Algebra di George Boole - PowerPoint PPT Presentation

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Algebra di George Boole

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Title: Presentazione di PowerPoint Author: Carlos Guiracocha Last modified by: Maria Grazia Gallo Created Date: 12/4/2006 3:08:34 PM Document presentation format – PowerPoint PPT presentation

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Title: Algebra di George Boole


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  • Algebra di George Boole

Istituto di istruzione superiore A.
Maserati - Voghera
Guiracocha Carlos
3 EA
2
INDICE
  • George Boole (vita pensiero)
  • Introduzione all algebra di Boole
  • Simbologia
  • Operatori(Porte Logiche)
  • Omomorfismi ed isomorfismi
  • Anelli, ideali e filtri booleani
  • Espressioni booleane
  • Rappresentazione delle algebre booleane
  • Mappa di Karnaugh
  • Indicazione delle Pagine web.

3
George Boole
  • George Boole (Lincoln, 2 novembre 1815 -
    Ballintemple, 8 dicembre 1864) è stato un
    matematico e logico britannico considerato il
    fondatore della logica matematica la sua opera
    influenzò anche settori della filosofia.
    Incoraggiato e indirizzato da Duncan Gregory,
    curatore del Cambridge Mathematical Journal,
    Boole si dedicò allo studio di metodi algebrici
    per la risoluzione di equazioni differenziali e
    la pubblicazione dei suoi risultati sulla
    suddetta rivista gli fecero ottenere una medaglia
    della Royal society e, successivamente, nel 1849,
    la nomina alla cattedra di matematica al Queen's
    College di Cork.

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Introduzione all algebra di Boole
  • In matematica ed informatica, le algebre
    booleane, o reticoli booleani, sono strutture
    algebriche che rivestono una notevole importanza
    per varie ragioni.
  • Permettono di trattare in termini algebrici
    questioni riguardanti singoli bit (0 e 1),
    sequenze binarie, matrici binarie (e di
    conseguenza, attraverso le loro matrici di
    incidenza i digrafi) e altre funzioni binarie (si
    tenga presente anche la nozione di funzione
    indicatrice). Inoltre ogni algebra booleana
    risulta criptomorfa ad un particolare tipo di
    anello, chiamato anello booleano.
  •  
  • Nella descrizione dei circuiti, possono anche
    essere usati NAND (NOT AND), NOR (NOT OR) e XOR
    (OR esclusivo).

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Simbologia
  • Nella progettazione di circuiti elettronici,
    vengono utilizzati anche gli operatori brevi NAND
    (AND negato), NOR (OR negato) e XNOR (XOR
    negato) questi operatori, come XOR, sono delle
    combinazioni dei tre operatori base e quindi non
    costituiscono un arricchimento della specie di
    strutture, vengono usati solo per rendere la
    notazione più semplice.

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NOT
  • L'operatore NOT Restituisce il valore inverso di
    quello in entrata. Una concatenazione di NOT è
    semplificabile con un solo NOT in caso di dispari
    ripetizioni o con nessuno nel caso di pari.
  • Spesso, per semplificare espressioni complesse,
    si usano operatori brevi che uniscono
    l'operazione di NOT ad altre, questi operatori
    sono NOR (OR NOT), NAND (AND NOT), XNOR (XOR
    NOT). La negazione, in questi casi, viene
    applicata dopo il risultato dell'operatore
    principale (OR, AND, XOR).

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AND
  • L' operazione AND (letteralmente e in inglese)
    restituisce 1 (vero) se e solo se tutti gli
    operandi hanno valore 1 (vero), altrimenti
    restituisce 0 (falso).
  • 0 AND 0 0
  • 0 AND 1 0
  • 1 AND 0 0
  • 1 AND 1 1
  • 1 AND 1 AND 0 0
  • 0 AND 0 AND 1 0
  • 1 AND 1 AND 1 1
  • 0 AND 1 AND 1 AND 0 0

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OR
  • L' operazione logica OR (letteralmente o in
    inglese) restituisce 1 (vero) se almeno uno degli
    elementi è 1 (vero) altrimenti dicibile OR
    restituisce 0 (falso) se e solo se tutti gli
    operandi sono 0 (falso).
  • 0 OR 0 0
  • 0 OR 1 1
  • 1 OR 0 1
  • 1 OR 1 1
  • ...
  • 1 OR 1 OR 0 1
  • 0 OR 0 OR 1 1
  • 0 OR 0 OR 0 0
  • 0 OR 1 OR 1 OR 0 1
  • ...

9
Xor
  • L'operatore XOR (detto anche OR esclusivo)
    restituisce 1 (vero) se e solo se un unico dei
    due operandi è 1, mentre restituisce 0 (falso) in
    tutti gli altri casi.
  • 0 XOR 0 0
  • 0 XOR 1 1
  • 1 XOR 0 1
  • 1 XOR 1 0
  • ...
  • 1 XOR 1 XOR 0 0
  • 0 XOR 0 XOR 1 1
  • 1 XOR 1 XOR 1 1
  • 0 XOR 1 XOR 1 XOR 0 0
  • ...

10
Nand
  • L'operatore NAND (cioè la negazione del risultato
    dell'operazione AND) restituisce 0 (falso) se e
    solo se tutti gli elementi sono 1, mentre
    restituisce 1 (vero) in tutti gli altri casi.
  • 0 NAND 0 1
  • 0 NAND 1 1
  • 1 NAND 0 1
  • 1 NAND 1 0
  • ...
  • 1 NAND 1 NAND 0 1
  • 0 NAND 0 NAND 1 1
  • 1 NAND 1 NAND 1 0
  • 0 NAND 1 NAND 1 NAND 0 1

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NOR
  • L'operatore NOR, (cioè la negazione del risultato
    dell'operazione OR) restituisce 1 (vero) se e
    solo se tutti gli elementi sono 0, mentre
    restituisce 0 (falso) in tutti gli altri casi.
  • 0 NOR 0 1
  • 0 NOR 1 0
  • 1 NOR 0 0
  • 1 NOR 1 0
  • ...
  • 1 NOR 1 NOR 0 0
  • 0 NOR 0 NOR 1 0
  • 0 NOR 0 NOR 0 1

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Xnor
  • L'operatore XNOR (cioè la negazione del risultato
    dell'operazione XOR) restituisce 0 se e solo se
    un unico elemento dei due è uguale a 1 e tutti
    gli altri elementi sono 0
  • 0 XNOR 0 1
  • 0 XNOR 1 0
  • 1 XNOR 0 0
  • 1 XNOR 1 1
  • ...
  • 1 XNOR 1 XNOR 0 1
  • 0 XNOR 0 XNOR 1 0
  • 1 XNOR 1 XNOR 1 0
  • 0 XNOR 1 XNOR 1 XNOR 0 1

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Omomorfismi ed isomorfismi
  • Un omomorfismo tra due algebre booleane A e B è
    una funzione f AB tale che per ogni a, b in A
  • f( a b ) f( a ) f( b )
  • f( a b ) f( a ) f( b )
  • f(0) 0
  • f(1) 1
  • Da queste proprietà segue anche f(a) f(a) per
    ogni a in A . Ogni algebra booleana, con la
    definizione di omomorfismo, forma una categoria.
    Un isomorfismo da A su B è un omomorfismo da A su
    B che è biiettivo. L'inverso di un isomorfismo è
    ancora un isomorfismo, e le due algebre booleane
    A e B si dicono isomorfe. Dal punto di vista
    della teoria dell'algebra booleana , due algebre
    booleane isomorfe non sono distinguibili, ma
    differiscono soltanto nella notazione dei loro
    elementi.

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Anelli, ideali e filtri booleani
  • In questo anello l'elemento neutro per la somma
    coincide con lo 0 dell'algebra booleana, mentre
    l'elemento neutro della moltiplicazione è
    l'elemento 1 dell'algebra booleana. Questo anello
    ha la proprietà che a a a per ogni a in A
    gli anelli con questa proprietà sono chiamati
    anelli booleani.La categoria degli anelli
    booleani e delle algebre booleane sono
    equivalenti.Questa notazione coincide con la
    notazione teorica ideale primo e ideale
    massimale nell'anello booleano A.
  • Il duale di un ideale è un filtro.

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Espressioni booleane (1)
  • Possono esistere delle espressioni che, pur
    essendo differenti, si rivelano equivalenti.
    Certamente le espressioni booleane assumono una
    particolare importanza per quanto riguarda il
    calcolo proposizionale, in cui vengono usate come
    variabili delle proposizioni legate tramite
    congiunzioni, disgiunzioni, negazioni ed altre
    operazioni più complesse.

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Espressioni booleane (2)
  • Un prodotto fondamentale è un prodotto in cui
    ciascuna variabile, o il suo complemento, compare
    una sola volta e rigorosamente fuori da
    parentesi, ad esempio, date le variabili x, y, z
    all'interno di un'algebra di Boole, sono prodotti
    fondamentali
  • P(x,y,z) xy
  • Mentre non sono prodotti fondamentali
  • yyz

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Rappresentazione delle algebre Booleane
  • Si può dimostrare che ogni reticolo booleano
    finito è isomorfo al reticolo booleano di tutti i
    sottoinsiemi di un insieme finito. Di
    conseguenza, il numero di elementi di ogni
    reticolo booleano finito ha un sostegno che
    contiene un numero di elementi uguale ad una
    potenza di 2.
  • In figura è rappresentato il diagramma di Hasse
    dell'algebra di Boole di ordine otto.
  • Marshall Stone ha enunciato il celebre teorema di
    rappresentazione per le algebre booleane
    dimostrando che ogni algebra booleana "A" è
    isomorfa a tutte le algebre booleane
    aperte-chiuse in un certo spazio topologico,
    detto compatto di Hausdorff

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Mappa di Karnaugh
  • La mappa di Karnaugh è una metodologia esatta di
    sintesi di reti combinatorie a uno o più livelli.
    Queste sono una rappresentazione di una funzione
    booleana in modo da mettere in evidenza le coppie
    di mintermini o di maxtermini a distanza di
    Hamming unitaria (ovvero che differiscono di un
    solo bit). Siccome derivano da una meno intuitiva
    visione multidimensionale delle funzioni booleane
    in campo cartesiano, le mappe di Karnaugh
    risultano effettivamente applicabili a funzioni
    fino a 5 - 6 variabili.

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Storia e Utilizzo
  • Storia
  • La mappa di Karnaugh è stata inventata nel 1953
    da Maurice Karnaugh, un ingegnere in
    Telecomunicazioni presso i Bell Laboratories
  • Utilizzo
  • Una mappa di Karnaugh riguarda una funzione
    booleana di un numero poco elevato di variabili e
    si costruisce a partire dalla tabella della
    verità di tale funzione.
  • Il metodo delle mappe di Karnaugh ha il vantaggio
    di essere un procedimento grafico piuttosto
    intuitivo e quindi di permettere semplificazioni
    della funzione booleana spesso più immediate di
    quelle ottenibili solo con modifiche algebriche.

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Esempio
  • Consideriamo la funzione
  • f(A, B, C, D) E(4, 8, 9, 10, 11, 12, 14, 15)
  • Essendoci 16 combinazioni delle 4 varibili
    booleane, anche la mappa di Karnaugh dovrà avere
    16 posizioni. Il modo più conveniente per
    disporle è in una tabella 4x4.

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Limiti delle mappe di Karnaugh
  • Per le funzioni con più di 4 variabili diventa
    difficile l'uso delle mappe di Karnaugh infatti
    queste per cercare di essere intuitive dovrebbero
    diventare tridimensionali oppure ricorrere alla
    Variabili Entered Map, o ancora usare una mappa
    supplementare in più per ogni combinazione di
    variabili oltre la quarta. Il numero di tali
    combinazioni è 2n - 4, dove n è il numero di
    variabili della funzione ad esempio 5 variabili
    necessitano di 2 mappe, mentre 6 variabili
    necessitano di 4 mappe.
  • Non sempre la funzione ottenuta da una mappa di
    Karnaugh, è la più ottimizzata possibile. Un
    corretto raggruppamento sulla mappa di Karnaugh
    consente però di trovare il circuito ottimo a due
    livelli di logica.
  • Un'alternativa alle mappe di Karnaugh, utile nei
    casi già elencati, è il metodo di semplificazione
    Quine McCluskey.

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Indicazione delle Pagine web
  • George Boole (vita pensiero)
  • Algebra di Boole
  • Mappa di Karnaugh

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FINE
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