Title: Diapositiva 1
1Shock Cardiogeno Inquadramento Clinico e
Riconoscimento Precoce
Dr Andrea Garascia
Dipartimento Cardiologico Angelo De Gasperis
2Shock Cardiogeno
- Lo Shock Cardiogeno è una condizione in cui il
cuore, in presenza di un corretto volume
circolante, è incapace di mantenere una adeguata
portata e quindi un apporto di sangue ai tessuti
sufficiente per soddisfare il loro fabbisogno
metabolico e per mantenere una normale perfusione
coronarica
3Shock Cardiogenodistribuzione della Gittata
Cardiaca
4Shock Cardiogeno
- Diagnosi clinica
- Cianosi/pallore
- Diaforesi
- Estremità ipotermiche
- Polsi periferici iposfigmici
- Sensorio alterato
- Oliguria (QUlt 0,5 ml/kg/h)
5Shock Cardiogeno
- Diagnosi strumentale
- PASlt 90mmHG per più di 30
- SVO2lt 60 (prelievo da CVC)
- Lattato 2 mMol/lt (prelievo da puntura arteriosa
per EGA) - Indice Cardiaco lt 2,2 l/min/m2 e P Capillare gt
18 mmHg
6- Eziologia Cause cardiache
- SCA
- Grande estensione area ischemica
- Complicanze meccaniche IMA
- Sfavorevole evoluzione post rivascolarizzazione
- Scompenso acuto in preesistente miocardiopatia
- Miocardite acuta
- Peri-partum
- Aritmie
- Crisi Ipertensiva
- Post-cardiotomy
7Classificazione di Killip
- Stadio I assenza di SC. Nessun segno clinico
di SC - Stadio II presenza di SC. I criteri diagnostici
includono il riscontro di rantoli, terzo
tono e ipertensione polmonare venosa
congestione polmonare con rantoli nella metà
inferiore dei campi polmonari - Stadio III presenza di SC severo. Edema
polmonare - franco con rantoli estesi a tutti i campi
polmonari - Stadio IV presenza di shock cardiogeno. I segni
includono calo pressorio (pressione
arteriosa sistolica 90 mmHg) e
riscontro di vasocostrizione periferica,
come oliguria, cianosi e diaforesi.
Killip, T. Am J Cardiol 1967
8Classificazione emodinamica di Forrester
Modified from Forrester. Am J Cardiol 1977
9SHOCK CARDIOGENOCaratteristiche associate allo
shock
- Cliniche
- Età avanzata 71-74 anni
- aumento del rischio di shock del 47 ogni 10 anni
di età - Sesso femminile 32-50
- Diabete 17-33
- Ipertensione arteriosa 26-63
- Pregresso infarto 24-37
- Precedente scompenso 8-32
- Pregresso BPAC 5-13
10SHOCK CARDIOGENOCaratteristiche associate allo
shock
- ECG
- STEMI o comparsa di BBS 52-83
- IMA anteriore 53-60
- IMA multisede 59
- Presenza di onde Q 68
- Elevato numero di derivazioni con sopra ST
- Distorsione o lallargamento del QRS
11SHOCK CARDIOGENO Caratteristiche associate allo
shock
- ECOCARDIOGRAFICHE
- Ampia variabilità della frazione deiezione VS
- FE media 0.31
- WMSI mediogt2
- Ipocinesi VD frequente
- IM ? 2 nel 40 dei casi
- Elementi predittivi di mortalità
- FE lt 0.28
- Insufficienza mitralica ? 2
Shock Trial Registry
12SHOCK CARDIOGENOMalattia coronarica
13SHOCK CARDIOGENOModelli predittivi di sviluppo
di Shock
- GUSTO 1 (STEMI)
- Età, FC, PA e classe Killip allingresso
- gt85 delle informazioni predittive
- Potere predittivo positivo50
- PURSUIT (NSTEMI)
- Età, PA, FC, sottolivellamento ST, rantoli
polmonari - Potere predittivo positivo35
14ANMCO- Survey on Acute Heart Failure
Hypertensive HF 6.7 (n. 189)
Cardiogenic shock 7.7 (n. 217)
Pulmonary edema 44.3 (n. 1244)
Acute decompensated HF 41.3 (n. 1157)
In hospital death (all causes)
25.4
6.8
5.1
3.2
Acute
Hypertensive HF
Pulmonary
Cardiogenic
decompensated
edema
shock
HF
15Classificazione sec Stevenson
Congestion at rest? NO YES
?
?
Low perfusion at rest? YES NO
??
??
Nohria et al, JAMA 2002 287 628-640
Cardiologia 2- Insufficienza Cardiaca e Trapianto
- Dip.to A. De Gasperis A.O. Ospedale
Niguarda-Ca Granda - Milano
16Variabili Emodinamiche durante Scompenso Acuto
Wedge mmHg
CI l/min/m2
Pulmonary edema
Cardiogenic shock
Normal
Septic shock
Indice Cardiaco P Incuneamento Capillare
Cotter et al Eur J Heart Fail, 2003
17Variabili Emodinamiche durante Scompenso Acuto
12000
Resistenze Vascolari Sistemiche I (Dyne/ m2)
8000
SVR
4000
0
Cardiogenic shock
Pulmonary edema
Normal
Septic shock
Cotter et al Eur J Heart Fail, 2003
18Caso Clinico
- A. G. ? 33aa, Kg 65, h 182cm
- 1997 diagnosi di LNH trattato con CT e RT
- Febbraio 2007 IMA anteriore esteso?shock
cardiogeno. Coro coronaropatia trivascolare
severa trattata con PTCA DES su IVA, CX e CD.
Necessità di inotropi VAM IABP. - Per persistenza di insufficienza cardiaca
refrattaria veniva trasferito presso Ns Centro il
23/3/2007
19Caso Clinico
- Il pz è stato trattato con dobutamina e ciclo di
levosimendan fino ad ottenere una stabilità
clinica che ha permesso la sospensione del
supporto farmacologico ev e lintroduzione di
betabloccante. (23/3?19/4/07) - ECO non presenti fenomeni di rimodellamento
favorevoli (FE 0,37 Dd 56 Vtd 147) - RMN esclusa presenza vitalità residua
- CORO stents pervi
- Cat Dx AD 4 PAP 35/14/23 WP 15 CI 1,5 PVRI
3 - Eseguito screening extracardiaco per TxC
20Caso Clinico
- 2/05/2007 impianto ICD
- CCH non controindicazioni a TxC ma rischio
elevato per doppia antiaggregazione - Riabilitazione per verifica stabilità emodinamica
(4/5/2007) - Se SI?dimissione a domicilio e lista TxC dopo 6
mesi di terapia con doppio antiaggregante - Se NO?lista immediata
21Caso Clinico
- Instabilizzazione clinica ? nuovo ricovero presso
la ns struttura (11/05/2007) - Allarrivo c/o il nostro centro quadro di bassa
portata persistente nonostante ripresa della
terapia infusionale con amine e diuretici - Candidato a TxC il 15/5/2007 (Status 2A)
22Caso Clinico
- 20/05 trasferimento in UCICT per shock cardiogeno
conclamato e posizionamento di IABP
PA 80/60 FC 110 PVC 5 cmH2O Diuresi 70ml/h
PA 70/50 FC 120 PVC 9 cmH2O Diuresi 30ml/h
23Caso Clinico
20/05/2007
24Caso Clinico
- 21/05 posizionamento di assistenza al circolo
ECMO VAM
Data 18/5/07 20/5/07 MAX (no TxC) 30/5/07 (si TxC)
Urea 26 31 28
Creatinina 0,78 0,98 0,6
AST 15 62 50
ALT 23 40 38
Bil tot 2,15 2,48 9 2,7
Lattati 1,2 1,47 7,6 1,1
25Caso Clinico
- 12/06/2007 richiesta emergenza nazionale
- 14/06/2007 Trapianto cardiaco
26Conclusioni
La normale funzione degli organi bersaglio è la
maggiore determinante del successo.
Non cè però valore cut-off che indichi la
reversibilità o meno del danno dorgano.
Lunica cosa certa è che dobbiamo agire prima che
possa instaurarsi un danno dorgano irreversibile
27Conclusioni
Cosa ci guida?
28attenzione ai
Livello di coscienza
Oliguria
Tachipnea
segni vitali
Ipotensione
Tachicardia/aritmie
Nausea/sudorazione
29 attenzione alle
variazioni terapia medica
necessità incremento supporto farmacologico
30e
monitoraggio funzione degli organi bersaglio
31(No Transcript)