IL CARCINOMA RENALE - PowerPoint PPT Presentation

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IL CARCINOMA RENALE

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Title: IL CARCINOMA RENALE Author: F.O. Created Date: 11/16/2005 5:14:39 PM Document presentation format: Diapositive 35 mm Other titles: Times New Roman Tahoma Arial ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: IL CARCINOMA RENALE


1
I TUMORI DEL RENE
2
I TUMORI DEL RENE
3
I TUMORI DEL RENE
collettori anteriori
collettori intermedi
la rete linfatica superficiale e profonda
confluisce a destra in TRE collettori linfatici
che raggiungono i linfonodi lomboaortici
collettori posteriori
4
I TUMORI DEL RENE
  • Epiteliali
  • Benigni
  • adenoma corticale lt3cm
  • oncocitoma vero
  • Maligni
  • adenocarcinoma (T. Grawitz)
  • Connettivali
  • Benigni
  • fibroma
  • lipoma
  • leiomioma
  • angioma
  • angiomiolipoma
  • Maligni
  • sarcoma

5
TUMORE DI WILMS
  • IL NEFROBLASTOMA (T. DI WILMS) è un tumore
    embrionale e RAPPRESENTA IL 5 DEI TUMORI RENALI
    PRIMITIVI ED E' IL PIU' FREQUENTE TUMORE SOLIDO
    DEL BAMBINO
  • La presentazione clinica prevalente è la massa
    addominale con dolore e incremento volumetrico
    dell'addome
  • STORIA NATURALE La neoplasia, generalmente
    confinata all'organo di origine, può talvolta
    superarne i limiti anatomici e infiltrare i
    tessuti circostanti. Metastasi a distanza possono
    essere evidenti già alla diagnosi nel 10 dei
    casi, coinvolgendo principalmente i polmoni.

6
TUMORE DI WILMS
  • STRATEGIA TERAPEUTICA L'intervento chirurgico di
    nefrectomia con eventuale dissezione dei
    linfonodi regionali e para-aortici omolaterali al
    tumore costituisce il momento terapeutico più
    importante.

7
TUMORE DI WILMS
  • STRATEGIA TERAPEUTICA
  • CHIRURGIA
  • Chemio terapia pre o post operatoria
  • (actinomicina-D, vincristina e adriamicina)
  • risultati ottenuti con queste due strategie sono
    di fatto sovrapponibili.

8
TUMORE DI WILMS
  • Stadio 1. Il tumore che interessa solo il rene è
    stato eliminato completamente con lintervento
    chirurgico si esegue la chemioterapia per circa
    2 mesi.
  • Stadio 2. Il tumore è stato operato
    completamente, però coinvolgeva anche le
    strutture che si trovano accanto al rene la
    chemioterapia dura circa 3 mesi.
  • Stadio 3. La massa viene asportata ma resta un
    residuo, oppure si rompe durante lintervento,
    oppure vi sono dei linfonodi vicino al tumore che
    contengono cellule tumorali, oppure alcune
    cellule tumorali sono attaccate alla parete delle
    vene delladdome o ai muscoli vicini al rene o al
    peritoneo, la membrana che riveste lintestino
    la chemioterapia dura circa 1 anno, e deve essere
    eseguita anche la radioterapia, cioè lemissione
    di radiazioni che hanno la capacità di uccidere
    le cellule tumorali.
  • Stadio 4. Sono presenti metastasi al fegato o ai
    polmoni la chemioterapia dura circa 1 anno e la
    radioterapia viene eseguita sia sul tumore sia
    sulle metastasi.
  • Stadio 5. Il tumore è presente in entrambi i
    reni. Il rene con la massa più grossa viene
    tolto, mentre nellaltro rene si cerca di
    asportare solo la parte con il tumore se ciò non
    si può fare subito, prima si esegue qualche
    settimana di chemioterapia. La chemioterapia dura
    circa 1 anno e la radioterapia è necessaria

9
TUMORE DI WILMS
  • Nei bambini con tumore di Wilms in stadio 1 e 2
    si ha la guarigione in 8-9 bambini su 10.
  • Nello stadio 3 ne guariscono circa 8 su 10
  • Nello stadio 4 e nei casi ad istologia
    sfavorevole la guarigione si verifica in oltre la
    metà dei casi.

10
IL CARCINOMA RENALE
  • IL CARCINOMA RENALE (T. DI GRAWITZ O IPERNEFROMA)
    RAPPRESENTA OLTRE IL 90 DEI TUMORI PRIMITIVI DEL
    RENE
  • I tumori renali sono classificati al 13 posto
    per frequenza tra tutte le neoplasie e
    costituiscono circa il 3-6 di tutti i tumori
    maligni nelluomo.
  • In Italia il carcinoma renale rappresenta il 6
    di tutte le neoplasie con 5000 nuovi casi
    allanno.
  • Il picco di incidenza è compreso tra il quinto e
    il settimo decennio di vita.
  • Il rapporto maschi-femmine è di circa 21 e non
    vi è una significativa differenza tra il
    coinvolgimento del rene destro o sinistro.

11
CARCINOMA RENALE
  • 2 DEI TUMORI DELL'ADULTO
  • 16000 NUOVI CASI/ANNO (USA)
  • INCIDENZA 9-16 / 100000
  • RAPPORTO M/F 2/1
  • RARO PRIMA DELLA TERZA DECADE
  • MAGGIOR FREQUENZA NELLA V E VI DECADE
  • I tumori renali sono generalmente monolaterali
    (nel 2-5 dei casi bilaterali sincroni o
    asincroni)

12
FATTORI DI RISCHIO
  • Genetici
  • - Delezione regione 13p cromosoma 11
  • - Traslocazione 38 (rare forme familiari)
    delezione parte terminale regione 3p (73 dei
    casi sporadici)
  • Ambientali
  • - Fumo di sigaretta
  • - Piombo, cadmio, tricloroetilene, asbesto,
    torotrast, esposizione a radiazioni ionizzanti,
    fenacetina, dieta ricca di proteine e grassi
  • Patologie predisponenti
  • - Obesità
  • - Malattia policistica del rene
  • - Ipertensione
  • - Sdr. di Von Hippel Lindau (emangioblastomi del
    cervelletto)
  • - Cancro colon-retto

13
CARCINOMA RENALE
  • ANATOMIA PATOLOGICA
  • MACROSCOPICA
  • TIPICAMENTE ROTONDEGGIANTE
  • PRIVO DI CAPSULA VERA
  • PRESENZA DI ZONE
  • EMORRAGICHE ENECROTICHE

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CARCINOMA RENALE
  • ANATOMIA PATOLOGICA
  • MICROSCOPICA
  • ORIGINA DAL TUBULO CONTORTO PROSSIMALE
  • A CELLULE CHIARE
  • A CELLULE GRANULOSE
  • A CELLULE TUBULOPAPILLARI
  • A CELLULE SARCOMATOIDI
  • A CELLULARITA' MISTA

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CARCINOMA RENALE
  • METASTASI LINFATICHE
  • SONO PRESENTI IN CIRCA IL 20 DEI CASI ALLA
    DIAGNOSI
  • I LINFONODI ILARI SONO COINVOLTI SOLO NEL 30
    CIRCA DEI CASI
  • I LINFOCENTRI PRIMARI SONO RAPPRESENTATI DAI
    LINFONODI RETROPERITONEALI
  • PRE-PARA- RETRO ED INTERAORTO-CAVALI PER I TUMORI
    DI DESTRA
  • PRE- PARA- RETRO-AORTICI ( E INTERAORTOCAVALI)
    PER I TUMORI DI SINISTRA
  • I LINFONODI MEDIASTINICI E SOPRACLAVEARI SONO
    INTERESSATI IN FASI TARDIVE

16
CARCINOMA RENALE
  • METASTASI A DISTANZA
  • SONO PRESENTI NEL 25-35 DEI CASI ALLA DIAGNOSI
  • POLMONE 60-75
  • SCHELETRO 40-50
  • ENCEFALO 2-13
  • FEGATO 8-10
  • CUTE 9-11
  • ALTRE 15-20

17
CARCINOMA RENALE
  • INVASIONE VENOSA
  • IL CARCINOMA RENALE E' CARATTERIZZZATO DA UNO
    SPICCATO VENOTROPISMO
  • VENE PARENCHIMALI NEL 28 DEI CASI
  • VENE SINUSALI E VENA PRINCIPALE NEL 20-49
  • VENA CAVA NEL 4-19
  • ATRIO DESTRO NEL 1-5

18
CARCINOMA RENALE
  • STADIAZIONE TNM
  • Tx La neoplasia non può essere identificata
  • T0 Non evidenza della neoplasia primitiva
  • T1 Ca lt7 cm limitato al rene
  • T2 Ca gt7 cm limitato al rene
  • T3 La neoplasia invade i vasi venosi maggiori o
    il surrene o i tessuti perirenali, ma non va
    oltre la fascia di Gerota
  • T3a La neoplasia invade il surrene o i tessuti
    perirenali, ma non oltre la fascia di Gerota
  • T3b La neoplasia invade la vena renale o la vena
    cava sotto il diaframma
  • T3c La neoplasia si estende nella vena cava fin
    sopra il diaframma
  • T4 La neoplasia invade e supera la fascia di
    Gerota

19
CARCINOMA RENALE
  • STADIAZIONE TNM
  • Nx I linfonodi regionali non possono essere
    accertati
  • N0 Assenza di metastasi ai linfonodi regionali
  • N1 Metastasi ad un singolo linfonodo regionale
  • N2 Metastasi a più di un linfonodo regionale
  • Mx Le metastasi a distanza non possono essere
    accertate
  • M0 Assenza di metastasi a distanza
  • M1 Metastasi a distanza

20
GRADING CARCINOMA RENALE
  • Si basa sul grado di anaplasia nucleare Sistema
    di Fuhrman (1982)
  • G1 nuclei piccoli, tondeggianti, nucleoli poco
    evidenti
  • G2 nuclei ingrossati, irregolari, nucleoli
    piccoli
  • G3-G4 nuclei ingrossati, molto irregolari,
    nucleoli evidenti (aggregati in cromatina in G4)

GX Grading non valutabile G1 Ben
differenziato G2 Moderatamente differenziato G3
- 4 Poco differenziato/indifferenziato
21
CARCINOMA RENALE
  • STORIA NATURALE
  • Esso tende inizialmente a comprimere il sistema
    calico-pielico.
  • Successivamente tende a superare la capsula
    renale e in fase avanzata la fascia del Gerota
    che funge da barriera protettiva.
  • Nel 20-25 dei casi metastatizza per via
    linfatica in particolare ai linfonodi ilari,
    seguiti dai paraortici e paracavali.
  • Una caratteristica peculiare di tale tumore è lo
    spiccato veno-tropismo. Infatti nel 20-40 dei
    casi si estende alla vena renale e nel 4-19 alla
    vena cava inferiore fino ad arrivare allatrio
    destro.
  • Tardivamente può dare lesioni metastatiche
    soprattutto a polmone (55), fegato (33), ossa
    (32), SNC (5-7) e rene controlaterale (11),
    anche se in questultimo caso appare incerta una
    possibile seconda lesione primitiva.

22
CARCINOMA RENALE
  • SINTOMATOLOGIA
  • TRIADE CLASSICA
  • EMATURIA
  • DOLORE
  • MASSA LOMBARE
  • E' DIVENUTA ESTREMAMENTE RARA (5-10)

23
CARCINOMA RENALE
  • SINTOMATOLOGIA
  • EMATURIA (50)
  • MONOSINTOMATICA
  • CAPRICCIOSA
  • PERDITA DI PESO
  • FEBBRE

24
CARCINOMA RENALE
  • Sindromi paraneoplastiche
  • VES elevata, dovuta alla produzione di una
    globulina che si lega ai globuli rossi facendoli
    precipitare
  • ipertensione arteriosa, dovuta alleccessiva
    produzione di renina o alla presenza di shunt
    artero-venosi in sede neoplastica
  • poliglobulia, dovuta alla produzione di
    eritropoietina
  • ipercalcemia, attribuibile alla produzione di una
    sostanza PTH-like
  • Sindrome di Cushing, legata ad uneccessiva
    produzione di ormone adrenocorticotropo da parte
    del tumore
  • ipoglicemia da iperinsulinemia.
  • Sindrome di Stauffer disfunzione epatica non
    metastatica (alterazione degli enzimi epatici,
    leucopenia, febbre e zone di necrosi epatica)

25
CARCINOMA RENALE
  • DIAGNOSI STRUMENTALE ECOGRAFICA DURANTE ECOGRAFIA
    PER ALTRI MOTIVI
  • AUMENTATA INCIDENZA DI TUMORI INCIDENTALI
    DIAGNOSTICATI IN FASE PRECOCE E ASINTOMATICA

26
CARCINOMA RENALE
  • METODICHE DIAGNOSTICHE
  • ECOGRAFIA
  • UROGRAFIA
  • TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA (T.C.)
  • RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (RMN)
  • ARTERIOGRAFIA

27
CARCINOMA RENALE
  • DIAGNOSI e STADIAZIONE CLINICA
  • E' SOLO PER IMMAGINI E STRUMENTALE
  • (NON LECITA LA BIOPSIA RENALE)
  • Parametri da valutare
  • TUMORE PRIMITIVO
  • LINFONODI REGIONALI
  • METASTASI A DISTANZA

28
DIAGNOSI DEL CARCINOMA RENALE
ECOGRAFIA
UROGRAFIA
TUMORE RENALE
T.C. / R.M.N.
SCINTIGRAFIA SCHELETRICA RX TORACE ALTRI ESAMI
ORGANO-MIRATI
ARTERIOGRAFIA
29
CARCINOMA RENALE
  • ECOGRAFIA
  • PERMETTE DI DIFFERENZIARE MASSE SOLIDE CISTICHE O
    MISTE
  • PERMETTE DI VALUTARE CON DISCRETA APPROSSIMAZIONE
    LO STADIO CLINICO

30
CARCINOMA RENALE
  • DIAGNOSI ECOGRAFICA
  • LE CISTI RENALI SONO TIPICAMENTE ANECOGENE
    ALL'ECOGRAFIA
  • TUTTE LE MASSE ECOGRAFICAMENTE DIMOSTRABILI E NON
    ANECOGENE DEVONO INDURRE AD UN APPROFONDIMENTO
    DIAGNOSTICO

31
CARCINOMA RENALE
  • UROGRAFIA
  • ALTERAZIONI DEL PROFILO RENALE
  • ALTERATA MORFOLOGIA DELLA VIA ESCRETRICE
  • PERMETTE DI VALUTARE LA FUNZIONALITA' DEL RENE
    CONTROLATERALE

32
CARCINOMA RENALE
  • TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA
  • ACCURATEZZA DIAGNOSTICA DEL 95 SUL TUMORE
    PRIMITIVO
  • BUONA SENSIBILITA' SULLE METASTASI VISCERALI A
    DISTANZA
  • SCARSA SENSIBILITA' ( lt 30) SULLE METASTASI
    LINFONODALI

33
CARCINOMA RENALE
  • ARTERIOGRAFIA
  • DIAGNOSI DIFFERENZIALE
  • NEOPLASIE DELLA VIA ESCRETRICE
  • ONCOCITOMI
  • VALUTAZIONE DELLA VASCOLARIZZAZIONE
  • STRATEGIA CHIRURGICA
  • CHIRURGIA CONSERVATIVA
  • EMBOLIZZAZIONE

34
CARCINOMA RENALE
  • TERAPIA
  • LA CHIRURGIA RIMANE A TUTTOGGI LA SOLA TERAPIA
    EFFICACE
  • CHIRURGIA RADICALE
  • CHIRURGIA CONSERVATIVA

35
CARCINOMA RENALE
  • CHIRURGIA RADICALE
  • NEFRECTOMIA ALLARGATA EXTRAFASCIALE CON
    SURRENALECTOMIA, LINFADENECTOMIA CONSENSUALE ED
    EVENTUALE TROMBECTOMIA CAVALE

36
CARCINOMA RENALE
  • CHIRURGIA CONSERVATIVA
  • NEFRECTOMIA PARZIALE
  • ENUCLEORESEZIONE
  • DI NECESSITA' PZ MONORENE
  • INSUFFICIENZA RENALE
  • DI ELEZIONE TUMORI lt 5 CM
  • NON ANCORA DIMOSTRATA LA PARI EFFICACIA CON LA
    CHIRURGIA RADICALE

37
CARCINOMA RENALE FATTORI PROGNOSTICI
  • I FATTORI PROGNOSTICI PIU' IMPORTANTI SONO
  • STADIO DEL TUMORE PRIMITIVO
  • PRESENZA DI METASTASI SISTEMICHE
  • GRADO DEL TUMORE (sopravvivenza 90 nei G1 33
    nei G4non diff. statisticamente
    significative tra i G1 e i G2)
  • LA PRESENZA DI METASTASI LINFONODALI è ancora un
    fattore prognostico dibattuto
  • L'INVASIONE VENOSA DI PER SE NON SEMBRA INFLUIRE
    MOLTO SULLA PROGNOSI, TUTTAVIA QUESTI PAZIENTI
    PRESENTANO SPESSO METASTASI SISTEMICHE E QUINDI
    HANNO UNA PROGNOSI INFAUSTA

38
ONCOCITOMA
  • 3,7 di tutti i tumori renali
  • 94 monolaterale 6 bilaterali
  • incidentale nel 68
  • 30 sintomatico
  • Origina dalle cellule epiteliali dei tubuli
    distali (cellule eosinofile, in nidi o tubuli,
    con citoplasma ampio granulare
  • Ben circoscritto, rosso brunastro, frequente
    area fibrosa cicatriziale centrale, rari fenomeni
    di necrosi, emorragia, degenerazione cistica
  • Comportamento non univoco
  • Loncocitoma può originare, oltre che a livello
    renale, anche in altri organi, come tiroide,
    pancreas, adenoipofisi, ghiandole lacrimali.

39
ONCOCITOMA
  • La diagnosi solitamente viene eseguita con
    ecografia, TAC, arteriografia, che spesso
    evidenziano la presenza di una massa renale senza
    poterne supporre la natura istologica.
    Larteriografia nel 50 dei casi mostra un
    aspetto caratteristico a ruota raggiata (spoke
    wheele).

40
ONCOCITOMA
  • Il tipo di trattamento in caso di oncocitoma è
    subordinato a una serie di fattori come le
    dimensioni della neoplasia, la sede, il grado, la
    ploidia, la multifocalità e le condizioni
    generali del paziente.

41
ANGIOMIOLIPOMA
  • Langiomiolipoma renale, detto anche amartoma, è
    una rara forma di neoplasia benigna mesenchimale,
    costituito da tessuto adiposo maturo, tessuto
    muscolare liscio e da un agglomerato di vasi.
  • Rappresenta il 2-6,4 di tutti i tumori renali.
    Può presentarsi sotto due forme isolato o
    associato alla sclerosi tuberosa.

42
Sclerosi tuberosa o Sindrome di Bourneville (1880)
  • ritardo mentale, epilessia e angiofibromi del
    viso
  • Il complesso della sclerosi tuberosa (CST) è un
    disordine ereditario autosomico dominante,
    determinato da almeno due loci genici CST1 e
    CST2, caratterizzato dal coinvolgimento clinico
    di più organi, con una spiccata variabilità di
    espressione tra le diverse famiglie affette e tra
    i diversi soggetti di una stessa famiglia, anche
    se gemelli identici.

43
Sclerosi tuberosa o Sindrome di Bourneville (1880)
  • Il gene responsabile del CST1 è stato
    identificato sul braccio lungo del cromosoma 9 in
    corrispondenza della regione 34 è un gene che
    contiene 23 esoni e codifica una proteina di 130
    kilodaltons denominata "amartina".
  • Il gene responsabile del CST2 è stato
    identificato sul braccio corto del cromosoma 16
    in corrispondenza della regione 13, in stretta
    vicinanza con la regione del PKD1. Il gene
    contiene 41 esoni e codifica una proteina di 198
    kilodaltons denominata "tuberina".

44
Sclerosi tuberosa o Sindrome di Bourneville (1880)
  • a- Lesioni neurologiche
  • 1- tuberi della corteccia cerebrale2-
    astrocitoma a cellule giganti,3- noduli gliali
    subependimali4- amartomi retinici.
  • b- Lesioni dermatologiche
  • 1- angiofibromi del volto2- placche fibrose
    nella fronte3- fibromi ungueali4- chiazze
    cutanee zigrinate.
  • c- Lesioni di tipo viscerale
  • 1- angiomiolipomi multipli a sede renale2-
    rabdomiomi multipli cardiaci3- cisti renali
    multiple e bilaterali con un angiomiolipoma4-
    linfoangioleiomiomatosi polmonare con un
    angiomiolipoma renale.

45
ANGIOMIOLIPOMA
  • Nella forma isolata (80 dei casi) insorge
    soprattutto nella quinta decade di vita, colpisce
    in maniera prevalente il sesso femminile (84) e
    la razza bianca (71), interessa con la stessa
    percentuale entrambi i reni nel 12 dei casi è
    bilaterale.
  • Nei pazienti con sclerosi tuberosa
    langiomiolipoma è presente nel 40-80 dei casi.
    Solitamente colpisce individui più giovani (30
    anni), di sesso femminile (70) soprattutto di
    razza bianca (58) nell80 dei casi è una forma
    bilaterale, spesso multipla.
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