Title: Diapositiva 1
1LICEO SCIENTIFICO STATALE LEONARDO da VINCI di
FIRENZE
CORSO SPERIMENTALE F DOCENTE Prof. Enrico Campolmi
RISCHIO VULCANICO
2IL RISCHIO VULCANICO
I gas vulcanici, nel corso della storia geologica
della Terra, hanno contribuito in modo
determinante alla composizione dellodierna
atmosfera e dellodierna idrosfera.
Lave e piroclasti hanno esteso le terre emerse e
contribuito alla fertilità delle aree intorno al
vulcano. Anche per questo le zone vulcaniche sono
sovente molto popolate.
Alle eruzioni sono però anche associate grandi
tragedie.
3(No Transcript)
4RISCHIO PROBABILITA DELLERUZIONE X DANNO
Il rischio è quindi una funzione che dipende
molto dal tipo di attività vulcanica in relazione
al danno che può causare
Gli effetti di una eruzione sono tanto più
disastrosi quanto maggiore è la densità umana
nellarea del vulcano e quanto più esplosivo è il
fenomeno
Un vulcano posto in unarea desertica farà sempre
danni limitati le colate di uneruzione
effusiva, pur distruggendo edifici e campi,
consentiranno alla popolazione di mettersi in
salvo
Pertanto la situazione peggiore è quella di un
vulcano esplosivo inserito in un contesto urbano
Intorno al vulcano si possono individuare zone a
differente rischio in relazione sia al raggio di
azione dei fenomeni vulcanici, che alla
distribuzione degli insediamenti
5In alcuni casi il rischio per le infrastrutture
(strade, ferrovie, acquedotti ecc.) e le
proprietà (case, industrie ecc), può essere
mitigato da unopportuna progettazione e da
accortezze ingegneristiche.
In altri casi il rischio per le persone si riduce
solo con labbandono (temporaneo o permanente)
del territorio o almeno col drastico cambio della
sua destinazione duso (ad es. da
abitativo/industriale ad agricolo/turistico).
La possibilità di evacuare preventivamente vaste
aree intensamente popolate richiede la
possibilità di prevedere leruzione con
sufficiente anticipo, cosa attualmente possibile
con un monitoraggio adeguato
Si deve tuttavia anche rilevare che gli eventi
vulcanici pongono comunque meno problemi di altre
cosiddette catastrofi (frane, alluvioni,
terremoti ecc.), più frequenti, più estese e meno
prevedibili.
Il rischio vulcanico è infatti principalmente
legato alla presenza di insediamenti urbani in
prossimità del vulcano, il quale, del resto, era
al suo posto ben prima dellarrivo delluomo.
Vediamo dunque quali sono i principali rischi
associati ad una eruzione
6Materiali da ricaduta (blocchi, bombe, lapilli e
ceneri) La distribuzione al suolo di questi
materiali dipende dalle loro dimensioni, dai
venti e dalla distanza dal vulcano.
In zone vicine al cratere il pericolo maggiore
deriva dallimpatto dei blocchi e dagli incendi
dovuti a bombe incandescenti.
A distanza maggiore la ricaduta di piroclasti
comporta
Distruzione di territori coltivati coperti da
spessori di cenere gt30 cm collasso di strutture
per carico di cenere gt20 cm
7Ostruzione delle vie di collegamento, della rete
idrica e della rete elettrica
Danni alle vie respiratorie, intossicazione di
animali
Se la colonna eruttiva trasporta nella
stratosfera volumi notevoli di polveri, si
possono avere effetti sul clima a scala globale.
Ad esempio, dopo leruzione del Tambora (1816) si
ebbe unestate fredda, con danni enormi
allagricoltura
8Flussi piroclastici e base surge Pur
manifestando alcune differenze in base alla
densità ed alle dimensioni del materiale
trasportato, queste valanghe di fuoco
distruggono tutto ciò che incontrano
In alcuni casi i flussi più piccoli possono
essere influenzate dalla morfologia del suolo
(pendenze e contropendenze, valli ecc.), per cui
si possono individuare zone a diverso rischio
9Lahar tali misture di acqua e detriti rocciosi
di ogni dimensione si riversano lungo il sistema
di drenaggio superficiale dei vulcani. Possono
percorrere distanze di oltre cento chilometri,
avanzando anche a 60 Km lora.
Sono improvvisi, possono formarsi anche a causa
di piccoli eventi eruttivi ed anche a distanza di
anni da una eruzione (frane di detrito vulcanico
Sarno 1998)
Quando hanno molta energia cinetica sono in grado
di erodere il substrato e sradicare grossi
blocchi di roccia, alberi, case e ponti
trascinandoli a valle.
10Anche quando perdono energia sono in grado di
seppellire sotto metri di fango ampie aree.
Statisticamente sono il fenomeno vulcanico che ha
causato il maggior numero di vittime.
Essendo influenzati dalla morfologia del suolo,
si possono individuare zone a diverso rischio
11Colate laviche anche se non costituiscono un
pericolo diretto per gli esseri viventi, sono
tuttavia in grado di distruggere tutto ciò che
incontrano.
Nessun manufatto può arginare o trattenere una
colata lavica il cui leffetto distruttivo è
quello di una ruspa che avanzi lentamente. Il
calore produce anche lincendio di ogni tipo di
materiale combustibile.
Non è possibile rimuovere il materiale lavico
finché è caldo e, data la sua durezza, una volta
raffreddato, in genere è molto costoso
ripristinare nello stesso luogo le strutture o le
attività obliterate.
12Tsunami effetto secondario, ma da non
trascurare, di eruzioni in ambiente costiero o
insulare, dovuto a frane o collassi delledificio
vulcanico oppure allingresso in mare di flussi
piroclastici.
Santorini (1500 - 1400 a.C.) il collasso
delledificio vulcanico provocò un grosso tsunami
che è stato associato al crollo della civiltà
minoica cretese. Al collasso di Santorini è
legato anche il mito di Atlantide
Krakatoa, (Indonesia 1883) il collasso
delledificio vulcanico provocò unonda di
tsunami alta fino a 30 metri che devastò le coste
circostanti, uccidendo decine di migliaia d
persone.
13Stromboli 2002, una frana sul fianco del vulcano
innesca un piccolo tsunami locale.
Nei mesi successivi si è temuto che il franamento
di una porzione consistente delledificio
vulcanico potesse provocare uno tsunami
distruttivo. In basso le simulazioni dei tempi di
arrivo dellonda.
14Sismi vulcanici la risalita del magma provoca
generalmente terremoti superficiali, con
ipocentro al di sotto del vulcano.
Larea di risentimento è molto limitata e la
magnitudo non supera 5. In alcuni casi tuttavia
lintensità può essere localmente rovinosa.
Casamicciola (Ischia) 1883, sisma causato dal
monte Epomeo, vulcano quiescente
Effetti indiretti carestie dovute alla perdita
dei raccolti e degli animali dallevamento,
epidemie legate al degrado delle condizioni
igieniche
Specialmente nei paesi più poveri tali effetti
possono provocare un numero rilevante di vittime
15LA PREVISIONE DELLE ERUZIONI
Per studiare lattività di un vulcano (effusiva,
esplosiva) si deve ricostruire la sua storia
eruttiva, a partire dallanalisi (mappatura,
datazione ecc.) dei materiali accumulati intorno
al suo edificio (colate, depositi piroclastici
ecc.)
Dalla tipologia e dalla distribuzione dei
depositi vulcanici è possibile anche tracciare
mappe dei rischi
Tale distribuzione è infatti controllata dal tipo
di prodotto, dallenergia delleruzione e dalla
morfologia del terreno
Per i vulcani esplosivi più lungo è lintervallo
tra una eruzione e la successiva, più il magma si
differenzia nella camera magmatica e più
esplosiva sarà la prossima eruzione.
16Le eruzioni vengono preannunciate da una serie di
fenomeni precursori legati alla lenta risalita
del magma verso la superficie
Deformazione del suolo la risalita del magma e/o
laumento della pressione allinterno della
camera magmatica possono causare deformazioni
misurabili del vulcano
Sismicità il magma risale allinterno della
crosta dilatando le frattura e provocando sismi
superficiali con ipocentro al di sotto del vulcano
Allavvicinarsi delleruzione i sismi diventano
sempre più superficiali e sempre più frequenti
17Aumento del calore il magma è molto più caldo
delle rocce circostanti e risalendo al di sotto
del vulcano provoca un aumento della temperatura
di tutto ledificio vulcanico e dei fluidi in
esso contenuti
Aumento del flusso dei fluidi il magma porta con
se nuovi fluidi che fanno aumentare la portata
delle fumarole
Cambiamento della composizione chimica dei gas i
gas portati dal nuovo magma in risalita hanno
composizione diversa da quelli generalmente
emessi dalle fumarole nei periodi di quiescenza
del vulcano
18Laccelerazione nel corso del tempo
dellintensità dei fenomeni precursori indica
lavvicinarsi delleruzione
Ciò consente di definire previsioni successive
sempre più accurate
Su tali basi si possono fissare più livelli di
allerta della popolazione e delle autorità,
finalizzati agli interventi di protezione civile,
mano a mano che leruzione diviene più probabile
e più prossima