Title: Profilo giuridico e culturale del docente di IRC
1Profilo giuridico e culturale del docente di IRC
- a cura di
- Fedela Buono
- Foggia 05 marzo 2009
2- E bene prima di iniziare lesposizione avere
qualche indicazione bibliografica - Codice di diritto canonico ai numeri 804-805
- CICATELLI S., Prontuario giuridico IRC,
Queriniana 2003, pp, 36-49 (LIdr dal vecchio al
nuovo Concordato, LIdr della scuola primaria, lo
stato giuridico, diritti e doveri dellIdr, lIdr
e lautorità ecclesiastica, la natura
dellidoneità, il riconoscimento dellidoneità,
la revoca dellidoneità) - Nel presente volume si possono, inoltre, trovare
i seguenti documenti - Legge 810/29 concordato
- Legge 121/85 accordo di revisione del concordato
- Dpr 751/85 e Dpr 202/90 Intese
3- Delibera CEI n. 41 approvata dalla XXXII
Assemblea Generale a Roma il 14-18 maggio 1990. - Deliberazione della CEI per il riconoscimento
dellidoneità nelle scuole pubbliche e cattoliche
approvata dalla XXXIV Assemblea Generale a Roma
il 6-10 maggio 1991. - Legge 186 del 18 luglio 2003 norme sullo stato
giuridico degli insegnanti di religione cattolica
degli istituti e delle scuole di ogni ordine e
grado - Inoltre è bene leggere
- Nota pastorale della CEI, Insegnare religione
cattolica oggi, 1991. - Per un aggiornamento in tempo reale sulle ultime
novità sullIRC si possono consultare i siti - www.chiesacattolica.it/irc, è il sito dove potete
trovare molto materiale sui corsi nazionali degli
Idr e tanto altro e www.edscuola.it.
4SCALETTA DEGLI ARGOMENTI
- Breve excursus storico sullir in Italia dal 1860
al 1984 - Confronto tra il Concordato 29 e il Concordato
84 - Modalità organizzative i docenti di irc, la
scelta di avvalersi o non avvalersi, la
valutazione - Legge 18603
- Significato della presenza dellIRC nella
scuola e nella scuola cattolica in particolare
5BREVE EXCURSUS STORICO
Legge Casati ( legge 13 novembre 1859, n.3275 )
IR obbligatorio, contenuti catechistici
Circolare Correnti ( 29 settembre 1870 ) IR a
richiesta Riforma Gentile ( 1 ottobre 1923 ) IR
di nuovo obbligatorio per le elementari
fondamento e coronamento dell Istr. Elem.Prime
forme di collaborazione tra Stato e Chiesa Patti
Lateranensi - Concordato del 29 IR obbligatorio
nelle scuole pubbliche pre-universitarie Lavori
allAssemblea Costituente Accordo di revisione
del Concordato 84
61.1 La legge Casati
- Successivamente si ebbe la legge Casati (legge n
3725 del 13 novembre 1859) destinata a rimanere
per molti decenni in Italia la legge fondamentale
in materia scolastica. Questa tra le tante cose
introduceva, tra le varie discipline, anche la
religione cattolica. - Nella scuola elementare essa figurava come prima
materia obbligatoria, impartita da maestro e
controllata dal parroco nelle scuole secondarie
di indirizzo classico e tecnico era impartita da
un "direttore spirituale" e nelle scuole normali,
quelle cioè che preparavano i maestri
all'insegnamento nella scuola elementare, da un
titolare di cattedra e costitutiva materia
d'esame finale. Vi era però la possibilità
dell'esonero su richiesta dei genitori.
7- Man mano che si realizzava l'unità della
penisola, la legge Casati, con qualche modifica,
viene estesa a tutte le Province del regno
d'Italia. - Tuttavia negli anni successivi, per un forte
spirito anticlericale e laicista e per i
difficili rapporti tra Stato e Chiesa, la
politica del governo ostacola e tenta di
estromettere l'insegnamento religioso dalla
scuola pubblica. Nel 1877 il ministro Michele
Coppino (Legge n 3961) decreta che
l'insegnamento religioso è unicamente facoltativo
a richiesta delle famiglie.
81.2 Linsegnamento religioso nel periodo fascista
e il concordato
- Il clima muta con l'avvento del fascismo. Benito
Mussolini affida il ministero della Pubblica
Istruzione a Giovanni Gentile. Questi mette mano
alla riforma globale del sistema scolastico
italiano e reintroduce l'IRC nella scuola
elementare con frequenza obbligatoria. - Questo quadro favorevole apre alla conciliazione
tra Stato e Chiesa, che si concretizza nei "Patti
Lateranensi", firmati da Mussolini e dal card.
Pietro Gasparri, l'11 febbraio 1929.
9- Nel testo concordatario la chiave di volta
dell'orientamento circa l'IRC è l'art. 36, nel
quale si legge che "l'Italia considera fondamento
e coronamento dell'istruzione pubblica
l'insegnamento della dottrina cristiana secondo
la forma ricevuta dalla tradizione cattolica". - L'IRC ora è presente nella scuola per tutti, con
obbligo di frequenza e possibilità di esonero e
non prevede voti ed esami, ma una nota da
annettere alla pagella. - dopo la seconda guerra mondiale, il popolo
italiano, tramite l'istituto referendario, vota
in favore della repubblica. L'Assemblea
Costituente dà forma e figura al nuovo Stato e,
orientandosi ad inserire i Patti Lateranensi del
1929 nell'art. 7 della Costituzione repubblicana,
ratifica anche la permanenza dell'IRC nella
scuola statale.
10- Dopo un ventennio di relativa tranquillità, le
profonde trasformazioni sociali e le esigenze
poste dal Concilio Vaticano II domandano, intorno
agli anni '70, un ripensamento della questione
dell'IRC nella scuola. Questi anni si
caratterizzano per ricerche, riflessioni e
dibatti che portano ad alcuni punti di
convergenza - - la necessità di un cambiamento dell'IRC nella
scuola di una società pluralistica e democratica - - la distinzione tra IRC scolastico e catechesi
della comunità ecclesiale - - la leggittimazione dell'IRC non primariamente
teologico-pastorale, né tanto meno ideologica, ma
pedagogico-didattica - - la professionalità del docente di religione.
11- Vengono quindi avanzate tre proposte
- 1. l'abolizione della religione come disciplina
nella scuola - 2. la presenza della religione non confessionale
e fuori della soluzione concordataria (una specie
di approccio culturale al fatto religioso gestito
dallo Stato) - 3. l'insegnamento della religione confessionale
nella scuola pubblica, con garanzia di libertà a
tutti (proposta che si affermerà).
121.3 Il nuovo Concordato del 1984 e lirc nella
scuola italiana
- 1.3 il "nuovo concordato"del 1984 e l'irc nella
scuola italiana - La costituzione italiana prevede, nell'art. 7, la
possibilità di giungere a modifiche consensuali
degli accordi. Così dal novembre 1968, con la
commissione ministeriale presieduta dall'onor.
Guido Gonella inizia un lungo iter che porta,
attraverso l'elaborazione di ben 9 testi, alla
firma inaspettata del "Nuovo Concordato" tra il
presidente del Consiglio Bettino Craxi e il
segretario di Stato, card. Agostino Casaroli.
Centrale per l'IRC è l'art. 9.2 che recita "La
Repubblica italiana, riconoscendo il valore della
cultura religiosa e tenendo conto che i principi
del cattolicesimo fanno parte del patrimonio
storico del popolo italiano, continuerà ad
assicurare, nel quadro delle finalità della
scuola, l'insegnamento della religione cattolica
nelle scuole pubbliche non universitarie di ogni
ordine e grado".
13Le novità del concordato
- Le novità di questa revisione del concordato per
quanto riguarda l'IRC sono - - l'IRC rientra nelle finalità della scuola
- - L'IRC viene impartito in tutti i gradi
scolastici non universitari - - la gestione di tale disciplina è bilaterale,
cioè lo Stato non delega l'insegnamento alla
Chiesa, ma si fa carico dell'IRC come di ogni
disciplina - - infine indica il profilo dell'IRC, che si
qualifica per le seguenti caratteristiche è un
insegnamento materialmente confessionale, svolto
secondo la dottrina della Chiesa è offerto a
tutti ma non imposto, quindi facoltativo,
rispettoso della libertà altrui. - Tra il mese di giugno 1986 e quello di luglio
1987 vengono pubblicati i programmi ministeriali
di IRC per tutti e quattro i livelli di scuola. - Negli anni successivi il dibattito sull'IRC non
si arresta nella sua gestione sorgono spesso
nuovi problemi che vengono affrontati con
circolari ministeriali applicative, risoluzioni
parlamentari e talvolta sentenze della Corte
Costituzionale.
14I punti acquisiti sono
- I punti ormai acquisiti sono
- - é riconosciuto che l'IRC resta materia
curricolare per quanti se ne avvalgono - - è pacifico che l'IRC è disciplina scolastica e
i docenti di religione sono operatori nella
scuola e della scuola a pieno titolo - - è acquisito che la scelta dell'IRC non deve dar
luogo ad alcuna forma di discriminazione nella
formazione delle classi, nella durata dell'orario
scolastico giornaliero, nella collocazione
dell'IRC nel quadro dell'orario delle lezioni - - è consuetudine che la scuola offra ai non
avvalentesi dell'IRC quattro "alternative". - anche se rimangono alcune questioni aperte (la
realizzazione effettiva delle attività
alternative, lo stato giuridico degli insegnanti
di religione), l'IdR riesce ad operare nella
scuola in modo complessivamente sereno e
costruttivo, svolgendo un servizio culturale ed
educativo a favore delle nuove generazioni.
15I CONCORDATI A CONFRONTO
- Concordato 84
- Valore della cultura religiosa e principi del
cattolicesimo nel patrimonio storico del popolo
italiano e irc nel quadro delle finalità della
scuola - Continuerà ad assicurare lirc
- Concordato 29
- La religione cattolica, apostolica e romana è la
sola religione dello Stato e fondamento e
coronamento
16CONCORDATI A CONFRONTO
- Per i laici è richiesta lidoneità
- Obbligo con dispensa su richiesta
- Idoneità per gli insegnanti
- è garantito a ciascuno il diritto di scegliere
se avvalersi o non avvalersi
17MODALITA ORGANIZZATIVE
- DEVONO ATTENERSI
- AL RISPETTO DEL DIRITTO DI AVVALERSI O MENO
- ALLESCLUSIONE DI QUALSIASI FORMA DI
DISCRIMINAZIONE - ALLA PARI DIGNITA CULTURALE FRA IRC E LE ALTRE
DISCIPLINE
18AVVALERSI O NON AVVALERSI
- LIntesa al punto 2.1.b. stabilisce la scelta
operata su richiesta dellautorità scolastica
allatto delliscrizione ha effetto per lintero
anno scolastico cui si riferisce e per i
successivi anni di corso nei casi in cui è
prevista liscrizione di ufficio, fermo restando,
anche nelle modalità di applicazione, il diritto
di scegliere ogni anno se avvalersi o non
avvalersi dellirc
19LA VALUTAZIONE
- Lidr ha a disposizione tutte le metodologie e
tutti gli strumenti che ritiene opportuni per
verificare gli apprendimenti - La valutazione di irc considera solo gli elementi
verificabili in ambito scolastico - Rif. Legge 824/30 no voto, no esami ma speciale
nota a parte - Credito scolastico per le superiori
20I DOCENTI DI IRC
Idoneità rilasciata dallOrdinario diocesano, con
valore permanente salvo revoca Titoli accademici
- ISR- ISSR- Facoltà teologiche Insegnanti
specialisti di scuola materna ed
elementare Nomina dintesa tra Ordinario
diocesano e competenti autorità
scolastiche Aggiornamento professionale in
servizio Compiti relativi alla funzione
docente Stato giuridico degli idr
21LA CURRICOLARITA
Rif.della Corte Costituzionale n. 203/89, n.13/91
e n. 290/92 Lirc pienamente inserito nel
curricolo ordinario ( nella quota nazionale dei
piani di studio personalizzati ) La scuola deve
assicurare lirc Lirc trova posto nel POF
22STATO GIURIDICO IRC
- Occorre tenere presente che ogni componente della
comunità scolastica ha uno stato giuridico
(studenti, genitori, dirigenti, personale docente
e non) per il funzionamento dellistituzione
scolastica (da IR a IRC, da corona e fondamento
a disciplina inserita nel quadro delle finalità
della scuola per il suo valore storico e
culturale). Anche lIdr ha da sempre uno stato
giuridico e quello di oggi, determinato dalla
Legge 186/03 è solo nuovo stato giuridico che è
stato dettato dal fatto del cambiamento della
disciplina insegnata. I punti di riferimento sono
la legge 824 del 1929 che è stata assorbita di
fatto dal Testo Unico (Dlgs 297/94).
23- In realtà la riforma dello stato giuridico degli
Idr era già presa in considerazione nel DPR
751/85 (Intesa) dove si dichiarava - lintento dello Stato di dare una nuova
disciplina dello stato giuridico degli insegnanti
di religione. Questo è arrivato, come sappiamo,
con la Legge 186/03. Questa Legge, di fatto,
conclude un iter che era iniziato già nel 1990
con varie proposte di Legge che però non erano
arrivate a buon fine (solo con la precedente
legislatura di centro sinistra era stata
approvata una proposta di Legge per gli Idr al
Senato. Ma non ci fu il tempo di ratificarla alla
Camera). Con Legge attuale, invece, possiamo
dire di avere una garanzia in più lapprovazione
della Legge 186/03 è frutto di unintesa
trasversale nellambito del Parlamento.
24- Il ruolo, meglio sarebbe dire il tempo
indeterminato, ha la sua fondatezza nella
disciplina stessa in quanto lIRC è curricolare
la sentenza della Corte Costituzionale n. 203/89
dice - lo Stato è obbligato, in forza dellaccordo con
la Santa Sede, ad assicurare linsegnamento della
religione cattolica. Per gli studenti e per le
loro famiglie esso è facoltativo solo
lesercizio del diritto di avvalersene crea
lobbligo di frequentarlo. Quindi il legame è
ovvio se lIRC è curricolare e non facoltativo,
è logico istituire un organico fisso di IdR.
25LE FINALITA DELLA SCUOLA
- LE FINALITÀ DELLA SCUOLA
- Con l'Accordo del 1984 l'IR è divenuto IRC,
sottolineando la sua specificità cattolica, ma
abbandonando improprie intenzioni
catechetiche e posizioni di primato
nell'ordinamento scolastico. - Da un lato, infatti, l'attuale IRC si inserisce
nel quadro delle finalità della scuola
dall'altro, trova fondamento in un duplice ordine
di motivazioni culturali e storiche la
Repubblica italiana dichiara, infatti, di
riconoscere il valore della cultura religiosa e
di tener conto del fatto che i principi del
cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico
del popolo italiano (art. 9.2).
26- Le finalità della scuola che l'IRC assume come
proprie non possono essere altre da quelle
ricavabili dalla - Costituzione e dalla legislazione scolastica. La
finalità principale è pertanto lo sviluppo della
persona umana, senza distinzioni di sorta,
neanche di carattere religioso (art. 3 Cost.),
riconoscendo nella scuola uno degli strumenti
volti alla rimozione degli ostacoli che
impediscono la realizzazione di quello sviluppo
personale (art. 3 Cost.).
27- Più esplicitamente, recita il TU (Testo Unico
1994) della legislazione scolastica (art. 1), ciò
significa che la - scuola - in un clima di libertà - deve promuovere
la piena formazione della personalità degli
alunni. - La legge 53/03, che ridefinisce il sistema di
istruzione e formazione italiano, ha comunque
ribadito che fine di detto sistema è favorire la
crescita e la valorizzazione della persona umana
(art. l).
28- Per completare la formazione della persona non
può mancare l'attenzione alla sfera religiosa,
che si giustifica non in linea di principio, per
un privilegio o una scelta confessionale dello
Stato, ma con motivazioni di fatto, dato che la
presenza della religione nella storia dell'uomo -
e della religione cattolica nella storia degli
italiani - è una realtà evidente e determinante.
29LIRC SECONDO LA CHIESA
- L'IRC SECONDO LA CHIESA
- Questa piena scolasticità non contrasta con
l'altrettanto piena cattolicità
dell'insegnamento. Esso non può diluirsi in un
generico IR o in un insegnamento di storia delle
religioni o di morale queste dimensioni sono
comunque presenti nei programmi ministeriali di
IRC, e solo l'integrale rispetto di essi può
garantire l'autenticità della materia scelta
dagli studenti e dalle loro famiglie.
30- Da parte ecclesiastica i pronunciamenti
sull'identità dell'IRC non hanno la forma di
leggi o decreti ma di indicazioni e orientamenti
pastorali. A tale proposito si può tener presente
soprattutto il documento della CEI Insegnare
religione cattolica oggi (maggio 1991), che
descrive l'IRC come servizio educativo e
culturale offerto a tutti (n. 7).
31- Esso ha nei confronti della catechesi quel
rapporto di distinzione e complementarità già
indicato da Giovanni Paolo II in un suo discorso
del 5 marzo 1981. A scuola di religione -
precisano i vescovi - non si ripete il - catechismo, ma si svolgono programmi stabiliti in
conformità agli obiettivi della scuola e proposti
secondo le metodologie proprie dei diversi ordini
e gradi di scuola (n. 13). - Sergio Cicatelli
32- - la catechesi mira allinserimento nella
comunità ecclesiale, a creare e a rafforzare il
senso di appartenenza, a suscitare una adesione
personale e convinta alla fede, a preparare i
bambini ai sacramenti della iniziazione
cristiana
33- In concreto mentre le finalità della catechesi
sono la fede e le scelte della persona, - quelle dellIRC sono di indole culturale e
mirano a mettere in mano agli alunni gli
strumenti con cui interpretare un aspetto
importante della realtà del nostro Paese. Mentre
la catechesi mira a fare del bambino un
catecumeno, lIRC mira a fare dellalunno un
cittadino pienamente consapevole dei valori che
fanno parte della sua storia. - Don Giosuè Tosoni, Responsabile Servizio
Nazionale IRC
34Significato della presenza dellIRC nella
scuola e nella scuola cattolica in particolare
- dal consiglio nazionale della scuola cattolica
sussidio pastorale Roma 1 luglio 2004
35- La scuola cattolica, proprio in quanto anzitutto
scuola che svolge un pubblico servizio
allinterno del Sistema nazionale di istruzione
(L. 62/2000), ha ben presente e intende
valorizzare al massimo lapporto originale e
insostituibile che lIRC offre per qualificare la
sua proposta educativa.
36- Sono tre le motivazioni che giustificano la
presenza dellIRC allinterno della proposta
educativa offerta dalla scuola cattolica - il valore che ha in sé la cultura religiosa (La
Repubblica Italiana, riconoscendo il valore della
cultura religiosa... L. 121/1985, art. 9) - il fatto che la religione cattolica è parte
essenziale della cultura del popolo italiano
(... e tenendo conto che i principi del
cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico
del popolo italiano l.c.) - il particolare tipo di Progetto educativo che, in
quanto si ispira al Vangelo, esige
intrinsecamente un insegnamento specifico della
religione che si rifà a Gesù Cristo.
37- Le prime due motivazioni, espressamente
richiamate nellAccordo di Revisione del
Concordato tra la S. Sede e lo Stato italiano,
valgono per ogni tipo di scuola la terza vale in
modo specifico per la scuola cattolica,
diventandone una dimensione particolarmente
importante.
38- Tale importanza, si sottolinea nel documento La
scuola cattolica, è in rapporto alla missione
specifica di questa scuola che è di
trasmettere in modo sistematico e critico la
cultura alla luce della fede e di educare il
dinamismo delle virtù cristiane, promovendo così
la duplice sintesi tra cultura e fede e tra fede
e vita (n. 49). Più avanti si aggiunge che tale
insegnamento... deve essere impartito nella
scuola in maniera esplicita e sistematica, perché
nella mente degli allievi non si crei uno
squilibrio tra cultura generale e cultura
religiosa. Tale insegnamento si diversifica
fondamentalmente dagli altri perché il suo fine
non è la semplice adesione dellintelletto alle
verità religiose, ma ladesione di tutto lessere
alla persona di Cristo (n. 49).
39- Il richiamo delle motivazioni che giustificano la
presenza dellIRC nella scuola cattolica porta a
concludere che in tale scuola è ragionevole
chiedere che tutti coloro che la frequentano
accettandone il progetto educativo (L. 62/2000,
art. 1, c. 3) si avvalgano di questo insegnamento
collocato, per la sua valenza culturale, tra le
attività didattiche/discipline previste per norma
nel quadro orario obbligatorio.
40IRC e CATECHESI DOCUMENTO CEI NOTA del 91
- 13.- Occorre infine tenere presente l'impegno
preciso contenuto nell'Accordo concordatario
questo, mentre sottolinea che l'IRC deve essere
svolto in conformità alla dottrina della Chiesa,
ne indica chiaramente il significato e l'indole
specifica inserendolo "nel quadro delle finalità
della scuola". - E' questa una precisazione basilare, che
permette di distinguere l'IRC dalle altre forme
di insegnamento religioso che sono proprie della
comunità cristiana, come la catechesi
parrocchiale, familiare o dei gruppi ecclesiali. -
41- E' vero che tra l'IRC e la catechesi esiste una
complementarità e si dà un collegamento perché
hanno un contenuto sostanzialmente comune e si
rivolgono alle medesime persone. Ma è anche vero
che sono ben distinti nelle finalità e nel
metodo. - A scuola di religione non si ripete il
catechismo, ma si svolgono programmi stabiliti in
conformità agli obiettivi della scuola e proposti
secondo le metodologie proprie dei diversi ordini
e gradi di scuola. - L'IRC intende promuovere una ricerca della
verità, offrendo agli alunni tutti quegli
elementi culturali che sono necessari per la
conoscenza della religione cattolica e per
l'esercizio di un'autentica libertà di pensiero e
di decisione.
42Complementarietà tra dimensione religiosa e
culturale
- 14. - La mediazione culturale e scolastica dei
contenuti della religione cattolica che viene
operata dall'IRC corrisponde al dinamismo
intrinseco della fede cristiana che, come dice
Giovanni Paolo II, "esige di essere pensata e
come sposata all'intelligenza dell'uomo, di
questo uomo storico concreto" 1. Tale
mediazione, inoltre, è consona alla natura stessa
del Vangelo, chiamato ad inculturarsi in tutte le
situazioni umane nel rispetto della loro
legittima autonomia, nella valorizzazione di ogni
loro potenzialità e nell'apertura a quella verità
piena sull'uomo e sulla storia che ci è donata in
Cristo.
43- Emerge così l'elemento tipico dell'IRC nel suo
attuarsi concreto questo insegnamento mostra come
la dimensione religiosa e la dimensione
culturale, proprie della persona e della storia
umana, non sono affatto alternative tra loro, ma
sono intimamente legate e complementari l'una
all'altra. - Si apprezzi l'intenzione della Chiesa di entrare
nella scuola per portarvi il valore del messaggio
evangelico, perché tale messaggio sia conosciuto
nei suoi contenuti e venga stimato quale
contributo alla formazione della persona, con
finalità e metodi rispettosi della laicità e del
pluralismo della scuola pubblica. - 1Giovanni Paolo II, Discorso ai docenti
universitari, Bologna 18 aprile 1982.
44- lIRC ha come obiettivo quello di alfabetizzare
gli alunni a riguardo di una realtà ( la
religione cattolica ) fortemente legata alla
storia, alla cultura, allarte, alle tradizioni,
alla concezione di vita e ai valori essenziali
che marcano profondamente la realtà italiana e
che il bambino vede e, molto spesso, vive
esperimenta personalmente nella sua famiglia e
nel suo ambiente di vita. La scuola vuol dare una
chiave di interpretazione a questa complessa
realtà nella quale affondano le radici della
nostra cultura e della nostra storia.
45- Lidentità della scuola cattolica è legata al
PROGETTO EDUCATIVO al quale essa si ispira e che
fa esplicito riferimento ai valori cristiani.
Ogni aspetto dellattività scolastica
(organizzazione interna, collegamento con il
territorio-comunità cristiana, stile
educativo...) riceve una specifica ed originale
caratterizzazione da questo Progetto. In
particolare, la proposta culturale della scuola
cattolica ( ciò che di fatto si insegna e come
si insegna, ossia la cultura che viene elaborata
e trasmessa) presenta una sua originalità e
specificità in forza del Progetto educativo che
lispira
46- secondo le indicazioni del magistero, la proposta
culturale della scuola cattolica deve, tra
laltro, avere alcune ATTENZIONI PARTICOLARI,
come ad esempio alla centralità della persona, al
problema del senso, alla formazione della
coscienza, allinsegnamento della religione
aspetto che qui ci interessa analizzare.
Dimensione particolarmente importante del
progetto educativo della Scuola Cattolica è
leducazione cristiana e, specificamente,
linsegnamento della religione .Tale dimensione è
qualificante per lidentità della Scuola
Cattolica (La scuola cattolica, oggi, in Italia,
n. 22).
47GIOVANNI PAOLO II
- "L'insegnamento della religione - rileva Giovanni
Paolo II nel discorso al Simposio europeo
sull'IRC - non può infatti limitarsi a fare
l'inventario dei dati di ieri, e neppure di
quelli di oggi, ma deve aprire l'intelligenza e
il cuore a cogliere il grande umanesimo
cristiano, immanente nella visione cattolica. Qui
siamo veramente alla radice della cultura
religiosa, che nutre la formazione della persona
e contribuisce a dare all'Europa dei tempi nuovi
un volto non puramente pragmatico, bensì un'anima
capace di verità e di bellezza, di solidarietà
verso i poveri, di originale slancio creativo nel
cammino dei popoli. - Giovanni Paolo II, Discorso al Simposio del
Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee
sull'insegnamento della religione cattolica nella
scuola pubblica, Roma 15 aprile 1991.