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Effetto citopatico

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Title: Prevenzione e Controllo delle malattie virali Author... ... Last modified by... ... Created Date: 9/13/1970 9:00:41 AM Document presentation format – PowerPoint PPT presentation

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Title: Effetto citopatico


1
Effetto citopatico
il danno cellulare è progressivo
2
Le alterazioni cellulari
Alterazioni della membrana citoplasmatica -
permeabilità agli ioni - presenza di antigeni
virali
3
  • Inclusioni nucleari o citoplasmatiche
  • (Corpi inclusi)

4
Effetto citopatico
  • In alcuni casi si osserva fusione tra le cellule
    con formazione di sincizi (frecce).
  • proteine virali ad attività fusogena
  • pH-indipendente (es paramyxovirus)

5
Inibizione delle sintesi macromolecolari (DNA,
RNA e proteine) della cellula ospite indotte
dallinfezione virale (Poliovirus)
6
Risultato delle alterazioni biochimiche
degradazione del citoscheletro
distacco dal substrato
lisi o apoptosi
CPE
7
Tessuto epiteliale umano infettato con HSV-1
le alterazioni morfologiche sono osservate anche
in vivo
8
TRASFORMAZIONE
9
Proteine di Adenovirus e Papovavirus inibiscono
la proteina anti-oncogenica pRb


10
Proteine di Adenovirus e Papovavirus inattivano
la funzione anti-apoptotica di p53
p53 induce larresto del ciclo cellulare o
lapoptosi attraverso lattivazione
trascrizionale di specifici geni
11
Espressione di ONCOGENI - Retrovirus Trasducenti
RSV genoma completo src
Tutti gli altri alcune sequenze geniche sono
rimpiazzate dalloncogene. Questi virus sono
difettivi.
From Flint et al. Principles of Virology (1999),
ASM Press
12
Deregolazione di proto-oncogeni cellulari -
retrovirus non trasducenti
Insersione di Promoter
Fusione di trascritti Virali e cellulari
I proto-oncogeni cellulari possono essere mutati
o semplicemente deregolati
Inserzione di Enhancer
Trascritti virali e cellulari separati
Aumentata trascrizione da parte del promotore
cellulare
13
Trasmissione dei virus
  • Vie di penetrazione
  • mucose del tratto respiratorio, alimentare e
    urogenitale,
  • congiuntiva/cornea oculare
  • epidermide
  • o attraverso ferite e punture

è la via più comune
From Flint et al Principles of Virology ASM Press
14
Trasmissione aerea La superficie polmonare umana
è di circa 140 m2
  • La transmissione avviene per
  • Aerosol (influenza)
  • Contatto diretto ( rhinovirus)
  • Numerose difese meccaniche
  • (cellule ciliate, secrezioni mucose)
  • e difese specifiche
  • IgA secretorie
  • Macrofagi alveolari

15
Le infezioni delle vie aeree
16
Trasmissione oro-fecale
  • I virus che penetrano per questa via devono
    essere resistenti a condizioni ambientali estreme
    (pH acido dello stomaco)
  • Lepitelio intestinale è ricoperto di villi che
    rappresentano una barriera molto efficiente ma
    gli adenovirus, rotavirus ed enterovirus
    replicano in questa sede .

Esempi di patogeni alimentari Poliovirus Adeno
virus Rotavirus
17
Manifestazioni dellinfezione virale
malattia
asintomatica sintomatica o acuta
infezione
18
Virulenza dei viruscapacità del virus di causare
malattia
  • Un virus virulento causa una malattia rilevante
  • Un virus avirulento o attenuato non causa
    malattia o determina una patologia lieve
  • La virulenza dei virus dipende da
  • tipo di virus
  • dose introdotta
  • via di trasmissione
  • risposta dellospite

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Una tossina virale
  • la proteina NSP4 dei rotavirus agisce come una
    enterotossina
  • Attiva un meccanismo di trasduzione di segnale
    nelle cellule della mucosa intestinale, portando
    a elevata secrezione Ca2 e Cl- gt diarrea
  • Meccanismo differente dalla tossina colerica

20
Infezioni virali
infezione
21
Disseminazione dei virus
dal sito di infezione iniziale e localizzata
(infezioni asintomatiche o con lieve
sintomatologia) i virus possono diffondersi virus
attraverso il circolo ematico (viremia)
  • il virus può essere libero nel plasma, o in forma
    cellulo-associata ( linfociti e monociti)

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Disseminazione dei virus
  • le infezioni virali possono rimanere localizzate
    o possono diffondersi dal sito di replicazione
    primaria ad altri distretti
  • Se linfezione interessa vari organi viene
    definita sistemica

From Flint et al Principles of Virology ASM Press
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Disseminazione dei virus
Mousepox
La replicazione nel sito di penetrazione spesso
produce poche particelle virali (viremia
primaria). La replicazione in altri distretti è
responsabile della viremia secondaria, con
produzione di alti livelli di virus.
infezione organo bersaglio
malattia
24
Il tipo di malattia dipende dal tropismo del virus
Enterovirus
PICORNAVIRUS
Rhinovirus
25
Decorso delle malattie virali
infezione acuta
infezione latente
infezione cronica
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INFEZIONI CRONICHE o PERSISTENTI
relazione stabile tra virus e cellula ospite in
cui - il virus non uccide la cellula
- la cellula sostiene la replicazione del
virus
Virus non citocidi
Virus litici - bassa moltiplicazione
virale (cellula semi-permissiva) - presenza di
fattori limitanti (anticorpi o Interferone) -
particelle DI
possono causare malattie degenerative progressive
(es Morbillo - SSPE)
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INFEZIONI LATENTI
Il ciclo di moltiplicazione del virus è arrestato
ma può riattivarsi
(es HSV-1 - herpes labialis)
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PATOGENESIDELLE MALATTIE DA VIRUS
  • Danni diretti
  • lisi o apoptosi delle cellule infette
  • LCMV ( infezione in topi neonati) gt infezione
    delle cellule della gliandola pituitariagt
    riduzione della secrezione dellormone della
    crescita gt morte entro 2-4 settimane

29
Immunopatologia
  • La maggior parte della patologia legata alle
    infezioni virali è causata dal sistema
    immunitario dellospite
  • processo infiammatorio (interleuchine)
  • attivazione di cellule citotossiche (CTL - CD8
    e NK )

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Risposta antivirale innata
Interferoni (IFN)
Identificati nel 1957 in infezioni con virus
influenzale
glicoproteine prodotte in risposta ad infezioni
virali (una singola molecola di dsRNA può indurre
produzione di interferone)
  • La risposta interferonica è molto utile per
    lospite se temporanea e localizzata

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(No Transcript)
32
MECCANISMO DI INDUZIONE DI IFN di tipo 1
IFNa/b
33
dsRNA
virus
Adapted from Nathanson, Viral Pathogenesis and
Immunity, Lippicott Williams and Wilkins 2002
34
IFN II
IFN I
IFNAR1
IFNAR2

JAK1
P
P
P
P
P
P
P
P
p48
ISRE
35
Geni attivati da IFN di tipo I
stato antivirale
36
Inibizione di PKR da parte di virus
IFN I
PKR
a
eIF2
g
b
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