Title: La comunicazione e le discipline
1La comunicazione e le discipline
2Approccio sistemico
Contesto/ambiente
Attori/soggetti
Obiettivi/scopi
Comunicazione
Segni/linguaggi
Contenuti
Mezzi/media
permette di valutare le diverse prospettive
interpretative in modo equilibrato, senza
escluderne prioritariamente nessuna
3Approccio sistemico
Gli scopi le finalità e gli obiettivi dellatto
comunicativo. Si comunica per informare,
esprimere emozioni, per avere contatto sociale,
per imporre, Gli attori le persone coinvolte
nella comunicazione con le loro caratteristiche
e il loro ruolo, le modalità dellinterazione e
loro sceneggiatura. Sono inclusi macchine e
SW. Il contesto nel quale si comunica e le regole
implicite e esplicite ad esso legate (dalla diade
familiare al macrocosmo sociale) I segni e i
linguaggi usati nella comunicazione (linguaggio
verbale con i suoi codici condivisi e le regole
con cui i segni interagiscono tra di loro, e il
linguaggio non verbale espresso con il corpo). Il
contenuto le informazioni trasmesse e la
conoscenza che ne deriva, gli aspetti cognitivi
legati allinterpretazione dei messaggi. I mezzi
e le infrastrutture tecnologiche che consentono
di comunicare, le modalità di trasmissione/ricezio
ne e loro codifiche. I media sono anche intesi
come interfacce e veicoli di contenuti.
4Approccio matematico-cibernetico,
Lapproccio matematico-cibernetico si basa sulla
teoria classica dell'informazione, dove la
trasmissione di un messaggio è vista come scambio
di segnali tra un emittente ed un ricevente, non
necessariamente umani. L'informazione viene
codificata e trasmessa mediante segnali per mezzo
di un canale di trasmissione. L'informazione
finale differisce da quella iniziale perché le
interferenze (rumore) modificano il messaggio.
Si indica come quantità di informazione
trasmessa, ciò che rimane dopo l'eliminazione
dellimprevedibile e dellincerto nel messaggio
stesso. Lincertezza, creata dal rumore, crea
disordine nella struttura dell'informazione viene
indicata come entropia che deve essere ridotta al
minimo affinché il messaggio ricevuto non
differisca troppo dal messaggio inviato. Il
modello è nato per uno scopo pratico ridurre i
disturbi nella trasmissione telefonica si è
esteso successivamente (grazie alla sua
generalità) come modello in grado di coinvolgere
tutti i soggetti/oggetti di un processo
comunicativo in molte discipline.
5Approccio matematico-cibernetico,
Mittente
Messaggio inviato
Sistema di trasmissione
Trasmettitore
Ricevitore
Segnale
Messaggio ricevuto
Rumore
Destinatario
Shannon e Weawer La teoria matematica della
comunicazione (1949)
6Approccio matematico-cibernetico,
Mittente generatore del messaggio. Messaggio
ciò che si vuole comunicare. Trasmettitore
apparato che converte il messaggio nella forma
adatta per la trasmissione opera una codifica
del messaggio in segnale. Segnale messaggio
codificato e adattato alla natura del
canale. Canale apparato che collega
trasmettitore e ricevitore. Ricevitore apparato
che riconverte (ricodifica) il segnale in
messaggio. Destinatario fruitore del
messaggio. Rumore disturbi sul canale che
possono modificare il segnale. Il codice è noto
sia al mittente che al destinatario e non è
ambiguo solo la presenza del rumore può renderlo
non interpretabile. Non si parla di contesto.
7Approccio linguistico
Questo approccio considera la comunicazione una
relazione sostanzialmente di tipo linguistico
condizionata dal rapporto psicosociale in atto
tra i soggetti dello scambio comunicativo. Secondo
Jakobson uno scambio di messaggi verbali non è
assimilabile alla semplice trasmissione fisica
dellinformazione. Egli elabora un modello
allinterno del quale si evidenza la funzione
comunicativa specifica di ogni elemento del
processo comunicativo Il mittente invia un
messaggio al destinatario. Per essere operante il
messaggio richiede prima di tutto un contesto al
quale esso rinvia . contesto - coglibile dal
destinatario - sia verbale, sia suscettibile di
verbalizzazione poi il messaggio richiede un
codice comune, in tutto o in parte, a mittente e
destinatario infine, richiede un contatto, un
canale fisico ed una connessione psicologica tra
il mittente ed il destinatario, contatto che
permette loro di stabilire e di mantenere la
comunicazione. (Jakobson, 1963)
8Approccio linguistico
Contesto
Contatto
Mittente
Codice
Destinatario
Messaggio
Modello di Jakobson
9Approccio linguistico
Fattori e funzioni Emittente funzione Emotiva
(espressiva) riguarda tutto ciò che si vuole
esprimere nel messaggio, notizie, ordini,
sentimenti, emozioni, in generale latteggiamento
dellemittente nei confronti dellatto
comunicativo Messaggio funzione Poetica
riguarda la forma e lorganizzazione interna del
messaggio e il modo in cui essi viene
costruito Codice funzione Metalinguistica
definisce i rapporti tra gli interlocutori,
quindi sul codice comune che devono possedere per
poter comunicare Contatto funzione Fàtica si
occupa della buona trasmissione dei messaggi e
del lavoro fatto per garantire e mantenere la
comunicazione Destinatario funzione Conativa
implica linterpretazione e la ricerca di effetti
extralinguistici al di là della sola comprensione
linguistica. Contesto funzione Referenziale si
riferisce al rapporto tra il messaggio e il
mondo, ovvero su cosa si sta comunicando. Ogni
atto comunicativo comprende (in misura diversa)
tutti i fattori e le funzioni della
comunicazione, anche se in ciascun messaggio
esiste una funzione prevalente rispetto alle
altre.
10Approccio semiotico
- La comunicazione è un processo di trasformazione
del messaggio da un sistema allaltro, grazie
allesistenza di un codice ricco di elementi
semantici (Sorice, 2000)
Secondo questo approccio, nella comunicazione,
esiste sempre un processo di codifica e
decodifica, quindi una continua trasformazione
del messaggio. I processi di comunicazione
possono portare allinstaurarsi di una forma di
decodifica anticipatoria, lemittente codifica
il messaggio tenendo conto di come probabilmente
sarà decodificato dal destinatario. Questo
implica il tentativo di una forma di controllo da
parte dellemittente. Queste forme di decodifica
anticipatoria, che intervengono nel processo di
trasformazione dell'informazione, possono rendere
possibili divergenze tra intenzioni
dell'emittente e del destinatario generando forme
di conflitto.
11Il modello semiotico-informazionale (Eco e
Fabbri 1965,1978)
Emittente
Destinatari
Messaggio emesso come significante che veicola
un certo significato
Messaggio ricevuto come significante
Messaggio ricevuto come significato
canale
codice
codice
sottocodice
sottocodice
12Approccio semiotico decodifica aberrante
- 1 .Incomprensione o rifiuto del messaggio per
assenza di codice - il messaggio è segnale fisico non decodificato
o rumore. Es. note tecniche, comprensibili solo
agli addetti ai lavori, messaggio in una lingua
sconosciuta. - 2. Incomprensione del messaggio per disparità dei
codici - il codice dell'emittente non è ben compreso
dal destinatario. Es. L'ipotesi deficitaria che
le classi subalterne, a causa della scarsa
scolarizzazione, utilizzano un codice più
ristretto rispetto alla classse dominante, le
pone in situazione di svantaggio, proprio a causa
della differenza di codice. - 3. Incomprensione del messaggio per interferenze
circostanziali - Il codice dell'emittente è compreso dal
destinatario ma esso è adattato al proprio
orizzonte di aspettative. Es. chi comprende un
messaggio sulla base dei propri bisogni affettivi
o integrativi, modificandone la sostanza e
adattandolo ai propri schemi cognitivi. - Rifiuto del messaggio per delegittimazione
dell'emittente - il codice dell'emittente è compreso dal
destinatario ma il senso viene stravolto per
motivi ideologici
13Il modello pragmatico-relazionale
Lapproccio pragmatico-relazionale analizza gli
effetti della comunicazione umana sul
comportamento. Secondo le teorie del Mental
Research Institute di Palo Alto, questo modello
considera il comportamento come sinonimo di
comunicazione. Il comportamento ovvero le
parole, i loro significati e le loro
configurazioni, ma anche ciò che non è veicolato
verbalmente è comunicazione e tutti i tipi di
comunicazione sono in grado di influenzare il
comportamento. Vengono considerati anche i segni
di comunicazione inerenti il contesto in cui
avviene la comunicazione. L'individuo si trova
all'interno di una rete di relazioni dove le
variazioni di un elemento si ripercuotono su
tutti gli altri e viceversa secondo un processo
circolare linterazione modifica il
comportamento sia di chi riceve sia di chi
trasmette.
14Il modello pragmatico-relazionale
Secondo lapproccio pragmatico-ralazionale, si
possono individuare alcune proprietà della
comunicazione che hanno forti implicazioni sul
piano della relazione interpersonale -
l'impossibilità di non-comunicare- i livelli
comunicativi di contenuto e di relazione- la
punteggiatura della sequenza di eventi- la
comunicazione numerica e analogica-
l'interazione complementare e simmetrica. Scuola
di Palo Alto
15Comunicazione come interazione (Rosengren,
2001) Definizione minimalista intesa nel senso
di influenza reciproca. Due soggetti A e B
interagiscono quando alcuni processi di A
modificano alcuni processi di B, i quali
successivamente modificano alcuni processi di A.
Tutto questo in uno o più cicli
completi. Definizione adatta per tutti gli
esseri viventi ma troppo semplice per
luomo. Quando un essere umano comunica è quasi
sempre presente un certo grado di
consapevolezza, ovvero sa cosa sta facendo di in
modo conscio, voluto. E sa anche che laltro (o
altri) è consapevole di ciò. Questa
caratteristica si chiama intersoggettività. Altra
caratteristica è lintenzionalità ovvero quando
si comunica lo si fa, generalmente, di
proposito, perché lo si vuole. Esistono comunque
situazioni nelle quali la consapevolezza può
essere Inconscia o non percepita e
lintenzionalità pure.
16Tipologia di azioni e comportamenti individuali.
Intenzionalità dellazione o comportamento Consapevolezza dellazione o comportamento Consapevolezza dellazione o comportamento Consapevolezza dellazione o comportamento
Intenzionalità dellazione o comportamento Si No
Intenzionalità dellazione o comportamento Si Comunicazione come azione consapevole e intenzionale Comunicazione come azione inconsapevole (informazioni valide per lambiente circostante)
Intenzionalità dellazione o comportamento No Comunicazione non intenzionale, inconscia (rileva indirettamente fatti che sarebbero rimasti nascosti e non noti né al mittente né al ricevente) Non comunicazione (da comunque informazioni allambiente)
17- Comunicazione come interazione
- Gli Individui sono visti sia come
- Soggetti individui dotati di volontà, in grado
di agire - (es instaurazione di una
relazione affettiva) - Oggetti recettori passivi di forze che agiscono
allinterno e allesterno - di loro stessi (es fruizione
passiva di prodotti televisivi). - Paradosso contemporaneità della condizione di
soggetto e oggetto nellazione - comunicativa.
- Poiché non è possibile non comunicare si può
essere sia - consapevole/inconsapevole dellazione, sia
dellintenzionalità/non intenzionalità - dellazione stessa.
18Tipologia di azioni e comportamenti orientati in
senso comunicativo.
- Nella comunicazione umana, oltre allinfluenza
reciproca sono sempre presenti - Intersoggettività si è reciprocamente
consapevoli di comunicare. - Intenzionalità quando si comunica lo si fa di
proposito (anche inconsapevolmente). - Comunicazione umana, ovvero
- condizionata da
- Interazione (influenza reciproca tra i
comunicanti) - Intersoggettività (i soggetti sono reciprocamente
consapevoli dellatto comunicativo) - Intenzionalità (la comunicazione è cercata,
mantenuta e terminata in modo - consapevole)
- Condotta mediante un
- Sistema di segni basato su simboli verbali e
articolazione fornita di - Fonemi suoni linguistici
- Morfemi unità di significato
- Basato su un sistema completo di Fonetica,
Sintassi, Semantica, Pragmatica.