Title: Educazione scolastica
1Educazione scolastica
- I PROGRAMMI SCOLASTICI POSSONO SVOLGERE UN RUOLO
IMPORTANTE NELLA PROMOZIONE DI SANE ABITUDINI
ALIMENTARI
è possibile migliorare le pratiche nutrizionali
che influenzano lo stato di salute, la crescita e
lo sviluppo intellettivo
2Perché la scuola?
- La scuola raggiunge il maggior numero di ragazzi
- Può insegnare ai ragazzi a resistere alle
pressioni sociali - Dopo un appropriato training, gli insegnanti
possono usare le loro abilità istituzionali per
diffondere messaggi di salute - Nelle scuole dove esiste la mensa, è possibile
attuare da vicino una sana alimentazione
3PROGRAMMI SCOLASTICI CHE PROMUOVONO UN
ALIMENTAZIONE SANA E DURATURA
4La scuola non può agire da sola !
- Ovviamente l azione della scuola deve essere
supportata da tutte le altre componenti della
società in grado di influenzare i comportamenti
alimentari e motori.
5- Programmi di governo
- (stato, regione, provincia, comune,
circoscrizione) - Assetto urbanistico/Spazi verdi
- Negozi di alimentari
- Luoghi di ristorazione
- Mass media/pubblicitÃ
- Distributori di bibite/alimenti
- Etichette nutrizionali
- Trasporti
- Impianti sportivi
- Famiglia
6Problematiche che necessitano educazione
alimentare
- Nutrizione insufficiente
- Anemia sideropenica
- Sovrappeso/obesitÃ
- Metodi incongrui di perdita di peso
- Disordini del comportamento alimentare
- Carie dentarie
7SCUOLA E MALATTIE CRONICHE
8Principali malattie croniche in età pediatrica
- asma bronchiale
- difetti visivi o uditivi
- cardiopatia congenita
- convulsioni
- paralisi cerebrale
- distrofia muscolare
- ritardo mentale
- (S. di Down)
- diabete mellito
- artrite idiopatica giovanile (AIG)
- fibrosi cistica (FC)
- emofilia
- Fenilchetonuria (PKU)
- leucemia
- insufficienza renale cronica
9MALATTIE CRONICHE
- Sopravvivenza aumentata per molte malattie
croniche (cardiopatie congenite, insufficienza
renale cronica, fibrosi cistica, leucemia)
10Prevalenza delle condizioni croniche secondo
varie casistiche
Surìs It J Pediatr 2002
11Malattia cronica
Problemi fisici Tensioni familiari Paura del
futuro Problemi scolastici
trattamento
prognosi
12Effetti della malattia sulle attivita' quotidiane
Alimentazione diabete, diete speciali (celiachia, PKU)
Sonno ipoglicemia notturna (DM), difficoltà respiratoria (asma, FC)
Controllo sfinteri enuresi (DM), encopresi (CUC, spina bifida)
Autonomie personali distrofia muscolare, spina bifida, paralisi cerebrale
Attività motorie asma, cardiopatie, malattie neuromuscolari, DM, epilessia, FC, ARG
Attività scolastiche assenze legate alla malattia, sonnolenza dovuta a farmaci (anti-epilettici)
13MALATTIE CRONICHE E LIMITAZIONE MOTORIApossibili
meccanismi
Scarsa crescita fisica Ritardo puberale
Ridotta massa muscolare (astenia)
Limitata funzione respiratoria (asma, FC)
aumentate richieste energetiche
Limitazione motoria
Rischio di perdita di coscienza (DM, epilessia)
Dolore (artrite idiopatica, emofilia)
Terapie concomitanti (meno tempo a disposizione)
Iperprotezione (genitori, insegnanti, medici)
14Psychosocial risks of chronic health conditions
Position Statement AAP 1993
Il trattamento della malattia cronica non deve
essere solamente mirato alla cura specifica della
malattia e degli episodi intercorrenti, ma
dovrebbe essere finalizzato ad ottimizzare le
capacità funzionali, il senso di benessere, la
qualità di vita e lo sviluppo in individui adulti
sani e produttivi
15Malattia cronica interferisce con tutti gli
aspetti del processo di sviluppo
- sviluppo fisico e sessuale
- apprendimento
- Iperprotezione da parte dei genitori
- Limitazioni nelle interazioni sociali
- Interferenza nella frequenza scolastica
16Bambino
- Fino a 7 anni
- Malattia colpa
- Terapie maltrattamenti
- Tensioni, bisogni e disagi dolore
Dopo i 7 anni Maggiore consapevolezza Localizza
i disturbi Persiste il senso di maltrattamento,
punizione, persecuzione
17Bambini affetti
- vanno aiutati ad elaborare e a esprimere tutta l
ansia, la paura, la rabbia - necessitano di un' accurata informazione sulla
malattia e le sue implicazioni sociali. La
conoscenza, riducendo l' incertezza, riduce l'
ansia - Devono essere aiutati a far emergere le loro
capacità , che li possano rendere graditi e
accettati dal gruppo. - Se non possono emergere in attività fisiche, ci
sono altre attività in cui possono esprimersi
(canto, musica, pittura, umorismo, esperto di
storia dello sport, di musica o di programmi
televisivi).
18Adolescenza
epoca di MUTAMENTI
biologici
cognitivi
emotivi
sociali
culturali
Uno degli scopi dell adolescente è quello di
essere normale, cioè uguale ai coetanei Gli
adolescenti con malattia cronica devono provare
di essere normali al contrario dei loro coetanei
sani
19Problematiche dell adolescente con malattia
cronica
- Malattia prolunga la fase di dipendenza dalle
cure - e dal supporto emozionale della famiglia
- NEGAZIONE REGRESSIONE
Immagine corporea insoddisfacente Limitazione
nelle attività quotidiane Isolamento dai
coetanei Senso di colpa per essere di peso alla
famiglia Incertezza del futuro sentimentale e
lavorativo Ansia e depressione
20Indicatori di rischio di scarso adattamento
- Avere pochi amici
- Sentirsi diversi
- Esclusione dalle attività sociali
Comportamenti a rischio fumo, alcool, droghe,
attività sessuale non protetta
21- Tra i 10-13 anni il centro della vita sociale del
bambino tende a spostarsi dal gruppo al migliore
amico. Può essere molto rassicurante confidare in
un amico, discutere apertamente della malattia,
ed essere accettato - E la prima, vera esperienza di attaccamento
fuori dalla famiglia - Condivisione di sentimenti e esperienze aiuta a
diminuire il senso di unicità ed inadeguatezza, e
contribuisce allo sviluppo di rapporti empatici
22la scuola e i coetanei
- La scuola è l' ambiente in cui il bambino impara
gran parte delle regole nei rapporti
interpersonali e sociali necessari per la vita. - Â
- Il bambino con malattia cronica spesso trova
nella scuola l' unica o la maggiore opportunitÃ
sociale o di ricreazione, che non dovrebbe essere
trascurata. - Â
- Spesso, anche nell' ambito scolastico, viene
escluso da molte attività a causa di frequenti
episodi di malattia, restrizioni, reazioni di
genitori e coetanei. - Â
23La maggior parte dei bambini con malattia cronica
ha una normale intelligenza, ma una malattia
cronica o una disabilità fisica possono provocare
problemi causa di insuccesso scolastico
- legati alla malattia
- diminuita attenzione
- assenze scolastiche
- facile stancabilitÃ
- crisi di dolore
- farmaci (agitazione, irritabilità , sonnolenza)
- correlati emotivi
- Â
- genitori Â
- docenti
- coetanei
24Genitori
- riluttanti a collaborare con i docenti per
precedenti esperienze negative - paura di discriminazione o senso di pietà verso
il bambino malato
25Insegnanti
- Tendono a fare delle personali valutazioni, con
approcci spesso sbagliati - La conformazione gracile del bambino o la bassa
statura possono portare l' insegnante a
considerarlo più piccolo - Difficile distinguere se un particolare
comportamento sia l' effetto della malattia
cronica, stress o ansia o indipendente da essa - Possono adottare trattamenti preferenziali,
spesso avallati o richiesti dai genitori.
26Domande sollevate dagli insegnantic
- richiede una dieta particolare?
- Â esistono particolari condizioni di emergenza
che la scuola deve conoscere e saper
fronteggiare? - necessita di un particolare equipaggiamento ?
(sedia a rotelle, tutori)
27Domande sollevate dagli insegnanti
- la condizione richiede una particolare
restrizione fisica? - può partecipare a tutte le attività di
educazione fisica? Ci sono esercizi non
indicati? - Â assume dei farmaci? ha variato recentemente il
dosaggio? Può il farmaco influenzare il
comportamento? - Â
-  vi è necessità di accorciare o modificare l'
orario scolastico?
28compagni
- il bambino che presenta un' individualità , come
quello affetto da malattia cronica, non è
facilmente accettato dal gruppo. - Possibili diversitÃ
- aspetto fisico (bassa statura, malformazioni)
- Necessità di farmaci o di controlli
- diete particolari
- restrizioni fisiche
- bisogno di andare spesso in bagno
29compagni
-
- Funzione importantissima (accettazione e
interazione) - L' approvazione dei coetanei è fondamentale per
aiutare il bambino malato ad uscire fuori dall'
ambito familiare e investire le sue energie
affettive verso un ambiente di bambini di pari
età - I coetanei, in alcuni casi e se non preparati,
possono reagire alla diversità con imbarazzo e
disagio. Spesso temono che il contatto col
bambino malato possa trasmettere loro la
malattia, nascondendo tale timore sotto una
maschera di ostilità -
30Malattie croniche che richiedono attenzione nell
alimentazione
- Celiachia
- Dislipidemie
- Allergie alimentari
- Malattie rare (fenilchetonuria)
- Diabete mellito
31Malattia celiaca
intolleranza permanente al glutine, contenuto nel
frumento, orzo, segale e avena. Danno
intestinale (atrofia dei villi) Prevalenza
11000, forma silente in circa 1150/200.
32Terapia dietetica dieta scrupolosamente priva di
tutti gli alimenti a base di frumento, orzo,
avena e segale per tutta la vita. Consentiti
riso, mais (polenta), patate, legumi, verdure.
Possono essere consumati pasta, pane, biscotti a
base di farine senza glutine. Nessuna
restrizione per quanto riguarda carni, pesci,
uova, formaggi, verdura e frutta.
33Dislipidemie
Aumento patologico dei livelli di colesterolo e/o
trigliceridi. I casi che più frequentemente
riguardano l età pediatrica sono le
ipercolesterolemie su base ereditaria (genetica),
spesso associate ad obesità e alimentazione
scorretta. Rappresentano patologie ad alto
rischio di malattia cardiovascolare precoce
(infarto del miocardio, angina pectoris, ischemia
cerebrale o ictus, vasulopatie periferiche).
34FATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARI
Placca aterosclerotica
35Terapia dietetica Promozione di abitudini
alimentari corrette, rivolte alla qualità più che
alla quantità dei nutrienti. Dieta varia e
gustosa, ricca di fibre. Privilegiare cereali,
legumi, verdura, frutta e pesce, mentre vanno
assunti con moderazione carni magre, prosciutto
crudo o bresaola, uova, latte o yogurth
parzialmente scremato. Tra i condimenti sono
raccomandati l' olio extravergine di oliva e gli
oli vegetali, mentre sono assolutamente
sconsigliati grassi di origine animale (burro,
lardo, strutto) e margarine vegetali.
36Allergie alimentari
Incidenza in aumento (maggiore varietà di cibi,
esposizione ad essi in epoca più precoce). I
cibi più frequentemente coinvolti sono latte e
derivati, uova, pesci, crostacei, noci, mandorle,
arachidi, cereali, pomodoro.
37SINTOMI diarrea, vomito, coliche addominali,
sangue nelle feci disturbi respiratori (rinite,
asma) o cutanei (orticaria, angioedema,
dermatite) emicrania, disturbi del sonno,
iperattività shock anafilattico (manifestazione
più grave e potenzialmente letale, fortunatamente
rara)
Terapia Eliminazione dell' alimento responsabile
dalla dieta. In caso di orticaria dare
antiistaminici, o in presenza di manifestazioni
cliniche più severe cortisonici o adrenalina.
38ORTICARIA
- prurito e eruzioni cutanee rosse (pomfi),
sollevate, dai margini circolari o irregolari su
qualunque parte del corpo. - Sedi preferite tronco, volto, estremità e
radice arti (glutei).
Comparsa rapida (secondi o minuti) Durata
variabile (30 min fino ad un max di 12-24
ore) Regredisce senza lasciare traccia
39(No Transcript)
40Angioedema
- Interessati i tessuti profondi (vie respiratorie,
o gastrointestinali) - tumefazione del labbro e della lingua.
- Durata 1-30 minuti.
41ANAFILASSI
- Difficoltà respiratoria, Cianosi
- Arresto respiratorio
- Riduzione FC, ipotensione
- Confusione mentale, sensazione di morte imminente
- Collasso
- Perdita di coscienza
42Non aspettare i sintomi graviTerapia salva-vita
- adrenalina autoiniettabile per via intramuscolo
(zona antero-laterale della coscia) - Chiamare il 118
43Anafilassi indotta da esercizio fisico
- Rara
- Orticaria/angioedema
- Prurito
- Broncospasmo
- Collasso
Anafilassi da sforzo fisico cibo dipendente
I sintomi compaiono solo se lo sforzo fisico è
preceduto da assunzione di cibo in generale o di
alimenti ben precisi verso i quali il soggetto è
sensibilizzato
44Malattie croniche limitanti l attività fisica
- Asma bronchiale
- Diabete di tipo 1
- Fibrosi cistica
- Artrite idiopatica giovanile
- S. Down
45broncospasmo
Malattia infiammatoria cronica delle vie
respiratorie
46Sintomi
- Affanno
- Sibilo
- Tosse
- Senso di oppressione al torace
- Ansia
- Difficoltà nel parlare
47Cause
- NON ALLERGICHE
- Infezioni respiratorie
- Esercizio fisico
- Sostanze irritanti e variazioni meteorologiche
- Farmaci
- Fattori emozionali
- ALLERGICHE
- Inalanti (es. polvere di casa, pollini, erbe,
peli e forfora di animali, muffe) - Alimenti (es. latte, pesce, uova, alcuni frutti)
48Terapia
- Sintomatici (broncodilatatori)
- beta-adrenergici
- Teofillinici
- Anticolinergici
- Preventivi (antinfiammatori)
- Steroidi (cortisonici)
- Non steroidi
- Cromoglicato
- Chetotifene
- antileukotrieni
49Attività fisica nell asma
Quando il trattamento farmacologico è in grado di
controllare la sintomatologia respiratoria,
lattività sportiva può contribuire al
miglioramento degli indici di funzionalitÃ
respiratoria
- la pratica sportiva, soprattutto nei giovani
asmatici, va incoraggiata sia per motivi di
ordine psicosociale che fisiopatologico.
50Asma da sforzo
- Condizione caratterizzata da insorgenza di
sintomi di asma con l esercizio fisico
(durante/dopo), alleviati dal trattamento per
lasma. - Colpisce sia gli asmatici che i non asmatici
51Riscaldamento
- efficace nel prevenire il broncospasmo da sforzo
- 20 min di esercizio submassimale
- 5-7 sprints x 30 sec ogni 2-3min circa 30 min
prima dellesercizio
52Sports meno asmogeni
- tennis
- pallamano
- ginnastica
- golf
- karate
53DIABETE MELLITO TIPO 1
lesione auto-immunitaria, IRREVERSIBILE delle
cellule beta del pancreas, che producono
INSULINA PREVALENZA circa 2 /1000Â (In una scuola
media inferiore o superiore di normale numerositÃ
è possibile incontrare almeno un caso). età più
colpita 5-8 anni e pubertÃ
54SINTOMI DI IPERGLICEMIA
FAME, SETE POLIURIA, ENURESI DIMAGRIMENTO
STANCHEZZA ALITO ACETONEMICO COMA
55 Insulina
Alimentazione
Esercizio fisico
TERAPIA
SCOPI
buon controllo metabolico
prevenzione delle complicanze
inserimento sociale e realizzazione personale
56INSULINA
Il bambino diabetico ha in genere bisogno di 3-4
somministrazioni giornaliere di insulina. Vanno
fatte prima dei pasti principali (colazione,
pranzo, cena), mediante penne. La quantità di
insulina ed il tipo di somministrazione sono
decisi in base all' andamento delle glicemie. I
bambini praticano a casa controlli giornalieri di
glicemia, mediante dei reflettometri, strumenti
che forniscono immediatamente il valore della
glicemia.
57(No Transcript)
58(No Transcript)
59(No Transcript)
60DIETA
L' alimentazione di un bambino diabetico non
differisce da quella di un coetaneo che si
alimenti in modo sano ed equilibrato. Assunzione
di una quantità di calorie normale per l' età ,
con una distribuzione equilibrata tra i vari
componenti (carboidrati, proteine, lipidi) Il
bambino oltre ai tre pasti principali può avere
bisogno di alcuni spuntini (in genere a metÃ
mattina o a metà pomeriggio) in base all'
andamento delle glicemie. I dolcificanti chimici
non sono necessari.
61ATTIVITA FISICA
Condiziona l' andamento del controllo glicemico
(rischio di ipoglicemia) Permette di ridurre le
dosi giornaliere di insulina Va programmata nella
giornata, preferibilmente in periodi di buon
controllo glicemico Aiuta a raggiungere un
migliore equilibrio psico-fisico Sconsigliati
sport pericolosi in caso di perdita di cosceinza
(sport subacquei, lotta libera,
paracadutismo) Necessità di assumere zuccheri
durante o alla fine dell' attivitÃ
62Come pianificare l esercizio fisico?
Pianifica l esercizio preferibilmente 1-2 ore dalla somministrazione di insulina e dal pasto
Se glicemia è lt 100 mg/dL, assumi dei CHO extra (1/2-1 banana)
Se glicemia gt 250-300 mg/dL, inietta un supplemento extra di insulina e aspetta che la glicemia sia scesa prima di praticare movimento (2-3 ore!)
Se ci sono chetoni NON praticare l esercizio
63IPOGLICEMIA
diminuzione della glicemia al di sotto di 50
mg/dl. Cause
dose eccessiva di insulina
salto, riduzione o ritardo di un pasto
eccessiva attività fisica
64SINTOMI IPOGLICEMIA
Lieve tremore, sudorazione, fame aumento della
freq. cardiaca
moderata confusione, debolezza difficoltà di
concentrazione, irritabilità reazioni lente,
visione confusa o doppia Sonnolenza, apatia,
affaticamento
Grave perdita di coscienza, convulsioni, coma
65SI RACCOMANDA DI DOSARE LA GLICEMIA NON FIDARSI
DELLA PERCEZIONE SOGGETTIVA DELL IPOGLICEMIA
66(No Transcript)
67Intervento in caso di crisi ipoglicemica
 zucchero pronto per bocca (3-4 zollette, mezzo
bicchiere di succo di frutta, 200 cc di Coca
Cola) se vomito o perdita di coscienza dare
glucagone (intramuscolo o sottocute) ed
eventualmente chiamare il 118.
68Quanto velocemente lavora lo zucchero?
Bevande zuccherate Succo di frutta Zollette di
zucchero Miele Latte pane gelato barretta
cioccolata
10-15 min
60-90 min
69Esercizio fisico a scuola
- Bambini ed adolescenti possono pienamente
partecipare all educazione fisica a scuola, anzi
dovrebbero essere incoraggiati a non chiedere l
esonero. - I genitori devono assicurarsi che il personale
sia a conoscenza dei rischi dell ipoglicemia e
in grado di riconoscerne i sintomi. - E necessario che il bambino sia provvisto di
reflettometri e di carboidrati pronti o anche
bevande glucosaline per sportivi.
70(No Transcript)
71FIBROSI CISTICA
- LIMITAZIONE MOTORIA DOVUTA ALLA PROGRESSIVA
PERDITA DELLA FUNZIONALITA RESPIRATORIA
72FIBROSI CISTICA
- coinvolte le ghiandole esocrine
- Â
- produzione di liquidi spessi, densi e concentrati
con "otturazione" dei canali escretori - coinvolgimento di più organi (polmone, pancreas,
fegato, sistema riproduttivo)
73Manifestazioni cliniche
- Compromissione
- polmonare
-
- ostruzione delle vie respiratorie di piccolo
calibro -
- attecchimento di batteri (bronchite cronica)
- Compromissione
- nutrizionale-digestiva
- ristagno dei secreti e dilatazione dei dotti
escretori di fegato e pancreas - Â
-
Â
74Problemi psico-sociali
- malattia con lungo decorso, invalidante
- il bambino deve condurre una vita quanto più
normale possibile e deve essere considerato come
un bambino potenzialmente sano - la malattia anche in fase di infezione
respiratoria e nonostante la tosse non è
contagiosa per i soggetti sani
75Importanza dell esercizio fisico nel trattamento
della FC
- Esercizi che aumentano la forza, la resistenza
muscolare e lelasticità dei tessuti - Attività aerobiche (5 min. di riattivazione, 20
min. di attività , 5 min. di defaticamento)
76Effetti dellattività aerobica
- Miglioramento della funzione polmonare
- Miglioramento dellespettorazione
- Aumento della resistenza ventilatoria
- Reclutamento di un maggior numero di masse
muscolari
77Controindicazioni allesercizio fisico
- Ritmo cardiaco superiore al 70-80 dello sforzo
massimale (150 battiti al minuto) - Compromissione polmonare grave (FEV1 lt50)
- Rischio di desaturazione di ossigeno
- Compromissione nutrizionale-digestiva grave
78Possibili complicazioni determinate
dallesercizio fisico
- Debito di ossigeno
- Perdita eccessiva di cloro e sodio con il sudore
Sport controindicati Sport di contatto Bungee
jumping Attività aerobiche intense ad alta quota
79ARTRITE IDIOPATICA GIOVANILE
E una delle più comuni malattie reumatiche
croniche in età pediatrica e costituisce una
delle cause più importanti di disabilità .
80- infiammazione articolare che si manifesta con
gonfiore (tumefazione), dolore e limitazione
funzionale - persiste da più di 3 mesi
81CONSEGUENZE DEL DANNO INFIAMMATORIO ARTICOLARE
82Classificazione clinica
Sistemica febbre, interessamento
generale Poliarticolare cinque o più
articolazioni Oligoarticolare 1-4 articolazioni
(ginocchio e caviglia)
83LAIG può compromettere qualunque distretto
articolare
- Testa e collo
- Dolore durante la masticazione
- Perdita dellestensione e della rotazione
del collo - Articolazioni dellarto superiore
- Limitazione dellabduzione omerale della
spalla - Perdita del movimento di estensione del
gomito, del polso o delle dita - Articolazioni dellarto inferiore
- Difficoltà nella deambulazione e nel
mantenimento della - posizione eretta, atrofia dei muscoli
estensori dellanca - Inefficace meccanismo di estensione del
ginocchio e valgismo - Limitazione del movimento di dorsoflessione
del piede
84Rigidità articolare nella posizione di massimo
comfort (solitamente in flessione) A causa
delle contrazioni muscolari a carico dei muscoli
flessori e degli adduttori adiacenti
allarticolazione, tale posizione non risulta
essere quella di massima funzionalitÃ
85Limitazioni nello svolgimento delle attivitÃ
quotidiane
86ASPETTI PSICO-SOCIALI
comporta una serie di adattamenti nella vita
quotidiana, ai quali non sempre il bambino o
ladolescente riesce ad adeguarsi. I bambini
affetti da AIG non necessitano di strutture o
scuole speciali, ma di un adeguamento delle
caratteristiche edilizie, affinchè possano
condurre una vita il più possibile simile a
quella svolta prima dellesordio della malattia.
87Terapia Farmacologica (antinfiammatori-immunosopp
ressori) Fisica (termoterapia,crioterapia e
ultrasonoterapia)
88PROGRAMMA MOTORIO PER IL MANTENIMENTO DELLE
CAPACITA FUNZIONALI E PER L AUTONOMIA NELLE
ATTIVITA QUOTIDIANE
aumentare il range di movimento articolare
durante l'estensione, potenziando i muscoli
estensori Aumentare la forza muscolare Mantenere
la coordinazione
Nella fase non acuta dellartrite esercizi
isotonici, contro resistenza (nuoto, bicicletta,
movimenti di danza a basso impatto).
89- E importante
- personalizzare lattività motoria in base ai
bisogni fisici e psicologici del giovane
paziente - consentire un giusto approccio allattivitÃ
fisica, che deve essere intesa come stile di
vita - rispettare alcuni parametri affinchè lesercizio
sia realmente efficace - intensità moderata
- inizio lento e graduale dellesercizio fisico
- evitare rapidi e ripetuti movimenti a carico
delle - articolazioni affette.
-
90Alcuni esempi di esercizi da fare anche a a
scuola Esercizi per il collo
91(No Transcript)
92Esercizi per la bocca
93Disegna con le braccia estese dei grandi cerchi.
Disegna dei piccoli cerchi
94(No Transcript)
95ESERCIZIO FISICO E SINDROME DI DOWN
Le persone con SD possono beneficiare degli
aspetti sociali dell esercizio fisico. Il
soggetto con S. di Down può partecipare alla
maggior parte delle attività fisiche.
96Caratteristiche fisiche legate agli aspetti motori
- Bassa statura - Obesità lieve-moderata
- Scarso equilibrio e difficoltà percettive
- Sistema respiratorio e cardio-vascolare
- Eccessiva mobilità delle articolazioni, lassitÃ
dei legamenti (sublussazione e dislocazione) - Ipotonia
97Aspetti neuropsichici
- Competenze verbali più compromesse delle capacitÃ
visuo-spaziali - Produzione verbale più compromessa della
comprensione del linguaggio - Capacità di percezione analitica più compromessa
rispetto a quella globale (difficoltà ad
elaborare ed analizzare le esperienze isolate tra
loro e in successione rispetto alla capacità di
analizzare sinteticamente lesperienza)
98BENEFICI ATTIVITA FISICA
- Incoraggiare l attività fisica può migliorare
la salute, la funzione fisica, l autostima e il
comportamento, la socializzazione. Può essere di
supporto alle famiglie e alle persone che si
prendono cura dei pazienti.
99Attività sportiva a scuola o nelle societÃ
sportive a livello dilettantistico
- progressi più evidenti sono stati fatti per l
inserimento in ambito scolastico rispetto a
quelli in ambito sportivo. - Diffusa carenza di sensibilità educativa nei
dirigenti e nei preparatori delle societÃ
sportive (con le dovute eccezioni). - Non sufficiente consapevolezza che tali societÃ
possono svolgere una funzione SOCIALE fondamentale
100Esercizio aerobico
- Finalità aumentare la fitness cardiovascolare.
- Modalità passeggiate, jogging, cyclette, danza
aerobica a basso impatto. - Monitorare FC e pressione arteriosa per
determinare il livello di intensità dell
attività ed evitare l affaticamento precoce. - Protocollo raccomandato intensità al 60-80
della FC massimale individuale, 3-5
giorni/settimana, per 20-60 minuti per sessione. - La FC massimale può essere determinata mediante
un test da sforzo o predetta dalla formula 220
età individuo.
101FlessibilitÃ
- A causa dell ipermobilità e della lassità delle
articolazioni gli esercizi che aumentano la
flessibilità NON SONO RACCOMANDATI in questa
popolazione.