulerpa)

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Conseguenze della perdita o della regressione di
Posidonia
I processi fisico-meccanici e chimico-fisici
appena illustrati possono generare delle
conseguenze alquanto gravi.
Infatti se la prateria scompare sinnesca una
reazione a catena dagli effetti multipli, anche
di tipo economico ancora in parte sconosciuti. In
linea di massima, a fronte della perdita o della
regressione di Posidonia, si individuano i
seguenti effetti principali
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  • riduzione degli habitat, perdita di
    biodiversità, alterazione della rete trofica,
  • riduzione della produttività e conseguente danno
    alla pesca.
  • riduzione della funzionalità ecologica, della
    capacità di trasformazione e
  • metabolizzazione dei carichi trofici e della
    conseguente capacità di risposta
  • allinquinamento.
  • riduzione o perdita del valore naturalistico e
    scientifico.
  • riduzione della qualità ambientale, del valore
    turistico e del valore
  • patrimoniale/immobiliare.
  • riduzione della capacità di controllo dei
    meccanismi di erosione costiera,
  • perditadelle spiagge, danneggiamento delle
    attività produttive,
  • necessità di interventi di riequilibrio
    (difese/ripascimenti).

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Misure di tutela e mitigazione dellimpatto
antropico
  • Osservanza delle limitazioni allo scarico di
    acque reflue.
  • Osservanza del divieto di pesca a strascico
    (attuazione ed efficacia dei controlli).
  • Realizzazione di campi boe correttamente ubicati
    e realizzati per lormeggio delle imbarcazioni da
    diporto.
  • Valutazione dei possibili effetti indotti da
    interventi di ripascimento delle spiagge e dalle
    opere di difesa costiera ed attuazione di
    interventi con materiali di idonea granulometria
    (sabbie pulite).
  • Divieto di realizzazione di impianti di
    maricoltura al di sopra e nei pressi delle
    praterie.
  • Monitoraggio ambientale integrato
    (caratteristiche e stato ambientale, apporto
    sedimentario e trasporto costiero).

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A cura della prof.ssa Mariuccia PapaI Licei di
Belvedere Marittimo (CS)
  • Bibliografia
  • G. Cognetti M. Sarà Biologia Marina
  • S. Rende Posidonia oceanica (L.) Delile,
    fanerogama endemica del
    Mediterraneo
  • Gazale Porcheddu Guida alla flora e fauna Marina
    della Sardegna
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