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Problematiche macroeconomiche

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Problematiche macroeconomiche La descrizione dei principali obiettivi macroeconomici: crescita, disoccupazione, inflazione e bilancia dei pagamenti – PowerPoint PPT presentation

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Title: Problematiche macroeconomiche


1
Problematiche macroeconomiche
  • La descrizione dei principali obiettivi
    macroeconomici crescita, disoccupazione,
    inflazione e bilancia dei pagamenti
  • Perché e in che modo la moneta circola dalle
    imprese alle famiglie e viceversa
  • La distinzione tra crescita effettiva e
    potenziale landamento della crescita effettiva
    il ciclo economico
  • Come si misura la disoccupazione la differenza
    tra disoccupazione di disequilibrio e di
    equilibrio
  • Le cause dellinflazione

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Gli obiettivi macroeconomici
  • Un tasso di crescita di lungo periodo elevato e
    stabile
  • Un basso tasso di disoccupazione
  • Uninflazione bassa e stabile
  • Equilibrio di bilancia dei pagamenti

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Perché la moneta circola dalle imprese alle
famiglie e viceversa?
La domanda aggregata Yd rappresenta la spesa
totale per lacquisto di beni e servizi
effettuata da uneconomia in un dato
periodo YdCIGX
  • Si compone di
  • Consumo (C)
  • Investimenti (I)
  • Spesa pubblica (G)
  • Esportazioni (X)

4
Il flusso ristretto di reddito
In realtà non tutto il reddito passa attraverso
il flusso ristretto
Vi sono immissioni e prelievi
Consumo di beni e servizi prodotti internamente
FLUSSO RISTRETTO
Pagamento dei fattori
5
I prelievi
  • Solo parte del reddito delle famiglie è speso
    per lacquisto di beni e servizi prodotti
    internamente. Il resto viene prelevato.
  • Vi sono tre principali forme di prelievo
  • Risparmio netto (S)
  • Imposte nette (T)
  • Importazioni (M)

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Il risparmio netto
Il risparmio è il reddito che non viene speso, ma
conservato per il consumo futuro. Viene
depositato presso le istituzioni finanziarie (ad
es. le banche)
Si origina un flusso dalle famiglie alle banche,
che consideriamo al netto del flusso dalle banche
alle famiglie (per prestiti e mutui ottenuti)
7
Imposte nette
Sono rappresentate dai pagamenti dalle famiglie
allo stato per le tasse al netto dei
trasferimenti (sussidi di disoccupazione,
pensione ecc.)
8
Importazioni
Le famiglie spendono parte dei propri redditi per
acquistare beni prodotti allestero o che
contengono componenti prodotte allestero
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Le immissioni
  • Solo parte della domanda per i beni prodotti
    dalle imprese proviene dalle famiglie. Il resto
    viene dalle immissioni.
  • Ve ne sono tre principali tipi
  • Investimenti (I)
  • Spesa pubblica (G)
  • Esportazioni (X)

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Investimenti
Costituiscono la spesa da parte delle imprese per
acquistare impianti e macchinari o per costituire
scorte di prodotti
11
Spesa pubblica
Rappresenta la domanda di beni e servizi prodotti
internamente da parte dello stato
12
Esportazioni
Rappresentano la domanda di beni e servizi da
parte dei residenti allestero
13
Il flusso circolare del reddito
IMMISSIONI
Consumo di beni e servizi prodotti internamente
FLUSSO RISTRETTO
Pagamento dei fattori
Banche ecc.
Settore pubblico
Estero
PRELIEVI
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La relazione tra prelievi e immissioni
  • Esistono legami indiretti tra risparmio e
    investimento, imposte e spesa pubblica,
    importazioni ed esportazioni
  • Tali legami tuttavia non garantiscono che SI,
    TG, MX
  • Uneconomia è in equilibrio quando le decisioni
    complessive di prelievo e immissione coincidono
  • STMIGX

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Il flusso circolare e gli obiettivi macroeconomici
Le decisioni di immissione e prelievo sono prese
da individui diversi. Può dunque accadere che le
immissioni programmate (ex ante) non uguaglino i
prelievi programmati (ex ante)
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Il flusso circolare del reddito e gli obiettivi
macroeconomici
Le immissioni ex ante eccedono i prelievi ex ante
Il livello di spesa aumenta e aumenta anche la
domanda aggregata
  1. Ci sarà crescita economica
  2. Diminuisce la disoccupazione
  3. Linflazione tenderà ad aumentare
  4. La bilancia dei pagamenti tenderà ad andare in
    deficit

Il contrario avviene in caso di prelievi ex ante
maggiori delle immissioni ex ante
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Il processo di aggiustamento
  • Se le immissioni ex ante sono diverse dai
    prelievi ex ante si determina una situazione di
    disequilibrio
  • Nel caso in cui le immissioni ex ante eccedano i
    prelievi ex ante
  • Aumenta il reddito nazionale
  • Le famiglie spendono di più per consumi di beni
    prodotti internamente, risparmieranno di più e
    importeranno una maggiore quantità di beni
    stranieri ? aumentano i prelievi
  • I prelievi raggiungono il livello delle
    immissioni
  • Si torna allo stato di equilibrio

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Il reddito di uneconomia
Il prodotto (o reddito) di uneconomia è dato dal
valore di tutti i beni e servizi finali prodotti
dalleconomia considerata in un dato periodo di
tempo
  • I soggetti facenti parte di uneconomia possono
    essere individuati utilizzando due criteri
  • Territorialità ? PIL (prodotto interno lordo)
  • Nazionalità ? PNL (prodotto nazionale lordo)

19
Il reddito di uneconomia
  • Può essere calcolato
  • Sommando il valore di tutti i beni finali
    prodotti dalleconomia
  • Adottando il metodo del valore aggiunto (la
    differenza tra il valore del bene alla fine e
    allinizio del processo produttivo) si sommano i
    valori aggiunti relativi a ogni stadio produttivo

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Il reddito di uneconomia
  • Una sua variazione può essere dovuta
  • A una variazione dei prezzi
  • A una variazione delle quantità prodotte

Il reddito può essere misurato
a prezzi costanti ? permette di valutare gli
incrementi di reddito dovuti alla variazione
della quantità prodotta e pertanto variazioni
reali del reddito
a prezzi correnti
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La crescita economica
  • È importante distinguere tra
  • Crescita effettiva
  • misurata dal tasso di incremento percentuale del
    reddito nazionale
  • Crescita potenziale
  • misurata dal tasso di incremento percentuale del
    prodotto potenziale

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Crescita effettiva e potenziale
  • NEL BREVE PERIODO
  • Se il tasso di crescita potenziale è maggiore di
    quello effettivo ci sarà capacità produttiva
    inutilizzata
  • La crescita effettiva può essere temporaneamente
    maggiore di quella potenziale
  • NEL LUNGO PERIODO
  • Il tasso di crescita effettiva è limitato dal
    tasso di crescita potenziale

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Il ciclo economico
  • La crescita effettiva tende a essere fluttuante
    e descrive un ciclo di espansioni e contrazioni
  • Il ciclo economico è caratterizzato da varie
    fasi
  • Ripresa
  • Espansione
  • Rallentamento
  • Recessione

Reddito nazionale
3
2
4
1
Tempo
24
La crescita effettiva
Le determinanti della crescita effettiva sono
  • NEL BREVE PERIODO
  • La crescita della domanda aggregata
  • NEL LUNGO PERIODO
  • La crescita della domanda aggregata
  • La crescita del prodotto potenziale

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La crescita potenziale
  • Le determinanti della crescita potenziale sono
  • Un aumento delle risorse
  • Un aumento della loro produttività

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Aumento delle risorse
  • Capitale
  • Lavoro
  • Terra e altre materie prime

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Aumento del capitale
  • Un aumento dello stock di capitale fa aumentare
    la produzione
  • Ignoriamo lobsolescenza degli impianti ? lo
    stock di capitale aumenta in misura pari
    allammontare di capitale investito nel periodo
    precedente (I)
  • Il tasso di crescita potenziale dipende dal
    rapporto capitale / prodotto (kK/Y)
  • Se k è costante (perché è costante la
    produttività del capitale e i fattori vengono
    usati in proporzioni fisse) lo è anche il
    rapporto incrementale k?K/?Y (che è pari al
    reciproco della produttività marginale del
    capitale)
  • Il tasso di crescita potenziale dipende anche
    dalla proporzione di reddito nazionale che viene
    investita (iI/Y)
  • Se supponiamo che tutto il reddito risparmiato
    sia investito allora IS (e isS/Y)
  • Il tasso di crescita g è pari a
  • gi/ks/k

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Aumento del lavoro
  • Un aumento della popolazione attiva dovuto a
  • un aumento del tasso di partecipazione
  • un aumento della popolazione totale
  • determina un incremento della produzione
    potenziale

29
Aumento della terra e di altre materie prime
  • La terra è disponibile in quantità fisse e la
    disponibilità di nuovi terreni in uneconomia
    sviluppata è una causa trascurabile dellaumento
    della produzione
  • La scoperta di nuove materie prime genera solo
    crescita di breve periodo

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La legge della produttività marginale decrescente
Se aumenta luso di un solo fattore produttivo, a
parità di tutti gli altri, si manifesta la legge
della produttività marginale decrescente per quel
fattore
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Aumento della produttività marginale dei fattori
Lo spostamento della curva della produttività
marginale di un fattore rappresenta un modo
attraverso cui è possibile evitare di incorrere
nella legge della produttività marginale
decrescente
Il progresso tecnologico ha consentito di
ottenere aumenti della produttività marginale del
capitale Una migliore istruzione e formazione dei
lavoratori ha consentito un miglioramento della
loro produttività
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Politiche a favore della crescita
  • Politiche della domanda
  • mirano a favorire un aumento della crescita
    effettiva per farle raggiungere il livello della
    crescita potenziale
  • Politiche dellofferta
  • cercano di ottenere un aumento della produzione
    potenziale

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La disoccupazione
  • Può essere espressa
  • dal numero di persone disoccupate
  • dal tasso di disoccupazione (il rapporto
    percentuale tra individui disoccupati e totale
    della forza lavoro, costituito dalla somma di
    occupati e disoccupati)

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Chi è disoccupato?
Sono da considerarsi disoccupati coloro che sono
in età lavorativa, sono senza lavoro, ma
vorrebbero lavorare agli attuali salari e
stipendi di mercato e stanno cercando attivamente
un lavoro
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Il mercato del lavoro
  • Offerta di lavoro (SL)
  • è costituita dal numero di lavoratori disposti
    ad accettare un lavoro per un dato salario reale.
    È rappresentata da una curva relativamente
    anelastica
  • Domanda di lavoro (DL)
  • è data dal numero di lavoratori che le imprese
    sono disposte ad assumere a un dato salario
    reale. È rappresentata da una curva decrescente

SL
EQUILIBRIO SUL MERCATO DEL LAVORO
Salario reale medio
we
DL
le
N. di lavoratori
36
Disoccupazione di disequilibrio
In corrispondenza del livello di salario reale w1
cè eccesso di offerta di lavoro
DISOCCUPAZIONE DI DISEQUILIBRIO
SL
Salario reale medio
w1
we
  • Si ha disoccupazione di disequilibrio

DL
le
N. di lavoratori
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Condizione affinché vi sia disoccupazione di
disequilibrio
  • Lofferta di lavoro deve essere superiore alla
    domanda di lavoro
  • Il salario deve essere rigido non è possibile un
    rapido aggiustamento al livello del salario reale
    di equilibrio

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Disoccupazione di equilibrio
Anche in corrispondenza dellequilibrio non tutti
i lavoratori saranno disposti a lavorare al
salario corrente e resteranno disoccupati in
attesa di un posto migliore
SL
N
DISOCCUPAZIONE DI EQUILIBRIO
Salario reale medio
we
  • La disoccupazione di equilibrio è data dalla
    differenza tra forza lavoro totale (N) e offerta
    di lavoro

DL
le
N. di lavoratori
39
Cause della disoccupazione di disequilibrio
  • Disoccupazione da salario reale
  • Disoccupazione da carenza di domanda
  • Crescita dellofferta di lavoro

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Cause della disoccupazione di equilibrio
  • Disoccupazione frizionale
  • Disoccupazione strutturale
  • dovuta a variazioni della domanda
  • disoccupazione tecnologica
  • Disoccupazione stagionale

41
Domanda e offerta aggregata
Il livello di produzione e i prezzi in
uneconomia sono determinati dallinterazione tra
domanda aggregata e offerta aggregata
42
Domanda aggregata
È data dal livello totale di spesa per lacquisto
di prodotti nazionali
  • È rappresentata da una curva decrescente nel
    piano (Y, p)
  • Con un aumento dei prezzi si avrà incentivo a
    consumare meno beni nazionali e a importare di
    più diminuiranno anche le esportazioni
  • Un aumento del prezzo provoca una riduzione del
    potere di acquisto dei consumatori che si
    sentiranno più poveri e consumeranno di meno
  • Se aumentano i prezzi, a parità di domanda, gli
    individui avranno bisogno di più denaro. Con
    unofferta di moneta data si determina un aumento
    dei tassi di interesse che provoca una
    diminuzione degli investimenti

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Offerta aggregata
È data dalla produzione totale nelleconomia
  • È rappresentata da una curva crescente nel piano
    (Y, p)
  • I prezzi dei fattori produttivi (particolarmente
    il lavoro) non crescono rapidamente quanto i
    prezzi dei beni allaumentare dei prezzi,
    diminuisce il salario reale pagato dalle imprese
    e pertanto aumenta la loro redditività. Ciò le
    induce a espandere la produzione

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Lequilibrio macroeconomico
Si ha nel punto di intersezione tra domanda e
offerta aggregata
Yo
  • Variazioni nel livello dei prezzi provocano
    movimenti lungo le curve di domanda e di offerta
    aggregata
  • Variazioni delle componenti della domanda e
    dellofferta aggregata provocano spostamenti
    delle rispettive curve

E
Livello dei prezzi, p
Yd
Prodotto nazionale, Y
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Il tasso di inflazione
Il tasso di inflazione misura laumento
percentuale annuo del livello medio dei prezzi
Di solito vengono considerati i prezzi al
consumo, ma è possibile calcolare il tasso di
inflazione con riferimento anche ad altri tipi di
prezzo
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Cause dellinflazione
  • Inflazione da domanda
  • Inflazione da costi
  • Inflazione strutturale

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Inflazione da domanda
È causata da aumenti continui della domanda
aggregata
p
Yo
Tali aumenti determinano sia aumenti dei prezzi
che della produzione. Quanto minore è la
capacità produttiva inutilizzata (quanto più si è
vicini alla produzione potenziale) tanto più
aumenti del reddito si riflettono in aumenti dei
prezzi
p2
p1
Yd2
Yd1
Y
Y1
Y2
48
Inflazione da costi
È associata a aumenti continui dei costi per
produrre una data quantità di prodotto
p
Yo2
Yo1
Tali aumenti determinano sia aumenti dei prezzi
che diminuzioni della produzione. Quanto più è
anelastica la domanda aggregata tanto più le
imprese saranno in grado di scaricare i maggiori
costi sui consumatori
p2
p1
Yd
Y
Y1
Y2
49
Tipi di inflazione da costi
  • Inflazione da salari
  • Inflazione da profitti
  • Inflazione importata

50
Limportanza del ruolo delle aspettative
Nel prendere le decisioni gli individui tengono
conto del tasso di inflazione atteso
Quanto maggiore è il tasso di inflazione atteso
tanto maggiori saranno gli aumenti di salari e
prezzi e quindi il tasso effettivo di inflazione
51
Tasso di interesse nominale e reale
  • Il tasso di interesse nominale è il tasso di
    interesse in termini monetari
  • Il tasso di interesse reale è il tasso di
    interesse in termini di beni

52
Lequazione di Fisher
È una relazione che collega il tasso di interesse
nominale e quello reale attraverso il tasso di
inflazione atteso tasso di interesse reale
tasso di interesse nominale tasso di inflazione
atteso
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