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Gli Apparati Centrali di Stazione: dal Saxby all

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Gli Apparati Centrali di Stazione: dal Saxby all ACS A Cura di: Omar Cugini OBIETTIVI: Definire il concetto di Apparato Centrale Mostrarne l evoluzione storica ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Gli Apparati Centrali di Stazione: dal Saxby all


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Gli Apparati Centrali di Stazionedal Saxby
allACS
  • A Cura di
  • Omar Cugini

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OBIETTIVI
  • Definire il concetto di Apparato Centrale
  • Mostrarne levoluzione storica
  • Definire i vari tipi di Apparato Centrale

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Che cosa è un Apparato Centrale?
  • Si definisce Apparato Centrale un impianto di una
    località di servizio (bivio, stazione, ecc.) per
    il comando a distanza della manovra degli enti
    di stazione(segnali, deviatoi, Passaggi a
    Livello, ecc.). LAC realizza anche i vincoli di
    sicurezza fra segnali, deviatoi e gli eventuali
    PL

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Importante!!!
  • Le Serrature Centrali per linee in Dirigenza
    Unica e gli apparati a filo con contrappesi o
    manovelle per la manovra a distanza delle ali
    semaforiche non sono da considerarsi Apparati
    Centrali

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I vari tipi di Apparato Centrale
  • Gli AC si dividono in vari tipi
  • AC a trasmissione rigida (Saxby)
  • AC a Filo
  • AC Idrodinamici (ACI)
  • AC per Deviatoi Manuali (ADM)
  • AC Elettrici (ACEACELIACEI)
  • AC Statici (ACS)

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Apparati Centrali a Trasmissione Rigida (Saxby)
7
Apparati Centrali a Trasmissione Rigida (Saxby)
Sono tra i primi AC installati in Italia La
manovra dei vari enti avviene a mezzo di
trasmissioni, costituite da tubi di ferro o
profilati ad U, che scorrono su appositi supporti
a rotelle.
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Apparati Centrali a Trasmissione Rigida (Saxby)
  • La distanza fra il posto di manovra e lo scambio,
    non deve, di regola, superare i 200 m per non
    rendere troppo faticoso il compito del deviatore.
  • Le leve del banco, lunghe m 1,20, in posizione
    normale sono inclinate all'indietro, mentre in
    posizione rovescia sono inclinate in avanti,
    verso chi manovra.

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Apparati Centrali a Trasmissione Rigida (Saxby)
  • Presentano lo svantaggio di essere di difficile
    manovra e di richiedere un'onerosa manutenzione.
    Lultima stazione in Italia munita di AC tipo
    Saxby è stata, fino al 1990, Aosta. In altri
    paesi europei, come la Francia, tali AC sono
    ancora molto diffusi

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Apparati Centrali Idrodinamici
11
Apparati Centrali Idrodinamici
  • Furono ideati nel 1883, dall'ing. Riccardo
    Bianchi
  • La prima sperimentazione di tale apparato avvenne
    il 15 ottobre del 1886, nella stazione di
    Abbiategrasso, sulla linea Milano - Mortara.

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Apparati Centrali Idrodinamici
  • Gli A.C.I. Utilizzano come mezzo di trasmissione
    una miscela di acqua e glicerina, tenuta nei
    condotti ad una pressione costante di 55 bar
    tramite un "accumulatore idraulico", consistente
    in un serbatoio cilindrico chiuso da uno
    stantuffo caricato con una massa di 5 tonnellate
    circa.

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Apparati Centrali IdrodinamiciSvantaggi
  • Tempi di attuazione degli itinerari assai più
    lunghi rispetto agli A.C. elettrici
  • La massima distanza di comando normalmente non
    poteva eccedere i 650 metri

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Apparati Centrali Idrodinamici
  • La massima espansione e diffusione di questo tipo
    di Apparati Centrali si ebbe in Italia nel 1936,
    con 14.800 leve.
  • Nel 1987 ci sono ancora in servizio 8 A.C.I.
  • Scompaiono del tutto nei primi anni90

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Gli Apparati Centrali a Filo
In tali apparati la manovra dei vari enti di
stazione avviene a distanza attraverso cavi
metallici, manovrati tramite contrappesi, leve
o manovelle.
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Gli Apparati Centrali a Filo
  • Presentano lo svantaggio di dover tenere le leve
    ed i meccanismi sempre perettamenti ingrassati
    (al fine di evitare bloccamenti dell'apparato), e
    di avere i cavi esposti agli agenti atmosferici.

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Gli Apparati Centrali a Filo
  • Praticamente scomparsi dalla rete FS, tali AC,
    del tipo Max Judel o Servettaz-Basevi
    sopravvivono su molte linee ferroviarie in
    concessione, come la rete delle Ferrovie Appulo
    Lucane, Ferrovie della Calabria e Ferrovie della
    Sardegna,oltre che sulla Roma - Civitacastellana
    - Viterbo

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Apparati per Deviatoi Manuali (ADM)
Serrature fermadeviatoi
Leve da segnale
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Apparati per Deviatoi Manuali (ADM)
  • In tali apparati il vincolo meccanico tra
    deviatoio e segnale è costituito dalle varie
    chiavi dei fermascambi.
  • Tutti i deviatoi sono con controllo di posizione
    con controllo elettrico (CEF) o FS55, o con
    chiave.

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Apparati per Deviatoi Manuali (ADM)
  • Per poter manovrare a via libera un segnale
    occorre prima di tutto effettuare la manovra dei
    deviatoi, effettuando un "giro di chiavi" ed
    introducendo la chiave di risulta, estratta dal
    fermascambio, nell'apposita serratura.
  • A causa dei lunghi tempi di manovra tali AC sono
    relegati allinterno degli scali o in piccoli
    impianti

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Apparati Centrali Elettrici
  • Si definiscono Apparati Centrali Elettrici gli
    AC nei quali la manovra a distanza degli enti di
    piazzale (deviatoi, barriere di PL, segnali) è
    ottenuta mediante energia elettrica

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Apparati Centrali Elettrici
Segnale di avviso
Segnale 1 Cat.
Deviatoio
Passaggio a Livello
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Apparati Centrali Elettrici
  • In tali AC, le leve poste sul banco di manovra,
    oltre a manovrare i vari enti di stazione,
    azionano le sbarre di una serratura meccanica la
    quale serve a stabilire fra le leve stesse e fra
    gli enti che comandano sul piazzale, i necessari
    collegamenti per soddisfare determiante
    condizioni di sicurezza nei movimenti dei treni e
    delle manovre

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Apparati Centrali Elettrici
  • Presentano lo svantaggio di non avere distruzione
    elastica dellitinerario, obbligando perciò
    loperatore a riportare manualmente dopo ogni
    manovra le leve nella posizione iniziale.
    Impianti di medie/grandi dimensioni necessitano
    di più cabine ACE per la manovra degli enti di
    piazzale

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Apparati Centrali Elettrici a Leve dItinerario
(A.C.E.L.I.)
Deviatoi
Segnali
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Apparati Centrali Elettrici a Leve dItinerario
(A.C.E.L.I.)
  • Tali AC, anzichè avere leve distinte per la
    manovra di ogni singolo ente di stazione, hanno
    semplicemente delle leve da deviatoio e delle
    leve da itinerario (rosse) , che inglobano sia le
    funzioni delle leve rosse da segnale, che delle
    leve blu istradamento. In tali AC non esiste però
    distruzione elastica dell'itinerario, e il
    vincolo tra le leve e gli enti è di tipo
    elettro-meccanico.

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Apparati Centrali Elettrici ad Itinerari
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Apparati Centrali Elettrici ad Itinerari (ACEI)
  • Negli ACEI il comando è realizzato per ogni
    itinerario o istradamento mediante lazionamento
    di un solo pulsante, mentre la manovra dei
    singoli enti interessati dallitinerario o dall
    istradamento è determinata automaticamente dai
    dispositivi dellapparato

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Apparati Centrali Elettrici ad Itinerari (ACEI)
  • Attualmente vengono realizzati due tipi di ACEI
    il tipo I 0/19, ACEI semplificato utilizzato su
    linee a semplice binario esercitate mediante
    telecomando, e il tipo I 0/16. Su linee
    esercitate in DCO esistono ACEI di tipo 0/19 non
    presenziabili da operatore del movimento.

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Apparati Centrali Elettrici ad Itinerari (ACEI) a
Tabulatore
  • In impianti di medie/grandi dimensione, la
    manovra dei classici ACEI può risultare complessa
    a causa del grande numero di itinerari. Per
    ovviare a ciò si ricorre agli ACEIT, in pratica
    ACEI muniti di tabulatore, ovvero una tastiera
    dove viene formato l'itinerario inserendo il
    numero del punto di partenza ed il numero del
    punto di arrivo.

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Apparati Centrali Elettrici ad Itinerari (ACEI) a
Tabulatore
  • Le differenze rispetto ai tradizionali ACEI sono
    in pratica solo di banco. Mentre nell'ACEI
    tradizionale tutti i dispositivi di comando sono
    costituiti da pulsanti e levette (non vincolate
    meccanicamente ma solo elettricamente), negli
    ACEIT delle apposite pulsantiere sostituiscono
    tutti i pulsanti e levette.

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Apparati Centrali Elettrici ad Itinerari (ACEI)
  • ACEI di Tipo 0/16

Leva o maniglia di comando o di soccorso
Pulsante comando itinerari
Levette e dispositivi di piombamento
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Apparati Centrali Statici
Quadro Luminoso
Tastiera funzionale
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Apparati Centrali Statici
  • L'ACS è il nuovo sistema di controllo e gestione
    della circolazione dei treni nelle stazioni e
    rappresenta lultima evoluzione della tecnica
    ferroviaria.

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Apparati Centrali Statici
  • Gli impianti del sistema sono composti da una
    Unità di Elaborazione delle Logiche di movimento
    (UEL), che gestisce le logiche di "movimento
    treni" in stazione con requisiti di sicurezza, da
    una Unità Interfaccia Operatore (UIO), dotata di
    video terminali e da una Funzione di Supporto
    (UFS), che gestisce la supervisione dei movimenti
    treni, la diagnostica, la manutenzione e le
    funzioni di servizio.

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Apparati Centrali Statici
  • In questa tipologia di apparati la circolazione
    dei treni e tutti gli enti di stazione sono
    sottoposti al controllo di un elaboratore che
    programma e gestisce il movimento dei convogli
    prelevando orari ed informazioni da una
    determinata memoria (tale orario è dinamico e può
    essere aggiornato in tempo reale, definito anche
    come M53 dinamico)

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Apparati Centrali Statici
  • Vantaggi tecnico-operativi dell'ACS
  • Miglioramento del servizio alla clientela
  • Maggiore regolarità dell'esercizio
  • Massimo livello di sicurezza
  • Aumento delle potenzialità di traffico
    dell'impianto
  • Riduzione dei tempi di fuori esercizio
    dell'impianto
  • Semplicità operativa
  • Ottimizzazione delle fasi di manutenzione
  • Gestione delle anormalità e delle emergenze con
    il massimo livello di sicurezza

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Apparati Centrali Statici
  • gli organi di comando degli itinerari sono
    costituiti da una "Tastiera Funzionale" (TF) e da
    tasti e levette singoli
  • le ripetizioni relative allo stato degli enti ed
    ai comandi impartiti sono visualizzate sul
    terminale video (QLv) e sui tasti e levette
    singoli
  • l'apparato è del tipo detto "a leve libere" , in
    quanto gli organi di comando sono privi di
    collegamenti meccanici o di vincoli
    elettromeccanici che ne impediscono
    l'azionamento. Tutti i collegamenti necessari
    sono infatti realizzati nelle funzioni logiche
    software (SW)
  • l'apparato è anche definito " a comando perduto"
    , in quanto il comando impartito si effettua
    soltanto se le condizioni volute sono soddisfatte
    fino al momento in cui la funzione di comando
    resta attiva e si distrugge automaticamente
    appena cessa la funzione di comando stessa,
    qualora siano in atto condizioni incompatibili
    interessanti il movimento comandato
  • l'apparato realizza la "distruzione automatica
    del comando" , ossia il comando attuato si
    annulla automaticamente al passaggio del treno
    che lo ha utilizzato e, pertanto, l'operatore non
    deve eseguire alcuna operazione per rimettere
    l'apparato nello stato di riposo. I deviatoi
    restano nell'ultima posizione comandata
  • l'apparato "realizza la liberazione non
    elastica", ossia la cessazione del bloccamento
    dell'itinerario, dei deviatoi e di eventuali
    altri enti avviene quando il treno in partenza ha
    liberato l'itinerario medesimo oppure quando un
    treno in arrivo si è ricoverato completo sul
    binario di stazionamento

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Apparati Centrali Statici
  • Tale tipo di apparato è abilitato ad operare sia
    in totale autonomia (delegando all'operatore
    addetto la sola funzione di controllo e
    supervisione), sia in modo semi automatico (in
    cui l'operatore da il consenso definitivo dopo
    che l'apparato ha già predisposto l'itinerario di
    instradamento) ed infine in modalità totalmente
    manuale (quando l'itinerario ed i comandi sono
    completamente gestiti dall'operatore

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Apparati Centrali Statici
  • La più importante applicazione di tale AC è
    avvenuta nella stazione di Roma Termini, dove ha
    sostituito il vecchio ACE, e rappresenta, per la
    sua complessità un sistema unico nel suo genere

41
Grazie per la cortese attenzione!!
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