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TEG

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Title: TROMBOELASTOGRAMMA: principi clinici, sistema e sue applicazioni Author: PIA DI BENEDETTO Last modified by: LOPRIENO Created Date: 9/5/2002 8:45:10 AM – PowerPoint PPT presentation

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Title: TEG


1
TEG
  • Domande cruciali
  • Si sta formando un coagulo?
  • Qual è la causa potenziale della coagulopatia?
  • Qual è il trattamento più appropriato

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Tromboelastogramma
  • La TEG misura lintera coagulazione e riflette
    lattività e linterazione tra i fattori della
    coagulazione, le PLT e il fibrinogeno laddove i
    parametri standars della coagulazione ne
    forniscono solo una misura quantitativa.

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Tromboelastogramma
  • E una valutazione delle caratteristiche
    viscoelastiche del coagulo dalla formazione alla
    lisi che consente.
  • Una analisi rapida 20 min
  • Una terapia mirata e congrua

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Coagulazione
  • E un processo dinamico e complesso reversibile
    in cui sono attivati i fattori della coagulazione
    ed al medesimo tempo quelli della fibrinolisi ed
    in cui sono coinvolti cellule, enzimi e proteine
    tessutali e plamastiche

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Coagulazione
  • E un sistema , generale che tuttavia opera
    localmente in continua attività con momenti di
    maggiore o minore attività funzionale ma in
    perfetto equilibrio tra due condizioni
    patologiche emorragia trombosi

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Coagulazione
  • Il principale attivatore della coagulazione è il
    Fattore Tessutale presente su tutte le membrane
    cellulari ad eccezione di quella piastrinica.

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Coagulazione
  • Quando si ha una lesione vascolare con
    liberazione di Tissue Factor o quando le proteine
    ematiche della coagulazione o le PLT si attivano
    ad opera di sostanze o superfici estranee
    allorganismo si arriva alla formazione del
    coagulo, che è un impedimento meccanico e
    temporaneo allemorragia

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Coagulo
  • E costituito per l80 da PLT e per il 20 da
    fibrina

PLT
Fibrina
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Fibrina
  • La fibrina è la rete proteica insolubile che
    deriva dal fibrinogeno, che è una proteina
    ematica solubile.
  • La reazione che converte il fibrinogeno nella
    rete di fibrina è svolta dallenzima proteico
    trombina, che normalmente circola nel sangue in
    forma inattiva come protrombina

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Fibrina
  • La conversione della protrombina in trombina è il
    momento clou a cui si arriva attraverso una serie
    di reazioni a catena di attivazione dei fattori
    della coagulazione XII, XI, IX, VIII, VII.
  • La via estrinseca è attivata dal TF, mentre
    quella intrinseca da superfici estranee o
    sostanze.

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PIASTRINE
  • Emivita di 6-8 gg. di forma discoide composte da
  • Membrana glicoproteica
  • Componente contrattile (citoscheletro di actina)
  • Componente granulare
  • Sistemi canalicolari aperto (connessi con la
    sup.est) e tubulare denso
  • Mitocondri, glicogeno ferritina etc.

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PIASTRINE
  • La loro funzione è di aderire fra loro , mediante
    la attivazione delle proteine di membrana da
    parte del fibrinogeno, di cambiare forma e di
    costituire una rete densa insieme ai polimeri di
    fibrina che costituirà il coagulo che è quindi un
    tappo meccanico ad una fuoriuscita di flusso.

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ADESIONE PIASTRINICA
PLT att
PLT inatt
Fibrinogeno
Ioni calcio
Recettore GPIIb/IIIa
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ADESIONE PIASTRINICA
  • Ladesività è stimolata da
  • Trombina ( si lega alle GPIIb)
  • Collageno
  • Tissue factor o tromboplastina tessutale
  • Adrenalina
  • Prostaglandine o Trombossani
  • PAF

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CONTRATTILITA PIASTRINICA
  • Una volta adese alla rete polimerica di fibrina
    le PLT si contraggono ulteriormente, ad opera del
    legame tra la fibrina e la GPIIb/IIIa, che
    provoca la contrazione del citoscheletro di
    actina.
  • Questa rappresenta la forza del coagulo

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Meccanismi di controllo della coagulazione
  • Aspecifici flusso ematico, deposito della
    trombina sulla fibrina
  • Autocontrollo slowing of reaction
  • Specifici ATIII e cofattore eparinico

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FIBRINOLISI
  • Si compie ad opera della plasmina che la forma
    attiva del plasminogeno.
  • Il plasminogeno a sua volta è attivato
    dallattivatore tessutale, t-PA che però attiva
    solo quello legato alla fibrina
  • Compito della plasmina è la lisi della fibrina.
  • Sul plasminogeno agiscono anche urokinasi e
    streptochinasi

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INIBIZIONE DELLA FIBRINOLISI
  • E rappresentato dallinibitore del t-PA o PAI
    anche questo prodotto a livello tessutale, che
    aumenta in condizioni fisiologiche quali la
    gravidanza o fisiopatologiche particolari quali
    ad esempio il periodo post-operatorio

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Sistema della fibrinolisi
  • Come la coagulazione è un sistema in equilibrio
    tra lattivazione e linibizione della
    fibrinolisi ad opera della plasmina.Dal tessuto
    leso infatti viene prodotto sia lattivatore t-PA
    che linibitore il PAI.Esistono condizioni di
    deficit congenito o relativo di t-PA o di PAI che
    conducono a forme di iperfibrinolisi primaria
    (deficit di PAI) o ipercoagulabilità primaria
    (deficit di t-PA)

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Parametri di valutazione della coagulazione
  • Sono di tipo quantitativo
  • PLT
  • Fibrinogeno
  • Fattori della coagulazione
  • Prothrombin time, esplora la via intrinseca in
  • PTT Prothrombine Tissutal Time esplora la via
    estrinseca in
  • Adesività piastrinica
  • ATIII
  • FDP, XDP, d-Dimero

Valuta la fibrinolisi
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Esami standards
  • PT e PTT misurano in senso temporale linizio
    della formazione del coagulo ma forniscono
    informazioni sulla solidità del coagulo.
  • Il d-dimero che misura quantitativamente la
    fibrinolisi è invece un indice aspecifico che si
    altera dopo ogni intervento chirurgico
  • Il fibrinogeno risente della diluizione
  • ACT è una valutazione temporale aspecifica della
    formazione del coagulo

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Tromboelastogramma
  • E costituito da una cuvetta in cui è immerso un
    ago.La cuvetta viene riempita con 0,36 ml di
    sangue.Essa ruota con un gt di 4-45ogni 10 sec.,
    quando inizia la formazione della fibrina, il
    reticolo di fibrina connette lago liberamente
    immerso alla cuvetta oscillante. Il segnale di
    oscillazione meccanica viene tradotto in un
    segnale elettrico, decriptato ed integrato da un
    software

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R è il periodo di latenza che porta alla
formazione della fibrina
a misura la rapidità di formazione della rete di
fibrina ed il legame con le PLT
Coagulazione
Fibrinolisi
a
MA o Massima amplitudine misura la contrazione
del coagulo ad opera delle PLT quindi la forza
MA
30 min
R
LY30
LY30 misura la riduzione del coagulo dopo 30 min
24
TEG
  • R valuta i fattori della coagulazione ovvero le
    sostanze che portano alla formazione della
    fibrina.Vi possono essere deficit congeniti (es
    emofilia) o acquisiti (epatopatie).In chirurgia
    la somministrazione di eparina è il più potente
    inibitore della formazione di trombina (potenzia
    lATIII ed agisce sul suo cofattore)

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TEG
  • Un prolungamento dell R si ha classicamente
    quando leparina somministrata non è stata
    completamente antagonizzata dalla protamina
  • Al contrario si ha una riduzione dell R nelle
    situazioni di ipercoagulabilità

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TEG
  • a Esplora linterazione fibrinogeno-PLT, una
    riduzione dell a si ha nelle ipofibrinogenemie,
    nei deficit congeniti di GPIIb/IIIa piastrinici o
    nella eccessiva somministrazione di anticoagulanti

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TEG
  • MA maximun amplitude rappresenta la massima forza
    esercitata dal coagulo, è dovuta alla contrazione
    delle PLT.

28
TEG
  • CI coagulation index è un parametro derivato che
    si basa su R, a, ed MA, varia da 3 a 3.

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Campione Reagente/sangue scopo
Sangue nativo Sangue nativo Val.glob.coagul
Attivato Celite, Kaolinio,trombina Vel.lanalisi
Antifibrinolitici Aprotinina,a.alfa aminocaproico, tranex Antag.la fibrinol.
Eparinasi Eparinasi Antag.leparina
Citrato Citrato Prolunga la conser.
Citrato att. Celite, Kaolinio,trombina Vel.lanalisi
PRP Plasma ricco di PLT Arricchisce di PLT il sangue
PPP Plasma povero di PLT Coagulazione plasmatica
Inibitori piastrinici Reo-Pro, Plavex Riduce la funzionalita piastrinica










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Trattamento delle coagulopatie
  • Emocomponenti
  • Plasma fresco congelato
  • Cryoprecipitati
  • PLT

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Trattamento delle coagulopatie
  • Farmaci antifibrinolitici
  • Acido aminocaproico
  • Aprotinina
  • Acido tranexamico

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Trattamento delle coagulopatie
  • Farmaci trombolitici
  • Rt-PA
  • Urokinasi
  • Streptokinasi

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Trattamento delle coagulopatie
  • Inibitori delle PLT
  • Aspirina
  • Reo-Pro
  • Plavex

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Algoritmo decisionaleShore-Lesserson A A 1999
Sanguinolento microvascolare
TEG con/senza eparinasi
Fibrinogeno
Conta PLT
FIBlt100 mg
TEG Rgt2
PLTlt100000 MAlt 45 mm
HTEG Rgt2
Ly30gt7.5
Protamina
PLT
FFP
EACA
CRYO
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TEG
  • 60 pz cardiochirurgici 30 dei quali valutati con
    esami convenzionali 30 con TEG algoritmo
  • Il gruppo TEG ha dimostrato una riduzione del 30
    di emoderivati in presenza di sanguinamento
    microvascolare ed una riduzione dei reinterventi
    esplorativi

Royston BJA 2001
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TEG
  • Le LMWH sono correlate alla inibizione di fatt
    Xa, ma non esistono esami convenzionali in grado
    di monitorizzare il grado di inibizione.
  • Sono state correlati TEG e Ab anti-Xa ematicied
    esami convenzionali e si è evidenziato un
    prolungamento di r e K in corrispondenza del
    picco di massima inibizione senza variazioni
    significative degli esami standards

Klein AA 2000
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TEG
  • Ostetricia
  • Analisi dell assetto coagulativo in pz con
    preeclampsia moderata severa
  • 3 gruppi normali 52, m.e 140 e s.e.114
  • Lo studio ha dimostrato che solo le pz con
    PLTlt100.000 e severa eclampsia hanno un profilo
    di ipocoagulazione
  • Tutte le altre pz con profili TEG normali e
    moderata e severa eclampsia sono state sottoposte
    ad anestesia analgesia epidurale senza
    complicanze neurologiche

Sharma Anesthesiology 1999
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TEG
  • Prima della chirurgia
  • Quale diagnosi di problemi coagulativi e per
    trattamenti profilattici
  • Durante la chirurgia
  • Quale problema di coagulazione esiste
  • Dopo la chirurgia
  • Se il sanguinamento è dovuto a problemi
  • Chirurgici
  • Eccesso di eparina
  • Coagulopatia

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TEG Cause cliniche Tratt.suggerito
7ltRlt10 min fatt. coagul. X 1FFP
11ltRlt14 min fatt. coagul X 2FFP
R gt 14 min fatt. coagul X 4FFP
49ltMAlt54 mm PLT function 1-3 PLT U
49ltMAlt54 mm PLT function X 5 PLT U
MA a 40 mm o meno PLT function X 10 PLT U
a meno di 45 livello di fibrinogeno 0,06/kg cryo






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Applicazioni della TEG
  • Cardiochirurgia e chirurgia vascolare
  • Chirurgia maggiore addominale
  • Chirurgia toracica
  • Chirurgia dei Trapianti
  • Trauma
  • Ostetricia
  • Rianimazione
  • Chirurgia ortopedica
  • IMA
  • CID

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Applicazioni della TEG
  • E lunico device in grado di evidenziare uno
    stato protrombotico potenzialmente letale quale
    quello che conduce a IMA o ictus.
  • Il possibile trattamento integrato con inibitori
    delle PLT e trombolitici anche nellIMA
    conclamato può ridurre il rischio di riocclusione
    e rimpiazzare la terapia monofarmacologica

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Applicazioni della TEG
  • Nella CID esistono tre stadi ben definiti
  • I Fase protrombotica
  • II Fase di fibrinolisi secondaria
  • III Coagulopatia da consumo
  • Poiché tutti gli stati di sepsi possono evolvere
    in CID, la precoce diagnosi e trattamento della I
    fase può impedire levoluzione della patologia

43
Applicazioni della TEG
  • Infarto placentare
  • In gravidanza liperfibrinogemia e laumento del
    PAI causano uno stato di ipercoagulabilità che
    può causare infarto placentare

44
Luso della TEG consente
  • La monitorizzazione di tutte le fasi
    dellemostasi dalla formazione del coagulo alla
    lisi
  • Misura il rischio emorragico pre-intra e
    post-operatorio discriminando tra sanguinamento
    chirurgico e non
  • Diminuisce la somministrazione di sangue omologo
    ed emoderivati

45
La TEG
  • E lunico sistema in grado di evidenziare uno
    stato protrombotico

46
TEG
  • E in grado di dare un risultato in 15-20 min
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