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LA VIOLENZA DOMESTICA

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L infanticidio 4. Le madri che uccidono Violenza domestica Si intende globalmente ogni forma di abuso o violenza che viene commessa sui vari componenti familiari: ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: LA VIOLENZA DOMESTICA


1
LA VIOLENZA DOMESTICA
  • Dr. Marco Cannavicci
  • psichiatra criminologo

2
Argomenti
  • 1. La violenza in famiglia
  • 2. Il maltrattamento dellinfanzia
  • 3. Linfanticidio
  • 4. Le madri che uccidono

3
Violenza domestica
  • Si intende globalmente ogni forma di abuso o
    violenza che viene commessa sui vari componenti
    familiari
  • minori, donna, anziani

4
  • Nel 95 dei casi, che giungono allattenzione
    dellautorità giudiziaria, la violenza viene
    effettuata dal marito sulla moglie

5
  • Obiettivo della violenza
  • ottenere il potere ed il controllo sulla vittima
  • (marito/padrone padre/padrone)

6
Effetti della violenza
  • A lungo termine, si determina una distruzione
    dellautostima e dellautodeterminazione della
    vittima, percependo lautore come il padrone di sè

7
Forme di potere e controllo
  • 1. Coercizione e minacce
  • -di farle del male
  • -di lasciarla senza soldi
  • -di farle fare atti illegali

8
  • 2. Intimidazioni
  • -distruggere oggetti, le sue cose
  • -abusare degli animali domestici

9
  • 3. Abuso emotivo
  • -umiliarla, con parole e mortificazioni
  • -dirle che è pazza

10
  • 4. Abuso economico
  • -ostacoli sul lavoro
  • -lasciarla senza soldi

11
  • 5. Isolamento
  • -controllare dove va,
  • cosa fa, chi vede
  • -abusare della gelosia

12
  • 6. Usare i privilegi maschili
  • -trattarla da serva
  • -agire da padrone

13
  • 7. Usare i figli
  • -minacciare di portarli via
  • -usare i figli per comunicare

14
  • 8. Minimizzare e negare
  • -negare labuso, non prenderla seriamente
  • -darle la colpa di ciò che accade

15
Dati epidemiologici (USA)
  • Il 50 di tutte le donne sarà percossa durante la
    propria vita familiare
  • La violenza fisica è la causa prevalente per le
    lesioni fisiche/organiche manifestate dalla donna
  • Il 52 delle donne vittime di omicidio è stato
    ucciso dal partner attuale o precedente

16
Il ciclo della violenza
  • Primo iniziale episodio di abuso/violenza
  • Fase di riconciliazione (tipo luna di miele)
  • Fase di costruzione della tensione
  • Nuovo conflitto con espressione di violenza ed
    aggressività
  • Segue una nuova fase di riconciliazione

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Ad ogni nuovo ciclo
  • La fase di costruzione della violenza diviene più
    breve
  • La fase violenta diviene più brutale
  • La riconciliazione viene a mancare

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Dati italiani (Eurispes)
  • Regioni con maggiore incidenza 11,6 Campania,
    11.1 Lombardia 10.9 Sicilia, 9.1 Calabria
  • Tipologia delle vittime 59 donne
  • Fascia detà 25 44 anni
  • Il mese agosto
  • Armi utilizzate 42 da fuoco, 27 da taglio, 10
    corpi contundenti

19
Effetti della violenza
  • Lesioni fisiche provocate in tempi diversi ed
    in fasi diverse di guarigione
  • Lesioni psichiche disistima di sé, depressione,
    abuso di alcolici e sostanze psicoattive,
    ideazione suicidiaria

20
  • Secondo delle stime USA, effettuate dallFBI,
    solo il 7 delle violenze domestiche viene
    denunciato alla polizia
  • Solo il 25 delle donne abusate o violentate
    riceve cure mediche
  • Solo il 5 viene alla fine riconosciuto come
    vittima di abuso o di violenza

21
  • Le lesioni osservabili allispezione esterna
    medica sono caratteristiche
  • Sono bilaterali
  • In aree coperte dai vestiti
  • Sono contusioni, lacerazioni, abrasioni
  • La digitopressione evoca dolore senza evidente
    lesione fisica
  • Sono in fasi diverse di guarigione
  • Evolvono in somatizzazioni multiple

22
  • I dati USA affermano che la violenza domestica è
    presente in tutte le fasce detà, in tutti i
    gruppi etnici, religiosi e socio-economici, in
    tutte le razze ed in tutte le professioni
  • Non esistono fattori protettivi o favorenti di
    tipo culturale, sociale o economico

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  • Il fattore favorente prevalente è rappresentato
    dalla labilità emotiva e dalla difficoltà nel
    controllo degli impulsi

24
Indagare sul fenomeno violenza
  • Porre domande in modo graduale e progressivo, dal
    generico allo specifico, fino al racconto di
    episodi
  • Come vanno le cose in casa?
  • Che succede nelle divergenze di opinione?
  • Lui la minaccia?
  • Ha paura di lui?

25
  • Valutare quindi la gravità della situazione ed il
    rischio che la donna sta correndo
  • La violenza subita genera nella donna una
    condizione di Dipendenza Emotiva dal partner che
    impedisce alla donna la ricerca di una soluzione

26
  • Non esiste una specifica tipologia maschile
  • Lelemento prevalente è la concezione del
    controllo delluomo sulla donna
  • Luomo non accetta razionalmente la
    responsabilità degli abusi effettuati, incolpando
    sempre la donna, con i suoi comportamenti
    sbagliati, come causa dei conflitti

27
Fattori di rischio del pericolo
  • Violenze ripetute
  • Lesioni gravi
  • Uso di armi
  • Abuso di sostanze
  • Gelosia patologica
  • Minacce di suicidio
  • Abuso dei figli
  • Isolamento
  • Assenza di rimorsi

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Piano di sicurezza
  • In fase critica
  • - La donna deve sapere dove andare
  • - Deve disporre dellauto (avere le chiavi)
  • - Deve avere soldi e cambi di vestito
  • - Deve aver raccolto delle prove (referti medici)
    o coinvolto dei testimoni

29
Per gli operatori
  • cose da fare
  • Chiedere sempre
  • Spiegare che è un crimine
  • Rassicurare sulla sua non-colpa
  • Valutare la sicurezza
  • Valutare i fattori di rischio
  • Ricordare il ciclo della violenza
  • Dare consigli pratici
  • Chiedere perché lui la percuote

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cose da non fare
  • Ritenere che il problema non esiste
  • Ritenere che non ci sono rischi
  • Minimizzare, scusare il marito
  • Decidere al posto della donna
  • Dare dei giudizi
  • Sottovalutare il rischio
  • Chiedere perché non se ne va

31
La normativa di riferimento
  • Art. 571 CP abuso dei mezzi di correzione o di
    disciplina
  • Art. 572 CP maltrattamenti in famiglia
  • Art. 609 bis e seguenti (legge 66/96)
  • Legge 269/68 contro lo sfruttamento sessuale
    dei minori

32
La violenza in famiglia
  • visibile fisica, fatta di percosse, schiaffi,
    calci, che lasciano ferite sul corpo, ma che
    smettono poi di fare male
  • invisibile psicologica, fatta di umiliazioni,
    privazioni, carenze affettive, che non
    smetteranno mai di fare male

33
Forme
  • Acuta improvvisa, parossistica ad esempio lo
    sfogo di rabbia con immediato dolore e sofferenza
  • Cronica sfumata, sottile ad esempio una
    relazione di dominanza con permanente controllo e
    potere sulla vita e sul comportamento del
    familiare

34
  • Forma acuta episodi poco frequenti, ma molto
    intensi e con notevole liberazione di violenza
    (es. raptus) si vuole infliggere dolore
  • Forma cronica episodi frequenti di ostilità con
    bassa intensità aggressiva (es. stabile relazione
    di dominanza) si vuole il potere ed il controllo

35
  • Nella prevalenza degli episodi della violenza
    familiare non si riscontrano cause
    psicopatologiche (esempio le psicosi
    schizofreniche o deliranti), bensì cause
    psicologiche normali come le frustrazioni o lo
    stress cronico

36
Cause della violenza
  • Psicologiche
  • Personalità di tipo borderline
  • Personalità antisociale
  • Personalità paranoidea
  • Dinamiche relazionali di frustrazione
  • Dinamiche relazionali rivendicative
  • Ambiente sociale violento

37
  • Psicopatologiche
  • Psicosi schizofrenica
  • Psicosi delirante paranoidea
  • Depressione psicotica

38
Dinamiche psicologiche
  • Esordio un familiare viene rappresentare la
    fonte di un problema, ostacolo, delusione,
    carenza affettiva, incomprensione o indifferenza
  • Si sviluppa una frustrazione cronica
    continuamente repressa e nascosta
  • Si raggiunge un culmine in cui vengono superate
    le soglie della repressione e si libera violenza
    ed aggressività

39
  • Negli adulti il conflitto nasce dalla discrepanza
    tra le aspettative pre-matrimoniali e la realtà
    della vita matrimoniale vissuta
  • Esempi
  • - moglie diversa dalla madre
  • - marito che non riconosce il valore sociale
    acquisito dalla moglie

40
  • Negli adolescenti il conflitto nasce dalla
    diversità tra le sue richieste ai genitori e
    quello che i genitori concedono
  • In famiglia convivono persone e personalità
    (nonni, genitori, figli) con aspettative e stili
    di vita molto diversi tra loro

41
  • Si creano conflitti relazionali e dissidi
    generazionali che richiedono competenze
    psicologiche generalmente assenti, anche in
    situazioni di benessere economico o con alti
    titoli di studio

42
Competenze psicologiche
  • SAPER LITIGARE
  • SAPER GESTIRE I CONFLITTI
  • CAPACITA DI NEGOZIAZIONE

43
IL MALTRATTAMENTO DELLINFANZIA
  • Dati epidemiologici italiani
  • Entro i 6 mesi di vita il maltrattamento è la
    seconda causa di morte (dopo la s. apneica)
  • Dai 6 ai 12 mesi è la prima causa di morte
  • Dal 1 al 6 anno è la seconda causa di morte
    (dopo gli incidenti domestici)
  • Il 15 dei bambini osservati al P.S. è vittima di
    maltrattamento

44
Modalità più frequenti
  • ABUSO SESSUALE
  • VIOLENZA FISICA
  • INCURIA FISICA
  • MALTRATTAMENTO EMOZIONALE

45
Modalità meno frequenti
  • Istituzionalizzazione
  • Avvelenamenti
  • Abusi iatrogeni
  • Medical shopping per procura
  • S. di Munchausen per procura

46
A. Abuso sessuale
  • È considerato abuso sessuale qualsiasi
    coinvolgimento in qualsiasi attività sessuale
  • Secondo lart.609 quater del CP ogni contatto
    sessuale con bambino sotto i 14 anni è
    considerato abuso

47
Incidenza in Italia secondo istat
  • Incesto - 15-20 casi/anno
  • Prostituzione - 300 casi/anno
  • Atti di libidine - 800 casi/anno
  • Violenza carnale - 1000 casi/ anno

48
Forme di abuso sessuale
  • Incesto
  • Sodomia
  • Manipolazione genitali
  • Carezze capziose
  • Prostituzione minorile

49
B. La violenza fisica
  • Inflizione volontaria ad un bambino di traumi o
    lesioni di diverso genere
  • Rientrano anche le punizioni corporali

50
Forme di violenza fisica
  • Schiaffi violenti
  • Contorcimento di un osso
  • Morsi e graffi
  • Sbatacchiamento
  • Ustioni con sigarette o acqua bollente
  • Escoriazioni sulla bocca
  • Torcimento di un orecchio
  • Strappare i capelli

51
C. Incuria fisica
  • Condizione in cui ladulto non fornisce al
    bambino le cure di cui ha bisogno
  • Nelle condizioni di indigenza economica è
    difficoltosa la diagnosi differenziale tra
    maltrattamento e povertà

52
Forme di incuria fisica
  • Negazione delle cure inerenti
  • ligiene
  • Labbigliamento
  • Labitazione
  • Lassistenza medica
  • Le vaccinazioni e la profilassi infettiva

53
D. Maltrattamenti emozionali
  • Al bambino vengono prestate cure ed attenzioni
    non conformi ai suoi bisogni con sviluppo di
    anomalie fisiche e comportamentali

54
Forme di maltrattamento emozionale
  • Privazione del contatto fisico
  • Privazione degli sguardi diretti
  • Privazione della comunicazione verbale
  • Rifiuto di riconoscere disturbi o difficoltà nel
    bambino
  • Strumentalizzazione del figlio per penalizzare il
    partner

55
Segni di maltrattamento
  • Segni fisici
  • Aspetti comportamentali ed ambientali
  • Assistenza medica

56
1. Segni fisici
  • Malnutrizione, distrofia muscolare
  • Igiene carente
  • Dermatite da pannolino
  • Vestiario inadeguato al clima

57
2. Aspetticomportamentali ed ambientali
  • Inadeguata protezione da pericoli fisici e
    sociali
  • Ripetuti episodi di avvelenamento
  • Scarso rendimento scolastico
  • Sfruttamento (mendicare, rubare, )
  • Eccessiva responsabilità per letà
  • (inversione compiti genitori-figli)

58
3. Assistenza medica
  • Carenza di assistenza medica
  • in caso di
  • Malattie croniche
  • Misure profilattiche non eseguite
  • (vaccinazioni, apparecchi dentali, occhiali)

59
Le cause del maltrattamento
  • Inerenti al bambino
  • Cause sociali
  • Cause genitoriali

60
a. inerenti al bambino
  • Handicap fisici
  • Ritardo mentale
  • Bambino iperattivo
  • Pianto notturno
  • Problemi di alimentazione
  • Disarmonia affettivo-relazionale
  • Disturbi comportamentali

61
b. cause sociali
  • Povertà, isolamento, emarginazione sociale
  • Conflitti madre-padre
  • Abnorme sottomissione materna
  • Stress perinatale
  • Educazione coercitiva
  • Figlio indesiderato
  • Figli numerosi

62
c. cause genitoriali
  • Genitore solo
  • Genitore inferiore ai 18 anni
  • Genitore maltrattato da piccolo
  • Genitore con patologia psichiatrica
  • Genitore tossicodipendente
  • Genitore alcolista

63
Manifestazioni cliniche
  • Lesioni cutanee (90)
  • Lesioni scheletriche (30)
  • Traumi cranici
  • Altre manifestazioni cliniche

64
1. Lesioni cutanee
  • Ecchimosi
  • Escoriazioni
  • Tagli
  • Ematomi
  • Ustioni

65
2. Lesioni scheletriche
  • Frattura ossa lunghe
  • Fratture multiple
  • Distacchi epifisari
  • Calcificazioni periostee

66
3. Traumi cranici
  • Ematoma subdurale
  • (da sbattacchiamento)
  • Epilessia post-traumatica
  • Ipertensione endocranica

67
4. Altre manifestazioni cliniche
  • Lesioni oculari
  • Rottura membrana timpanica
  • Rottura milza
  • Pneumotorace

68
Sospetto maltrattamento infantile
  • I genitori forniscono versioni contrastanti
  • Il bambino non parla anche se è in grado di
    parlare
  • Ripetuto ricorso ai P.S.
  • Eccessiva attenzione compensatoria
  • Bambino con espressione triste o vuota
  • Scarsa igiene e segni di malnutrizione
  • Traumi multipli in parti diverse del corpo
  • Decorso diverso da quanto riferito dai genitori
  • Ritardo nel cercare le cure mediche

69
I sintomi nel bambino
  • - Succhiarsi il pollice dopo i 3 anni
  • - Enuresi
  • - Onicofagia
  • - Balbuzie
  • - Tics mimici
  • - Tic da dondolamento
  • - Rituali ossessivi
  • - Fobie
  • - Pavor nocturnus, sonnambulismo
  • - Tendenza allisolamento

70
INFANTICIDIO
  • Art. 578 CP la madre che cagiona la morte del
    proprio neonato immediatamente dopo il parto, o
    del feto durante il parto, quando il fatto è
    determinato da condizioni di abbandono morale e
    materiale, connesse al parto, è punita con la
    reclusione da 4 a 12 anni

71
  • A coloro che concorrono nel fatto si applica la
    reclusione non inferiore ad anni 21. Tuttavia se
    hanno agito al solo scopo di favorire la madre,
    la pena può essere diminuita da un terzo a due
    terzi

72
  • Per linfanticidio il procedimento è dufficio
  • Larresto per la madre è facoltativo
  • Per chi concorre larresto è
  • obbligatorio

73
Linfanticidio nella storia
  • Mezzo per il controllo delle nascite
  • Mezzo per eliminare bambini malformati o malati
    (Sparta)
  • Lasciato in balia del destino (Edipo, Mosè,
    Romolo e Remo)
  • Solo con il battesimo ha ottenuto un
    riconoscimento giuridico
  • Solo da un secolo circa è considerato un crimine

74
Dinamiche psicologiche
  • Nella madre al concepimento biologico non segue
    una consapevolezza psichica della gravidanza
  • Al bambino nella mente si sostituisce il
    problema, una colpa, che deve essere nascosta,
    negata, uccisa

75
Situazione relazionale della donna
  • Frattura relazionale con lambiente, che non si
    occupa di lei
  • Incapacità a verbalizzare ciò che sta accadendo
  • Senso di colpa per il figlio rifiutato
  • Dopo linfanticidio la madre riesce a parlare di
    ciò che è avvenuto solo dopo molto tempo

76
Gravidanza non desiderata
  • cosa penserà ?
  • cosa succederà se ?
  • ECCESSIVA PAURA DELLE CONSE-GUENZE E NEGAZIONE
    DELLA REALTA

77
  • Nella mente della donna prevale la minaccia delle
    reazioni, delle punizioni, di una terza persona
  • Il crimine serve a prevenire le reazioni di
    questa terza persona
  • LINFANTICIDIO NON VIENE COMMESSO DA DONNE SOLE O
    SENZA UN COMPAGNO

78
  • Linfanticidio viene deciso al momento della
    nascita
  • Non cè premeditazione
  • Non cè la consapevolezza di uccidere

79
Madri che uccidono
  • Essere madre comporta un forte investimento
    affettivo
  • Si può generare grande amore
  • ma anche un violentissimo odio

80
  • Secondo stime dellFBI le donne prevalgono
    sulluomo in due tipi di crimini
  • Il taccheggio
  • Il figlicidio

81
Le cause scatenanti
  • La schizofrenia paranoidea
  • La depressione post-partum
  • I disturbi dissociativi
  • La sindrome di Munchausen per procura
  • Lomicidio compassionevole
  • Il raptus omicida

82
  • Dietro queste situazioni si può trovare un
    conflitto lacerante tra il dentro ed il fuori
    della madre
  • una immagine pubblica perfetta
  • una interiorità lacerata e sofferta

83
Il legame materno
  • È un legame ambivalente
  • madre amorevole (la fata buona)
  • madre cattiva (la strega)
  • che rievoca il conflitto della crisi edipica
    infantile

84
Situazioni
  • La madre uccide il figlio e si uccide
  • La madre uccide il figlio e confessa
  • La madre uccide il figlio e dimentica

85
Conclusioni
  • - Non sempre chi si prende cura del bambino è la
    persona più adatta per effettuarlo
  • Non sempre il luogo più adatto per il bambino è
    lambiente domestico
  • Non sempre la voce del genitore è la sintesi di
    quanto sia realmente accaduto

86
GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE
  • DOMANDE?
  • Dr. Marco Cannavicci
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