CIRROSI BILIARE PRIMITIVA Caratteristiche cliniche - PowerPoint PPT Presentation

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CIRROSI BILIARE PRIMITIVA Caratteristiche cliniche

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CIRROSI BILIARE PRIMITIVA Caratteristiche cliniche Malattia colestatica cronica, pi frequente nelle donne, specie tra i 30 e i 60 anni. Decorre a lungo in modo ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: CIRROSI BILIARE PRIMITIVA Caratteristiche cliniche


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CIRROSI BILIARE PRIMITIVA Caratteristiche
cliniche
  • Malattia colestatica cronica, più frequente nelle
    donne, specie tra i 30 e i 60 anni.
  • Decorre a lungo in modo asintomatico,
    solo con elevazione degli enzimi di colestasi
    (gamma-GT, AP)
  • Si associa ad osteoporosi precoce
  • Nella fase avanzata della malattia si possono
    manifestarsi le complicanze della cirrosi

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CIRROSI BILIARE PRIMITIVA Caratteristiche
cliniche
  • Sintomi iniziali non specifici possono essere
    affaticabilità, secchezza delle secrezioni
    lacrimali e salivari (sicca syndrome), patologie
    artritiche e tiroidee
  • Il prurito è il primo sintomo specifico e può
    rimanere per anni lunico sintomo
  • Nelle fasi avanzate la malattia è caratterizzata
    da ittero colestatico

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CIRROSI BILIARE PRIMITIVA Patogenesi
  • E una malattia ad eziologia sconosciuta, a
    probabile patogenesi autoimmune
  • Lattacco immunologico avviene contro le
    cellule dellepitelio biliare (colangiociti)
  • E caratterizzata dalla lenta e progressiva
    distruzione dei dotti biliari intraepatici per un
    processo colangitico di tipo non suppurativo
  • La presenza nel siero di
    anticorpi anti-mitocondrio (AMA),
    è patognomonica per la
    diagnosi (97 dei casi)

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CIRROSI BILIARE PRIMITIVA Ipotesi
patogenetica immunologica nel sesso femminile
  • Passaggio trans-placentare di linfociti di
    origine materna che non vengono eliminati
    dal feto di sesso femminile
  • Aggressione immunologica verso antigeni
    fetali (linfociti T CD4 e CD8 attivati)

Graft versus host disease
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CIRROSI BILIARE PRIMITIVA
  • La diagnosi viene sospettata
  • in presenza di
    - aumento degli enzimi
    di colestasi dei sali biliari
    -
    aumento della bilirubina coniugata (nelle fasi
    avanzate)
    - osteoporosi precoce
    - xantelasmi cutanei (accumulo di
    colesterolo)
  • La diagnosi viene confermata
  • in presenza di positività degli anticorpi
    anti-mitocondrio (AMA)

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CIRROSI BILIARE PRIMITIVA
  • Al momento della diagnosi
  • Nel 50-60 dei casi
    assenza di sintomi
    positività per AMA
  • Nel 35 dei casi
    prurito / astenia / splenomegalia
  • Nel 25-70 dei casi
    associazione con altra patologia autoimmune

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CIRROSI BILIARE PRIMITIVA Patologie associate
  • Alterata funzionalità tiroidea (45)
    (può precedere la comparsa
    della PBC)
  • Sindrome sicca (70)
    (xeroftalmia, carie dentali,
    disfagia, tracheobronchiti)
  • Sindrome CREST (rara)
    (calcinosi cutanea, fenomeno di Raynaud,
    discinesia esofagea, teleangectasie)
  • Fenomeno di Raynaud (25)
  • Artrite reumatoide (rara)
  • Malattia celiaca (6)

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COLESTASI CRONICA COMPLICANZE
Sali biliari Maldigestione
grassi Colesterolo Rame
Deficit di vitamine liposolubili (D,K)
Prurito cutaneo Steatorrea / Calo
ponderale Xantomi /Xantelasmi Anello
Kayser-Fleischer Osteoporosi Difetti coagulatori
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STORIA NATURALE E PROGNOSI
  • La PBC è una malattia cronica, con lenta
    progressione
  • La malattia comprende 4 stadi distinti sulla base
    delle caratteristiche cliniche ed
    istopatologiche
  • Non tutti i pazienti raggiungono lo stadio IV o
    terminale (cirrosi)
  • I pazienti dello stadio III e IV debbono essere
    valutati per il trapianto di fegato

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FASI CLINICHE
11
STADI ISTOLOGICI
12
STADIO ISTOLOGICO (I)
Infiltrato flogistico portale
Colangite focale
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STADIO ISTOLOGICO (II)
Infiltrato portale e periportale
Rigenerazione duttulare
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Cirrosi Biliare Primitiva
Vie biliari normali
15
MODELLI PROGNOSTICI
(La biopsia epatica non è richiesta)
16
SOPRAVVIVENZA ATTUARIALE
Mayo risk score
3
4
5
Sopravvivenza attuariale ()
6
9
8
7
Anni
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LINEE TERAPEUTICHE ESSENZIALI
  • Negli stadi I-III il cardine della terapia è
    rappresentato dallacido ursodesossicolico
    (UDCA). LUDCA migliora i sintomi e gli indici di
    colestasi e potrebbe rallentare la progressione
    della malattia
  • Nello stadi IV lunica opzione terapeutica
    efficace è il trapianto di fegato
  • Terapie sintomatiche di supporto sono la
    somministrazione di vitamine liposolubili, di
    calcio e di colestiramina (per il controllo del
    prurito)

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TERAPIA DELLA CIRROSI BILIARE PRIMITIVAOpzioni
terapeutiche possibili
  • ACIDO URSODESOSSICOLICO unico farmaco che,
    somministrato a lungo termine, ha determinato un
    miglioramento della sopravvivenza e un ritardo
    nella indicazione al trapianto di fegato. La sua
    somministrazione sembra tuttavia poco efficace
    negli stadi avanzati di CBP
  • Colchicina
  • Prednisone
  • Azatioprina
  • Metotrexate

Hanno tutti un valido razionale duso ma la loro
valenza clinica è attualmente in corso di studio.

Sono inoltre in corso di studi di
associazione farmacologica, intesi a potenziare i
risultati della monoterapia con acido
ursodesossicoliico
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TERAPIA DELLA CIRROSI BILIARE PRIMITIVARisultati
di 4 studi clinici controllati con UDCA
  • Lacido ursodesossicolico (UDCA) migliora i segni
    biochimici di colestasi
  • In due dei quattro trials, lUDCA ha migliorato
    significativamente il prurito e lastenia
  • Sul piano istologico, lUDCA non determina chiari
    segni di miglioramento, a conferma del carattere
    irreversibile e progressivo della malattia
  • Nello studio clinico più lungo (4 anni), lUDCA
    ha migliorato significativamente la sopravvivenza
    dei pazienti

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INDICAZIONE
AL TRAPIANTO DI FEGATO
  • Mayo Risk Score gt 8
  • Bilirubina gt 6 mg/dl
  • Prurito non trattabile
  • Osteoporosi severa
  • Complicanze delle cirrosi
    (ipertensione portale)
  • Qualità di vita inadeguata

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CLASSIFICAZIONE MELD (Model
for End-Stage Liver Disease)
3,8 x Bilirubina (mg/dl)

11,2 x INR

9,6 x Creatinina (mg/dl)
Mortalità a tre mesi MELD lt 9 4
MELD 10-19 27 MELD 20-29 76 MELD
30-39 83 MELD gt 40 100
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DIAGNOSI DIFFERENZIALE
  • La positività degli anticorpi anti-mitocondrio,
    il sesso femminile, lassenza di markers
    virologici ed il quadro istopatologico sono i
    maggiori elementi indicativi per PBC
  • Diagnosi differenziale talora difficile, specie
    nei confronti delle colangiopatie ed epatiti
    autoimmuni
  • Nel 3-5 dei casi si ha istologia compatibile
    con PBC e negatività per AMA ed elevati titoli di
    ANA e ASMA colangiopatia autoimmune
    overlap-syndromes

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COLESTASI CRONICA Sindromi
overlapping (AMA-negative)
  • Vanishing bile duct syndrome
    - progressiva distruzione e scomparsa di
    segmenti del sistema biliare intra-epatico
    (duttopenia)
    - eziologia autoimmune, ischemica, infettiva,
    genetica
  • Sarcoidosi
    -
    coinvolgimento polmonare contemporaneo
    - granulomi localizzati nel parenchima
    (PBC granulomi in spazi
    peri-biliari e portali)
  • Epatite cronica da virus C

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COLESTASI CRONICA Sindromi
overlapping (AMA-negative)
  • Epatite cronica autoimmune
  • Tipo 1
    - ANA e
    ASMA-positiva (nuclear smooth muscle
    antibodies)
    - Sesso femminile
    (70)
    - Età 16-30 anni
    50 gt 50 anni
    - Associazione con
    patologia autoimmune tiroidite, colite ulcerosa,
    sinovite
  • Tipo 2

    - LKM-positiva (liver kidney
    microsomal antibolies) -
    Sesso femminile predominante
    - Età giovanile

    -
    Associazione con Ab anti tiroide, anti cellule
    parietali gastriche, anti cellule di Langherans

    - Associazione con tiroidite, diabete,
    vitiligine, epatite cronica C
  • Tipo 3

    - SLA-positiva (soluble liver
    antigens)
    - Sesso femminile (90)

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COLESTASI DA FARMACI
  • Elevazione persistente (2-6 mesi) degli indici
    di colestasi, con assente o scarso incremento
    delle transaminasi.
  • Infiltrazione infiammatoria dei duttuli biliari
    con edema ed apoptosi cellulare.
  • Danno genetico del trasporto epatico e/o del
    metabolismo epatico del farmaco.
  • Possibile evoluzione verso cirrosi biliare
    nonostante la sospensione del farmaco.

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DIAGNOSI DIFFERENZIALE
  • Sarcoidosi associata a colestasi
  • Epatite cronica attiva
  • Colangite sclerosante primitiva
  • Colangiti croniche autoimmuni (anti-mitocondrio
    negative)
  • Colestasi cronica da farmaci
  • Duttopenia idiopatica delladulto
  • Colestasi da graft versus host disease (GVHD)
  • Rigetto cronico di fegato (dopo trapianto)
  • Linfoma

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RISULTATI DEI 4 PRINCIPALI TRIALS CONTROLLATI DI
UDCA VS PLACEBO NELLA CBP
28
ERCP
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