Title: Il bullismo
1Il bullismo
- ci sono problemi che rimangono nascosti nella
società , continuando a produrre vittime che usano
il silenzio come impotente difesa. - Ma è proprio questo silenzio a rendere possibile
il perpetuarsi del problema.. - Dott. Simona Vescovo Dott. Concetta
Malvaso - Psicologa- Sessuologa Pediatra-
Adolescentologa
2Qualche riflessione iniziale
- Da decenni il bullismo si insinua in tutti gli
ambienti comunitari e consente a dei potenti
impotenti di vittimizzare i più deboli e
vulnerabili, utilizzando la più meschina delle
strategie - la prevaricazione
3Qualche riflessione iniziale.
- In realtà , in ogni storia di bullismo non cè mai
un vincitore e nemmeno un vinto cè solo un
soggetto debole che se la prende con uno ancora
più debole e approfitta dellincompetenza e
dellanalfabetismo emotivo che domina lambiente
in cui entrambi vivono e si muovono per affermare
un potere fittizio.
4Lomertà della vittima
- Omertà appunto
- Nelle storie di bullismo mancano sempre le parole
da dire. - Non ci sono le parole della vittima che subisce
in silenzio, si percepisce impotente e si arrende
a quel facile potere che diventa sopraffazione.
5Lomertà del bullo
- Non ci sono le parole del bullo, che utilizza
la violenza verbale e fisica perché non sa
raccontare in altro modo la sua paura di vivere
ai margini, la sua vulnerabilità che è spesso il
risultato di storie di vita dallavvio
problematico e dalle poche risorse educative ed
emotive.
6Lomertà degli adulti
- Non ci sono nemmeno le parole degli adulti, di
coloro che dovrebbero presidiare il campo della
crescita e delleducazione, osservando,promovendo,
monitorando, regolando. - Gli adulti preferiscono non immischiarsi nelle
storie di bullismo, considerandole sciocche
questioni di poco conto oppure necessari esercizi
di sopravvivenza per diventare un adulto capace.
7Definizione scientifica del Bullismo
- Il bullismo è un abuso di potere. Perché una
relazione tra soggetti possa prendere questo nome
devono essere soddisfatte tre condizioni - Si verificano comportamenti di prevaricazione
diretta o indiretta - Queste azioni sono reiterate nel tempo
- Sono coinvolti sempre gli stessi soggetti, di cui
uno/alcuni sempre in posizione dominante (bulli)
ed uno/alcuni più deboli e incapaci di difendersi
(vittime)
8Le manifestazioni del bullismo
- Il bullismo può esprimersi attraverso forme
diverse - Psicologica (esclusione, maldicenze),
prevalentemente femminile - Verbale (prese in giro, minacce, insulti), sia
maschile che femminile - Fisica (aggressioni, tormenti), prevalentemente
maschile
9Il bullismo di tipo fisico
- In questa terza categoria vengono generalmente
compresi anche il danneggiamento degli oggetti
personali, i furti e le estorsioni. - Restano esclusi, ma di volta in volta
riconducibili ad una delle categorie appena
enunciate, gli scherzi pesanti, che spesso sono
tra le forme più pesanti di umiliazione.
10 protagonisti del bullismo
- I ruoli in gioco si direbbero il bullo e la
vittima,ma è già abbastanza chiaro che le cose
non sono così semplici. - Tra gli attori di prepotenze si distinguono
- Il bullo leader
- I gregari
- I sostenitori
11Gli attori delle prepotenze
- Il bullo leader è lideatore delle prepotenze
(non sempre il perpetratore). - I gregari partecipano alle prepotenze sotto la
guida del bullo. - I sostenitori sono coloro che assistono senza
prendere parte allazione sostenendola con
incitamenti, risolini e via di seguito. Essi
contribuiscono a determinare il fenomeno,
aggravando la situazione della vittima e
costruendo aspettative di ruolo verso i bulli.
12Le vittime del bullismo
- Tra le vittime si parla di
- Vittima passiva, che subisce le prepotenze senza
riuscire a reagire - La vittima provocatrice, che ingaggia duelli
serrati con il bullo, stuzzicandolo, fino a che
questo non risponde con unazione di prepotenza.
13..ed infine gli astanti
- Gli spettatori neutrali che non prendono una
posizione di fronte alle prepotenze o che non
sono mai presenti agli episodi - I difensori della vittima, gli unici ad assumersi
il rischio di andare contro corrente di fronte
allautorità del più forte e a vivere la scuola
in modo non schizofrenico, con una coerenza di
fondo tra ciò che si mostra nel rapporto con gli
adulti e ciò che si incarna nella relazione con i
compagni.
14Chi colpisce chi ?
- Da sempre il bullismo condanna lelemento che è
portatore di una differenza (lomosessuale, il
portatore di handicap, lobeso, il mingherlino
etc..), non intendendo la diversità come risorsa,
ma come elemento da stigmatizzare e di cui
ribadire lestraneità al comune bisogno di
normalità e di normalizzazione
15Perché ?
- Si pratica il bullismo per ignoranza, collusione,
complicità . - Spesso si pratica il bullismo per semplice
passività e inazione il grande coro della
comunità osserva in silenzio ciò che succede tra
il bullo e la sua vittima e non interviene.
16e ancora perché ?
- Quasi sempre il bullismo avviene quando il
sistema nel suo insieme è connotato da un enorme
relativismo morale e culturale. - Quando le regole e le norme della convivenza
civile vengono assoggettate alla legge del
taglione e del più forte e si è interessati a
tutelare la propria piccola individualità .
17La responsabilità educativa degli adulti
- È provato che la chiave per affrontare il
problema del bullismo è ladozione di una
politica scolastica integrata, cioè un insieme
coordinato di interventi che coinvolgano tutte le
componenti scolastiche e nella quale gli adulti
della scuola (inclusi i genitori) si assumono la
responsabilità della relazione con i ragazzi.
18La scuola
- Il bullismo spesso si genera e perpetua nel
sistema scolastico. Lì il bullo mette a fuoco il
suo profilo abusante e la vittima si condanna ad
una difficile esperienza, invece di trovare
occasioni di crescita ed autopromozione con una
forte e potente compromissione del proprio
modello di autostima.
19È dalla scuola quindi che bisogna cominciare per
fare prevenzione, per promuovere una cultura che
veda nel diverso semplicemente un altro modo di
essere, né migliore, né peggiore, soltanto
altro. È necessario valorizzare e promuovere i
metodi e gli strumenti dellintelligenza emotiva,
in contrasto con la riduzionistica visione che
pone il segreto del successo evolutivo nella
performance
20Cosa possono fare i genitori
- Ascoltate vostro figlio e prendete seriamente in
considerazione i suoi sentimenti e le sue paure. - Cercate di non gestire e prendere sempre tutto
nelle vostre mani (a meno che non sia
assolutamente necessario) perché questo può far
sentire vostro figlio meno adeguato. - Aiutate vostro figlio ad esprimere le proprie
idee in merito alla possibilità di cavarsela
nelle situazioni problematiche. Potete invitarlo
a scrivere le sue idee in merito, includendo
anche alcuni vostri suggerimenti, se questo è
utile per iniziare. Discutete poi con lui
rispetto a chi lo può aiutare e chi non può
essergli di aiuto e perché. Scegliete un'idea o
una proposta che a lui piacerebbe provare e
verificate come si può procedere per realizzarla.
21- Aiutate vostro figlio a pensare come può evitare
la situazione, per es. tornando a casa seguendo
strade diverse, o stando sempre in gruppo. - Alcuni bambini vengono aiutati dall'immaginare di
avere un muro speciale intorno a loro che li
protegge, come se le parole offensive potessero
rimbalzare via. - Lavorate per costruire la fiducia di vostro
figlio nelle cose che sa fare bene.
22- Non chiamate i vostri figli con nomi svalutativi
o umilianti e non permettete a nessun altro di
farlo. - Se la prepotenza è una presa in giro verbale voi
potete aiutare vostro figlio ad imparare ad
ignorarla, così che il bambino che sta facendo il
bullo non ottenga nessuna soddisfazione dal suo
comportamento. Potete fare delle specie di
esercizi a casa, per aiutare vostro figlio a
prendere confidenza per es. con il modo di
camminare passando davanti a testa alta, ecc.
23Parlare con la scuola
- Il bullismo avviene spesso a scuola ed è molto
importante che voi ne parliate con i referenti
scolastici. Alcune scuole inoltre attuano
interventi specifici per affrontare il bullismo. - Fate una lista delle cose che sono accadute a
vostro figlio. Siate chiari e decisi nel
riportare la sua sofferenza. Siate preparati a
fare i nomi dei bambini che fanno i prepotenti.
Se il bullismo persiste, scrivete CHI, CHE COSA,
DOVE e QUANDO.
24- Parlate con il dirigente scolastico per conoscere
le modalità con cui la scuola affronta il
bullismo e quali passi intendono compiere per
prevenirlo e proteggere i vostri bambini da
queste manifestazioni. - Parlate con l'insegnante per valutare cosa può
essere fatto, sia da parte vostra che da parte
della scuola, per aiutare il vostro bambino.
Tenetevi in contatto fino a che il problema è
completamente superato. - Se trovate difficile andare a scuola e chiedere
queste cose, può esservi di aiuto farvi
accompagnare da un amico.
25Nota Bene
- È importante cercare un supporto professionale
se - per vostro figlio questo è un problema
continuativo piuttosto che occasionale - a vostro figlio accade spesso di essere coinvolto
in episodi di prepotenza e bullismo, in
situazioni differenti e con bambini diversi
26Dirigenti scolastici, insegnanti e personale non
docente, che fare ?
- elaborare una politica scolastica antibullismo
- affrontare senza paure il problema con
rilevazioni, discussioni, controllo degli spazi e
dei momenti meno strutturati, ecc. - collaborare con alunni e genitori per rendere
visibili le situazioni di prepotenza e per
ricercare soluzioni ai conflitti sociali
sottostanti - trovare il giusto equilibrio tra fermezza,
comprensione e sostegno
27Alunni che fare ?
- chi subisce prepotenze - cercare aiuto e
raccontare ciò che sta accadendo o è successo - chi si comporta da prepotente - cercare di
mettersi nei panni della "vittima" dei propri
comportamenti - chi sta a guardare - fare il possibile per
modificare la situazione aiutando chi subisce a
trovare la forza di chiedere aiuto a qualche
persona adulta di fiducia