Title: Progetto RFID
1Progetto BRS (Baggage Reconciliation System)
Tecnologia ed Obiettivi
2Progetto BRS
3Progetto BRS
- I Sistemi Informativi di SEA hanno realizzato un
nuovo sistema BRS per il riconcilio automatico
fra bagaglio e passeggero sugli scali milanesi. - Il sistema BRS SEA ha come scopo principale
quello di garantire che nessun bagaglio possa
partire se il proprietario non è presente a bordo
dellaeromobile, in ottemperanza a quanto
richiesto dal Piano Nazionale di Sicurezza e
dalle normative vigenti in Europa, in Canada e
negli Stati Uniti. - Il sistema permette inoltre di rendere più
efficiente lintero processo di smistamento del
bagaglio dal check-in allaeromobile o da
aeromobile ad aeromobile nel caso dei transiti.
La maggior efficienza del processo bagagli si
traduce in un minor numero di bagagli disguidati
e nella possibilità di disporre di numerose
informazioni sul singolo bagaglio.
4Progetto BRS
- Il BRS è costituito da
- WAN, Wireless Area Network (WiFi 802.11b)
- SCANNER Wireless
- DATABASE della messaggistica bagagli
- PC in back-office.
- Caratteristiche principali del sistema sono
- possibilità di funzionare con diversi modelli di
scanner wireless purché dotati di sistema
operativo Windows CE - funzionalità multiaeroporto
- gestione di tutta la messaggistica IATA
(Intenational Air Transport Association) prevista
per i sistemi di riconcilio bagagli sia in invio
che in ricezione.
5Progetto BRS
- Le principali funzionalità del BRS sono
- gestire i contenitori/carrelli per ciascun volo
identificandoli singolarmente per mezzo di un
ULD manifest (ULD Unit Load Device) - identificare, per mezzo della lettura codice a
barre, il bagaglio registrandone larrivo al
molo - identificare il volo, la destinazione finale, la
classe, ecc. ed indicare alloperatore il
contenitore/carrello su cui caricare il bagaglio - mantenere lelenco dei bagagli caricati su
ciascun contenitore - gestire linvio sottobordo dei contenitori/carrell
i - associare ciascun contenitore/carrello caricato a
bordo alla stiva dellaeromobile - ordinare lo scarico di bagagli di passeggeri che,
pur essendosi registrati, non sono presenti a
bordo - registrare bagagli in qualsiasi posizione sotto
copertura wireless (in particolare ai
montacarichi) - fare il tracking completo del bagaglio.
6Progetto BRS
- Gestione contenitori/carrelli.
- Il sistema genera un ULD Manifest su cui è
riportato un codice che identifica univocamente
ciascun contenitore/carrello che sarà utilizzato
per il carico dei bagagli di un determinato volo.
- Le richieste di predisposizione dei contenitori
(numero, tipologia, destinazioni, classe, ecc.),
attualmente effettuate dalle compagnie a mezzo
telex potranno essere inserite in una apposita
maschera dallintranet aziendale o da Internet. - La lettura dei codici a barre presenti sullULD
Manifest permette di abilitare e disabilitare il
contenitore al carico, di conoscere il contenuto
del contenitore bagaglio per bagaglio, di
associare il contenitore alla stiva, ecc.
7Progetto BRS
- 3. Identificazione del bagaglio.
- La lettura del codice a barre a mezzo dello
scanner wireless permette di conoscere tutte le
informazioni giunte al sistema tramite la
messaggistica bagagli nonché le letture
precedenti del bagaglio stesso consentendo di
determinarne il percorso. - Tale funzione avviene tipicamente al BHS dove
loperatore legge letichetta del bagaglio
registrandone lavvenuto arrivo al molo. A
seguito di tale lettura il sistema comunica
alloperatore il codice del contenitore in cui il
bagaglio deve essere caricato in base al volo,
alla destinazione, alla classe, ecc. - Elenco dei bagagli caricati su ciascun
contenitore. - Il sistema registra lavvenuto caricamento del
bagagli nel contenitore e la sequenza di carico,
per facilitare leventuale sbarco del bagaglio.
8Progetto BRS
- Gestione dellinvio sottobordo dei
contenitori/carrelli. - Il sistema permette di controllare lo stato di
ciascun contenitore in un apposito sinottico. - Il sistema segnala agli operatori in back-office
eventuali anomalie nel processo di trattamento
dei bagagli (ritardato invio sottobordo, mancanza
di bagagli al molo, necessità di effettuare un
ulteriore invio per bagagli late, ecc.). - Associazione contenitore - stiva.
- Il sistema richiede che ciascun
contenitore/carrello sia associato alla stiva in
cui viene caricato. Tale operazione viene
effettuata dallo scanner wireless in possesso del
personale presente sottobordo per il carico. Tale
informazione facilita enormemente leventuale
sbarco di un bagaglio in quanto permette di
conoscerne esattamente la posizione.
9Progetto BRS
- Scarico di bagagli non riconciliati.
- Qualora un passeggero non si presenti a bordo il
sistema riceve dalla compagnia un messaggio (BUM)
che indica il bagaglio da sbarcare tale
informazione viene immediatamente visualizzata
sugli scanner associati a quel volo e rimane
attiva fino a che il bagaglio non sarà scaricato
e non ne verrà letta letichetta per confermare
lavvenuto sbarco. - Registrazione dei bagagli in qualsiasi posizione.
- I lettori wireless possono essere utilizzati in
qualsiasi posizione sotto copertura wireless
(tutto il piazzale ed il BHS a Malpensa), sia per
visualizzare le informazioni relative al
bagaglio, sia per registrarne lavvenuto
passaggio da una determinata posizione, ad
esempio larrivo al piano BHS di bagagli fuori
misura scesi mediante montacarichi.
10Progetto BRS
- Tracking completo del bagaglio.
- Il sistema sw interno SEA (BDV), che gestisce
tutte le informazioni necessarie alloperatività
aeroportuale, integra le informazioni del BRS con
quelle del sistema BHS fornendo un tracking
completo del bagaglio durante tutto il suo
percorso nello scalo. Tale funzionalità permette
di rintracciare bagagli mancanti o di ricostruire
con maggior precisione le cause di eventuali
bagagli misconnected.
11Progetto BRS
- Ulteriori funzioni previste per il BRS SEA
- gestione delleccedenza bagaglio
- gestione dei bagagli stand by
- gestione bagagli left behind.
12Progetto BRS
- Gestione delleccedenza bagaglio.
- Il sistema sarà predisposto per gestire
automaticamente leccedenza bagaglio mediante
inserimento dellavvenuto pagamento da parte
della biglietteria in unapposita maschera
Intranet o Internet. - Gestione dei bagagli stand by.
- I bagagli dei passeggeri in lista di attesa
saranno identificati automaticamente e tenuti da
parte fino alla chiusura volo quando una
ulteriore lettura delletichetta consentirà di
sapere se il passeggero è stato accettato oppure
no.
13Progetto BRS
- Gestione bagagli left behind.
- I bagagli non imbarcati alla chiusura del volo
saranno memorizzati dal sistema e per ciascuno di
essi sarà inviato un messaggio allo scalo di
destinazione che potrà così informare il
passeggero già al momento dello sbarco.
14Progetto BRS
- MIGLIORAMENTO DEL PROCESSO BAGAGLI
- A fronte di una corretta registrazione dei
bagagli, dellemissione della messaggistica e di
un corretto processo di carico il sistema
permette di ottenere significativi miglioramenti
del processo bagagli - Aumento della sicurezza nel rispetto delle
normative vigenti. - Maggiore controllo del flusso dei bagagli nello
scalo in quanto tutti i bagagli saranno
registrati. - Riduzione del tempo di trattamento dei bagagli al
molo, rispetto al riconcilio manuale. - La lettura bagaglio per bagaglio, sia al molo che
in altre posizioni, consentirà di verificare la
presenza di tutti i bagagli attesi (originanti e
transiti) e di sapere se vi sono bagagli ancora
da imbarcare. - Riduzione del numero di bagagli misconnected.
15Progetto RFId
Tecnologia ed Obiettivi
16Progetto RFId
Premesse
- SEA sta seguendo lo sviluppo dellRFId da alcuni
anni oggi la tecnologia, sia dal punto di vista
dellaffidabilità che da quello dei costi, sembra
ormai essere pronta per lapplicazione in campo
aeroportuale. - Gli aeroporti che già utilizzano questa
tecnologia (Hong Kong, Las Vegas) hanno
sostanzialmente confermato le enormi possibilità
offerte dallRFId. -
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17Progetto RFId
- Nei test finora effettuati lRFId è stato
utilizzato per applicazione legate allo
smistamento dei bagagli. In questo campo, che è
certamente quello che maggiormente spinge verso
ladozione di tale tecnologia, i vantaggi sono i
seguenti - lettura delle etichette superiore al 99.9
- dati necessari allo smistamento del bagaglio
registrati sul chip (non serve labbinamento con
il messaggio BSM) - possibilità di scrivere dati sul chip durante il
percorso (es effettuazione dei controlli X-Ray,
passaggio da posizioni prestabilite, ecc.) - basso costo delle stazioni di lettura rispetto
agli scanners per cui i punti in cui rilevare il
passaggio del bagaglio possono essere aumentati,
garantendo una maggiore conoscenza del percorso
del bagaglio - semplificazione delle operazioni legate al
riconcilio - possibilità di lettura del contenuto di
contenitori chiusi con dispositivi di lettura
portatili, collegati in wireless (es verifica
sottobordo).
18Progetto RFId
Campi di applicazione
- LRFId può trovare applicazione, oltre che per il
trattamento dei bagagli (originanti, in transito
e terminanti, come mostrato in figura), anche
nella gestione dei passeggeri (filtri, gate,
ecc.).
19Progetto RFId
Campi di applicazione
- Ladozione abbinata del chip sia sul bagaglio che
sulla carta di imbarco ed il posizionamento in
punti opportuni di antenne (sotto forma di
pannelli, del tipo di quelli posti alluscita dei
negozi con funzione antitaccheggio) permetterebbe
di ottenere numerosi vantaggi - conoscere, in generale, i percorsi dei
passeggeri - misurare con esattezza ed in tempo reale i tempi
di coda ai filtri di sicurezza ed ai controlli
passaporti - accertare leffettuazione del body-check e del
controllo passaporti impedendo limbarco di chi
non abbia compiuto tali controlli - automatizzare le operazioni al gate (per cui la
carta di imbarco non dovrà essere più inserita
nel gate reader) - installare posizioni di informativa al pubblico
che riconoscano il passeggero e forniscano
informazioni personalizzate
20Progetto RFId
Campi di applicazione
- conoscere larea in cui si trova il passeggero (e
quindi, ad esempio, limitare gli annunci per la
ricerca di passeggeri mancanti allimbarco ad
aree specifiche) - controllare accessi in aree riservate (sale vip,
passaggi staff, fast tracks, ecc.) - misurare la riconsegna non più con i soli tempi
di Primo bagaglio ed Ultimo bagaglio ma
registrando lorario di riconsegna di ciascun
bagaglio - registrare tutti i bagagli riconsegnati impedendo
lapertura di denunce di smarrimento in modo
fraudolento - impedire il furto dei bagagli attivando un
allarme qualora un bagaglio esca dalla sala
riconsegna senza il passeggero (ossia non ci sia
la presenza contemporanea dei due chip, sul
bagaglio e sulla carta di imbarco).
21Progetto RFId
Analisi della tecnologia RFId
- Un sistema RFId consiste di tre componenti
primari - Tag RFId (o transponder, composto da un chip,
unantenna e un supporto) - Antenna (o reader, lettore/scrittore)
- Controller (interfaccia fra antenna e PC o PLC).
-
- aventi la seguente struttura funzionale
TAG RFId
ANTENNA
CONTROLLER
SIST. INFOR.
22Progetto RFId
Analisi della tecnologia RFId
- Lantenna emette segnali radio per attivare il
tag e scrivere o leggere dati su di esso.
Lantenna è linterfaccia fra il tag ed il
controller il quale comanda lacquisizione o la
scrittura dei dati e si interfaccia a sua volta
con il sistema informativo esterno. - Lantenna può avere una varietà di forme e
dimensioni può costituire un portale per leggere
tutti i tag che passano attraverso di esso o
essere montata su un dispositivo portatile.
Lantenna emette onde elettromagnetiche in un
campo definito che dipende dalla potenza e dalla
frequenza. - Quando un tag RFId passa attraverso la zona
coperta dalle onde elettromagnetiche esso si
attiva e così lantenna può decodificare i dati
presenti sul tag (o scriverne di nuovi) e
comunicarli al controller. Il campo magnetico
generato dallantenna può essere costante o
attivato da un sensore.
23Progetto RFId
Analisi della tecnologia RFId
- Le tipologie di tag sono le seguenti
- Read Only. Tag a sola lettura restituisce un
numero di serie ed è quindi lequivalente del
codice a barre ma con lettura in radiofrequenza
anziché ottica. Con questo tipo di tag rimane la
necessità del BSM. - Read/Write. Tag che può essere letto/scritto più
volte. Può essere - riutilizzabile deve essere recuperato al termine
dellutilizzo - a perdere può quindi essere integrato
nelletichetta bagaglio. - Il tag read/write può inoltre essere
- attivo dotato di batteria interna, permette di
memorizzare una elevata quantità di dati, ed ha
una maggiore distanza di lettura a fronte però di
maggiori dimensioni e di costi elevati - passivo viene letto e scritto senza una fonte di
energia interna ma utilizzando lenergia
proveniente dallantenna. I tag passivi sono più
piccoli e leggeri e meno costosi ma hanno
distanze di lettura più corte e richiedono una
maggior potenza dellantenna.
24Progetto RFId
Analisi della tecnologia RFId
- Un sistema RFId è inoltre caratterizzato dalla
frequenza su cui opera - Bassa frequenza (LF). I sistemi a bassa frequenza
(fino a 40,68 MHz) hanno una distanza di lettura
limitata e bassi costi. - Frequenza UHF. In questo campo sono utilizzate le
frequenza di 433 MHz e di 902-956 MHz. - Alta frequenza (HF). I sistemi ad alta frequenza
(da 2.4 GHz) offrono distanze di lettura maggiori
(comunicazione con oggetti in movimento ad alta
velocità, es. aeromobili) e alte velocità di
comunicazione, a fronte di maggiori costi. - La frequenza di 13,56 MHZ è consigliata dalla
IATA anche se la maggior parte delle
sperimentazioni e realizzazioni in campo
aeroportuale sono state effettuate con frequenze
UHF.
25Progetto RFId
Analisi della tecnologia RFId
- Per i sistemi RFId nellambito delle frequenze
UHF, sono stati al momento effettuati dei test su
frequenze diverse - U.S.A. 902 928 MHz
- Giappone 950 956 MHz
- Europa 865 868 MHz.
- Una ricerca della TSA (Transportation Security
Administration) ha dimostrato la possibilità dei
tag, scritti utilizzando una di queste frequenze,
di essere letti, senza decadimento di
performance, anche nelle altre ciò dimostra la
completa interoperabilità dei tag UHF a livello
mondiale.
26Progetto RFId
Analisi della tecnologia RFId
- Le performance di un sistema RFId sono
determinate da -
- Capacità di memoria del tag. Allo stato attuale
un tag read only ha una capacità di memoria che,
nelle applicazioni più comuni, arriva a 128 bit,
un tag passivo fino a 736 bytes mentre un tag
attivo arriva ad 1 Mb. - Velocità di trasferimento dati. La velocità di
trasferimento dati dipende dal tipo di tag, dalla
distanza fra tag e antenna, dalla frequenza e
dalle tecniche utilizzate per il trasferimento
dei dati. Valori indicativi relativi a tag di
tipo read only fanno riferimento ad una velocità
di 8750 bytes al secondo. I tag passivi arrivano
invece a 1000 bytes al secondo mentre quelli
attivi possono trasmettere 200 bytes al secondo. - Range operativo. Il range operativo varia da
pochi centimetri fino a distanze dellordine del
metro. Distanze superiori si possono ottenere
mediante portali (antenne contrapposte). Il range
operativo è inoltre fortemente condizionato dalle
caratteristiche ambientali presenza di metalli,
ecc. - Temperature operative. Esistono tag che
funzionano con temperature variabili da 40 C a
240 C.
27Progetto RFId
Analisi della tecnologia RFId
- Uno dei principali vantaggi del tag RFId è che
può essere letto e anche scritto e ciò avviene
anche senza essere in vista, a differenza del
codice a barre. La risposta inoltre si ha in
tempi brevissimi (dellordine dei 100
millisecondi). - Gli sviluppi della tecnologia RFId portano verso
maggiori quantità di dati memorizzabili, maggiori
distanze di lettura, maggiori velocità e minori
costi. - Teoricamente lutilizzo di etichette a lettura
radio consente di raggiungere percentuali di
lettura superiori al 99.8 andando di fatto ad
eliminare la necessità della ricodifica manuale
del bagaglio come avviene attualmente con la
tecnologia bar code. - LRFId ha inoltre molte altre potenzialità in
quanto permette di effettuare il riconcilio
automatico senza alcuna operazione aggiuntiva da
parte delloperatore, permette la verifica
immediata dei bagagli nei contenitori, ecc.
28Progetto RFId
Analisi della tecnologia RFId
- Il tag utilizzato nel settore aeroportuale è di
tipo passivo a perdere e porta con sé le
informazioni relative al bagaglio. Tale tag può
essere riscritto più volte, il che permette di
aggiungere informazioni durante il suo percorso
(ad esempio lavvenuto controllo Xray, il
riconcilio, ecc.). - Le problematiche che attualmente frenano
lutilizzo dellRFId sono -
- il costo, che è però in calo, visto il forte
aumento dei volumi richiesti e nuove tecnologie - la difficoltà di lettura quando applicato su
valigie metalliche o quando lantenna è in
prossimità di strutture metalliche - la possibilità di leggere più bagagli nel campo
senza conoscerne la posizione per cui potrebbe
accadere di attribuire al primo la destinazione
del secondo e viceversa questa caratteristica,
che è problematica solo in alcuni casi, viene
risolta con antenne monodirezionali e dispositivi
anticollisione. - la mancanza di uniformità a livello world-wide
sulle frequenze da utilizzare.
29Progetto RFId
Analisi della tecnologia RFId
- La risoluzione IATA RP 1740c Radio Frequency
Specifications for interline baggage prevede una
frequenza di trasmissione di 13,56 MHz, una
velocità di lettura di 26 Kbit/sec, di avere una
affidabilità di lettura del 99,99 ed una
accuratezza (letture errate) del 99,9999. - Inoltre il tag RFId non deve ridurre la
leggibilità del bar code se utilizzato
simultaneamente ed essere individuabile fra altri
tags in vicinanza. - Il tag RFId deve poter operare fra 20C e 50C
con umidità fino al 99 ed essere resistente
allacqua o liquidi chimici (in particolare ai
fluidi per de-icing). - Il sistema RFId deve essere capace di leggere un
tag mentre passa in una finestra di 1m x 1m con
qualsiasi orientamento ad una velocità di 3.6
m/sec e con una separazione fra i bagagli di 15
cm o a velocità maggiori con separazioni
maggiori.
30Progetto RFId
Conclusione
- SEA, ritenendo che lRFId abbia notevoli
potenzialità in ambito aeroportuale, ha deciso di
realizzarne unapplicazione operativa. - A differenza dei test finora svolti in altri
contesti aeroportuali, in cui il soggetto
principale era una compagnia aerea e quindi il
sistema era utilizzato esclusivamente per
sostituire il codice a barre con il fine di
ridurre i bagagli left/behind, in questo caso il
soggetto promotore è laeroporto e quindi il
percorso avviato prevede di sfruttare, in
prospettiva, il chip in tutte le sue
potenzialità, partendo dai bagagli (OGGI) per
arrivare al monitoraggio delle code (DOMANI). - E evidente che trovare una compagnia aerea
partner ed un aeroporto con cui avviare una
sperimentazione congiunta porterebbe al
raggiungimento di obiettivi decisamente
significativi.
31Progetto RFId - I MOTIVI DI UNA SCELTA
- PERCHE ADESSO?
- PERCHE NON UN PILOT TEST?
32Progetto RFId - I MOTIVI DI UNA SCELTA
- Dopo aver seguito gli sviluppi della tecnolgia
RFId, la decisione di SEA di procedere ora
allinstallazione di un sistema RFId a Malpensa è
dovuta a - la riduzione del costo dei tag
- laccettazione, da parte del Ministero delle
Comunicazioni della regolamentazione Europea che
liberalizza lutilizzo dell RFId nella banda di
frequenza UHF. - Dopo aver visitato le due maggiori installazioni
aeroportuali di RFId al mondo (Hong Kong e Las
Vegas) abbiamo deciso che i pilot test avevano
fatto il loro tempo ed abbiamo pianificato una
installazione completa per Malpensa Terminal 2.
33Progetto RFId LA REALIZZAZIONE A MALPENSA T2
- Malpensa è ora il primo aeroporto in Europa e il
terzo al mondo ad avere un BHS interamente dotato
di un sistema RFId completamente funzionante. - Il nostro sistema RFId è, infatti
- un sistema aeroportuale, disponibile per tutti i
vettori - in grado di sostituire completamente il codice a
barre (volendo è possibile operare con tutti gli
scanner di codice a barre disattivati) - interamente automatizzato (è possibile operare
con tutte le postazioni di codifica manuale non
presidiate).
34Progetto RFId LA REALIZZAZIONE A MALPENSA T2
- Il sistema RFId di Malpensa T2 è costituito da
- 6 punti di lettura RFId
- 1 punto di scrittura RFId
- 18 antenne
- Il server RFId è collegato al sistema BHS, al
sistema aeroportuale BDV e al sistema BRS.
35Progetto RFId LA REALIZZAZIONE A MALPENSA T2
36Progetto RFId LA REALIZZAZIONE A MALPENSA T2
Alle postazioni di check-in le operazioni
rimangono uguali anche con luso dellRFId le
etichette sono esternamente uguali a quelle
vecchie ed è la nuova stampante che scrive I
dati oltre che con il codice a barre anche
allinterno del tag RFId. Il personale di
check-in non ha bisogno di alcuna formazione
aggiuntiva. Quando il bagaglio raggiunge il punto
di lettura vengono letti sia il codice a barre
che il tag RFId ed il BHS inizia a tracciare il
bagaglio allinterno dellarea di sorting. Alla
fine il bagaglio arriva al carosello e viene
caricato nel contenitore del suo volo. Il sistema
RFId riconcila automaticamente il bagaglio.
37Progetto RFId LA REALIZZAZIONE A MALPENSA T2
38Progetto RFId LA REALIZZAZIONE A MALPENSA T2
- IL SISTEMA RFId E VALIDO DAL PUNTO DI VISTA
OPERATIVO?
39Progetto RFId LA REALIZZAZIONE A MALPENSA T2
PRIMI RISULTATI OPERATIVI
- Il sistema RFId sta ormai funzionando da un paio
di mesi e può lavorare in tre differenti
modalità - solo codice a barre (come prima
dellinstallazione RFId) - solo RFId
- con letture combinate RFId/codice a barre.
- La percentuale di lettura con il codice a barre è
sempre stata di circa il 93 questo significa
che 7 bagagli su 100 devono essere codificati
manualmente da parte di un operatore situato in
una postazione dedicata.
40Progetto RFId LA REALIZZAZIONE A MALPENSA T2
PRIMI RISULTATI OPERATIVI
Facendo funzionare il sistema solo con lRFId è
stato verificato che la percentuale di lettura è
migliore rispetto a quella con il codice a barre
ed il numero delle codifiche manuali decresce di
conseguenza. Da un punto di vista operativo il
risultato più rilevante è che la percentuale di
lettura combinata (RFId o codice a barre) è del
100. Ciò significa che non è più necessaria
alcuna operazione di codifica manuale ed il
sistema è completamente automatizzato.
41Progetto RFId LA REALIZZAZIONE A MALPENSA T2
PRIMI RISULTATI OPERATIVI
- Gli insegnamenti tratti da questo primo periodo
di utilizzo sono stati - Un sistema RFId richiede un tuning accurato
praticamente il 100 dei tags viene letto ma la
validità delle letture dipende dal tuning del
sistema - Unapplicazione in campo aeroportuale ha delle
caratteristiche così peculiari che la
differenziano da applicazioni apparentemennte
simili (logistica, etc ) e cè quindi bisogno di
fornitori/installatori specializzati in campo
aeroportuale per raggiungere dei buoni risultati - Sul mercato ci sono molte etichette RFId con
antenne di differenti forme, dimensioni e
performance per scegliere le più adatte per la
propria realizzazione è necessario fare un lungo
periodo di test - Ladozione della tecnolofia RFId ha un impatto
operativo molto basso sul personale che lavora in
aeroporto - I rapidi cambiamenti del mercato RFId obbligano
ad un continuo aggiornamento.
42Progetto RFId LA REALIZZAZIONE A MALPENSA T2
- L RFId E VALIDO DAL PUNTO DI VISTA ECONOMICO?
43Progetto RFId LA REALIZZAZIONE A MALPENSA T2
UNANALISI DI ROI SEMPLIFICATA
Linstallazione di un sistema RFId è un passo
verso il futuro, tuttavia è importante
considerarne anche laspetto economico. Facendo
unanalisi di ROI semplificata, cioè considerando
solo costi e risparmi, si ottiene un valore
leggermente positivo. Il raggiungimento della
percentuale di lettura combinata del 100
consente di chiudere le postazioni di codifica
manuale, con conseguente risparmio del costo del
lavoro che può compensare laumento di costo
delle etichette. I costi dellinfrastruttura non
sono il problema lo sono, invece, i costi del
materiale di consumo. Una normale etichetta
costa 2.5 c mentre unetichetta RFId costa circa
15 c il costo derivante dal processare alcuni
milioni di bagagli raggiunge circa i 125.000 .
Se il costo del lavoro potesse essere ridotto del
medesimo valore allora il ROI sarebbe sicuramente
positivo.
44Progetto RFId PROSSIMI OBIETTIVI
- COSALTRO SI PUO FARE CON LA TECNOLOGIA RFId IN
AMBITO AEROPORTUALE?
45Progetto RFId PROSSIMI OBIETTIVI
- Lapplicazione della tecnologia RFId ai bagagli è
la prima cosa che ogni aeroporto prende in
considerazione, dato che è raccomandata
direttamente da IATA. - SEA sta considerando molte altre applicazioni
nelle quali lRFId potrebbe dimostrare la propria
versatilità - identificazione di passeggeri e dipendenti
- misurazione dei flussi dei passeggeri
- misurazione delle code
- controllo degli accessi
- imbarco dei passeggeri
- gestione dei carrelli
- e molte molte altre
46Grazie per lattenzione caterina.castellano_at_sea-a
eroportimilano.it