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Diapositiva 1

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Title: Diapositiva 1 Author: ROSSANO ROSSI Last modified by: Ste Created Date: 11/1/2005 1:33:05 PM Document presentation format: Presentazione su schermo – PowerPoint PPT presentation

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Title: Diapositiva 1


1
Uomini giusti nel Gulag
2
G U L A G
Glavnoe Upravlenie Lagerej
Amministrazione generale dei campi
Il termine identifica lintero sistema sovietico
di lavoro forzato in tutte le sue forme e
varianti campi di lavoro, campi di punizione,
campi per criminali comuni e politici, campi
femminili e campi per bambini, campi di transito
GULAG complessivo sistema repressivo sovietico
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G U L A G
Qualche dato per capire di cosa stiamo parlando
Campi di concentramento oltre il migliaio
Tra il 1929 e il 1953 i cittadini sovietici che
passarono nei Gulag 18.000.000
Tra il 1930 e il 1948 i cittadini sovietici
condannati al confino speciale 6.000.000
MORTI per esecuzioni o per le condizioni di vita
nei Gulag 10/12 milioni
Fonte dei dati A. Applebuam Gulag Mondadori
2003
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GULAG
LAGER
I lager creati prima come campi di lavoro
divennero veri e propri campi di sterminio per
lattuazione della soluzione finale questo non
succede per i campi sovietici..
I gulag erano campi di lavoro forzato non
finalizzati allo sterminio ma alla costruzione di
opere per lo Stato
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Nel NAZISMO
Nel Totalitarismo SOVIETICO
Leliminazione veniva affidata più alla selezione
naturale, dove i più deboli lentamente
soccombevano freddo, fame, malattie il tempo
delleliminazione era più lento e dilatato in
anni di umiliazione
Leliminazione avveniva per via artificiale nelle
camere a gas .. Il tempo che intercorreva tra la
detenzione e la morte era generalmente rapido .
Per questo i Racconti di Kolyma sono
attraversati da un pessimismo esasperato,
espresso nellodissea continua del prigioniero,
che vede attorno a sé, nel campo, consumarsi la
perdita della speranza, come se prima di morire
dovesse assistere alla morte dellumanità per un
tempo insopportabilmente lungo .
6
GULAG
LAGER
Il sopravvissuto della Shoah aveva difficoltà nel
dopoguerra a raccontare la sua vicenda, perché
sembrava impossibile riuscire ad esprimere tutto
lorrore di Auschwitz .
Il sopravvissuto del Gulag non poteva parlare in
Unione Sovietica, perché lo Stato glielo vietava
. E per molti anni ancora ..
Salamov avvertiva la stessa angoscia di Primo
Levi quando osservava che ciò che aveva visto e
vissuto a Kolyma un uomo non lo avrebbe dovuto né
sapere, né vedere tanto era stata orribile
lesperienza .. con la differenza che Primo
Levi interveniva a convegni e parlava nelle
scuole, girava il mondo per raccontare Salamov
invece, dopo 17 anni di prigionia, doveva ancora
sfidare le autorità per preservare con i suoi
racconti la memoria di quanto aveva visto e
vissuto
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Chi sono i nemici ?
Nel Lager venivano imprigionati ed eliminati
coloro che, secondo lideologia nazista,
appartenevano ad una razza inferiore e quindi non
era degno di vivere
Nei Gulag vengono imprigionati i nemici del
popolo, coloro che non erano completamente
allineati con lideologia del potere Stalinista
In entrambi i sistemi le vittime erano state
escluse, per scelta politica e ideologica,
dallappartenenza al genere umano
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I GIUSTI nel totalitarismo sovietico
E la persona che ha cercato disperatamente di
astenersi dal fare il male agli altri, quando il
sistema obbligava con ogni sorta di ricatto
fisico e morale a denunciare i propri colleghi,
amici o familiari, e per questo ha pagato un
prezzo altissimo.
Di fronte alla minaccia di finire nei lager
sovietici molti congiunti accettavano di
diventare spie e delatori dei propri cari
Salamov fu lasciato dalla moglie e ripudiato
dalla figlia
Nel caso della Shoah il bene si esprimeva
nellaiuto, quasi sempre rischiosissimo, che un
uomo offriva ad un altro uomo in pericolo.
Nel terrore staliniano invece il BENE era una
scelta di ASTENSIONE, il rifiuto di diventare un
anello del male nei confronti dellaltro
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La memoria dei giusti nel GULAG
Osip Mandelstam 1891-1938
Varlam Salamov 1907-1982
Pavel Florenskj 1882-1937
Vasilij Grossman 1905-1964
Gustav Herling 1919-2000
Anatolij Marcenko 1938-1986
Aleksandr Solzenicyn 1918
Aleksander Ginzburg 1936-2002
10
La memoria dei giusti nel GULAG
Italiani perseguitati in URSS
Dante Corneli 1900-1990
Vincenzo Baccalà 1893-1937
Edmondo Peluso 1882-1942
Emilio Guarnaschelli 1911-1938
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EMILIO GUARNASCHELLI
Nasce a Torino il 30 luglio 1911
Fiducioso nellideologia sovietica parte con
entusiasmo per la Russia nel 1932
Deluso dalla realtà sovietica tenta di tornare in
patria ma ignorato dallambasciata italiana viene
arrestato in Russia nel 1935
Deportato 3 anni a Pinega (circolo polare)
Muore il 14 aprile 1939sepolto sotto la terra
gelida in estremo oriente.
12
EMILIO GUARNASCHELLI
Emilio è uno delle centinaia di militanti
comunisti italiani scomparsi in Urss durante gli
anni cupi dellera staliniana
Giovane idealista non esita ad esprimere la sua
delusione per la realtà dello stato sovietico
Calunniato, perseguitato, costretto
allisolamento, Emilio non sa rassegnarsi al
silenzio né è disposto ad accogliere le ripetute
sollecitazioni a un atto di genuflessione
Negli interrogatori Emilio risponde in modo
evasivo . si limita a fare i nomi di persone che
sono già al sicuro in Francia o in Spagna .
evita di fare i nomi di altri compagni .
Nonostante le torture, le sofferenze e
labbandono ..
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EMILIO GUARNASCHELLI
Il destino di Emilio non sarebbe mai stato
conosciuto se una donna minuta, giovane che aveva
condiviso straordinari momenti damore nel Gulag
di Pinega, non avesse lottato tutta la vita per
conservarne la memoria
le lettere di Emilio sono il grido lanciato da
un ragazzo della base, un operaio. Sono le lettre
di qualcuno che non è tornato perché non ha
accettato di subire il rullo compressore che
voleva far tacere la libertà ai tempi di Stalin.
Ha lottato per questa libertà con i poveri mezzi
delluomo solo, consapevole della propria
responsabilità.
Nella Masutti è rimasta a fianco del suo uomo
fino al sacrificio finale e ne ha testimoniato la
profonda dignità
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EDMONDO PELUSO
Nasce a Napoli nel 1882
Giramondo, uomo dai mille mestieri, si schiera
con la rivoluzione dottobre.
Deciso oppositore dei fascismi ovunque si
trovassero, sceglie la militanza politica nei
vari partiti operai europei
iscritto al partito comunista italiano giunge a
Mosca nel 1922 per il quarto congresso
dellInternazionale.
Nel 1938 viene arrestato e nel 1940 condannato
per spionaggio e deportato in Siberia
31 gennaio 1942 viene condannato alla pena di
morte tramite fucilazione
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EDMONDO PELUSO
Edmondo ha una storia diversa da altri compagni
di partito
Aveva viaggiato, conosceva il mondo, si era
formato sulla strada ribelle alle regole, amante
della libertà
Un cittadino del mondo, militante, finito in
prigione in tutti paesi che attraversava
Arrestato con la falsa accusa di
controspionaggio rifiuta la logica
dellammissione della colpa. Nonostante le
torture subite, non cede alla delazione e non si
piega alla denuncia dei compagni, riuscendo a
dimostrare la falsità delle accuse.
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EDMONDO PELUSO
in Urss non cè alcun socialismo, ma esistono
degli esperimenti folli il popolo sovietico è
circondato da un mare di lacrime, di dolori e
privazioni . Non appena avrò la possibilità
aprirò gli occhi ai miei compagni (marzo 1937)
brani dalle lettere di Peluso
Io ancora una volta protesto contro questi metodi
inauditi di inchiesta, contro le torture subite,
contro due anni di detenzione di un innocente che
può dimostrare la sua non colpevolezza.. Tutta
la mia vita è stata consacrata alla causa del
proletariato in tutti i paesi dove ho operato è
rimasta traccia della mia onestà politica e
personale . non posso non riflettere
amaramente sulla ingratitudine della mia seconda
madre lUrss .voglio sperare che i giudici
sovietici sapranno finalmente riconoscere la mia
innocenza (ottobre 1939)
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DANTE CORNELI
nacque a Tivoli, il 6 maggio 1900, da famiglia
operaia
Nel primo dopoguerra fu uno degli organizzatori
del del Psi diventandone segretario.
Nell'aprile del 1922, coinvolto in un conflitto a
fuoco con un gruppo di fascisti, in cui rimase
ucciso il segretario del fascio di Tivoli, lasciò
lItalia
Nel settembre del 1922 arrivò Mosca dove, al pari
di molti altri antifascisti, trovò rifugio e
lavoro. Partecipò alla politica iscrivendosi al
partito comunista sovietico
Nella seconda metà degli anni venti, quando
Stalin stava affermando la propria leadership
assoluta, dividendo e sconfiggendo i suoi nemici
uno ad uno, Corneli, aderì all'apposizione, il
raggruppamento composto da Trotsky, Bucharin e
Zinoviev.
Questo sarà la causa della sua rovina
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DANTE CORNELI
Quando Stalin fu saldamente al potere senza più
timore di concorrenti, l'aria per gli ex
oppositori cambiò. Anche Corneli fu arrestato nel
1936 ed inviato ai lavori forzati in gulag in
Siberia, dove si rimase fino al 1948
Nemmeno successivamente fu definitivamente
libero, ma costretto alla residenza forzata,
ovvero confinato in una località scelta dalla
polizia.
Il 5 marzo 1953 moriva Stalin e nel giugno 1954
veniva emanata la tanto attesa amnistia generale
per i detenuti politici. Nel 1956, Corneli,
divenne finalmente libero, avendo chiesto e
ottenuto la cittadinanza sovietica e potendo così
usufruire dell'amnistia.
Dopo un primo e secondo viaggio fatto in Italia,
nel 1970 ne faceva un terzo, non facendo più
ritorno venendo ospitato dalla sorella a Tivoli.
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DANTE CORNELI
Dante Corneli, tornato dunque in Italia nel 1970
dopo oltre venti anni di detenzione e confino in
unione sovietica, è il personaggio che più si è
battuto, con scarsi mezzi e una volontà
incontrollabile, perché fosse sconfitta l'omertà
che circondava la storia dell'emigrazione
italiana dell'unione sovietica.
Ha dedicato gli ultimi anni della sua vita a far
conoscere la verità sulle nostre vittime in
unione sovietica ma, non appena si è messo a
raccontare la verità su Stalin, Togliatti e gli
altri stalinisti, è stato emarginato e
minacciato, infatti, pochi volevano stare a
sentire quelle verità troppo scomode.
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Storie di Donne
Di fronte alla minaccia di finire nel lager
sovietico molti congiunti accettavano di
diventare spie e delatori di molti cari
Ci sono più esempi di donne straordinarie che
hanno scelto lamore che hanno resistito ai
ricatti degli agenti di polizia politica
Alcuni esempi
Elena Bonner
Nadezda Jakovlvna
Esempi Italiani
Pia Piccioni
Nella Masutti
21
NARRATORI DEL GULAG
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