Title: Diapositiva 1
1 Modelli regionali di centralizzazione degli
acquisti
2Agenda
- Le tendenze attuali nel panorama italiano
- Le principali esperienze di centralizzazione
degli acquisti presenti in Italia
(Emilia-Romagna, Toscana, Veneto) - Come costruire un modello di centralizzazione
degli acquisti il caso della Regione Sicilia
3Contesto italiano
- Eterogeneità degli assetti istituzionali e
organizzativi adottati - Costituzione o meno di nuove entità giuridiche
- Livelli di aggregazione per lapprovvigionamento
- Variabilità dellambito merceologico a cui sono
estese le attività di aggregazione della domanda - Esistenza o meno di una parallela
centralizzazione di altre attività comuni, tra
cui ad esempio la logistica
4Il quadro regionale
Unioni dacquisto L.R. n. 2/2007 art. 24 c. 29
5Gli effetti della centralizzazione
Benefici economici e finanziari, valutati
analizzando da un punto di vista quantitativo le
principali categorie di flussi emergenti e
cessanti indotti dallaccentramento (ad es la
riduzione del prezzo delloggetto dellacquisto,
in seguito ad un aumento del volume contrattato e
del potere contrattuale della stazione
appaltante oppure la riduzione dei costi di
transazione, quali le spese per la pubblicazione
ecc.) Benefici organizzativi, valutati
analizzando gli impatti dellaccentramento in
termini di cambiamento sia della struttura
organizzativa che dei sistemi operativi che
regolano il funzionamento dellazienda (ad es
laumento della trasparenza delle procedure, la
riduzione della tempistica, laumento
dellefficienza nel processo, la riduzione del
personale dedicato, ecc.) Benefici strategici,
valutati analizzando gli impatti
dellaccentramento in termini di migliore
efficacia nel raggiungimento degli obiettivi
(derivante, ad esempio, dalla specializzazione
dei provveditorati)
6Agenda
- Le tendenze attuali nel panorama italiano
- Le principali esperienze di centralizzazione
degli acquisti presenti in Italia
(Emilia-Romagna, Toscana, Veneto) - Come costruire un modello di centralizzazione
degli acquisti il caso della Regione Sicilia
7Analisi delle principali esperienze in Italia Il
modello EMILIA-ROMAGNA
Tipologia di modello Associazioni dacquisto con
ASL capofila La Regione Emilia-Romagna ha una
popolazione di circa 4.000.000 di abitanti, ed è
composta da 11 Aziende Sanitarie Locali 1
Azienda Ospedaliera 4 Aziende Ospedaliero-Univers
itarie 1 IRCSS ? 3 Aree Vaste senza personalità
giuridica Aree Vaste sono associazioni volontarie
tra Aziende sanitarie (AVEN / AVEC / AREA VASTA
ROMAGNA) a. AVEN (Associazione Area Vasta Emilia
Nord) costituita in data 8 aprile 2004 dalle
seguenti aziende AUSL di Piacenza AUSL di
Parma AOU di Parma AUSL di Reggio Emilia AO di
Reggio Emilia AUSL di Modena AOU di
Modena b. AVEC (Area vasta Emilia Centro)
costituita in data 17 dicembre 2007 dalle
seguenti aziende AUSL di Bologna AOU di Bologna
Policlinico S. Orsola Malpigli Istituti
ortopedici Rizzoli AUSL di Imola AUSL di
Ferrara AOU di Ferrara c. AREA VASTA ROMAGNA
costituita in data 4 Aprile 2007 dalle seguenti
aziende AUSL di Cesena AUSL di Forlì AUSL di
Ravenna AUSL di Rimini
8Analisi delle principali esperienze in Italia Il
modello EMILIA-ROMAGNA
- Assetto di governance
- Tre livelli di aggregazione dei processi di
approvvigionamento di beni e servizi - livello regionale (obbligatorietà), che prevede
lacquisto di beni per tutte le aziende della
Regione Emilia-Romagna attraverso il portale
Intercent-ER (istituito con L.R. 11/2004) lAV
fornisce i fabbisogni e le figure professionali
per stesura capitolati e Commissioni di gara - livello di area vasta, che prevede invece
lacquisto di beni per le aziende appartenenti
allinterno della medesima area vasta con
specializzazione delle aziende - livello aziendale residuale
- Scelta di centralizzazione/autonomia dei beni e
servizi - Livello regionale beni altamente
standardizzabili e Consip S.p.A. - Livello di Area Vasta maggior parte dei beni e
servizi - Livello aziendale autorizzato per condizioni di
mercato, ragioni produttive (es. manutenzione
automezzi), di convenienza economica, fattori
strategici dimensione delle imprese fornitrici
(es. servizio assistenziale ed educativo)
9Analisi delle principali esperienze in Italia Il
modello EMILIA-ROMAGNA
Livello regionale lapprovvigionamento tramite
Intercent-ER La definizione del fabbisogno viene
effettuata dalle singole Aree Vaste e trasmessa
direttamente ad Intercent-ER le Aree Vaste,
inoltre, forniscono allAgenzia le figure
professionali per la stesura dei capitolati e la
partecipazione alle Commissioni di
gara Strumenti Convenzioni e Mercato
Elettronico Esempi di beni e servizi disponibili
attraverso Intercent-ER Derrate alimentari e
prodotti non alimentari Sistemi Antidecubito
Antisettici e disinfettanti Articoli da
laboratorio Carta e cancelleria Servizio di
telefonia fissa e trasmissione dati Guanti per
uso sanitario Ambulanze Materiale di
convivenza Ausili per incontinenti ad
assorbenza Materiale da medicazione avanzata e
speciale Aghi e siringhe Farmaci e parafarmaci
Servizi di telefonia mobile Servizio di
raccolta, trasporto e conferimento rifiuti
sanitari Servizio di Global Service Convenzione
per Assistenza Sanitaria Integrativa Endoprotesi
coronariche Ausili per disabili Personal
Computer Vaccini Noleggio Fotocopiatrici
Servizio sostitutivo di mensa a mezzo buoni
pasto Spazi su quotidiani, periodici e Gazzetta
Ufficiale Global service per la manutenzione
delle apparecchiature di laboratorio di analisi
ambientale Apparecchiature per radioterapia
intraoperatoria (IORT) Dispositivi per il
prelievo di sangue venoso e per la raccolta e il
trasporto di urine Energia Elettrica
Strumentario chirurgico, container e servizi
accessori.
10Analisi delle principali esperienze in Italia Il
modello EMILIA-ROMAGNA
Livello di Area Vasta - Struttura organizzativa
Area Vasta Emilia-Nord
11Analisi delle principali esperienze in Italia Il
modello EMILIA-ROMAGNA
CEVEAS svolge una funzione di supporto
metodologico allAVEN in fase di
standardizzazione dei farmaci e da mettere in
gara in particolare fornisce indicazioni circa
lefficacia e la sicurezza al miglior prezzo,
finalizzate ad acquisire farmaci sulla base delle
migliori evidenze Commissione Tecnica Area Vasta
per i Farmaci e Dispositivi Medici, costituito
da i Direttori Sanitari delle sette Aziende
dellAVEN, i presidenti delle Commissioni
Terapeutiche Locali, i Direttori dei Servizi
Farmaceutici, un Provveditore rappresentante dei
Servizi Acquisti, il CEVEAS. Il compito del
gruppo di lavoro è quello di individuare le
strategie operative per il processo di selezione,
valutazione, acquisizione e consumo dei farmaci e
dispositivi medici Gruppi tecnici operativi
multi-professionali di progetto, suddivisi
secondo le seguenti competenze Ambito
clinico-sanitario (11 gruppi di lavoro) Ambito
gestionale-amministrativo ad es. gruppi
specifici di lavoro per le singole gare di
acquisto (6 gruppi di lavoro) Area logistica
(un Team multiprofessionale) Area
informatica Gruppi tecnici operativi di settore
omogeneo permanenti (es Servizi Farmaceutici,
Provveditorati-Economati, Ingegnerie
Cliniche/Tecnologie Biomediche Servizi
Informatici) istituiti con lobiettivo di
omogeneizzare gli approcci metodologici operativi
del settore di appartenenza
12Analisi delle principali esperienze in Italia Il
modello EMILIA-ROMAGNA
- Livello di Area Vasta - Il processo di
approvvigionamento - Sulla base delle scadenze contrattuali e della
tipologia di prodotti da acquistare, lArea Vasta
provvede alla programmazione biennale delle gare
da effettuare a livello aggregato - Ogni singola Azienda sanitaria rileva all
interno il proprio fabbisogno e lo trasmette
allArea Vasta, che ha il compito di aggregare
tutti i fabbisogni e di identificare la ASL
capofila responsabile delle attività di
istruttoria della singola gara - Identificazione della ASL capofila
- in una prima fase la scelta avveniva in base alle
disponibilità delle Aziende e secondo una logica
equilibrata sia rispetto alla suddivisione dei
compiti che rispetto alle dimensioni delle
Aziende - attualmente, in seguito allaumento della
numerosità delle gare gestite a livello di Area
Vasta ed in seguito allaumento del numero di
prodotti e della loro complessità, la tendenza è
invece quella di individuare in maniera stabile
le ASL capofila e le relative categorie di beni e
servizi, secondo una logica di specializzazione,
e mantenendo comunque il criterio di equa
distribuzione fra tutte le Aziende - In sede di programmazione, inoltre, lArea Vasta
richiede alle Aziende di individuare le figure
professionali da coinvolgere per la stesura dei
documenti di gara E la partecipazione alle
Commissioni di gara
13Analisi delle principali esperienze in Italia Il
modello EMILIA-ROMAGNA
Livello aziendale A livello aziendale, il
processo di acquisto avviene attraverso la
gestione in autonomia, da parte delle singole
Aziende sanitarie, dellintero iter procedurale,
utilizzando il personale presente allinterno dei
provveditorati Caso AVEN - Peso dei differenti
livelli (acquisto di beni sanitari e non sanitari)
2007 Livello Aziendale 207 mln euro Area Vasta
206 mln euro Intercent-ER 12 mln euro
2008 Livello Aziendale 178 mln euro Area Vasta
262 mln euro Intercent-ER 21 mln euro
14Analisi delle principali esperienze in Italia Il
modello EMILIA-ROMAGNA
- Gestione della logistica
- Caso AVEN ? dal 2011 creazione di un magazzino
unico di Area Vasta per farmaci e dispositivi
medici magazzini satellite (provvisori) in
ospedale gestiti dal magazzino unico - Criticità
- Uniformazione anagrafiche istituzione di gruppi
di lavoro multiprofessionali (farmacisti,
provveditori, informatici) composti da un
referente per ogni azienda
15Analisi delle principali esperienze in Italia Il
modello EMILIA-ROMAGNA
16Analisi delle principali esperienze in Italia Il
modello TOSCANA
- Tipologia di modello Centrale dacquisto
(personalità giuridica) con ASL capofila - La Regione Toscana ha una popolazione di circa
3.500.000 di abitanti, ed è composta da 12
Aziende Sanitarie Locali 4 Aziende
Ospedaliero-Universitarie - 2002 Costituzione di tre Consorzi di Area Vasta
senza personalità giuridica (Nord-Ovest / Centro
/ Sud-Est) - L.R. n. 40/2005 Trasformazione dei CAV in ESTAV
(con personalità giuridica) - ESTAV, costituite con Legge Regionale n. 40/2005
(modificata con le LL.RR. n.ri 38 e 40/2007, L.R.
n. 60/2008), così suddivise (Figura 1) - a. ESTAV NORD OVEST TOSCANA AUSL di Massa
Carrara (n. 1) AUSL di Lucca (n. 2) AUSL della
Versilia (n. 12) AUSL di Pisa (n. 5) AUSL di
Livorno (n. 6) AOU S. Chiara di Pisa - b. ESTAV CENTRO TOSCANA AUSL di Firenze (n. 10)
AUSL di Prato (n. 3) AUSL di Pistoia (n. 4)
AUSL di Empoli (n. 11) AOU Careggi di Firenze
AOU Meyer di Firenze - ESTAV SUD EST TOSCANA AUSL di Siena (n. 7) AUSL
di Arezzo (n. 8) AUSL di Grosseto (n. 9) AOU
Le Scotte di Siena
17Analisi delle principali esperienze in Italia Il
modello TOSCANA
18Analisi delle principali esperienze in Italia Il
modello TOSCANA
- Assetto di governance
- Tutte le gare sono gestite da ESTAV tramite le
Unità Operative/Sezioni Aziendali (gli ex
provveditorati delle Aziende sanitarie) -
Riguarda tutte le tipologie di beni e servizi
(anche acquisti in economia) - Ogni Unità operativa è specializzata
nellapprovvigionamento di specifiche categorie
di beni e servizi - 1. Sezione Aziendale Careggi Dispositivi Medici,
materiale protesico ed altro materiale sanitario
vario - Sezione Aziendale Firenze (A) specialità
farmaceutiche, prodotti per lassistenza
integrativa nel territorio e materiale
diagnostico - Sezione Aziendale Firenze (B) servizi di natura
sanitaria ed economale - Sezione Aziendale Firenze (C) gare telematiche,
gare informatiche Hardware e Software,
attrezzature economali ed altre attrezzature,
pellicole radiografiche, noleggi e service
attrezzature, procedure di particolare rilevanza - Sezione Aziendale di Prato attrezzature
elettromedicali ed altre attrezzature sanitarie - Ufficio A.B.S. di Pistoia beni economali, arredi
sanitari e di ufficio ed altri arredi - Sezione Aziendale Meyer assicurazioni, gare del
sociale, gestione progetti speciali, prodotti e
generi alimentari. Effettua, su richiesta,
indagini di mercato - Le altre ASL facenti parte dellAV indicano
figure professionali differenti per la stesura
dei capitolati tecnici e la Commissione di gara
19Analisi delle principali esperienze in Italia Il
modello TOSCANA
- Sistema di valutazione ed incentivazione
- Direttori Generali degli ESTAV nellanno 2008 ?
La valutazione è stata effettuata sulla base del
raggiungimento degli obiettivi relativi - allefficienza economica (Risultato 1 20)
- agli obiettivi di area vasta (Risultato 2 15)
- allefficienza operativa (Risultato 3 52)
- alla soddisfazione esterna (Risultato 4 10)
- alla programmazione sanitaria di area vasta
(Risultato 5 - 3) -
20Analisi delle principali esperienze in Italia Il
modello TOSCANA
Gestione della logistica Caso ESTAV Centro
Creazione di 1 magazzino unico di Area Vasta per
farmaci e dispositivi medici (dai 22 esistenti) -
44 magazzinieri e 4 farmacisti Unico servizio
esternalizzato trasporto Piano di distribuzione
Territorio le consegne hanno frequenza
settimanale Ospedale consegne giornaliere di
farmaci e dispositivi medici, ed in caso di
emergenza lESTAV riesce a garantire la consegna
dei farmaci in 1,5 ore Farmaci stima iniziale
del fabbisogno di reparto sulla base della quale
viene poi definita la quantità da consegnare, con
lobiettivo di eliminare le scorte a reparto e di
ridurre il tempo dedicato dal personale
infermieristico alle attività di riordino e di
inventario Criticità Uniformazione anagrafiche
avviene di volta in volta in fase di
programmazione della gara centralizzata (circa
15.000 dispositivi medici) affidamento a risorse
interne con competenze specifiche (farmacista
differente per farmaci e dispositivi medici)
21Analisi delle principali esperienze in Italia Il
modello TOSCANA
22Analisi delle principali esperienze in Italia Il
modello VENETO
- Tipologia di modello
- La Regione Veneto ha una popolazione di circa
4.500.000 di abitanti, ed è composta da 21
Aziende Sanitarie Locali 2 Aziende
Ospedaliero-Universitarie 1 IRCSS - 2006 Costituzione di cinque Aree Vaste senza
personalità giuridica (Vicenza Treviso e
Belluno Venezia e Rovigo Padova Verona) - AV TREVISO ASL Belluno ASL Feltre ASL
Treviso ASL Pieve di Soligo ASL Asolo - AV VICENZA ASL Vicenza ASL Bassano del Grappa
ASL Thiene ASL Arzigliano - AV VENEZIA ASL Venezia ASL S. Donà del Piave
ASL Mirano ASL Chioggia ASL Rovigo ASL Adria - AV PADOVA ASL Padova Azienda Ospedaliera di
Padova ASL Cittadella ASL Este - AV VERONA ASL Verona Azienda Ospedaliera di
Verona ASL Legnano ASL Bussolengo - 2008 Istituzione Centro Regionale Acquisti per la
Sanità
23Analisi delle principali esperienze in Italia Il
modello VENETO
Assetto di governance Tre livelli di
aggregazione per lacquisto di beni e servizi
regionale, area vasta, aziendale livello
regionale a. prevede lacquisto di beni per tutte
le aziende della Regione (si tratta di tutte le
categorie di beni che possono essere
standardizzati e che non hanno delle particolari
tecnologie) b. la gestione della gara è affidata
al Centro Regionale Acquisti (prima della
costituzione del CRA, il compito era affidato ad
una ASL capofila) c. alcuni esempi di beni
acquistati a livello regionale sono farmaci,
materiale per anestesia e rianimazione, vaccini,
aghi e siringhe ? beni facilmente
standardizzabili
24Analisi delle principali esperienze in Italia Il
modello VENETO
Assetto di governance Tre livelli di
aggregazione per lacquisto di beni e servizi
regionale, area vasta, aziendale livello di area
vasta a. prevede lacquisto di beni per tutte le
aziende appartenenti alla medesima Area
Vasta b. la gestione della gara è affidata al
dipartimento interaziendale di Area
Vasta c. riguarda tutti i beni non acquistati a
livello regionale e non lasciati in autonomia
alle singole aziende (si tratta della maggior
parte dei beni) livello aziendale a. prevede
lacquisto di beni per una singola ASL o AO b. la
gestione della gara è affidata al dipartimento
interaziendale di Area Vasta c. riguarda
acquisti in economia, acquisto di
apparecchiature service acquisti che risultano
dalle specificità aziendali
25Analisi delle principali esperienze in Italia Il
modello VENETO
Scelta delle categorie merceologiche da
sottoporre ad acquisto centralizzato
Volume di spesa peso 20 sul totale Liquidità
del mercato peso 10 sul totale Sostituibilità
del prodotto peso 10 sul totale Standardizzabi
lità del prodotto peso 10 sul
totale Risparmio atteso peso 27,5 sul
totale Probabilità di successo del risparmio
atteso 22,5 sul totale
ATTRATTIVITA
PERFORMANCE
26Analisi delle principali esperienze in Italia Il
modello VENETO
27Analisi delle principali esperienze in Italia il
modello VENETO
- Gestione della logistica
- linee-guida regionali
- progetto per singola AV (approvato progetto AV
Treviso-Belluno) - Criticità
- Uniformazione anagrafiche in fase di
elaborazione tramite ARSS provvisoriamente (per
invio fabbisogni) le Aziende sanitarie utilizzano
la CND (lavoro che viene fatto di volta in volta
dalle singole Aziende)
28Fattori strategici di successo Principali
criticità dei tre modelli analizzati
- Fattori strategici di successo
- Gradualità nellimplementazione del modello (a
regime in 3/5 anni) - Processo condiviso con i professionisti
allinterno delle Aziende - Specializzazione nellattribuzione delle funzioni
alle Aziende sanitarie - Presenza e funzionamento dellOsservatorio Prezzi
- Forte Commitment da parte della Regione
- Principali criticità
- Significativo impatto sul mercato dei fornitori
locali - Processo di rilevante impatto culturale
29Agenda
- Le tendenze attuali nel panorama italiano
- Le principali esperienze di centralizzazione
degli acquisti presenti in Italia
(Emilia-Romagna, Toscana, Veneto) - Come costruire un modello di centralizzazione
degli acquisti il caso della Regione Sicilia
30Un modello per la Sicilia
- Metodologia utilizzata
- Tipologia di modello
- Assetto di governance
- Funzionamento del processo
- Scelta di centralizzazione/autonomia dei beni e
servizi - Sistema di valutazione ed incentivazione
- Gestione della logistica
- Criticità uniformazione delle anagrafiche
- Impatto sul mercato dei fornitori locali
31Il Piano di Rientro
- Piano di Rientro (sottoscritto il 31 luglio 2007)
? macro-obiettivo generale D Altre misure di
contenimento dei costi, obiettivo specifico D.2
Interventi sui costi di beni e servizi, sono
previste una serie di attività - Lintervento D.2.1 prevede il rafforzamento del
ruolo dellOsservatorio regionale prezzi per
dispositivi medici, specialità medicinali,
servizi, lavori e altre forniture di beni
diversi, istituito con D.A. n. 32 del 18.01.2007 - Lintervento D.2.2 prevede che le Aziende
sanitarie della Regione ricorrano a procedure di
gara in forma consorziata per lacquisizione di
beni e servizi (Legge Regionale 8 febbraio 2007
n. 2 - legge finanziaria regionale 2007) - Lintervento D.2.5 prevede che le Aziende
sanitarie della Regione ricorrano a convenzioni
Consip, o al mercato elettronico gestito da
Consip, o all indizione di una gara pubblica
utilizzando le quotazioni Consip
32Metodologia utilizzata (1/3)
- Analisi (attraverso interviste strutturate e
documentazione) delle principali esperienze
regionali di accentramento degli acquisti -
- Nomina, da parte dellAssessorato, di un Gruppo
Tecnico per il supporto nella definizione del
modello regionale di centralizzazione degli
acquisti
33Metodologia utilizzata (2/3)
- Processo partecipato con tutte le Aziende
sanitarie della Regione Sicilia (provveditori e
farmacisti) - Rilevazione delle principali criticità
- Richiesta contributi su tre aspetti
- Analisi del mercato dei fornitori locali
- Regolamento acquisti in economia
- Modello Regionale di Centralizzazione degli
acquisti - Condivisione del modello
34Metodologia utilizzata (3/3)
- Strumenti di coinvolgimento degli attori locali
- Cicli di incontri con tutte le Aziende sanitarie
- Scheda di rilevazione grado di complessità di
beni e servizi - Invio di un Questionario a tutte le Aziende
- Invio di una scheda di rilevazione del mercato
dei fornitori
35Un modello per la Sicilia - Tipologia di modello
(1/4)
- La Regione Sicilia ha una popolazione di circa
5.000.000 di abitanti, e, in seguito alla riforma
introdotta dalla Legge Regionale n. 5 del 14
Aprile 2009, nel suo territorio sono presenti - 9 Aziende sanitarie provinciali (A.S.P.),
corrispondenti alle 9 province della Regione (ASP
Agrigento ASP Caltanissetta ASP Catania ASP
Enna ASP Messina ASP Palermo ASP Ragusa ASP
Siracusa ASP Trapani) - 3 Aziende Ospedaliere (AO Cannizzaro di Catania
AO Ospedali Riuniti Papardo-Piemonte di Messina
AO Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello di
Palermo) - 3 Aziende Ospedaliero-Universitarie (AOU P.
Giaccone di Palermo AOU G. Martino di Messina
AOU Rodolico-Vittorio Emanuele di Catania) - 2 Aziende Ospedaliere di rilievo nazionale e di
alta specializzazione (Arnas Civico Di Cristina
Benfratelli di Palermo Arnas Garibaldi di
Catania)
36Un modello per la Sicilia - Tipologia di modello
(2/4)
- Tipologia di modello Costituzione di due bacini
con Azienda sanitaria capofila (ASP/AO/AOU) - Divisione della Regione in due bacini (orientale
ed occidentale), in base a quanto stabilito
dallart. 5 c. 9 e 11 della L.R. n. 5/2009 - Allinterno di ogni bacino, viene definita
unAzienda sanitaria, per ogni macro-categoria di
prodotti, con il compito di condurre le procedure
di gara per tutte le ASP/AO/AOU del bacino di
riferimento
37Un modello per la Sicilia - Tipologia di modello
(3/4)
- Tipologia di modello VANTAGGI ? SPECIALIZZAZIONE
DEI PROVVEDITORATI - Valorizzazione delle risorse umane esistenti
- Significativa conoscenza specifica degli aspetti
giuridici (stesura capitolati e bandi) - Ampia conoscenza dei mercati e delle relative
strategie ? Capacità di effettuare confronti
interregionali su prezzo e altre condizioni dei
beni acquistati
38Un modello per la Sicilia - Tipologia di modello
(4/4)
- Tipologia di modello SCELTA AZIENDA SANITARIA
CAPOFILA ? Due logiche - Suddivisione equilibrata e proporzionata delle
attività e dei carichi di lavoro - Criteri oggettivi legati allattività svolta
- Dotazione organica dei provveditorati e presenza
di sub unità organizzative dedicate - Numero/importo delle gare effettuate negli ultimi
3 anni - Dati sulle attività delle singole Aziende
sanitarie - Esperienza come capofila in gare consorziate
39Un modello per la Sicilia Assetto di governance
(1/2)
- Assetto di governance
- Tre livelli di aggregazione per lacquisto di
beni e servizi - Livello regionale ? Azienda sanitaria capofila
gestisce le procedure di gara per tutte le
aziende sanitarie della Regione - Livello di bacino ? Azienda sanitaria capofila
gestisce le procedure di gara per tutte le
aziende sanitarie del bacino - Livello aziendale ? ogni Azienda sanitaria
gestisce le procedure di gara in autonomia
40Un modello per la Sicilia Assetto di governance
(2/2)
- LIVELLO REGIONALE istituzione di una cabina di
regia Acquisizione di beni e servizi interna
allAssessorato, con funzioni di pianificazione,
controllo e valutazione ? tre alternative - Unità in staff al Direttore Generale del
Dipartimento di Pianificazione strategica - Costituzione di un Servizio dedicato
- Attribuzione della funzione ad un servizio
preesistente - LIVELLO DI BACINO istituzione di un gruppo di
coordinamento per bacino, con funzioni di
coordinamento funzionale e di monitoraggio
41Un modello per la Sicilia Funzionamento del
processo (1/2)
- Rilevazione del fabbisogno da parte delle singole
Aziende sanitarie - Aggregazione dei fabbisogni da parte dellAzienda
sanitaria capofila, attraverso figure
professionali specializzate - Ampia partecipazione delle Aziende sanitarie ?
indicazione di figure professionali differenti
per - Predisposizione capitolato di gara
- Partecipazione Commissione di gara
- - Stipula del contratto e pagamento fatture
direttamente attribuibile alle singole Aziende
sanitarie
42Un modello per la Sicilia Funzionamento del
processo (2/2)
Per alcune tipologie di prodotti (dispositivi
medici quali protesi, suture e altri materiali
altamente specialistici e farmaci), al fine di
ridurre leterogeneità e omogeneizzare i beni
messi in gara, si ritiene strategico un forte
coinvolgimento a monte degli utilizzatori finali
Costituzione di commissioni, per la stesura
dei capitolati, composte da figure specialistiche
in rappresentanza di tutte le Aziende sanitarie
coinvolte nel processo di acquisto
43Un modello per la Sicilia Scelta di
centralizzazione/autonomia dei beni e servizi
(1/5)
- CRITERI PER LA SCELTA
- Grado di standardizzabilità del prodotto
- Ruolo del personale sanitario nella scelta del
prodotto - Grado di programmabilità del fabbisogno
- Presenza di criticità nella struttura
dell'offerta (nessuna, alcune, molte) ? due
aspetti, tra loro correlati, relativi alle
caratteristiche del mercato di riferimento - Grado di concentrazione del mercato
- Presenza di mercato prevalentemente locale
44Un modello per la Sicilia Scelta di
centralizzazione/autonomia dei beni e servizi
(2/5)
- Beni da acquistare a livello regionale
- Farmaci
- Materiali per profilassi (vaccini)
- Servizi Utenze (Telefonia ed elettricità)
attraverso lindividuazione di un gestore unico
regionale - Servizi Assicurativi
45Un modello per la Sicilia Scelta di
centralizzazione/autonomia dei beni e servizi
(3/5)
- Beni da acquistare a livello di bacino
- ? Obbligatorietà adesione
- ? Beni fungibili, standardizzabili e il cui
fabbisogno sia programmabile (Maggior parte di
beni e servizi sanitari e non sanitari) - ? Preventiva verifica della disponibilità di
CONSIP S.P.A. - ? In una prima fase, possibilità di ricorso a
gare con più lotti territoriali - PRECONDIZIONE al fine di uniformare i prezzi e
le altre condizioni fra i bacini, è necessario
rafforzare il ruolo dellOsservatorio prezzi
46Un modello per la Sicilia Scelta di
centralizzazione/autonomia dei beni e servizi
(4/5)
- Beni da acquistare a livello di bacino
- Lotto unico
- Emoderivati Prodotti dietetici Prodotti
chimici Materiali diagnostici per radiologia,
lastre RX, ecc. (ad eccezione dei mezzi di
contrasto) Materiali per emodialisi Materiali e
Prodotti per uso veterinario Combustibili,
carburanti e lubrificanti - Più lotti territoriali (in una prima fase)
- Ossigeno Materiali diagnostici per laboratorio
Mezzi di contrasto Presidi chirurgici e
materiali sanitari Materiali protesici Prodotti
alimentari Materiali di guardaroba, di pulizia e
di convivenza in genere Supporti informatici e
cancelleria Materiali per la manutenzione
servizi Lavanderia, Pulizia, Mensa,
Riscaldamento, Rifiuti, Altre utenze (acqua),
Manutenzione, Elaborazione dati Servizi
territoriali
47Un modello per la Sicilia Scelta di
centralizzazione/autonomia dei beni e servizi
(5/5)
- Beni da lasciare in autonomia alle Aziende
sanitarie - autorizzazione SOLO IN CASI ECCEZIONALI per
- condizioni di mercato
- ragioni produttive (es. manutenzioni automezzi)
- ragioni di convenienza economica
- fattori strategici dimensione delle imprese
fornitrici (es. cooperative sociali, per servizi
assistenziali ed educativi) - acquisti che risultano dalle specificità
aziendali (attività effettuate solo da alcune
Aziende ospedaliere) - ? Minute spese (sotto 20.000 euro)
48Un modello per la Sicilia Sistema di
valutazione ed incentivazione
- Definizione di obiettivi per
- Direttori Generali ? Soglia minima di acquisti
centralizzati (es. primo anno 40 beni e servizi
acquistati aumento minimo del 10 annuo)
percentuale di consumo dei beni acquistati
(almeno 90 del fabbisogno individuato) - Provveditori ? individuazione di obiettivi
quantitativi in termini di riduzione
eterogeneità dei prodotti riduzione giacenze di
magazzino riduzione termini di svolgimento del
processo riduzione variabilità nei prezzi di
acquisto riduzione acquisti in economia - Collegamento degli obiettivi con il sistema di
valutazione delle performance ed incentivazione
(premi di risultato) - Monitoraggio e controllo regionale
49Un modello per la Sicilia Gestione della
logistica (1/2)
- Graduale realizzazione di un magazzino unico per
bacino (da valutare se, nel bacino orientale,
prevederne due), per - Farmaci
- Dispositivi medici
- Beni economali
- FASI
- Prima fase data la particolare estensione del
territorio e le difficoltà di collegamento,
previsione di magazzini leggeri di presidio con
lobiettivo di - Fare da tramite tra reparti e magazzino centrale
- Evitare laumento delle scorte di reparto
- Seconda fase progressiva riduzione dei magazzini
di presidio e mantenimento di un magazzino unico
centralizzato
50Un modello per la Sicilia Gestione della
logistica (2/2)
- PRECONDIZIONI
- Individuazione di un unico sistema gestionale
applicativo e progressivo adeguamento da parte di
tutte le Aziende sanitarie - Introduzione di un sistema di inventariazione
informatizzato per permettere la tracciabilità
dei beni - CONSIDERAZIONI
- Aumento immediato dei costi emergenti (es.
trasporto) ? recupero nel medio-lungo periodo
attraverso la razionalizzazione delle risorse
umane e professionali - Risparmio immediato per le Aziende derivante
dalla riduzione degli spazi occupati e dalla
riduzione delle scorte complessive
51Un modello per la Sicilia Criticità
Uniformazione anagrafiche
- FARMACI ? possibilità di utilizzare la
Classificazione ATC, con opportune integrazioni - DISPOSITIVI MEDICI ? possibilità di utilizzare la
classificazione nazionale dei dispositivi medici
(CND), con opportune integrazioni - Azienda capofila
- Predisposizione della scheda per la rilevazione
dei fabbisogni con conseguente individuazione
della codifica prodotti (per le categorie di
beni/servizi di propria competenza) - Invio della scheda a tutte la Aziende sanitarie
coinvolte nel processo di acquisto - Aziende sanitarie
- ? Compilazione della scheda di rilevazione del
fabbisogno e contemporanea armonizzazione
dellanagrafica (in maniera graduale a seconda
dei beni/servizi messi in gara)
52Un modello per la Sicilia Regolamento unico
regionale per gli acquisti in economia
- Predisposizione di un Regolamento degli acquisti
in economia unico per tutte le aziende sanitarie
della Regione - Alcune linee guida contenute nel Regolamento
- Semplificazione (18 articoli)
- Ricorso in via residuale, con motivazione da
parte del Responsabile del Procedimento - Massima trasparenza (sito web azienda e Regione)
- Autonomia al di sotto dei 20.000 euro
- Ampio ricorso a Consip S.p.A. e mercato
elettronico
53Un modello per la Sicilia Impatto sul mercato
dei fornitori locali
- Aggregazione della domanda ? inevitabile impatto
sul mercato dei fornitori - Da un lato i volumi di acquisto consentono di
attrarre un maggior numero di imprese - Dallaltro stipula di contratti con fornitori
dotati di sufficiente capacità produttiva e
tecnico organizzativa indubbi svantaggi per le
piccole e medie imprese - Realtà Siciliana
- Pluralità di fornitori locali con unofferta in
linea con le singole necessità aziendali
(Ossigeno Materiali diagnostici prodotti
chimici Presidi chirurgici e materiali sanitari
Materiali protesici Materiali per la
manutenzione Lavanderia Pulizia Mensa
Servizio elaborazione dati Trasporti non
sanitari Servizio smaltimento rifiuti) - Alcune categorie di prodotti, data le loro
caratteristiche specifiche, non risentono
dellintroduzione del modello di
centralizzazione, in quanto la partecipazione dei
soli fornitori locali sembra quasi fisiologica
(si pensi ad esempio ai generi alimentari
freschi) - Per le altre categorie di beni e servizi
- piena autonomia aziendale di affidamento diretto
ai fornitori per acquisti inferiori a 20.000 euro - per gare con importi superiori procedure di
acquisto con più lotti territoriali, per
permettere alle piccole e medie imprese di
rispondere solo ad una parte della domanda
complessiva possibilità, da parte delle aziende
fornitrici, di costituire forme aggregate
(associazione temporanea di impresa, consorzi,
ecc.)