Title: Universit
1DIRITTO INTERNAZIONALE Università degli Studi di
Parma
Prof. Marco Scarpati Prof. Gabriele Catalini
2Il divieto di fare la guerra
- La Carta delle Nazioni Unite vieta agli Stati
membri di fare la guerra ossia, più precisamente,
di minacciare o usare la forza contro lintegrità
territoriale o lindipendenza politica di
qualsiasi Stato.
3(No Transcript)
4- Il divieto del ricorso alla guerra e lobbligo di
risolvere le controversie con mezzi pacifici
erano già previsti, ma limitatamente ai rapporti
tra le parti, dal trattato di rinuncia alla
guerra firmato a Parigi il 27 Agosto 1928 - (Patto Briand-Kellog)
5(No Transcript)
6- Il divieto delluso della forza ha acquisito il
valore di norma di diritto internazionale cogente
(jus cogens). -
7- Nella Sentenza del 27 giugno 1986 sul caso tra
Nicaragua e Stati Uniti sulle Attività militari e
paramilitari in e contro il Nicaragua la CIG
definisce il divieto delluso della forza come - a fundamental or cardinal principle of
international law
8Caso Nicaragua
- Nel 1934 il generale Somoza, capo della Guardia
nazionale (un corpo addestrato negli Stati
Uniti), ordì l'assassinio del ribelle liberale
Augusto C. Sandino e nel 1937 divenne presidente
del Nicaragua tramite elezioni fraudolente.
9- Nei venti anni che seguirono Somoza governò il
Nicaragua in veste di dittatore, accumulando
immense ricchezze personali e impossessandosi di
proprietà terriere per una superficie
corrispondente a quella del Salvador. - Sebbene il generale Somoza fosse stato ucciso nel
1956, i suoi figli mantennero il dominio del
paese fino al 1979.
10- Per quanto l'opposizione al regime fosse da tempo
notevolmente diffusa, fu il devastante terremoto
del 1972, e più specificamente il modo in cui gli
aiuti internazionali si riversarono nelle tasche
della dinastia dei Somoza lasciando migliaia di
persone a soffrire e a morire, che fece affermare
l'opposizione al regime.
11- L'opposizione si suddivise in due gruppi il FSLN
(Frente Sandinista de Liberación Nacional, noto
anche come Fronte Sandinista) e l'UDEL, guidato
da Pedro Joaquín Chamorro, direttore di La
Prensa, il quotidiano critico nei confronti della
dittatura.
12- Quando, nel 1978, Chamorro venne assassinato, la
popolazione si sollevò violentemente dichiarando
uno sciopero generale. La rivolta si diffuse e i
gruppi moderati si unirono al FSLN per rovesciare
il regime di Somoza. I sandinisti entrarono
vittoriosamente a Managua il 19 luglio 1979.
Ereditarono un paese devastato dalla povertà con
innumerevoli senzatetto e analfabeti e
un'insufficiente assistenza sanitaria.
13- Il nuovo governo nazionalizzò le terre dei Somoza
e vi costituì cooperative agricole. I sandinisti
inaugurarono inoltre una massiccia campagna di
istruzione che ridusse l'analfabetismo dal 50 al
13 e attuarono un programma di vaccinazione che
debellò la poliomielite e ridusse di un terzo il
tasso di mortalità infantile precedente la
rivoluzione.
14- Non passò molto tempo prima che il paese dovesse
confrontarsi con i gravi problemi derivanti dal
suo buon vicinato con il Nord. Il governo
statunitense, che aveva appoggiato la dinastia
dei Somoza fino alla fine, temeva che i
Nicaraguensi dessero un pericoloso esempio agli
altri paesi della regione il successo di una
rivoluzione popolare non corrispondeva
esattamente agli auspici del governo
statunitense.
15- Tre mesi dopo l'insediamento di Ronald Reagan
alla Casa Bianca, nel 1981, gli Stati Uniti
annunciarono la sospensione degli aiuti al
Nicaragua e lo stanziamento di 10 milioni di
dollari per le organizzazioni controrivoluzionarie
note come Contras.
16- Nel 1984 in Nicaragua si tennero delle elezioni
in cui Daniel Ortega, il leader dei sandinisti,
ottenne il 67 dei voti, ma gli Stati Uniti
continuarono ad attaccare il paese nel 1985
decretarono un embargo commerciale che durò
cinque anni che strangolò l'economia
nicaraguense. - Già allora era diffusamente noto che gli Stati
Uniti finanziavano i Contras, spesso attraverso
manovre segrete della CIA, e il Congresso
statunitense aveva approvato tutta una serie di
decreti in cui si richiedeva l'arresto dei
finanziamenti.
17(No Transcript)
18- L'appoggio statunitense ai Contras proseguì
segretamente finché lo scandalo noto come
Irangate non rivelò che la CIA aveva venduto
illegalmente armi all'Iran a prezzi gonfiati,
impiegando i profitti che ne derivavano per
sostenere i Contras.
19(No Transcript)
20- Nel gennaio 1986 membri della Amministrazione
Reagan assicuravano segretamente la vendita a
Teheran di importanti forniture militari
(cosiddetto scandalo Irangate o Iran-Contras) il
cui massimo artefice fu John Negroponte, che oggi
dirige le forze d'occupazione statunitensi in
Iraq e che all'epoca coordinava la repressione
antisandinista in Nicaragua e organizzava la
strategia del terrore e dei terribili squadroni
della morte controrivoluzionari.
21John Dimitri Negroponte
22- L'operazione, che usava fondi neri creati con la
vendita di armi all'Iran per finanziare i
contras" nella guerra civile in Nicaragua,
violava apertamente una serie di delibere del
congresso americano che vietavano
all'amministrazione sia di intervenire nella
guerra civile nicaraguense sia di fornire armi ai
contendenti del conflitto Iran-Iraq.
23- In ogni caso la CIG ritenne che gli Stati Uniti
avevano violato le norme di diritto
internazionale con la loro azione di supporto dei
Contras e con la loro ingerenze negli affari
interni del Nicaragua. - La corte ha decretato che gli Stati Uniti sono
indebitamente ricorsi alluso della forza - unlawful use of force
24- Gli Stati uniti si sono sempre rifiutati di
riconoscere la Sentenza della CIG
25- Ma torniamo alle controversie internazionali
26- Le controversie internazionali tra Stati possono
pregiudicare la pace e la sicurezza
internazionali e devono quindi essere risolte
pacificamente concordemente con gli Stati
coinvolti.
27- In due soli casi la Carta prevede luso della
forza - La legittima di fesa contro un attacco armato
(nei limiti indicati dallart. 51 comma 2 della
Carta). - Le azioni militari intraprese sulla base di una
decisione del CDS a norma del capitoli VII della
Carta.
28Laccertamento di una minaccia alla pace, di una
violazione alla pace o di un atto di aggressione
- The Security Council shall determine the
existence of any threat to the peace, breach af
the peace, or act of aggression and shall make
recomendation, or decide what measures shall be
taken - ART. 39
29Il Consiglio di Sicurezza
30- Non è sempre facile determinare se ci trova in
una delle situazioni previste dallart. 39. - Una definizione di aggressione è stata approvata
con voto del 14 settembre 1974 dellAG con
risoluzione 3314 (XXIX). - Non è però una definizione vincolante ed è
raccomandata dallAG al CDS quale guida per
determinare lesistenza di un atto di
aggressione.
31Assemblea Generale delle Nazioni Unite
32Definizione di aggressione
- The invasion or attack by the armed forces of a
State of the territory of another State, or any
military occupation, however temporary, resulting
from such invasion or attack, or any annexation
by the use of force of the territory of another
State or part thereof, - (b) Bombardment by the armed forces of a State
against the territory of another State or the use
of any weapons by a State against the territory
of another State - (c) The blockade of the ports or coasts of a
State by the armed forces of another State - (d) An attack by the armed forces of a State on
the land, sea or air forces, or marine and air
fleets of another State
33- (e) The use of armed forces of one State which
are within the territory of another State with
the agreement of the receiving State, in
contravention of the conditions provided for in
the agreement or any extension of their presence
in such territory beyond the termination of the
agreement - f) The action of a State in allowing its
temtory, which it has placed at the disposal of
another State, to be used by that other State for
perpetrating an act of aggression against a third
State - (g) The sending by or on behalf of a State of
armed bands, groups, irregulars or mercenaries,
which carry out acts of armed force against
another State of such gravity as to amount to the
acts listed above, or its substantial involvement
therein.
34Le varie misure adottabili
- Il CDS, con ampi margini di discrezionalità, può
fare una raccomandazione o decidere una misura o
una azione. - Una risoluzione del CDS, che sia chiaramente
identificabile come una decisione, è vincolante
per gli Stati membri. -
35 36Risoluzione 1031 (1995)
- Il 15 dicembre 1995 il CDS esprimeva il suo
apprezzamento per laccordo quadro generale per
la pace in Bosnia-Erzegovina e per laccordo di
attuazione della Federazione di Bosnia-Erzegovina
ed esprimeva il suo appoggio allimpegno di OCSE
di assistere le parti al fine di creare le
condizioni per una pace stabile nella regione.
37(No Transcript)
38Risoluzione 573 (1985)
- Il 4 ottobre 1985 il CDS condannava energicamente
latto di aggressione armata perpetrata da
Israele contro la Tunisia in violazione flagrante
delle norme della Carta e delle norme di condotta
internazionali.
39(No Transcript)
40Risoluzione 598 (1987)
- Il CDS constatava che linizio e il proseguimento
del conflitto IRAN IRAQ costituivano una
violazione della pace ed esigeva che i
belligeranti osservassero immediatamente un
cessate-il-fuoco, sospendessero tutte le azioni
militari e ritirassero tutte le forze entro le
frontiere riconosciute internazionalmente.
41(No Transcript)
42La guerra IRAN - IRAQ
- La guerra Iran-Iraq, conosciuta anche come la
Guerra Imposta (in persiano ??? ??????,
Jang-e-tahmili) in Iran e come la Qadisiyya di
Saddam (??????? ?????, Qadisiyyat Saddam) in
Iraq, fu una guerra combattuta tra i due Paesi
dal settembre 1980 all'agosto 1988.
43- Il casus belli fu l'invasione irachena dell'Iran,
avvenuta il 22/09/1980 dopo una lunga storia di
dispute sul confine, attriti tra i regimi in
causa (dittatoriale quello iracheno, teocratico
quello iraniano) e tensioni internazionali tra i
blocchi delle superpotenze, che appoggiavano le
parti avverse convogliando armi e finanziamenti.
44- La guerra del 1980-88 per legemonia nella
regione del Golfo Persico affonda le proprie
radici nella millenaria rivalità tra le regioni
della Mesopotamia e della Persia. - La guerra iniziò con una fulminea invasione
irachena per terra nella regione meridionale
(provincia iraniana del Khuzestan) e nella
settentrionale (Kurdistan iraniano).
45- L'attacco a sorpresa non fu preceduto da una
formale dichiarazione di guerra, appunto per
conseguire il massimo vantaggio possibile. A ciò
si unisca il fatto che l'esercito Iraniano di
professione, che era il fiore all'occhiello del
defunto Shah, era stato congedato e tutto lo
stato maggiore languiva in prigione od era
emigrato all'estero.
46- Lo Shah era morto in esilio qualche mese prima.
In quell'occasione, la televisione iraniana parlò
della scomparsa del vampiro" ed organizzò
preghiere pubbliche di ringraziamento.
All'opposto, in una riunione del partito unico
Baath, il dittatore iracheno disse che "... Con
la scomparsa del nostro rivale (lo Shah), e con
l'esercito imperiale sostituito da degli imberbi
ragazzini fanatici, sarà per noi un gioco da
ragazzi far fuori la vecchia mummia
47(No Transcript)
48- Il piano strategico iracheno prevedeva
l'attestazione sul Fiuma Ulai a meridione prima
di penetrare in profondità nel cuore della
Persia, e l'avanzata fino a Teheran a
settentrione. Ma molti errori strategici e
tattici impedirono la riuscita dell'avanzata.
Rosso Max avanzata Iarakena Giallo Max avanzata
Iraniana
49- Dopo la primavera del 1982 l'Iraq cominciò
seriamente a considerare l'opportunità di
rientrare nei suoi precedenti confini nazionali,
sgomberando il territorio iraniano occupato nel
corso della prima veemente offensiva del 1980. - Nel suo tentativo di mediazione incontrò però un
netto rifiuto da parte del regime iraniano, che
era riuscito a risvegliare nel paese un
sentimento patriottico e a sopire in tal modo non
pochi contrasti interni.
50- Nell'ottobre 1983 l'Iran riusciva a passare alla
controffensiva generale, cogliendo successi che
sarebbero sembrati impossibili fino ad alcuni
mesi prima, tanto da penetrare nello stesso
territorio nazionale iracheno. La reazione
irachena fu quella di tentare di strangolare
economicamente l'Iran impedendo l'ingresso e
l'uscita delle navi petroliere dirette ai
terminali petroliferi iraniani, facendo venir
meno il flusso di valuta pregiata indispensabile
a procurarsi armi sul mercato illegale
internazionale.
51(No Transcript)
52- Nel febbraio 1984 l'Iran attaccò le isole Majnun,
al largo dello Shatt al-Arab, il braccio
congiunto dei fiumi Tigri ed Uefrate, poco prima
dello sbocco in mare all'altezza pressappoco di
Basra. - L'Iraq respingeva l'offensiva facendo largo uso
di armi chimiche, impiegate anche dagli iraniani
contro gli iracheni ad Halabja.
53- Nell'agosto del 1988, a 8 anni dallo scoppio
delle ostilità e dopo la morte di oltre 1 milione
di uomini e donne, la risoluzione n. 598 dellONU
con la sua proposta di cessazione delle ostilità,
fu inaspettatamente accettata dai due paesi ormai
ridotti in realtà allo stremo e il 9 agosto 1988
il Consiglio di Sicurezza poté votare la
creazione dellUNIIMOG, incaricato di
sovraintendere al rispetto della tregua.
54- Il cessate il fuoco non garantì il ritorno
all'Iran dei territori occupati da parte
dell'Iraq questo avvenne solamente nel Dicembre
1990, alla vigilia della guerra per la
liberazione del Kuwait, poiché il dittatore
iracheno desiderava garantirsi di non avere un
secondo fronte aperto.
55- LAyatollah Rudollah Khomeini (1900 - 1989),
massima carica spirituale del paese, da sempre
contrario alla cessazione delle ostilità fu
indotto - come affermò pubblicamente - "... A bere l'amaro calice della tregua "
56Risoluzione 1177 (1998)
- Il CDS condannava luso della forza nel conflitto
tra Eritrea ed Etiopia e chiedeva alle parti di
esaurire tutti i mezzi per raggiungere una
soluzione pacifica della controversia sulla
delimitazione e demarcazione della loro frontiera.
57- PARTI IN CONFLITTO 1998-OGGI esercito eritreo
contro esercito etiope. VITTIME 70.000 durante
la guerra di confine tra l'Eritrea e l'Etiopia.
58- Il governo etiope ha ricevuto armi soprattutto
dagli Stati Uniti (diventando il primo
"beneficiario" africano degli Usa), ma anche da
Gran Bretagna, Israele, Russia e Bulgaria. I - l governo eritreo riceve armi da Russia, Ucraina,
Repubblica Ceca, Bulgaria e Cina, ma anche da
Gran Bretagna e Stati Uniti (in proporzione di
1/10 rispetto alle forniture a vantaggio
dell'Etiopia).
59(No Transcript)
60Risoluzione 1214 (1998)
- Il CDS dopo aver espresso la sua grave
preoccupazione per laggravarsi del conflitto
interno in Afghanistan qual risultato
delloffensiva delle forze Taliban, chiedeva che
i Taliban e le altre fazioni concludessero un
cessate-il-fuoco e riprendessero i negoziati. - Era inoltre richiesto che le fazioni afghane
ponessero fine alle discriminazioni contro le
donne e alle violazioni del diritto
internazionale umanitario.
61- Deplorando il mancato adempimento di precedenti
sue risoluzioni da parte dei Taliban , il CDS
dichiarava di essere pronto a considerare
limposizione di misure. - Queste furono poi effettivamente prese con la
risoluzione 1267 (1999) del 15 ottobre 1999.
62La soluzione pacifica delle controversie
- Le parti di una controversia la cui soluzione
possa mettere in pericolo la pace o la sicurezza
internazionale devono perseguirne la soluzione
attraverso negoziati, inchieste, mediazioni,
conciliazioni, arbitrati, regolamento giudiziale,
ricorso ad organizzazioni o ad accordi regionali
o a qualsiasi altro mezzo pacifico di loro scelta
63- Questo obbligo si è armai esteso a tutti gli
Stati, come logico corollario della formazione di
un divieto consuetudinario della minaccia
dellusa della forza. - Gli Stati hanno dunque lobbligo di cercare in
buona fede di risolvere le loro controversie in
maniera pacifica e quindi di utilizzare le varie
procedure a loro disposizione. -
64- Il CdS può fare indagini su qualsiasi
controversia o situazione che possa porre in
pericolo la pace o la sicurezza. - Tutti gli Stati membri possono sottoporre
allattenzione del CdS o dellAG una situazione
di pericolo. - Il CdS può in ogni momento o fase della
controversia proporre soluzioni che tengano conto
delle procedure già attuate o tentate.
65- Le controversie di natura giuridica vanno poste
allattenzione della Corte Internazionale di
Giustizia. - Se le parti in lite vedono che la questione non è
di facile soluzione devono far ricorso al CdS. - Il CdS se richiesto da tutte le parti, può
raccomandare soluzioni per la pacifica soluzione
di ogni controversia posta alla sua attenzione.
66Corte Internazionale di Giustizia - Aja
67Azioni a tutela della pace I
- Il CdS accerta lesistenza di una minaccia o
violazione della pace, e fa raccomandazioni, o
decide quali misure devono essere prese. - Il CdS può chiedere alle parti di ottemperare a
quelle misure provvisorie che ritiene necessarie
o desiderabili e che non pregiudicano i diritti,
le pretese o le posizioni delle parti in lite.
68- Il CdS può decidere quali misure non implicanti
la forza armata (interruzione rapporti e
relazioni economiche, delle comunicazioni,
rottura delle relazioni diplomatiche) devono
essere adottate per dare effetto alle sue
decisioni e può invitare i membri delle NU ad
applicare tali misure (art. 41). - Se quelle ex 41 sono ritenute o dimostrate
inadeguate il CdS può intraprendere con forze
aeree, navali o terrestri ogni azione necessaria
(ivi compresi dimostrazioni di forza, blocchi
aerei, navali o terrestri) per mantenere o
ristabilire la pace o la sicurezza (art.42). - Tutti i membri si impegnano a mettere a
disposizione del CdS (con accordi ad hoc) le
forze armate, lassistenza e le facilitazioni,
ivi compreso il diritto di passaggio.
69UNMEE Etiopie e Eritrea
70Azioni a tutela della pace II
- Gli accordi vanno negoziati rapidamente tra CdS e
membri o gruppi di membri e saranno sottoposti a
ratifica dalle nazioni firmatarie. - Quando il Cds ha deciso di impiegare la forza, se
chiede ad un membro non rappresentato nel
consiglio di fornire forze armate, tale membro
può partecipare alle decisioni del Cds inerenti
limpiego dei contingenti militari. (art. 44)
71- Sono sempre pronti e disponibili contingenti di
forze aeree, messe a disposizione dei membri
delle NU, che sono pronti ad operare, su
indicazione del CdS, ad una azione di forza. - È istituito un comitato di Stato Maggiore
composto dai Capi di S.M. dei membri permanenti
del CdS (allargabile qualora serva anche a quelli
di altri Stati membri) che ha alle dipendenze
tutte le forze militari messe a disposizione. - Le decisioni sono eseguite da tutti gli Stati
membri o solo da alcuni a secondo di quanto
stabilito dal CdS.
72 73Lautotutela
- Art. 51 della Carta di San Francisco
- Non è mai pregiudicato il diritto naturale di
autotutela individuale o collettiva nel caso che
abbia luogo un attacco armato contro un Membro
delle N.U., fintanto chè il CdS non abbia preso
le misure necessarie per mantenere la pace e la
sicurezza internazionale.
74- Le misure prese dagli Stati membri nellesercizio
di questo diritto di autotutela sono
immediatamente portate a conoscenza del CdS e non
pregiudicano in alcun modo il potere e il compito
spettanti, secondo il presente Statuto, al CdS,
di intraprendere in qualsiasi momento quelle
azioni che esso ritenga necessarie per mantenere
o ristabilire la pace o la sicurezza
internazionale.
75(No Transcript)
76Le contromisure (o rappresaglie)
- Come noto è vietato luso della forza per
aggredire o minacciare un altro paese (art. 2.4
della Carta ONU). - Non è vietata la reazione ad un attacco sferrato
da unaltra nazione. - Per distinguere le rappresaglie armate, vietate,
da quelle cui si può ricorrere legittimamente, si
preferisce oggi parlare di contromisure. - (Espressione utilizzata per la prima volta della
Sentenza del 1978 del Tribunale Arbitrale
istituito fra USA e Francia in relazione al caso
Accordo sui servizi aerei)
77- Si tratta quindi di misure adottate da uno Stato
in reazione ad un illecito di un altro Stato. - Le contromisure sono atti in se illeciti che sono
eccezionalmente considerati leciti poiché
costituiscono la risposta ad un illecito altrui.
78- Possono essere pacifiche o armate.
- Pacifiche consistono nellinadempimento di
qualsiasi obbligo internazionale nei confronti
del presunto autore dellillecito senza il
ricorso alle forze armate. - Armate consistono in qualsiasi atto implicante
luso o la minaccia delluso della forza.
79Portogallo Germania (1914)
- Nel 1914 mentre il Portogallo era ancora
neutrale, truppe tedesche provenienti dalla
colonia tedesca del Sud-Ovest (Namibia)
attraversarono i confine con lAngola allora
sotto il dominio Portoghese.
80(No Transcript)
81- A causa di un errore al presidio portoghese di
Naulilaa il capo della delegazione tedesca, il
Governatore di un distretto del Sud-Ovest e due
ufficiali furono uccisi dai militari portoghesi. - A titolo di rappresaglia la Germania inviò delle
truppe che distrussero il presidio e uccisero
alcuni soldati portoghesi.
82- Il Tribunale Arbitrale Speciale istituito da
Germania e Portogallo rese la sua Sentenza nel
1928 e affermò quanto segue a proposito della
rappresaglia
83- Esse consistono in fatti in sé illeciti, ma che
sono resi leciti per il fatto di costituire una
reazione ad un illecito altrui - Devono essere limitati da considerazioni di
umanità e dalle regole di buona fede - Non devono essere eccessive
- Devono essere precedute da una richiesta di
soluzione pacifica - Devono cercare di imporre allo Stato offensore la
riparazione dellillecito, mirare al ripristino
della legalità e ad evitare la commissione di
nuovi illeciti.
84- Da notare che la Corte ritenne che la Germania
avesse violato le norme di diritto internazionale
in quanto - Luccisione dei tedeschi non era stata
intenzionale - La Germania non cercherò di risolvere
pacificamente la controversia - Lutilizzazione della forza da parte della
Germania parve eccessiva e sproporzionata
rispetto alla condotta portoghese.
85Le contromisure condizioni
- Occorre che vi sia stato un previo illecito da
parte di una nazione rispetto ad unaltra e in
tale caso la reazione deve riguardare solo
diritti soggettivi dello Stato autore
dellillecito - Illecito ordinario risponde solo lo Stato che lo
ha subito. - Illecito aggravato qualsiasi nazione può mettere
in atto azioni pacifiche.
86- 2. La finalità deve essere principalmente quella
di ottenere la cessazione dellillecito e la sua
riparazione (non una punizione per lo Stato
autore dellillecito).
87- 3. Le contromisure devono essere proporzionate
allillecito, cioè non deve esservi una eccessiva
sproporzione fra illecito e reazione anche
tenendo conto alle forze in gioco.
88- 4. Secondo alcuni autori occorre una previa
richiesta di cessazione dellillecito e di
riparazione (anche con lavvio di negoziati) e
solo al seguito di rifiuto si può agire.
89Oggi
- Attualmente la rappresaglia è diventata il metodo
più utilizzato per lattuazione coercitiva delle
norma internazionali. - Anche se oggi vi è una tendenza crescente
alladozione di sanzioni da parte delle
organizzazioni internazionali. - Naturalmente in questi casi si parlerà di riposta
collettiva intrapresa allinterno di un quadro
istituzionale. -
90Limposizione di sanzioni
- La comunità internazionale è propensa, al giorno
doggi, ad adottare sanzioni votate da organismi
internazionali, quali reazioni alle violazioni
del diritto internazionale. - Non sono mai le OO.II. che attueranno le sanzioni
autorizzate, bensì le varie nazioni (nessuno è
obbligato a farle se si tratta di sanzioni solo
raccomandate) e spesso si tratta di sanzioni
economiche (che raramente danneggiano lo stato
sanzionato) - Interruzione delle relazioni economiche
- Embargo delle importazioni e delle esportazioni
- Blocco delle operazioni finanziarie
- Embargo su merci particolari (armi, materiali
industriali, petrolio)
91(No Transcript)
92- Non sono mai le OO.II. che attueranno le sanzioni
autorizzate, bensì le varie nazioni (nessuno è
obbligato a farle se si tratta di sanzioni solo
raccomandate) e spesso si tratta di sanzioni
economiche (che raramente danneggiano lo stato
sanzionato) - Interruzione delle relazioni economiche
- Embargo delle importazioni e delle esportazioni
- Blocco delle operazioni finanziarie
- Embargo su merci particolari (armi, materiali
industriali, petrolio)
93- Le sanzioni devono rispettare i diritti umani e
non devono produrre gravi effetti negativi sui
settori più deboli del paese sanzionato e quindi
non dovrebbero mai riguardare lembargo di
farmaci o materiali sanitari, di cibo, di
vaccini, di materiali per la depurazione delle
acque, di materiale scolastico - Ovviamente questo limite non viene quasi mai
rispettato.
94- In IRAQ la mortalità infantile prima dellembargo
era di 47 bambini su mille nati vivi (1984-1989). - Dopo le sanzioni delle Nazioni Unite la mortalità
infantile era salita allimpressionante numero di
131 su mille. - (BBC- 2000)
95(No Transcript)
96OIL FOR FOOD
- Il programma Oil-for-food (letteralmente
"petrolio in cambio di cibo"), attivato dalle
Nazioni Unite nel 1995 (con la risoluzione n.
986) e terminato nel 2003, puntava a permettere
allIraq di vendere petrolio nel mercato mondiale
in cambio di cibo, medicine, e altre necessità
umanitarie indirizzate alla popolazione irachena
senza per questo agevolare l'Iraq nella
ricostruzione del proprio esercito. Il petrolio
era venduto in dollari, mentre il programma
permetteva all'Iraq di detenere in euro le
riserve di valuta estera per l'importazioni di
tali generi.
97- Il petrolio doveva essere pagato dall'acquirente
direttamente su un conto deciso dal Segretario
Generale dellONU, che approvava prezzo e
condizioni di trasporto delle singole
transazioni. Il conto in questione alimentava il
Fondo per lo Sviluppo dell'Iraq, gestito dalla
Coalition Provisional Authority.
98- Il programma fu introdotto dal presidente
statunitense Bill Clinton nel 1995, per cercare
di ovviare ai disagi della popolazione civile
irachena afflitta dalle sanzioni economiche
istituite al fine di ottenere la
demilitarizzazione dell'Iraq durante la prima
guerra del golfo. - Le sanzioni cessarono nel 2003 dopo l'invasione
militare dell'Iraq, e le funzioni umanitarie del
programma oil-for-food furono traslate nella
Coalizione Provvisoria di stanza nel territorio.
99- Il programma delle nazioni Unite Oil for Food è
stato considerato uno dei più gravi scandali che
ha coinvolto le Nazioni Unite stesse, gli Stati
Uniti, la finanza internazionale nonché molti
paesi europei. - Intorno a Oil for food si è creato infatti un
vasto circolo di funzionari politici e
faccendieri di tutto il mondo tra cui l'Italia
, che hanno intessuto rapporti con grandi
società, pagato tangenti e intascato lauti ricavi
da contratti firmati con il governo di Saddam
Hussein.