Title: Cardiomiopatie
1Cardiomiopatie
- La definizione di miocardiopatia, introdotta
dallOMS e IFSC (international society and
fondation of cardiology) includeva tutte le
patologie in grado di produrre danno miocardico,
cioè anche le forme in cui il muscolo cardiaco
non è il primo bersaglio di malattia. Queste
ultime erano definite miocardiopatie specifiche. - Circulation 1996 93 841-842
2Cardiomiopatie(1)
- Sono un gruppo eterogeneo di malattie del
miocardio associate a disfunzione elettrica o
meccanica che solitamente (ma non
invariabilmente) esibiscono inappropriata
ipertrofia o dilatazione ventricolare. - Sono dovute ad una varietà di cause che
frequentemente sono genetiche. - Le C. possono essere confinate al cuore o essere
parte di disordini sistemici in grado di causare
morte cardiaca o progressiva disabilità dovuta a
scompenso cardiaco.
Circulation. 2006 113 1807-1816
3Cardiomiopatie(2)
- Sono classificate in
- PRIMARIE (genetiche,acquisite, miste) Sono le
C. confinate al miocardio e sono relativamente
poche numericamente. -
- SECONDARIE
- Dimostrano un coinvolgimento cardiaco come
parte di un disordine multiorgano.
Circulation. 2006 113 1807-1816
4Cardiomiopatie(3)
- Dalla definizione proposta sono escluse le forme
in cui il danno miocardico è conseguenza del
coinvolgimento di altre componenti (valvulopatia,
cardiopatie congenite, ipertensione sistemica,
aterosclerosi coronarica).
Circulation. 2006 113 1807-1816
5Cardiomiopatie
Circulation. 2006 113 1807-1816
6(No Transcript)
7Università degli studi di SienaU.O.C. di
Cardiologia UniversitariaDirettore Prof.Sergio
Mondillo
CARDIOMIOPATIE DILATATIVE
8Cardiomiopatie dilatative
- Sono caratterizzate da aumento dei volumi
telediastolico e telesistolico, - bassa frazione di eiezione e
- progressione clinica verso lo scompenso cardiaco
- Vengono raggruppate nelle forme
- a) primitive,miocardiopatie dilatative
idiopatiche(MCDI) - b) secondarie in cui è nota la causa che provoca
danno miocardico diretto
9Cardiomiopatie dilatative
- CLINICA
- Molti soggetti sono a lungo asintomatici hanno
sintomi minori. Quindi sviluppano sintomi con il
progressivo peggioramento della funzione
cardiaca. - Segni e sintomi
- dispnea, gambe e piedi gonfi, astenia, aumento
ponderale (ritenzioni di liquidi), palpitazioni,
lipotimie e sincopi, trombo-embolia.
105 litri al minuto 300 litri ora circa 8000
litri al giorno
11LO SCOMPENSO CAUSA UN ACCUMULO DI LIQUIDI
LO SCOMPENSO CAUSA UN ACCUMULO DI LIQUIDI
NEL FEGATO
NEL FEGATO
AGLI ARTI INFERIORI
AGLI ARTI INFERIORI
NEI POLMONI
NEI POLMONI
12Cardiomiopatie dilatative
- DIAGNOSI
- Anamnesi, esame fisico, esami strumentali (Ecg,
Rx torace, Ecocardiogramma, prova da sforzo,
cateterismo cardiaco, TC, RM ecc.) - Occasionalmente viene effettuata la biopsia
miocardica per ottenere una diagnosi eziologica.
13Cardiomiopatie dilatative
- ECG. Spesso evidenzia disturbi di conduzione
intraventricolare. - Ciò accade in fase avanzata ed il reperto non è
specifico.
14Cardiomiopatie dilatative
Rx Torace. Ingrandimento globale dellombra
cardiaca e Stao di congestione polmonare
15Cardiomiopatie dilatative
- ESAME ECOCARDIOGRAFICO
- Fornisce informazioni morfo-funzionali di
significato diagnostico e prognostico. - 1) Valutazione delle dimensioni
- 2) Valutazione della massa e geometria
ventricolare - 3) Valutazione del profilo(shape) ventricolare
- 4) Valutazione della funzione (sist e diast)
16Cardiomiopatie dilatative
- Le dimensioni del VS possono essere valutate con
precisione - E possibile, ottenere la misura dei volumi e
dei diametri interni - Valori di riferimentodTdVS 59mm M
- dTdVS 53mm F
- volTdVS 155ml M
- volTdVS 104ml F
17Cardiomiopatie dilatative
- Il VS ha una massa aumentata per laumento
notevole del volume, ma senza un incremento di
spessore delle pareti che anzi possono essere
assottigliate. -
18Cardiomiopatie dilatative
- Lindice di sfericità (SI) fornisce una idea
molto efficace del rimodellamento a cui va
incontro il VS. - SI short axis dimension / long-axis dimension at
end-diastole. Questo rapporto aumenta
raggiungendo valori gt0.76 per lincremento più
spiccato dellasse corto su quello lungo.
19Cardiomiopatie dilatative
- Nella maggior parte delle cardiomiopatie
dilatative vi è una riduzione globale della
cinesi ed il ventricolo assume un profilo
globulare. Le cavità ventricolari sono allargate
e con pareti sottili.
20Cardiomiopatie dilatative
Rapporto asse lungo asse
corto
Cut-off point di severità gt 0.76
21Cardiomiopatie dilatative
Eco 2D. Proiezione parasternale asse lungo.
22Cardiomiopatie dilatative
- Funzione sistolica depressa.
- INDICI
- Frazione di Eiezione lt 55
-
-
- Funzione diastolica
-
-
23Cardiomiopatie dilatative
E
A
E
E
A
A
E/A ratio lt 1
E/A ratio gt 2.1
E/A ratio gt 1
24Cardiomiopatie dilatative
- (tethering) dei lembi mitralici
-
25Cardiomiopatie dilatative
- Lo spiccato rallentamento del flusso favorisce la
comparsa di eco-contrasto spontaneo (smoke
effect). Questo fenomeno è predittivo di
aumentato rischio di trombosi intraventricolare.
26Cardiomiopatie dilatative
Effetto Fumo
27Cardiomiopatie dilatative
- La ridotta escursione dei lembi della v. mitrale
suggerisce una ridotta gittata cardiaca. Questa
configurazione detta fishmouth è caratteristica
di condizioni con severa riduzione dellefflusso
ventricolare.
28Cardiomiopatie dilatative
- La chiusura dei lembi valvolari mitralici è
ritardata rispetto allinizio della sistole.
Avviene ben dopo il picco dellonda R allecg.
29CDI
- La diagnosi di miocardiopatia dilatativa
idiopatica è fondamentalmente una diagnosi di
esclusione - FISIOPATOLOGIA(1)
- E familiare nel 35-50 dei casi con differenti
modalità di trasmissione -
30Geni implicati nella trasmissione delle forme
familiari di CDI(2)
- Distrofina trasmissione X-lined recessiva
- Lamina a/c trasmissione aut.dom. a
penetranza incompleta - Sarcoglicano trasmissione aut.recessiva
- Troponina T, catena pesante della beta
miosina(più frequentemente tali geni sono causa
di miocardiopatia ipertrofica)
31CDI
- FISIOPATOLOGIA(3)
- Sono state ipotizzate anche la
- patogenesi autoimmune (maggiore prevalenza di
HLA-B27,HLA-A2,HLA-DR4,HLA-DQ4 rispetto ai
controlli), - miocardite virale subclinica.
- Ha PROGNOSI sfavorevole rispetto ad altre forme
di miocardiopatie dilatative per il carettere
progressivo inesorabile.
32Cardiomiopatie dilatative
- 1) Cardiomiopatia da farmaci e tossici
- 2) Cardiomiopatia da alcol
- 3) Cardiomiopatia post-partum
- 4) Cardiomiopatia da amiloide
- 5) Cardiomiopatia di Chagas
- 6) Cardiomiopatia secondaria a miocardite virale
- 7) Cardiomiopatia indotta da tachicardia
33Cardiomiopatie dilatative
341)C.da farmaci
- Tra i vari farmaci molto comune è la tossicità
cardiaca da antineoplastici ed in particolare le
ANTRACICLINE, meno comune la tossicità da
CICLOFOSFAMIDE,antidepressivi triciclici,fenotiazi
ne,litio e composti come la cocaina. Non va
trascurata la tossicità causata dalla
radioterapia.
351)C. da farmaci
- La tossicità cardiaca da antracicline
(doxorubicina,daunorubicina, epirubicina) è
funzione di tre fattori - a) Dosi cumulative
- b) Concetrazioni plasmatiche
- c) Condizioni predisponenti
361)C. da farmaci
- Il rischio di cardiotossicità aumenta
significativamente per dosi cumulative(stimate
per doxorubicina) superiori a 550mg/m2 di
superfice corporea. -
371)C. da farmaci
- FISIOPATOLOGIA
- La patogenesi ipotizzata per la tossicità da
antracicline è relativa ad un danno da radicali
liberi, per il quale la riduzione dellanello
chinone-antracicline provocherebbe danno della
membrana cellulare attraverso la perossidazione
lipidica.
381)C. da farmaci
- Valutazione della tossicità da Antracicline
- Ecocardiografia
- Angiografia con radionuclidi
- Biopsia endomiocardica (nonostante lelevata
specificità è di limitato impiego a causa della
invasività e competenza specialistica richiesta
per ottenere e leggere i campioni)
391)C. da farmaci
- La CICLOFOSFAMIDE ad alte dosi( da 120 a 240
mg/kg) provoca disfunzione sistolica acuta(spesso
reversibile alla sospensione della terapia) ,
associata a bassi voltaggi Ecg, a causa della
miocardite emorragica e del versamento
pericardico indotti.
402)C. dilatativa da alcol
- La diagnosi di C. dilatativa da alcol richiede il
dato anamnestico dellassunzione protratta di
alcol. - In particolare i requisiti in termini di
assunzione alcolica sono - 90g/die per i M per almeno 5 aa
- 45g/die per le F per almeno 5 aa
- Un bicchiere di vino circa 15 g ( Brunello)
- Due bicchieri di vino circa (alcolemia 0,48 g/l)
41- Il grado alcolico di una bevanda è la quantità in
ml di alcool etilico presente in 100 ml - Per ottenere il contenuto di alcool in grammi,
occorre moltiplicare il grado alcolico per 0.8
(peso specifico dellalcool) - Lo Standard Alcoholic Drink contiene 12 g di
alcool
X 4
X 7
42Kloner et al. Circulation 2007 1161306-1307
432)C. dilatativa da alcol
- FISIOPATOLOGIA
- Effetti tossici dellalcol
- Deficit nutrizionale di tiamina
- Predisposizione sono più suscettibili i soggetti
con polimorfismo DD dellenzima di conversione
dellangiotensina
442)C. dilatativa da alcol
- Ha prognosi migliore rispetto alla CDI per il
potenziale arresto della progressione di malattia
in seguito a completa astensione dall alcol
45PROGNOSI
Cardiomiopatia Alcolica dopo astensione
Cardiomiopatia Dilatativa Idiopatica
Cardiomiopatia Alcolica senza astensione
Piano MR Chest 20021211638-1650
46Cardiotossicità da cocaina
- Tossicità (1) acuta
- (2) cronica
- Sindrome coronarica acuta
- aritmogenicità
- depressione della funz contrattile (C.dilatativa
reversibile) - (2) Cronica
- aterosclerosi precoce
- cardiomiopatia dilatativa permenente
-
- Circulation vol 85, No 2 February 1992
- Hellenic J Cardiol No 48 240-47, 2007
47Cardiotossicità da cocaina
Circulation Vol 85, No 2 February 1992
483)C. Post o peripartum
- E caratterizzata dalla comparsa di disfunzione
sistolica e insufficienza cardiaca clinicamente
evidente nel 3 trimestre di gravidanza o entro
sei mesi dal parto
493)C. Post o peripartum
- FISIOPATOLOGIA
- E spesso il frutto del sovrapporsi del
sovraccarico emodinamico gravidico ad una varietà
di patologie miocardiche preesistenti
503)C. Post o peripartum
- Prognosi è in genere favorevole, il 50 delle
pazienti va incontro a completo recupero, la
maggioranza va incontro a miglioramento. - Prognosi peggiore nelle donne di razza nera e
meno giovani - Va comunque sconsigliato a queste donne di
intraprendere una nuova gravidanza
51C. dilatativa post-ischemica
- (1)E in assoluto la forma dilatativa più comune.
- (2)Presuppone la presenza di malattia coronarica
- (a) presenza di eventi, rimodellamento
post-IMA - (b) in assenza, cardiopatia ischemica
cronica
52C. dilatativa post-ischemica
- Spesso differisce dalla CDI poiché il VS
- (1) non è uniformemente dilatato
- (2) non è uniformemente assottigliato
- (3) non è uniformemente ipocinetico
-
53C. dilatativa post-ischemica
54C. dilatativa post-ischemica
- Tuttavia la diagnosi differenziale non sempre è
così immediata. - Lo studio ecocardiografico può non essere
sufficiente. - Necessità di valutare lo stato delle
coronarie.(CORONAROGRAFIA)
55Coronaria sn
Aorta
Coronaria dx
Discendente anteriore
Circonflessa
56(No Transcript)
57C. dilatativa post-ischemica
- Rispetto alla CDI si aggiungono ulteriori
meccanismi di insuff. Valv. Mitralica - es. jet eccentrico da disfunzione ischemica di
un papillare
58C. dilatativa post-ischemica
- Lo studio eco o la ventricolografia in pz con
cardiopatia ischemica spesso mostrano un VS
dilatato, con estese aree ipocinetiche,
acinetiche o discinetiche e ridotta FE(lt40) - Tuttavia non tutti i segmenti immobili sono
necrotici.
59C. dilatativa post-ischemica
- Da ciò la necessità di individuare quel MIOCARDIO
PERSISTENTEMENTE IMMOBILE MA SUSCETTIBILE DI
RECUPERO FUNZIONALE DOPO RIVASCOLARIZZAZIONE
PERCHE VITALE (MIOCARDIO IBERNATO) - Rahimtoola. Am H Jour vol 117 n1 211-21
60C. dilatativa post-ischemica
61C. dilatativa post-ischemica
Scintigrafia Patologica
Stress
Rest
Stress
Rest
62C. dilatativa post-ischemica
- La individuazione del miocardio vitale e la
successiva rivascolarizzazione determina - (1) miglioramento regionale e globale della
funzione contrattile - (2) miglioramento dei sintomi di scompenso
cardiaco - (3)miglioramento della prognosi a lungo termine
- Heart 2004 90(Suppl V)v 26-v33
63C. dilatativa post-ischemica
64Cardiomiopatia diabetica
- La presenza in pz diabetico di un miocardio
disfunzionante (iniziale disfunzione diastolica o
sisto-diadolica, quadro dilatativo) in assenza di
malattia coronarica (coronarie indenni) consente
di parlare di CARDIOMIOPATIA DIABETICA. - Circ Res. 2006 98 596-605
65Cardiomiopatia Diabetica