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19 febbraio 2005

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Obesit . . . . pandemia ? Nicola Fuiano MD Dirigente Medico Specialista in Clinica Pediatrica Responsabile Servizio di Allergologia Pediatrica – PowerPoint PPT presentation

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Title: 19 febbraio 2005


1
Obesità è. . . . pandemia ?
Nicola Fuiano MD Dirigente Medico
Specialista in Clinica Pediatrica Responsabile
Servizio di Allergologia Pediatrica Membro
dell European Childhood Obesity Group

2
Obesità in età pediatrica
  • una epidemia globale ?
  • è presente in tutto il mondo industrializzato,
  • soprattutto in Europa, America, Nord Africa,
    Medio Oriente
  • si sta diffondendo anche nei Paesi in via di
    sviluppo
  • i dati di prevalenza documentano che l obesità
    rappresenta la patologia cronica diffusa più
    dell asma bronchiale,
  • nel breve e lungo termine si rendono necessari
    programmi finalizzati alla prevenzione e alla
    terapia di questa autentica pandemia.

3
Obesità
  • Negli U.S.A. la prevalenza di sovrappeso e
    obesità è raddoppiata negli ultimi 20 anni.
  • In Canada nei ragazzi di età compresa tra 7 e 13
    anni la prevalenza dell obesità è passata dal
    12 del 1981 al 30 del 1996.
  • In Europa, al variare delle diverse realtà
    socioeconomicoculturali, dello stile di vita e
    delle abitudini alimentari,l obesità in età
    pediatrica è stimata al 13 in Finlandia e al 35
    in Grecia.

4
Obesità
  • In Italia ?
  • Il 37,9 enfatizzato dai media è certamente
    sovrastimato
  • i dati del nostro territorio sono coerenti con
    le conclusioni di altri studi condotti in
    Lombardia, Veneto, Toscana
  • Sono obesi l 11,1 dei maschi, il 13,2 delle
    femmine
  • È dimostrata più elevata prevalenza di sovrappeso
    ed obesità nelle famiglie a basso reddito,
    soprattutto nelle Regioni del Sud.

5
Obesità
  • Quale definizione ?
  • normopeso ?
  • sovrappeso ?
  • obeso ?
  • ? valutati peso corporeo ed altezza

peso corporeo (in kg) altezza (in m²)
Body Mass Index (BMI)
  • BMI da 18 a 25 normopeso
  • BMI da 25 a 29 sovrappeso
  • BMI gt 30 obeso

6
Obesità
  • Obesità ?
  • tra Scilla e Cariddi
  • ovvero
  • tra ereditarietà e ambiente

7
Obesità
  • da New England Journal of Medicine
    (2003,20348)
  • una chiave di lettura
  • lobesità figlia di mutazione genetica
  • nel 5.8 degli obesi studiati
  • carenza del recettore dell ormone
    melanocortina 4 (MC4R) agonista per il legame con
    il recettore dell ormone anoressizzante
    alfa-melanocita-stimolante
  • ? comportamento compulsivo,
  • ? desiderio incontrollato di mangiare,
  • ? assoluta mancanza di sensazione di
    sazietà.

8
Obesità e ambiente quando ?
  • Due sono i periodi della vita a reale rischio di
    obesità
  • Quello intrauterino secondario al sovrappeso
    della gestante
  • ladolescenza.
  • C è una terza fase tra i 3 e i 5 anni che porta
    all obesità precoce.

9
Obesità come ?
  • la marcia verso l obesità inizia già nella
    vita fetale ?
  • la formazione dei centri ipotalamici deputati
    alla regolazione della fame e della sazietà
    inizia nel 1 e nel 2 trimestre di vita
    intrauterina
  • nel 3 trimestre aumenta il numero degli
    adipociti
  • gli errori alimentari materni durante la
    gravidanza rappresentano il primo step dell
    obesità infantile
  • un aumento medio di 9 11 kg in gravidanza
    assume ruolo protettivo nel possibile sviluppo
    dell obesità in età pediatrica
  • lincremento di peso oltre la soglia dei
    9 11 kg e
  • lipernutrizione nel 3 trimestre di
    gravidanza sono chiaramente adipogenetici per il
    feto.

10
Obesità come ?
  • tra ambiente e ambiente
  • il ruolo della famiglia
  • entrambi i genitori obesi ?
  • rischio di obesità nella prole 34
  • uno solo dei genitori obeso ?
  • rischio 25
  • nessuno dei due genitori obesi ?
  • la percentuale scende al 18 .

11
obesità tra latte materno e latte vaccino
9 gr/l proteine 36 gr/l
0,41 rapporto caseina/lattoglobuline 4,51
70 gr/l lattosio 49 gr/l
340 mg/l percentuale di calcio 1170 mg/l
2 gr/l sali minerali 7 gr/l
12
Obesità
  • Obesità ?
  • è rischio cardiovascolare
  • è ipertensione arteriosa
  • è patologia respiratoria
  • è patologia gastrointestinale
    (epatosteatosi)
  • è patologia ortopedica (osteoartriti,
    ginocchio varo)

13
Obesità
  • Obesità ?
  • è ipercolesterolemia
  • è ridotta tolleranza al glucosio
  • è diabete di tipo 2
  • è sindrome metabolica
  • è minore produzione di anticorpi

14
Obesità
  • è piacere meno ai coetanei
  • è essere sottoposti allo sfottò
  • è vivere sulla propria pelle il rifiuto del
    branco
  • è bullismo fisico, verbale, relazionale,
    sessuale

Obesità ?
15
obesità in età pediatrica che
fare ?
  • lapproccio clinico deve cominciare da una
    diagnosi adeguata fondata sul calcolo del BMI
    categorizzato per età e sesso e basato sui dati
    di riferimento del Territorio
  • ogni tentativo terapeutico deve limitarsi ai
    bambini e alle famiglie disponibili a cambiare
    stile di vita
  • aumento dell attività fisica,
  • riduzione della sedentarietà,
  • modifiche della dieta.

16
obesità in età pediatrica che
fare ?
  • lapproccio clinico deve cominciare da una
    diagnosi adeguata fondata sul calcolo del BMI
    categorizzato per età e sesso e basato sui dati
    di riferimento del Territorio
  • ogni tentativo terapeutico deve limitarsi ai
    bambini e alle famiglie disponibili a cambiare
    stile di vita
  • aumento dell attività fisica,
  • riduzione della sedentarietà,
  • modifiche della dieta.

17
obesità in età pediatrica che fare ?...
seguendo FAO e OMS
  • distribuzione percentuale delle calorie nella
    giornata

Colazione
15
15
Spuntino mattutino
5
5
Pranzo
40
Spuntino pomeridiano
5
Cena
35
18
Obesità e popolazione adulta
  • da Arch Intern Med. 20041642135-2140
  • secondo le stime del National Health and
    Nutrition Examination Surveys, negli adulti di
    età compresa tra 20 e 74 anni
  • dal 23.3 del 1999
  • al 30.9 del 2000
  • con quali costi pro capite per anno ?
  • la popolazione non-obesa 333.24 USA
  • la popolazione obesa 585.44 USA

19
Obesità l anamnesi
  • storia del peso
  • abitudini alimentari e frequenza dei pasti
  • il fumo quale rapporto ?
  • consumo di alcool
  • assunzione di farmaci
  • attività fisica attuale e pregressa
  • atteggiamento del paziente rispetto al peso
  • aspettative e motivazioni verso il calo ponderale

20
Obesità la clinica
  • peso corporeo
  • altezza
  • body mass index
  • circonferenza vita
  • plicometria
  • impedenziometria
  • pressione arteriosa

21
Obesità quale classificazione ?
  • Obesità androide mela
  • rapporto V/F gt 0.85
  • Obesità ginoide pera
  • rapporto V/F lt 0.78

22
Obesità quale monitoraggio ?
  • glicemia a digiuno
  • colesterolemia totale e HDL
  • trigliceridemia
  • uricemia
  • transaminasi ALT
  • transaminasi AST
  • gamma-GT
  • P.A.

23
Psicopatologia dellalimentazione
  • Anoressia
  • cè anoressia e anoressia
  • Francesco dAssisi,
  • Mahatma Gandi,
  • Simone Veil,
  • e chi vive la spiccata diminuzione
    o
  • la scomparsa del senso dellappetito
    accompagnata da sensazione di ripugnanza o di
    nausea verso tutti gli alimenti o elettiva per
    determinati cibi

24
Psicopatologia dellalimentazione
  • Anoressia ?
  • può colpire soggetti di tutte le età
  • si distingue
  • Anoressia spuria o falsa dovuta ad ostacoli
    locali, per lo più meccanici (labbro leporino,
    palatoschisi) che condizionano, soprattutto in
    età pediatrica,
  • lassunzione dellalimento ovvero patologie
    del digerente, del fegato, di natura tumorale
  • Anoressia vera
  • Sintomatica quando è un sintomo di altra
    patologia,
  • Idiopatica o essenziale quando non è possibile
    risalire a vere e proprie cause cliniche.

25
Psicopatologia dell alimentazione
  • Anoressia, perché ?
  • lo stress psicofisico, le preoccupazioni,
    lansia, la noia,
  • i traumi endocranici, le turbe psichiche a
    carattere depressivo-emozionale, le psicosi, le
    alterazioni del gusto e dell olfatto possono
    diminuire il senso dell appetito o turbarne la
    ritmicità
  • Anoressia mentale, come ?
  • cute atrofica e disidratata, acrocianosi, atrofia
    mammaria,
  • bradicardia, ipotensione, ipotermia,
  • ipertrofia delle parotidi e sottomandibolari
    secondarie al vomito,
  • anomalie della dentizione e perdita della
    dentina,
  • diminuita densità ossea, fratture spontanee,
  • allecg
  • prolungamento del QT e segni dipotrofia
    ventricolare sx,
  • alterazioni elettrolitiche ipokaliemia,
    iponatriemia,
  • anemia, leucopenia, neutropenia, trombocitopenia.

26
Psicopatologia dell alimentazione
  • Iperfagia
  • Devianza del comportamento caratterizzata da
  • assunzione alimentare eccessiva, priva del
    carattere accessuale tipico della bulimia. Il
    soggetto ha la sensazione di non saziarsi mai.
  • Bulimia
  • Disturbo dellistinto caratterizzata da
  • episodi ricorrenti di alimentazione parossistica,
    comportamenti compensatori inadeguati, autostima
    eccessivamente influenzata dalla forma fisica e
    dal peso,
  • sensazione di fame abnorme, eccessiva e
    accessuale che determina il bisogno di assumere
    una grande quantità di alimenti, non tenendo
    conto della quantità degli stessi
  • lassunzione compulsiva di cibo è ricorrente, 2
    volte la settimana, caratterizzata dalla mancanza
    di appetito.
  • Si distinguono
  • night-eating sindrome anoressia diurna, bulimia
    notturna, insonnia eating-binge ingestione
    compulsiva di enorme quantità di cibo in un
    tempo relativamente breve, seguita da disistima,
    disgusto, senso di colpevolezza .

27
Psicopatologia dell alimentazione
  • i disturbi del comportamento
    alimentare
  • negli adolescenti
  • nell adolescenza i casi di anoressia e bulimia
    nervosa sono rari
  • meno dell1 delle ragazze sono affette da
    bulimia o anoressia
  • sono frequenti le sindromi anoressiche e
    bulimiche vere e proprie
  • la loro incidenza è in relazione alla frequenza
    con la quale gli adolescenti sono insoddisfatti
    del loro aspetto fisico, riflettendo lideale
    sociale della magrezza
  • nelle femmine si segnalano percentuali dall 1 al
    3, al 20 ,
  • molto rari i casi nei soggetti di sesso maschile
  • il rischio che tali disturbi del comportamento
    alimentare, psicologici e fisici persistano fino
    all età adulta è elevato.

28
Psicopatologia dell alimentazione
  • nell adolescente ?
  • anoressia e bulimia sono caratterizzate da una
    comune sindrome
  • disgusto del proprio aspetto fisico,
  • ossessivo timore di perdere lautocontrollo
    alimentare,
  • preoccupazione di veder aumentato il proprio
    peso
  • è possibile recuperare il peso normale mentre
    persistono i disturbi psichiatrici.

29
Psicopatologia dell alimentazione
  • il ruolo del pediatra
  • quali i segni, quali i sintomi da valorizzare ?
  • rapido calo ponderale,
  • continue variazioni di peso,
  • irregolarità mestruali o amenorrea successiva a
    cicli mestruali normali,
  • ipertrofia delle parotidi,
  • erosioni dello smalto dei denti,
  • eccessiva preoccupazione per il peso,
  • regimi dietetici pur in condizioni di sottopeso,
  • digiuno,
  • eccessivo esercizio fisico.

30
Corso teorico-praticodi scienza dell
alimentazione
  • dietologi
  • nutrizionisti
  • cultori
  • esperti
  • e c è anche la vox populi Vox Dei.
  • ma .l alimentazione èfantasia collettiva
    o disciplina scientifica ?

31
Corso teorico-praticodi scienza dell
alimentazione
  • il metabolismo basale
  • la termogenesi
  • la spesa energetica
  • il valore energetico dei singoli nutrienti
  • la lezione dei LARN

32
metabolismo basale
  • il metabolismo basale ( MB ) rappresenta
  • il dispendio energetico in condizioni
    post-assorbitive, di riposo per almeno 24 ore,
  • il valore del MB dipende dalla massa magra in
    funzione di età, sesso, funzionalità tiroidea,
    ricambio proteico.

33
metabolismo basale per 24 ore determinato in
funzione dei diversi mestieri (8 ore di
lavoro/die)
  • Attività lavorativa calorie per
    24ore
  • Sarto
    2.600
  • Calzolaio
    2.800
  • Metallurgico
    3.400
  • Giardiniere 4.100
  • Muratori manovali
    3.600
  • Minatori di carbone
    4.500

34
termogenesi
  • espressione della spesa energetica a riposo
  • eccedente il MB, secondaria
  • allesposizione al freddo,
  • a sostanze termogenetiche,
  • all assunzione di cibo
  • questultima richiede un costo finalizzato
  • alla digestione,
  • allassorbimento,
  • alla metabolizzazione,
  • e allimmagazzinamento dei singoli nutrienti.

35
spesa energetica
  • spesa energetica per l esercizio fisico
  • comporta mediamente un terzo del dispendio
    totale quotidiano ed è condizionato dal peso
    corporeo, dalla durata, dall intensità e dal
    tipo di esercizio fisico
  • spesa energetica per l accrescimento corporeo
  • risente del costo energetico relativo al
    contenuto energetico del tessuto neo-formato e
    dal dispendio energetico per la sua sintesi.

36
il costo delle varie attività
  • Attività
    Calorie/kg/ora
  • nel sonno 0.93
  • nella veglia, fermi a letto 1.10
  • seduti comodamente 1.43
  • leggendo ad alta voce 1.74
  • stando in piedi rilasciati 1.50
  • guidando l auto 1.90
  • scrivendo rapidamente a macchina 2.00
  • spazzando 2.41
  • camminando a 4 km lora 2.86
  • camminando a 6 km lora 4.28
  • scendendo le scale 5.20
  • nuotando 7.14
  • salendo le scale 15.80

37
il costo dellattività della nutrice
  • il lavoro della mamma che allatta ?
  • è strettamente dipendente dalla quantità di
    latte prodotto
  • se per ogni 100 g di latte prodotto la mamma
    spende 87 kcal,
  • di quante calorie necessita la stessa mamma
    giornalmente?
  • FABBISOGNO ENERGETICO DI BASE
  • SURPLUS ENERGETICO PER L ALLATTAMENTO
  • dove il surplus stimato per 750 ml di latte al
    giorno equivale a 650 calorie

38
Nutrizione
processo fondamentale ed esclusivo degli
organismi viventi finalizzato allintroduzione
delle sostanze necessarie alla sopravvivenza. La
nutrizione viene divisa in due classi nutrizione
autotrofa peculiare di alcuni esseri viventi in
grado di sintetizzare le molecole necessarie alla
propria sopravvivenza partendo da composti
organici e/o inorganici nutrizione eterotrofa
propria dellessere umano, permette la sintesi
di nuove strutture organiche a partire da
sostanze organiche preformate, introdotte
dallesterno è caratterizzata da una forte
dipendenza dallambiente.
39
la lezione dei LARN il fabbisogno
quotidiano dei nutrienti
  • proteine
  • lapporto è inversamente proporzionale all
    età
  • 2 gr/kg/die nel neonato, 1.5 g/kg/die a 5 anni,
  • 1.2 g/kg/die in età adolescenziale-adulta
  • lipidi
  • lapporto decresce col crescere dell età
  • 50 in corso di allattamento,36 nei primi due
  • anni di vita, 25-30 dopo i 2 anni
  • glucidi
  • nei primi 6 mesi di vita il 48
  • dall infanzia il 55-65 del totale quotidiano.

40
valore energetico dei nutrienti
  • GLUCIDI 1 gr. 4 kcal
  • PROTIDI 1 gr. 4 kcal
  • LIPIDI 1 gr. 9 kcal

41
i glucidi
  • Costituiscono la quota più importante dell
    alimentazione il 50-60 della razione calorica
    giornaliera
  • vengono ossidati in condizioni di aerobiosi ed
    anaerobiosi,
  • fungono da combustibile di facile e pronto
    impiego,
  • forniscono l energia necessaria per tutti i
    processi di biosintesi, regolazione, trasporto
  • più della metà dell energia sviluppata dall
    organismo deriva dall ossidazione del glucosio,
    unica molecola utilizzabile da tutte le cellule
  • il bisogno di energia cresce col crescere dell
    attività fisica e mentale
  • Partecipano alla formazione di acidi nucleici,
    lipidi cerebrali, glicoproteine,

42
i glucidi
  • Si distinguono
  • monosaccaridi glucosio, fruttosio, galattosio,
    mannosio
  • disaccaridi
  • saccarosio (glucosiofruttosio) nella
    barbabietola da zucchero e nella canna da
    zucchero,
  • maltosio (due molecole di glucosio) nei
    cereali in germinazione,
  • lattosio (galattosioglucosio) nel latte
  • polisaccaridi
  • glicogeno (di natura animale, costituito da
    numerose molecole di glucosio) nel fegato e nei
    muscoli,
  • amido (di natura vegetale, costituito da
    glucosio) nei cereali, nelle patate e nei legumi,
  • cellulosa (polisaccaride presente nelle
    piante nutriente per animali erbivori).

43
i glucidi
  • Indice glicemico
  • indica la velocità con la quale il glucosio
    entra nel circolo ematico
  • tanta più alta detta velocità, tanto
    maggiore la quantità di insulina secreta dal
    pancreas per riportare nella norma i valori di
    glicemia
  • ? alcuni zuccheri come il fruttosio entrano in
    circolo più lentamente di carboidrati complessi
    (pasta, riso) che hanno un indice glicemico più
    alto

44
i glucidi
  • dopo il transito nel circolo ematico,
  • dopo aver fornito energia ?
  • il glucosio in eccesso viene trasportato al
    fegato e conservato sotto forma di glicogeno
  • esaurita la capacità di deposito, si passa
    alla sintesi di trigliceridi che si versa nelle
    cellule adipose.

45
le proteine
  • Presenti in tutti gli organismi viventi
  • funzione plastica deputate alla
    costituzione di
  • tessuti ( quello muscolare),
  • enzimi,
  • ormoni
  • funzione energetica dal fegato,
    attraverso la gluconeogenesi, forniscono glucosio
    in condizioni di insufficiente apporto energetico
    a partire dai carboidrati e dai lipidi.

46
le proteine
  • le proteine ?
  • macromolecole costituite da 22 unità
    fondamentali AMINOACIDI
  • 14 sintetizzati dallorganismo,
  • 8 essenziali da apportare con l
    alimentazione
  • (leucina, isoleucina, lisina, metionina,
    vallina, treonina,
  • fenilalanina, triptofano),
  • 2 essenziali nei primi 2 anni di vita
  • (arginina, istidina).

47
le proteine
  • tra proteine e proteine
  • proteine ad alto valore biologico
  • di natura animale che contengono tutti gli
    aminoacidi anche gli essenziali in adeguata
    quantità
  • proteine a basso valore biologico
  • di natura vegetale con scarso contenuto di
    aminoacidi essenziali.

48
le proteine quale il valore nutritivo ?
  • 3 parametri per valutare la digeribilità e l
    utilizzazione a livello metabolico
  • C.U.D. (coefficiente di utilizzazione
    digestiva)
  • dato dal rapporto tra azoto assorbito e
    azoto ingerito (Na/Ni) alto per le proteine di
    origine animale, minore per le proteine di
    origine vegetale
  • P.E.R. (protein efficiency ratio coefficiente
    di efficacia proteica) basato sullo studio delle
    curve di accrescimento di lotti di animali
    alimentati con proteine indica il guadagno in
    peso corporeo/g di proteina ingerita
  • N.P.U. (net protein utilization utilizzazione
    proteica netta) esprime la digeribilità ed il
    valore biologico della proteina.

49
i lipidi
  • Quali funzioni ?
  • deposito energetico concentrati nel tessuto
    adiposo, sottoposti ad idrolisi, legati alle
    albumine plasmatiche raggiungono i tessuti ed i
    muscoli
  • isolamento termico il pannicolo adiposo ed il
    sottocutaneo proteggono ed isolano organi vitali
    dallambiente esterno
  • costituzione della membrana cellulare
    fosfolipidi e colesterolo costituiscono
    limpalcatura delle membrane cellulari
  • veicolo per l assorbimento di vitamine e
    sostanze liposolubili
  • regolazione del centro della fame
  • contributo alla palatabilità degli alimenti

50
i lipidi
  • Biologicamente distinti in
  • Saturi in presenza di molecole di carbonio legate
    tra loro da legami semplici si presentano solidi
    a temperatura ambiente e sono di provenienza
    animale
  • Insaturi se all interno della molecola
    presentano uno o più doppi legami si presentano
    liquidi a temperatura ambiente e sono di
    provenienza vegetale differenziati in
  • Poli-insaturi,
  • Mono-insaturi.
  • Fanno eccezione
  • i grassi presenti nel pollo, nel pesce e nel
    suino solidi a temperatura ambiente, contengono
    in quantità rilevante poli-insaturi
  • i grassi saturi presenti nellolio di cocco, di
    origine vegetale, liquidi.

51
percentuali di acidi grassi presenti negli oli
oli monoinsaturi polinsaturi saturi
girasole 24 65 11
mais 27 60 13
arachide 50 30 20
soia 22 63 15
colza 60 30 10
vinacciolo 16 72 12
oliva 75 10 15
52
i lipidi tra miseria
  • patatine fritte
  • alimenti da fast-food
  • uova in polvere
  • carne in scatola ?
  • .stress ossidativo
  • .aterosclerosi !

53
i lipidi e nobililtà
  • A G E ?
  • acidi grassi essenziali
  • ac. linoleico
  • ac.linolenico
  • entrambi poli-insaturi, precursori di
    TROMBOSSANI, PROSTAGLANDINE, LEUCOTRIENI
    (derivati dal ciclo dell ac. arachidonico per l
    azione enzimatica di ciclo-ossigenasi e
    lipo-ossigenasi),
  • regolano il metabolismo del colesterolo,
  • mantengono l integrità delle membrane cellulari,
    del sistema nervoso, della retina,
  • prevengono il deterioramento della cute e degli
    annessi ,
  • esplicano attività antitrombotica e antiaterogena.

54
le vitamine
  • Nutrienti non calorici, richiesti in piccole
    dosi, coinvolti
  • in numerosi processi
  • metabolici,
  • energetici,
  • immunitari.
  • Si distinguono in
  • Idrosolubili (complesso B, vit C),
  • Liposolubili ( A, D, E, K ),
  • tutte essenziali per evitare
  • desaturazione dei tessuti,
  • lesioni biochimiche,
  • manifestazioni cliniche.

55
le vitamine idrosolubili
  • non sono cumulabili, richiedono apporto
    quotidiano
  • B 1 (tiamina)
    carne,pesce,uova,legumi,cereali
  • B 2 (riboflavina) carne,pesce,uova,lat
    te,cereali
  • B 3 (PP o nicotinamide) carne,pesce,uova,the,caf
    fè,cereali
  • B 5 (ac. pantotenico) tuorlo
    duovo,fegato,grano,legumi
  • B 6
    carne,pesce,uova,latte,cereali
  • B 8 (H o biotina) pesce,fegato,tuorlo,
    nocciole
  • B12
    carne,pesce,uova
  • ac. folico
    carne,pesce,uova,latte,frutta
  • C (ac. ascorbico) cavolfiori,rape,spin
    aci,peperoni

  • prezzemolo,frutta acida

56
la vitamina C
  • Una storia di fragilità
  • aria, luce, temperatura sono in grado di
    impoverire il prodotto alimentare del suo
    contenuto in vitamina C,
  • i fagiolini freschi sacrificano 1/3 della loro
    C appena dopo il primo giorno,
  • nei piselli il livello di C diminuisce, a
    temperatura ambiente, del 10 ogni giorno,
  • negli spinaci freschi, conservati per 7 giorni,a
    4C, rimane solo il 20 della dote totale in C,
  • gli spinaci surgelati trattengono l 80 del
    patrimonio di C anche a
  • 3 mesi di conservazione,
  • il lavaggio prolungato di verdure e ortaggi, la
    cottura, un successivo riscaldamento riducono
    drasticamente la presenza della C
  • Verdure e ortaggi ? Sì, freschi o surgelati,
    purché consumati subito !

57
le vitamine liposolubili
  • sono cumulabili, possono costituire una riserva
  • vit. A (retinolo) latte e
    derivati, fegato, carne, uova,pesce,carote
  • vit. D latte e
    derivati, tuorlo duovo, pesce azzurro, olio di
    fegato di merluzzo raggi ultravioletti
  • vit. E (tocoferoli) olii vegetali, grano,
    germi di frumento, ortaggi a foglia verde
    (broccoli, cavoli, spinaci)
  • vit. K ortaggi a
    foglia verde, frutta acida flora batterica
    intestinale

58
i minerali
  • Costituiscono il 4 del peso corporeo,
  • Sono distribuiti ovunque,
  • Sono necessari per i processi metabolici ed il
    mantenimento dell equilibrio osmotico, devono
    essere introdotti con l alimentazione per
    compensare le perdite con le feci, le urine, il
    sudore
  • Si distinguono
  • principali idrogeno, carbonio, ossigeno,
    azoto, fosforo, zolfo, sodio, potassio, magnesio,
    calcio, cloro (necessari in grammi),
  • in traccia zinco, rame, ferro (necessari
    in milligrammi),
  • in ultratraccia cromo, manganese, cobalto,
    nichel, silicio, arsenico, molibdeno, boro,
    iodio, fluoro, selenio.

59
tenore calorico di alcuni alimenti
(calorie per 100 gr. di alimento)
farinacei frutta verdure/legumi
Pane 270 Mela, pera 40 Lattuga 20
Riso 350 Uva 70 Pomodori 25
Pasta 360 Banana 100 Broccoli 30
Grissini 375 Castagne 200 Carote 40
Biscotti 450 Fichi secchi 270 Carciofi 70
Datteri 300 Patate 80
Piselli 100
Fagioli 140
60
tenore calorico di alcuni alimenti
(calorie per 100 gr. di alimento)
carni pesce altri
Abbacchio 100 Sogliola 70 Crudo 350
Agnello 130 Baccalà 180 Cotto 400
Coniglio 175 Salmone 200 Insaccati 450
Tacchino 180 Anguilla 250 Panna 340
Maiale 300 Sardine 300 Mascarpone 460
Bue 330 Cioccolato 550
Oca 350 Burro 750
Olio 900
61
? nutrizione come ? cosa ? quante volte ?
carni pollo, tacchino, vitello, coniglio, maiale magro 3-4 volte/sett
insaccati prosciutto crudo magro, prosciutto cotto, bresaola 1-2 volte/sett
pesci merluzzo, nasello, sogliola, pesce azzurro, salmone, pesce spada, dentice,orata 3 volte/sett
uova n 2 /sett
latte e yogurt parzialmente scremati ogni giorno
formaggi mozzarella, scamorza, etc. 2-3 volte/sett
frutta e verdura ogni giorno, più volte al giorno
pane, pasta e cereali in genere privilegiare gli alimenti integrali, possibilmente da agricoltura biologica ogni giorno
piatto unico 1-2 volte /sett
62
contenuto di colesterolo negli alimenti
(espresso in mg/100 g)
Latte e derivati Mozzarella 97 Maiale 62
Latte intero 14 Reggiano 95 Pollo 98
Latte scremato 3 Provolone 101 Vitello 71
Yoghourt 10 Ricotta 51 Fegato 300
Asiago 90 Robiola 90 Salumi
Caciocavallo 90 Stracchino 90 Bresaola 108
Certosino 90 Uova (n.1) 257 Cotto 64
Emmenthal 100 Carni Crudo 92
Formaggino 93 Agnello 71 Salame 60
Gorgonzola 87 Coniglio 65
63
contenuto di colesterolo negli alimenti
(espresso in mg/100 g)
Pesci Ostrica 98 Condimenti
Acciuga 70 Palombo 70 Burro 250
Aragosta 164 Pesce spada 70 Margarina 105
Cefalo 70 Polpo 140 Olio di arachide 0
Cernia 36 Rombo 50 Olio di girasole 0
Calamaro 222 Sgombro 100 Olio di mais 0
Dentice 70 Sogliola 157 Olio doliva 0
Gambero 154 Tonno 52 Lardo 95
Merluzzo 46 Triglia 70 Pancetta 215
Mitilo 108 Anguilla 117
64
contenuto di sodio negli alimenti
(espresso in mg/100 g)
bistecca bistecca surgelata filetto di maiale salsiccia pollo lardo salmone fresco salmone affumicato passera, sogliola sardine al pomodoro ostrica capa santa surgelata cavolo crauti asparago 60 1300 290 1100 50 68 48 520 80 40 73 206 20 750 2 pomodoro ketchup piselli piselli in scatola arachide burro di noccioline patata patate fritte cipolla cipolle allaceto pop-corn naturale pop-corn salato riso soffiato latte intero di mucca latte materno 3 1040 1 230 5 600 3 1000 10 1420 3 1940 360 50 16
65
Corso teorico-praticodi scienza
dellalimentazione
  • alimentazione
  • una storia per due
  • (tra gravidanza e allattamento)
  • il ruolo degli additivi
  • una vicenda di complicità

66
Corso teorico-praticodi scienza
dellalimentazione
  • alimentazione
  • una storia per due
  • (tra gravidanza e allattamento)

67
Alimentazioneda mamma a bimbo
  • Tra gravidanza e allattamento che fare ?
  • Acidi grassi il fabbisogno di omega-3 e omega-6
    aumenta già dalla decima settimana di gravidanza
  • dove ?
  • tonno fresco, anguilla, salmone fresco,
    sarde fresche,
  • orata, aringa, spigola, cefalo
  • Calcio e vit. D occorre fronteggiare le
    richieste per la formazione dello scheletro del
    nascituro
  • vit. D ? 10 mcg/die
  • calcio? 1200 mcg/die
  • dove ?
  • latte e latticini, uova, pesce azzurro,
    salmone, tonno, cereali integrali, legumi,
    verdure verdi

68
Alimentazioneda mamma a bimbo
  • Tra gravidanza e allattamento che fare ?
  • ferro l aumentato apporto di Fe è necessario
    per la qualità di vita del feto e del
    neonato talvolta la sola alimentazione non è del
    tutto sufficiente a garantire i reali fabbisogni
    e si rende utile la supplementazione.
  • come ?
  • carni anche quelle bianche, uova, legumi,
    cereali integrali, verdure verdi
  • folati e ac. folico in periodo periconcezionale
    e in gravidanza si rendono necessari per un
    adeguata formazione degli eritrociti e prevengono
    i difetti del tubo neurale del nascituro (spina
    bifida).
  • ac. Folico ? 200 mcg/die,
  • come ?
  • lievito, verdure verdi, cereali integrali,
    fegato.

69
Alimentazioneda mamma a bimbo
  • Tra gravidanza e allattamento che fare ?
  • proteine stiamo costruendo una nuova vita
    il
  • fabbisogno è chiaramente aumentato
  • nella donna dai 18 anni in su 53 gr/die,
  • in gravidanza 60
    gr/die,
  • per la nutrice 70
    gr/die
  • Vit. C utile per l assorbimento del ferro
  • ? Pomodori, peperoni, insalate, frutta
    acidula
  • Vit. B 12 per la formazione dei globuli
    rossi
  • ? Uova, fegato, carni, formaggi
  • magnesio
  • ? Cereali integrali, verdure verdi

70
Alimentazione da mamma a bimbo
  • cosa evitare ?
  • alcoolici, birra, caffè,
  • crostacei, frutti di mare, molluschi,
  • carne di oca, cacciagione, selvaggina,
    insaccati,wurstel,
  • aglio, cipolla, erba cipollina,
  • cavoli, cavoletti di Bruxelles, cavolfiori,
    porri, verza,
  • asparagi, carciofi,
  • caciocavallo, provolone, pecorino, roquefort,
    cheddar,
  • stilton, groviera, gorgonzola, brie, provola
    affumicata,
  • noci, noccioline, mandorle, arachidi, pistacchi,
    pinoli,
  • dadi per brodo, scatolame, peperoncino

71
alimentazione da mamma a bimbo
  • anche le mamme hannosete
  • quale acqua per la futura mamma ?
  • un razionale apporto idrico in gravidanza
    richiede acqua bicarbonato calcica leggermente
    gasata per neutralizzare le nausee
  • e in corso di allattamento ?
  • acqua oligominerale, a basso tenore di sodio,
    senzabollicine, con nitriti in quantità non
    superiore a 10 mg/l.

72
alimentazione da mamma a bimbo
  • anche i piccoli hanno i propri diritti
  • da Kramer MS et al. Cochrane Database Syst Rev
    2002, 1
  • le attuali evidenze scientifiche dimostrano
    che non vi sono evidenti rischi nel raccomandare,
    come regola generale, lallattamento esclusivo al
    seno per i primi sei mesi di vita, sia nei Paesi
    in via di sviluppo sia in quelli sviluppati

73
alimentazione e bambino
  • divezzamento precoce quali i rischi ?
  • riduzione dell effetto protettivo dell
    allattamento
  • sulla nutrice
  • sbilanciamento della dieta del lattante verso una
    alimentazione iperglucidica e ipolipidica
  • diarrea
  • sensibilizzazione allergica
  • eccessivo carico renale di soluti.

74
alimentazione e bambino
  • sensibilizzazione allergica ?
  • latte (betalattoglubulina, caseina,
    alfalattoalbumina)
  • uovo (albume, tuorlo)
  • pesce (merluzzo)
  • cereali (grano, mais, avena, orzo, riso)
  • carni (pollo, vitello, coniglio, cavallo,
    agnello)
  • frutta (arachide, mandorla, noce,
    nocciola, pesca,
  • albicocca, banana, mela, pera)
  • soja

75
alimentazione e bambino
  • alimentazione in pratica ?

Età mesi Calorie Kcal/kg/die Proteine g/kg/die
1 3 4 6-12 13-18 115 100 96 96 95 2.6 1.84 1.5 1.4 1.2
76
Corso teorico-praticodi scienza
dellalimentazione
  • il ruolo degli additivi

77
gli additivi
  • Decreto Ministeriale n.209 del 27.02.1996
  • Additivo alimentare qualsiasi sostanza,
    normalmente non consumata come alimento in quanto
    tale e non utilizzata come ingrediente tipico
    degli alimenti, indipendentemente dal fatto di
    avere un valore nutritivo, aggiunta
    intenzionalmente ai prodotti alimentari per un
    fine tecnologico nelle fasi di produzione,
    trasformazione, preparazione, trattamento,
    imballaggio, trasporto o immagazzinamento degli
    alimenti

78
classificazione degli additivi
  • conservanti
  • benzoato di sodio (E211),
  • paraossibenzoato di metile (E 219),
  • sodio bisolfito (E222)
  • coloranti
  • a) naturali clorofille, carotenoidi,
    antocianine, rosso carminio
  • b) sintetici giallo di tartrazina (E102),
    eritrosina(E127),
  • giallo arancio (E110), oriana annatto (E160)
  • esaltatori di sapidità glutammati
  • altri
  • addensanti e gelificanti, tensioattivi,
    emulsionanti,
  • edulcoranti

79
sodio benzoato E 211
  • bibite (aranciata,coca), vini, salse confezionate
    (maionese), formaggini, margarine, patatine
    fritte in busta, marmellate, gelatine, caramelle,
    cioccolatini ripieni, conserve ittiche, caviale,
    pesce affumicato, dentifrici colorati.
  • ? orticaria, angioedema,asma,rinite.

80
eritrosina E 127
  • bibite,liquori,sciroppi,pasticceria,gelati,
  • caramelle, ghiaccioli, frutta candita,
  • budini pronti confezionati, mostarda,
  • miscele per torta,polveri effervescenti,
  • prodotti farmaceutici (gocce,compresse,
  • sciroppi)
  • ? orticaria, angioedema.

81
glutammatomonosodico 621
  • carni conservate e preparate, cereali e riso
    soffiati, cibi pronti a base di carne e di pesce,
    frutta secca tostata,pesce in scatola o
    sottovetro, ravioli, tortellini, salatini,
    crackers, sale da tavola, semi tostati, dadi per
    brodo, wurstel.
  • ? sindrome da ristorante cinese, asma,
    tachicardia,cefalea, meteorismo addominale,
    vertigini.

82
tartrazina E 102
  • Bibite (aranciata, coca), sciroppi,
    liquori, caramelle, frutta candita,
    mostarda, gelati, ghiaccioli, polveri
    effervescenti, pasticceria, miscele
  • per torte, budini pronti confezionati,
    medicinali (sciroppi, gocce, compresse).
  • ? orticaria, rinite, broncospasmo.

83
giallo tramonto E 110
  • bibite analcooliche, budini, caramelle,
    caviale(succedanei),formaggi, margarina, conserve
    vegetali, sottaceti e sottolio chewing-gum,
    confetti, torrone, creme per pasticceria, gelati,
    frutta candita.
  • ? orticaria, gastroenterite.

84
butilato di idrossianisolo E 320 butilato
di idrossitoluolo E 321
  • Chewing-gum, patatine fritte, ravioli,
    tortellini, farina e fiocchi di patate,
    margarina.
  • ? orticaria, angioedema.

85
sindromi reattive da additivi tra
mito e realtà
  • quanto il consumo ?
  • in Italia, mediamente, 5 kg pro capite all anno
  • quale la prevalenza della patologia ?
  • nella popolazione generale 0.03 0.15
  • la clinica ?
  • sindrome orticaria-angioedema
  • reazioni esantematiche
  • dermatiti da contatto
  • rinite ed asma bronchiale
  • manifestazioni intestinali (nausea, vomito,
    diarrea, dolori addominali, disturbi
    dispeptici)

86
Corso teorico-praticodi scienza
dellalimentazione
  • una vicenda di complicità

87
tra pollini ed alimenti vicende (SOA,
oculorinite, asma) dicomplicità
  • betullacee pera, fragola,lampone,prugna,
    pesca,
  • albicocca, ciliegia,
    mandorla, sedano,
  • finocchio, carota,
    prezzemolo, kiwi,
  • arachide, noce, nocciola
  • graminacee frumento, anguria, melone, prugna,
  • pesca, albicocca,
    ciliegia, mandorla,
  • kiwi, limone,
    arancia, pomodoro,
  • arachide

88
tra pollini ed alimenti vicende(SOA,
oculorinite, asma) dicomplicità
  • urticacee gelso, basilico, pisello, melone,
    ciliegia,
  • pistacchio
  • composite miele di girasole o di tarassaco,
    olio
  • e semi di girasole,
    camomilla, genepy,
  • margarina,dragoncello, lattuga,
    sedano,
  • cicoria, finocchio, carota,
    prezzemolo,
  • mela, banana, anguria,
    melone, noce,
  • castagna, nocciola, arachide,
    pistacchio

89
tra pollini ed alimenti vicende (SOA,
oculorinite, asma) dicomplicità
  • assenzio miele
  • dermatophagoides lumaca, molluschi, gamberi
  • latex albicocca, ananas,
    arancia, kiwi,
  • avocado, banana,
    castagna, fico, uva,
  • mandorla,
    mango, mela, passiflora,
  • melone, papaya,
    frutti della passione,
  • pera, pesca,
    pomodoro, patata

90
tra pollini ed alimenti vicende (SOA,
oculorinite, asma) dicomplicità
  • Complicità ?
  • meglio, reattività crociata
  • il meccanismo prevede che epitopi allergenici
    comuni siano localizzati su proteine allergeniche
    apparentemente estranee tra loro, ed il contatto
    con una riveli la presenza della
    sensibilizzazione verso laltro allergene
    cross-reagente

91
alimentazione e attività sportiva
  • La corretta, adeguata nutrizione è importante per
    chiunque pratichi sport a livello agonistico e
    dilettantistico
  • Particolare attenzione meritano i ragazzi e gli
    adolescenti per
  • ridotta capacità di controllare la
    temperatura corporea
  • superficie corporea più estesa in
    rapporto al peso
  • più bassa capacità di sudorazione
  • più bassa portata cardiaca
  • più bassa capacità di
    termoregolazione alle alte
  • temperature.

92
alimentazione e attività sportiva
  • Che fare ?
  • Linee guida per il ricambio dei liquidi negli
    adolescenti

distribuzione dei tempi quantità tipo di bevanda
Prima dellattività 1 2 ore 500 700 ml Acqua fresca
Durante l attività ogni 15 20 minuti 250 300 ml Acqua fresca
Dopo l attività iniziare immediatamente reintegrare ogni 500 g di peso corporeo perso sorseggiando 500 ml di liquido Acqua fresca
93
alimentazione e attività sportiva
  • vitamine idrosolubili ?
  • no, perché eliminate rapidamente con le
    urine
  • vitamine liposolubili ?
  • no, perché immagazzinate nel corpo
  • Na, K ?
  • sono sufficienti quelli dell alimentazione
    basale.
  • Attenzione invece a
  • ematuria,
  • emorragia gastrointestinale,
  • perdita di ferro con la sudorazione,
  • emolisi intravascolare da traumi.

94
menopausa come integrare ?
  • all aumentare dell età si assiste a minore
    capacità di assorbimento di calcio a livello
    intestinale
  • la perdita del tessuto osseo richiede il
    quotidiano apporto di calcio e vit. D non sempre
    compensati adeguatamente dall alimentazione
  • sono sufficienti 15 minuti di esposizione
    quotidiana ai raggi solari per mantenere livelli
    ottimali di vit. D
  • e opportuno integrare o supplementare il
    calcio
  • il cui fabbisogno è pari a 10 mcg/die.

95
Alimentazione e cardiopatie
  • dall iperglicemia del diabetico alla
    vasculopatia,
  • dall alimentazione ipercalorica all
    obesità e
  • al rischio cardiovascolare,
  • dall ipercolesterolemia alla
    coronaropatia,
  • all infarto, alla morte improvvisa.
  • Quali le chances di prevenzione ?
  • la sovralimentazione
  • il consumo di grassi e colesterolo

96
alimentazione come prevenzione
della malattia cardiovascolare
  • usare meno grassi di condimento (burro, pancetta,
    lardo, panna) privilegiando l olio
    extravergine doliva
  • ?moderare il consumo di carni e
    insaccati eliminando
  • il grasso visibile
  • ?scegliere carni magre (coniglio, pollo,
    tacchino)
  • ?consumare latte parzialmente scremato e
    formaggi
  • magri (mozzarella, ricotta, scamorza)
  • ?aumentare il consumo di fibre solubili
    (pectina, nella
  • frutta) utili nel regolare la glicemia e la
    colesterolemia
  • ?consumare almeno 2 porzioni settimanali di
  • pesce azzurro, pesce spada, salmone, tonno
  • per incrementare l assunzione di omega-3
    (alfalinolenico, eicosopentaenoico,
    docosaesaenoico) migliorando la qualità di vita
    dellendotelio dei vasi e delle fibre
    contrattili del miocardio deputate alla
    stabilità elettrica.

97
alimentazione e patologia tumorale
  • Numerose ricerche epidemiologiche dimostrano che
    nella razza umana esistono strette relazioni
    tra lalimentazione e la cancerogenesi il 40
    delle neoplasie umane presenta correlazione con
    le abitudini alimentari.
  • Certi tumori sono più frequenti in alcuni Paesi
    e meno in altri.
  • Si è pure documentato che in popolazioni
    che migrano da unarea allaltra, lincidenza
    di tumori tende a livellarsi sui valori
    usuali delle nuove localizzazioni fornendo
    una prova indiretta dellimportanza della
    genetica e dei fattori socioeconomici ed
    alimentari.
  • Nessuno degli alimenti è stato però
    individuato come protettivo o causale
    lunica eccezione sembra quella dellalcol
    nella cancrocirrosi epatica, tra consumo dei
    grassi e tumore della mammella nella donna e
    carcinoma del colon sia nel maschio che nella
    femmina.

98
Tumori del tratto gastrointestinale
Tumori Fattori di rischio
Esofago Alcool ( vino rosso e birra) e soprattutto superalcolici carenza di vit. C, Ferro, Zinco Nitrati
Stomaco Nitrosammine presenti nei cibi ( i nitrati contenuti in cibi essiccati, affumicati e salati vengono trasformati in nitriti cancerogeni)
Colon e retto Eccesso di calorie, di proteine della carne, di olii e grassi supplementi di calcio e/o carenza di fibre nella dieta
Pancreas Alcool
99
Tumori del tratto gastrointestinale
  • Quali i sistemi di difesa ?
  • evitare eccessi calorici
  • ridurre l apporto percentuale di grassi, sia
    saturi che insaturi dal 40 al 30
  • integrare la dieta giornaliera con alimenti
    ricchi di vitamine (agrumi, vegetali a contenuto
    in carotene, ortaggi) e fibre vegetali specie
    quelle insolubili (cellulosa, lignina)
  • limitare l assunzione di sostanze alcooliche
  • limitare l apporto di NaCl al di sotto degli 8
    gr/die
  • ridurre significativamente il consumo dei cibi
    conservati, soprattutto mediante salatura o
    affumicatura
  • evitare cibi fritti, preparati ad elevate
    temperature,
  • a fuoco vivo (barbecue).

100
Corso teorico-pratico di Scienza dell
alimentazione
  • tra teorie e pratica
  • dieta mediterranea,
  • dieta VEGA,
  • dieta Scarsdale,
  • dieta macrobiotica,
  • dieta dissociata,
  • dieta punti,
  • dieta zona,
  • dalle teorie alla pratica,
  • per tornare alla Scienza.

101
dieta mediterranea
  • cè scoperta e scoperta
  • il navigatore Colombo scopre lAmerica
  • ..un nutrizionista americano scopre la bontà
    della nostra
  • tavola
  • la cucina povera dellarea mediterranea (
    Francia, Grecia,
  • Italia, Spagna) basata su
  • pane, pasta, ortaggi, frutta, olio doliva,
  • e in quantità moderate
  • latte, carne magra, pesce,
  • comporta minore incidenza di patologia
    cardiovascolare
  • rispetto alla dieta ricca delle società
    industriali.

102
dieta VEGA
  • VEGA per vegetariana
  • alto contenuto di fibre
  • presenza di carboidrati complessi
  • bassa densità calorica
  • mancato apporto di aminoacidi (lisina, metionina,
    treonina)
  • carenza di
  • Vit D
  • Vit B12
  • riboflavina
  • calcio
  • ferro
  • zinco
  • carnitina
  • Risultato?
  • bassa statura
  • peso inferiore alla media

103
dieta Scarsdale
  • ideata per cardiopatici
  • ipocalarica, sbilanciata,
  • prevede 2 fasi
  • la prima di 2 settimane
  • ( 1000 kcal/die
  • proteine 43,
  • grassi 22,5,
  • carboidrati 34,5),
  • la seconda meno rigida
  • di durata variabile
  • da alternare alla precedente.
  • _________________________
  • non soddisfa il fabbisogno
  • di carboidrati,
  • sali,
  • fibre,
  • vitamine.

alimenti sì carne magra condimenti (aceto, limone) pesce magro crostacei uova formaggi magri pane integrale pane alla soia verdura e frutta fresca di stagione thè, caffè (senza zucchero) acqua alimenti no insaccati condimenti grassi (olio, burro) pasta riso patate pane non integrale latticini dolci e zucchero in generale bevande alcooliche
104
dieta macrobiotica
  • nellottica della filosofia e delle religioni
    orientali
  • basata sulle associazioni alimentari
  • derivanti da coltivazioni biologiche
  • nel rispetto del principio fondamentale
  • dellequilibrio tra cibi Yin e Yang
  • i pasti sono costituiti da
  • soia, riso integrale ,cereali e pesce
  • vietati latticini e carne
  • la cottura delle verdure è quasi obbligatoria
  • i limiti
  • non semplice da seguire,
  • per essere equilibrata necessita di continue
    modifiche.

105
dieta dissociata
  • la digestione delle proteine
  • è favorita da una maggiore acidità
    gastrica,
  • la digestione dei carboidrati
  • richiede ambiente basico
  • la compresenza di carboidrati e proteine
    deteminerebbe
  • un livello di acidità insufficiente per le
    proteine, eccessivo per i carboidrati con una
    presunta difficoltà nei processi digestivi.
  • Sarebbe finalizzata ad un regime alimentare
    meno ricco
  • e alla perdita di peso.

106
dieta punti
  • prevalentemente proteica
  • drastica riduzione di
  • pane, pasta, riso, legumi, frutta e verdure
  • finalizzata a
  • ridurre la produzione di insulina,
  • incrementare la mobilizzazione dei grassi dai
    depositi,
  • conseguente dimagramento.
  • I diversi alimenti sono raccomandati in
    funzione del numero di punti
  • 0 punti ?
  • 100 gr di dentice,merluzzo,salmone, tonno sott
    olio,
  • 100 gr di olio,
  • 500 gr di anatra,
  • 3 tazzine di caffè
  • 5 punti ?
  • 10 gr di fette biscottate integrali,
  • 100 gr di albicocca,
  • 1/2 bicchier di vino secco da tavola.

107
dieta zona
  • zona ?
  • inventata dal biochimico statunitense Barry
    Sears,
  • rivisitata dall italiano Paolo Pierucci,
  • presuppone che ogni pasto della giornata sia
    composto dal
  • 40 di carboidrati,
  • 30 di proteine,
  • 30 di grassi.
  • perché ?
  • il ridotto apporto glucidico ridimensiona la
    produzione di insulina,
  • la componente proteica ,finalizzata alla
    produzione di glucagone, determina maggiore
    consumo dei grassi.

108
dieta zona
  • zona
  • come ?
  • con la logica dei blocchi
  • ogni blocco è composto da
  • 7 gr di proteine
  • 9 gr di carboidrati
  • 1,5 gr di grassi
  • divisi in 5 pasti
  • distribuiti nelle 24 ore con intervalli di
    tempo
  • non inferiore a 2 ore e non superiore
    a 5 ore,
  • curando l integrazione di omega 3 con
    olio
  • di pesce.

109
dieta zona per esempio
  • colazione (entro 1 ora dalla sveglia)
  • 200 gr. di yoghourt o latte magri,
  • 40 gr. di bresaola
  • 1 mela
  • 9 mandorle
  • pranzo (entro 5 ore dalla colazione)
  • 90 gr. di petto di pollo o tacchino alla
    griglia,
  • 1 piatto abbondante di verdura mista
  • 1 mela
  • 1 cucchiaino di olio doliva
  • spuntino (entro 5 ore dal pranzo)
  • 20 gr.di pane integrale,
  • 30 gr. di salmone

110
dieta zona per esempio
  • cena (entro 2-3 ore dallo spuntino)
  • 120 gr.di pesce alla griglia o al vapore
  • 1 piatto abbondante di verdura mista
  • 1 pera
  • 1 cucchiaino di olio doliva
  • spuntino (45-60 minuti prima di coricarsi)
  • 80 gr. di ricotta
  • 170 gr. di fragole

111
al di là della medicina tradizionale
  • Medicina omeopatica?
  • Fitogemmoterapia?

112
  • Medicina omeopatica?
  • Fitogemmoterapia?
  • quale il razionale ?
  • Linquadramento del paziente richiede i canoni
    classici della medicina tradizionale
  • L approccio terapeutico è complementare e
    necessita di
  • corretto regime
    dietetico,
  • norme di igiene di vita,
  • regolare e adeguata attività fisica.
  • Ogni tentativo non potrà mai comunque
    stravolgere
  • radicalmente la struttura del singolo soggetto.
  • Resta fondamentale la valutazione della
    bioreattività del singolo soggetto
    valorizzando
  • fame, sete, sonno, alvo, diuresi,
    mestruazioni.

113
omeopatia le cupressacee
  • 19 generi,
  • 130 specie,
  • nelle regioni a clima temperato
  • Cupressus, Tetraclinis, Juniperus,
  • e a scopo ornamentale
  • Libocedrus,
  • Cupressocyparis,
  • Chamaecyparis,
  • Thuja.

114
Thuja occidentalis
  • Arbusto o albero con rami diffusi che raggiunge
    gli 8 m. di altezza, a foglie squamate,
    fortemente aromatiche se schiacciate
  • Parti utilizzate sommità e giovani rami
  • È uno stimolante della sudorazione e della
    escrezione urinaria,
  • Indicato
  • nella cistite, nell ipertrofia della prostata,
    nell incontinenza urinaria,
  • nella rinite cronica e mucopurulenta,
  • nelle diarree e nel meteorismo
  • nelle foruncolosi,nelle emorroidi, nei papillomi
    e condilomi,
  • nella cellulite

115
Thuja occidentalis una chance per l obeso
  • Nell obesità androide
  • laccumulo di massa grassa è diffuso a tutto il
    corpo
  • il rapporto vita/fianchi è a favore della
    circonferenza vita
  • la funzione tiroidea è il più delle volte
    alterata
  • in una prima fase laumento di peso è a carico
    del distretto tronculare con rallentamento
    iniziale delle funzioni di alvo e diuresi
  • nella seconda fase i fenomeni di ritenzione sono
    più evidenti, con alvo e diuresi decisamente
    rallentati, sovraccarico ponderale più diffuso
  • la terza è la fase dei grandi obesi con
    interessamento prevalente del distretto superiore.

116
Nux vomica
  • della famiglia delle Loganiacee ( India, Sri
    Lanka, Australia), simile ad una grossa arancia,
  • a contenuto in strycnos nux vomica (già nota
    nella Londra vittoriana e adoprata come
    tonico),
  • in grado di aumentare la secrezione gastrica
    e bilio-pancreatica,
  • indicata per
  • infiammazioni e stati spastici della muscolatura
    liscia,
  • malattie del parenchima epatico, coliche
    addominali,
  • gastroenterite acuta e cronica,
  • stipsi,
  • meteorismo.

117
Nux Vomica quale soggetto trattare ?
  • il soggetto che
  • tende a introdurre alimenti e bevande senza alcun
    limite,
  • necessita di migliorare l assimilazione
    alimentare,
  • candidato a
  • dislipidemie,
  • cardiopatie,
  • ipertensione.

118
Lycopodium clavatum
  • Lycopodiacea, pianta non tossica
  • dalle spore si estrae nicotina, licoclavina e
    licopodina
  • rimedio adoprato per la diatesi psorica e
    luesinica,
  • agisce
  • da diuretico,
  • da stimolante della funzionalità epatocolecistica
    (anticolangitica, anticolelitiasica, lassativa).

119
Lycopodium clavatum
  • Quale il soggetto lycopodium ?
  • il soggetto che
  • ingrassa facilmente per cattive abitudini di
    vita,
  • vive un cattivo metabolismo dei grassi,
  • presenta
  • insufficiente assorbimento intestinale,
  • alterazioni della tolleranza al glucosio,
  • iperlipidemia,
  • difficoltà digestive, addome meteorico.

120
Natrium Sulfuricum
  • Quale il soggetto Natrium Sulfuricum ?
  • quello che si presenta
  • con obesità ginoide,
  • con rapporto vita/fianchi a favore dei fianchi,
  • con sovrappeso generalizzato ( agli arti
    inferiori),
  • che soffre tendenz
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