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Diapositiva 1

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Healt Help Our Che cos l idrogeno? L'idrogeno (dal greco :acqua; la radice / significa generare quindi generatore d'acqua) il primo ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Diapositiva 1


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Healt
Help
Our
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Che cosè lidrogeno?
  • L'idrogeno (dal greco ?d??acqua la radice
    ?e?/??? significa generare quindi generatore
    d'acqua)è il primo elemento della tavola
    periodica, ha come simbolo H e come numero
    atomico 1. L'idrogeno è l'elemento più leggero e
    più abbondante di tutto l'universo osservabile. È
    presente nell'acqua (11,19) e in tutti i
    composti organici e organismi viventi ed è
    occluso in alcune rocce, come il granito. Può
    assumere solo due numeri di ossidazione nei
    propri composti binari, i cosidetti idruri
    quando lelemento con cui si lega è un
    non-metallo e può avere quindi un numero di
    ossidazione negativo, latomo di H assume un
    numero di ossidazione 1 .
  • Quando l'elemento con cui si lega è un metallo,
    che può avere numero di ossidazione solo
    positivo, allora latomo di H assume numero di
    ossidazione -1

LEGAME AD IDROGENO Nasce quando latomo di
idrogeno forma una molecola insieme ad un
elemento molto più elettronegativo di lui, che
rende la molecola in questione polarizzata,
facilitando un legame di tipo elettrostatico tra
latomo di idrogeno e la molecola adiacente ( per
esempio con H2OHF e NH3).
È una molecola molto stabile e che necessita di
elevate temperature per reagire
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  • PERCHE' PROPRIO L'IDROGENO?
  • COME SI OTTIENE?
  • Può essere utilizzato in tutti gli input
    energetici, compreso lo stoccaggio
  • è il miglior combustibile conosciuto
  • la sua combustione è pari a 3 volte il calore
    sviluppato dal petrolio
  • dalla sua combustione si produce vapore acqueo e
    nessun gas che danneggino l'ambiente
  • essendo l'elemento più diffuso in natura se ne
    può sfruttare un'elevata quantità
  •  COME PUO'ESSERE UTILIZZATO?
  • nei MOTORI A COMBUSTIONE INTERNA per ridurre
    le emissioni rispetto ai carburanti
    convenzionali, evitando la produzione di
    monossido di carbonio e di idrocarburi
    incombusti.
  • nelle CENTRALI TERMOELETTRICHE per utilizzare
    al meglio le caratteristiche dell'idrogeno come
    combustibile attraverso macchinari altamente
    sviluppati
  • nelle CELLE A COMBUSTIBILE peri convertire in
    modo diretto e continuo l'energia chimica di un
    combustibile in energia elettrica, producendo
    inoltre calore e acqua.
  • La produzione dell'idrogeno può essere attuata
    attraverso 3 procedimenti differenziati
    TERMOCHIMICI  consentono di estrarre l'idrogeno
    utilizzando energia termica ELETTROCHIMICI 
    consentono di estrarre l'idrogeno utilizzando
    corrente elettrica BIOCHIMICI  consentono di
    estrarre l'idrogeno utilizzando organismi (alghe,
    microrganismi, batteri,...).Ma sono le fonti
    energetiche ad alimentarli quindi è necessario
    fare una distinzione IDROGENO PRODOTTO DA
    FONTI NON RINNOVABILIGas Naturale, Carbone,
    Prodotti Petroliferi, NucleareIDROGENO PRODOTTO
    DA FONTI RINNOVABILISistema eolico,termico,idric
    o e solare

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VARIE UTILITA
EVENTUALI PERICOLI   La poca familiarità con
questo vettore porta ad applicare condizioni
particolarmente restrittive per la sua
utilizzazione, difatti questo gas è meno
infiammabile della benzina e la sua temperatura
di autoaccensione è di circa 550 C, contro i
230-500 C della precedente. Lidrogeno è il più
leggero degli elementi (quindici volte meno
dellaria), e perciò si diluisce molto
rapidamente in spazi aperti. È praticamente
impossibile farlo detonare, se non in spazi
confinati. Per individuare concentrazioni potenzia
lmente pericolose si utilizzano sensori che
possono facilmente comandare adeguati sistemi di
sicurezza. Quando brucia, lidrogeno si consuma
molto rapidamente, sempre con fiamme dirette
verso lalto e caratterizzate da una radiazione
termica a lunghezza donda molto bassa, quindi
facilmente assorbile dallatmosfera. È stato
calcolato, facendo uso di dati sperimentali, che
lincendio di un veicolo a benzina si protrae per
20-30 minuti, mentre per un veicolo ad idrogeno
non dura più di 1-2 minuti . La bassa radiazione
termica fa sì che esistano poche possibilità che
materiali vicini possano essere a loro
volta incendiati, riducendo così,anche il
pericolo di emissioni tossiche. Lidrogeno, al
contrario dei combustibili fossili, non è
tossico, né corrosivo ed eventuali perdite dai
serbatoi non causano problemi di inquinamento del
terreno o di falde idriche sotterranee  
  • ECONOMIA AD IDROGENO
  • L'idrogeno brucia combinandosi con
    l'ossigeno, e il prodotto della combustione è
    costituito da acqua pura. Questo ha convinto
    molti che l'idrogeno, combustibile pulito per
    eccellenza, possa costituire la soluzione ideale
    dei problemi dell'energia.Ma l'idrogeno non è una
    nuova fonte di energia, ma al più un mezzo per
    immagazzinarla e trasportarla tra tutti,però,
    forse il più costoso e meno pratico.Una cella a
    combustibile è in grado di trasformare l'idrogeno
    in elettricità con un rendimento superiore al
    50, ma costa circa 100 volte di più, a parità di
    potenza, di un normale motore d'automobile. La
    distribuzione e l'immagazzinamento di questo gas
    comporta grosse difficoltà tecnologiche e
    infrastrutturali in quanto a causa della sua
    bassa densità occorrerebbero 15 autobotti per
    trasportre la stessa quantità di energia
    contenuta in un'autocisterna di benzina.Sebbene
    la maggior parte delle persone percepisca
    l'idrogeno e le celle a combustibile come una
    tecnologia alternativa per i mezzi di trasporto,
    i veicoli saranno probabilmente l'ultima delle
    sue applicazioni

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AUTO AD IDROGENO LA SALVEZZA DELL'AMBIENTE
  • Da anni ormai si parla di utilizzare
    lautomobile ad idrogeno, si compiono ricerche e
    si investe molto su questa tecnologia. Oggi
    finalmente lauto ad idrogeno é diventata realtà.
    Moltissime case automobilistiche (Mercedes,
    Volvo, FIAT, Toyota, Hyundai..) hanno prodotto
    alcuni esemplari che dal 2020 saranno reperibili
    sul mercato. Un mercato che oggi non potrebbe
    competere con quello delle normali automobili a
    causa dei costi troppo elevati

    per le infrastrutture
    necessarie ma con la progressiva diminuzione dei
    costi della produzione
    e laumento del prezzo del petrolio il
    mercato delle auto a idrogeno diverrà nel giro
    di un decennio
    conveniente oltre che per lambiente anche per le
    tasche dei
    consumatori. Nello
    specifico come funziona una macchina ad idrogeno?
    Lidrogeno é un

    vettore energetico, in quanto si può produrre
    sfrut-tando altre fonti energetiche (idrocarbu-
  • ri, energia nucleare, energie rinnovabili quali
    vento, sole,acqua, biomasse).Immagazzinando
    in esso una tale energia che
    può così essere portata in giro come un semplice
    gas e successiva-
  • mente recuperata. Allinterno di unautomobile
    per mezzo delle cosiddette celle a combusti-
    bile l'idrogeno reagendo con
    l'ossigeno converte lenergia prodotta in
    elettricità. In questo caso
  • si ha un processo pulito, nel senso che da un
    punto di vista chimico il risultato del processo
    é 
  • vapore acqueo niente gas inquinanti, niente
    polveri.
  • QUALI SONO GLI OSTACOLI?
  • Vi sono diversi impedimenti che si oppongono
    alla penetrazione del veicolo a idrogeno. Le
    principali barriere sono tecnologiche,
    strutturali,economiche, normative, di
    accettazione sociale. Tra i problemi tecnologici,
    il sistema daccumulo dellidrogeno a bordo è uno
    dei più critici in condiziona pesantemente
    lautonomia del veicolo rispetto ai concorrenti
    convenzionali causa delleccessivo peso e
    ingombro dei serbatoi attuali. È pertanto
    necessario operare una del contenuto di platino
    nei catalizzatori e, in prospettiva, lutilizzo
    di nuovi materiali di costo inferiore. Fra gli
    ostacoli strutturali si può includere la mancanza
    di una rete di stazioni di rifornimento e avvio
    della realizzazione delle infrastrutture di
    distribuzione appare unoperazione complessa da
    attuarsi i produttori di autoveicoli, sia per
    lincertezza sulla redditività dellinvestimento
    sia per quanto riguarda la scelta delle
    tecnologie di produzione dellidrogeno, la fonte
    da usare e la modalità dapprovvigionamento
  •  

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Il problema dello stoccaggio dell'idrogeno
  • IDROGENO PRODOTTO DA AMIDO ED ENZIMI 
  • La rivista scientifica "Plos One" ha
    recentemente pubblicato una scoperta degli
    scienziati del Virginia Tech, dell'Oak Ridge
    National Laboratory (Ornl) e dell'University of
    Georgia, che utilizzando alcuni enzimi come
    catalizzatori in una miscela di acqua e amido
    sono riusciti a produrre automaticamente
    idrogeno.Come noto, non esiste sulla Terra allo
    stato libero ma soltanto combinato con altri
    elementi e l'utilizzo delle fonti fossili e del
    gas naturale non riduce sensibilmente l'emissione
    globale di CO2. Per questa ragione la scoperta di
    nuove fonti produttive basate sulle energie
    pulite è da considerarsi una buona notizia.
    Gli scienziati della Virginia Tech hanno
    utilizzato una combinazione di 13 enzimi che non
    si ritrovano insieme in natura, in grado di
    convertire polisaccaridi e l'acqua in idrogeno.
    La loro scoperta nasce dalla diretta osservazione
    della natura. I polisaccaridi come la cellulosa e
    l'amido sono normalmente usati nei processi
    vegetali dalle piante per conservare energia. Il
    contatto diretto con gli enzimi consente di
    produrre energia, biossido di carbonio e
    idrogeno. Il processo ha il vantaggio di poter
    avvenire in condizioni ambientali normali di
    temperatura e pressione. Secondo gli scienziati è
    possibile concepire un'automobile in grado di
    produrre e consumare idrogeno utilizzando come
    materia prima direttamente gli elementi primari
    nel serbatoio. In altre parole, invece di fare il
    pieno a idrogeno un'automobile può fare il pieno
    di amido e produrre così l'idrogeno per far
    funzionare il motore. Un normale serbatoio auto
    con una capienza di 45 litri può contenere 27 kg
    di amido necessari per produrre 4 kg di idrogeno
    e percorrere circa 300 miglia
  • Il sistema basato sugli enzimi riduce il problema
    di stoccaggio e distribuzione dell'idrogeno. Non
    necessita di alte temperature per la produzione
    dell'idrogeno o di basse temperature per il suo
    stoccaggio. Inoltre, l'amido avendo natura
    vegetale è assimilabile alle energie rinnovabili
    e può essere facilmente prodotto ovunque. Il
    cammino verso l'era dell'idrogeno non segue
    un'unica via. Questa ricerca si aggiunge pertanto
    a tutte le altre, avvicinandoci tutti un po di
    più alla rivoluzione blu del terzo millennio.

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Lutilizzo dellH nel tempo
  • Lutilizzo dellidrogeno come combustibile era
    già conosciuto nella metà del secolo scorso. Per
    molti lidrogeno è ancora legato ai ricordi dei
    primi dirigibili tedeschi, i mitici Zeppelin, 
    divenuti memorabili per le crociere
    transoceaniche che compievano. Tra questi
    ricordi, purtroppo, ve ne sono alcuni anche
    tragici.Infatti, per sottolineare la pericolosità
    dellidrogeno, molto spesso si ricorda la
    tragedia del dirigibile Hindenburg, che si
    incendiò e precipitò al suolo nel 1937. Ad
    unanalisi più accurata si notò che, in realtà,
    la presenza dellidrogeno non era stata la causa
    principale dellaccaduto. Infatti, recenti studi
    tendono ad attribuire la responsabilità
    dellincendio al rivestimento del dirigibile,
    estremamente infiammabile.Nel corso degli anni,
    il settore in cui si è concentrata la maggior
    parte delle ricerche è stato quello dei
    trasporti. Da decenni, ad esempio, si propone di
    utilizzare nel trasporto aereo lidrogeno al
    posto del combustibile attualmente utilizzato,
    soprattutto perché il peso dellidrogeno risulta
    essere inferiore. Le prime esperienze in tale
    campo risalgono al 1957, quando negli Stati Uniti
    fu costruito un bombardiere B-57 alimentato ad
    idrogeno. 
  • Nel settore del trasporto su gomma, già nei
    primi anni Settanta, un ingegnere
    torinese,Massimiliano Longo, aveva sviluppato un
    sistema per utilizzare lidrogeno nelle
    automobili. Questa possibilità ha poi assunto
    unimportanza strategica con lo sviluppo delle
    celle a combustibile. In realtà, già nel 1839 il
    fisico britannico William R. Grove dimostrò che
    la combinazione elettrochimica di idrogeno e
    ossigeno genera elettricità generare energia
    elettrica in una cella contenente acido
    solforico, dove erano stati immersi due
    elettrodi, costituiti da sottili fogli di
    platino, sui quali arrivavano rispettivamente
    idrogeno ed ossigeno. Tuttavia, le celle a
    combustibile non esaminato fino agli anni
    Sessanta, quando la NASA iniziò a realizzarne
    versioni leggere per alimentare i veicoli
    spaziali.
  •  

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  • Cosa si verifcò utilizzando l'H in campo
    militare?
  • Oltre che per fini pacifici, lidrogeno venne
    utilizzato anche nel settore militare. Gli
    Americani finanziarono le ricerche per un nuovo
    tipo di ordigno dalle potenzialità distruttive
    ancora maggiori della bomba atomica. Il progetto,
    affidato ad un gruppo di scienziati diretto
    da Edward Teller, portò alla realizzazione di una
    nuova generazione di bombe, dette H o
    all'idrogeno, la cui potenza distruttiva era
    eccezionale, come dimostrò la prima esplosione
    sperimentale, fatta il 1 novembre 1952
    nell'isoletta di Eniwetok nell'arcipelago delle
    Marshall (Pacifico settentrionale). L'ordigno,
    che pesava 65 tonnellate, scavò un cratere largo
    3 chilometri e profondo 800 metri, cancellando
    praticamente l'isola. Tali bombe non sono mai
    state usate in guerra, ma sono stati effettuati
    vari test sperimentali con molti effetti
    indesiderabili e per ridurre questi pericoli che
    nell'agosto del 1963 gli Stati Uniti, l'Unione
    Sovietica e la Gran Bretagna firmarono un
    trattato che bandiva gli esperimenti con
    qualsiasi tipo di arma nucleare nell'atmosfera
    nello spazio o sott'acqua. . MA in sostanza
    cos'è la bomba ad idrogeno? è una bomba a
    fissione in cui una normale bomba atomica , che
    serve da innesco, viene posta all'interno di un
    contenitore di materiale fissile insieme ad atomi
    leggeri. Quando la bomba A esplode, innesca la
    fusione termonucleare dei nuclei degli atomi
    leggeri questo processo provoca a sua volta la
    fissione nucleare del materiale che la circonda
    (solitamente la reazione di fissione corrisponde
    a 2/3 della potenza totale, mentre quella di
    fusione ad 1/3).
  •  
  • Quali sono le conseguenze?
  • I raggi dovuti allo scoppio della bomba a
    implosione  riscaldano l'intero nucleo, mentre le
    protezioni prevengono una detonazione prematura
    provocando un forte aumento di pressione che
    comprime il deuteruro solido comincia un
    processo di fissione nella canna di plutonio con
    emissione di radiazioni e neutroni e insieme al
    litio si forma il trizio ora si verifica la
    fusione
  • i seri danni che provoca
  • onda di calore fino a 320 milioni di kelvin  in
    corrispondenza del punto di detonazione
  • onda d'urto
  • emissione di radiazioni  (direttamente con
    l'esplosione e tramite successivo Fallout
     radioattivo)
  • effetto EMP  (Electro Magnetic Pulse), scoperto
    solo a partire da alcuni test nucleari dei
    primi anni sessanta

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Cosa fa lEuropa per garantire lo sviluppo?
  • In Europa è in atto un'intensa attività di
    ricerca industriale su numerose varianti di pile
    a combustibile che potranno essere sfruttate sia
    per i motori elettrici delle automobili che per
    le centrali di elettricità e di calore.
    Fortunatamente la produzione energetica
    sostenibile appare promettente sia dal punto di
    vista scientifico che finanziario. Da quasi
    quattro decenni l'Europa ha avviato un vasto
    sforzo di ricerca sulla fusione che attualmente
  • è oggetto di una vasta cooperazione mondiale
    (ITER) che intende
  • terminare il primo reattore sperimentale.
    Nellottobre 2002, è stato
    creato un gruppo di qualificati ricercatori
    con il compito di definire un
    programma e le priorità per promuovere la
    diffusione e lutilizzo
    dellidrogeno. Nel giugno 2003 a Bruxelles è
    stato da questi presenta-
    to un documento sulla
    Visione Europeache, di pari passo con lo svi-
    luppo
    delle celle a combustibile e delle tecnologie
    correlate, prevede
    che intorno al 2050 lidrogeno
    prodotto da fonti rinnovabili rivestirà
    un ruolo importante nella
    produzione di energia.

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E litalia?
  • COSA STA FACENDO?
  • In Italia la disponibilità di un vettore
    energetico rappresenterebbe una vera e propria
    salvezza in quanto potrebbe risolvere il problema
    della dipendenza dalle importazioni di gas e
    petrolio aspirando così a una posizione
    competitiva in questo business. Il guadagno non
    consisterebbe solo nell'aspetto finanziario ma
    anche in quello ambientale che risulta
    altrettanto importante favorendo così il
    conseguimento degli obbiettivi previsti dal
    Protocollo di Kyoto.
  • C' è qualche speranza di vedere un'auto a
    idrogeno! 
  • un'importante svolta è stata segnata nel luglio
    del 2006 quando è stata inaugurata la prima
    stazione europea con impianto a idrogeno
    nell'area di servizio Agip di Grecciano.
  • Secondo un'attenta valutazione questa stazione è
    in grado di garantire 433 pieni allanno, il
    che equivale a rifornire 4 veicoli che percorrano
    annualmente 10.000 chilometro, l'idrogeno è
    ottenuto attraverso l'energia ricavata da
    pannelli fotovoltaici e tre pale eoliche . A
    questa piccola centrale denergia rinnovabile
    verrà presto affiancato un sistema di generazione
    da 30 Kw alimentato a gas naturale e utilizzato
    per il condizionamento dei locali.

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IL MONDO DELLA RICERCA
  •  
  • Hydrogen (f)or Life è un organizzazione di
    protesta che tutela  lo sviluppo delle tecniche
    naturali di produzione dell'idrogeno. Il
    movimento, nato da un'iniziativa di ricercatori
    dell'Università di Montreal ed attivisti
    canadesi, ha ricevuto immediato consenso da parte
    di diversi rappresentanti del mondo dello
    spettacolo come Sting , Max Philip Navarro , Hal
    Ozsan , Val Kilmer , e Serj Tankian . Gli
    studiosi ritengono, infatti, che i brevetti per
    l'ottenimento pulito dell'idrogeno, siano stati
    insabbiati dai grandi centri di potere, legati a
    doppio filo con le lobby del petrolio e le
    relative speculazioni economiche. Attualmente
    tutto si sta realizzando secondo le previsioni
    degli studiosi. I ricercatori ritengono che le
    lobby abbiano spostato le loro mire sulle risorse
    idriche del nostro pianeta, e che sia in corso
    una vera e propria corsa all'accaparramento dei
    corsi d'acqua in vista della successiva
    imposizione dell'economia ad idrogeno.
  •  
  • H2U è un'università che intende lavorare in
    stretta relazione con i governi regionali, il
    mondo delle imprese e delle università allo
    scopo di sviluppare una vera e propria Economia
    dellIdrogeno, che richiede una intensa attività
    di ricerca, legata alle esigenze e alle
    caratteristiche territoriali. A questo scopo sono
    già stati sviluppati rapporti con Università,
    Regioni, Camere di Commercio
  • Quali sono e soprattutto a cosa servirebbero le
    piste attualmente seguite dai ricercatori ?
  • -pile a combustibile in fase di sviluppo e
    molto avanzato è un generatore di elettricità
    che sfrutta la reazione tra l'idrogeno e
    l'ossigeno dell'aria per produrre acqua liberando
    elettroni. Tempo previsto 2 decenni!!
  • - fusione di nuclei di idrogeno ancora agli
    inizi copiare in maniera controllata il
    gigantesco processo di produzione di energia che
    avviene nell'universo stellare, che sarebbe
    possibiliìe attraverso la trasformazione di
    nuclei di idrogeno in elio. Eliminerebbe in modo
    radicale l'ipoteca rappresentata dall'esaurimento
    progressivo delle risorse fossili, senza produrre
    emissioni inquinanti.

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 COSA NE PENSANO GIORNALISTI, SCRITTORI E
FILOSOFI?
  •  
  • ''Agisci in modo tale che gli effetti della tua
    azione siano compatibili con la continuazione di
    una vita autenticamente umana
  • IL PRINCIPIO RESPONSABILITA'
  • L'etica della responsabilità viene estesa da
    Hans Jonas nel tempo e nello spazio, poiché egli
    ritiene che le azioni da noi compiute positive o
    non andranno a ripercuotersi su coloro che ltlt non
    sono ancora natigtgt e verso l'intera biosfera che
    dobbiamo tutelare. Hans Jonas ritiene
    assolutamente necessario che sia applicato il
    principio di responsabilità ad ogni gesto a cui
    l'uomo deve far fronte e inserisce la propria
    proposta teorica nel provocatorio progetto della
    fondazione dell'etica nell'ontologia per
    salvaguardare un universo minacciato dalla
    tecnica.
  • Jeremy RifKin ha individuato le modalità della
    sua produzione, attraverso l'elettrolisi
    dell'acqua utilizzando, come metodologia per
    leffettuazione del processo elettrolitico,
    limpiego di energie  rinnovabili e pulite.
  •  
  • Gianni Parrini, comparso sul Quotidiano La
    Stampa in data 10 Marzo 2010
  • Prendi il sole e la pioggia uniscili con il
    nanotech e avrai idrogeno pulito
  • SOGNO DI ORTWIN RUNDE, il quale, invitava i suoi
    concittadini di Amburgo ad immaginare come l'uso
    esclusivo dell'idrogeno,come carburante per i
    trasporti, avrebbe cambiato la qualità della loro
    vita. le strade sarebbero silenziose solo il
    rumore del rotolamento dei pneumatici e il soffio
    del vento, invece del rombo degli scappamenti.La
    città sarebbe pulita, perché le emissioni
    inquinanti sarebbero pressocché ridotte a
    zero..''
  • Andrea Pivatello vuole trasmettere ai lettori un
    quadro definito di quanto è accaduto nel mondo
    dellidrogeno durante il 2009, attraverso una
    fotografia semplice e chiara, ispirandosi in
    questo allintrigante immagine in copertina
    lacqua che accende una luce.

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LIDROGENO SPACCA
Lidrogeno è bello, lidrogeno è sano Lidrogeno
è vita per lessere umano, Lidrogeno è una
scelta di consapevole importanza Che migliorerà
il nostro mondo con costanza. Tu pensa al futuro
con questa risorsa Mentre linquinamento stringe
il pianeta in una morsa Fabbriche, centrali e
traffico incessante, E latmosfera si fa più
pesante. Lidrogeno ci piace Da secoli ci
scaldiamo con il fuoco e con il gas Ma ora anche
lacqua può andare bene per la casa Il
termosifone in pensione se ne andrà Le celle a
combustibile sono la realtà Su 4 ruote non
distruggerò più la natura La benzina me la bevo,
tanto è una bella fregatura Mai più le guerre per
il possesso del petrolio Le macchine non voglio
più il vostro sporco oro. Non vado più dal
benzinaio, strozzino e usuraio Ma metto lacqua
nel motore ed escono bolle di sapone. Dopo
Chernobyl continuiamo a costruire le
centrali Finché le radiazioni non ci faran
spuntare le ali Lidrogeno lo può completamente
rimpiazzare Fateci la bomba ma non usiamo il
nucleare. Ci puoi fare quello che ti
pare Quindi, vattelo a comprare Ma occhio alle
fregature NO ALLE ENERGIE MENO PURE!

Testo scritto da Ferretti, Refrigeri e Sciarra
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  • BEL HAJ AMMAR Sara
  • DE ANGELIS Camilla
  • FERRETTI Yuri
  • REFRIGERI Luca
  • SCIARRA Federico
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