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LA LIRICA DEL

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LA LIRICA DEL 200 IN ITALIA La poesia siciliana La poesia toscana Il dolce stil novo PROF.CANANA' MASSIMILIANO * * * * LA ROCCA DI LAGOPESOLE ED ELENA DEGLI ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: LA LIRICA DEL


1
LA LIRICA DEL 200 IN ITALIA
  • La poesia siciliana
  • La poesia toscana
  • Il dolce stil novo

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VOLGARI E GENERI LETTERARI
  • Policentrismo linguistico paragonato al
    policentrismo politico
  • Diverse realtà locali danno vita a generi
    letterari diversi
  • In Sicilia nasce la poesia lirica
  • In Toscana la poesia comico-parodica
  • La poesia religiosa in Umbria

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La Scuola siciliana
  • Poeti alla corte di Federico II

4
Federico I Barbarossa
Costanza dAltavilla (regno normanno di Sicilia)
Enrico VI (Impero di Germania)
Federico II (re di Sicilia dal 1208 - morto nel
1250)
5
Ha qualità politiche e intellettuali compone
egli stesso liriche damore, ospita
intellettuali di varia provenienza, si interessa
di scienze, ama la caccia e scrive un trattato di
falconeria De arte venandi cum avibus
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Con Federico II nasce il primo stato moderno
dEuropa
  • Centralizzato e burocratico, con funzionari
    altamente specializzati

Sono proprio i funzionari di corte a FARE
POESIA (scuola poetica viva dal 1220 al 1250)
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Politica culturale basata su UNIVERSALISMO e
LAICITA (autonomia dalla Chiesa)
  • Interessi culturali ampi
  • scienze naturali
  • scienze fisiche
  • scienze matematiche
  • Confronto con testi arabi e greci
  • Moltiplicazione centri culturali
  • 1224 Università regia a Napoli
  • Università di medicina a Salerno
  • Scuola di Capua (artes dictandi)
  • Messina vivo centro culturale

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La corte non ha sede fissa
  • È unelite culturale che si riconosce in un
    progetto

CASTELLO DI LAGOPESOLE CASTEL DEL MONTE
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Lattività letteraria per i poeti non è esclusiva
  • È un aspetto della complessiva rinascita culturale
  • È passatempo elegante

Si ipotizza la PROGRAMMATICA SOLLECITAZIONE a
imitare i POETI PROVENZALI
Valida alternativa alla tradizione culturale eccle
siastica
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Si fissano programmaticamente i temi (repertorio
di immagini e situazioni)
  • È poesia controllata, povera di risonanza
    sentimentale (TIROCINIO ARTISTICO)
  • Pubblico è la CORTE, omogenea agli autori

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Temi AMOR CORTESE
  • in genere privo degli aspetti feudali più
    accentuati
  • Riflessioni sulla natura ed effetti dellAmore
  • Con predominanza dellanalisi della FENOMENOLOGIA
    AMOROSA (gioia-tormento-visione-rivelazione-immagi
    ne della donna- effetti che provoca)

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TEMI POPOLARESCHI, NARRATIVI, DIALOGATI
  • Assenza di temi politici
  • polemici
  • autobiografici

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Generi e forme metriche
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CANZONE (endecasillabi e settenari alternati)
  • Forma lirica più nobile, riservata a temi cortesi
  • Fissata in un modello illustre, con STANZE chiuse
    e autonome divise in

FRONTE
PIEDE
PIEDE
VOLTA
SIRMA
VOLTA
CONGEDO o DEDICA nellultima stanza
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SONETTO (autore Giacomo da Lentini)
  • Per temi alti, dottrinari, teorici
  • proverrebbe dalla STANZA ISOLATA di canzone usata
    dai provenzali nelle tenzoni
  • dalla divisione fronte/sirma deriverebbe la
    ripartizione fra 2 QUARTINE (ABAB/ABAB) e 2
    TERZINE (CDE/CDE oppure CDC/DCD)

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Canzonetta
  • Temi più leggeri, narrativi o dialogati
  • Versi settenari oppure ottonari

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La lirica siciliana, a differenza di quella
provenzale, non si accompagnava alla musica
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La lingua
  • Volgare siciliano illustre con
  • latinismi
  • provenzalismi
  • gallicismi
  • Influsso delle artes dictaminis in uso nella
    curia cancelleresca imperiale

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La RIMA SICILIANA
  • Dal toscaneggiamento operato dai copisti toscani
    derivano modifiche alle rime, che i poeti toscani
    del 200/300 interpretarono come artifici
    voluti
  • ASCUSU/ USU gt ASCOSO/ USO (UgtO)
  • AVIRI/ SERVIRI gt AVERE/ SERVIRE (IgtE)

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Gli autori
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Federico II e i suoi figli naturali, Manfredi...
  • 1250 Manfredi governa di fatto il regno
  • 1258 Manfredi si fa eleggere re di Palermo
    usurpando il titolo, dopo la morte del fratello
    Corrado IV, al nipote Corradino, legittimo erede
  • 1266 Battaglia di Benevento contro Carlo dAngiò
    (chiamato da papa Clemente IV) gt morte di Manfredi

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ed Enzo
  • Sconfitto nel 1249 dai Bolognesi a Fossalta, Enzo
    muore prigioniero a Bologna (nel Palazzo di re
    Enzo) nel 1272
  • Con lui si estingue la dinastia svevo-normanna

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Jacopo da Lentini (il notaro, cfr. Purg.
XXIV,56)
  • Caposcuola per le tecniche formali e per la
    varietà tematica (discussione teorica sulla
    natura di Amore stilizzazione di motivi
    provenzali accenti di viva sensualità)

Meravigliosamente...
Io maggio posto in core
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  • Rinaldo dAquino, parente di S.Tommaso
  • Stefano Protonotarogt conosceva il greco, dotato
    di grande perizia tecnica
  • Guido delle Colonne, messinese, raffinato
  • Pier delle Vigne, capuano, dettatore, funzionario
    che probabilmente cadde in disgrazia e morì
    prigioniero, forse suicida in Toscana (cfr. Inf.
    XIII)
  • Giacomino Pugliese, con ambizioni di stile alto

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Cielo dAlcamo (forse un Michele di Alcamo, tra
Palermo e Trapani)
  • Tra il 1231 e il 1250 (per gli accenni a Federico
    II vivo e alle Costituzioni melfitane del 1231)
    scrive un Contrasto in cui una donna, dopo vari
    dinieghi, cede al suo corteggiatore

Rosa fresca aulentissima...
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  •  Rosa fresca aulentissima chapari inver la
    state,le donne ti disiano, pulzell e
    maritatetràgemi deste focora, se teste a
    bolontate  per te non ajo abento notte e
    dia,5  penzando pur di voi, madonna mia.Se
    di meve trabàgliti, follia lo ti fa fare.Lo mar
    potresti arompere, a venti asemenare,labere
    desto secolo tutto quanto asembrare  avere
    me non pòteri a esto monno10  avanti li cavelli
    maritonno.
  • Se li cavelli artónniti, avanti fossio
    morto,can issi sí mi pèrdera lo solaccio
    e l diporto.Quando ci passo e véjoti, rosa
    fresca de lorto,  bono conforto dónimi
    tuttore15  poniamo che sajúnga il nostro
    amore.Che l nostro amore ajúngasi, non
    boglio matalentise ci ti trova pàremo cogli
    altri miei parenti,guarda non tarigolgano
    questi forti correnti.  Como ti seppe bona la
    venuta,20  consiglio che ti guardi a la
    partuta.

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  • La lingua (siciliano con immissioni di altri
    dialetti meridionali) dimostra la provenienza
    dellautore
  • Luso di formule cortesi e la sapienza metrica ci
    dipingono un poeta colto, esperto nelle tecniche
    di versificazione
  • Tuttavia...

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  • La mescolanza di modi curiali e modi realistici
    (Contini) fa supporre uno scopo PARODISTICO e
    CARICATURALE
  • Lopera poteva essere rivolta a un pubblico
    popolare (gusto per la schermaglia amorosa), ma
    anche a un lettore colto (capace di cogliere la
    contaminazione di forme auliche e realistiche)
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