Title: U.O. Psicologia Clinica ASL Napoli 1
1U.O. Psicologia Clinica ASL Napoli 1
www. salutementaledonna.it.
- Centro di psicologia clinica
- e psicoterapia per la donna
- Centro di consulenza psicologica
- per ladolescenza e la post-adolescenza
- Centro clinico per il maltrattamento
- in famiglia e sul lavoro
- Centro per i disturbi psichici
- del post-partum ed della menopausa
2- VIOLENZE E MALTRATTAMENTI NELLA VITA FAMILIARE
- Le violenze ed i maltrattamenti sono eventi
frequenti nella vita delle donne. - Le donne sono le vittime prevalenti e gli autori
prevalenti sono i partner - e gli ex partner.
- La violenza comporta conseguenze gravi per la
salute delle donne, e quindi va combattuta e
contrastata ad ogni livello. - MALTRATTAMENTI E VIOLENZE SUL LAVORO STRESS,
MOBBING, MOLESTIE SESSUALI - Le donne al lavoro ne soffrono più degli uomini.
- Spesso non sanno a chi rivolgersi e come far
valere i propri diritti - molte volte non considerano che questi eventi
possano essere responsabili dei loro frequenti
stati dansia e vissuti depressivi. - I MALTRATTAMENTI SONO REATI
- E LEDONO LINFEGRITA PSICO-FISICA DELLA DONNA.
3WHO - 1996Health Consequences of violence
against women
- Injury (from lacerations to fractures and
internal organs injury) - Permanent and non permanent disabilities
- Unwanted pregnancy
- Gynaecological problems inflammation of the
ovaries or uterus, urethritis, vaginal
infections, menstrual pain, pelvic pain,
irregularities of the menstrual cycle. - STDs including HIV
- Chronic Headaches and chronic backaches
- Gastrointestinal problems, irritable bowel
syndrome - Cardiovascular problems ( Hypertension, broken
heart) - Asthma
- Self-injurious behaviours (smoking, alcohol
abuse, unprotected sex)
4Mental Health Consequences of Violence against
Women Source WHO Consultation, Violence Against
Women, Geneva, 5-7 February, 1996
- Depression
- Suicidality
- Fear, feelings of shame guilt
- Anxiety, panic attacks
- Low self-esteem
- Sexual disfunction
- Eating problems
- Obsessive-compulsive disorder
- Post traumatic stress disorder
- Abuse of medication, alcohol drugs
5Disability-adjusted life years (Dalys lost) to
women age 15 to 44 due to conditions
attributable to domestic violence and rape.
Relevant conditions Total DALYs lost to women age 15 to 44 (millions) Share attributable to domestic violence and rape
Depression 10.7 50 percent
Alcohol dependence Drug dependence 0.9 1.1 10 percent 10 percent
Post Traumatic stress disorder Suicide 2.1 5.5 60 percent 30 percent
6Un concetto generale di violenza che trova
corrispondenza nel concetto di ruolo femminile
- L'asservimento di una persona a bisogni diversi
dai suoi - la sostituzione degli interessi personali
- con gli interessi ed i bisogni altrui
- ò
- Scopo finale della violenza é
- la dipendenza totale e la schiavitù
- ò
- ottenere cioé che una persona neghi le proprie
origini, - l'appartenenza al proprio mondo (di cultura,
interessi e progetti) - e sposi altri interessi, divenendo alla fine
altro da sé ed essendo sempre disponibile a fare
e vivere all'ombra degli altri, - di un altro e dei loro/suoi interessi.
7Identikit della violenza
- Le tipologie principali della violenza
- - sessuale (stupro, tentato stupro, molestie)
- - fisica (botte, ferite, omicidio)
- - economica ( privazione di fondi e risorse)
- - psicologica e verbale (minacce, ricatti,
denigrazioni) -
- La violenza ha come autori gli uomini.
- Nessuna ricerca ha rilevato specifici fattori
come indicatori di rischio nè la razza, nè
l'età, nè le condizioni socio-economiche e
culturali, nè una specifica condizione
psico-patologica.
8La violenza domestica è più diffusa nelle culture
occidentali
- E' agita all'interno di un rapporto di coppia,
nella famiglia. - ha come caratteristica prevalente la violenza
verbale e psicologica ( denigrazione,
svalorizzazione) ma non solo frequenti sono le
botte, le minacce e l'imposizione del rapporto
sessuale. - Studi condotti in tutto il mondo indicano che le
donne sono più a rischio di violenza nelle loro
case. - Rispetto alla violenza sessuale occasionale la
violenza domestica è ripetuta e tende alla
cronicità. - Questa è la violenza meno riconosciuta dalla
donna e dal contesto sociale. - Essa crea gravi problemi di salute a medio e
lungo termine.
9Le conseguenze della violenzal'aumento del
rischio suicidario
- Negli USA le donne maltrattate ricorrono a
trattamenti psichiatrici con una frequenza 4 o 5
volte maggiore rispetto a donne non maltrattate
(Stark Flitcraft, 1991) - Si stima che il 10 delle vittime di violenza
domestica tenti il suicidio. -
- Per le donne vittime di violenza domestica i
tentativi di suicidio sono 5 volte più frequenti
rispetto alle donne non maltrattate. (Stark
Flitcraft, 1991) - Almeno il 17 degli omicidi negli Stati Uniti si
verificano all'interno delle mura domestiche.
10I vari piani di Azione del contesto sociale nei
confronti della violenza
AZIONE I la violenza attestazione della violenza, -attestazione di non colpevolezza della vittima differenziazione del ruolo del violento, aggressore e della vittima censura e condanna del comportamento violento - solidarietà e sostegno alla donna maltrattata- azione di riparazione del danno AZIONE II la donna il contesto della soggezione agli altri- l'incapacità a riconoscere la violenza - le relazioni di dipendenza - l'azzeramento dello spazio di autoaffermazione AZIONE III l'uomo - il contesto del ricorso alla violenza l'incapacità a sostenere il confronto con punti di vista diversi - le reazioni di sopraffazione - lo straripamento dello spazio di autoaffermazione
11lOrganizzazione Mondiale della Sanità suggerisce
un Universal Screening.
- Nella inchiesta medica di routine si devono
prevedere domande anche semplici che riguardano
il comportamento del partner nella vita
quotidiana. In particolare indagini mirate alla
individuazione della violenza dietro le varie
evenienze sanitarie (ferite, patologie ed altro)
è bene che vengano preparate ed effettuate da - servizi di pronto soccorso, per tutte le
evenienze che riguardano incidenti di natura
imprecisata con specifico riferimento a quelli
definiti come "incidenti domestici" - servizi specialistici ginecologici, ortopedici,
gastroenterologici, cardiologici, psicologici e
psichiatrici.
12I protocolli di rilevazione della violenza
-
- Si possono prevedere due diverse tipologie di
protocollo e procedure sanitarie finalizzate a - fornire statistiche al sistema sanitario e a
dare informazioni alle donne con lobiettivo di
creare maggiori conoscenze sul problema - Sviluppare, nel contesto del rapporto
medico-paziente, una indagine clinico-diagnostica
che esplori le condizioni di rischio all'interno
della vita quotidiana della donna. -
13In sostanza anche un semplice questionario può
orientare la donna ad un riconoscimento della
violenza e della sua rilevanza per la salute
- Lobiettivo di un tale questionario è quello di
far considerare il servizio contattato come un
luogo competente ad affrontare la problematica
della violenza, e a far maturare nella donna
lidea che questi dati hanno una rilevanza anche
in campo sanitario. - I servizi indicati potrebbero inoltre mettere a
disposizione delle donne, che vengono in contatto
con loro, dei brevi opuscoli informativi su - la violenza ed i rischi più frequenti per la
salute - i modi per affrontarli con riferimento anche a
centri di aiuto specifici.
14Un protocollo clinico-diagnostico orientato alla
valutazione della violenza nella vita quotidiana
della donna
- Il protocollo diagnostico violence focused
indaga sul contesto di vita della persona in
modo di far emergere, se nascoste, le condizioni
di violenza e le loro interconnessioni con la
patologia in atto - 1. il tipo di relazione con il partner, con
riferimento alla presenza o meno di confidenza,
rispetto dei diritti, parità, condivisione del
lavoro e delle responsabilità, livelli di
autonomia e di indipendenza economica, presenza
di dinamiche impositive nei confronti della donna
con ricorso ad una delle violenze più frequenti
denigrazione, criticismo, ingiuria, lesioni,
abuso o imposizione sessuale, ecc.
15Un protocollo clinico-diagnostico orientato alla
valutazione della violenza nella vita quotidiana
della donna
- 2. Il tipo di relazione con altri familiari,
colleghi e datori di lavoro. - 3. Il tipo di impegno lavorativo sia familiare
che extra-familiare con particolare attenzione a
carichi di lavoro eccessivi, scarsità di
supporti, di tempo libero, di tempi per il
riposo. - Negli ambulatori e servizi di ginecologia una
particolare attenzione dovrà essere data alle
modalità del rapporto sessuale particolari
affezioni e particolari problemi psico-somatici
rimandano spesso a modalità impositive del
partner che vanno prese in considerazione in
unottica di corretto inquadramento diagnostico e
terapeutico.
16I comportamenti inappropriati
- Medicalizzazione, psicologizzazione e
psichiatrizzazione operano a due livelli - di fronte a una domanda di informazioni, di
sostegno economico, di protezione o di giustizia,
l'operatore o il servizio forniscono una risposta
che, buona o cattiva che sia, sposta il problema
sul versante delle ipotetiche difficoltà
bio-psicologiche della donna - tutto il campo medico-psicologico è ridotto ad
alcune categorie interpretative (come la fragile
costituzione, il masochismo o la co-dipendenza),
fortemente colpevolizzanti per la donna,
ignorando invece altri possibili approcci al
problema.
17Linee guida per l'intervento
- Assicurare alla donna un ruolo di vittima,
ovvero di non responsabilità rispetto
allaccaduto. - Evitare interpretazioni psicologistiche e di
mediazione che diano motivazioni e
giustificazioni alla violenza maschile. - Valutare il danno fisico e psichico attraverso il
racconto della donna dando piena credibilità alla
soggettività femminile e alla sua esperienza. - Attestare il danno attraverso strumenti
giuridicamente idonei loperatore
socio-sanitario può indicare legittimamente la
connessione temporale tra insorgenza del
malessere/ sintomi riferiti dalla donna e
linizio della situazione di violenza
occasionale o cronicizzata. - Tenere presente nella definizione della gravità
del malessere che la esposizione a lungo temine
alla violenza si comporta come potente fattore
di stress psico-fisico, in grado di spiegare la
severità dei sintomi.
18Linee guida per l'intervento
- Registrare in una breve cronologia gli effetti
della violenza in termini di modifiche della
percezione di sè, dello stile comportamentale ,
della vita quotidiana - modifiche dello stile di vita e della percezione
di sé (aumento di atteggiamenti di chiusura
verso il mondo esterno, di insicurezza, di
disistima, ecc.) - modifica delle condizioni esterne quali la
perdita di un lavoro, di un legame, di un
progetto fino ad un certo momento raggiungibile e
poi perso, ecc. - Ogni effetto deve essere ben visualizzato e
correlato alla violenza subita, in modo che non
sia possibile attribuirli alla donna come effetto
delle caratteristiche di personalità preesistenti
alla violenza. - Soffermarsi sul peso della violenza quale evento
in sé stressante capace di provocare il danno,
per evitare che si arrivi ad un ragionamento di
co-causalità tra caratteristiche di personalità
(fragilità, dipendenza, ecc.) ed evento violento. - Fornire informazioni e inviare la donna (attuando
un primo collegamento per l'appuntamento
iniziale) a servizi specifici anti-violenza
collaborando con essi costituire insieme ad
altri servizi una rete di supporti finalizzata
alla sicurezza della donna e alla riduzione dei
rischi di esposizione e di contatto con fonti di
violenza.
19Principi generali cui attenersi nella pratica dei
servizi
- Collegare la salute della donna alle sue
condizioni di vita. - Considerare ogni donna a rischio di violenza.
- Considerare la violenza quotidiana allinterno
della famiglia come la più consueta e la più
diffusa delle violenza contro la donna. - Valutare i sintomi fisici e psichici nella donna
come possibili conseguenze della violenza
familiare e coniugale. - Inserire nelle procedure di accoglienza
dell'utenza e di raccolta dati domande sulla
violenza e sui maltrattamenti che riguardano - gli aspetti più consueti (sessuale, fisico e
psicologico) - gli autori
- gli effetti sulla salute e sulla vita quotidiana.
20Parole chiave
Ingresso nella violenza Uscita dalla violenza
Violenza sessuale Ruolo materno to care Sovraccarico Isolamento Tolleranza Dipendenza dai bisogni altrui Disistima Malessere malattia Violenza di genere Ruolo materno dismettere Alleggerimento Ricostruzione di una rete Non tollerare Cura di sé Riconoscimento delle capacità personali Malessere collegamento vita quotidiana.
21I CRITERI DEL PROCEDIMENTO DIAGNOSTICO 1
- Ascoltare i sintomi come segnali di un percorso
di vita dentro cui è molto probabile trovare i
nessi tra disagio, dipendenza e violenza - Dare attenzione alla vita quotidiana della
donna i carichi di lavoro, le richieste del
contesto, i giudizi , la percezione di sé, gli
interessi e gli spazi personali - Rileggere il quotidiano come sovraccaricante
tutto è sulle spalle della donna e non le
consente spazi per coltivare rapporti amicali ed
interessi al di fuori del contesto di lavoro
familiare ed extra-familiare. - Riconoscere il collegamento del malessere con la
organizzazione della vita quotidiana
dallisolamento sul lavoro, allisolamento in
famiglia (lasciata sola con tutte le
responsabilità). -
22I CRITERI DEL PROCEDIMENTO DIAGNOSTICO 2
- Rintracciare le violenze fisiche e psicologiche
nella relazione con il partner come strumenti di
pressione e di spinta al cambiamento delle
modalità personali di esistenza. - Individuare gli effetti della violenza nello
stile di vita isolato e nella percezione
deteriorata della donna. - Rappresentare i collegamenti tra malessere e
violenza come il prodotto di processi la cui
responsabilità non è soggettiva ovvero non
addebitabile in primo luogo alla donna, che ne è
la vittima.
23I CRITERI DEL PROCEDIMENTO DIAGNOSTICO 3
- Valutare con attenzione lattribuzione di
responsabilità alluomo in genere in situazioni
di cronicizzazione la donna non è preparata a
guardare il partner come negativo se prima non si
scioglie il nodo dellisolamento e della
dipendenza. In una prima fase la violenza potrà
essere rappresentata come prodotto di processi
sociali non addebitabile a persone fisiche ma a
ruoli, educazione, modelli sociali.
24I CRITERI DEL TRATTAMENTO CLINICO 1
- Destrutturare ed interrompere la dipendenza dal
partner , lavorando sul superamento
dellisolamento e sul recupero di risorse
sociali presenti nella vita della donna ma
accantonate, e proseguire inserendo nuove
risorse esterne di supporto. - Individuare strategie di alleggerimento del
carico di lavoro e della pressione dei compiti di
ruolo, condizione materiale primaria per il
costituirsi di una situazione di isolamento e
dipendenza. - Strutturare spazi personali di investimento e su
questi sperimentare il dissenso con il partner e
laffermazione di sé. - Formare la donna nellapprendimento di strategie
personali di contrasto allinterno della
relazione di coppia I regola non sottoporre al
giudizio e consenso dellaltro le proprie scelte. -
25I CRITERI DEL TRATTAMENTO CLINICO 2
- Elaborare una percezione di sé più realistica,
rivedendo e riscoprendo le proprie risorse e
capacità ( non perse, ma accantonate),
confermandole in relazioni con altre persone più
positive e meno critiche, e sperimentandole in
attività al di fuori dellambito familiare. - Rivedere un progetto di vita più a lungo temine
con la possibilità di pensare e programmare anche
la vita senza il partner (superamento della paura
di stare sola) da ogni punto di vista (affettivo,
relazionale, economico). - Riconoscere le violenze subite e le condizioni
esterne di collusione con la violenza ed il
violento (sovraccarico, criticismo, isolamento,
mancanza di rete amicale e di spazi personali) - Liberarsi della percezione di necessità a
rimanere con il partner decidere che fare nella
relazione e della relazione. - Informarsi delle relazioni e delle reti di
supporto adatte a sostenere le donne nei percorsi
di uscita dalla violenza.
26La strategia formativa del CAP (Conoscere
Ampliare Prevenire) per combattere la violenza
contro le donne
- Il primo obiettivo è la conoscenza più ampia
del possibile del fenomeno della violenza contro
le donne - conoscere l'estensione del fenomeno, sapere che
una donna su quattro nell'arco della vita subisce
violenza e che una donna su dieci subisce
violenza nell'ultimo anno di vita. - Conoscere il collegamento della violenza con i
processi di formazione delle patologie. Ricerche
in questa direzione sono state condotte a partire
dalle donne che hanno subito violenza scarse
ancora sono le ricerche sulle patologie in donne
che non hanno denunciato fatti di violenza. Ciò
significa che il mondo medico non ha ancora mosso
i propri passi in autonomia provvedendo a
svolgere una indagine eziologica a tutto campo
sulle patologie a più alto impatto tra la
popolazione femminile, come ad esempio
27La strategia formativa del CAP (Conoscere
Ampliare Prevenire) per combattere la violenza
contro le donne
- Il secondo obiettivo è quindi lampliamento
delle prassi clinico-diagnostiche - Ampliare l'attività diagnostica significa
inserire nelle pratiche cliniche la violenza come
probabile co-fattore eziologico e di rischio
significa guardare al processo patologico non
solo come un dato autonomo del bios ma anche come
possibile conseguenza e prodotto di azioni
esterne come la violenza in tutti i suoi aspetti,
da quella fisica a quella psicologica
28La strategia formativa del CAP (Conoscere
Ampliare Prevenire) per combattere la violenza
contro le donne
- Il terzo obiettivo è la prevenzione attraverso
linformazione data alla donna - la violenza denunciata spontaneamente dalla donna
è la minima parte di un fenomeno molto più ampio
e sommerso. - La donna non conosce gli effetti della violenza
sulla salute, non sa che tollerare la violenza ha
costi elevati sull'equilibrio psico-fisico
informare la donna diviene allora il compito
principale di ogni servizio sanitario che ha tra
la sua utenza prevalente le donne. - L'informazione deve riguardare sia il rapporto
violenza - malattia sia i luoghi specifici
(Servizi, Centri antiviolenza, ecc.) dove la
donna può discutere i suoi problemi e darvi
opportuni inquadramenti prima che essi si
trasformino in percorsi di malattia.