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LIUC

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Title: Programmazione regionale e locale (Articolo 5, D.lgs.267/00) . Author: LIUC Last modified by: OSL Created Date: 1/15/2001 6:29:36 PM Document presentation format – PowerPoint PPT presentation

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Tags: liuc | strategie

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Transcript and Presenter's Notes

Title: LIUC


1
  • LIUC
  • Università Carlo Cattaneo
  • Facoltà di Economia
  • Laurea specialistica
  • in Amministrazione Aziendale e Libera Professione
  • A.A. 2008 / 2009
  • CORSO DI
  • Analisi Finanziaria degli Enti Pubblici
  • Michelangelo Nigro

2
Strategie di gestione dei prodotti finanziari,
modelli a confronto
  • Modelli di indebitamento a confronto
  • La gestione attiva del debito
  • Rinegoziazione delle passività
  • Strumenti derivati (swap)
  • Cenno agli strumenti di gestione, valorizzazione
    e valutazione del Patrimonio pubblico

3
Modelli di indebitamento a confronto
  • Analisi dei principali elementi di comparazione
  • Condizioni giuridiche per lindebitamento
  • Procedure amministrative di indebitamento
  • Tempi necessari per lassunzione del debito
  • Condizioni economiche e finanziarie
  • Struttura del piano di ammortamento
  • Durata del piano di rimborso e periodicità delle
    rate
  • Tipologia di rimborso francese, italiano,
    americano
  • Tipologia di tasso fisso, variabile
  • Costo dellindebitamento
  • Flussi negativi e positivi legati al debito

4
Condizioni giuridiche per lindebitamento
  • Sia i prestiti Cdp, sia quelli assunti con il
    sistema creditizio, sia i prestiti obbligazionari
    (P.O.), sia altrettanto le aperture di credito,
    sono soggette tutte indistintamente alle norme
    previste dal TUEL
  • Approvazione del preventivo dellesercizio
    corrente
  • Approvazione del consuntivo del penultimo
    esercizio
  • Rispetto del limite di indebitamento art. 204
  • Per ciascuno dei prodotti finanziari si fa poi
    riferimento alle specifiche norme che ne
    disciplinano i meccanismi di funzionamento e gli
    aspetti economici e finanziari

5
Procedure amministrative di indebitamento
  • Da un punto di vista procedurale, per la Cassa
    depositi e prestiti non è, attualmente, prevista
    nessuna particolare procedura di evidenza
    pubblica lassunzione del prestito è dettata
    dalla Circolare 1255 del 2005
  • Per lassunzione di prestiti con il sistema
    creditizio e per le emissioni obbligazionarie
    sono previste procedure di evidenza pubblica,
    quali ad esempio le indagini di mercato (si veda
    il nuovo codice degli appalti del Luglio 2006)

6
Tempi necessari per lassunzione del debito
  • Il tempo necessario per lassunzione di un
    prestito con la Cdp è formalmente regolato dalle
    norme della Circolare 1255 del 2005 mediamente
    dalla domanda di prestito alla definitiva firma
    contrattuale trascorrono circa 40 giorni
    (talvolta in un mese si riesce a chiudere
    lintera operazione)
  • Alla luce dellindagine di mercato per la
    individuazione del partner finanziario, i tempi
    necessari per chiudere un prestito con il sistema
    creditizio o per collocare un prestito
    obbligazionario, possono oscillare tra i 30 e i
    50 giorni

7
Condizioni economiche e finanziarie
  • In termini di DURATA ormai non ci sono più enormi
    differenza tra i diversi prodotti finanziari, si
    va da un minimo di 5 anni ad un massimo non
    definito, ad eccezione della Cdp che prevede una
    durata massima di 30 anni la periodicità del
    rimborso sia per la Cdp che per il sistema
    creditizio è semestrale con scadenza il 30 giugno
    e il 31 dicembre per le emissioni
    obbligazionarie può essere trimestrale,
    semestrale e annuale e dipende dalla data di
    firma del contratto (generalmente anche i
    prestiti obbligazionari si adeguano alle scadenze
    di giugno e dicembre)
  • Il PIANO DI AMMORTAMENTO può essere di tipo
    francese, italiano e americano
  • Francese, rata costante con capitale crescente e
    interessi decrescenti
  • Italiano, rata decrescente con capitale costante
    e interessi decrescenti
  • Americano o Bullet, rimborso unico del capitale
    alla scadenza, interessi generalmente decrescenti
    (il bullet è previsto esclusivamente per i
    prestiti obbligazionari)
  • Il TASSO può essere sia fisso che variabile per i
    vari prodotti finanziari

8
Costo dellindebitamento
T. FISSO rilevazioni settimanali agganciate
allIRS
CDP
T. VARIABILE rilevazioni settimanali indicizzate
Euribor
T. FISSO rilevazioni giornaliere agganciate
allIRS
CREDITO BANCHE
T. VARIABILE rilevazioni giornaliere indicizzate
Euribor
T. FISSO rendimento titoli di stato e/o altri
parametri
P.O.
T. VARIABILE Euribor con periodicità legata alla
cedola
9
costo dellindebitamento
  • La CdP regola i tassi settimanalmente legandoli
    ai parametri IRS per i mutui a tasso fisso ed
    Euribor 6m per i mutui indicizzati
  • Il sistema bancario adotta un criterio di calcolo
    del tasso legato allIRS a sette, dieci, dodici
    anni, maggiorato di uno spread non superiore
    dello 0,20, 0,25 e dello 0,40 rispettivamente
    per i mutui decennali, compresi tra undici e
    quindici e superiori a quindici mutui a tasso
    fisso per le operazioni indicizzate il parametro
    di riferimento è lEuribor 6m, gli spread sono
    rispettivamente 0,30, 0,35 e 0,40
  • I titoli obbligazionari legano il tasso al
    rendimento dei titoli di Stato, maggiorato di uno
    spread non superiore alluno per cento il debito
    indicizzato è legato allEuribor 6m

10
Flussi negativi e positivi legati al debito
  • FLUSSI NEGATIVI
  • Il costo rappresentato dal tasso nominale
  • I costi delle commissioni
  • Cdp non prevede commissioni
  • Banche possono prevedere commissioni
  • P.O. la commissione massima è dello 0,5 del
    valore di emissione si ricorda il contributo una
    tantum allo Stato dello 0,1 del valore nominale
    altri eventuali costi per la comunicazione
    delloperazione
  • FLUSSI POSTIVI
  • Rendimento sulle giacenze
  • Cdp Euribor sulle somme concesse ma non erogate
  • Sistema creditizio e P.O. tassi concordati con
    il Tesoriere e/o derivanti da operazioni di
    reinvestimento della liquidità
  • Solo per i P.O.
  • Retrocessione dellimposta sostitutiva del 12,50
  • In caso di metodo di rimborso Bullet, si dovrà
    tener conto del rendimento del fondo di
    accantonamento delle quote capitale

11
La gestione attiva del debito
  • Rinegoziazione delle passività
  • Estinzione anticipata ai sensi dellart.41 della
    L. Finanziaria 2002
  • Operazioni di ristrutturazione proposte dalla Cdp
  • Strumenti derivati (SWAP)
  • Le norme di riferimento
  • Le definizioni e il funzionamento
  • Le rilevazioni contabili

12
Liability Management
  • La gestione attiva del debito si concretizza in
    unattività di verifica ed eventuale intervento
    sul proprio portafoglio debitorio
  • Lobiettivo è la ridefinizione della struttura
    del passivo e dei suoi costi, con relativo
    impatto sul bilancio dellente locale
  • Gestione attiva significa anche proteggere lente
    dai rischi derivanti dal mercato finanziario
  • La gestione attiva del debito consente di
    modificare il profilo dei flussi legati alle
    operazioni finanziarie strutturate dagli enti
    locali

Riduzione dei costi
Ottimizzare la gestione del debito
OBIETTIVO
Modifica dei flussi
Gestione del rischio di tasso
13
Rinegoziazione delle passività
  • Articolo 41 della Legge Finanziaria 2002 L. 28
    dicembre 2001, n.448 Fermo restando quanto
    previsto nelle relative pattuizioni contrattuali,
    gli enti possono provvedere alla conversione dei
    mutui contratti successivamente al 31 dicembre
    1996, anche mediante il collocamento di titoli
    obbligazionari di nuova emissione o
    rinegoziazioni, anche con altri istituti, dei
    mutui, in presenza di condizioni di
    rifinanziamento che consentano una riduzione del
    valore finanziario delle passività totali a
    carico degli enti stessi, al netto delle
    commissioni e dell'eventuale retrocessione del
    gettito dell'imposta sostitutiva di cui
    all'articolo 2 del Decreto legislativo 1 aprile
    1996, n. 239, e successive modificazioni
  • Interventi previsti con Circolari varie In
    diverse occasioni la Cdp ha proposto formule di
    ristrutturazione delle passività da utilizzare in
    tempi ben definiti e con strutture già
    preimpostate tali operazioni sono state oggetto
    di analisi e approfondimenti, che in alcuni casi
    hanno fatto intravedere elementi di rischiosità
    assimilabili ad operazioni di swap

14
Strumenti derivati (SWAP)
  • Decreto MEF del 1 dicembre 2003, n.389
  • Circolare MEF del 27 maggio 2004 (GU n.128 del 3
    giugno 2004)
  • Circolare MEF del 31 gennaio 2007 (GU n.29 del 5
    febbraio 2007)
  • COSA E UNO STRUMENTO DERIVATO O SWAP ?
  • Si definisce SWAP quel contratto attraverso cui
    due parti si scambiano flussi di interesse o di
    valuta in base a formule predefinite swap di
    tasso di interesse tra due soggetti che assumono
    limpegno di scambiarsi regolarmente flussi di
    interessi, collegati ai principali parametri del
    mercato finanziario, secondo modalità, tempi e
    condizioni contrattualmente stabiliti (D.MEF.
    389/2003, art.3, comma 2, lett.a)

15
Le tipologie di derivati previste dalla normativa
D. MEF. 389/2003
  • 1. In caso di operazioni di indebitamento
    effettuate in valute diverse dall'euro, è fatto
    obbligo di prevedere la copertura del rischio di
    cambio mediante swap di tasso di cambio, inteso
    come un contratto tra due soggetti che assumono
    l'impegno di scambiarsi regolarmente flussi di
    interessi e capitale espressi in due diverse
    valute, secondo modalità, tempi e condizioni
    contrattualmente stabiliti.
  • 2. In aggiunta alle operazioni di cui al comma 1
    del presente articolo e all'articolo 2 del
    presente decreto, sono inoltre consentite le
    seguenti operazioni derivate
  • swap di tasso di interesse tra due soggetti che
    assumono l'impegno di scambiarsi regolarmente
    flussi di interessi, collegati ai principali
    parametri del mercato finanziario, secondo
    modalità, tempi e condizioni contrattualmente
    stabiliti
  • acquisto di forward rate agreement in cui due
    parti concordano il tasso di interesse che
    l'acquirente del forward si impegna a pagare su
    un capitale stabilito ad una determinata data
    futura
  • acquisto di cap
  • acquisto di collar
  • altre operazioni derivate contenenti combinazioni
    di operazioni di cui ai punti precedenti, in
    grado di consentire il passaggio da tasso fisso a
    variabile e viceversa al raggiungimento di un
    valore soglia predefinito o passato un periodo di
    tempo predefinito
  • altre operazioni derivate finalizzate alla
    ristrutturazione del debito, solo qualora non
    prevedano una scadenza posteriore a quella
    associata alla sottostante passività. Dette
    operazioni sono consentite ove i flussi con esse
    ricevuti dagli enti interessati siano uguali a
    quelli pagati nella sottostante passività e non
    implichino, al momento del loro perfezionamento,
    un profilo crescente dei valori attuali dei
    singoli flussi di pagamento, ad eccezione di un
    eventuale sconto o premio da regolare al momento
    del perfezionamento delle operazioni non
    superiore a 1 del nozionale della sottostante
    passività (UP-FRONT)

16
D. MEF. 389/2003
  • 3. Le operazioni derivate sopra menzionate sono
    consentite esclusivamente in corrispondenza di
    passività effettivamente dovute e possono essere
    indicizzate esclusivamente a parametri monetari
    di riferimento nell'area dei Paesi appartenenti
    al Gruppo dei Sette più industrializzati
  • 4. Al fine di contenere l'esposizione creditizia
    verso le controparti delle operazioni derivate di
    cui al presente articolo, è consentita la
    conclusione di contratti soltanto con
    intermediari contraddistinti da adeguato merito
    di credito, così come certificato da agenzie di
    rating riconosciute a livello internazionale.
    Qualora l'importo nominale delle operazioni
    derivate complessivamente poste in essere
    dall'ente territoriale interessato arrivi a
    superare i 100 milioni di euro, l'ente dovrà
    progressivamente tendere, attraverso le
    operazioni successive all'entrata in vigore del
    presente decreto, a far sì che l'importo nominale
    complessivo delle operazioni stipulate con ogni
    singola controparte non ecceda il 25 del totale
    delle operazioni in essere

17
Come funziona un contratto di SWAP
18
Le protezioni al rischio di oscillazione
  • Il cap indica la possibilità di scommettere sui
    tassi fissando una protezione a favore dellente.
    In tal caso lente non dovrà pagare più di un
    certo livello prefissato sin dallinizio del
    contratto
  • Con il collar si attiva la protezione sia per
    lente (cap) sia per lintermediario (floor). In
    tal caso il parametro di riferimento potrà
    oscillare allinterno di un range predeterminato
    sin dallinizio

19
Un esempio di swap
STRUTTURA COLLAR
rate
cap
6
Tasso fisso originario 5,2
Euribor 6m
Al parametro di riferimento va aggiunto lo
spread da negoziare con listituto
3
floor
time
20
Le rilevazioni contabili
  • Lutilizzo di strumenti derivati non è mai stato
    contabilmente disciplinato alcune indicazioni
    possono essere tratte dalla codifica SIOPE, altre
    sono solo ipotesi presentate ai Ministeri
    competenti
  • Le voci di uno swap che trovano allocazione in
    bilancio sono
  • FLUSSI POSITIVI
  • Netting positivo
  • Mark to market positivo
  • Up front / anticipazione
  • FLUSSI NEGATIVI
  • Netting negativo
  • Mark to market negativo

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Netting positivo e negativo - SIOPE
  • Titolo III Entrate extratributarie
  • Ctg. 3 Interessi su anticipazioni e crediti
  • Risorsa Interessi da altri soggetti
  • Descrizione Interessi da operazioni in derivati
  • Titolo I Spese correnti
  • Funzione 1 Funzioni generali di Amm.ne di
    gestione e di controllo
  • Servizio 3 Gestione econ., finanz., programmaz.,
    provvedit., e cdg.
  • Intervento 06 Interessi passivi per operazioni
    in derivati

Entrate del Titolo III Entrate
extratributarie, Categoria 3 Interessi su
anticipazioni e crediti, Voce economica 19
Interessi da altri soggetti, Codice gestionale
3325 Interessi da operazioni in derivati
Spese del Titolo I Spese correnti, Intervento
06 Interessi passivi e Oneri finanziari, Voce
economica 19 Interessi passivi da altri
soggetti, Codice gestionale 1626 Interessi
passivi per operazioni in derivati
22
Up front / lanticipazione
  • In base ai principi contabili (Osservatorio sulla
    Finanza degli Enti Locali del Ministero
    dellInterno Gennaio 2004, punto n.47) si
    stabilisce che
  • Leventuale entrata derivante dalla contrazione
    di swap finalizzati alla ristrutturazione dei
    tassi di interesse del residuo debito riguarda la
    rimodulazione del debito precedentemente
    contratto per investimenti ed incide sulle
    condizioni economico-finanziarie e gli equilibri
    del bilancio di medio-lungo termine pertanto, va
    considerata entrata straordinaria da allocare nel
    Titolo IV delle entrate

Titolo IV Entrate derivanti da alienazioni, da
trasferimenti di capitale e da riscossione di
crediti, Categoria 05 Trasferimenti di capitale
da altri soggetti Richiamando la codifica
SIOPE, tale voce dovrebbe essere inserita nella
Voce economica 19 Altri trasferimenti di
capitale da altri soggetti, Codice gestionale
4513 Trasferimenti di capitale da altri
23
Mark to market positivo e negativo - SIOPE
?
  • Il Mark to market positivo, leventuale entrata
    che dovesse derivare a favore dellente nel caso
    di chiusura anticipata del contratto di swap, non
    trova alcuna indicazione nella codifica SIOPE
    potrebbe seguire la stessa sorte del netting
    positivo. Anche se, in questo caso, vista la
    straordinarietà dellentrata, si potrebbe anche
    sostenerne una sua rilevazione tra le entrate in
    conto capitale, così come accade per lup-front
  • il Mark to market negativo, ossia leventuale
    spesa che dovesse derivare a favore della banca
    nel caso di chiusura anticipata del contratto di
    swap, non trova alcuna indicazione nella codifica
    SIOPE potrebbe seguire la stessa sorte del
    netting negativo o, in alternativa, potrebbe
    essere rilevata sempre nel Titolo I Spese
    correnti, Intervento 08 Oneri straordinari
    della gestione corrente, Codice gestionale 1802
    Altri oneri straordinari della gestione corrente.
    Difficilmente, ma non sarebbe da escludere una
    sua allocazione tra le spese del Titolo II
    Spese in conto capitale, Intervento 07
    Trasferimenti in conto capitale, Voce economica
    19 Trasferimenti in conto capitale ad altri
    soggetti, Codice gestionale 2799 Trasferimenti
    in conto capitale ad altri, anche se si porrebbe
    il problema di come finanziarla

24
Alcune riflessioni sugli aspetti contabili e sui
loro riflessi
  • Riflessi sul concetto di pareggio economico
    entrate correnti maggiori uguali delle spese
    correnti aumentate delle quote di capitale
  • Riflessi sui parametri di deficitarietà
  • Riflessi sul limite di indebitamento (art.204 del
    TUEL)
  • Riflessi sui calcoli del Patto di Stabilità e di
    Crescita Interno

25
Gli strumenti di gestione, valorizzazione e
valutazione del Patrimonio pubblico
Cartolarizzazione
Asta Pubblica
Fondi Comuni di Investimento Immobiliare con
Apporto Pubblico
26
Le cartolarizzazioni in Italia SCIP Società di
Cartolarizzazione degli Immobili Pubblici
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