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Cantiere edile

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Title: D. Lgs. 494.96 Subject: Opere provvisionali - Pi.M.U.S. Author: Marcello Santopietro Last modified by: Windows Created Date: 12/30/2006 7:29:05 AM – PowerPoint PPT presentation

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Transcript and Presenter's Notes

Title: Cantiere edile


1
Cantiere edile
D. Lgs. n. 277/1991
D. Lgs. 475/ 92
D.P.R. n. 164/1956
D. Lgs. n. 626/1994
D.P.R. n. 303/1956
D. Lgs. n. 242/1996
D. Lgs. n. 494/1996
D. Lgs. n. 528/1999
D.P.R. n. 547/1955
D.P.I.
D. Lgs. n. 235/2003
Realizzato da Cav. Rag. MARCELLO
SANTOPIETRO Funzionario Vigilanza Ispettiva
I.N.A.I.L. Caserta
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Lorganizzazione
cantiere edile
La prevenzione
Servizio del cantiere
La cartellonistica
Dispositivi di protezione individuali
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Lorganizzazione Criteri generali
Una mirata organizzazione del cantiere permette
di mettere in atto le dovute misure di
prevenzione e salvaguardia dei lavoratori, delle
attrezzature, dei macchinari e di tutte le
strutture di lavoro presenti nel cantiere. La
corretta organizzazione dell'area occupata dal
cantiere favorisce, inoltre, un'esecuzione più
mirata e rapida delle attività, favorendo così un
risparmio in termini di tempo e di denaro.
Dal momento che il cantiere rappresenta un luogo
di lavoro piuttosto pericoloso, in cui sono
presenti rischi di varia natura che possono
causare danni ai lavoratori in esso impegnati,
la normativa prevede una serie di disposizioni
atte a contenere l'insorgere di situazioni "a
rischio" esse possono essere così riassunte
la struttura del cantiere
l'accesso al cantiere
interno del cantiere
i collegamenti con le strade
l'area di interesse del cantiere
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l'insorgere di situazioni "a rischio"
segue
possono essere così riassunte
l'accesso al cantiere deve essere consentito
anche ai mezzi pesanti
1
l'accesso al cantiere deve essere praticabile
anche in caso di piogge
2
i collegamenti con le strade esistenti deve
essere tale da scongiurare rischi di incidenti
ed avere un' ottima visibilità rispetto
all'uscita dei mezzi, inoltre devono essere
presenti i dispositivi atti a segnalare l'uscita
dei mezzi pesanti, oppure deve essere impiegato
del personale che segnali agli autoveicoli
ordinari il passaggio sulla strada dei mezzi di
lavoro.
3
l'area di interesse del cantiere deve essere
opportunamente delimitata, protetta e segnalata,
in maniera da impedire che estranei si
introducano nel cantiere
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5
l'insorgere di situazioni "a rischio"
possono essere così riassunte
la struttura del cantiere deve consentire la
manovra di tutti i mezzi, lo scarico e il carico
dei materiali, l'installazione di tutte le
attrezzature, delle baracche e dei servizi che
fanno parte del cantiere
5
all'interno del cantiere deve essere predisposta
un'adeguata fornitura di energia elettrica, con
il relativo collegamento alla rete di
distribuzione o, in assenza, con un apposito
gruppo elettrogeno
6
all' interno del cantiere deve essere predisposta
un'efficiente fornitura di acqua, potabile e non,
da impiegare per usi di lavoro e per usi
igienico-sanitari, con allacciamento alla rete
idrica pubblica o con adeguate riserve idriche.
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6
Cartellonistica
all'interno del cantiere deve essere presente
un'apposita cartellonistica riportante le
informazioni concernenti le opere in corso, il
committente, il progettista, il direttore dei
lavori, l'impresa esecutrice.
deve contenere
Progettista
Committente
Impresa esecutrice
Opere in corso
Direttore dei lavori
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7
Servizi igienico-assistenziali nei cantieri
Tenuto conto della struttura e delle esigenze del
cantiere dovranno essere previsti locali di
varia natura che facciano da riferimento
logistico rispetto alle varie attività e
lavorazioni che vengono eseguite all'interno di
un cantiere edile in particolare la normativa
relativa alla sicurezza, ed in particolare il
Decreto legislativo n. 626/96, prevede che
all'interno di un cantiere debbano essere
presenti i seguenti locali
  1. locali di ricovero e riposo,
  2. locali spogliatoi,
  3. docce,
  4. gabinetti,
  5. lavandini,
  6. locali mensa,
  7. dormitori stabili e temporanei.

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Localizzazione e requisiti generali
dei fabbricati di servizio del cantiere
La scelta della localizzazione del cantiere deve
essere ben pianificata, affinché vengano
adottate tutte quelle misure preventive rivolte a
garantire la salubrità ed il razionale
posizionamento di tutti i locali o fabbricati,
stabili o provvisori, in cui sia prevista la
presenza di personale. Tali locali devono
rispondere a precisi standard di sicurezza e
"buona vivibilità" ad esempio essi non devono
risultare a contatto diretto con il terreno al
loro interno deve essere previsto il
riscaldamento durante i mesi invernali inoltre
la presenza di corrente elettrica e di acqua
deve essere sempre garantita, così pure un
apposito collegamento alla rete fognaria.
Naturalmente il datore di lavoro ha l'obbligo di
curare la pulizia ed il mantenimento delle
installazioni e degli arredi di tali locali. Di
seguito in dettaglio alcune delle caratteristiche
e delle attrezzature che devono essere presenti
all'interno di questi locali.
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Caratteristiche dei locali
I locali di ricovero e di riposo devono essere
messi a disposizione degli operai per
proteggersi dal cattivo tempo, per poter
consumare i pasti e per riposare.
Gli spogliatoi devono essere attrezzati in
maniera che gli operai vi possano lasciare gli
indumenti ed i vari oggetti personali durante le
ore di lavoro e devono essere, naturalmente ben
aerati, illuminati e dotati di riscaldamento.
Le docce ed i lavandini devono essere muniti di
acqua corrente calda e fredda le docce devono
essere previste laddove le attività effettuate
nel cantiere provochino l'insudiciamento degli
indumenti o l'eventuale contatto con sostanze
pericolose per l'organismo umano. Inoltre la
presenza dei gabinetti deve essere garantita in
numero sufficiente rispetto al personale
impiegato.
La zona del cantiere adibita a refettorio deve
essere ben aerata, illuminata e riscaldata e
deve essere provvista di pareti intonacate ed
imbiancate.
I locali adibiti a dormitori, siano essi stabili
o provvisori devono rispondere a precisi
requisiti di igiene e confort devono essere
riscaldati e provvisti di apparecchi emananti
luce artificiale, devono essere ben difesi
dall'umidità del suolo e dagli agenti
atmosferici, devono poter essere ben aerati e
muniti di chiusure appropriate.
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Locali ad uso ufficio
La normativa vigente in materia, non prescrive di
installare obbligatoriamente locali ad uso
ufficio all'interno di cantieri temporanei o
mobili, in ogni caso è opportuno che vengano
allestiti locali di questa natura, all'interno
dei quali si deve conservare tutta la
documentazione del cantiere e svolgere le
attività di organizzazione, controllo, e
programmazione. Anche per questa tipologia di
locali valgono gli stessi criteri di sicurezza ed
igiene che devono essere adottati dei locali
adibiti a servizi igienico-assistenziali.
e locali adibiti ad altro uso
I locali adibiti ad altro uso si riferiscono a
quelle strutture impiegate per il deposito delle
apparecchiature, macchinari e sostanze, le cui
caratteristiche possono variare in relazione
alla grandezza del cantiere ed alle attrezzature
da conservare. Tali locali vanno segnalati con
un'apposita cartellonistica, che indichi, tra le
altre cose, anche le eventuali sostanze
pericolose (esplosive, nocive, infiammabili) in
essi conservate, in maniera da porre l'attenzione
sul pericolo di emissione nell'aria e sul
terreno di sostanze inquinanti e dannose per la
salute dell'uomo.
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Prevenzione incendi
Una volta approvati i progetti e dato l'avvio ai
lavori, i locali Comandi Provinciali dei Vigili
del Fuoco provvedono a fornire la documentazione
da allegare in riferimento ai cantieri previsti
per la realizzazione di una determinata opera.
In buona sostanza l'attività di prevenzione
incendi all'interno del cantiere prevede la
predisposizione di adeguati impianti antincendio
volti alla protezione del cantiere, dei vari
materiali in esso presenti e depositati e delle
opere che vengono nel tempo realizzate.
Prevenzione incendi nei cantieri
Gestita dai comandi Provinciali dei Vigili del
fuoco
Predisposizione Impianti antincendio
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Viabilità all'interno del cantiere
Dal momento che il cantiere rappresenta un'area
di lavoro in cui sono presenti molte tipologie
di rischi la viabilità va curata con particolare
attenzione quando si parla di viabilità si
intende non solo quella dei mezzi di trasporto e
di lavoro utilizzati, ma anche quella degli
operai e del personale in genere. Dal momento
che nel cantiere molte sono le insidie, più o
meno nascoste, per il tipo di attività che viene
svolta, indichiamo quelle zone che vanno protette
dal momento che possono costituire un pericolo
esse sono
  • i lati delle rampe scoperti e prospettanti verso
    il vuoto
  • le zone di scavo
  • le aree in cui sono utilizzate apparecchiature e
    macchinari vari
  • le zone di lavoro deputate al trasporto dei
    carichi
  • le aree di deposito dei materiali in maniera che
    non subiscano cedimenti

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Pronto soccorso - Presidi sanitari
Pronto soccorsoIl datore di lavoro, tenuta
presente la valutazione dei rischi ed il numero
dei lavoratori presenti in cantiere, organizza e
coordina un servizio di pronto soccorso, gestito
da lavoratori nominati ed addestrati, attraverso
appositi corsi teorici e pratici, alle tecniche
di primo soccorso.
Presidi sanitariI presidi sanitari rappresentano
gli strumenti di intervento sanitario da
utilizzare in caso si debbano essere prestate
cure ai lavoratori feriti o colpiti da malore. I
presidi medici vanno conservati in un pacchetto
di medicazione, in una cassetta di pronto
soccorso o all'interno della camera di
medicazione.
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La sorveglianza sanitaria
Attraverso la sorveglianza sanitaria è possibile
mettere in atto accertamenti preventivi che
individuino e segnalino le eventuali
controindicazioni relative alle mansioni svolte
dai vari lavoratori, prima che essi vengano
assunti e nel caso di un cambiamento di mansione
svolta. La sorveglianza sanitaria è a carico del
datore di lavoro e si realizza attraverso le
visite mediche e gli accertamenti fissati dal
medico competente in relazione ai pericoli ed
agli agenti esterni a cui il lavoratore viene
sottoposto. Nell'ambito dell'attività
cantieristica i lavoratori sono sottoposti a
periodiche visite mediche obbligatorie derivanti
dall'impiego di attrezzature ad aria compressa
che sottopongono il lavoratore a ripetute
vibrazioni e rumori, oppure in conseguenza
dell'utilizzo di sostanze chimiche, quali
solventi e vernici che possono provocare, a
lungo andare, allergie ed intossicazioni da
inalazione. Inoltre la stessa attività di
movimentazione manuale dei carichi, molto
presente e diffusa all'interno dei cantieri,
rappresenta un elemento di rischio da tenere
sotto controllo attraverso una visita medica
annuale. Al di là dei rischi generici a cui sono
sottoposti i lavoratori edili e che presuppongono
quindi un'attenta opera di sorveglianza
sanitaria, ricordiamo che resta obbligatoria per
tutti i lavoratori la vaccinazione antitetanica.

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15
I principali dispositivi di protezione
individuali in edilizia
Vengono definiti "dispositivi di protezione
individuale" tutti i dispositivi finalizzati a
salvaguardare la persona che li indossa dai
rischi per la salute nell'ambito di qualsiasi
situazione lavorativa che metta in contatto i
lavoratori con agenti fisici , chimici,
biologici o eventi che possono produrre effetti
dannosi.
Si parla quindi di DPI quando la difesa si
esercita nei riguardi dell'uomo per impedire o
attenuare gli effetti dell'evento dannoso.
  • I D.P.I. per essere a norma devono soddisfare i
    seguenti requisiti
  • possesso della marcatura CE e di tutte le
    certificazioni previste
  • presenza di istruzioni di utilizzo chiare, in
    lingua italiana o comunque in lingua
  • comprensibile al lavoratore
  • adeguatezza del D.P.I. al rischio da prevenire
    (si deve evitare, in sostanza, che il
  • D.P.I sia un rischio maggiore di quello che
    deve prevenire
  • adeguatezza del D.P.I. alle esigenze ergonomiche
    e di salute del lavoratore.

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16
Categorie dei D.P.I.
Il D. Lgs. N. 475 del 1992 classifica i
dispositivi di protezione individuali nelle tre
categorie seguenti
1a Categoria Racchiude i DPI che proteggono da
rischi fisici di modesta entità e sono di
semplice progettazione (contatti, urti con corpi
caldi con temperatura non superiore a 50 C,
vibrazioni e radiazioni tali da raggiungere
organi vitali e/o da provocare danni permanenti).
2a Categoria Raggruppa i DPI che non sono
contenuti nelle altre due categorie.
3a Categoria Include i DPI che proteggono da
danni gravi e/o permanenti e dalla morte (caschi,
apparecchi respiratori filtranti, DPI per
protezione dal rischio elettrico, da cadute
dallalto e da temperature non inferiori a 100C).
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17
La scelta dei D.P.I.
La scelta per un certo DPI piuttosto che per un
altro scaturisce da un raffronto fra
Requisiti richiesti in conseguenza dellanalisi
dei rischi lavorativi
Caratteristiche delle sostanze
Modalità di impiego e di esposizione degli
addetti.
Per scegliere il dispositivo di protezione
individuale più opportuno, in funzione deitipi
di rischi e dellattività lavorativa presente
possono essere di aiuto alcuni allegati del D.
Lgs. N. 626.94 .
Rischi multipli e compatibilità dei diversi
DPI Quando un lavoratore è soggetto allazione di
più rischi, risulta necessaria la protezione di
diversi DPI, pertanto è fondamentale assicurare
la piena compatibilità nellutilizzo simultaneo
di differenti DPI.
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Protezione della testa
D.P.I. in edilizia
ELMETTI, CASCHILAVORAZIONI Lavori sopra, sotto
od in prossimità di impalcature e posti di
lavoro sopraelevati, montaggio e smontaggio
armature, installazione e posa in opera di
ponteggi,demolizioni lavori in altezza anche su
piloni , in grandi serbatoi e condottelavori in
fossati, trincee o pozzi lavori in terra e
roccia lavori in ascensori e montacarichi,
apparecchi di sollevamento, gru.
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Protezione degli occhi
D.P.I. in edilizia
OCCHIALI A STANGHETTALAVORAZIONI Limitati
lavori di molatura o scalpellatura
OCCHIALI A MASCHERALAVORAZIONI Lavori di
molatura, scalpellatura con flessibile
VISIERELAVORAZIONI Lavorazioni che comportano
la proiezione di schegge ad alta velocità in
grado di provocare lesioni al viso manipolazione
di sostanze irritanti per la cute e/o
corrosivesabbiatura
OCCHIALI DI PROTEZIONE CONTRO LE
RADIAZIONILAVORAZIONI Lavori con cannello
ossiacetilenico
MASCHERE PER SALDATURALAVORAZIONI Saldatura ad
arco elettrico con tecnologie speciali
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Protezione delle mani
D.P.I. in edilizia
GUANTI AD ELEVATA RESISTENZA MECCANICALAVORAZIONI
Manipolazione di oggetti con spigoli vivi,
quali materiali in ferro (tondini per armature
ecc.)
GUANTI RESISTENTI AL CALORE O ININFIAMMABILI
LAVORAZIONI Lavori di saldatura ed uso di
cannelli
GUANTI RESISTENTI ANTIVIBRAZIONI LAVORAZIONI
Uso di martelli pneumatici in grado di
trasmettere vibrazioni alle mani
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Protezione del tronco e delle braccia
D.P.I. in edilizia
INDUMENTI IMPERMEABILI E/O RESISTENTI AGLI
AGENTI CHIMICI E MECCANICI INDUMENTI
DIFFICILMENTE INFIAMMABILI GREMBIULI DI
CUOIOLAVORAZIONI Manipolazione di sostanze
corrosive o nocive (olii minerali) , sabbiatura,
saldatura od uso di cannelli in ambienti
ristretti, saldatura elettrica
Protezione contro le intemperie
INDUMENTI IMPERMEABILI,GIACCHE A
VENTO, COPRICAPI, ECC..LAVORAZIONI Lavori edili
all'aperto
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Protezione dei piedi
D.P.I. in edilizia
SCARPE DI SICUREZZA CON SUOLA IMPERFORABILELAVORA
ZIONI Lavori edili, in aree di deposito, sui
tetti, su impalcature, demolizioni, lavori
stradali
SCARPE DI SICUREZZA SENZA SUOLA
IMPERFORABILELAVORAZIONI Lavori su strutture a
grande altezza, piloni, torri, ascensori e
montacarichi, grandi contenitori e condotte, gru,
movimentazione e stoccaggio
STIVALI DI SICUREZZA CON O SENZA SUOLA
IMPERMEABILE ED ANTISDRUCCIOLOLAVORAZIONI
Tutte le lavorazioni di cui sopra in luoghi in
cui il suolo si mantenga notevolmente bagnato
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Protezione delle vie respiratorie
D.P.I. in edilizia
MASCHERE , SEMIMASCHERE O FACCIALI FILTRANTI (DA
SCEGLIERE IN BASE AGLI SPECIFICI
RISCHI)LAVORAZIONI Lavori in cui si producano
polveri,fibre o in cui si sviluppano gas o vapori
AUTORESPIRATORILAVORAZIONI Lavori in vani
ristretti, pozzetti, canali o altri vani
sotterranei della rete fognaria, ed in tutte
quelle situazioni in cui si possa sospettare
carenza di ossigeno o presenza di gas molto
tossici
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Protezione delludito
D.P.I. in edilizia
CUFFIE O TAPPI AURICOLARILAVORAZIONI Uso di
utensili pneumatici o comunque rumorosi quali
flessibili, martelli pneumatici ecc.
CUFFIE CON DISPOSITIVI DI INTERCOMUNICAZIONELAVOR
AZIONI Tutti i casi in cui sia necessario, oltre
la protezione contro il rumore, il mantenimento
di comunicazioni con altri lavoratori con cui si
opera.
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Protezione contro le cadute dallalto
D.P.I. in edilizia
CINTURE DI SICUREZZA LAVORAZIONI Tutti i casi
in cui sia necessario, oltre la protezione
contro il rumore, il mantenimento di
comunicazioni con altri lavoratori con cui si
opera.
IMBRACATURALAVORAZIONI Tutti i casi in cui sia
necessario, oltre la protezione contro il
rumore, il mantenimento di comunicazioni con
altri lavoratori con cui si opera.
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Protezioni speciali contro rischi elevati
D.P.I. in edilizia
SCAFANDRI, ecc.LAVORAZIONI Lavori che
comportano un elevato rischio di contatto con
sostanze molto pericolose sia per la loro natura
chimica che per la natura delle lavorazioni
(rimozione di amianto molto friabile, sabbiatura
di grandi superfici)
Protezione particolari
GIUBBOTTI AD ALTA VISIBILITA' CON STRISCE
RIFLETTENTILAVORAZIONI Lavori notturni o in
condizioni di scarsa visibilità, sempre nei
cantieri stradali
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Segnaletica
Attuazione della direttiva 92/58 CEE e Simbologia
a norme UNI
D.Lgs. n. 493 del 14 agosto 1996
D.P.I. in edilizia
Lefficacia dei cartelli antinfortunistici è
strettamente condizionata dallinteresse che
questa forma di propaganda prevenzionale è in
grado di suscitare in coloro ai quali si rivolge.
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Misure di prevenzione e istruzioni per gli addetti
Il datore di lavoro deve fornire i dispositivi di
protezione individuale e le informazioni sul
loro utilizzo riguardo ai rischi lavorativi.
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I dispositivi di protezione individuale devono
essere consegnati ad ogni singolo lavoratore che
deve firmarne ricevuta ed impegno a farne uso,
quando le circostanze lavorative lo richiedano.
2
I dispositivi di protezione individuale devono
essere conservati con cura da parte del
lavoratore.
3
Il lavoratore deve segnalare al responsabile dei
lavori qualsiasi anomalia dovesse riscontrare
nel dispositivo di protezione individuale
ricevuto in dotazione o la sua intollerabilità.
4
Il dispositivo di protezione individuale che
abbia subito una sollecitazione protettiva o che
presenti qualsiasi difetto o segni d'usura, deve
essere subito sostituito.
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