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Presentazione di PowerPoint

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Terapie Innovative in Medicina interna ed in Reumatologia Terapia con Bosentan nell ipertensione polmonare Dott.ssa Paola Codato Dirigente Medico UOC II Medicina ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Presentazione di PowerPoint


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Terapie Innovative in Medicina interna ed in
Reumatologia Terapia con Bosentan
nellipertensione polmonare Dott.ssa Paola
Codato Dirigente Medico UOC II Medicina Ospedale
S. Eugenio
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  • IPERTENSIONE POLMONARE
  • Lipertensione polmonare è una condizione
    fisiopatologica in cui si osserva un aumento
    della pressione nel circolo polmonare a riposo
    e/o durante sforzo.
  • Lipertensione polmonare non è una malattia ma
    una anomalia emodinamica comune ad una serie di
    patologie

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  • La circolazione polmonare è un circuito a bassa
    resistenza ed a flusso elevato, dotato di una
    notevole capacità di vasoregolazione che permette
    di ottimizzare lo scambio intrapolmonare dei gas.

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  • Valori normali ed alterati
  • Pressione normale
  • lt 25 mm Hg a riposo
  • lt 30 mm Hg sotto sforzo
  • Ipertensione (valori a riposo)
  • Lieve 26-35 mm Hg
  • Moderata 36-45 mm Hg
  • Severa gt 45 mm Hg

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  • Classificazione in base alla sede della lesione
    primaria
  • Precapillari
  • Pneumopatie parenchimali
  • Malattia restrittiva della sede toracica
  • Malattia tromboembolitica
  • Ipertensione polmonare primaria
  • Circolazione fetale persistente
  • Cardiopatia congenita
  • Vasculite polmonare
    segue

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  • Classificazione in base alla sede della lesione
    primaria
  • Precapillari (segue)
  • Malattia da altitudini elevate
  • Stenosi polmonare periferica
  • Fistola arterovenosa polmonare
  • Postcapillari
  • Insufficienza ventricolare sinistra
  • Valvulopatia mitralica
  • Mixoma o trombo atriale sinistro
  • Malattia venocclusiva

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  • Classificazione
  • PRIMARIA (rara) il danno è primario nelle
    cellule endoteliali (danno arteriolare severo)
  • SECONDARIA il danno endoteliale è secondario
    allaumento di resistenza al flusso (danno
    arteriolare meno marcato e associato ai segni
    della patologia che lha indotto - trombi,
    interstiziopatia, enfisema, etc)

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  • Classificazione diagnostica della Ipertensione
    Polmonare (World Health Organization 1998)
  • I. P. arteriosa primaria (sporadica o familiare)
  • I. P. venosa
  • I. P. associata con disordini dellapparato
    respiratorio o ipossiemia
  • I. P. causata da malattia tromboembolica
  • I. P. causata da patologie che inducono
    vasculopatie polmonari

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Ipertensione polmonare secondaria
DANNO MECCANICO /BIOCHIMICO
AUMENTO RESISTENZE AL FLUSSO
IPERTENSIONE
DANNO ENDOTELIALE
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  • Ipertensione polmonare primaria
  • Ipertensione polmonare primaria familiare
  • fattori ereditari
  • Ipertensione polmonare primaria sporadica
  • Connettivopatie e disordini autoimmuni
  • HIV
  • sostanze tossiche
  • Altro
  • DANNO ENDOTELIALE IDIOPATICO

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  • Ipertensione polmonare primaria sporadica
  • FATTORI DI RISCHIO
  • (condizioni spesso associate ma in cui il nesso
    patogenico non è chiarito)
  • FARMACI anfetamine, triptofano, anoressanti
    (fenfluramine), cocaina
  • CONDIZIONI FISICHE sesso femminile, gravidanza,
    splenectomia,
  • PATOLOGIE infezione da HIV, ipertensione
    portale, malattie del collagene, emoglobinopatie,
    altro

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  • Ipertensione polmonare primaria sporadica
  • FARMACI
  • Sinergici o potenziatori della serotonina
  • Vasocostrizione
  • Effetto mitogeno
  • sul muscolo liscio (media)
  • Aggregazione piastrinica

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  • Ipertensione polmonare primaria sporadica
  • PATOLOGIE
  • HIV
  • E un fattore di rischio indipendentemente dalle
    patologie polmonari che induce (infezioni)
  • E indipendente dal grado di compromissione
    immunitaria

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  • Ipertensione polmonare primaria sporadica
  • PATOLOGIE
  • HIV
  • IP più frequente in tossicodipendenti
  • Il virus non è mai stato isolato dal tessuto
    polmonare (quindi unazione virale diretta è
    improbabile)
  • Alcune proteine virali stimolano la produzione di
    fattori di crescita endoteliale

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  • Ipertensione polmonare primaria sporadica
  • Collagenopatie
  • Il 10 delle IPA si associa a
  • Sclerodermia, Lupus, Connettivite mista
  • Il 30 delle IPA presenta ANA a basso titolo con
    fenomeno di Raynaud (stesse alterazioni
    arteriolari).
  • La sclerodermia si associa ad IPA dal 2 al 30
    dei casi (50 nella forma CREST)
  • La Connettivita mista si associa ad IPA nel
    20-30 dei casi
  • Il LES si associa ad IPA dal 2 al 15 dei casi

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  • Il danno è prevalente a livello delle arteriole
  • IPERPLASIA INTIMALE
  • ARTERIOLOPATIA PLESSIFORME
  • ciuffo di vasellini a plesso (tessuto di
    granulazione) che occlude il lume
  • ATEROSCLEROSI

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Fibrosi concentrica laminare
Lesioni vasali dellipertensione in relazione al
calibro del vaso
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ISPESSIMENTO INTIMALE
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INTIMA
ARTERIOPATIA PLESSIFORME
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Lesione plessiforme
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COR PULMONALE
IPERTENSIONE POLMONARE
AUMENTO DELLA RESISTENZA AL FLUSSO
AUMENTO DEL LAVORO DEL VENTRICOLO DESTRO
IPERTROFIA CUORE DX
SCOMPENSO
DILATAZIONE CUORE DX
COR PULMONALE
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  • IPA sintomi
  • Dispnea da sforzo ingravescente
  • Affaticabilità
  • Angina (per ischemia ventricolare dx)
  • Sincope (anche da sforzo)

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  • IPA segni
  • Aumento della pressione venosa giugulare
  • Diminuzione del polso carotideo
  • Palpazione del ventricolo dx
  • Accentuazione del II tono polmonare
  • Presenza del III e IV tono a dx
  • Presenza di rigurgito tricuspidale e polmonare
  • Cianosi
  • Edema periferico

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  • IPA diagnosi strumentale
  • Rx torace (dilatazione aa polmonari centrali con
    campi liberi)
  • ECG (deviazione assiale dx, ipertrofia
    ventricolare dx)
  • Ecocardiogramma (ipertrofia-dilatazione
    ventricolare dx, ventricolo sx ridotto, movimento
    anomalo del setto)
  • PFR (insufficienza ventilatoria restrittiva,
    dimunuita diffusione di CO)
  • EGA (ipossemia ed ipocapnia)
  • Scintigrafia polmonare perfusionale (normale o
    con difetti multipli e diffusi, non segmentari)
  • Cateterismo cardiaco

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  • IPA prognosi
  • Infausta a 2-3 anni dalla diagnosi
  • Pazienti in classe NYHA
  • II e III 3,5 anni
  • IV 6 mesi
  • Exitus per insufficienza ventricolare dx o morte
    improvvisa

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  • Sclerodermia
  • È una malattia del connettivo ad eziologia
    sconosciuta, caratterizzata da alterazioni
    microvascolari ed interessamento di cute e
    numerosi organi, con tendenza alla fibrosi.
  • Predilige le donne ed ha una incidenza annua di
    3-10 casi per milione

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  • Classificazione della sclerodermia
  • Sclerosi sistemica
  • Diffusa
  • Limitata (CREST)
  • Sine scleroderma
  • Sclerodermia localizzata
  • Morfea
  • Lineare

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  • Sintomatologia e diagnosi
  • Fenomeno di Raynaud
  • Alterazioni cutanee e articolari
  • Alterazioni del tratto GE con disfagia
  • Alterazioni cardiache e renali
  • Alterazioni polmonari (interstiziopatia, IPA
    severa isolata, mista a fibrosi, indolente)
  • La diagnosi è clinica e caratterizzata dalla
    presenza di auto anticorpi

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  • Prognosi e terapia
  • Sopravvivenza media a 5 anni 40/70
  • Sopravvivenza a 2 anni, se presente IPA, passa
    dall88 al 40
  • Exitus per complicanze cardiache o polmonari
  • Terapia basata su farmaci per
  • Ridurre la sintesi del collagene, vasodilatatori,
    antiflogistici ed immunosoppressori

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  • Terapia convenzionale dellIPA
  • Anticoagulanti
  • Calcioantagonisti
  • Digitale
  • Diuretici
  • Prostaciclina

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  • Endotelina
  • Peptide endogeno (21 aminoacidi) con tre isoforme
    di cui solo una (ET1) ha effetti documentati
  • Prodotta dalle cellule endoteliali, è ubiquitaria
  • Nel sangue ha vita breve ed ha bassa
    concentrazione
  • Non viene immagazzinata nelle cellule

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  • Endotelina fattori stimolanti ed inibenti
  • È stimolata da
  • Ipossia
  • Freddo
  • Angiotensina II
  • Fattori di crescita
  • Citochine
  • È inibita da
  • Ossido nitrico (NO)
  • Prostacicline
  • Peptidi natriuretici

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  • Endotelina proprietà
  • Ha una potente azione vasocostrittrice
  • Lattività è mediata dai recettori ETA ETB
    presenti sulla superficie delle cellule muscolari
    lisce ed endoteliali
  • È mediatore nei processi di
  • Ipertrofia, Fibrosi, Infiammazione
  • agendo come mitogeno diretto su cellule muscolari
    lisce vascolari, fibroblasti, miociti cardiaci e
    come co-mitogeno con PDGF, angiotensina II,
    proto-oncogeni

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  • Endotelina correlazione con patologie
  • I livelli di endotelina aumentano
  • NellIPA e nelle collagenopatie
  • Nella sclerosi sistemica aumenta prima delle
    complicanze polmonari (è un marker precoce) ed è
    correlata con la severità della malattia cutanea
    e polmonare

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  • BOSENTAN
  • Antagonista non peptidico, specifico, competitivo
    di entrambi i sottotipi recettoriali
    dellendotelina
  • Abbassa la resistenza vascolare polmonare e
    sistemica con aumento della gittata cardiaca
    senza aumento della frequenza
  • Migliora la dispnea e sembra prevenire le ulcere
    ischemiche digitali
  • Nel novembre 2001 la FDA ha introdotto, con
    procedura accelerata il Bosentan, capostipite di
    una nuova classe di farmaci gli inibitori
    dellendotelina.
  • Nel corso del 2002 è stato introdotto in Italia.

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  • Bosentan studi sullefficacia
  • Lo studio più importante, a doppio cieco, placebo
    controllato, il BREATHE-1, pubblicato nel 2002
    dal N Eng J Med, ha interessato 213 pazienti
    affetti da IPA primaria classe NYHA III e IV
    lend point primario era la valutazione dopo 16
    settimane della capacità di marcia (test 6
    minuti), gli end point secondari sono stati i
    cambiamenti del Borg dyspnea index, della classe
    NYHA ed il tempo di peggioramento clinico
  • I risultati hanno mostrato un miglioramento di
    tutti gli end point considerati

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  • Bosentan indicazioni terapeutiche
  • Trattamento dellIPA primaria per migliorare la
    capacità di fare esercizio fisico ed i sintomi in
    pazienti in classe III.
  • Efficace per
  • Ipertensione polmonare primitiva
  • IPA secondaria a sclerodermia senza pneumopatia
    interstiziale significativa

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  • Bosentan posologia e somministrazione
  • Dose iniziale 62,5 mg x 2 die x 4 settimane x os
  • Dose di mantenimento 125 mg x 2 die.
  • NB sospendere gradualmente il trattamento in
    assenza di miglioramento dopo 8 settimane.
  • Non è necessario modificare il dosaggio
    nellinsufficienza renale e negli anziani

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  • Bosentan controindicazioni
  • Alterata funzionalità epatica
  • Terapia con
  • Ciclosporina A
  • Glibenclamide
  • Fluconazolo
  • Gravidanza o rischio di gravidanza

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  • Bosentan avvertenze e interazioni
  • Monitoraggio della funzionalità epatica e della
    concentrazione emoglobinica
  • Interazioni farmacologiche con
  • Contraccettivi orali
  • Chetoconazolo
  • Digossina
  • Simvastatina
  • Warfarin

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  • Bosentan effetti indesiderati
  • Alterazione della funzionalità epatica
  • Cefalea
  • Flushing
  • Edemi declivi
  • Anemia
  • Ipotensione e palpitazioni
  • Dispepsia
  • Fatica
  • Prurito
  • Nasofaringite

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  • Bosentan problemi aperti
  • La durata degli studi non consente di valutare
    gli effetti sulla sopravvivenza.
  • Gli effetti sono limitati nella maggioranza dei
    pz
  • Ad alte dosi si hanno effetti collaterali
    inaccettabili
  • Non vi sono sicuri benefici rispetto ad altri
    vasodilatatori
  • Non si può affermare che sia il farmaco di
    elezione nelle patologie indicate specie per i pz
    in classe IV.

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  • Bosentan problemi aperti
  • Sono necessari ulteriori studi per definire
  • La durevolezza degli effetti
  • La differenza in sopravvivenza
  • Le risposte nei differenti sottogruppi
  • La correlazione tra livelli di endotelina ed
    effetti clinici
  • I benefici di terapie combinate e non.
  • Sono in corso studi per valutarne lefficacia
    nella fibrosi cutanea e polmonare della
    sclerodermia ed in altre connettivopatie

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  • Bosentan sedi di rifermento
  • La II medicina del S. Eugenio è sede di
    riferimento per la prescrizione, il monitoraggio
    e la gestione clinica dei pz in trattamento.
  • Il follow-up prevede lobbligo di
  • Raccogliere le segnalazioni di eventi avversi e
    della sospensione della terapia
  • Fornire report periodici per le autorità
    regolatorie europee
  • Monitorare gli enzimi epatici

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