Title: Universit
1Università degli studi dellInsubriaFacoltà di
Medicina e Chirurgia
- CORSO INTEGRATO DI PSICOBIOLOGIA E PSICOBIOLOGIA
FISIOLOGICA
Corso di laurea in Scienze Motorie Prof. Maria
Rosa Madera
Programma
- Introduzione al corso
- Evoluzione del rapporto cervello-mente le
neuroscienze. - Definizione di psicobiologia e psicobiologia
fisiologica - -Nascita e sviluppo dello schema corporeo
- Modificazioni dello schema corporeo in età
geriatrica come intervenire - -Agnosie, aprassie, afasie,amnesie.
- -Percezione, linguaggio, memoria e
apprendimento, pensiero ed emozioni. - -Stress del paziente, stress dell operatore
2PREMESSA
- La motricità si basa sulle funzioni del sistema
nervoso e degli organi di senso e si realizza
attraverso lattività della muscolatura (il
movimento del corpo è infatti possibile grazie
allazione coordinata dei muscoli che si
inseriscono nelle ossa e che contraendosi e
decontraendosi ordinatamente, provocano lo
spostamento del corpo e delle sue parti), ma la
motricità, consentendo lazione, sostiene e
determina anche la vita di relazione in un
ambiente dove sono presenti persone e oggetti
3MOTRICITA come linguaggio
- La motroicità assume cioè un significato per
lemittente e per il ricevente il corpo fisico e
la rappresentazione che ogni individuo ha di
esso, si esprimono dunque attraverso il movimento
che, nella sua essenza, è una modalità globale
del rapporto Io-mondo
4Le tre aree di studio
- Se noi esaminiamo le parole psicobiologia e
psicobiologia fisiologica possiamo subito intuire
la complessità del nostro studio questi termini
infatti riconducono alle tre grandi aree di
indagine - biologica,
- psicologica
- fisiologica.
5La biologia
- La biologia è la scienza che ha come oggetto di
studio - la vita e lorganismo vivente che è regolato
dalle leggi del mondo fisico e dai programmi
genetici.
6La psicologia
- La psicologia moderna oltre a studiare
sistematicamente il comportamento, risale a ciò
che lo determina ma sempre in rapporto diretto o
indiretto con lambiente in cui luomo vive e
agisce.
7Oggetto della psicobiologia
- Oggetto della psicobiologia è dunque studiare
linterdipendenza tra i processi somatici e
quelli comportamentali sottolineando la forte
interazione tra individuo e ambiente e il
comportamento in relazione alle sue basi
biologiche, alle strutture, ai processi corporei
(in particolare appartenenti al sistema nervoso).
8Psicobiologia fisiologica
- Nel titolo del nostro corso troviamo anche il
termine psicobiologia fisiologica, è allora
necessario allargare il nostro orizzonte alla
fisiologia, ma, per quanto lesistenza di un
legame tra attività psicologiche e fisiologiche
sia evidente, le conoscenze scientifiche sono in
questo settore ancora incomplete.
9Le neuroscienze
- Il rapporto esistente tra funzioni cerebrali e
comportamento ha dato origine ad una nuova area
interdisciplinare le neuroscienze, termine
collettivo che descrive tutte le aree di studio
del sistema nervoso nel quale è compreso il
cervello, questo strumento straordinario che fa
la differenza fra la specie umana e le altre.
10Un esempio di psicobiologia fisiologica. Lo stress
- Anni 70 J. Mason ha potuto dimostrare che la
reazione ipofisi - cortico - surrene non viene
attivata direttamente dagli eventi stressanti
(stressors), ma dalle reazioni emozionali che ne
conseguono
REAZIONE EMOZIONALE
PRODUZIONE ORMONALE
STIMOLO
11Il modello cognitivo
- R. Lazarus Modello cognitivo dello stress
- Lo stimolo prima di indurre lattivazione
emozionale e successiva reazione di stress, viene
elaborato dal SNC e, attraverso i processi di
elaborazione cognitiva, acquisisce una sua
specifica coloritura emozionale - La risposta dipende da
- Fattore oggettivo stimolo
- Fattore soggettivo significato
12La valutazione cognitiva
Esperienze precedenti
Aspetti fisiologici
VALUTAZIONE COGNITIVA
ATTIVAZIONE EMOZIONALE
STIMOLI
STRESS
Struttura genetica
Aspetti comportamentali
13DEFINIZIONE DI STRESS
- Usiamo impropriamente il termine stress per
riferirci a situazioni ed eventi che causano
disagio o disturbo - Ex. il lavoro è uno stress alzarmi presto
alla mattina per me è uno stress
14Monet Neige
15DEFINIZIONE DI STRESS
- DEFINIZIONE DI STRESS
- Reazione o insieme di reazioni psicologiche e
fisiologiche a determinate situazioni o eventi
(gli eventi stressanti)
16DEFINIZIONE DI STRESS
- Quindi le reazioni di stress sono precisamente le
risposte che lorganismo dà ad eventi che lo
sollecitano si tratta di una serie di
reazioni fisiologiche, emotive e del
comportamento che si pongono in essere ogni
qualvolta lorganismo si trova davanti a una
situazione nuova, e deve affrontarla o adattarvisi
17CARATTERISTICHE DEGLI EVENTI STRESSANTI
- Gli eventi percepiti come stressanti sono
- Eventi traumatici (situazioni di estremo pericolo
al di fuori della gamma usuale dellesperienza
umana includono incidenti stradali, stupro,
tentato omicidio, terremoti, etc. etc.)
18CARATTERISTICHE DEGLI EVENTI STRESSANTI
- Lo stress può anche essere provocato da processi
interni (conflitti non risolti che possono essere
consci o inconsci) - Nella nostra società i conflitti più pervasivi
si hanno nelle seguenti dicotomie - Indipendenza / dipendenza
- Intimità / isolamento
- Cooperazione / competizione
- Espressione degli impulsi / standard morali
19LE REAZIONI PSICOLOGICHE ALLO STRESS
- Ansia
- Rabbia
- Aggressività
- Apatia
- Depressione
- Deterioramento cognitivo
20LE REAZIONI FISIOLOGICHE ALLO STRESS
- Il corpo reagisce agli agenti stressanti con la
risposta combatti o fuggi - Il sistema nervoso simpatico produce
- Aumento battito cardiaco
- Aumento pressione sanguigna
- Dilatazione pupillare
- Eccessiva liberazione di zuccheri dal fegato
- 3. Il sistema cortico surrenale causa il
rilascio di ACTH che stimola il rilascio di
cortisolo nel sangue
21CARATTERISTICHE DEGLI EVENTI STRESSANTI
- 2. Eventi più comuni percepiti come
incontrollabili, imprevedibili e che ci spingono
fino ai limiti delle nostre capacità (le persone
differiscono nel grado in cui valutano
cognitivamente il medesimo evento come
controllabile, prevedibile, sfida alle loro
capacità e al concetto di sé)
22STRESS E SALUTE
- Lo stress può influenzare la salute in modo
diretto creando uneccessiva sovrastimolazione
cronica del sistema simpatico o del sistema
cortico surrenale, oppure danneggiando il
sistema immunitario
23STRESS E SALUTE
- Conseguenze cliniche
- Possiamo ritrovare problematiche patogene a
carico del - Sistema cardiovascolare
- Sistema gastrointestinale
- Apparato respiratorio
- Apparato cutaneo
- E possibile che anche alcune malattie
auto-immuni e tumorali possano trovare una
concausa nello stress.
24STRESS E SALUTE
- Conseguenze sullapparato psichico
- Lo stress può facilitare linsorgere di
- Disturbi depressivi
- Disturbi dansia
- Reazioni psicotiche di tipo schizofreniforme
- Disturbi della sfera sessuale
- Disturbi del ritmo sonno-veglia
- Emicranie e cefalee
25SINTOMI RIVELATORI DI STRESS LEGATO AL LAVORO
- Cambiamenti dellumore e del comportamento
- Irritabilità,indecisione e problemi di rendimento
lavorativo - Sensazione di non essere in grado di affrontare
la situazione - Ricorso aumentato ad alcool,fumo, o addirittura a
droghe - Problemi di salute ( emicranie,insonnia,disturbi
gastrici )
26Strategie per combattere lo stress
27IL COPING
- La disponibilità e la ricchezza di strategie
adattive psicologiche e comportamentali
flessibili e dinamiche sono fattori fondamentali
per la corretta gestione dello stress. - Il Coping ( to cope significa far fronte ) è
il processo tramite il quale una persona cerca di
far fronte alle richieste stressanti.
28IL COPING
- A seconda che vengano messe in atto strategie di
Coping adattive o disfunzionali le situazioni
stressanti vengono vissute in maniera differente
ed hanno conseguenze diverse.
29IL COPING
- DEFINIZIONE 1
- Strategie impiegate per affrontare situazioni
minacciose (Lazarus, 1966).
30IL COPING
- Distinguiamo
- Coping centrato sul problema( problem oriented
coping) la persona si focalizza sullo specifico
problema o situazione insorta cercando di trovare
un modo per cambiarla. Le strategie comprendono - La definizione del problema
- Il generare soluzioni alternative
- Il soppesare le alternative in termini di
costi/benefici - Lo sceglierne una
- Ex. Organizzazione e pianificazione dello studio
in modo da tenere il passo con le lezioni durante
lanno accademico, così da ridurre la pressione
al momento di preparare gli esami
31IL COPING
- Coping centrato sulle emozioni (emotion oriented
coping) lindividuo si sforza di ridurre le
reazioni emozionali negative allo stress. - Le strategie comprendono
- Strategie comportamentali
- Impegnarsi in esercizi fisici per liberare la
testa dal problema - Fare uso di alcol o altre droghe
- Sfogare la rabbia
- Cercare sostegno emotivo da amici
- 2. Strategie cognitive
- Escludere temporaneamente i pensieri riguardanti
il problema - Ridurre la minaccia cambiando il significato
della situazione
32Conclusione prima lezione
- Linee forza mare(Giacomo Balla)
33Seconda lezione
- Una risorsa per apprendere la memoria
34DEFINIZIONE
MEMORIA
La memoria è la capacità di riprodurre
unesperienza passata, di riconoscerla e di
localizzarla nel tempo e nello spazio. La memoria
ci dà il senso della continuità da cui dipende la
nostra idea del sé, la coscienza sarebbe
spezzettata in frammenti numerosi quanto i
secondi cha abbiamo vissuto se non ci fosse tale
capacità agglomerante. La memoria però è
influenzata anche dallaffettività, vediamo il
box sulla memoria, sulla coscienza e sul
pensiero, temi questi strettamente correlati alla
memoria e ai suoi disturbi.
35 Memoria a preve termine, memoria a lungo termine
- La memoria si suddivide in memoria a breve e a
lungo termine, ma può essere anche ripartita come
dichiarativa e procedurale. - Memoria a breve termine linformazione viene
trattenuta per 15-20 secondi. Vengono
immagazzinati solo sei o sette elementi i nuovi
elementi vengono depositati mentre quelli
precedenti vengono persi (rimossi).
36MEMORIA a breve termine
-
- E paragonabile ad uno spazio di lavoro utile per
risolvere certi problemi (calcoli mentali,
analogie geometriche, comprensione della
comunicazione parlata e scritta). - La memoria a breve termine è localizzata nella
corteccia frontale (a livello cellulare comporta
modificazioni di proteine pre-esistenti) e
funziona inoltre come stazione di transito per
quella a lungo termine.
37Memoria a lungo termine
- Memoria a lungo termine la sua durata copre la
maggior parte della vita ed ha una capacità molto
ampia. - Il passaggio dalla memoria a breve a quella a
lungo termine è favorito dal significato, dalle
connessioni e dallelaborazione delloggetto da
memorizzare. - Viene localizzata nellippocampo e nel lobo
temporale, a livello cellulare comporta la
sintesi di nuove proteine.
38- La memoria è una funzione fondamentale della
mente umana - Senza la memoria le funzioni psichiche superiori
- (la percezione, il riconoscimento, il linguaggio,
la pianificazione, la soluzione di problemi, il
prendere decisioni) - non potrebbero operare con successo
39(No Transcript)
40Lippocampo
- L'ippocampo è la struttura indispensabile alla
fissazione della traccia di memoria, non è la
sede dell'immagazzinamento, ma partecipa alla
codificazione delle informazioni - L'ippocampo fa parte del "sistema limbico", zona
che regola i comportamenti relativi ai "bisogni
primari" per la sopravvivenza dell'individuo e
della specie (il mangiare, il bere, il procurarsi
cibo e le relazioni sessuali) - Questa zona del cervello gestisce le emozioni, i
sentimenti e perciò anche la percezione della
realtà
41Sede dei ricordi l encefalo memorizza per
associazioni
- Non esistono delle zone dove vengono memorizzati
singoli dati ogni informazione è ripartita
attraverso un intero complesso di cellule della
memoria - Se si richiama alla memoria un dato è sufficiente
presentare una piccola parte del modello (una
associazione) e l'intero modello viene
ricostruito
42L'encefalo non memorizza i dati come fossero una
fotografia, ma attraverso associazioni
43FUNZIONI DELLA MEMORIA
- Fissazione
- Ritenzione
- Rievocazione
44- 1) FISSAZIONE
- capacità di aggiungere nuovo materiale al
magazzino della memoria - Sono necessarie lattenzione e la percezione
45Fissazione
- Aggiungere materiale..memoria e percezione
46- 2) RITENZIONE
- capacità di immagazzinare conoscenze che
successivamente possono esser riportate alla
coscienza - I ricordi subiscono modificazioni quantitative e
qualitative
47Ritenzione
48- 3) RIEVOCAZIONE
- capacità di richiamare alla memoria materiale
immagazzinato - - Spontanea possibile attraverso nessi e
associazioni dipende dallo stato emotivo - - Volontaria richiamo alla mente di ciò che
coscientemente si vuole rievocare
49Rievocazione
50Memoria a breve termine
- Linformazione viene trattenuta per 15-20 secondi
- Possono essere immagazzinati solo sei o sette
elementi quando nuovi elementi vengono
depositati, quelli precedenti vengono persi - Serve come spazio di lavoro mentale per
risolvere certi problemi (calcoli mentali,
analogie geometriche, comprensione della
comunicazione parlata e scritta) - E la stazione di transito per la memoria a lungo
termine
51Memoria a lungo termine
- La sua durata copre la maggior parte della vita
- Ha capacità molto ampia
- Il passaggio dalla memoria a breve a quella a
lungo termine è favorito dal significato, dalle
connessioni e dallelaborazione delloggetto da
memorizzare
52- Fattori che favoriscono il passaggio dalla
memoria a breve termine a quella a lungo termine - LATTENZIONE
- (necessità, interesse, motivazione,
concentrazione) - LELABORAZIONE
- (associare le nuove informazioni a conoscenze
già acquisite) - LE MNEMOTECNICHE
- (organizzazione delle informazioni)
53Come proteggere la nostra memoria?
- Condurre uno stile di vita salutare attività
fisica, abitudini alimentari, igiene del sonno - Attività mentali stimolanti
- Partecipazione sociale
- Ambiente ricco di stimoli
- Controllo dello stress
- Prevenzione cardio-vascolare
54LA MALATTIA DI ALZHEIMER
- La malattia di Alzheimer è stata descritta per la
prima volta - nel 1906 dal
- neuropatologo
- Alois Alzheimer
55DEFINIZIONE
- La demenza di Alzheimer è una malattia
neurodegenerativa, - progressiva ed irreversibile,
- che colpisce il Sistema Nervoso Centrale
- E la più comune causa di demenza 50-70
- Si caratterizza per una estesa atrofia cerebrale
e per la presenza di lesioni tipiche (placche
senili, grovigli neurofibrillari)
56(No Transcript)
57EPIDEMIOLOGIA
- Colpisce l1 della popolazione occidentale
- (8 gt 65 anni, 30 gt 85 anni)
- 24.000.000 nel mondo
- 600.000 - 1.000.000 in Italia
- 1000 a Varese città
- Terza causa di morte gt 65 anni, dopo le malattie
cardiovascolari e i tumori
58IPOTESI PATOGENTICA
- Alterazioni nel metabolismo di una proteina
(precursore della beta-amiloide) - Formazione in eccesso e accumulo della
beta-amiloide (sostanza proteica che induce danno
ai neuroni) - Perdita di neuroni che contengono acetilcolina
(neurotrasmettitore implicato nella memoria)
59I 10 sintomi premonitori
- Perdita della memoria recente, con pregiudizio
lavorativo - Difficoltà nelladempiere attività quotidiane
- Difficoltà di linguaggio
- Disturbi dellorientamento temporale e spaziale
- Diminuite capacità di discernimento
- Difficoltà nel pensiero astratto
- Smarrire oggetti
- Instabilità dellumore o del comportamento
- Alterazioni della personalità
- Perdita di interesse e iniziativa
60MANIFESTAZIONI CLINICHE
- Progressivo, graduale, inarrestabile declino
delle funzioni cognitive e modificazioni della
personalità - Disturbi della memoria (amnesia)
- Disturbi nelle funzioni motorie (aprassia)
- Disturbi del linguaggio (afasia)
- Disturbi nel riconoscimento (agnosia)
- Cambiamenti di personalità
- Disturbi psichiatrici (deliri, allucinazioni,
depressione, ansia) - Disturbi comportamentali (alterazioni del ritmo
sonno-veglia, vagabondaggio, disinibizione)
61DECORSO
- Prima fase (3-4 anni)
- Perdita progressiva della memoria a breve termine
e della memoria episodica - Progressiva incapacità di imparare nuovi concetti
o nuove tecniche - Difficoltà ad esprimersi e a comprendere
- Modificazioni del carattere e della personalità
(apatia, sovraeccitamento) - Difficoltà nei rapporti con il mondo esterno (nel
lavoro o con gli estranei) - Incapacità di riconoscere i volti
- Incertezze nei calcoli matematici e nei
ragionamenti
62- Seconda fase (2-10 anni)
- Le azioni della vita quotidiana diventano per il
malato dei problemi certe volte insolubili - Progressiva perdita di memoria (amnesia)
autobiografica (dove vivo? in che città? che
lavoro faccio?.....) significato delle parole,
attività manuali più comuni - Disturbi del linguaggio (afasia) perdita della
capacità di comprendere le parole e le frasi, di
leggere e di scrivere - Perdita delle capacità visuo-spaziali il malato
si perde sui percorsi conosciuti, non ne impara
di nuovi, non si orienta nemmeno tra le mura di
casa
63- Terza fase
- Completa dipendenza dagli altri
- Funzioni intellettive sono gravemente compromesse
- Difficoltà nel camminare, rigidità negli arti,
incontinenza - Le espressioni verbali sono ridotte a ripetizione
di parole dette da altri, o ripetizione continua
di suoni o gemiti, o addirittura mutismo - Immobilità
- Morte
64Fine seconda lezione
65Terza lezione
- Agnosia. Linguaggio AfasiaNeuroni..
66Agnosia
- Difficoltà a riconoscere oggetti, animali o
persone, non determinata da deficit sensoriali o
da indebolimento delle capacità mentali, ma da
lesioni cerebrali a varie localizzazioni
67Agnosia
- TATTILE
- Provocata da lesioni dellemisfero cerebrale
controlaterale, da lesione cerebrale parietale. - Impedisce di riconoscere un oggetto attraverso
il tatto in assenza di informazioni provenienti
dagli altri sensi. - Iloagnosia inc. riconoscere materiale,
Amorfognosia inc. riconoscere forma, Asimbolia
tattile difficoltà a denominare loggetto.
68Agnosia
- VISIVA
- Provocata da lesioni delle aree cerebrali
posteriori. - Consiste nellincapacità di riconoscere simboli
grafici, colori, immagini e figure simboliche. - VISUOSPAZIALE
- Impedisce di analizzare correttamente delle
informazioni spaziali.
69Agnosia
- UDITIVA (raramente riscontrate)
- Dovute a lesioni temporali
- Consiste in un riconoscimento alterato dei
suoni, dei rumori e del linguaggio parlato
malgrado lintegrità completa degli organi
periferici e delle vie sensoriali delludito.
70Agnosia
- SOMATOAGNOSIA O
- ASOMATOAGNOSIA
- Riguarda lo schema corporeo, cioè la percezione
della propria immagine e della sua posizione
nello spazio. - Consiste nellincapacità di riconoscere le varie
parti del corpo, oppure unintera metà di esso
(emisomatoagnosia)
71CORTECCIA CEREBRALE
Emisfero sinistro
Emisfero destro
Corpo calloso (collegamento fra i due emisferi)
Sono le parti più recenti dal punto di vista
evolutivo e più di qualunque altra area
definiscono la nostra qualità di esseri umani
Per accrescere la sua estensione la Corteccia
Cerebrale è dotata di numerose circonvoluzioni
72CORTECCIA CEREBRALE Aree di specializzazione
Lobo occipitale informazione visiva
Lobo temporale informazione uditiva (compreso
il linguaggio)
Lobo parietale riceve input da recettori della
pelle e allinterno del corpo (Corteccia
somatosensoriale)
Lobo frontale controllo movimenti volontari
compresa larticolazione del linguaggio (Corteccia
motoria)
Restante della corteccia corteccia associativa
Aree associative TEMPORALI E PARIETALI
(comprensione e produzione del linguaggio)
Aree associative FRONTALI (ruolo decisivo nella
progettazione)
73Le aree del linguaggio
- Negli adulti destrimani le aree del linguaggio
sono situate nellemisfero sinistro. Le regioni
situate anteriormente o posteriormente alla
scissura di Rolando si caratterizzano per una
diversa specializzazione funzionale. Il modello
classico identifica quali strutture responsabili
delle funzioni del linguaggio le seguenti
regioni - Larea anteriore o di Broca (area 44 di
Brodmann), localizzata a livello del piede della
terza circonvoluzione frontale, addetta alla
produzione del linguaggio - Larea posteriore o di Wernicke, (area 22 di
Brodmann), situata nel terzo posteriore della
prima circonvoluzione temporale, deputata alla
comprensione del linguaggio.
74Le aree del linguaggio
- Il fascicolo arcuato, via di connessione che
unisce larea di Broca e di Wernicke decorrendo
nella profondità del giro sopramarginale e
dellinsula - Le due corteccie uditive primarie e le vie di
connessione interernisferiche - Il terzo inferiore della corteccia motoria e
somatosensoriale, nella regione rolandica, che
presiede alla funzione dei muscoli utilizzati per
lespressione verbale - Larea anteriore, attiva per la produzione del
linguaggio, include a sinistra oltre allarea 44
e 45, anche aree più anteriori, quale larea
frontale dorsolaterale (aree 9,10, 46), che
esplicherebbe la sua funzione nella produzione e
nel monitoraggio di un discorso di lunga durata.
Le aree anteriori del lobo temporale (aree 20, 21
e 38 di Brodmann), hanno invece la funzione di
reperire parole. Larea posteriore è attiva per
la comprensione del linguaggio ed include, oltre
allarea 22, le aree 37, 39 e 40.
75(No Transcript)
76(No Transcript)
77I NEURONI
Neurone cellula specializzata a ricevere,
processare e ritrasmettere informazioni
78afasia
- Disturbo della comunicazione verbale che consegue
a una lesione cerebrale acquisita
79Afasia
- Lesione delle regioni persilviane (area del
linguaggio) - Afasia non è risultato di sofferenza cerebrale
diffusa e non va confusa con i disturbi
linguistici propri della demenza
80Afasia
- Le lesioni non alterano lintelligenza o la
capacità di provare sentimenti - Lafasia non compromette il globale processo di
comunicazione ma solo la sua componente
linguistica
81Afasia
- Diverse forme dei disturbi afasici
- Parole difficili da trovare (non vengono o
vengono al momento sbagliato) - Parole emesse storpiate
- Parole non inseribili in frasi grammaticali
corrette
82Afasia
- Diversa compromissione
- Capacità di parlare
- Capacità di scrivere
- Comprensione di parole udite
- Comprensione di parole lette
83Afasia
- A. di Wernicke o afasia sensoriale (lobo
temporale) - Espressione fluente e rapida, intonazione
normale, ma spesso incomprensibile. - Difficoltà nel ripetere frasi e aggiunta di
parole o frasi senza senso - Grave riduzione della capacità di comprensione
del linguaggio - Comprensione normale dei suoni non appartenenti
al linguaggio (es. trillo del telefono)
84Afasia
- A. di Broca (lobo frontale)
- Espressione lenta e difficoltosa
- Difficoltà a trovare la parola giusta da usare in
un determinato contesto - Notevole riduzione nella produzione del
linguaggio pur mantenendo una relativamente
normale comprensione
85LE FUNZIONI COGNITIVE
- Con il termine funzioni cognitive ci si
riferisce alle attività mentali coinvolte
nellacquisizione, immagazzinamento, recupero ed
utilizzo delle conoscenze. - Le funzioni cognitive c comportamentali (domini)
sono coordinate da network neuronali che si
intersecano tra loro e che comprendono componenti
interconnesse corticali e subcorticali. -
- Tale attività richiede lintegrazione di una
grande varietà di processi mentali che comprende
percezione, memoria, immaginazione, linguaggio,
capacità di ragionamento, di risolvere problemi e
di prendere decisioni
86I neuroni
- Dal 3 al 6 mese di gravidanza crescono al ritmo
di 250 mila al minuto - Qualche settimana prima della nascita la loro
moltiplicazione si blocca e comincia quello che
sarà il compito ininterrotto del cervello creare
connessioni tra una cellula e laltra. Le cellule
che falliscono vengono eliminate - Al momento del parto le cellule saranno dimezzate
rispetto al loro picco e il loro numero fissato
per sempre (non sostituite in caso di morte) - A partire dai 30-40 anni spariscono ad un ritmo
di centomila al giorno, pur non diminuendo le
facoltà mentali
87I neuroni
- Neuroni e ghiandole gliali forniscono al sistema
nervoso le capacità che esso possiede
I neuroni si compongono di
CORPO CELLULARE
Alcuni neuroni hanno una guaina mieilinica che
accelera la conduzione
88I dendriti
I neuroni
- Sono ramificazioni che si estendono dal corpo
della cellula nervosa, specializzati nel
rispondere ai segnali provenienti da altri
neuroni o dallambiente esterno. - La loro forma ramificata offre unampia
superficie alla ricezione dei segnali
89Il soma (corpo cellulare)
I neuroni
- Assicura le funzioni vitali del neurone.
Viaggiando lungo i dendriti, i segnali
confluiscono al corpo cellulare del neurone che,
comportandosi come centro di integrazione, li
interpreta e decide se produrre una
potenziale dazione, il segnale elettrico di
uscita (output) del neurone
90Lassone
I neuroni
- Trasporta a destinazione i segnali elettrici
generati dal corpo cellulare. - In un neurone tipico, lassone, che è una fibra
lunga e sottile, si protende dal corpo cellulare
facendo del neurone la cellula più lunga del
corpo umano. - Singoli assoni si estendono, per esempio, dal
midollo spinale alle dita dei piedi
91I terminali sinaptici
I neuroni
- I terminali sinaptici comunicano con altri
neuroni, muscoli e ghiandole. - I segnali vengono trasmessi ad altre cellule a
livello dei terminali sinaptici, che appaiono
come rigonfiamenti delle estremità ramificate
degli assoni.
92I neurotrasmettitori
I neuroni
- Trasmissione nel sistema nervoso delle
informazioni attraverso un doppio codice
elettrico e chimico (i segnali passano da un
neurone allaltro tramite rilascio di sostanze
chimiche i neurotrasmettitori e allinterno
del singolo neurone attraverso la generazione e
propagazione di impulsi elettrici)
- Attualmente sono stati identificati una trentina
di neurotrasmettitori, i più conosciuti sono - Acetilcolina
- Serotonina
- Latecolammine (dopamina, epinefina, norepinefina)
- G.A.B.A. (neurotrasmettitore più inibente del
cervello)
93I neuroni
- Anche le funzioni cognitive superiori
(apprendimento, memoria e ragionamento) hanno
origine a livello della sinapsi e sono originate
da fenomeni elettrici - Tuttavia funzioni così complesse richiedono che
ai segnali di tipo elettrico conseguano
modificazioni biochimiche nellattività cellulare - Fenomeni a lungo termine, come il consolidamento
della memoria, richiedono lattivazione del
nucleo della cellula e la sintesi di nuove
proteine