Bologna, 16 novembre 2005 - PowerPoint PPT Presentation

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Bologna, 16 novembre 2005

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Bologna, 16 novembre 2005 Occlusione e Postura Relatore: Dott.ssa Cristina Vincenzi OCCLUSIONE E POSTURA Dobbiamo parlare di un distretto, di un sistema muscolo ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Bologna, 16 novembre 2005


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Bologna, 16 novembre 2005
  • Occlusione e Postura
  • Relatore Dott.ssa Cristina Vincenzi

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OCCLUSIONE E POSTURA
  • Dobbiamo parlare di un distretto, di un sistema
    muscolo-scheletrico cranio-cervico-mandibolare
    che è fondamentale per la postura e lequilibrio.

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OCCLUSIONE E POSTURA
  • Gli ominidi, nostri ascendenti, cominciarono ad
    utilizzare per la locomozione solo gli arti
    posteriori e a specializzare gli anteriori nel
    ruolo prensile, ruolo precedentemente svolto da
    bocca e denti.
  • Lassetto della colonna vertebrale, il cranio e
    la faccia si modificarono per assolvere le nuove
    funzioni legate a questo cambiamento.
  • La colonna vertebrale formò la sua curvatura
    tipica (cifosi e lordosi) e la base del cranio,
    al livello della sinfisi sfeno-basilare, si piegò
    di conseguenza.
  • Loccipitale subì una rotazione dovuta alla
    trazione esercitata su di esso dalla colonna, il
    foro occipitale, che era in posizione obliqua, si
    pose sul piano orizzontale.
  • La forma e il volume del cranio si modificarono,
    man mano che langolo della base divenne più
    ottuso la fronte e la faccia diventarono
    verticali, il prognatismo facciale si ridusse,
    scomparve il muso, la mandibola si curvò per la
    trasformazione della branca montante.
  • Queste tappe filogenetiche si riproducono a
    grande velocità nei primi anni di vita nei
    neonati langolo formato da ramo mandibolare, ATM
    e base del cranio è ottuso e il collo appare
    assente, verso i 3 anni , con la posizione
    ortostatica, questangolo diviene meno ottuso, la
    colonna cervicale e il ramo mandibolare si
    sviluppano verticalmente e il profilo si
    trasforma.
  • Ai cambiamenti della morfologia del cranio e
    della faccia corrisponde un cambiamento della
    colonna vertebrale e della postura, non è quindi
    azzardato pensare a una relazione tra loro e a
    uninfluenza reciproca in alcune patologie.

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OCCLUSIONE E POSTURA
  • Spesso un individuo apparentemente sano accusa
    una sintomatologia algico disfunzionale con
    cefalea, tensione o dolore ai bulbi oculari,
    diplopia, dolori trigeminali, vertigini, acufeni,
    diminuzione delludito, torcicollo, cervicalgia,
    rachialgia, dorsalgia lombalgia, sciatalgia,
    parestesie agli arti, problemi di equilibrio
    statico, difficoltà alla deambulazione, astenia.
  • Una sindrome quindi polimorfa che porta il
    paziente a sottoporsi a accertamenti
    specialistici, di laboratorio e strumentali senza
    una diagnosi certa assumendo alla fine
    analgesici, antinfiammatori e a volte
    psicofarmaci.

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OCCLUSIONE E POSTURA
  • Una noxa dellapparato stomatognatico può
    provocare problemi posturali secondari, può
    sembrare un effetto esagerato rispetto alla
    causa, ma non dobbiamo dimenticare che per
    organizzare lapparato stomatognatico utilizziamo
    6 paia di nervi cranici e il 38 della corteccia
    sensitivo-motoria, per controllare i piedi usiamo
    2 paia di nervi periferici e il 10 della
    corteccia sensitivo-motoria possiamo purtroppo
    anche non camminare ma non possiamo non avere la
    suzione, la salivazione, la deglutizione, la
    masticazione, la fonazione, la respirazione
    orale.
  • Molto semplicemente è molto più probabile avere
    lesioni cariose o parodontali che modificano
    lequilibrio occlusale con otturazioni,
    estrazioni, capsule, ponti, ecc. (circa il 90
    della popolazione), che avere un trauma alla
    caviglia, al ginocchio, al rachide, ecc. (circa
    il 20 della popolazione).

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OCCLUSIONE E POSTURA
  • Da un lato locclusione con la deglutizione
    dallaltro la postura podalica con la
    deambulazione sono i fattori periferici che
    coinvolgono in vario modo le strutture
    scheletriche e muscolari interposte tra i due
    estremi.
  • La deglutizione, 1500 volte al giorno, è una
    funzione vitale di cui non conosciamo ancora
    limportanza fisiologica, cominciamo a deglutire
    prima di nascere e deglutiamo anche durante il
    sonno.

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OCCLUSIONE E POSTURA
  • Luomo orienta prima la testa nello spazio
    servendosi dellapparato visivo e dellapparato
    vestibolare e poi orienta il corpo rispetto alla
    testa servendosi dellapparato propriocettivo
    della regione cervicale, i piedi con i loro
    pilastri sono la base di appoggio dei carichi al
    suolo.
  • Il sistema muscolo-scheletrico-cranio-cervico-mand
    ibolare è il nodo cruciale per la postura e
    lequilibrio nelluomo.
  • La posizione della testa è garantita da molti
    muscoli localizzati anteriormente e
    posteriormente relativamente alla colonna
    cervicale, alcuni di questi muscoli, situati
    anteriormente, collegano in modo indiretto la
    mandibola alla clavicola e allo sterno tramite
    losso ioide.

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OCCLUSIONE E POSTURA
  • Losso ioide è il supporto osseo della lingua,
    presenta 24 inserzioni muscolari, è in relazione
    con il cranio (muscoli stiloioideo, ventre
    posteriore del muscolo digastrico), con limbuto
    toracico (muscoli sternoioideo e sternotiroideo)
    con le scapole (muscolo omoioideo).
  • In funzione di queste connessioni, losso ioide
    rappresenta un centro di coordinazione che
    informa il cervello e le strutture ad esso
    collegate e permette la cinematica mandibolare e
    cervicale.
  • Le modalità di controllo della posizione della
    lingua sono garantite dalle anastomosi che i
    nervi ipoglossi contraggono con le prime quattro
    radici cervicali, facendo sì che dinamica
    linguale e dinamica cervicale siano
    interdipendenti.
  • Osso ioide e lingua sono il trait dunion fra
    funzioni della colonna e funzioni orali, losso
    ioide è il protagonista nella relazione
    cervico-cranio-mandibolare, collegato al cranio,
    alla lingua, ai mascellari, alla colonna
    cervicale, alla clavicola, alla scapola, alla
    faringe e alla laringe.
  • Losso ioide partecipa ai movimenti della
    mandibola, alla deglutizione, alla masticazione,
    alla fonazione e alla respirazione, risponde alle
    sollecitazioni dei muscoli vertebrali e alle
    variazioni posturali.

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OCCLUSIONE E POSTURA
  • La posizione della testa nello spazio è
    fondamentale per la postura, luomo orienta la
    testa nello spazio grazie allapparato visivo e
    vestibolare la posizione della testa è regolata
    anche dalla muscolatura masticatoria, dalla
    muscolatura sopraioidea e sottoioidea.
  • Per la gestione centrale delle afferenze visive e
    vestibolari è indispensabile una corretta
    posizione della testa nello spazio la posizione
    del corpo nello spazio è poi regolata dalla
    posizione della testa tramite gli apparati
    propriocettivi del collo.

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OCCLUSIONE E POSTURA
  • Il SNC analizza continuamente le afferenze
    somatiche e viscerali elaborando un engramma , un
    modello posturale variabile sempre in relazione
    alle afferenze medesime, se le afferenze sono
    patogenetiche e superano i limiti del range di
    tolleranza biologica cioè superano i limiti delle
    potenzialità adattative, sia lengramma che il
    modello posturale saranno anormali.
  • Ogni individuo ha un proprio range di tolleranza
    biologica, individuale e temporaneo, varia nel
    tempo in base agli eventi esterni della vita.
  • Il sistema posturale è un sistema cibernetico
    complesso
  • il SNC ha funzione di comando, elabora e integra
    le informazioni recettoriali,

  • lapparato muscolo-legamentoso che è leffettore
    del sistema (i muscoli sono gli effettori del
    sistema ma anche recettori, così il sistema si
    autoadatta e si automantiene),
  • i recettori sono i centri superiori, locchio, il
    vestibolo, il sistema stomatognatico, il piede,
    la pelle, i muscoli.
  • I differenti recettori possono essere tutti
    elementi che causano lo scompenso oppure essere
    adattativi tra loro
  • locclusione si può adattare a un problema
    oculare o podalico e il sistema podalico che è il
    tampone terminale del sistema posturale è quello
    con maggior capacità di adattamento, la
    componente adattativa è reversibile allinizio ma
    poi si cronicizza e si fissa causando essa stessa
    squilibrio posturale.

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OCCLUSIONE E POSTURA
  • Una variazione dellocclusione influisce sulla
    regolazione della posizione della testa nello
    spazio da parte della muscolatura
    cranio-cervico-mandibolare.
  • Ad esempio una corretta dimensione verticale
    determina un tono fisiologico corretto dei
    muscoli cranio-mandibolari con il mantenimento di
    uno spazio libero interocclusale, se aumenta la
    dimensione verticale occlusale, per una
    ricostruzione protesica, seguirà una iperattività
    dei muscoli sottomandibolari (miloioideo,
    genioioideo e digastrico) per ripristinare lo
    spazio libero fisiologico, laumento di attività
    dei muscoli sopraioidei provoca una maggiore
    attività anche di quelli sottoioidei per impedire
    lelevazione dello ioide per riavere lo spazio
    libero si ha anche una estensione della testa
    sulla colonna cervicale per la contrazione dei
    muscoli cervicali posteriori e la linea della
    visione non risulta più parallela al terreno,
    affinché tale linea venga riportata in posizione
    corretta la colonna cervicale si arcua in avanti,
    con sofferenza dei muscoli del collo e delle
    spalle per la modificazione dellatteggiamento
    posturale, i problemi posturali possono
    estendersi anche più lontano verso il basso.

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OCCLUSIONE E POSTURA
  • Anche una parafunzione del sistema stomatognatico
    può influire sulla posizione della testa nello
    spazio da parte della muscolatura
    cranio-cervico-mandibolare, una iperattività del
    massetere comporta una inclinazione in avanti
    della testa, i muscoli cervicali posteriori si
    allungano e la linea della visione non è più
    parallela al terreno, a tale inclinazione segue
    uniperattività dei muscoli cervicali posteriori
    per riportare la linea della visione parallela al
    terreno.

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OCCLUSIONE E POSTURA
  • I disturbi gnatologici inizialmente erano
    definiti come la sindrome di Costen
    (malocclusione dentale, dolori e rumori
    articolari, acufeni, ipoacusie, otalgie e
    nevralgie) poi utilizzammo i termini disturbi
    dellATM e disordini temporo-mandibolari(TMD).
  • Gli autori di lingua francese usavano il termine
    SADAM, sindrome algico-disfunzionale
    dellapparato stomatognatico (segni e sintomi
    nelle zone delle articolazioni temporo-mandibolari
    , della faccia, del collo con alterazioni dei
    movimenti mandibolari, rumori articolari e
    dolore, acufeni, otalgie, vertigini, cefalee e
    cervicalgie).
  • Il termine oggi piu usato è CMD disturbo o
    disordine cranio-mandibolare. Ultimamente però
    si utilizza il termine disturbo
    cranio-cervico-mandibolare.
  • Lambiente anatomo-funzionale della gnatologia è
    solo una parte del piu ampio sistema
    muscolo-scheletrico del corpo umano con cui
    condivide gli aspetti eziopatogenetici e
    terapeutici generali, lattività dellapparato
    stomatognatico e collegata alle attività di tutto
    il sistema muscolo-scheletrico delluomo, fra le
    quali spicca lattività posturale.

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OCCLUSIONE E POSTURA
  • Esistono delle correlazioni discendenti o
    ascendenti che modificano la postura e lapparato
    masticatorio
  • un problema a carico dellocclusione, della
    deglutizione, delle articolazioni
    temporo-mandibolari influenza la postura, causa
    discendente
  • un problema a livello podalico, una dismetria
    degli arti inferiori, un difetto a livello dei
    pilastri di appoggio dei piedi influenza
    locclusione e la dinamica delle articolazioni
    temporo-mandibolari, causa ascendente.
  • Sono circa il 30 i pazienti che presentano uno
    squilibrio posturale che ha come causa
    unanomalia occlusale e/o linguale, un 40 dei
    pazienti non riceve alcun beneficio dai
    trattamenti occlusali e vanno correttamente
    indirizzati agli specialisti di competenza, un
    30 dei pazienti ha problematiche miste
    stomatognatiche e non, questi richiedono una
    collaborazione contemporanea plurispecialistica.

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OCCLUSIONE E POSTURA
  • Lo studio iniziale delle correlazioni
    occluso-posturali è da attribuire a
    J.P.Meersseman, uno dei più noti chiropratici
    operanti in Italia, iniziò con il posizionare tra
    le arcate dentali dei rulli di cotone e notò
    cambiamenti consistenti nella postura era nato
    il test di Meersseman per la diagnosi dei
    disordini occlusali e delle articolazioni
    temporomandibolari.

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OCCLUSIONE E POSTURA
  • Lapparato stomatognatico non svolge solo i
    compiti di ingestione, triturazione e
    deglutizione del cibo ma si pone come un nodo
    cruciale di trasmissione di impulsi sensoriali da
    e per il sistema nervoso centrale, determinando e
    modificando lequilibrio posturale, dal quale
    potrà essere influenzato.

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OCCLUSIONE E POSTURA
  • Il dentista deve riconoscere le patologie
    discendenti, cioè le cause stomatognatiche di
    disequilibrio posturale
  • esistono problemi extrastomatognatici,
    ascendenti, che condizionano la postura e la
    disfunzione del paziente
  • esiste un disequilibrio posturale misto con la
    partecipazione di diversi recettori sensoriali,
    fra i quali cè anche quello stomatognatico
  • è chiara la priorità del recettore stomatognatico.

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OCCLUSIONE E POSTURA
  • Non esistono cause completamente ascendenti o
    discendenti, la disfunzione di un recettore
    modifica la funzione degli altri, cè però sempre
    un recettore cronicamente disfunzionale ed è da
    trattare per primo e cè un recettore compromesso
    secondariamente cioè che si è adattato, questo
    non va trattato, la sua disfunzione si risolve
    dopo aver corretto il recettore primario.

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OCCLUSIONE E POSTURA
  • Cause primarie di disfunzione occlusale
  • disfunzioni linguali
  • muro anteriore
  • posture anomale della mandibola.

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DISFUNZIONI LINGUALI
  • Lartefice dello sviluppo delle articolazioni
    temporomandibolari e della modellazione delle
    arcate è la lingua, ha un ruolo morfogenetico in
    fase evolutiva, equilibratore in fase intermedia
    e compensatore in fase adulta, modella le arcate
    e al termine delleruzione dentale si limiterà
    allequatore dentale, cioè al punto coronale
    corrispondente alla profondità delle fosse.
  • In situazioni patologiche la lingua devia la sua
    postura per compensare e colmare degli spazi
    verticali, anteriori e laterali.
  • Le modificazioni della lingua per chiudere spazi
    vuoti sono le situazioni meno tollerate dal
    sistema.

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DISFUNZIONI LINGUALI
  • Il problema dellinterposizione della lingua è
    uno dei piu complessi, esiste una correlazione
    funzionale tra la lingua e le prime vertebre
    cervicali, soprattutto latlante
  • Protrusione della lingua protrusione
    dellatlante
  • Retrusione della lingua retrusione dellatlante
  • Torsione della lingua torsione dellatlante

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DISFUNZIONI LINGUALI
  • La lingua influenza la crescita mandibolare,
    mascellare e la morfogenesi delle arcate
    dentarie, come lo ioide, dal quale è
    indissociabile, contrae rapporti neuro-muscolari
    con le strutture vicine .
  • Anatomicamente la lingua è un organo muscolare,
    con uno scheletro osteo-fibroso che si inserisce
    sullo ioide, è formata da 17 muscoli, è in
    rapporto di contiguità con il cranio, con
    mandibola, osso ioide, epiglottide, faringe, velo
    palatino, denti e labbra .
  • Fisiologicamente partecipa alla deglutizione,
    alla fonazione, alla respirazione e alla
    masticazione .

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DISFUNZIONI LINGUALI
  • Nelle disfunzioni rino-faringee possono essere
    presenti
  • Malocclusione
  • insufficienza labiale
  • posizione alterata della lingua
  • posizione avanzata della testa
  • iperdivergenza

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DISFUNZIONI LINGUALI
  • A riposo la base della lingua è un po al di
    sotto del piano occlusale e la punta è a contatto
    con le rughe palatine.
  • In presenza di malocclusioni la lingua assume
    posizioni anomale , variazioni di tono della
    lingua sono in relazione alle variazioni
    posturali.

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BEANZA ANTERIORE
  • Determina la protrusione linguale durante la
    deglutizione o ne è la conseguenza.
  • Allesame posturale la testa, le spalle e il
    bacino sono avanti, con accentuazione delle
    curvature fisiologiche della colonna e tendenza
    ai piedi cavi.
  • E indispensabile eliminare le cause della
    protrusione linguale, succhiamento protratto,
    respirazione orale, ipertrofia adenotonsillare e
    poi rieducare la lingua.

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EDENTULIE POSTERO-LATERALI
  • Uno spazio vuoto interposto è peggio di uno
    spazio distale, comunque la lingua durante la
    deglutizione lo chiude deformandosi.
  • Gli spazi vuoti nellarcata inferiore sono peggio
    di quelli nellarcata superiore.
  • Quello meno tollerato è lo spazio per la mancanza
    dei primi molari inferiori.
  • Il paziente senza un primo molare inferiore ha un
    quadro torsionale, come se fosse in posizione di
    passo, passo anteriore destro se manca il 36,
    passo anteriore sinistro se manca il 46.

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MURO ANTERIORE
  • E un contatto esagerato fra gli incisivi
    superiori e inferiori, dovuto a una dimensione
    verticale troppo bassa, alla protrusione della
    mandibola, a errata restaurazione protesica degli
    incisivi.
  • Dal punto di vista posturale è simile al soggetto
    con beanza anteriore con interposizione della
    lingua.

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FATTORE PSICOGENO
  • Anche la componente psicosociale va considerata,
    i sintomi sono spesso collegati a condizioni di
    stress e depressione (il vissuto
    psico-affettivo).
  • Nel trattamento delle disfunzioni dellapparato
    masticatorio è necessaria una valutazione globale
    che consideri anche il fattore psicogeno ,
    individui con fattore emozionale spiccato hanno
    un aumento dellattività muscolare
    indipendentemente dalla funzione masticatoria che
    è causa di parte della sintomatologia e che
    aumenta i danni conseguenti ad alterazioni
    occlusali altrimenti tollerate.
  • Eimportante insegnare al paziente con laiuto di
    altri specialisti come avere un buon rilassamento
    e come controllare i fattori stressogeni che si
    presentano nella vita è importante collaborare
    con uno psicologo per una valutazione
    psicodiagnostica, per un profilo psicologico del
    paziente negli Stati Uniti esistono dei
    questionari per dentisti per identificare i
    fattori psicologici, lo stress e gli aspetti
    comportamentali.

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POSTURA E PSICANALISI
  • Spesso gli psicoanalisti utilizzano lanalisi
    della postura come supporto diagnostico,
    latteggiamento del corpo viene sempre preso in
    considerazione nello studio dei disturbi
    psichici.

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POSTURA E STRESS EMOTIVO
  • In corso di stress, lincidenza di episodi di
    contatto dentale in posizione di
    intercuspidazione aumentano, e sembra possibile
    che esista una associazione tra stress emotivo e
    serramento parafunzionale le parafunzioni sono i
    fattori eziologici delle disfunzioni
    cranio-cervico-mandibolari (DCCM).
  • Il contatto tra le arcate dentali antagoniste
    avviene solo durante la deglutizione, non è
    quindi fisiologico il prolungato serramento
    (clenching parafunzionale) dei denti e la
    contrazione isometrica della muscolatura
    masticatoria con sovraccarico delle articolazioni
    temporo mandibolari.

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PARAFUNZIONI MASTICATORIE
  • Le parafunzioni masticatorie sono attività non
    fisiologiche dellapparato masticatorio
  • - bruxismo digrignamento grinding
  • - serramento dentale clenching.
  • Le parafunzioni portano dolorabilità ai denti, ai
    muscoli, allATM, cefalee e disturbi posturali.
  • Esistono anche le abitudini viziate di contatto
    dente-mucose (mordersi labbra , guance , lingua),
    dente-oggetti (rosicchiare unghie, matite,
    forcine, ecc.), oppure posizioni viziate forzate
    di mandibola, collo, spalle, ad esempio lavorare
    con il telefono tra lorecchio e la spalla.

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MALOCCLUSIONE
  • Quando siamo in equilibrio siamo in salute e
    quindi in uno stato di benessere.
  • Il medico oggi deve considerare lequilibrio di
    tutto il corpo e anche della psiche, ecco la
    necessità di allargare il nostro campo di studio.
  • Locclusione e la sua patologia fanno parte di un
    quadro sindromico generale, di cui spesso la
    malocclusione rappresenta la manifestazione piu
    evidente ma non la più importante.
  • La malocclusione è una risposta adattativi e la
    terapia deve essere una riprogrammazione
    posturale nel rispetto della fisiologia
    individuale, per raggiungere la miglior
    occlusione possibile.

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MEZZI TERAPEUTICI
  • Mezzi terapeutici per le parafunzioni e
    disfunzioni muscolari
  • placche occlusali
  • fisioterapia
  • regole comportamentali
  • tecniche di rilassamento
  • Speriamo in un intervento interdisciplinare
    gnatologo-odontoiatra psicologo fisiatra
    oculista.
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