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Diapositiva 1

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Genetica dello sviluppo: isolamento dei mutanti Cromosoma 2 cn bw cn bw Lts Cy P Progenie adulta incroci A Progenie adulta incroci B F3 Trattamento con agente mutageno – PowerPoint PPT presentation

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Title: Diapositiva 1


1
Genetica dello sviluppo isolamento dei mutanti
Cromosoma 2
cn bw
cn bw
Lts
Cy
P
Progenie adulta incroci A
Progenie adulta incroci B
F3
Trattamento con agente mutageno
cn bw
cn bw
cn bw
cn bw
Cy
Cy
tutti
21
F1
Studiando negli incroci B le uova abortite a
causa del letale recessivo in omozigosi, furono
trovate molte anomalie morfogenetiche negli
embrioni e furono individuati 139 geni
indispensabili per lo sviluppo embrionale
cn bw
cn bw
cn bw
cn bw
Cy
Cy
l
l
l
l
quasi tutti
rarissimi
F2
cn bw
cn bw
cn bw
cn bw
Cy
Questa generazione viene fatta crescere a
temperatura restrittiva, in modo che muoiano
tutti i portatori di Lts
Cy
Cy
Cy
l
l
Incroci A quasi tutti
Incroci B rarissimi
2
Geni materni e zigotici
Organismo modello Drosofila
La cellula uovo presenta nel citoplasma un
gradiente di RNA e proteine codificati da geni
materni che, con le loro diverse concentrazioni,
secondo gli assi antero-posteriore e
dorso-ventrale, forniscono i primi segnali ai
geni zigotici nelle cellule dopo la
segmentazione
Dopo la fecondazione lo zigote effettua la
segmentazione, con una rapidissima successione di
mitosi che non lascia spazio alla trascrizione
Geni zigotici di segmentazione determinano
lorganizzazione del corpo in regioni
1) Geni gap codificano fattori di trascrizione
che suddividono lembrione in grandi regioni
(testa, torace, addome).
3) Geni della polarità segmentale, attivati dai
prodotti di gap e pair-rule codificano fattori di
trascrizione che determinano la polarità
antero-posteriore entro i metameri.
2) Geni pair-rule attivati dai prodotti di gap
codificano fattori di trascrizione che
determinano la formazione dei metameri.
3
Geni omeotici
Geni Hox attivati dai prodotti di pair-rule e
dei geni della polarità segmentale codificano
fattori di trascrizione che determinano lo
sviluppo di organi e appendici specifici per ogni
metamero.
p. es. il gene Bitorax controlla lo sviluppo
delle ali nelladulto nel 2 segmento toracico.
3
1) I geni Hox presentano tutti una caratteristica
sequenza (homeobox) che codifica per una sequenza
di aminoacidi (omeodominio), allinterno del
polipeptide, responsabile del legame al DNA.
2) I geni Hox presentano un ordinamento lineare
sullo stesso cromosoma, in direzione 3-5 sul
filamento trascritto, che corrisponde allasse
anteroposteriore del corpo.
5
4) I mutanti dei geni Hox presentano uno sviluppo
disturbato p. es. alleli mutanti di Bitorax
presentano 2 paia di ali.
4) I geni Hox , con le caratteristiche descritte
nei punti 2, 3, 4, sono stati trovati in tutti
gli animali multicellulari, incluso luomo.
Nel differenziamento delle piante sono attivi
fattori di trascrizione appartnenti ad altre
famiglie.
4
Levoluzione biologica
Secondo Lamarck
Secondo Darwin
Le condizioni ambientali (albero alto) stimolano
un cambiamento adattativo dei caratteri
(allungamento del collo) il cambiamento del
carattere viene ereditato dalla progenie (tutta
con il collo lungo) secondo questa ipotesi i
caratteri acquisiti sono ereditabili.
Il carattere (lunghezza del collo) è variabile
le condizioni ambientali (albero alto) causano la
competizione dovuta alla lotta per la
sopravvivenza solo gli animali con il carattere
favorevole (collo lungo) riescono a sopravvivere
e a passare il carattere favorevole alla propria
progenie questo processo viene detto selezione
naturale
La teoria di Darwin (variabilità preesistente dei
caratteri su cui opera la selezione derivata
dalla competizione per le risorse ambientali,
eredità dei caratteri selezionati) si è rivelata
corretta
Lipotesi di Lamark (eredità dei caratteri
acquisiti) si è rivelata falsa
5
La distribuzione del carattere peso del seme
nella F2 dellincrocio fra due linee pure di
fagiolo in ambiente omogeneo
Coefficienti binomiali
Generazione P
n!/k!(n-k)!

Gameti
PpSs
Generazione F1
Gameti
ps
PS
pS
Ps
PPSs
PS
PPSS
PpSS
PpSs
PPSs
PpSs
Ppss
Ps
PPss
Gameti
ppSS
ppSs
PpSS
PpSs
pS
PpSs
Ppss
ppss
ppSs
ps
Distribuzione binomiale dei fenotipi della F2
Fenotipi della F2
Genotipi della F2
6
È possibile selezionare il carattere peso del
seme, la cui variabilità è determinata
geneticamente
Fenotipi della F2
Selezione per il seme grande
Selezione per il seme piccolo
Gameti
Gameti
pS
ps
PS
Ps
PPSs
ppSs
Gameti
pS
Gameti
PPSS
PPSs
ppSS
ppSs
PS
Ps
PPSs
PPss
ppSs
ps
ppss
Genotipi delle F3
Fenotipi delle F3
La selezione è stata efficace nelle 2 progenie
della F3 si è ottenuto effettivamente uno
spostamento del peso medio dal seme normale nella
F2
verso il peso del seme grande
verso il peso del seme piccolo
7
La variabilità del peso dei semi in una linea
pura di fagioli mantenuta in un ambiente
eterogeneo è dovuta solo a cause ambientali la
selezione è inefficace
Distribuzione per il peso dei semi in una linea
pura di fagioli con genotipo PPSS
La variabilità del carattere peso del seme è
dovuta esclusivamente alla variabilità ambientale
Si selezionano e si incrociano le piante con i
semi piccoli
Si selezionano e si incrociano le piante con i
semi grandi
Gameti PS x gameti PS
Gameti PS x gameti PS
fecondazione
fecondazione
Progenie PPSS
Progenie PPSS
La progenie è mantenuta nello stesso ambiente
della generazione precedente,
La selezione è inefficace
La distribuzione per il peso de semi, in
particolare il peso medio, non varia fra le
generazioni
8
Variabilità fenotipica dovuta sia alla
variabilità genetica che alla variabilità
ambientale
Distribuzione di un carattere quantitativo (p.
es. lunghezza della coda di una lucertola in cm)
dovuto a un gene A con i 2 alleli A ed a in
condizioni di ambiente assolutamente omogeneo o
eterogeneo
Genotipo AA
Ipotesi 1 cè solo la variabilità genetica,
manca quella ambientale a ogni genotipo
corrisponde un solo valore del fenotipo lunica
componente della varianza totale è la varianza
genetica (s2p s2g 0,5)
Genotipo Aa
Genotipo aa
Ipotesi 2 cè solo la variabilità ambientale,
manca quella genetica in ogni popolazione è
presente un solo genotipo lunica componente
della varianza totale nelle 3 popolazioni è la
varianza ambientale (s2p s2a 0,5)
Nota la varianza di una distribuzione si calcola
come segue
Ipotesi 3 ci sono sia la variabilità ambientale
che quella genetica la varianza totale nelle 3
popolazioni è data dalla somma della varianza
ambientale (s2p s2a s2g 0,5 0,5 1)
9
Ereditabilità dei caratteri quantitativi ed
efficacia della selezione
H2 rapporto varianza genetica varianza della
popolazione iniziale (s2g/ s2p) s2g s2p
(varianza della popolazione iniziale) s2a
(varianza della linea pura).
Generazione parentale
Generazione filiale F1
Popolazione iniziale, da indagare
Risposta alla selezione (R)
Differenziale di selezione (S)
Inincroci reiterati
H2 ereditabilità in senso lato
h2 ereditabilità in senso stretto
s2ad varianza genetica additiva
Linea pura
H2 s2g/ s2p
h2 s2ad/ s2p R/S
10
Le fonti della variabilità genetica
Perché sia possibile levoluzione, la selezione
deve operare su una preesistente variabilità
genetica ma per effetto della selezione la
variabilità genetica viene ridotta nelle
generazioni successive, poiché si trasmettono
alla progenie solo gli alleli e i genotipi più
adatti allambiente.
Ma per adattarsi a un ambiente mutevole, le
specie debbono mantenere un livello adeguato di
variabilità genetica per rispondere
tempestivamente alla mutabile pressione selettiva.
Fonti primarie
Mutazioni geniche
Nuovi alleli
Poliploidia, duplicazioni
Nuovi geni
Geni duplicati
Amplificazione(esponenziale)
Nuove combinazioni di alleli
Riproduzione sessuale
Ricombinazione
Localmente
Migrazioni
Nuovi alleli (localmente)
11
EFFETTI EVOLUTIVI DELLE MUTAZIONI
1) MUTAZIONI GENICHE danno origine a nuovi
alleli, sono quindi la fonte primaria della
variabilità genetica il loro effetto dipende dal
tipo di selezione cui sono sottoposte.
2) DUPLICAZIONI possono dare origine a nuovi
geni, consentendo il cambiamento nel tempo e la
complessificazione delle specie.
3) INVERSIONI, TRASLOCAZIONI, FUSIONI-FISSIONI
la riduzione di fecondità degli eterozigoti
favorisce lisolamento riproduttivo e la nascita
di nuove specie.
  • 4) ALLOPOLIPLOIDIA
  • può dare origine a molti nuovi geni, avendo un
    intero genoma in eccesso
  • gli allopoliploidi costituiscono nuove specie,
    dato che gli ibridi fra lallopoliploide e le
    specie da cui origina è del tutto sterile

12
Lorigine di nuovi geni
M allele funzionale di M
O nuovo gene
L M N
Diverse mutazioni geniche
L M M N
Duplicazione
L M m1 N
L M O N
L M M N
L M m2 N
Mutazioni geniche
m1, m2 alleli non funzionali di M
o
Regione duplicata
M
Sostanza 4
Sostanza 3
m
Sostanza 1
Sostanza 2
m, m prodotti del gene M
o prodotto del gene O
m
Sostanza 1
Sostanza 2
13
ALLOPOLIPLOIDIA sterilità degli ibridi
anfitriploidi
Fecondazione fra il gamete di individuo
allotetraploide e uno di una delle 2 specie
originarie
MEIOSI ABORTIVE, STERILITA
Alcuni cromosomi sono a 2 a 2 omologhi e possono
appaiarsi regolarmente, ma tutti gli altri sono
privi di omologia in 1 divisione meiotica non
riescono ad appaiarsi e segregano casualmente
Zigote anfitriploide ibrido, vitale
Successive divisioni mitotiche, differenziamento
Di conseguenza i gameti sono sbilanciati
geneticamente, quindi sterili
inividuo anfidiploide ibrido, vitale ma sterile
14
La genetica delle popolazioni
La genetica di popolazione si occupa della
frequenza degli alleli nelle popolazioni e del
loro andamento nel tempo, quindi studia la
variabilità genetica e i fattori che ne
influenzano nel tempo i cambiamenti, mirando alla
comprensione dei meccanismi genetici alla base
dellevoluzione.
La genetica formale studia i risultati di singoli
incroci fra 2 individui, che, per i geni
studiati, possono avere al massimo 2 alleli
diversi (se sono eterozigoti) nellincrocio tra
2 eterozigoti, ciascuno produce metà (0,5) gameti
con il 1 allele, metà con il 2 nella progenie
ci si aspetta che un quarto (0,25) sia omozigote
per il 1 allele, un quarto sia omozigote per il
secondo e metà eterozigote.
La genetica di popolazione studia i risultati di
tutti i possibili incroci fra tutti gli individui
di sesso opposto della popolazione, immaginando
di mettere insieme tutti i gameti dello stesso
sesso e di accoppiare casualmente a 2 a 2 i
gameti di sesso opposto per i geni studiati il
numero degli alleli diversi può essere qualsiasi,
come può esserlo la loro frequenza.
A1 0,2 A2 0,3 A3 0,5
A1 0,2 A1A1 0,04 A1A2 0,06 A1A3 0,1
A2 0,3 A1A2 0,06 A2A2 0,09 A2A3 0,15
A3 0,5 A1A3 0,1 A2A3 0,15 A3A3 0,25
A1 0,5 A2 0,5
A1 0,5 A1A1 0,25 A1A2 0,25
A2 0,5 A1A2 0,25 A2A2 0,25
Una popolazione si dice polmorfa per un gene, se
per esso presenta più di un allele si dice
monomorfa se presenta un solo allele
15
Le leggi di Hardy-Weinberg
1 legge di Hardy-Weinberg le frequenze degli
alleli in una popolazione non cambiano passando
da una generazione allaltra se
3) Non cè migrazione
1) Non cè selezione
2) Non cè mutazione
4) La popolazione è infinitamente grande
Se pn è la frequenza relativa dellallele A1 alla
generazione n, quando le 4 condizioni sono
rispettate, la popolazione è allequilibrio (e
non cè evoluzione!) e
2 legge di Hardy-Weinberg le frequenze dei
genotipi diploidi in una popolazione sono uguali
al prodotto delle frequenze degli alleli (se
queste ultime sono i coefficienti di un
polinomio, le prime sono i coefficienti del
quadrato del polinomio ) se
A1 p A2 q A3 r
A1 p A1A1 p2 A1A2 pq A1A3 pr
A2 q A1A2 pq A2A2 q2 A2A3 qr
A3 r A1A3 pr A2A3 qr A3A3 r2
1) Cè panmissia, cioè se ogni incontro tra i
gameti di sesso opposto ha la stessa probabilità
Se p e q sono le frequenze relative degli alleli
A1 e A2 in una data generazione, le frequenze
relative dei genotipi A1A1, A1A2 e A2A2 della
stessa generazione sono, rispettivamente
p2, 2pq e q2
16
Mutazione, migrazione e selezione
MUTAZIONE
MIGRAZIONE
Se A2 muta in A1 a un tasso costante m per
generazione, allora
Se da una popolazione donatrice, in cui A1 ha una
frequenza P, immigra una frazione m della
popolazione ricevente per generazione, allora
SELEZIONE
La fitness media di una popolazione è
Wp2WA1A12pqWA1A2 q2WA2A2
La selezione determina un cambiamento delle
frequenze alleliche a causa della differente
fitness degli alleli
Lidoneità riproduttiva (fitness W) di un
genotipo (per il genotipo A1A2, WA1A2) è la sua
probabilità di sopravvivere e produrre progenie
feconda
La fitness media dellallele A1 è
WA1pWA1A1qWA1A2
Quando p1, lallele A1 è fissato nella
popolazione quando p0, lallele A1 è eliminato
Quando un allele è fissato e gli altri sono
eliminati, la popolazione da polimorfa diviene
monomorfa e in essa non sono più possibili
variazioni delle frequenze alleliche
Il progressivo cambiamento delle frequenze
alleliche può portare ai valori p0 o p1
17
Variazioni della frequenze alleliche dovute a
diversi tipi di selezione
A1A1 A1A2 A2A2 Dp
Direzionale positiva recessiva 1 1-s 1-s sp2q/(1-sq(2pq))
Direzionale positiva dominante 1 1 1-s spq2/(1-sq2)
Stabilizzatrice 1-s 1 1-s spq(q-p)/(1-s(p2q2)
Diversificatrice 1 1-s 1 spq(p-q)/(1-2spq)
s1-w (per ogni genotipo) coefficiente di
selezione
Bilanciamento fra mutazione e selezione
Se un allele dannoso A1 con coefficiente di
selezione s viene introdotto in una popolazione a
un tasso costante di mutazione per generazione m,
sono raggiunte le seguenti frequenze
allequilibrio p.
Per un allele dominante pm/s
Per un allele recessivo p(m/s)1/2
18
Effetti dei diversi tipi di selezione sulla
variabilità genetica delle popolazioni
Lallele selezionato, per la selezione
direzionale, è lallele azzurro scuro
Selezione direzionale positiva
Selezione direzionale negativa
Selezione stabilizzatrice
Selezione diversificatrice
Equilibrio indifferene
Equilibrio stabile
Equilibrio instabile
19
Diversi tipi di selezione conseguenze evolutive
La selezione direzionale
Avvantaggia uno dei 2 genotipi omozigoti (A1A1)
e svantaggia laltro genotipo omozigote (A2A2) e
il genotipo eterozigote (A1A2) (effetto
vantaggioso recessivo per A1, svantaggioso
dominante per A2 WA1A1gtWA1A2WA2A2)
Avvantaggia uno dei 2 genotipi omozigoti (A1A1) e
il genotipo eterozigote (A1A2) e svantaggia
laltro genotipo omozigote (A2A2) (effetto
vantaggioso dominante per A1, svantaggioso
recessivo per A2 WA1A1WA1A2gtWA2A2)
Leffetto della selezione direzionale è comunque
la fissazione dellallele avvantaggiato e
leliminazione dellallele svantaggiato
La selezione stabilizzatrice
Avvantaggia il genotipo eterozigote (A1A2) e
svantaggia i genotipi omozigoti (A1A1, A2A2)
WA1A2gtWA1A1 WA1A2gtWA2A2)
Leffetto della selezione stabilizzatrice è la
persistenza di entrambi gli alleli con frequenze
allequilibrio diverse da 0 e 1 il valore di
queste frequenze dipende dalle fitness dei
genotipi
La selezione diversificatrice
Svantaggia il genotipo eterozigote (A1A2) e
avvantaggia i genotipi omozigoti (A1A1, A2A2)
WA1A2ltWA1A1 WA1A2ltWA2A2)
Leffetto della selezione diversificatrice è la
fissazione di uno dei due alleli e leliminazione
dellaltro quale allele venga fissato e quale
eliminato dipende dalle frequenze alleliche
Lassenza di selezione
20
Selezione e caratteri quantitativi
La selezione direzionale favorisce una delle 2
varianti estreme
se favorisce i minus-varianti la distribuzione
del carattere nelle generazioni successive
presenterà medie più basse,
se favorisce i plus-varianti la distribuzione del
carattere nelle generazioni successive presenterà
medie più alte.
La selezione stabilizzatrice favorisce i valori
centrali
La selezione diversificatrice favorisce entrambe
le varianti estreme
la distribuzione del carattere nelle generazioni
successive presenterà la stessa media e una
varianza più piccola.
la distribuzione del carattere nelle generazioni
successive presenterà la stessa media e una
varianza più grande...
fino a diventare, talvolta, una distribuzione
bimodale
21
La deriva genetica
Quando una popolazione è molto grande (oltre le
migliaia di individui) può essere assimilata a
una popolazione infinitamente grande in assenza
di altri fattori, le frequenze degli alleli
rimangono costanti con il passare delle
generazioni
Più piccola è una popolazione, più è probabile
che, per caso, le frequenze degli alleli cambino
ad ogni generazione questo fenomeno è chiamato
deriva genetica
Le probabilità delle frequenze alleliche alla
generazione successiva hanno una distribuzione
binomiale (coefficienti delle potenze di un
binomio) la variazione della frequenza allelica
tra 2 generazioni può essere sia un aumento che
una diminuzione le variazioni piccole, in valore
assoluto, sono più probabili di quelle grandi
La deriva genetica porta alla fissazione di un
allele e alleliminazione degli altri più
piccola è la popolazione, più rapido è il processo
Un allele neutrale appena sorto per mutazione in
una popolazione di N individui ha una frequenza
iniziale 1/2N, una probabilità 1/2N di essere
fissato e (2N-1)/2N di essere eliminato
Esempi di cambiamenti casuali delle frequenze
alleliche per deriva genetica a partire da p0,5
fino alla fissazione o alleliminazione
dellallele azzurro scuro
22
probabilità di variazione delle frequenze
alleliche da una generazione allaltra per deriva
genetica
La probabilità che un allele con frequenza pi
nella generazione i in una popolazione di n/2
individui diploidi assuma alla generazione i1 la
frequenza pi1 k/n è la seguente
In una popolazione di 3 individui bisessuati- uno
A1A1, uno A1A2 e uno A2A2 pq0,51/2 se si
estraggono casualmente i gameti che portano gli
alleli A1 e A2, si avranno nella generazione
successiva, sempre di 3 individui, le seguenti
frequenze alleliche p di A1con le seguenti
probabilità
p1/6
p1/3
p1/2
p2/3
p5/6
p1
p0
frequenza
1/64
1/64
6/64
6/64
15/64
15/64
20/64
probabilità
Mentre il valore di Dp è, per ogni valore di pi,
univocamente determinato per segno e per valore,
se agiscono come fattori evolutivi la selezione,
la mutazione o la migrazione, cè una
distribuzione stocastica di valori, sia in
aumento che in diminuzione, se il fattore
evolutivo è la deriva genetica.
23
Lincrocio preferenziale
Lincrocio preferenziale è una delle modalità di
incrocio diverse dalla panmissia
Se, in una popolazione con 2 alleli (A1 e A2) per
il gene A, si incrociano tra loro gli individui
con lo stesso genotipo (omozigoti A1A1 fra loro,
omozigoti A2A2 fra loro, eterozigoti A1A2 fra
loro, ad ogni generazione si riduce la frequenza
degli eterozigoti.

Generazione i

Generazione i1

Generazione i2
Le frequenze degli omzigoti (f(A1A1) ed f(A2A2)
sono più alte di quelle attese in base alla 2
legge di Hardy Weinberg, quella degli eterozigoti
(f(A1A2)) è più bassa questo allontanamento
dallequilibrio procede sempre di più con il
passare delle generazioni.
f(A1A1)gtp2 f(A2A2)gtq2 f(A1A2)lt2pq
Nel caso illustrato (pq0,5 autofecondazione),
alla generazione in f(A1A1)f(A2A2)(1-1 /2n)/2
f(A1A2)1/2n
Per calcolare p e q, anche in assenza di
panmissia, ci si basa sulle frequenze genotipiche
reali pf(A1A1)0,5f(A1A2) qf(A2A2)0,5f(A1A2)
24
Sintesi sugli effetti dei fattori evolutivi
Mutazione
Migrazione
Deriva genetica
Selezione diversificatrice
Selezione stabilizzatrice
Selezione direzionale svantaggiosa
Selezione direzionale vantaggiosa
Valore di equilibrio stabile per p verso cui la
selezione stabilizzatrice fa convergere p
Valore di equilibrio instabile per p da cui la
selezione diversificatrice fa divergere p
Fattore evolutivo
25
Selezione senza ricombinazione
Nella popolazione sono presenti solo 2
combinazioni degli alleli entro linversione
A c B1 d
Lallele neutrale B1 subisce la stessa variazione
di frequenza ad ogni generazione dellallele c,
fino alleliminazione Dp -sp2q/W
Gli alleli B1 e B2 del gene B sono neutrali
A B2 C d
Lallele recessivo c del gene C è svantaggiato
rispetto allallele dominante C
Regione invertita
Le uniche combinazioni possibili di alleli per i
geni B e C sono c-B1 e B2-C (le combinazioni
ricombinanti non sono vitali)
26
Picchi adattativi
xxYYzz
XXYYZZ
s e l e z i o n e
XXyyzz
xxYYzz
Deme
XXyyzz
xxyyzz
xxyyzz
XXyyZZ
XXYYZZ
XXYYZZ
xxYYzz
XXYYZZ
s e l e z i o n e
XXyyzz
XXYYZZ
XXYYZZ
XXyyZZ
XXyyzz
Metapopolazione
xxyyzz
XXyyZZ
27
Specie e speciazione
La specie è un insieme di popolazioni
La specie è un pool genico potenziale
(definizione biologica di specie) questa
definizione è applicabile solo agli organismi a
riproduzione sessuale (gli eucarioti e non
tutti), si applica solo tra gruppi di popolazioni
che vivono contemporaneamente e comunque presenta
situazioni ambigue.
interfeconde al loro interno
e reciprocamente tra loro,
isolate riproduttivamente rispetto ad altre
popolazioni.
n generazioni
n generazioni
ANAGENESI
CLADOGENESI
La speciazione per cladogenesi richiede che si
instaurino meccanismi di isolamento riproduttivo
a base genetica.
I meccanismi di isolamento post-zigotico non
prevengono la fecondazione ma colpiscono lo
sviluppo, la vitalità o la fecondità dellibrido.
I meccanismi di isolamento pre-zigotico
prevengono la fecondazione.
28
Distanze genetiche e relazioni evolutive
È possibile misurare le distanze genetiche fra 2
popolazioni componendo, con appositi indici di
distanza, la differenza delle frequenze alleliche
fra più geni.
distanza
distanza
È possibile misurare le distanze genetiche fra 2
gruppi più distanti filogeneticamente (specie
diverse) o usando sistemi a evoluzione più rapida
(DNA mitocondriale) stimando il numero minimo di
mutazioni intercorse dopo la separazione.
È possibile, utilizzando le distanze genetiche
fra più popolazioni o specie, ricostruire
ipotetici alberi filogenetici, p. es. con metodi
di massima parsimonia nella stima del numero
delle mutazioni intercorse.
5
Specie 1
2
4
Specie 2
3
2
Specie 3
3
1
Specie 4
6
Specie 5
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