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Giovanni Paolo II - Sollicitudo rei socialis Lo spirito della cooperazione internazionale richiede che al di sopra della stretta logica di mercato vi sia ... – PowerPoint PPT presentation

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MASCI EMILIA-ROMAGNA
il polo regionale
interculturalità
microcredito
obiettivi di sviluppo del millennio
diritti umani per tutti
solidarietà internazionale
ONG e Associazioni di volontariato internazionale
lotta alla fame nel mondo
missioni delle Chiese nel mondo
Fraternità internazionale scout
adozioni a distanza
2
MASCI EMILIA-ROMAGNA
solidarietà internazionale
I PERCORSI DEL POLO IN REGIONE Molte delle
nostre comunità sono impegnate in opere di
adozioni internazionali a distanza, appoggio a
gruppi missionari, aiuto a laici o religiosi
impegnati in terre lontane. La nostra Regione ha
da tempo in attuazione un progetto di solidarietà
internazionale nellest Europa Risorgi Albania
articolato in tre tempi. Il primo si è terminato
a Tirana con i padri gesuiti, il secondo è in
attuazione con le suore domenicane ad Elbasan, il
terzo ci vedrà impegnati presso la città di
Kuciova assieme alla diocesi di Rimini. In
questo anno abbiamo percorso un tragitto di
approfondimento di cui portiamo allattenzione
del Sinodo dei Magister questi temi 1) La
comunità di Carpi il gran Torneo delle
Religioni 2) Assemblea di Zona MASCI a Rimini
(06.12.2008) Etica della responsabilità
oggi 3) Assemblea Regionale a Piacenza
(22.03.2009) La solidarietà
internazionale - testimonianze varie 4) W la
gente Le strade della solidarietà
Incontro interzone Forlì Ravenna Cesena
(30-05.2009) testimonianze varie
3
Comunità San Francesco - Carpi Il gran Torneo
delle Religioni
MASCI EMILIA-ROMAGNA
solidarietà internazionale
Obiettivo Noi della Comunità M.A.S.C.I. di San
Francesco abbiamo sentito lesigenza di conoscere
un po più da vicino e non solo per luoghi comuni
le altre religioni per poter educarci al valore
del dialogo e non trincerarci in atteggiamenti
preconcetti di chiusura.
Il lancio del gioco (pag 5 del libro) In un paese
lontano lontano viveva un popolo pacifico. Le
onde sporche e burrascose dei problemi del mondo
venivano ad infrangersi solo raramente sulle sue
belle spiagge. Isolati da tutto e fieri di
esserlo, i suoi abitanti dedicavano la maggior
parte del tempo al lavoro e alla famiglia, ai
divertimenti e agli amici. In questo paese viveva
un Re.
Per il nostro gioco abbiamo utilizzato il libro
che sintitola Il Re, il Saggio e il Buffone
Il Gran Torneo delle Religioni. di Shafique
Keshavjee, nato in Kenia nel 1955, che vive a
Losanna.
-------
Allapertura dei giochi nel vecchio chiostro,
trasformato in Teatro, presero posto vari
rappresentanti davanti ad un folto pubblico Una
voce dagli altoparlanti li presentò ad uno ad
uno. Per la squadra del cristianesimo il Dr.
Christian Clement, protestante di origine
svizzera . Per la squadra dellebraismo il
rabbino David Halévy israeliano. Per la squadra
del buddismo il maestro e monaco Rahula dello
Srilanka Per la squadra indù lo swami
Krishnananda indiano. Per la squadra islamica lo
sceicco e iman Ali Ben Ahmed egiziano Per la
squadra dellateismo Alain Tannier francese
Inizio del gioco (pag.19 del libro) Il Re,
insieme ai suoi consiglieri, decise di invitare i
rappresentanti più degni ed importanti delle
varie religioni affinché esponessero la loro fede
al popolo. Alla fine la religione migliore
sarebbe stata scelta. Fu così che iniziò il Gran
Torneo delle Religioni.
Le prove (vd.libro)   Dopo la presentazione
ognuno dei rappresentanti ha cercato di mettere
in luce i principi fondamentali della propria
religione. Dopo la presentazione i rappresentanti
enunciano la loro fede e rispondono alle
obiezioni e alle critiche degli altri al fine di
vincere il Torneo.
4
MASCI EMILIA-ROMAGNA
solidarietà internazionale
Rimini incontro di Zona MASCI 6 dicembre
2008 Prof. Michele La Rosa (ordinario di
Sociologia del lavoro presso lUniversità di
Bologna)   Etica della responsabilità oggi Come
governiamo oggi il cambiamento di fronte a
fenomeni negativi e positivi? Le trasformazioni
nella società postindustriale, poiché fenomeni
nuovi hanno rotto la solidarietà collettiva
tradizionale. A livello macro 1) 
finanziarizzazione delleconomia (puntare tutto
sullaspetto finanziario e non sulleconomia
reale) 2)  mondializzazione o globalizzazione
(aperti non solo i mercati ma i linguaggi, i
pensieri, le conoscenze) cui si contrappone
laspetto localistico 3)  sviluppo del terziario
avanzato (oggi è la ricchezza, la
produzione) 4)  introduzione nuove tecnologie
(hanno rivoluzionato le imprese, che hanno
esternalizzato e delocalizzato attività) 5)  svilu
ppo di nuovi lavori (la formazione oggi non può
più avere modelli predefiniti, si ricercano le
competenze trasversali) i lavori non standard
previsti dalla legge 30 (cd. Biagi) riguardano
per la maggior parte lavori non qualificati in
cui sono impegnati immigrati e giovani. 6)  invecc
hiamento precoce dei prodotti (non durano più di
tanto perciò ne derivano consumi indotti) poca
ricerca e sviluppo, molto profitto da parte delle
aziende. 7)  emergenza dei processi comunicativi
(perdita dei rapporti diretti personali)
8)  diffusa mentalità economicistica e
strumentale (si fa solo ciò che è utile)
espansione dellimpresa dentro la società   A
livello micro invece tre aspetti 1)  ricerca di
autonomia (si vuole essere autonomi Z. Bauman
individualmente insieme) 2)  creatività (siamo
più creativi del passato richiesta una
partecipazione psichica) 3)  forte
differenziazione funzionale (personalizzazione di
scelte, opzioni, modi di vita)  
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MASCI EMILIA-ROMAGNA
solidarietà internazionale
Piacenza Assemblea Regionale 20 marzo
2009 La solidarietà internazionale La
solidarietà è coscienza di un vincolo comune
Solidarietà è condividere con Cristo la passione
per il bene di tutti gli uomini   Le
testimonianze (alcuni spunti) -1)  padre
Casimiro (rettore del Collegio Alberoni di
Piacenza) il Collegio è il seminario diocesano,
nato nel 1751 per decisione del Cardinal Alberoni
di poter offrire ai poveri la possibilità di
diventare sacerdote. Oggi i poveri provengono da
tutto il mondo sono attualmente rappresentate 11
nazioni (Italia, Polonia, Bielorussia, Ucraina,
Ungheria, Slovacchia, Kossovo, Camerun, Togo,
Brasile, Ecuador) -2)  suor Giuliana
(scalabriniana) Il Vescovo di Piacenza
Scalabrini 100 anni fa diede vita ad unopera di
religiosi prima e di religiose poi dediti alla
accoglienza e cura dei migranti italiani per
lavoro in America e nel nord Europa. Ora invece
lopera si cura anche degli immigrati in Italia.
Operare con cuore di madre, intuendo di cosa
possano aver bisogno gli altri senza che debbano
chiedere o bussare. -3) Camilla, scolta del
Piacenza 4 è stata assieme al suo Clan in
estate in Albania, seguendo dei bambini sia a
Tirana che poi a Scutari, assieme a suore di
Madre Teresa e incontrando un ragazzo albanese di
20 ani che ha aperto una casa per i barboni, cosa
che nel suo Paese non è capita (perché il
volontariato? È cosa assurda)
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MASCI EMILIA-ROMAGNA
solidarietà internazionale
W LA GENTE! LE STRADE DELLA SOLIDARIETA Forlì,
30 maggio 2009 Le testimonianze 1) Sauro
(presidente Caritas diocesi Forlì-Bertinoro) Ci
vuole rispetto delle culture, ma con un patto di
cittadinanza (rispetto delle leggi, ecc.). Non
bisogna fare un miscuglio. Leducazione alla
mondialità e la solidarietà internazionale sono
necessità impellenti. Gli immigrati ci fanno
paura, perché sono poveri e ci richiamano con
il loro grido di giustizia. .. 2) Vanni (Ass.
LVIA Associazione di solidarietà e cooperazione
internazionale Volontari laici) Lassociazione
LVIA ha una metodologia formativa, anche
prolungata nel tempo, che parte comunque dal
sapere ascoltare le persone. I volontari sono
presenti in una decina di paesi in Africa e ora
anche in Albania (dove operano con i
giovani). 3) Alessandra (capo reparto AGESCI
FO 10) E in Comunità Capi da 7 anni ed è stata
in Brasile (nel 2003 e 2007) seguendo il
progetto Catavento Barrieraf Bahia Brasile. Ci
sono cinque centri di accoglienza per ragazzi che
hanno una propria famiglia, ma oltre la scuola,
questi avrebbero solo la strada (con quel che ne
segue). Ed è proprio da questa che questi centri
vogliono toglierli, dando ai ragazzi delle
attività pratiche, un pasto soprattutto, servizio
di doposcuola (compiti, gioco, ecc.).. 4)
Antonia e Tina (Comunità MASCI Meldola 1)
Solidarietà ai bambini della Bielorussia. La
Comunità di Meldola accoglie nelle famiglie
questi ragazzi, per uno o due mesi questo
periodo di ospitalità è sufficiente per fare
diminuire notevolmente il tasso di radioattività
5) Michele (Comunità MASCI Genitori in
cammino Forlì 11 Coriano) Michele e la moglie
hanno adottato, dopo aver perso due bimbi, bue
bambine una eritrea ed una etiope, di razze
diverse e addirittura in guerra fra
loro.. Fanno parte del G.M.A. (Gruppo Missioni
Africa, una volta Gruppo Missioni Asmara, ma ha
dovuto cambiare lultimo termine per poter
esercitare sia in Etiopia che in Eritrea)..
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MASCI EMILIA-ROMAGNA
solidarietà internazionale
MAGISTERO DELLA CHIESA CATTOLICA Anche la
solidarietà internazionale è un'esigenza di
ordine morale la pace del mondo dipende in larga
misura da essa. Giovanni Paolo II -
Sollicitudo rei socialis   Il principio, che
oggi chiamiamo di solidarietà, ....... è più
volte enunciato da Leone XIII col nome di
amicizia che troviamo già nella filosofia
greca, da Pio XI ed è designato col nome non meno
significativo di carità sociale, mentre Paolo
VI, ampliando il concetto secondo le moderne e
molteplici dimensioni della questione sociale,
parlava di civiltà dell'amore. Giovanni
Paolo II - Centesimus annus   La centralità
della persona umana e la naturale attitudine
delle persone e dei popoli a stringere relazioni
tra loro sono gli elementi fondamentali per
costruire una vera Comunità internazionale, la
cui organizzazione deve tendere all'effettivo
bene comune universale. dal Catechismo della
Chiesa cattolica   La collaborazione allo
sviluppo di tutto l'uomo e di ogni uomo infatti,è
un dovere di tutti verso tutti e deve, al tempo
stesso, essere comune alle quattro parti del
mondo Est e Ovest, Nord e Sud. Giovanni
Paolo II - Sollicitudo rei socialis Lo spirito
della cooperazione internazionale richiede che al
di sopra della stretta logica di mercato vi sia
consapevolezza di un dovere di solidarietà, di
giustizia sociale e di carità universale.
Paolo VI - Populorum progressio   All'inizi
o del nuovo millennio, la povertà di miliardi di
uomini e di donne è la questione che più di ogni
altra cosa interpella la nostra coscienza umana e
cristiana Giovanni Paolo II - Messaggio
per la Giornata Mondiale della Pace 2000
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MASCI EMILIA-ROMAGNA
solidarietà internazionale
POPULORUM PROGRESSIO (1967)
  • Linee direttrici
  • Lo sviluppo non è solo crescita economica ma
    promozione integrale delluomo
  • Critica al materialismo collettivista
  • Critica allopulenza egoistica
  • La dimensione planetaria della questione sociale
  • Gli sforzi, anche considerevoli, che vengono
    dispiegati per aiutare sul piano finanziario e
    tecnico i Paesi in via di sviluppo, sarebbero
    illusori, se il loro risultato fosse parzialmente
    annullato dal gioco delle relazioni commerciali
    tra Paesi ricchi e Paesi poveri. La fiducia di
    questi ultimi verrebbe profondamente scossa se
    avessero limpressione che si toglie loro con una
    mano quel che si porge con laltra
  • (Populorum Progressio, par. 56)

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MASCI EMILIA-ROMAGNA
solidarietà internazionale
Non credo al diritto del più forte, al
linguaggio delle armi, alla potenza dei
potenti.Voglio credere al diritto delluomo,
alla mano aperta, alla potenza dei
non-violenti.Non credo alla razza della
ricchezza, ai privilegi, allordine
stabilito.Voglio credere che tutti gli uomini
sono uomini e che lordine della forza e
dellingiustizia è un disordine.Non credo di
poter combattere loppressione laggiù se tollero
lingiustizia qui.Voglio credere che il diritto
è uno, qui e là, e che non sono libero finché un
solo uomo è escluso.Non credo che la guerra e la
fame siano inevitabili e la pace
inaccessibile.Voglio credere allamore dalle
mani nude e alla pace sulla terra.Non credo che
ogni pena varrà.Non credo che il sogno degli
uomini resterà un sogno e che la morte sarà la
fine.Anzi, oso credere al sogno di Dio stesso
un cielo nuovo, una terra nuova dove abiterà la
giustizia. Dom Helder Camara
SU DI NOI LA MISERIA DEL PROSSIMO   Tutta
lumanità è luno dellaltro, è un solo
volume. Nessun uomo è unisola, un tutto completo
in sè ogni uomo rappresenta un frammento del
continente, una parte dellinsieme se il mare
trascina via una zolla di terra, lEuropa intera
ne è diminuita, come se i flutti avessero
trascinato via un promontorio, la dimora dei
tuoi amici o la tua. La morte di ogni uomo ci
diminuisce, poiché apparteniamo al genere
umano quindi non domandare mai per chi suona il
rintocco della campana suona per te. John
Donne (Inghilterra, 1572 1631)
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MASCI EMILIA-ROMAGNA
solidarietà internazionale
ZONA MASCI DI BOLOGNA Le Comunità MASCI della
Zona di Bologna si sono impegnate nellambito
della solidarietà internazionale in questi
progetti    -1) attività di appoggio a progetti
di Clan AGESCI per attività di servizio in
Burkina Faso -2) n 6 adozioni a distanza
-3) finanziamento per la ristrutturazione di un
piccolo seminario, retto da padre Jean Mayele, a
Kinzabi, in Congo -4) finanziamento per una
casa di ritiro, accoglienza e preghiera, dei
Domenicani di padre Emanuele in Grecia -5)
finanziamenti vari per la costruzione di pozzi in
Burkina Faso -6) finanziamento per la
costruzione di una casa-famiglia con scuola per
bambine con handicap fisico, a Iringa, Tanzania,
tramite lassociazione Onlus Nyumba Ali.
RADICI Nella seconda metà degli anno 60, appena
terminato il Concilio Vaticano II un papa volle
dare voce al grido dangoscia che oggi in
maniera drammatica sale dai popoli della fame
verso i popoli dellopulenza Quel Papa era Paolo
VI, che nel 1967 scrisse unEnciclica
determinante la Populorum Progressio.
Determinante per lampio respiro, la visione
profetica e lo stile usato, come si può leggere
in questo brano Popolazioni intere sprovviste
del necessario vivono in uno stato di dipendenza
tale da impedire loro qualsiasi iniziativa e
responsabilità di promozione culturale e di
partecipazione alla vita sociale e politica, e
nasce la grande tentazione di respingere con la
violenza simili ingiurie alla dignità
umana.Lenciclica si chiudeva con un invito a
ala speranza e alloperare concretamente Se lo
sviluppo è il nuovo nome della pace, chi non
vorrebbe cooperarvi con tutte le proprie forze?
Sì, tutti! (dal libro Solidali con la
valigia Paoline 2007, per il 35 di nascita
della FOCSIV)
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MASCI EMILIA-ROMAGNA
solidarietà internazionale
Dal PATTO COMUNITARIO .. 8.3 La
mondialità8.3.1 Crediamo nella convivenza
pacifica e nella collaborazione tra i popoli e
cerchiamo di essere operatori di pace, impegnati
a costruirla nel nostro cuore e intorno a noi,
nella società nazionale ed internazionale, anche
collaborando con Comunità di altri Paesi e con la
Fratellanza scout mondiale.8.3.2 Ci impegniamo
a praticare e a diffondere la cultura
dell'accoglienza verso lo straniero che cerca nel
nostro Paese dignità e lavoro e a mettere in atto
iniziative di solidarietà e progetti di
ricostruzione e sviluppo per i popoli del Terzo
mondo o comunque in difficoltà, affinché trovino
una loro strada per la crescita.8.3.3 Noi
Adulti scout crediamo nella fraternità di tutti
gli uomini in quanto figli di un unico Padre.
Affermiamo, pertanto, che la convivenza degli
uomini deve basarsi sull'amore che per primi ci
impegniamo a vivere e testimoniare
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MASCI EMILIA-ROMAGNA
solidarietà internazionale
CITTA Mi impegnerò seriamente nella città,
Signore, per costruire sognando una civiltà
dellamore. Rispetterò ed accoglierò il diverso,
il povero, il debole, lo straniero, il piccolo e
lanziano. Andrò a votare, non con spirito di
parte, ma cercando di servire il bene comune.
Guarderò oltre i confini del mio Paese e
parteciperò secondo le mie possibilità ad
iniziative di solidarietà internazionale. Voglio
collaborare, Signore, alla costruzione di un
mondo fraterno, in cui la pace poggi sul
fondamento della giustizia.   (dalla regola di
vita dellAdulto Scout)
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MASCI EMILIA-ROMAGNA
solidarietà internazionale
Dalle LINEE PROGRAMMATICHE TRIENNALI PER IL MASCI
(Montesilvano 2007) CITTÀ  Nellessere cittadino
consapevole lAdulto Scout, in una logica di
prossimità che lo interroga sulle motivazioni dei
bisogni e delle scelte  di servizio, ricorda
di -         essere curioso -         essere
osservatore del territorio e delle esigenze che
esso esprime -         interrogarsi sul perché
delle cose -         mettere le proprie
competenze a disposizione -         essere
pronto ad apprenderne di nuove -         avere
una visione progettuale. Questo processo di
autoeducazione consente di passare da una logica
di assistenzialismo ad una logica di
partecipazione, creando un progetto di rete che
permette di non agire da soli nel superare il
bisogno e lasciare il mondo un po migliore di
come lo abbiamo trovato. Il che comporta, come
per tutti i progetti, la necessità della
verifica. In questottica assume particolare
rilevanza riconoscerci come componenti della
fratellanza scout internazionale che favorisce lo
scambio e larricchimento tra culture diverse e
può essere occasione di solidarietà  concreta. Il
tema dellimmigrazione e delle nuove povertà ci
interroga come scout, cristiani e come cittadini
nel ricercare le modalità di accoglienza e di
attenzione in grado di favorire la legalità e la
sicurezza. È quindi importante -       lascolto
senza pregiudizi -       lintegrazione, che
presuppone reciprocità nei rapporti -       il
superamento della paura del diverso, spesso
indotta da informazioni non corrette.  
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MASCI EMILIA-ROMAGNA
solidarietà internazionale
Non voglio che la mia casa venga cinta da mura
e tappata nelle finestre. Voglio che le culture
di tutte le terre si sporgano liberamente
nella mia casa, ma rifiuto di essere
sopraffatto da una sola di esse. (Gandhi)
Pensare che un popolo, una cultura, una
religione abbia diritto o il dovere di dominare
su tutto il resto del mondo, resta il segno di
un'epoca ormai trascorsa della storia. Il punto
d'incontro non può essere né la mia casa, né
quella del mio vicino esso si trova
all'incrocio delle strade, fuori delle mura,
dove potremmo eventualmente decidere di
piantare una tenda per il nostro presente.
(R. Panikkar)  
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MASCI EMILIA-ROMAGNA
solidarietà internazionale
LE MIE MANILe mie mani, coperte di cenere,
segnate dal mio peccato e da fallimenti, davanti
a te, Signore, io le apro, perché ridiventino
capaci di costruire e perché tu ne cancelli la
sporcizia. Le mie mani, avvinghiate ai mie
possessi e alle mie idee già assodate, davanti a
te, o Signore, io le apro, perché lascino andare
i miei tesori... Le mie mani, pronte a lacerare e
a ferire, davanti a te, o Signore, io le apro,
perché ridiventino capaci di accarezzare. Le mie
mani, chiuse come pugni di odio e di violenza,
davanti a te,o Signore, io le apro, deponi in
loro la tua tenerezza. Le mie mani, si separano
da loro peccato, davanti a te, o Signore, io le
apro attendo il tuo perdono. (Charles
Singer)
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MASCI EMILIA-ROMAGNA
solidarietà internazionale
UN ALFABETO PER LINTERCULTURA Anche lItalia,
come tanti altri Paesi del mondo, a causa delle
ondate migratorie è diventata una società plurale
sul piano etnico, culturale e religioso.Oltre
190 gruppi etnici, circa 100 lingue diverse,
molte presenze religiose tra cui spiccano per
incremento numerico la confessione ortodossa e la
religione islamica.Il futuro di questo sistema
plurale può essere immaginato secondo un modello
di multiculturalismo ma può essere anche
orientato verso una via italiana
allinterculturalità che è tutta da costruire a
partire dalla scuola e dalleducazione
  • PAROLE CHIAVE dellintercultura
  • CULTURA.
  • IDENTITÀ
  • CITTADINANZA
  • LAICITÀ
  • ETICA PUBBLICA

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MASCI EMILIA-ROMAGNA
solidarietà internazionale
Società relazionale In quanto uomini, noi
viviamo diverse relazioni che possono essere
naturali o liberamente scelte genitori e figli
padri e madri fratelli e sorelle insegnanti e
studenti donatori e riceventi e così via. Essere
in relazione fa parte del nostro essere uomini.
L'impegno nel creare rapporti atti a promuovere
la vita, appartiene al compito di ogni singola
persona e della società. La nostra società è
fortemente caratterizzata dal desiderio di
successo, di formazione, di consumo, di
esperienza, di divertimento non a caso parliamo
di una società del successo, della formazione,
del consumo, dell'esperienza, del divertimento.
Necessitiamo però anche di unione, di comunione
e di rapporti solidali per poter creare una
"società relazionale". Se vi sono buoni rapporti
tra gli uomini si possono risolvere i problemi
al contrario se il piano dei rapporti non è
ordinato tante situazioni diventano motivo di
conflitto. Perché le relazioni siano solide c'è
bisogno di tempo, pazienza, attenzione e
rinuncia. (mons. Wilhelm Hegger
vescovo di Bolzano-Bressanone - 2004 )
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MASCI EMILIA-ROMAGNA
solidarietà internazionale
COLLABORAZIONE PER GARANTIRE IL DIRITTO ALLO
SVILUPPO 446 La soluzione del problema dello
sviluppo richiede la cooperazione tra le singole
comunità politiche   447 La dottrina sociale
incoraggia forme di cooperazione capaci di
incentivare l'accesso al mercato internazionale
dei Paesi segnati da povertà e sottosviluppo   448
Lo spirito della cooperazione internazionale
richiede che al di sopra della stretta logica del
mercato vi sia consapevolezza di un dovere di
solidarietà, di giustizia sociale e di carità
universale (dal Compendio
della DSC)
ADOTTA LA FAMIGLIA UMANA Qualunque sia la tua
condizione di vita, pensa a te stesso e ai tuoi
cari ma non rimanere legato alla piccola ruota
della tua famiglia. Adotta, una volta per
sempre, la famiglia umana. Fa in modo di non
sentirti straniero in nessuna parte del
mondo. Vibra con le gioie e le speranze di
ciascun gruppo umano. Fa tue le sofferenze e le
umiliazioni degli uomini, tuoi fratelli. Educa
tuo figlio, fin dalla tenera infanzia allamore
per i più vasti orizzonti. Vivi in scala
mondiale, meglio ancora, universale. Elimina dal
tuo vocabolario le parole nemico, inimicizia,
odio, rancore. Nei tuoi pensieri, desideri e
azioni, sforzati di essere, ed essere di fatto,
magnanimo. Helder Camara (Brasile, 1909
1999)
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MASCI EMILIA-ROMAGNA
solidarietà internazionale
  • SVILUPPO SOSTENIBILE
  • Nel 1987 la World Commission on Environment and
    Development, conosciuta come Commissione
    Bruntland, pubblicò il rapporto Our Common
    Future. Il rapporto introduceva il concetto di
    sviluppo sostenibile come il modello da seguire
    necessariamente 'come approccio integrato alla
    politica economica per i decenni a venire',
    definendolo come 'uno sviluppo che soddisfi i
    bisogni presenti senza compromettere l'abilità
    delle future generazioni di soddisfare i propri'.
    La soddisfazione di bisogni e aspirazioni umane
    costituisce il principale obiettivo dello
    sviluppo che può essere considerato "sostenibile"
    alle condizioni che
  • esso soddisfi i bisogni primari di tutti i popoli
    contemporaneamente, ovvero che sia estesa a tutti
    la possibilità di dare realtà alle proprie
    aspirazioni a una vita migliore
  • il ritmo di diminuzione delle risorse non
    rinnovabili precluda il meno possibile ogni
    opportunità futura.

IL VALORE DELLISTRUZIONE IN TEMPO DI CRISI
Unimpegno globale Rendere accessibile a tutti
il diritto allistruzione appare in questo
momento di crisi economica uno strumento
indispensabile, se non lunico, in grado di
ridurre gli squilibri del pianeta.Qualcosa è
stato fatto. Ma molto resta ancora da fare. Il
2009 è stato proclamato dalle Nazioni Unite Anno
internazionale dellapprendimento sui diritti
umani. Un anno decisivo dunque per il
raggiungimento del secondo degli Obiettivi del
Millennio fissati per il 2015, ovvero rendere
universale leducazione primaria. Fra il 1999 e
il 2005 il totale dei bambini che non avevano
accesso a scuola è passato da 103 a 75 milioni.
Nei Paesi del Sud del mondo è inoltre aumentata
la percentuale dei bambini che hanno completato
il ciclo di istruzione primaria, passando dal 69
del 1995 al 79 del 2005. Gli aiuti pubblici
destinati allistruzione sono più che raddoppiati
a partire dal 2000, quando, cioè, i leader del
mondo si sono riuniti nel Summit sugli Obiettivi
del Millennio, impegnandosi a raggiungere quello
delleducazione primaria per tutti entro il 2015.
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MASCI EMILIA-ROMAGNA
solidarietà internazionale
DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI
Il 10 Dicembre del 1948, a Parigi nel Palazzo "de
Chaillot", i 58 Stati Membri dell'Assemblea
Generale delle Nazioni Unite adottarono la
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, con
48 Stati a favore e 8 astenuti (2 paesi non erano
presenti alla votazione). L'Assemblea Generale
proclamò la Dichiarazione come uno "standard
comune per tutti i popoli e tutte le Nazioni",
attraverso il quale gli individui e la società
dovrebbero "adoperarsi continuamente, a livello
nazionale ed internazionale, per assicurarne un
riconoscimento ed una osservanza effettivi ed
universali".La Dichiarazione non costituisce un
documento giuridicamente vincolante, ma i suoi
contenuti sono stati tradotti in forma
giuridicamente vincolante in due trattati
adottati nel 1966 il Patto Internazionale sui
diritti economici, sociali e culturali e il Patto
Internazionale sui diritti civili e politici.
Insieme alla Dichiarazione Universale, tali
Patti costituiscono la Carta Internazionale dei
Diritti Umani. Essa ha aperto la strada a più di
60 strumenti sui diritti umani, che nel loro
insieme creano uno standard internazionale dei
diritti di ciascun essere umano in ogni parte del
mondo. Inoltre il riferimento alla Dichiarazione
universale ritorna più volte nelle legislazioni e
costituzioni nazionali, nei testi di
organizzazioni regionali intergovernative come
lUnione Europea, e nei trattati e risoluzioni
adottate dal sistema delle Nazioni Unite. Dal
1948 ad oggi, la Dichiarazione Universale è stata
tradotta in più di 200 lingue e resta uno dei più
conosciuti e più spesso citati documenti sui
diritti umani al mondo. Essa afferma la "dignità
di tutti i componenti la famiglia umana", come
"fondamento di libertà, giustizia e pace nel
mondo". Il principio di non discriminazione è
tra gli elementi fondanti su cui si basa tutto il
testo della Dichiarazione, poi tradotto in tutti
gli altri strumenti internazionali sui diritti
umani. Già nel dibattito che portò alla sua
stesura, il nodo dei diritti delle donne e
delleguaglianza fra i sessi fu oggetto di un
dibattito acceso senza il protagonismo delle
donne, e le loro battaglie di allora, forse la
Dichiarazione universale sarebbe meno universale
di come tutti e e tutte oggi la conosciamo.
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MASCI EMILIA-ROMAGNA
solidarietà internazionale
  • GLI OTTO OBIETTIVI DEL MILLENNIO
  • Dimezzare la povertà assoluta e la fame nel
    mondo
  • Assicurare l'istruzione elementare a tutti i
    bambini e le bambine del mondo
  • Promuovere la parità fra i sessi.
  • Ridurre di 2/3 la mortalità dei bambini al di
    sotto dei 5 anni di età.
  • Ridurre di 2/3 la mortalità materna.
  • Fermare ed invertire il trend di diffusione
    dellHIV/AIDS
  • Assicurare la sostenibilità ambientale
  • Sviluppare un partenariato globale per lo
    sviluppo cooperazione allo sviluppo,
    cancellazione del debito estero dei paesi più
    poveri, coerenza delle politiche, governance
    mondiale

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MASCI EMILIA-ROMAGNA
solidarietà internazionale
ZONA MASCI DI BOLOGNA Siamo tutti chiamati, anzi
obbligati, ad affrontare la tremenda sfida
dell'ultima decade del secondo Millennio. Anche
perché i pericoli incombenti minacciano tutti
una crisi economica mondiale, una guerra senza
frontiere, senza vincitori né vinti. Di fronte a
simile minaccia, la distinzione tra persone e
Paesi ricchi, tra persone e Paesi poveri, avrà
poco valore, salvo la maggiore responsabilità
gravante su chi ha di più e può di più.
Ciascuno è chiamato a occupare il proprio posto
in questa campagna pacifica, da condurre con
mezzi pacifici, per conseguire lo sviluppo nella
pace, per salvaguardare la stessa natura e il
mondo che ci circonda.
Perciò, sull'esempio di Papa Paolo VI con
l'Enciclica Populorum Progressio, desidero
rivolgermi con semplicità e umiltà a tutti,
uomini e donne senza eccezione, perché, convinti
della gravità del momento presente e della
rispettiva, individuale responsabilità, mettano
in opera -con lo stile personale e familiare
della vita, con l'uso dei beni, con la
partecipazione come cittadini, col contributo
alle decisioni economiche e politiche e col
proprio impegno nei piani nazionali e
internazionali- le misure ispirate alla
solidarietà e all'amore preferenziale per i
poveri. Così richiede il momento, così richiede
soprattutto la dignità della persona umana,
immagine indistruttibile di Dio creatore, ch'è
identica in ciascuno di noi. (Giovanni Paolo
II Sollicitudo rei socialis, 47)
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solidarietà internazionale
COMBATTERE LA POVERTÀ, COSTRUIRE LA
PACE Messaggio per la Giornata della pace 2009
Lotta alla povertà e solidarietà
globale 8. Una delle strade maestre per costruire
la pace è una globalizzazione finalizzata agli
interessi della grande famiglia umana. Per
governare la globalizzazione occorre però una
forte solidarietà globale tra Paesi ricchi e
Paesi poveri, nonché all'interno dei singoli
Paesi, anche se ricchi. È necessario un codice
etico comune , le cui norme non abbiano solo un
carattere convenzionale, ma siano radicate nella
legge naturale inscritta dal Creatore nella
coscienza di ogni essere umano (cfr Rm 2,14-15).
Non avverte forse ciascuno di noi nell'intimo
della coscienza l'appello a recare il proprio
contributo al bene comune e alla pace sociale? La
globalizzazione elimina certe barriere, ma ciò
non significa che non ne possa costruire di
nuove avvicina i popoli, ma la vicinanza
spaziale e temporale non crea di per sé le
condizioni per una vera comunione e un'autentica
pace. La marginalizzazione dei poveri del pianeta
può trovare validi strumenti di riscatto nella
globalizzazione solo se ogni uomo si sentirà
personalmente ferito dalle ingiustizie esistenti
nel mondo e dalle violazioni dei diritti umani ad
esse connesse. La Chiesa, che è segno e
strumento dell'intima unione con Dio e dell'unità
di tutto il genere umano , continuerà ad offrire
il suo contributo affinché siano superate le
ingiustizie e le incomprensioni e si giunga a
costruire un mondo più pacifico e
solidale. .. Dal Vaticano, 8 Dicembre
2008 BENEDICTUS PP. XVI
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Trentino Alto Adige
Emilia-Romagna
Marche
MASCI POLO INTERREGIONALE VENETO
FRIULI VENEZIA GIULIA TRENTINO ALTO ADIGE
MARCHE EMILIA-ROMAGNA
Friuli Venezia Giulia
Srecno Pot Gut Pfad Sretan Put Buona Strada
natura ambiente acqua rifiuti i quattro elementi
da conoscere, rispettare, utilizzare per un nuovo
mondo
costruttori di ponti e non di muri
"se noi non bruciamo d'amore gli altri moriranno
di freddo
Veneto
Voglio collaborare, Signore, alla costruzione di
un mondo fraterno, in cui la pace poggi sul
fondamento della giustizia.
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COMUNITÀ DI SANT'EGIDIO   GENTI DI PACE   Siamo
uomini e donne di tutto il mondo apparteniamo a
popoli, nazioni, etnie, culture e religioni
diverse.   SIAMO GENTI DI PACE   Alcuni di noi
hanno lasciato i loro paesi per le guerre, le
persecuzioni e le discriminazioni. Altri hanno
lasciato le loro case e le loro famiglie, per
cercare un futuro migliore. Altri ancora vivono
in paesi del benessere dove non c'è più fame né
guerra.   SIAMO GENTI DI PACE   Abbiamo tutti un
sogno che i popoli vivano insieme, perché
nessuno sia più straniero. Vogliamo vivere un
movimento tra genti diverse, dove le diversità
siano un valore. Sappiamo che il rispetto
dell'altro, la non-violenza, la giustizia, la
solidarietà, la stima vicendevole non sono un
sogno, ma un segreto per salvare la terra su cui
viviamo.   SIAMO GENTI DI PACE CHE
CREDONO       nel rispetto di ogni uomo e di
ogni donna, perché la vita di ciascuno è sacra
ognuno è creatura di Dio   nella
non-violenza, come arma più forte di ogni
violenza, capace di suscitare e-nergie buone in
ognuno.      che è giusto ed è bello, impegnarsi
perché tutti possano godere degli stessi diritti
e divenire cittadini a pieno titolo di un mondo
più giusto   nella solidarietà, con tutti,
ma in particolare con chi soffre ed è debole
nella pace, desiderio profondo di ogni donna e
ogni uomo. Vogliamo vivere secondo questi
principi, con l'aiuto di Dio. L'amore per la pace
ci fa riconoscere tutti, nessuno escluso, come
fratelli e sorelle figli di un unico Dio, anche
se diversi per lingua, cultura o religione.
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solidarietà internazionale
Le Comunità MASCI dellEmilia-Romagna invitano
tutte le Comunità sorelle e ciascun Adulto Scout
delle altre regioni a salire insieme sullarca
per salpare verso cieli nuovi e terre nuove,
abbracciati dallarcobaleno multicolore di Dio
che si dona Lui stesso come Pace a noi e al
mondo.
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