Episodi parossistici del sonno in etа evolutiva - PowerPoint PPT Presentation

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Episodi parossistici del sonno in etа evolutiva

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Episodi parossistici del sonno in et evolutiva Elena Finotti Ambulatorio per la diagnosi e la cura dei disturbi del sonno Dipartimento di Pediatria-Universit ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Episodi parossistici del sonno in etа evolutiva


1
Episodi parossistici del sonnoin età evolutiva
  • Elena Finotti
  • Ambulatorio per la diagnosi e la cura dei
    disturbi del sonno
  • Dipartimento di Pediatria-Università degli studi
    di Padova

2
Diagnosi differenziale degli eventi notturni nei
bambini
  • Eventi fisiologici del sonno
  • Mioclono benigno del neonato
  • Mioclonie ipniche (a qualsisi le età)
  • Sonniloquio
  • Parasonnie (NonREM, REM)
  • Disturbi del movimento non epilettici in sonno
  • Disturbi psichiatrici
  • Crisi epilettiche
  • Disturbi respiratori in sonno

3
MIOCLONO NEONATALE BENIGNO
  • Neonati sani
  • Familiarità
  • Esordio entro il primo mese di vita
  • Mioclonie ripetitive, bilaterali, massive, di
    tutto il corpo(30), il tronco(20) o le
    estremità (50)
  • 4/5 al secondo in serie irregolari per 3-15
  • EEG negativo
  • Non è associato ad arousal, risveglio
  • Termina se il neonato si sveglia
  • Può essere provocato dallo scuotere gentilm il bo
  • Scompare spontaneamnete in pochi giorni o qualche
    mese (generalm a 6m)

4
MIOCLONO NEONATALE BENIGNO
  • Diagnosi Differenziale
  • Crisi miocloniche
  • Spasmi infantili
  • PLM (gtdurata, più frequenti e regolari, associati
    con arousal, gtgt AAII)
  • Mioclonie ipniche (non ripetitive,
    addormentamento)

5
MIOCLONIE IPNICHE
  • Manifestazioni tipiche della transizione
    veglia/fase 1
  • Durano lt 1sec, sono movimenti massivi e distali,
    non periodici, spesso asimmetrici
  • A volte si associano ad allucinazioni sensoriali
    e a sensazione soggettiva di caduta
  • Interessa qualsiasi età, entrambi i sessi,
    prevalenza del 60-70, frequenza sporadica
  • Componente fisiologica del processo di
    addormentamento

6
MIOCLONIE IPNICHE
  • EEG
  • NREM 1, associato con punte al vertice in
    corrispondenza della scossa
  • EMG
  • Potenziale bilaterale di 75 - 250 msec ad alta
    ampiezza sincrono su tutte le regioni
    interessate
  • D.D. epilessia, sindrome delle gambe senza
    riposo

7
SONNILOQUIO
  • Frequente in età evolutiva(50), ma anche età
    adulta (5), soprattutto in coincidenza di stati
    febbrili e di stress prevalenza nel sesso
    maschile
  • Più comune negli stadi 1 e 2 NREM, può
    verificarsi anche in REM
  • Contenuto frasi lunghe, coerenti o senza senso
  • Gli episodi possono essere facilitati dal parlare
    con il b. che sta dormendo raramente ricorda la
    conversazione
  • Se non è associato con altri disturbi non
    richiede terapia medica
  • Associazione frequente con parasonnie e con OSAS

8
International Classification of Sleep Disorders
(II ed 2005)
  • Insonnie
  • Disordini del respiro in sonno
  • Disordini del ritmo circadiano
  • Disordini motori in sonno
  • Ipersonnie di origine centrale
  • Parasonnie (NREM, REM)
  • Sintomi isolati, varianti apparentemente normali,
    problemi irrisolti

9
DISTURBI DEL MOVIMENTO IN SONNO
  • Bruxismo
  • Crampi notturni
  • Movimenti ritmici in sonno (RMD)
  • Sindrome delle gambe senza riposo (RLS)
  • Movimenti pediodici in sonno o Mioclono notturno
    (PLMs)

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BRUXISMO
  • Contrazione involontaria e ripetuta durante il
    sonno dei mm. massetere, temporale, pterigoidei
  • Episodi parossistici, improvvisi, involontari
    (5-15"), violenti, che si ripetono più volte
    durante il sonno
  • Incidenza 14-17 nei bambini, 12 adolescenti
  • Frequenza varia da 1/mese a 1/notte
  • Più frequenti nei soggetti con R.M. e con P.C.I.
  • Fattori predisponenti stress, ansia,
    malocclusioni

11
BRUXISMO
  • Può presentarsi in tutti gli stadi di sonno gtgt
    stadio II, REM
  • Sono associati ad un suono fastidioso che può
    portare ad un arousal
  • Al mattino dolore alla mascella, cefalea
  • Possibili danni al tessuto paradentale, gengive,
    ipertrofia mm masseteri e temporale, ATM

12
BRUXISMO Trattamento
  • Trattamento del disturbo odontoiatrico
    sottostante
  • Psicoterapia
  • Terapie comportamentali
  • Riduzione fattori stressanti
  • Apparecchi odontostomatologici (es retainer)
  • Biofeedback

13
BRUXISMO Terapia farmacologica
  • Benzodiazepine Clonazepam, Diazepam
  • Antidepressivi Imipramine 25 - 50 mg / day
  • Miorilassanti Cyclobenzoprine
  • Antagonisti beta adrenergici Propranololo
  • Tossina botulinica (BTX-A) nei casi refrattari

Sleep Academic Award
13
14
BRUXISMO Comorbidità
  • OSA
  • Encefalopatie
  • Sindrome delle gambe senza riposo
  • ADHD
  • Ritardo Mentale
  • Sindrome di Rett
  • Disturbi dansia e di personalità
  • Patologie cardio-vascolari

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CRAMPI NOTTURNI
  • Dolore o tensione muscolare delle estremità
  • Il dolore può svegliare il bambino, determinando
    un disturbo dinizio e mantenimento del sonno
  • Sono disturbi poco frequenti in infanzia (0,5-2)
  • Picco dincidenza nella seconda infanzia
  • D.D disturbi del metabolismo del calcio,
    diabete, epilessia, patologie neuromuscolari, RLS
  • Terapia CNZ

16
DISTURBI DEL MOVIMENTO IN SONNO
  • Bruxismo
  • Crampi notturni
  • Movimenti ritmici in sonno (RMD)
  • Sindrome delle gambe senza riposo (RLS)
  • Moviemnti pediodici in sonno o Mioclono notturno
    (PLMs)

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MOVIMENTI RITMICI DEL SONNO (RMD)
  • Movimenti stereotipati, ritmici, ripetitivi,
    della testa, collo o di gruppi muscolari più
    estesi
  • che avvengono ad una frequenza di 0.5-2 Hz
  • che possono persistere da alcuni min a diverse
    ore
  • che si verificano soprattutto alladdormentamento
    o nel sonno notturno

18
MOVIMENTI RITMICI DEL SONNO (RMD)
  • Incidenza 3.3- 15.2 (Sallustro, J Peds, 1978 )
  • Maschi 3-4x gt femmine
  • Esordio in genere verso gli 8 mesi risoluzione
    nellinfanziare (4 a il 90) rara persistenza in
    età adulta
  • Ci può essere (o no) relazione con psicopatologie
    o RM
  • PSG normale

19
MOVIMENTI RITMICI DEL SONNO (RMD) Headbanging
  • Movimenti Antero-posteriori della testa

20
MOVIMENTI RITMICI DEL SONNO (RMD) Headrolling
  • Movimenti laterali della testa in posizione supina

21
MOVIMENTI RITMICI DEL SONNO (RMD) Bodyrocking,
Bodyrolling
  • Squotimento o dondolamento ritmico della testa e
    movimenti del corpo di solito in posizione
    quadrupete

22
MOVIMENTI RITMICI DEL SONNO (RMD) Epidemiologia
  • Esordiscono entro il primo anno di vita
  • Bodyrocking a 6 mesi
  • Headbanging 9 mesi
  • Headrolling 10-12 mesi

23
MOVIMENTI RITMICI DEL SONNO (RMD)Perché i
bambini si dondolano?
  • Questi movimenti provocano sensazioni e piacere
  • Hanno la funzione di detendere dalla tensione
  • Sono altamente ripetitivi nei bambini con autismo
    e con RM severo
  • Possono essere in relazione a stimolazioni
    vestibolari

24
MOVIMENTI RITMICI DEL SONNO (RMD) Interpretazioni
  • Comportamento acquisito in relazione al battito
    cardiaco della madre o allessere cullato
  • Comportamenti altamente regressivi e narcisistici
    con una funzione autoerotizzante e consolatoria '
    ( Kempenaers , Sleep 1994)
  • Movimenti collegati al sonno e dovuti ad un
    generatore intrinseco di attività motoria
    (Central pattern generators, Tassinari Neurol Sci
    2005)

25
MOVIMENTI RITMICI DEL SONNO (RMD) Fisopatologia
  • Sostanzialmente sconosciuta
  • Possibile implicazione vie vestibulo-, tetto -e
    reticulo-spinali
  • Fattore facilitatorio del patter instabile di
    vigilanza/sonno nel sonno NREM (ruolo del CAP??)
  • Ignoti i fattori implicati nel sonno REM

26
MOVIMENTI RITMICI DEL SONNO (RMD) Polisonnografia
Kohyama J et al 2002
27
MOVIMENTI RITMICI DEL SONNO (RMD) Variabilità
clinica
  • A risoluzione infantile o con persistenza in eta
    adolescenziale/adulta
  • Associati e non a psicopatologia o ritardo
    mentale
  • Mono o poliformi
  • Di lieve o marcata entita
  • Delladdormentamento o con esordio/persistenza
    nel corso del sonno

28
MOVIMENTI RITMICI DEL SONNO (RMD) Può essere
pericoloso?
  • Riportati casi
  • Lesioni tessuti molli
  • Lesioni oculari
  • Lesioni allo scalpo
  • Dissecazione dellarteria carotide (Jackson, Br.
    Med J, 1983)
  • Emoraggia subdurale (Mackenzie, Lancet, 1991)

29
MOVIMENTI RITMICI DEL SONNO (RMD)Diagnosi
Differenziale
  • Disturbi del movimento in sonno periodici, non
    ritmici (PLMs)
  • Crisi Epilettiche

30
MOVIMENTI RITMICI DEL SONNO (RMD) Valutazione e
trattamento
  • Generalmente benigno e si risolve nel tempo
  • Necessarie protezioni ambientali
  • Dopo i 3 a potrebbe essere necessaria una
    valutazione neurologica e psicologica
  • PSG solo se sospetto crisi epilettiche
  • Nei pz con RM può essere necesario utilizzo di
    elmetto o farmaci
  • psicoterapia, uso di un metronomo della stessa
    frequenza del movimento
  • Clonazepam (0.25mg/sera)

31
DISTURBI DEL MOVIMENTO IN SONNO
  • Bruxismo
  • Crampi notturni
  • Movimenti ritmici in sonno (RMD)
  • Sindrome delle gambe senza riposo (RLS)
  • Moviemnti pediodici in sonno o Mioclono notturno
    (PLMs)

32
Sindrome delle gambe senza riposo Restless Legs
Syndrome
  • E un disturbo neurologico del movimento in sonno
    e della veglia rilassata associato a sgradevole
    sensazione agli AAII
  • Solitamente si percepisce alladdormentamento ed
    è temporaneamente ridotta dal movimento
  • Peggiora la sera e nei momenti di inattività
  • Il disturbo del sonno associato può manifestarsi
    con difficoltà di addormentamento, risvegli
    notturni, e sintomi simili a quelli dellADHD

33
Sensazioni sgradevoli
Sindrome delle gambe senza riposo Sensazioni
sgadevoli
  • Sensazione di qualcosa che si arrampica, che
    stiscia, di insetti striscianti tipo vermi o
    ragni, dolore, sensazione di bruciore, di acqua
    che scorre sulle gambe, a volte indescrivibile
  • Movimenti volontari per ridurre il disagio
  • Movimenti involontari, si sente costretto e non
    può resistere (come un tic)
  • Sviluppano comportamenti ed abitudini che creano
    disagio (Nightwalkers)

34
Sindrome delle gambe senza riposo Quanto è
comune?
  • RLS 5-10 popolazione generale (38 esordio
    lt20a, 10 lt10a)
  • Prevalenza nei bambini 2
  • Donne sono maggiormente colpite (2xgtM)

35
Sindrome delle gambe senza riposo Fisiopatologia
  • Genetiche più del 50 dei casi di RLS idiopatica
    hanno una storia familiare di RLS
  • Deficit di ferro (primaria e secondaria)
  • Dopaminergiche

36
Sindrome delle gambe senza riposo Criteri
diagnostici per gli adolescenti
  • Sono i medesimi utilizzati per gli adulti
  • smania di muovere le gambe associato a
    parestesie/disestesie
  • questo bisogno inizia o peggiora quando ci si è a
    riposo (seduti o sdraiati)
  • la smania di muovere le gambe è peggiore la sera
    o durante la notte rispetto il giorno
  • oppure insorge esclusivamente nelle ore serali o
    notturne

37
Sindrome delle gambe senza riposo Criteri
diagnostici per i bambini
  • Spesso in età evolutiva è difficile descrivere
    sintomi quali parestesie o disestesie
  • Possono utilizzare termini quali perdita di
    energia, ragni, formichine
  • Quando il bambino non è in grado di descrivere
    tale sensazione due dei seguenti criteri possono
    supportare la diagnosi
  • alterazioni cliniche del sonno (che possono
    precedere per anni la sensazione sgradevole alle
    gambe)
  • un parente di primo grado con RLS
  • oppure uno studio del sonno che mostra un indice
    dei movimenti periodici degli arti gt5
    movimenti/ora

38
  • Insonnia iniziale o da mantenimento (87.5)
  • Disattenzione (25)
  • Livello di ferritina lt 50g/L (83)
  • Storia familiare RLS (72), madre 3xgt padre
  • ADHD

39
Restless Legs Syndrome Secondaria
  • Deficit di ferro
  • Patologie renali
  • Dialisi
  • Gravidanza (3 trimestre)
  • Neuropatia assonale
  • altre (rare)
  • Parkinsons disease
  • Atassia spinocerebellare
  • Artrite reumatoide
  • Diabete mellito

40
Sindrome delle gambe senza riposo Terapia
  • Non tutti i pz necessitano tx (circa 15)
  • Indicazioni al trattamento
  • Disturbo del sonno cronico/insonnia
  • Severa sonnolenza diurna
  • Importanti modificazioni dello stile di vita
  • Severo PLMS
  • Sintomi sensitivi severi

41
Sindrome delle gambe senza riposo Terapia nei
bambini
  • Igiene del sonno appropiata per età
  • Restrizione di caffeina
  • Trattamento del deficit di ferro
  • ferritina lt 35 g/L, supplementazione
  • Clonazepam
  • Dopaminergici
  • dopamine agonists
  • levodopa/carbidopa
  • Clonidina
  • 0.1 to 0.4 mg ½ h prima di dormire
  • Gabapentin

42
DISTURBI DEL MOVIMENTO IN SONNO
  • Bruxismo
  • Crampi notturni
  • Movimenti ritmici in sonno (RMD)
  • Sindrome delle gambe senza riposo (RLS)
  • Moviemnti pediodici in sonno o Mioclono notturno
    (PLMs)

43
Movimenti pediodici degli arti Periodic Limb
Movements (PLM)
  • PLM sono caratterizzati da movimenti o scosse
    agli AAgtII ripetitivi, stereotipati che si
    presentano in sonno
  • PLM rendono il sonno frammentato e determinano
    eccessiva sonnolenza diurna
  • PLMS sono generalmente diagnosticati
    nelladulto, ma presenti già nellinfanzia
  • La relazione tra PLMS e lepilessia non è ben
    studiata
  • PLMS è presente nel 10 dellepilessie
    farmacoresistenti
  • Trattamento agenti dopaminergici (e.g.
    pergolide), l-dopa, clonazepam

44
Movimenti pediodici degli arti Semeiologia
  • Dorsiflessione dellalluce e della caviglia
    seguiti talora dalla flessione della gamba e
    della coscia (triplice flessione)
  • I movimenti sono stereotipati, periodici,
    sincroni o asincroni/asimmetrici
  • Durata 0.5-5 sec
  • Periodo 20-40 sec

45
Movimenti pediodici degli arti (PLM) In età
evolutiva
  • 20 degli adulti con PMLs o RLS riferiscono
    esordio dei sintomi durante linfanzia o
    ladolescenza
  • Associato con
  • ADHD Picchietti DL 1999
  • OSAS/UARS
  • Leucemia, Fibromialgia
  • Farmaci (triciclics, fluoxetine, venlafaxine)

46
Movimenti pediodici degli arti (PLM) Diagnosi
  • movimenti periodici degli arti sono superiori a
    quelli normali per età (gt5 movimenti/ora)
  • alterazioni del sonno insonnia da inizio e da
    mantenimento, o eccesiva sonnolenza
  • assenza di altri primitivi disturbi del sonno
    (OSAS) o altre cause sottostanti (farmaci)

47
Movimenti pediodici degli arti (PLM)
Polisonnografia
  • Assenza di anomalie epilettiformi
  • Stadi del sonno 1-2 NREM
  • Microstruttura Fase A del CAP
  • EMG bursts m. tibiali anteriori

48
Movimenti pediodici degli arti (PLM) Scala
proposta da Chevrin 2001
  • Il suo bambino riferisce irrequietezza alle
    gambe quando è nel letto?
  • Il suo bambino ha dolori di crescita che
    peggiorano nel letto?
  • Il suo bambino normalmente di notte di alza dal
    letto?
  • Il suo bambino normalmente di alza dal letto più
    di 2 volte per notte?
  • Il suo bambino si alza al mattino sentendosi non
    riposato?
  • Il suo bambino si alza al mattino lamentando
    cefalea?

49
Movimenti pediodici degli arti (PLM) Diagnosi
Differenziale
  • Insonnia
  • Sonnolenza dovuta ad OSAS, narcolessia,
    deprivazione di sonno
  • Sensazioni agli AAII
  • Crampi notturni, dolori di crescita, problemi
    comportamentali, condromalacia, dolori cronici
    (reumatoid arthritis), dermatite atopica
  • Mioclonie ipniche, crisi epilettiche, movimenti
    correlati allapnea, disturbi dansia

50
Movimenti pediodici degli arti (PLM) Problemi
irrisolti
  • Non dati sullevoluzione del disturbo
  • E una parasonnia pediatrica che scomparirà o
    unespressione precoce del disturbo adulto?
  • Non ci sono studi controllati sul trattamento
    farmacologico
  • Legame ferro ? PLM?
  • Legame PLM?arousal?ADHD?

51
International Classification of Sleep Disorders
(II ed 2005)
  • Insonnie
  • Disordini del respiro in sonno
  • Disordini del ritmo circadiano
  • Disordini motori in sonno
  • Ipersonnie di origine centrale
  • Parasonnie (NREM, REM)
  • Sintomi isolati, varianti apparentemente normali,
    problemi irrisolti

52
NARCOLESSIA
  • La narcolessia è un disturbo da ipersonnolenza di
    origine centrale
  • Colpisce circa quattro persone su 10.000
  • non prevalenza di sesso
  • a qualsiasi età (sintomi poco riconoscibili prima
    dei dieci anni), con un picco tra i 15 e i 25
    anni
  • E legata ad una dissociazione dei processi
    inibitori del sonno REM (mancato blocco degli
    alfa-motoneuroni) e ad improvvise intrusione del
    sonno REM nello stato di veglia

53
NARCOLESSIAClinica sonnolenza diurna
  • Ci si addormenta nei momenti di attesa, monotoni
    o anche chiaccherando, leggendo, lavorando,
    mangiando fermi al semaforo
  • Anche durante i brevi sonnelini spesso si sogna

54
NARCOLESSIAClinica Cataplessia
  • 60-70 dei casi
  • Si tratta di una perdita di tono che avviene in
    corrispondenza immediata di un' emozionecome il
    riso, il pianto, l'imbarazzo...

55
NARCOLESSIAClinica Allucinazioni
  • Sono delle visioni molto vivide e
    realistiche, spesso associate alla sonnolenza,
    fino a dei veri e propri sogni ad occhi
    aperti.Sono dovuti all'emergenza del sonno REM
    durante lo stato di veglia, a volte sono a
    contenuto terrorizzante.Queste visioni paurose
    possono avvenire in corrispondenza di una
    paralisi del sonno.

56
NARCOLESSIAClinica Paralisi del sonno
  • durante il risveglio, o all'addormentamento,
    si è impossibilitati a qualunque movimento

57
NARCOLESSIADecorso
  • La malattia può passare a lungo inosservata e
    spesso è impossibile risalire all'esatto esordio.
  • I primi sintomi sono costituiti da eccessiva
    sonnolenza diurna e bruschi episodi di sonno. I
    genitori usualmente tendono a sottovalutare
    questi sintomi eccessiva durata del sonno e
    numero di "sonnellini" diurni, specie se il
    rendimento scolastico è nella norma
  • Sono gli episodi di cataplessia, in un secondo
    stadio della malattia, che preoccupano i genitori
    (anche se nei bb più piccoli possono essere non
    correttamente diagnosticati es. errata diagnosi
    di goffaggine o epilessia per le cadute del tono
    muscolare)

58
NARCOLESSIADiagnosi
  • E' difficile nella prima infanzia, soprattutto
    per la difficoltà di descrizione dei sintomi
  • La PSG MSLT è fondamentale per la diagnosi
  • Bisogna escludere infatti la sindrome delle
    apnee ostruttive, le crisi epilettiche notturne
  • Caratteristiche del sonno
  • Tempo di sonno totale aumentato
  • REM aumentata (30 circa del sonno totale)
  • Ridotta latenza REM ? addormentamento in REM
  • MSLT tempo di addormentamento lt a 8' e comparsa
    di fasi REM nei primi 15' dall'addormentamento
    (SOREMPs)

59
NARCOLESSIAErrori diagnostici
  • SOREMPs possono essere presenti anche
  • -deprivazione di sonno
  • -OSAS non trattata
  • -alterazioni del ritmo circadiano

60
NARCOLESSIADiagnosi Differenziale
  • Narcolessia con cataplessia
  • Lesioni ipotalamiche
  • Prader-Willi
  • Niemann-Pick
  • Norrie disease
  • Narcolessia senza cataplessia
  • OSA
  • PLMD
  • Sonnolenza idiopatica

61
NARCOLESSIAEziologia
  • 90100 dei pz con Narcolessia con cataplessia
    sono positivi per HLA class II allele, DQB10602
    (solo 1238 della popolazione generale)
  • Nella Narcolessia con cataplessia è stata
    riscontrata una perdita di neuropeptide
    ipotalamico orexin/hypocretin

62
NARCOLESSIATrattamento
  • Stimolanti per la terapia della sonnolenza
  • Soppressori del sonno REM per la cataplessia
  • Riposini programmati ed igiene del sonno
  • Dieta
  • Supporto psicologico

63
International Classification of Sleep Disorders
(II ed 2005)
  • Insonnie
  • Disordini del respiro in sonno
  • Disordini del ritmo circadiano
  • Disordini motori in sonno
  • Ipersonnie di origine centrale
  • Parasonnie (NREM, REM)
  • Sintomi isolati, varianti apparentemente normali,
    problemi irrisolti

64
PARASONNIE
  • DISTURBI DELLAROUSAL
  • PARASONNIE REM
  • ALTRE PARASONNIE

65
PARASONNIE ASSOCIATE AL SONNO REM
  • DISTURBO COMPORTAMENTALE REM (RBD)
  • PARALISI DEL SONNO ISOLATA
  • DISTURBO DA INCUBI

66
ASSOCIATE AL SONNO REMDITURBO COMPORTAMENTALE REM
  • Definizione è caratterizzato dalla perdita
    della fisiologica atonia del REM, con un aumento
    dellattività muscolare, che porta allagire il
    contenuto dei sogni
  • Prevalenza 0.38 popolazione generale, 0.5
    degli anziani, rara in età evolutiva,
    predominanza maschile ( 90 )
  • Frequenza meno di 1/anno fino a 4/notte

67
ASSOCIATE AL SONNO REMDITURBO COMPORTAMENTALE REM
  • Movimenti complessi che possono essere intensi e
    anche violenti
  • Possono parlare, gridare, cadere dal letto e
    correre
  • Il pz riprende velocemente conoscenza se
    svegliato e spesso riporta il sogno
  • Eccessiva sonnolenza diurna se il sonno è
    frammentato

68
DITURBO COMPORTAMENTALE REMEziologia
  • Idiopatica ( 60 )
  • Sintomatica (40 )
  • Acuta
  • Astinenza/abuso (alcohol, meprobamate,
    nitrazepam)
  • intossicazione farmaci(biperiden, tricyclic
    antidepr., MAOIs)
  • Cronica
  • Farmaci (TCAs, SSRIs, SNRIs, anticholinergics,
    etc)
  • Insulti cerebrovascolari (hemorrhage, ischemic)
  • Tumori (esp. of the pontine area)

69
DITURBO COMPORTAMENTALE REMFattori predisponenti
  • Sesso maschile
  • gt50a
  • Patologie neurologiche (parkinsonism, dementia
    with Lewy bodies, stroke and narcolepsy)

70
DITURBO COMPORTAMENTALE REMEtà Evolutiva
  • Nei bambini lRBD è molto raro e si presenta come
    sintomo
  • narcolessia
  • associato a sindrome di Tourette
  • Moebius
  • patologie neurodegenerative degenerazione
    olivopontocerebellare, malattia di Parkinson ad
    esordio giovanile, sclerosi multipla
  • tumori cerebrali
  • autismo
  • disturbi psichiatrici
  • utilizzo di sostanze

71
DITURBO COMPORTAMENTALE REMDiagnosi
  • Raccolta anamnestica dettagliata degli episodi,
    dei farmaci assunti, disturbi neurologici e
    psichiatrici
  • Eo e EN
  • Screening alcool/abuso di sostanze
  • Video PSG
  • TAC o RMN cerebrale

72
DITURBO COMPORTAMENTALE REMPolisonnografia
  • Archittettura del sonno normale
  • Eccessiva attivazione EMG o intermittente perdita
    di atonia o eccessivi twitch muscolari a livello
    submentoniero in fase REM o unattività EMG
  • Assenza di eventi epilettici
  • Aumento della fase REM
  • Aumento del SWS

73
DITURBO COMPORTAMENTALE REMTerapia
  • Basse dosi di clonazepam alladdormentamento
  • Melatonina (3-6 mg) in monoterapia o in
    associazione a clonazepam (nei casi di risposta
    incompleta o per aggravamento neurologico e/o
    della sonnolenza diurna)

74
DITURBO COMPORTAMENTALE REMDiagnosi Differenziale
  • Crisi epilettiche notturne
  • Parasonnia NREM
  • Disturbo ritmico del movimento in sonno
  • OSAS con arousal agitati
  • Disturbo dissociativo notturno su base psicogena
  • Attacco di panico notturno
  • Simulatori

75
PARASONNIE ASSOCIATE AL SONNO REM
  • DISTURBO COMPORTAMENTALE REM (RBD)
  • PARALISI DEL SONNO ISOLATA
  • DISTURBO DA INCUBI

76
ASSOCIATE AL SONNO REMPARALISI DEL SONNO
  • Definizione assenza di attività motoria
    volontaria allinizio o alla fine del sonno
  • Prevalenza dal 6.2 al 15-40, secondo alcuni
    autori inizio in età evolutiva (Buzzi 2000), per
    altri a qualsisi età (Ohayon 1999)
  • Frequenza da una/vita a diverse volte/anno
  • Nellambito della narcolessia o forme isolate
    familiari

77
PARALISI DEL SONNOCaratteristiche cliniche
  • Esso consiste in una sensazione di incapacità di
    parlare o muovere il tronco, la testa e gli arti
    che si presenta nel passaggio tra sonno e veglia
  • Coscienza preservata, così come la memoria
    dellevento
  • Nei bambini spesso è difficile descrivere
    episodio
  • Gli episodi possono durare da secondi ad alcuni
    minuti
  • Risoluzione spontanea o attraverso una
    stimolazione sensoriale (essere toccati o estremo
    sforzo di muoversi)

78
PARALISI DEL SONNOFattori precipitanti
  • Affaticamento
  • Stress
  • Irregolarità ciclo sonno-veglia
  • Dormire in posizione supina
  • Deprivazione sonno
  • Alcool/caffeina

79
PARALISI DEL SONNO Diagnosi Differenziale
  • Crisi atoniche
  • Cataplessia
  • Paralisi periodica da ipo/iperkaliemia
  • abuso/astinenza da alcool
  • Stato paralitico isterico o psicotico

80
PARASONNIE ASSOCIATE AL SONNO REM
  • DISTURBO COMPORTAMENTALE REM (RBD)
  • PARALISI DEL SONNO ISOLATA
  • DISTURBO DA INCUBI

81
ASSOCIATE AL SONNO REMDISTURBO DA INCUBI
  • Sogni ricorrenti con contenuti terrifici e vividi
    che si accompagnano a sensazione intensa di paura
    e di morte che svegliano improvvisamente il
    paziente
  • Prevalenza tra i 3-6a è occasionale nel 30-90
    e frequrente nel 5-30
  • Esordio 3-6a, con un picco fra i 6 ai 10 a
  • Nei bambini entrambi i sessi sono ugualmente
    affetti
  • Negli adolescenti e adulti sono più
  • colpite le femmine

82
ASSOCIATE AL SONNO REMDISTURBO DA INCUBI
  • Spesso avvengono nel sonno REM ma sono anche
    riportati nel NREM (soprattutto nello N2)
  • Nellultimo terzo della notte
  • Raramente preceduto da sintomi vegetativi
  • Attività motoria raramente presente (atonia del
    REM)
  • Sono precipitati dalla febbre
  • B. con incubi ricorrenti sono da considerare
    popolazione a rischio psicopatologico (escludere
    disturbo post traumatico da stress e labuso
    sessuale)

83
ASSOCIATE AL SONNO REMDISTURBO DA INCUBI
  • Riguardano emozioni spiacevoli quali ansia,
    paura, terrore ma anche rabbia, imbarazzo
  • I bambini appaiono agitati dopo il risveglio ma
    riescono a raccontare il sogno in modo
    dettagliato
  • Buona risposta agli interventi genitoriali
  • Contenuto mostri non definiti fino al 3 anno,
    animali, robot, figure umane in età prescolare

84
PARASONNIE
  • DISTURBI DELLAROUSAL
  • PARASONNIE REM
  • ALTRE PARASONNIE

85
DISTURBI DELLAROUSAL
  • Esordiscono spesso durante l'infanzia e si
    risolvono spontaneamente raramente persistono in
    età adulta
  • Si manifestano tipicamente durante il sonno ad
    onde lente (stadio 3-4)
  • Insorgono nel primo terzo della notte, quando il
    sonno ad onde lente è predominante
  • Facilitazione da stress, fisici o psicologici
    deprivazione di sonno (rebound sonno onde lente)
    febbre
  • Sono così definiti perché si ritiene siano
    causati da alterati meccanismi dellarousal

86
DISTURBI DELLAROUSAL
  • Alla fine di un periodo NREM, transizione che
    porta a 3 possibili eventi
  • cambio di stadio
  • risveglio completo
  • arousal parziale (in cui il b. è incapace di
    svegliarsi completamente, di uscire dal sonno
    profondo e di cambiare ciclo di sonno)

87
DISTURBI DELLAROUSALFisiopatologia
  • modalità di trasmissione autosomica dominante per
    il terrore notturno in 3 generazioni di una
    stessa famiglia
  • Se entrambi i genitori sono affetti da DOA cè il
    60 di possibilità che questo si manifesti nel
    bambino
  • Studi di popolazione su gemelli monozigoti e
    dizigoti i fattori genetici sono implicati nel
    65 dei casi di sonnambulismo
  • Studi neurofisiologici dimostrano una
    predisposizione ad ereditare uninstabilità
  • Lattivazione del sistema serotoninergico nelle
    parasonnie del NREM è di base presente unanomala
    eccitabilità del sistema serotoninergico che
    quando attivato, indipendentemente dagli altri
    neurotrasmettitori coinvolti nei meccanismi di
    arousal, porta allo scatenamento dei fenomeni
    motori con risvegli incompleti.

88
DISTURBI DELLAROUSALFattori scatenanti/favorenti
  • letà
  • la deprivazione di sonno (per aumento SWS)
  • uninadeguata igiene del sonno
  • lo stress emotivo
  • leccessiva quantità di sonno o la deprivazione
    di sonno
  • i disturbi del ritmo circadiano
  • disturbi intrinseci del sonno (apnea ostruttiva,
    e i movimenti periodici degli arti)

89
DISTURBI DELLAROUSALFattori scatenanti/favorenti
  • stato febbrile
  • disturbi respiratori in sonno e i movimenti
    periodici degli arti inferiori (aumento SWS e
    frammentazione)
  • luso di alcuni farmaci (es. neurolettici,
    sedativi ipnotici, stimolanti, antistaminici)
  • luso ed abuso di alcool
  • anche fattori come la sovradistensione della
    vescica , i rumori, la luce o i risvegli forzati

90
DISTURBI DELLAROUSALSottotipi
  • Risvegli confusionali
  • Terrori notturni (pavor nocturnus)
  • Sonnambulismo

91
DISTURBI DELLAROUSAL RISVEGLI CONFUSIONALI
  • Sono caratterizzati da un improvviso risveglio
    che si associa a confusione, disorientamento,
    movimenti e lamenti, talvolta accompagnati da
    comportamenti semi-intenzionali come il gridare,
    piangere o compiere atti aggressivi
  • Il bo sembra sveglio ma non risponde
    adeguatamente
  • nella prima parte della notte, ma possono anche
    insorgere più tardi, al momento del risveglio
    forzato al mattino o nei sonnellini diurni

92
DISTURBI DELLAROUSAL RISVEGLI CONFUSIONALI
  • Il tentativo di consolare o svegliare il bambino
    durante lepisodio può non essere daiuto ed anzi
    peggiorare o prolungare levento
  • Il paziente appare spesso confuso ed alcune volte
    può divenire aggressivo o agitato,
    particolarmente se viene obbligato a svegliarsi
  • Gli eventi possono essere brevi , della durata di
    1 o 2 minuti, ma possono prolungarsi anche fino
    30- 40 minuti prima che il bambino si calmi e
    torni a dormire.

93
DISTURBI DELLAROUSAL RISVEGLI CONFUSIONALI
  • Prevalenza stimata attorno 10
  • Esordio generalmente prima 5a (6 m -13a)
  • Fattori precipitanti stress, ansia, febbre,
    deprivazione di sonno
  • Rari casi associati a lesioni SNC (materia grigia
    periventricolare, ipotalamo posteriore)
  • Evoluzione solitamente benigna

94
DISTURBI DELLAROUSAL RISVEGLI CONFUSIONALI
  • Alcune forme di risvegli confusionali possono
    evolvere in sonnambulismo in adolescenza, o
    esprimersi come eccessiva inerzia mattutina al
    risveglio
  • La diagnosi differenziale deve prendere in
    considerazione le crisi parziali in sonno, che
    possono mimare i risvegli confusionali, il
    sonnambulismo, il terrore notturno e anche i REM
    behavior disorders

95
DISTURBI DELLAROUSALPAVOR NOCTURNUS
  • Prevalenza 39,8
  • Lesordio è stimato intorno ai 18 mesi con un
    picco dincidenza intorno ai 5-7 anni
  • può essere correlato con un disturbo dansia da
    separazione
  • 10 dei bambini con sonnambulismo
  • Mgt F
  • frequenza spesso alta allinizio e se lesordio
    è precoce (gt 1 volta a sett.)
  • di solito scompare nelladolescenza (persistenza
    1)

96
DISTURBI DELLAROUSAL PAVOR NOCTURNUS
  • Risvegli improvvisi caratterizzati da terrore o
    paura intensa, urla, sudorazione, confusione
    mentale, attivazione autonomia (midriasi,
    diaforesi, tachicardia, tachipnea, flushing e
    aumento del tono muscolare)
  • I pazienti sembrano agitati, si siedono sul
    letto, possono camminare, sono irresponsivi agli
    stimoli esterni, e inconsolabili
  • Gli episodi si presentano nel primo terzo della
    notte
  • Se vengono svegliati appaiono confusi e
    disorientati
  • Lepisodio può durare 5 minuti o più
  • Poi ripresa del sonno
  • Generalmente non hanno memoria di ciò che è
    accaduto e non riferiscono né sogni né incubi, ma
    possono ricordare vagamente immagini spaventose
    (mostri,ragni,serpenti) dai quali si devono
    difendere

97
DISTURBI DELLAROUSAL PAVOR NOCTURNUS
  • Fattori precipitanti stress, febbre, distensione
    vescicale, deprivaz. sonno
  • D.D. risvegli confusionali, incubi, epilessia
    sonno-correlata con automatismi

98
DISTURBI DELLAROUSAL SONNAMBULISMO
  • una serie di comportamenti complessi che iniziano
    durante un arousal dal sonno ad onde lente e
    culminano con lalzarsi e camminare in uno stato
    di coscienza parziale.
  • spesso nel primo terzo della notte o a metà del
    sonno, verso la fine del primo o secondo ciclo di
    sonno raramente durante i sonnellini diurni.
  • Esordisce tra i 4-6 anni, picco dincidenza
    intorno agli 11-12 anni
  • Si risolve spontaneamente intorno alla pubertà ma
    può continuare a persistere anche in adolescenza
    (1-4)
  • Elevata familiarità 22 se nessun genitore
    affetto 45 se 1 genitore affetto 60 se 2
    genitori affetti

99
DISTURBI DELLAROUSAL SONNAMBULISMO
  • Esistono due forme di sonnambulismo calmo e
    agitato, con diversi gradi di complessità e
    durata
  • Spesso i pazienti si siedono sul letto e in uno
    stato confuso si guardano attorno prima di
    iniziare a camminare, altre volte possono uscire
    subito dalla camera, correre nella stanza o fuori
    casa e parlare in un linguaggio incomprensibile,
    vestirsi, mangiare e bere
  • La forma di sonnambulismo agitato si manifesta
    più spesso nel bambino più grande
  • Gli episodi possono durare da pochi minuti fino
    anche a mezzora e si esauriscono usualmente con
    il ritorno del paziente a letto e con la ripresa
    del sonno
  • E presente amnesia dellevento. Risulta
    difficile svegliare il paziente durante
    lepisodio, e se ci si riesce egli appare confuso

100
DISTURBI DELLAROUSAL SONNAMBULISMO
  • Fattori precipitanti febbre, deprivazione di
    sonno, apnee ostruttive, distensione vescicale,
    rumori esterni, farmaci (neurolettici, cloralio,
    triciclici)
  • D.D. pavor (nel paziente sonnambulo manchi
    lattivazione autonomica e lespressione tipica
    di terrore), incubi (ricordo/risveglio),
    epilessia, RBD (occhi sono spesso aperti e lo
    sguardo è vitreo e confuso)

101
DISTURBI DELLAROUSAL Diagnosi
  • criteri clinici descrizione dettagliata degli
    episodi
  • raccogliere dai genitori o dai caregivers
    unanamnesi che descriva minuziosamente i
    movimenti e comportamenti che si verificano
    durante levento
  • tener presente che il racconto può essere
    impreciso (insorgenza improvvisa degli
    episodi,intenso disagio emotivo)
  • videoregistrazione domiciliare
  • un esame fisico e neurologico (lipertrofia
    adenotonsillare, la retromicrognazia, lipoplasia
    facciale)

102
DISTURBI DELLAROUSAL
  • Frequenza degli eventi in che momento della
    notte capitano? Si verificano durante i
    sonnellini pomeridiani? Sono mai occorsi in
    veglia?
  • La durata degli eventi secondi , minuti o anche
    ore?
  • Il livello di coscienza durante levento il
    bambino è completamente sveglio o dorme?
  • Reazione agli eventi esterni gli sforzi dei
    genitori per consolare il bambino o altri eventi
    esterni peggiorano o migliorano il sintomo?
  • La memoria dellevento presente o assente?
  • Semeiologia levento è caratterizzato da
    movimenti complessi stereotipati o comportamenti
    semi intenzionali? Il bambino si sposta dal
    letto? Vi sono sintomi autonomici associati?
  • Numero di episodi per notte quanti episodi si
    verificano per notte?

103
Differential diagnosis of DOA
  • From Rosen et al, 1996

104
DISTURBI DELLAROUSALTerapia
  • Tranquillizzare i genitori sulla benignità
    dellevento
  • Organizzare la casa in maniera sicura
  • Non svegliare il bambino
  • Ridurre gli stress, adottare principi di igiene
    del sonno
  • Riduzione dei fattori stressanti
  • Psicoterapia
  • Farmacoterapia (se gli episodi sono gt di 1 a
    settimana)
  • Clonazepam
  • Carbamazepine
  • Tricyclics
  • L-5-hydroxytriptophan 5HT precursor

105
Differential diagnosis of paroxysmal sleep events
  • Crisi epilettiche
  • Diverse volte nella stessa notte o settimana
  • Possibili anomalie EEG
  • Improvvisi
  • stereotipati
  • Persistono in età adulta
  • Caratteristiche cliniche (posizioni distoniche,
    alterazioni del tono)
  • Parasomnias
  • Compaiono precocemente in infanzia
  • Episodi rari e di lunga durata
  • Meno stereotipate
  • Tendono a scomparire dopo la pubertà

106
Diagnosi differenziale degli eventi notturni nei
bambini
  • Eventi fisiologici del sonno
  • Mioclono benigno del neonato
  • Mioclonie ipniche (a qualsisi le età)
  • Sonniloquio
  • Parasonnie (NonREM, REM)
  • Disturbi del movimento non epilettici in sonno
  • Crisi epilettiche
  • Disturbi respiratori in sonno
  • Disturbi psichiatrici

107
Sleep-Related Psychiatric Disorders in Children
  • Disturbo da attacchi di panico notturni
  • Possono mimare crisi epilettiche, parasonnie
  • Devono essere escluse apnee, cause cardiache ed
    epilettiche
  • Raramente si presentano in assenza di sintoni
    diurni
  • Disturbo post traumatico da stress
  • Disturbo da conversione/pseudocrisi
  • Arousal con EEG normale di veglia
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