Title: La storia della Termodinamica
1La storia della Termodinamica
- Un esempio di progresso scientifico e tecnico
nellarco - di oltre 200 anni
- Affinamento di concetti e di strumenti di misura
- Temperatura, Calore
- Generalizzazione di un problema tecnico
- Rendimento delle macchine termiche ? 2
principio - Nascita di nuovi concetti e nuove teorie
- Teoria cinetica dei gas, Entropia ? meccanica
statistica - Crisi del quadro teorico, nuovi sviluppi (cenni)
- Termodinamica e Meccanica Statistica nel XX
secolo
Luciano Ramello http//www.mfn.unipm
n.it/ramello/
2Di cosa vogliamo parlare ?
- Temperatura ......................................
............................ T - Calore (scambio di) ..............................
......................... ?Q - Calore specifico (a volume o pressione costante)
......... cv, cp - Lavoro, Energia (interna, variazione di)
....................... W, ?U - Leggi dei gas (ideali), equazione di stato
- Trasformazioni adiabatiche, isoterme, isobare,
isocore - Rendimento (macchine termiche) ...................
.............. ? - Entropia (variazione di), reversibilità/irreversib
ilità .... ?S - Probabilità ed entropia ..........................
............ S k logW - Teoria cinetica dei gas (Meccanica statistica)
e di alcuni scienziati che hanno segnato lo
sviluppo della T.D.
3Temperatura
- Osservazione qualitativa del grado di caldo
termoscopio ad aria di Galileo - Primi termometri basati sulla dilatazione di
liquidi (acqua, alcool, mercurio) - Come fissare una scala di riferimento ?
p 1 atm (760 mm Hg) Réaumur (1731) Fahrenheit (1686-1736) Celsius (1742)
Ghiaccio Fondente 0 32 0
Acqua bollente 80 212 100
- Definizione operativa di temperatura
- valore segnato da un termometro
- costruito secondo regole specificate
- (preferibile mercurio alcool bolle a 78 C,
acqua si dilata in modo irregolare sotto 4 C)
4Temperatura e calore (1)
- Si precisa la distinzione calore-temperatura J.
Black, medico e prof. di chimica a Glasgow ed
Edimburgo (1728-1799) riconosce che sono
necessarie due grandezze distinte per capire i
fenomeni termici - quantità di calore che e contenuta in un corpo
e puo fluirne dentro o fuori (grandezza
estensiva) in modo simile a una sostanza - intensità di calore che esprime la tendenza del
calore a uscire dal corpo in cui e contenuto
(grandezza intensiva) la temperatura - Black osserva che il calore fluisce dal corpo a
temperatura maggiore a quello a temperatura
minore, e che la temperatura di equilibrio
raggiunta dipende dalla massa dei due corpi e
dalla sostanza di cui sono costituiti. - La definizione oggi accettata di calore scambiato
e ?Q CDT, dove la capacita termica e C mc,
con m massa del corpo e c calore specifico il
calore specifico e circa costante (specie per i
solidi) al variare della temperatura in un
intervallo limitato
5Temperatura e calore (2)
- Queste osservazioni suggeriscono una possibile
unita di misura del calore la caloria (cal) e
la quantita di calore necessaria per elevare di
un grado Celsius la temperatura di un grammo di
acqua (tra 14.5 C e 15.5 C) allora per
definizione il calore specifico dellacqua a 15
C vale 1.0 cal/(gC) - Per i gas si trova che il calore specifico
dipende dalla trasformazione, si definiscono in
particolare i calori specifici cv (a volume
costante) e cp (a pressione costante) - Black osserva inoltre che nella fusione del
ghiaccio e nella evaporazione dellacqua (a
pressione costante) ci sono notevoli scambi di
calore benche la temperatura resti costante
deve esistere una relazione ?Q s?m (?m e la
massa di sostanza trasformata) la differenza ?
sacqua-sghiaccio viene definita calore latente di
fusione - Per lacqua il calore latente di fusione e 80
cal/g, quello di vaporizzazione 539 cal/g valori
elevati rispetto ad altre sostanze
6Calorimetria
- Lavoisier misura con Laplace nel 1779-1780 il
calore specifico di una decina di sostanze con il
calorimetro a ghiaccio
Questo calorimetro si basa sul calore latente di
fusione del ghiaccio, e misura la massa di acqua
prodotta dalla fusione nel contenitore
intermedio. Inizialmente Lavoisier si mantiene
equidistante tra la teoria del fluido calorico e
quella del moto molecolare, in seguito sia lui
sia Laplace, seguiti da Fourier, sviluppano la
teoria del fluido calorico (calorique)
7Calore forza motrice
- Tre settori industriali alla fine del 1600
sentono il bisogno di nuove sorgenti di forza
motrice - Minerario miniere superficiali di carbone
esaurite, occorre pompare via acqua da miniere
profonde - Tessile sviluppo dei telai meccanici,
insufficienza dellenergia idraulica - Metallurgico servono mantici per insufflare aria
nei forni, e magli per lavorare i pezzi - Prime idee di macchine a pressione
- atmosferica C. Huygens, D. Papin
- La pompa a vapore (Miners Friend) di T. Savery
- (ingegnere militare, 1698) sfrutta la pressione
atmosferica - per sollevare acqua fino a circa 25 m
tubo di mandata
vapore che condensa
tubo di aspirazione
8Prime macchine termiche
- Macchina di T. Newcomen del 1712 (livello
artigianale) ancora basata sulla pressione
atmosferica) - Faceva 12 corse al minuto
- Per ogni corsa, 45 l di acqua venivano sollevati
per 46 m di dislivello - Potenza effettiva 4 kW, potenza sviluppata
6.6 kW - Watt introdusse come unita di misura della
potenza quella del cavallo da birreria - 1 HP 150 lb 220 ft / minuto (circa 75
kgm/s 750 W) - percio la m. di Newcomen equivaleva a circa 5
cavalli - Motore Panda 900 29 kW
bilanciere
cilindro
serbatoio dacqua
catena
caldaia
9Come funzionava ?
- Prima immissione di vapore nel cilindro (laria
esce dal beccuccio h) - Getto di acqua freddda dal serbatoio u il vapore
condensa, il pistone scende spinto dalla
pressione atm. e compie lavoro - Nuova immissione di vapore nel cilindro, il
pistone sale (etc.)
Rendimento 4.7 milioni di libbre di acqua
sollevate di 1 piede per ogni bushel (38 kg) di
carbone
10Macchine più efficienti
- J. Smeaton (ingegnere, 1742-1792) variando poco a
poco le condizioni di funzionamento della
macchina di Newcomen arrivò a raddoppiarne le
prestazioni (9 milioni lbft/bushel) - Si precisarono i concetti di lavoro e potenza
(Smeaton) - James Watt costruiva strumenti scientifici
allUniv. di Glasgow nel 1763 il prof. Anderson
gli chiese di far funzionare un modello in scala
della macchina di Newcomen - Watt si rese conto che gran parte (3/4) del
calore immesso nella m. di Newcomen veniva
sprecato, dato che il cilindro e il pistone erano
appena stati raffreddati per far condensare il
vapore e andavano riscaldati nuovamente fino a
100 C - Watt provo dapprima a cambiare il materiale del
cilindro (ottone ? legno impermeabilizzato con
olio di lino) per ridurne la capacita termica
... ma il cilindro di legno si fessurava - Notando che occorreva una grande quantita di
acqua fredda per la condensazione, misuro
direttamente il calore di condensazione del
vapore ottenendo 534 cal/g
11Progressi di J. Watt
- Misurando il rapido aumento della pressione del
vapore con la temperatura, ed estrapolando a T lt
100 C, Watt capì che la macchina non poteva
funzionare riducendo la temp. del cilindro - Il cilindro motore doveva rimanere il più
possibile caldo - Watt maturò nel 1765 lidea del condensatore
separato un contenitore separato dal cilindro
principale e dedicato alla condensazione del
vapore, e presentò un primo brevetto il 5 gennaio
1769 (camicia di vapore per mantenere caldo il
cilindro motore, tenuta del pistone con olio o
cera) - Watt impiegò circa 10 anni per mettere in pratica
la sua idea aveva bisogno di cilindri in ferro
con precisione meccanica superiore (Wilkinson
industriale metallurgico sviluppò lalesatrice,
brevetto del 1774) - Nel 1775 con M. Boulton a Birmingham Watt
realizzò la prima macchina a vapore secondo il
suo brevetto nel 1778-79 le macchine di Watt
avevano già un rendimento di 18-19 milioni di
ftlb/bushel, più di 3 volte quello della
macchina di Newcomen
12Le macchine di Watt
- Rendimento
- RWatt 3 Rnewcomen
- Regolatore centrifugo
- Collegamento a parallelogramma tra asta del
pistone e bilanciere - Moto rotatorio con ingranaggio planetario
(1780-81) - Macchina a doppio effetto (12/3/1782)
- Ulteriori sviluppi vapore ad alta pressione, più
cilindri in serie
Misura della potenza 1 HP 150 lb 220 ft /min
(equivale a un normale cavallo da birreria)
13Le leggi dei gas
- Nel frattempo i fisici puri studiavano le
proprietà dei gas e dei vapori, avendo ormai a
disposizione - Termometri affidabili
- Metodi per eliminare il vapore acqueo
- Purificazione di gas diversi (ad es. CO2)
- Boyle trovò che per laria a temperatura costante
il prodotto pV è costante - Volta poi Dalton e Gay-Lussac trovarono che il
coefficiente di dilatazione termica è
praticamente lo stesso per tutti i gas DV a
V0DT - Dulong e Petit estesero le misure di Gay-Lussac a
T gt 100 C - Tutto questo permise di definire la nuova scala
assoluta di temperatura - T(Kelvin) T(Celsius) 273.15
- indipendente dalle proprieta particolari del
fluido termometrico, - (termometro a gas) e di stabilire lequazione
di stato del gas perfetto - pV nRT
Boyle, Volta, Dalton, Gay-Lussac, Dulong, Petit,
Simulazione Pressure Box
Le leggi dei gas e la conoscenza dei loro calori
specifici permettono di calcolare il calore
scambiato ?Q e il lavoro effettuato (oppure
subìto) W in una qualsiasi trasformazione
termodinamica
14Nicolas-Léonard-Sadi Carnot
- occorre elaborare dei ragionamenti applicabili,
non solo alle macchine a vapore, ma a qualsiasi
macchina termica immaginabile, qualunque sia la
sostanza adoperata e quali che siano le azioni a
cui essa è sottoposta
- Principi utilizzati da Carnot per raggiungere le
sue conclusioni generali - Impossibilità del moto perpetuo
- Necessità del passaggio di calore da un corpo
caldo ad uno freddo - Analogia con la ruota ad acqua Differenza di
livello tra due serbatoi ? Differenza di
temperatura tra due corpi
Carnot trova (1824) che si otterrà il rendimento
massimo quando nei corpi utilizzati non avviene
alcun cambiamento di temperatura che non sia
legato ad un cambiamento di volume
(trasformazioni adiabatiche reversibili senza
scambio di calore con lambiente, analizzate da
Poisson nel 1823 per i gas) inoltre per chiudere
il ciclo servono due trasformazioni isoterme
quando la sostanza (gas) e a contatto risp. con
il corpo caldo e con quello freddo
? ciclo di Carnot
15Rendimento massimo
Rendimento ? lavoro fatto
/ calore assorbito
- Carnot ideò il ciclo più semplice
- Operante tra 2 sole sorgenti a 2 temperature
diverse - Chiuso, cioè senza spreco di vapori/gas di
scarico caldi - realizzato mediante due trasformazioni
adiabatiche e due isoterme - Dimostrò che tutte le macchine reversibili
operanti fra le stesse temperature devono avere
lo stesso rendimento hREV , e che questo e
massimo - hREV gt hIRREV
- Senza poter fare un calcolo di hREV , concluse
che il rendimento aumenta se (T2-T1) aumenta
oppure se T1 (sorgente fredda) diminuisce oggi
(dopo lanalisi di Kelvin) sappiamo che - hREV 1-T1/T2
- Suggerì di usare macchine ad alta pressione e con
espansione in cilindri multipli, e suggerì il
motore a combustione interna, sapendo però che
allepoca (1824) non esisteva un combustibile
adatto, cioè facilmente polverizzabile, con
accensione pronta, etc.
16Rudolf Diesel
- R. Diesel si propone (nel 1878, 50 anni dopo
Carnot) di realizzare un motore a ciclo di
Carnot per raggiungere la massima efficienza
possibile - Conosce bene la termodinamica e le idee di Carnot
(studia al Politecnico di Monaco) - Studia motori ad ammoniaca ad alta pressione
(Parigi, fabbrica Linde), poi passa ad utilizzare
aria compressa (in Germania) ? compressione di
aria senza combustibile - Benchè la combustione isoterma sia la più
razionale (1893), si rende conto che il limite
pratico è legato non tanto alla temperatura
massima, quanto alla pressione massima ?
combustione graduale (mediante iniezione del
carburante) appross. con isobara (AB) - Nel 1897 viene provato ufficialmente il primo
motore Diesel due anni dopo un motore da 30 CV
(22 kW) raggiunge un rendimento del 30.7
Ciclo Diesel ideale
Ciclo Diesel effettivo
Trasf. adiabatiche
17Rendimento teorico del ciclo Diesel
Fase del ciclo calore assorbito () o ceduto (-) dal gas lavoro fatto () o subito (-) dal gas
AB (combustione) isobara ncp(TB-TA) p(VB-VA)
BC (espansione) adiabatica rev. 0 ncv(TB-TC)
CD (scarico) isocora -ncv(TC-TD) 0
DA (compressione) adiabatica rev. 0 -ncv(TA-TD)
Simulazione Adiabatic Piston
? 1-(1/rE)?-(1/rC)?/?(1/rE)-(1/rC) ?
cp/cv 3/2 (per laria) rE VC/VB (rapporto di
espansione) rC VC/VA (rapporto di
compressione) rC gt rE perciò
(1/rE)-(1/rC) gt 0 Rendimento teorico ? 64
con rE 5 e rC 15
18Primo e secondo principio della T.D.
- Nella seconda metà del 1800 vengono
(ri-)formulati ed accettati i due principi della
Termodinamica. - Conservazione dellenergia anche in presenza di
scambi di calore e/o lavoro, concetto di energia
interna U - DU ?Q - W
- (J.P. Joule misura lequivalente
meccanico della caloria R. Mayer medico e H.
Helmholtz fisiologo enunciano il principio di
conservazione dellenergia, influenzati dalla
filosofia della natura / forza vitale) - Impossibilità di estrarre lavoro da una macchina
operante con una sola sorgente (formulato da lord
Kelvin e M. Planck) - ovvero
- Impossibilità di flusso di calore spontaneo da
un corpo freddo a uno caldo (formulato da
Clausius) (S. Carnot, R. Clausius, Kelvin, M.
Planck)
19Due percorsi diversi
- Termodinamica pochi principi generali,
applicabili a una grande varietà di situazioni di
equilibrio - Risultati indipendenti dalle caratteristiche
particolari delle sostanze - Risultati generali rimangono validi anche con la
Meccanica Quantistica - Carnot, Kelvin, Clausius
- Meccanica statistica tentativo di calcolare le
proprietà macroscopiche con un modello
microscopico - Primo esempio teoria cinetica dei gas
- Per ogni nuovo sistema va fatta una nuova analisi
- Crisi di fine 1800 paradossi di Loschmidt e
Zermelo (replica di Maxwell e Boltzmann),
problema dei calori specifici dei gas biatomici
(risolto con lo sviluppo della Meccanica
Quantistica) - Maxwell, Boltzmann, Gibbs
Nota un modello come la teoria cinetica dei gas
introduce grandezze non osservabili, come la
massa m di una molecola
20La teoria cinetica dei gas
- D. Bernoulli (1738) la pressione è dovuta agli
urti delle molecole contro le pareti - Ipotesi di A. Avogadro (1811), prime misure
(imprecise) di NA a partire dal 1860 ? prime
stime (imprecise) delle masse molecolari - J. P. Joule, Krönig, R. Clausius (1857)
relazione tra pressione e velocita quadratica
media delle molecole pV1/3Nmltv2gt - (Nnumero di molecole, mmassa di una
molecola) - Dal confronto con lequazione di stato pVnRT
(con numero di molecole NnNA) si ha ½mltv2gt
3/2(R/NA)T - (R/NAk e la costante di Boltzmann) cioe la
temperatura e proporzionale allenergia cinetica
media di una molecola
Simulazione Gas in a Box
- Velocita molecolari dellordine di 500 m/s per
lossigeno - ma allora perche i gas diffondono lentamente
?
21Sviluppi della teoria cinetica
- R. Clausius (1856-58) valutazione diametro
molecolare, cammino libero medio L, la molecola
cambia direzione in modo casuale ad ogni urto
(random walk o passeggiata casuale) - Percorso netto dopo N urti in un tempo t in
media e SvNL percorso raddrizzato senza
urti / cambi di direzione SNLltvgtt - ? posso misurare S e quindi valutare N(S/S)2
ed L - (O2 a T ambiente L ? 0.1 mm)
- J. C. Maxwell (1860) distribuzione delle
velocità molecolari n(v)n0v2exp(-mv2/2kT) (O2 a
T ambiente ltvgt ? 500 m/s, simile alla velocità
del suono) - L. Boltzmann (1877) distribuzione di probabilità
dellenergia delle molecole n(E)n0exp(-E/kT) - J. W. Gibbs (1901-1903) formulazione più
generale della meccanica statistica
22Distribuzione delle velocità in un gas
- Alla stessa temperatura i gas più leggeri
(idrogeno, elio) hanno velocità maggiori di
quelli più pesanti
n(v)n0v2exp(-mv2/2kT)
mltv2gt è proporzionale a T, molecole piu leggere
hanno velocita maggiori
Simulazione Two Gas
23Difficoltà calori specifici dei gas
- Per i gas monoatomici (He, Ne, Ar, Kr, ) la
teoria cinetica riproduce bene i dati
sperimentali dei calori specifici molari - CV 3/2 R, g CP/CV 5/3 1.667 (teoria
cinetica) - Lestensione ai gas biatomici, basata
sullequipartizione ltEcin.gt 1/2 kT per grado
di libertà, e contando i gradi di liberta di
traslazione (3 direz.), rotazione (2 assi) e
vibrazione (1 cin. 1 pot.) prevede - CV 7/2 R, g CP/CV 9/7 1.286 (teoria
cinetica) - in disaccordo con i dati sperimentali per
H2, O2 e HI
Gas biatomico H2 H2 O2 HI Br2 I2
Temp. (C) -240 100 100 100 300 185
g 1.667 1.404 1.399 1.40 1.32 1.30
trasl.
trasl. rotaz.
trasl. rotaz. vibr.
Sembra che alcuni tipi di moto (vibrazionale, e
anche rotazionale per lidrogeno a bassissima
temp.) siano congelati a bassa temperatura
(Maxwell ca. 1860, Jeans ca. 1890) perché ?
(soluzione M.Q.)
24Fine della I parte
25Formalizzazione del II principio della T.D.
- R. Clausius riformulo il II principio della
Termodinamica introducendo una nuova grandezza
fisica, lentropia, che permette di trattare
matematicamente levoluzione dei sistemi verso
lequilibrio - Lentropia venne poi calcolata a livello
microscopico da L. Boltzmann nellambito della
nascente Meccanica Statistica (sviluppata a
partire dalla semplice teoria cinetica dei gas),
mediante il suo famoso teorema H - Le idee di Boltzmann incontrarono una forte
resistenza (Mach, Ostwald, Kelvin) e furono
pienamente accettate solo nel secolo successivo - Esaminiamo dapprima la definizione di entropia
data da Clausius, utilizzando per questo scopo il
ciclo di Carnot - poi esamineremo il collegamento con la Meccanica
Statistica
26Nasce lentropia
- Nel ciclo di Carnot gli scambi di calore ?Q1 e
?Q2 sono collegati da ?Q1/T1?Q2/T2 (lord
Kelvin lo dimostrò con le proprietà dei gas
perfetti 1 principio della termodinamica
DU?Q-W) - Questa relazione vale per ogni ciclo reversibile
tra due sorgenti a temperature T1 e T2
T2
sorgente calda
Per tutti i cicli il rendimento e ? W/?Q2
1-?Q1/?Q2
?Q2
sistema
W?Q2-?Q1
Per il ciclo di Carnot in particolare ?REV
1-T1/T2
?Q1
sorgente fredda
T1
La quantità ?S?Q/T (calore scambiato con la
sorgente T in una trasformazione reversibile,
diviso T si misura in J/K) fu introdotta da R.
Clausius (1854) lo stesso Clausius la chiamò
entropia (1865), dalla parola greca che significa
cambiamento. Nota se T1 1K, allora ?Q1
?S1(1K) e numericamente uguale a ?S1.
27Entropia e ciclo di Carnot
- Possiamo calcolare la variazione di entropia DS
di un sistema in una qualsiasi trasformazione
dallo stato a allo stato b il risultato non
dipende dal percorso scelto (purche sia
reversibile), lentropia S e una funzione di
stato
per un sistema che compie una trasf. chiusa
(ciclo) si ha sempre ?S(ciclo)0
tante sorgenti (reservoirs) a temperature variabil
i
altrettante macchine (engines) di Carnot
e una sorgente fredda standard a T1 1 K
Nel ciclo di Carnot calcoliamo la variazione di
entropia totale, ciclo sorgenti DS DS(ciclo)
DS(sorgenti), ma DS(ciclo) 0 DS
DS(sorgenti) -?Q1/T1 -?Q2/T2 0 (?Q1lt0 e
?Q2gt0 se gli scambi sono riferiti al ciclo ?Q1 e
?Q2 cambiano segno se riferiti alle sorgenti)
DS(totale) 0 in un ciclo reversibile cosa
succede in un ciclo irreversibile ?
28Entropia e rendimento II principio
- In un ciclo irreversibile il rendimento è minore
rispetto a un ciclo reversibile di Carnot
operante fra le stesse due temperature - hIRREV 1 ?Q1,IRREV/?Q2,IRREV lt 1
?Q1,REV/?Q2,REV hREV - Cioè (ponendo uguali le quantita di calore
cedute ?Q1) sarà ?Q2,IRREVlt
?Q2,REV - La variazione di entropia complessiva sarà
quindi - DS(totale) DS(ciclo) DS(sorgenti),
- DS(ciclo) 0 in entrambi i casi,
- DSREV(sorgenti) ?Q1,REV/T1 -
?Q2,REV/T2 0 - DSIRREV(sorgenti) ?Q1,IRREV/T1 -
?Q2,IRREV/T2 gt DSREV(sorg.) -
- Nelle trasformazioni irreversibili lentropia
S(ciclo sorgenti) di un sistema isolato
aumenta, mentre rimane costante nelle
trasformazioni reversibili per S vale una mezza
legge di conservazione, puo essere creata ma
non distrutta. - N.B. Le sorgenti vengono indicate
complessivamente come ambiente - Il secondo principio si può esprimere con DS?0
29Perché il ghiaccio fonde ?
- Il secondo principio (espresso come DS ? 0) ci
indica in quale direzione evolve un sistema, ad
esempio - Perché (a pressione di 1 atm) il ghiaccio fonde a
T gt 0 C e rimane solido a T lt 0 C ? - DS(sistema) Qfus/Tsist. 22.0 J/(mol K)
(cost.)
DS(sist.) DS(amb.) gt 0 per T gt 273.15 K
fusione irreversibile
DS(amb.) -Qfus/Tamb. a T-1C DS(amb.)
-22.1 J/(mol K) a T1C DS(amb.) -21.9
J/(mol K) (i segni si riferiscono alla direzione
in cui il ghiaccio fonde e lambiente cede calore
al sist.) DS(sist.)DS(amb.) 0 solo per T
273.15 K
30Collegamento T.D. M.S.
- E possibile seguire a livello microscopico i
movimenti di tutte le molecole (1019 in un mg di
gas) ? - No, pero e possibile determinare il
comportamento piu probabile del sistema con le
tecniche della Meccanica Statistica, se e nota
lespressione delle forze intermolecolari (per il
caso dei gas) - E cosi possibile calcolare con la M.S. le poche
grandezze macroscopiche necessarie per la
descrizione termodinamica (cioe macroscopica)
pressione, volume, temperatura, energia, entropia - Nel caso semplice del gas ideale (lenergia
totale del gas ideale e solo di tipo cinetico
perche si trascurano le forze intermolecolari)
la M.S. da gli stessi risultati della teoria
cinetica - Per sistemi piu complessi del gas ideale la M.S.
permette di ottenere risultati che non si
ottengono con la sola T.D. di equilibrio - Per comprendere la logica della Meccanica
Statistica e indispensabile chiarire prima il
concetto di Probabilita - In seguito esamineremo il caso della suddivisione
di N molecole tra le due meta di un recipiente
per arrivare al collegamento tra Entropia e
Probabilita
31Probabilità
- Il concetto di probabilità nasce con lanalisi
dei giochi dazzardo, per cercare di ridurre
lincertezza - La definizione classica di probabilità è quella
di Laplace - P(evento) (N. casi favorevoli) / (N. casi
possibili) - Lancio moneta P(testa) 1/2, P(croce) 1/2
- Lancio dado P(1) P(2) P(6) 1/6
- Una delle prime regole del calcolo è che, se due
eventi sono indipendenti, P(A e B) P(A)P(B)
(la probabilita di ottenere testa e 2
lanciando simultaneamente moneta e dado e
1/21/6 1/12) - Un esempio di risultato del calcolo in un gran
numero di lanci di due dadi, i lanci con
punteggio totale 3 saranno circa 1/18. - Nel caso del gas, si tratta di calcolare la
probabilita che il sistema di trovi in un
determinato macrostato il calcolo viene
affrontato contando quanti microstati (stati
microscopici) corrispondono a quel macrostato (N.
casi favorevoli), assumendo che il sistema
attraversi prima o poi tutti i microstati che
sono compatibili con la sua energia totale (N.
casi possibili) - il sistema spendera più tempo nei macrostati che
corrispondono a un maggior numero di microstati,
cioe in quelli più probabili
32Equilibrio a livello microscopico
- Un litro di acqua in equilibrio a 10 C
costituisce un macrostato (identificato da p, V,
T) - Dal punto di vista microscopico un litro di acqua
a 10 C è unespressione molto ambigua può
corrispondere a un gran numero di microstati (
elenco delle posizioni e velocità di tutte le
molecole), indichiamo questo numero con W - L. Boltzmann trovò il modo di eliminare questa
ambiguità dimostrò che il macrostato di
equilibrio per un sistema isolato doveva
corrispondere a quello di massima probabilità, - Prob. W / W0 (W0 è il numero totale di
microstati a disposizione del sistema, fissata la
sua energia) - Una importante proprieta dei sistemi
macroscopici e la seguente - per un sistema costituito da più sottosistemi A,
B, C, debolmente interagenti il numero di
microstati è dato da un prodotto
W WAWBWC - dividendo per W0 si vede che lo stesso vale per
la probabilità (PAWA/W0) P PAPBPC
33Entropia e numero di microstati
- Come viene raggiunto lequilibrio termodinamico
in un sistema isolato che parte da una
condizione di non equilibrio ?
t 0 fuori equilibrio
t t1 equil. parziale
t t2 equil. completo
Per t1 lt t lt t2 avvengono scambi di calore tra i
sottosistemi A, B, C in modo tale che P
PAPBPC aumenta fino allequilibrio completo
si sa che lentropia S è una grandezza
estensiva S SASBSC perciò lunica
relazione possibile tra entropia e probabilità
è S costantelogP cost.add. klogW -
klogW0 cost.add.
S k logW costante additiva
k 1.3810-23 J/K è la costante di Boltzmann
(introdotta da Planck il 14/12/1900)
34Esempio N molecole in un recipiente
- Supponiamo di avere N molecole uguali in un
recipiente di volume V, e cerchiamo di valutare
quale e la distribuzione piu probabile delle
molecole tra due meta del recipiente (volume
V/2) - Possiamo fare un esperimento con N10 utilizzando
10 dischi in moto casuale (su un piano senza
attrito) confinato da pareti disposte a quadrato
i dischi fanno urti tra di loro e con le pareti - In seguito possiamo valutare teoricamente le
probabilita per gli 11 macrostati possibili,
definiti dal numero k di molecole nella meta
di sinistra (k 0,1,2, , 10 molecole), e
confrontare con lesperimento eseguito con N10
dischi - Possiamo poi estendere il calcolo a N100 e
infine estrapolare a valori molto grandi di N
N e fissato quale la probabilita per k ?
k
N-k
35Lesperimento con 10 dischi
34 osservazioni
36La teoria contiamo i microstati
- N10 molecole (o dischi) contiamo il N. di
microstati W(k) aventi k molecole nella metà di
sinistra di un volume V - Numero totale W0 2N P(0) W(0)/W0 1/2N
1/1024 - P(1) W(1)/W0 N/2N 10/1024
- P(k) W(k)/W0 N!/k!(N-k)!/2N
- W(5) (N/21)(N/22)(N)/123N/2
678910/12345 252
k! k(k-1)(k-2)21
( semplificazione tra N! e (N-k)! )
k 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
W(k) 1 10 45 120 210 252 210 120 45 10 1
Vediamo che P(0) 1/1024 0.97610-3 e P(5)
252/1024 0.2461
k
N-k
37Confronto teoria-esperimento
- Contiamo quante volte si presentano
sperimentalmente i casi di 0,1,2, , 10 dischi
nella metà di sinistra, cioè determiniamo le
frequenze di questi 11 macrostati, nelle 34
fotografie dei dischi in movimento
- Confrontiamo le frequenze con la previsione
teorica basata sul calcolo - delle probabilità la previsione della
frequenza di k e 34 P(k)
38Grandi numeri
- N100 molecole, calcoliamo P(0) e P(50)
- P(0) 1/2N 0.78710-30
- W(50) 100!/50!50! 515253100/12350
3.0671093/3.0411064 1.0081029 - P(50) W(50)/2100 1.0081029/1.271030
0.07937 - Confrontiamo con il caso precedente N10
N P(0) esatto P(0) appross. P(N/2) esatto P(N/2) appross. Larghezza a metà alt.
10 0.97610-3 1.710-3 0.2461 0.2523 32
100 0.78710-30 1.510-23 0.07937 0.07979 10
1022 10-(31021) 7.9810-12 10-11
39Confronto N10 e N100
- Passando da N10 molecole a N100 la
distribuzione del numero di microstati diventa
piu stretta - la larghezza a meta altezza passa dal 32
(0.32) al 10 (0.10) - Con N1022 la larghezza a meta altezza diventa
10-11 (una parte su 100 miliardi), percio le
fluttuazioni su numero di molecole presenti nella
meta di sinistra diventano impercettibili
40Il II principio è statistico
k50 1029 microstati
N100 molecole
verde
blu
k 1.3810-23 J/K
- La Meccanica Statistica da una spiegazione
microscopica della irreversibilità essa è legata
al gran numero di collisioni che fanno perdere
rapidamente la memoria dello stato iniziale, il
comportamento del sistema è descritto da leggi
probabilistiche - Laumento di entropia è solo MOLTO probabile,
non necessario il II principio è statistico, è
la prima volta (Boltzmann, circa 1876) che un
principio statistico entra nella fisica.
41Paradosso di Loschmidt
- Leggi della meccanica classica reversibili
(invarianti per scambio t ? -t), come possono
generare irreversibilità ?
t0
t0Dt
t0Dt
inversione velocità
t02Dt
È possibile in natura questa fluttuazione gigante
tra gli istanti t0Dt e t02Dt ?
42Paradosso di Zermelo
- Si basa sul teorema di ricorrenza di Poincarè
(1890) - un sistema isolato e confinato in uno spazio
finito ritorna infinite volte in uno stato
arbitrariamente vicino a quello iniziale - Zermelo fece osservare (1896) che questo era
incompatibile con il principio di aumento
dellentropia - Sorprendente analogia con la teoria (mito ?)
delleterno ritorno di Nietzsche (La Gaia
Scienza, Così parlò Zarathustra 1882-1884) - E realmente applicabile a un sistema
macroscopico ? - Boltzmann calcolò che il tempo di ricorrenza per
1 cm3 di gas era superiore a 1010 anni 10
miliardi di anni, lordine di grandezza delletà
dellUniverso nella teoria del Big Bang.
43Difesa della meccanica statistica
- Uno dei punti cruciali è il grado di controllo
delle condizioni iniziali, che non può mai essere
assoluto per sistemi a molti corpi - Per un sistema di palle da biliardo, la presenza
di una persona in più in sala modifica
levoluzione in modo percettibile dopo soli 9
urti (M. Berry, 1978) - Per un gas in condizioni standard, linterazione
gravitazionale di un elettrone (m910-31 kg)
posto a 1010 anni-luce modifica levoluzione
microscopica dopo 56 urti (M. Berry, 1978) - Maxwell E un principio metafisico che le
medesime cause producano le medesime conseguenze
() questo non serve a molto in un mondo come
questo in cui le stesse cause non si riproducono
mai e niente avviene due volte. - Boltzmann Se si rompe un piatto è inutile
aspettare che esso possa aggiustarsi da solo.
44Boltzmann rimane solo
- Scienziati autorevoli erano avversi alla teoria
molecolare e allipotesi atomica - Mach (filosofo della scienza), Ostwald (chimico)
- lo stesso lord Kelvin (termodinamico classico)
- Maxwell muore nel 1879, Clausius nel 1888
- Boltzmann scrive nel 1898 Sarebbe una grande
tragedia per la scienza se la teoria dei gas
cadesse temporaneamente nelloblio a causa di un
transitorio atteggiamento di ostilità verso di
essa, come avvenne per esempio per la teoria
ondulatoria, abbandonata a causa dellostilità di
Newton. Sono consapevole di essere solo un
individuo che lotta debolmente contro la corrente
del tempo. Tuttavia è ancora in mio potere dare
contributi tali che, quando la teoria dei gas
risorgerà, non occorrerà riscoprire troppe cose.
45Un motivo in più per visitare Vienna ?
46Gli atomi esistono
- Robert Brown (botanico) nel 1827 osservò al
microscopio il moto irregolare di granuli di
polline (diametro ca. 5 mm) in acqua e trovò lo
stesso fenomeno per sospensioni inorganiche - Oggi sappiamo che le molecole sono circa 10000
volte più piccole delle particelle di polline - Albert Einstein nel 1905 elaborò una teoria
statistica del moto browniano che prevedeva
lallontanamento quadratico medio ltDx2gt di una
particella dalla posizione iniziale in un tempo
Dt - ltDx2gt 2 D Dt (D dipende da temperatura e
viscosità) - J.B. Perrin (1908) verificò la teoria di
Einstein, osservando i moti e la distribuzione
stazionaria di particelle di gommaresina in
sospensione in una colonna di liquido misurò per
la prima volta la massa delle molecole del fluido
e quindi il numero di Avogadro (NA) con
precisione dello 0.3.
47Esempio di moto browniano
- Traiettoria di una particella di diametro 2 mm
- registrata ogni 1/30 s per 24 s
(iniziorosso, fineblu)
0.5 mm
48Progressi della T.D./M.S. nel sec. XX
- M. Planck (1900) formula quantistica per la
densità spettrale della radiazione di corpo nero - A. Einstein (1907), P. Debye (1912) teoria del
calore specifico dei solidi - Bose, Eistein (1924) Distribuzione di
probabilità quantistica per i fotoni ? laser - Fermi, Dirac (1926) Distribuzione di probabilità
quantistica per gli elettroni ? elettronica - Transizioni di fase, superfluidità,
superconduttività - Fisica della basse temperature mK (1935), mK
(1960), nK - Modelli di stelle ordinarie e stelle di neutroni
(1926-39) - Cosmologia del Big Bang, radiazione di fondo a
2.7 K
49Modello fisico del Sole
densità in superficie 0.1 kg/m3 in
media 1.4103 kg/m3 al centro
150103 kg/m3
- Ingredienti del modello
- Forza di gravità spinge verso linterno
- Pressione (del gas e dei fotoni) spinge verso
lesterno - Produzione di energia reazioni nucleari
- Trasporto di energia irraggiamento (strati
interni), convezione (strati esterni)
50La radiazione del Big Bang
- Nel 1965 Penzias e Wilson scoprono una radiazione
di fondo con un massimo attorno a l1 mm
(microonde), corrispondente a T 2.7 K - La radiazione è molto uniforme scartando le
variazioni dovute al moto locale della Terra e
della nostra Galassia, la massima variazione di T
è 18 mK scartando lemissione radio della
Galassia, si vedono meglio le fluttuazioni
(immagine a destra) - Viene interpretata come un relitto della
radiazione a T 3000 K risalente allepoca della
formazione degli atomi (t0100000 anni)
51Commenti finali
- La termodinamica è un esempio dellintreccio tra
la spinta a risolvere un problema pratico (come
posso migliorare il rendimento della mia macchina
?) e gli sviluppi teorici più complessi (come
posso capire il secondo principio a livello
microscopico ?), abbastanza tipico nella fisica - Quando una teoria viene spinta ai limiti di
validità (teoria dei calori specifici, radiazione
del corpo nero) cè una crisi, seguita (si spera)
da un livello più avanzato di conoscenza - Perfezionare uno strumento o un metodo di misura
può dare buoni frutti - Non bisogna avere paura di rompere gli schemi
accettati (paradigmi) con idee eterodosse
52Letture consigliate I
- A. Prat Bastai, Calore, Materia e Moto,
Zanichelli 1981 - E. Bellone, Le leggi della termodinamica da Boyle
a Boltzmann, Loescher - C. H. Bennett, Demons, Engines and the Second
Law, Scientific American, November 1987, p. 88
trad. it. Le Scienze, Gennaio 1988 - P. W. Atkins, Il secondo principio, Zanichelli
1988 - R. P. Feynman et al., La fisica di Feynman,
Volume I, Parte 2, Inter European Editions
(bilingue), Amsterdam 1975 ? termodinamica
capitoli 39-46
53Letture consigliate II
- E. Schrödinger, Scienza e umanesimo. Che cosè la
vita (1945), Sansoni Ed. Nuova 1978 - J. Monod, Il caso e la necessità, Mondadori 1970
- I. Prigogine e I. Stengers, La nuova alleanza.
Metamorfosi della scienza (1979), Einaudi 1981 - I. Prigogine, Dallessere al divenire (1980),
Einaudi 1986 - G. Falk, Entropy, a resurrection of caloric a
look at the history of thermodynamics, Eur. J.
Phys. 6 (1985) 108 - D. Ruelle, Caso e Caos, Bollati Boringhieri 1992
54Ulteriore materiale
- Varianti di alcune trasparenze
- Trasparenze non utilizzate
55Temperatura e calore (1A)
- Si precisa la distinzione calore-temperatura J.
Black, medico e prof. di chimica a Glasgow ed
Edimburgo (1728-1799) riconosce che sono
necessarie due grandezze distinte per capire i
fenomeni termici - quantità di calore S che e contenuta in un
corpo e puo fluirne dentro o fuori (grandezza
estensiva) in modo simile a una sostanza - intensità di calore T che esprime la tendenza
del calore a uscire dal corpo in cui e
contenuto (grandezza intensiva) la temperatura - Black definisce la capacita termica di un
corpo G ?S/?T osservando che il calore
fluisce dal corpo a temperatura maggiore a quello
a temperatura minore ?S G?T - Black osserva inoltre che nella fusione del
ghiaccio e nella evaporazione dellacqua a
pressione costante ci sono notevoli scambi di
calore benche la temperatura resti costante
deve esistere una relazione ?S s?m (?m e la
massa trasformata) la differenza ?
sacqua-sghiaccio viene definita calore latente
di fusione
56Temperatura e calore (2A)
- A causa degli sviluppi della teoria del calore
verso la meta del secolo XIX, essenzialmente con
la scoperta del principio di conservazione
dellenergia, la grandezza estensiva S concepita
da Black non si chiama piu calore (heat) o
calorico (calorique) ma entropia (Clausius) - La capacita termica dopo Black e stata intesa
come - C TG T?S/?T, il calore latente dopo Black
e stato inteso come T? queste grandezze
derivate hanno avuto un immediato successo mentre
la concezione complessiva di J. Black (e di S.
Carnot) e stata misconosciuta - La definizione moderna di calore scambiato e ?Q
CDT, la capacita termica C e pari a mc, con c
(calore specifico) circa costante (specie per i
solidi) al variare della temperatura - Per i gas si trova che il calore specifico
dipende dalla trasformazione, si definiscono cv
(a volume costante) e cp (a pressione costante)
57Lavoisier
- Lavoisier era essenzialmente un chimico, diede il
nome agli elementi ossigeno, azoto e idrogeno
(elementi studiati anche da Priestley e
Cavendish), invento la moderna nomenclatura in
chimica - La sua attivita scientifica fu sostenuta dalla
moglie che lo aiutava nelle traduzioni
dallinglese e preparava le illustrazioni dei
suoi libri - Divenne Fermier General (esattore delle imposte)
per assicurarsi un buon reddito e continuare i
suoi studi - Purtroppo questo incarico gli sara fatale
durante la Rivoluzione Francese venne condannato
a morte e ghigliottinato nel 1794 (commento di
Lagrange è bastato un attimo per tagliare questa
testa, ma non basteranno cento anni per crearne
una simile)
58Si può violare il II principio ?
- Cerchiamo di produrre lavoro utilizzando una sola
sorgente di calore a T costante (T1T2 in fig.) - Riuscirà la nostra macchina a sollevare linsetto
? - Il nottolino deve avere una molla di richiamo e
uno smorzatore, se no rimbalzerebbe sulla ruota
dentata
- Il nottolino ha un moto di agitazione termica e
può alzarsi casualmente quando le pale fanno
girare la ruota in senso inverso - Allequilibrio (T1T2) gli scatti nei due sensi
si bilanciano ! - Se T1gtT2 il sistema funziona come previsto (e
non viola il II principio)
59Colore e Temperatura
- Il massimo dello spettro di emissione si
sposta a lunghezze donda minori (IR ? rosso ?
violetto ? ultravioletto) allaumentare della
temperatura
Uomo (T 310 K) con cerino acceso la scala di
colori corrisponde alla intensità dellemissione
IR
60Basse Temperature
- Record ottenuti con diversi sistemi fisici
- Elio liquido o solido fino a 0.1 mK
- Elettroni di conduzione (gas di Fermi) si è
scesi fino a 10 mK 10-6 K - Nuclei sotto il nK (10-9 K)
61Sviluppi più recenti della T.D.
- Termodinamica di non equilibrio ampliamento a
nuovi fenomeni (ad es. oscillazioni chimiche in
fase liquida), auto-organizzazione (ad es.
instabilità di Rayleigh-Benard) - Caos deterministico può emergere un
comportamento caotico in sistemi deterministici,
retti dalle equazioni di Newton (non è possibile
fare previsioni del tempo valide per più di una
settimana)
Strato sottile di fluido sottoposto a differenza
di temperatura
Celle convettive a struttura esagonale