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Brucellosi

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Title: Brucellosi Author: CACCIUTTOLO ELIO Last modified by: utente Created Date: 10/1/2005 1:44:23 PM Document presentation format: Presentazione su schermo – PowerPoint PPT presentation

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Tags: brucellosi | capi

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Transcript and Presenter's Notes

Title: Brucellosi


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Brucellosi
  • Nel Genere Brucella sono comprese 6 specie
  • B. melitensis
  • B. abortus
  • B. suis
  • B. canis
  • B. ovis

In fase liscia
In fase dissociata
  • Zoonosi
  • Ad eccezione della B. neotomae tutte le altre
    sono patogene per gli animali
  • Infezioni genitali croniche
  • Sintomi manifesti aborto, metrite, orchite,
    epididimite, ipofertilità
  • A volte sintomatologia inapparente o asintomatica

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Gen.BRUCELLA
B.abortus bovis
BOVINO Ovicaprini Suini- Uomo
B.melitensis
Specie
OVINO- CAPRA- UOMO Bovini
B.suis
SUINI
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ETIOLOGIA
Forma bacillare-Coccobacillare Gram
negativo Immobile- Asporigeno- Acapsulato-Microaer
ofilo (CO2)
0,6-2 micron x 03-05 micron
Coltivazione su Terreni Solidi e Liquidi Agar
Glicerinato Destrosio Agar Patata
Glicerinata Agar Siero Destrosio Agar Triptosio-
Brodo Triptosio
Colonie piccole-lisce a goccia di
rugiada Tempo di crescita 24-48 ore
RESISTENZA Ambiente a clima freddo - Riparo
luce diretta (oltre 30 gg)
- Alte temperature Ambientali Luce solare
diretta NB ALIMENTI CONTAMINATI Latte
Formaggi Burro Carni
60 gg
oltre 120gg
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Caratteristiche Comuni
Bacilli coccobacilli 0,6 2,0 x 0,3 0,5
micron
Su base morfologico - tintoriale le brucelle non
sono distinguibili tra loro
Solo con test biochimici e metabolici si arriva
alla esatta caratterizzazione
Non esiste possibilità di differenziare le
brucelle tra loro solo sierologicamente.
  • Test che permettono la identificazione di specie
    e le biovarianti svelano proprietà quali
  • Esigenza di CO2
  • Produzione di H2S
  • Crescita in presenza di coloranti
  • Agglutinazione con sieri monospecifici
  • Sensibilità ai fagi
  • Attività ossidativo metabolica

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Brucella melitensis
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Distribuzione geografica
  • Regione mediterranea
  • coste settentrionali e orientali
  • Asia centrale
  • Penisola arabica
  • America Latina
  • Messico, Argentina, Perù

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Paesi europei indenni
  • Belgio
  • Danimarca
  • Finlandia
  • Germania
  • Irlanda
  • Lussemburgo
  • Paesi Bassi
  • Regno Unito
  • Francia (10 DPT)
  • Spagna (2 Province)

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Territori Ufficialmente Indenni in Italia
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Modalità di trasmissione
  • Orofaringe
  • Vie aeree superiori
  • Congiuntiva
  • Organi genitali

Vie di penetrazione
  • Feto abortito
  • Liquidi e invogli fetali
  • Secrezioni utero vaginali

Prodotti morbosi
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Trasmissione venerea
  • Portatori latenti

Trasmissione con colostro e latte
Vettori e animali trasmettitori
Trasmissione verticale
Veicoli
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Leliminazione delle Brucelle mediante secrezioni
uterovaginali successive allaborto o al parto
infetto copiosa nella capra (almeno 2 3
mesi) circa 60 giorni nella pecora
Possibile nelle caprette
Infezione latente
Le agnelle si autosterilizzano
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  • Nelle capre infette, specie dopo laborto, la
    localizzazione mammaria determina una netta
    riduzione della secrezione lattea che può
    protrarsi per tutta la lattazione

Frequenti le infezioni trasmesse per via
aerogena e venerea
La pecora si sterilizza
La pecora è più resistente della capra per cui
laborto è raro
Nella capra linfezione cronicizza
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  • Ambiente
  • tipo allevamento
  • tipo mungitura
  • Agente
  • B. melitensis parassiti intracellulari
    facoltativi del SRE
  • la virulenza varia secondo la specie, il ceppo e
    la carica batterica
  • Ospite
  • suscettibilità variabile
  • associata alla fase di riproduzione

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Patogenesi
Brucelle detriti cellulari fagocitati dai
macrofagi
Iperplasia SRE
Linfonodi regionali
Granulomi
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Linfonodi regionali
Torrente circolatorio
Batteriemia
Cellule della serie bianca
Localizzazione milza, fegato, midollo osseo,
utero, ecc
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Evoluzione dellinfezione
  • Negli animali impuberi (M/F)
  • si raggiunge la guarigione eziologica
  • Nelle femmine gravide (1 metà di gravidanza)
  • le brucelle restano quiescenti e al 3-4 mese si
    mobilitano causando laborto
  • Nelle femmine gravide gt di 3 mesi
  • le brucelle raggiungono lutero gravido
    determinando aborto
  • Nelle femmine in lattazione
  • localizzazione delle brucelle alla mammella
    (micromastite)

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  • Spiccato tropismo per lutero
  • per la presenza di d-eritritolo (alcool
    tetravalente)
  • La più alta quantità di eritritolo si ritrova
    oltre la prima metà della gravidanza
  • Assente in animali impuberi
  • Localizzazione e replicazione nel corion
    placentare
  • Determinano un processo infiammatorio fibrino
    necrotico purulento (cotiledonite)
  • Raggiungono il feto x via ematica e attraverso il
    liquido amniotico
  • Segue un infezione generalizzata e morte per
    azione endotossica

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Sintomi e Lesioni
  • Femmine
  • Aborto negli ultimi due mesi di gravidanza
    (placentite necrotizzante)
  • Ritenzione della placenta
  • Micromastite Brucellare presenza di noduli
    palpabili
  • Infezione persistente nella capra
  • Eliminazione delle brucelle col latte
  • Riduzione della produzione lattea
  • Maschio
  • Orchite ed epididimite necrotizzante, seguita da
    formazione di granulomi
  • Le brucelle possono essere eliminate col seme
  • Feto
  • Liquidi sanguinolenti nella cavità del corpo
  • Aumento di volume di fegato e milza
  • Membrane fetali edematose o necrotiche

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BRUCELLOSI BOVINA
B.abortus bovis Biovarianti 1,2,3,6 in Italia
In molti Paesi Mediterranei B.melitensis
Bovini da carne (Stato brado) Materiale
Patologico e vie di Contagio Diretto e
Indiretto -Seme (Toro-Vacca) -Secrezioni utero
vaginali (Vacca-Toro) Invogli fetali- placenta-
feto abortito- Pascolo-acqua-zecche Colostro latt
e
Bovini da latte (stabulazione) Materiale
Patologico e vie di Contagio Diretto e
Indiretto Invogli fetali- placenta- feto
abortito Colostro-Latte Latte e
derivati (Antropozoonosi)
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Patogenesi
Infezione Genitale Toro Bovina Gravida Embrione
Infezione latente Vitelle prepuberi
Infezione mammaria Bovina non gravida In
lattazione
Linfonodi

Porta di ingresso Apparato digerente
Mucose Oculo Cong, Genitale Respiratoria
Fagocitosi Leucociti Polimorfo Nucleati Microfagi
BATTERIEMIA PRIMARIA
Infezione locale
Milza-M.Osseo-Fegato UTERO GRAVIDO
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Placentite brucellare. I cotiledoni sono
ingrossati, fortemente congesti o
necrotico-emorragici
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Placentite brucellare. Lesioni dei cotiledoni più
gravi che nel caso della figura precedente
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Orchite necrotizzante da Brucella. Tubuli in
necrosi pieni di essudato e di colonie batteriche
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Diagnosi
Materiale patologico Invogli fetali, feto
(polmone, encefalo, IV stomaco, milza) latte,
tamponi vaginali, sperma, linfonodi
  • Diagnosi diretta
  • Semina su terreni selettivi I
  • Terreno di Farrell e di Thayer-Martin modificato
  • Prova biologica e I (su ts )
  • IDENTIFICAZIONE
  • IMMUNO FLUORESCENZA (su Materiale Patologico)

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  • Diagnosi indiretta
  • Rose Bengal Test (RB)
  • Fissazione del complemento (FC)
  • Enzime imunoassay methods (EIA)
  • Immuno Fluorescenza (IF)
  • Ring test

prove sierologiche ufficiali previste dal
Decreto 453/92
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Profilassi
  • DPR 320/54 e Decreto 453/92
  • Obiettivi
  • Tutela della salute pubblica
  • Eradicazione della brucellosi
  • Protezione degli allevamenti indenni

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  • Il controllo sierologico ufficiale va eseguito su
    soggetti di età superiore a 18 mesi
  • I campioni di sangue devono pervenire agli IZS
    entro 72 ore dal prelievo
  • Gli ovini e i caprini positivi devono essere
    macellati o abbattuti
  • La macellazione deve avvenire sotto vincolo
    sanitario
  • Visceri, mammelle e sangue devono essere
    distrutti
  • Il ripopolamento può avvenire solo dopo che i
    soggetti di età superiore ai 6 mesi sono
    risultati negativi ad almeno una prova
    sierologica effettuata dopo 6 settimane dalla
    eliminazione dei capi infetti

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Provvedimenti per gli allevamenti infetti
  1. Divieto di movimento degli animali salvo la
    destinazione per il macello
  2. Gli animali positivi devono essere marcati e
    isolati
  3. Il latte degli animali infetti deve essere
    isolato, trattato termicamente e utilizzato
    unicamente in allevamento per lalimentazione
    animale
  4. Il latte degli animali sani deve essere risanato
    termicamente mediante pastorizzazione prima della
    lavorazione

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  1. Le carcasse, le mezzene e i quarti degli annimali
    infettie destinati allalimentazione animale
    devono essere trattate in modo da evitare ogni
    contaminazione
  2. I feti, gli agnelli morti e le placente devono
    essere immediatamente distrutti
  3. Fieno, paglia, strame o altro materiale venuto a
    contatto con animali infetti o placente devono
    essere immediatamente distrutti
  4. Il letame deve essere posto in luogo
    inaccessibile cosparso di disinfettante e
    conservato per almeno 3 settimane

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Allevamento ufficialmente indenne
  1. Tutti gli animali non presentano sintomi da
    brucellosi da almeno 12 mesi
  2. Non sono presenti animali vaccinati
  3. Tutti gli animali di età superiore a 6 mesi hanno
    dato esito negativo a 2 prove sierologiche
    effettuate a 6 mesi di distanza luna dallaltra
  4. Tutti gli animali sono nati in azienda o
    provengono da allevamenti ufficialmente indenni

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Italia percentuale di capi positivi
32
Italia percentuale allevamenti U.I.
33
Aspetti di Sanità Pubblica
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