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Fonti di disabilit

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-Compito complesso -impegno cognitivo elevato Due sono gli ambiti problematici indagati: 1) La natura accademica dello scrivere a scuola; 2) L orientamento ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Fonti di disabilit


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FONTI DI DISABILITA' NELLO SCRIVERE A SCUOLA

2

Attività di scrittura
  • -Compito complesso
  • -impegno cognitivo elevato

Questo comporta difficoltà nella gestione della
processualità del testo
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Due sono gli ambiti problematici indagati
  • 1) La natura accademica dello scrivere a scuola
  • 2) Lorientamento motivazionale degli alunni.

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LA NATURA ACCADEMICA DELLO SCRIVERE A SCUOLA
Lattività di scrittura è stata
tradizionalmente pensata come
  • Stretta interazione alunno-insegnante
  • Insegnante Unico destinatario e critico del
    testo e delle abilità compositive
  • Compito di prestazione piuttosto che di
    apprendimento

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Recenti studi sottolineano invece limportanza
delle
  • FUNZIONI COMUNICATIVE lo scrivere per scopi
    concreti e destinatari reali
  • FUNZIONI EPISTEMICHE lo scrivere per imparare e
    per pensare.

Grande supporto nelle abilità di studio
(comprensione, ricordo, organizzazione delle
informazioni)
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ORIENTAMENTO MOTIVAZIONALE DEGLI ALUNNI
Lattività di scrittura è influenzata da
aspetti motivazionali che si legano ad alcuni
fattori, due in particolar modo
  • Il sistema di credenze attribuzionalicome il
    soggetto percepisce e giudica le proprie
    competenze e potenzialità in questo campo

( Ne derivano aspettative di successo o
insuccesso)?
  • Giudicare importante e valido lobiettivo da
    raggiungere in questo modo lo sforzo viene
    mantenuto costante

( Un maggiore impegno genera aspettative
di successo)?
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Forte correlazione tra percezione della propria
competenza , aspettative di risultato e la
prestazione in prove di composizione scritta
  • Credenze positive e aspettative di successo

Tendenza ad aumentare sforzo ed impegno
  • Credenze negative e aspettative di insuccesso

Tendenza alla fuga e allevitamento
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Nellambiente scolastico
Il bambino che si sente sottoposto al giudizio
dellinsegnante manifesta
Ansia e apprensione
Ne consegue che il bambino tende a sottovalutare
le proprie capacità
Risulta difficile incentivarlo verso autostima e
apprendimento
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La produzione scritta migliora quando gli alunni
sono interessati allargomento trattato?
NO!
Infatti un filone di studi ha constatato come la
qualità del prodotto dipenda dalla conoscenza e
dal dominio sullargomento e non dallinteresse
su di esso come pensano gli insegnanti.
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DISTURBI DELLA SCRITTURA IN ETA' EVOLUTIVA
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  • Largomento dei Disturbi dello scrivere in età
    evolutiva è un tema molto complesso, per 2 motivi
    principali
  • Innanzitutto perché tempi e modi dello sviluppo
    tipico (normale) nellacquisizione della capacità
    di scrittura variano da individuo a individuo
  • In secondo luogo perché la competenza scrittoria
    non deriva da una capacità unitaria, bensì
    dallinteragire di funzioni complesse-sensomotorie
    , neurocognitive e socioemozionali-.

Limportanza dellintendere la scrittura come un
processo processo formato da diverse componenti è
determinante in fase diagnostica e riabilitativa
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Il testo si concentra su due attività di
scrittura e relativi disturbi
1)Scrittura sotto dettatura
2)Scrittura spontanea
  • DISGRAFIA NEL DETTATO
  • Componenti specifiche del processo di scrittura
  • discriminazione fonemica
  • recupero allografico
  • recupero pattern grafo-motori
  • efficienza neuromotoria (velocità)?

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Punto fondamentale è la discriminazione fonemica
(elaborazione dei fonemi per la loro
trasformazione in segni e grafemi), la quale si
fonda su 3 specifiche componenti
Componenti del processo fonologico. Permettono
lo sviluppo del processo alfabetico (soprattutto
nellitaliano, dove vi è una altissima
regolarità tra fonemi e grafemi).
  • Analisi fonemica
  • Associazione fonema-grafema
  • Recupero della forma ortografica.

Permette lo sviluppo del lessico ed è centrale
nel distinguere parole omofone (stesso suono) ma
non omografe(scritte quindi con grafemi
differenti)?
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Componenti fonologiche
Componente ortografica
Un disturbo di queste porta a errori comeerrori
di sostituzione di fonemi (es valso per
falso), omissioni di questi (es pote per
ponte) e alterazioni nel loro ordine
allinterno della parola (es spato invece di
pasto).Si parla in questo caso di disgrafia di
tipo fonologico.
Un disturbo della componente del processo
ortografico causa errori nella trascrizione di
parole omofone.Si parla in questo caso di
disgrafia superficiale, così chiamata perché
interessa la rappresentazione ortografica e non
quella fonologica.
Landamento delle diverse categorie di errori non
è uguale gli errori fonologici si riducono più
rapidamente rispetto a quelli non fonologici.
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Errori nelle doppie e nelluso dellaccento Non
vengono categorizzati né nei disturbi di tipo
fonologico né di tipo ortografico.
Le componenti che permettono un loro uso corretto
si ipotizza siano di origine fonetica (non
fonologica),che valutano quindi lintensità
sonora (accento) e la durata del suono (doppie).
Questo tipo di errori perdura nel tempo.Ciò è
dovuto alluso della memoria di lavoro, che prima
si concentra sulle componenti fonologiche e solo
in seguito riserva le risorse cognitive per
discriminare le differenze fonetiche.
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  • DISGRAFIA NELLA SCRITTURA SPONTANEA
  • Attività più complessa del dettato,perché
    coinvolge più componenti
  • Competenze di tipo espositivo
  • Attivazione processi di pianificazione
  • Recupero lessicale
  • Recupero sintattico
  • Recupero convenzioni ortografiche del linguaggio
    scritto
  • Trascrizione e revisione
  • Discriminazione fonemica (componenti fonologiche
  • e ortografiche)?
  • Recupero allografico
  • Recupero pattern grafo-motori
  • Efficienza neuromtoria

Comuni anche al dettato
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Nel caso della scrittura spontanea i disturbi
possono interessare anche le componenti cognitive
della produzione di un testo scritto. Non tutte
le componenti della composizione scritta seguono
uno sviluppo gerarchico (disturbi ortografici o
sul piano grafo-motorio non sono necessariamente
associati a difficoltà cognitive nella
composizione scritta).Però in ambito scolastico
può essere che un disturbo quale ad esempio la
disgrafia possa pervadere altre componenti
potenzialmente integre e funzionanti, per colpa
dellansia. Alcune componenti sono specifiche
dellattività di scrittura, altre comuni ad altri
processi cognitivi Importante distinzione per
una buona analisi differenziale del disturbo di
scrittura e per progettare un intervento di
recupero.
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  • DISGRAFIA APRASSICA
  • Riguarda la componente relativa al recupero dei
    pattern grafo-motori che permette di attivare e
    compiere i movimenti necessari per rappresentare
    i diversi grafemi.La disgrafia aprassica, detta
    anche disprassia della scrittura , interessa
    proprio il processo di traduzione
    visuo-cinestesica, cioè il tradurre in segni
    grafici i segni visivi della parola che il
    bambino ha in mente, che vede o immagina nella
    sua testa.
  • Il bambino
  • Ha difficoltà nel tenere la matita in mano
  • Ha difficoltà nel tracciare una linea retta
  • Ha difficoltà nel mettere insieme i grafemi per
    formare la parola
  • Scarabocchia segni indecifrabili
  • Ha una calligrafia stereotipata(le lettere si
    assomigliano tutte).
  • POSSIBILI SOLUZIONI
  • Adottare sistemi quali luso di videoscrittura o
    letterine mobili per evitare di ricorrere alla
    scrittura a mano.

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  • INSUFFICIENZE LESSICALI
  • Nei bambini con disturbi specifici del linguaggio
    lacquisizione del lessico è ritardata e
    deficitaria nel numero di parole rispetto a
    soggetti della stessa età.Le insufficienze
    lessicali riguardano soprattutto problemi di
    anomia (incapacità di nominare gli oggetti pur
    riconoscendoli)
  • sostituzioni a livello semantico (tigre per
    leone)
  • sostituzione a livello fonologico (coltello per
    martello)
  • Circonlocuzioni (giri di parole) per designare un
    oggetto
  • Presenza di frequenti intercalari (poi, cioè)
  • Uso di parole non specifiche (cosa,fare).
  • POSSIBILI CAUSE

La difficoltà riguarderebbe la capacità di
rievocare la parola giusta nel momento in cui la
si deve utilizzare.Sarebbe dovuto a una
conoscenza superficiale della parola.In questo
modo non possono essere utilizzate strategie di
rievocazione (esricorrere a sinonimi o alla
categoria superordinata).
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  • DISTURBI MORFOSINTATTICI
  • Sono difficoltà relative allacquisizione del
    sistema grammaticale come ad esempio
  • Incapacità di declinare desinenze o coniugazioni
    (di numero, persona, tempo e genere)?
  • Incapacità di realizzare accordi grammaticali
    (articolo-nome,nome-verbo)?
  • Incapacità nel definire relazioni grammaticali
    tra le varie parti della frase.

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  • INTERVENTI SPECIFICI PER CORREGGERE
    INSUFFICIENZE LESSICALI E DISTURBI
    MORFOSINTATTICI
  • Imitazione di buoni modelli linguistici (di
    adulti o pari significativi)?
  • Il modelingstimolare il bambino a usare
    soluzioni linguistiche delladulto durante
    linterazione dialogica,prima collaborando con
    ladulto,poi in modo autonomo (ladulto fa da
    modello)
  • Ladulto deve riformulare o espandere le frasi
    del bambino, restituendogliele più ampie
  • Il rispecchiamentoladulto ripete ciò che il
    bambino ha detto per rendere il bambino
    consapevole delle proprie difficoltà affinchè si
    impegni a superarle.

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PROGRAMMI DI RECUPERO DELLE ABILITA DI
SCRITTURA. Si tratta di un programma basato su
una sperimentazione condotta dal gruppo di
ricerca del dipartimento di psicologia
delluniversità di Firenze ( descritta nel volume
Lessico e ortografia del 1999 di Boschi,
Bigozzi, Falaschi). Propone un metodo di
educazione lessicale e linguistica centrato sulle
parole per permettere la stimolazione dei
processi fondamentali costitutivi del più ampio
sviluppo cognitivo linguistico
  • Capacità di categorizzazione
  • Capacità di funzionalizzare
  • Capacità di cogliere similarità e opposizioni.
  • OBIETTIVI PRINCIPALI
  • Incremento del lessico (superamento delle
    grammatiche infantili, aumento della quantità
    e qualità delle parole conosciute verso le
    grammatiche delladulto-contenenti
    categorizzazioni, sinonimie,funzionalizzazioni-)
  • Diminuzione degli errori ortografici.

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  • Le grammatiche infantili
  • Il bambino, procedendo con il proprio sviluppo
    linguistico, essendo lapprendimento basato su
    regole, tenta di modellare la propria produzione
    linguistica su queste regole, arrivando però a
    degli ipercorrettismi, che caratterizzano le
    frasi dei piccoli durante i primi anni di
    scuola.Indicatori di queste grammatice infantili
    sono
  • Tautologie si definisce un termine ricorrendo a
    parole con somiglianza grafica o utilizza la
    stessa parola da definire
  • Vincoli grafo-fonemici attribuire il significato
    basandosi sulla forma delle parole.In questo modo
    parole simili nella forma vengono associate anche
    nel significato
  • Effetti consecutivitendenza a lasciarsi
    influenzare dagli effetti dovuti alla vicinanza
    di due parole allinterno della frase
  • Valore di immaginepreferire una parola concreta
    al posto di un termine astratto
  • Frequenza duso preferire una parola concreta
    piuttosto che una inusuale.

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Ai bambini vengono presentate delle schede per
aiutarli nel superare le loro difficoltà
lessicali.Queste sono divise in tre
sezioni 1)schede per il superamento delle
grammatiche infantili 2)Schede per
larricchimento del vocabolario 3)Schede di
arricchimento delle capacità di
contestualizzazione. Ciascuna sezione è poi
suddivisa in -proposte di esercitazioni -schede
di verifica -schede di autocorrezione.
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CONSIDERAZIONI CRITICHE SUL TESTO Riteniamo che
come futuri educatori, il testo inquadri
largomento dei disturbi della scrittura in modo
abbastanza chiaro e preciso dal punto di vista
teorico, ponendosi così alla base dellattività
pratica delleducatore , che potrà essere in
grado di riconoscere un bambino potenzialmente
portatore di questo disturbo. Ciò permette di
concentrarsi sul modo di rapportarsi con il
bambino, tenendo soprattutto conto della sfera
motivazionale che influisce sulle sue
prestazioni. Leducatore deve aiutare il bambino
a non sentirsi limitato dalle proprie difficoltà
per evitare che una mancanza dautostima possa
compromettere lapprendimento anche delle altre
abilità, che in realtà risulterebbero nella
norma.
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