Condizionamento dei segnali di misura - PowerPoint PPT Presentation

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Condizionamento dei segnali di misura

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Title: Condizionamento dei segnali di misura Author: Fabio Garufi Last modified by: Fabio Garufi Created Date: 10/11/2005 9:26:28 PM Document presentation format – PowerPoint PPT presentation

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Title: Condizionamento dei segnali di misura


1
Condizionamento dei segnali di misura
  • Tecniche Automatiche di Acquisizione Dati
  • 2005/2006

2
Necessità del condizionamento
  • attenuazione di segnali troppo elevati,
  • rettificazione e livellamento di segnali in
    alternata,
  • trasformazione in tensione di segnali in corrente
  • Adattamento di impedenza
  • eliminazione di disturbi elettromagnetici
    sovrapposti al segnale utile.
  • isolamento galvanico dei dispositivi elettronici
    di elaborazione dalla fonte di segnale.

3
Circuiti attivi e passivi
  • I circuiti per ladattamento possono essere
  • attivi se fanno uso di componenti amplificatori
    (per es. transistor) e che hanno bisogno di
    unalimentazione
  • passivi se fanno uso di soli componenti passivi
    (per es. resistenze, condensatori) e non hanno
    bisogno di alimentazione.

4
Amplificatore operazionale
  • Guadagno di tensione ad anello aperto 8 (reale
    104 105)
  • Impedenza dingresso 8 (reale 1 106 MO)
  • Impedenza di uscita nulla (reale 10 100 O)
  • Larghezza di banda ad anello aperto 8 (reale 10
    100 Hz)

-

-
-


G(V- - V)
5
Amplificatori reazionati
  • Gli amplificatori si usano sempre (o quasi) in
    configurazione reazionata

Xi
Xo
Xs
ßXo
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Effetto in frequenza della reazione
La reazione negativa ha effetto sulla larghezza
di banda Se
Introducendo leffetto della reazione si ha
Avendo indicato con A0f lamplificazione a media
frequenza e con fHf la nuova frequenza di taglio
che risulta aumentata di un fattore (1ßA0).
7
Tipi di reazione negativa
8
Amplificatori operazionali reazionati
  • Invertente
  • Non invertente
  • Amplificatore di corrente
  • Convertitore tensione corrente
  • Convertitore corrente tensione
  • Amplificatore differenziale

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O.A. Invertente
Amplificatore in tensione
Il fattore di reazione ß vale R1/Rf
10
O.A. non invertente
  • In 2 i i 0 e v2vs
  • v2/R(v0-v2)/R
  • v2 (1/R1/R) v0/R v0 (RR)/R v2
  • Av 1R/R

11
Amplificatore di corrente
  • Vx -iiRf -isRs io ii is
  • Dunque Ai io/ii 1is/ii 1Rf/Rs

12
Convertitore tensione/corrente
13
Convertitore corrente tensione
  • E praticamente un non invertente con un carico
    resistivo Rc che effettua la conversione

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Filtri
  • Sono necessari per leliminazione di componenti
    indesiderate di disturbo e modificano la
    caratteristica spettrale del segnale
  • La loro caratteristica è espressa in termini
    della funzione di trasferimento T(s)
  • Si distinguono in base alla banda passante in
  • Passa alto
  • Passa basso
  • Passa banda
  • Elimina banda

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Tipi di filtro
  • Possono essere realizzati con circuiti
    elettronici (analogici) o con un microprocessore
    (digitali)
  • Analogici
  • Passivi RLC difficili da integrare per colpa
    delle induttanze
  • Attivi RC Utilizzano amplificatori operazionali
  • Digitali
  • Infinite Impulse Response (IIR) o ricorsivi il
    valore delluscita dipende dai campioni
    precedenti dellingresso e delluscita
  • Finite impulse Response (FIR) luscita dipende
    dai soli valori precedenti dellingresso (maggior
    dispendio di memoria ma maggior stabilità)

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Filtro Attivo passa basso
  • Filtro analogico realizzabile con un OpAmp e una
    capacità
  • La tensione V0 è (-R2/R1)vs/(1j?RC)Av(0)vs/1
    j?/?0
  • La frequenza di taglio è ?01/RC e si ha la
    usuale discesa di -20dB a decade.
  • Il filtro b) è un filtro del secondo ordine.
  • La sua funzione di trasferimento è del tipo
  • Av(s)A0/(s/?0)22k(s/?0)1
  • La discesa è di -40dB per decade.

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Rappresentazione dei poli e degli zeri
  • Le funzioni di trasferimento possono essere
    rappresentate come rapporti di polinomi
    complessi AP(n)/Q(m) ove n ed m sono il grado
    dei polinomi.
  • Gli zeri del denominatore si chiamano Poli
  • Zeri e poli possono essere rappresentati nel
    piano complesso come vettori per es. Se X(s)
    1/(s1/2), la rappresentazione è come in figura
    ove con la X sullasse reale si è rappresentato
    il polo ad s-1/2.
  • Il filtro ideale passa-basso è della forma
    Av(s)1/P(s) con P(s) avente zeri nel semipiano
    sinistro.

18
Filtri di Butterworth
  • Sono usati come approssimazione di riferimento
    per la progettazione di filtri analogici e
    digitali
  • Hanno i poli distanziati di angoli p/N sul
    cerchio di raggio ?0(1/e)1/N a partire dal poli a
    p/2N dallasse immaginario

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Realizzazione analogica del filtro di Butterworth
  • Esempio di ordine 4 dal Millman Halkias con f0
    1kHz

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Filtri passa-banda
  • Sono filtri Risonanti.
  • Il modo più semplice di ottenerli è utilizzare
    delle induttanze per realizzare dei circuiti RLC
  • Le induttanze non sono facilmente realizzabili
    nei circuiti integrati, ma si può farne a meno,
    per esempio con i filtri a reazione multipla.
  • La caratteristica del filtro risonante è il
    fattore di merito Q?0/(?2 ?1) in cui ?0 è la
    frequenza di risonanza e ?1,2 le frequenze di
    taglio
  • La grandezza ?2 ?1 è nota come Banda Passante o
    Larghezza di banda.

21
Realizzazione di un filtro attivo passa-banda
  • Deve essere almeno di ordine 2
  • Può essere realizzato senza induttanze per
    realizzare la funzione di trasferimento

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Filtri digitali (numerici)
  • Le caratteristiche di banda possono essere
    determinate tramite la trasformata tempo-discreta
    z z ei? con ? frequenza di campionamento.
  • FIR
  • IIR ricorsivi
  • Funzione di trasferimento H(z)

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Filtri numerici esempi
  • Moving average(FIR)

Trascurando gli L poli nellorigine abbiamo L
zeri equispaziati sul cerchio unitario. Le
corrispondenti sinusoidi sono bloccate dal filtro
MA
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Esempio IIRDC Blocker
  • Si vuole bloccare la componente a frequenza 0 e
    far passare le altre.
  • H(z) z-1z(1-z-1) ha uno zero banale in z0 e
    uno in z1 gt H(?) 2 2(1-cos(?))non è un
    taglio molto netto
  • Aggiungiamo un polo sullasse reale allinterno
    del cerchio unitario ma vicino al bordo
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