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Presentazione di PowerPoint

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Title: Presentazione di PowerPoint Author: user Last modified by: SAN DOMENICO SAVIO Created Date: 11/8/2003 8:25:17 PM Document presentation format – PowerPoint PPT presentation

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Title: Presentazione di PowerPoint


1
OFFICINA DEI LINGUAGGI
PIANO OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2013-2014
2
PREMESSA Le caratteristiche fondamentali del
mondo contemporaneo sotto il profilo
socioculturale sono determinate dalla dinamicità
globale e dalla complessità. La realtà sociale,
sospinta dai rapidi mutamenti indotti da
modelli culturali, da costumi, da atteggiamenti
comportamenti individuali e collettivi che
stimolano a continui adattamenti e innovazioni
,necessita di una lettura sempre più sistemica e
integrata. In questo scenario si determina la
MISSION per la scuola che dal sistema europeo e
nazionale ricade sulle unità locali FORMARE
INDIVIDUI DOTATI DI FLESSIBILITÀ INTELLETTUALE E
DI MENTALITÀ APERTE AL CAMBIAMENTO.
3
  • P.O.F.
  • (Piano dellOfferta Formativa)
  • Il piano, coerente con gli obiettivi generali
    definiti nei Documenti programmatici nazionali
    riflette le esigenze del contesto culturale,
    sociale ed economico della realtà locale (Art. 3
    Regolamento dellautonomia).
  • Il 2Circolo Didattico di Lecce
  • delinea lidentità culturale e progettuale della
    scuola ed esplicita la progettazione
  • educativa, curricolare, extracurricolare,organ
    izzativa.
  • Il piano stabilisce con la propria utenza un
    contratto
  • flessibile
  • fattibile
  • vincolante per gli operatori della scuola
  • rispondente al meglio ai bisogni e alle attese
    degli utenti
  • garante (come strumento di controllo) del
    contratto formativo.

4
  • Il Piano,integrato dal Regolamento dIstituto e
  • dal Piano Annuale
  • si articola nei seguenti punti
  • 1. Il contesto socioculturale
  • 2. Listituzione scolastica
  • 3. Lofferta formativa
  • dimensione educativa
  • dimensione curricolare
  • dimensione extracurricolare
  • dimensione organizzativa
  • 4. Il monitoraggio e la valutazione delle
    attività previste nel Piano
  • 5. La valutazione del servizio scolastico

5
P.O.F
TERRITORIO E STRUTTURE
DIMENSIONE EDUCATIVA
DIMENSIONE CURRICOLARE
AMPLIAMENTO OFF. FORMATIVA
DIMENSIONE ORGANIZZATIVA
6
L'ISTITUZIONE SCOLASTICA
IL 2 CIRCOLO DIDATTICO E.DE AMICIS E
COSTITUITO DA UNA SEDE DI SCUOLA DELLINFANZIA
IN VIA DANIELE DUE SEDI DI SCUOLA PRIMARIA
SAN DOMENICO SAVIO - VIA DEI PALUMBO E. DE
AMICIS - P.TTA - CONTE ACCARDO
7
RISORSE UMANE
UFFICIO DI DIRIGENZA P.TTA CONTE ACCARDO
DIRIGENTE SCOLASTICO dott.ssa Addolorata
Zingarello RICEVIMENTO martedì dalle ore 10.30
alle ore 12.30 UFFICIO DI SEGRETERIA P.TTA
CONTE ACCARDO DIRETTORE SGA dott.ssa Maria
Sofia Maiorano APERTURA AL PUBBLICO tutti i
giorni dalle ore 11.00 alle ore 12.00 utenza
interna /esterna il martedì dalle ore 15 00
alle ore 1700 utenza interna ASSISTENTI
AMMINISTRATIVI N. 5 UNITÀ
8
DOCENTI DI SCUOLA DELLINFANZIA-VIA DANIELE n.
8 assegnati alle sezioni n. 1 assegnati
per linsegnamento di sostegno n.1 assegnato
per linsegnamento della religione cattolica
COLLABORATORI SCOLASTICI n. 2 DOCENTI DI
SCUOLA PRIMARIA - E.DE AMICIS n. 14
assegnati alle classi n.1 specialisti in
lingua inglese n.1 assegnati per linsegnamento
della religione cattolica n. 4 assegnati per
linsegnamento di sostegno

COLLABORATORI SCOLASTICI n. 2
1/2 DOCENTI DI SCUOLA PRIMARIA S. DOMENICO
SAVIO n. 28 assegnati alle
classi n.1 specialisti in lingua inglese n.1
assegnati per linsegnamento della religione
cattolica n. 6 assegnati per linsegnamento di
sostegno COLLABORATORI SCOLASTICI n. 4 1/2




9

SERVIZI
  • LAMMINISTRAZIONE COMUNALE GARANTISCE
  • IL SERVIZIO MENSA DELLA SCUOLA DELLINFANZIA
  • IL SERVIZIO SCUOLABUS
  • LA COPERATIVA GIOCA ANCHE TU
  • IL SERVIZIO DI PRE E POST SCUOLA NELLE SCUOLE
    PRIMARIE
  • CON ONERE FINANZIARIO A CARICO DEI GENITORI

10
IL CONTESTO SOCIOCULTURALE
LA SCUOLA PRIMARIA EDMONDO DE
AMICIS Sede della Direzione didattica del 2
Circolo si trova nel centro storico in p.tta
Conte Accardo,è una scuola che fa parte
integrante della storia di Lecce da più di cento
anni. Ledificio, che è Monumento Nazionale,
apparteneva al complesso dellantico Monastero
delle Benedettine, nel 1907 fu acquisito dallo
Stato e destinato a scuola. E situato su due
piani, ha aule molto spaziose, ampi corridoi , un
grande giardino e due più piccoli, uno dei quali
attualmente ristrutturato nella pavimentazione.
Si accede dallesterno ad esso attraverso uno
scivolo che serve, altresì, come accesso
regolamentato dallabbattimento delle barriere
architettoniche. E stata anche realizzata una
piattaforma montacarichi per il facile accesso
al piano superiore. I bambini che frequentano il
plesso E. De Amicis provengono non solo dal
centro storico della città, ma anche da altri
quartieri e dai Comuni limitrofi.
11
Appartengono a famiglie di varie realtà socio
economiche e culturali. Sono presenti in quasi
tutte le classi alunni provenienti da paesi
extracomunitari (Filippine, Kenia, Senegal,
Albania, Brasile Argentina) e da paesi europei
(Ucraina, Grecia, Romania, Polonia). Molti
bambini usufruiscono del servizio del PRE E POST
scuola gestito dalla cooperativa Gioca anche
tudi per sostenere i genitori in difficoltà per
gli orari di lavoro. Inoltre due Scuola-bus
facilitano il collegamento tra la scuola e i
diversi quartieri della città (uno comunale e uno
privato). Nel centro storico non sono presenti
servizi a scopo ricreativo, come palestre o
oratori, ma esistono Musei, Chiese barocche,
botteghe artigiane, palazzi e monumenti storici,
quindi, il tessuto culturale e lidentità
cittadina su cui si fonda lazione formativa è il
contesto di realtà che sostiene la conoscenza
storico-geografica e linguistico espressiva.
12
IL PLESSO DELLA SCUOLA PRIMARIA DI SAN DOMENICO
SAVIO E SCUOLA DELLINFANZIA VIA DANIELE
Sono ubicate rispettivamente in via Palumbo e in
via Daniele in un moderno quartiere in zona
residenziale con un alta concentrazione abitativa
e una realtà socio-economica nel complesso di
livello medio alto Il bacino di utenza è
caratterizzato da omogeneità culturale e la
richiesta di accoglienza scolastica non si può
essere sempre soddisfatta, a causa degli spazi
che sono carenti. Più volte lAmministrazione
Comunale è stata sollecitata dalla Direzione e
dagli stessi cittadini ad ampliare ledificio, ma
vane si sono rivelate le richieste. Ledificio
scolastico è circondato da un ampio cortile
ristrutturato, offre locali adeguati e a norma di
sicurezza, un laboratorio multimediale, una
palestra coperta sufficientemente attrezzata ed a
norma di legge (626/94).
13
RISORSE STRUTTURALI
  • SEDE E.DE AMICIS
  • Aule per i n.3 corsi A-B-C
  • Lab. Informatico Lab.Scientifico - Lab.Musicale
  • Aula Palestra attrezzata
  • Cortile e giardino interno
  • Aule PRE-POST-scuola
  • Biblioteca magistrale presso Presidenza
  • Sala docenti
  • Uffici di segreteria
  • SEDE S.DOMENICO SAVIO
  • Aule per n.4 corsi A-B-C-D
  • Lab. Informatico Lab.Scientifico - Lab.Musicale
  • Palestra attrezzata
  • Aula sussidi sostegno
  • Aule PRE-POST-scuola
  • Cortile esterno
  • SEDE VIA DANIELE- INFANZIA
  • Aule per n.4 sezioni A-B-C-D
  • Sala mensa

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DIMENSIONE EDUCATIVA
15
In conformità a quanto stabilito dalle
Indicazioni Nazionali per il Curricolo per la
scuola dellInfanzia e per il primo ciclo
dIstruzione Primaria, ( D.M. 254 /2012) le
scelte educative delle scuole del 2Circolo si
pongono come obiettivo finale la formazione
unitaria del bambino nei suoi aspetti
di IDENTITA AUTONOMIA COMPETENZA e offrono
sollecitazioni culturali, operative e sociali con
lintento di educare, istruire e formare la
PERSONA
16
  • I principi educativi che ci ispirano discendono
    direttamente dai documenti fondamentali
  • Costituzione Italiana
  • Dichiarazione Internazionale dei Diritti
    delluomo e del Fanciullo
  • Convenzione ONU per i diritti delle persone con
    disabilità ratificata dal Parlamento italiano il
    24 febbraio 2009
  • Carta dei Diritti Fondamentali dellUnione
    Europea
  • Carta Sociale Europea

17
La finalità fondante della scuola del Primo Ciclo
dIstruzione è la formazione delluomo e del
cittadino, pertanto la mission che ne deriva è
la promozione della prima alfabetizzazione
culturale che pone le premesse allesercizio del
diritto-dovere di partecipare alla vita sociale e
svolgere, secondo le proprie possibilità e
scelte, unattività o funzione che concorra al
progresso materiale e spirituale della società.
18
  • La nostra scuola si impegna a realizzare un
    progetto educativo ampio, articolato,integrato
    ma soprattutto inclusivo capace di adeguarsi alle
    esigenze di
  • ciascuno e di tutti
  • PUNTI DI FORZA
  • interazione tra differenze come processo di
    maturazione cognitiva, affettiva ed emotiva dei
    bambini
  • valorizzazione della flessibilità delle loro
    menti,del loro sentire e del loro agire
  • sviluppo delle potenzialità e dei diversi
    talenti
  • valorizzazione delle molteplici risorse del
    territorio.

non uno di meno
19
LA PROSPETTIVA
20
Laggiornamento del P.O.F. prevede come SFONDO
INTEGRATORE DECLINATO NEL PROGETTO
DISTITUTO Leducazione ambientale si connota
come esplorazione delle relazioni tra uomo,
alunno, insegnante e ambiente, non come
trasmissione di conoscenze prescritte ma come un
utile laboratorio di innovazioni educative, di
sperimentazione, di trasformazione del sistema
educativo. Pertanto,essa va intesa come
strumento capace di promuovere un RINNOVAMENTO
CULTURALE ispirato ai principi imposti dalle
nuove sfide dellera globale SOSTENIBILITÀ -
GIUSTIZIA ECOAMBIENTALE -RESPONSABILITÀ ECOLOGICA
- DIFESA DELLA BIODIVERSITÀ - DIALOGO
INTERCULTURALE.
LAMBIENTE NOSTRO PRESENTE E NOSTRO FUTURO
DAL TERRITORIO AL PIANETA
21
PROGETTO DISTITUTO
22
DAL TERRITORIO AL PIANETA

PIANO OPERATIVO
DIMENSIONE EXTRACURRICOLARE PER AZIONI
LABORATORI DIDATTICI TRASVERSALI ALLE
DISCIPLINE
DIMENSIONE CURRICOLARE PER CONCETTI
ORGANIZZATORI
COGNITIVI DI BASE RIFERITI ALLE DISCIPLINE

AREE DINTERVENTO 1) LUDICO CREATIVA CLASSI
PRIME E SECONDE - SEZIONI INFANZIA 2)
ANTROPOLOGICA CLASSI TERZE 3)
SCIENTIFICA CLASSI QUATTRO 4)
LINGUISTICA CLASSI QUINTE
23
MODELLO METODOLOGICO
24
I CONTENUTI saranno ricavati dal contesto
vicino , il territorio come laboratorio
didattico in cui trovare stimoli per la ricerca,
la riflessione, la sperimentazione, la soluzione
di problemi. LE ATTIVITÀ saranno di tipo
interattivo per sollecitare ogni alunno ad
esprimersi, concretamente ,coinvolgersi,
documentarsi, prendere posizione critica e agire
in favore della salvaguardia dellambiente come
priorità etica.
25
FASI E STRUMENTI
26
  • - FASE PROATTIVA
  • si svolge piano della conversazione
    interdisciplinare e costituisce un avvio
    "caldo e interattivo per far nascere
  • LA MOTIVAZIONE E IL COINVOLGIMENTO
  • rilevazione delle rappresentazioni mentali dei
    ragazzi con tecniche di
  • brainstorming icebreaker questionari
  • - FASE ATTIVA -
  • Si svolge sul piano della sperimentazione e
    della ricerca dambiente
  • instaurando l approccio emotivo affettivo
  • LA DIMENSIONE EMPATICA E
    CONOSCITIVA
  • interventi sul campo-attività dipercezione
    osservazione -descrizione grafica -esplorazione
    -catalogazione- raccolta dati.
  • FASE METACOGNITIVA-
  • Si svolge sul piano della riflessione,riorganizzaz
    ione
  • ed interiorizzazione critica delle conoscenze
    instaurando
  • LA DIMENSIONE DELLA CONSAPEVOLEZZA
  • dibattiti-interviste questionari-relazioni
    -presentazioni grafiche e multimediali-socializzaz
    ioni di prodotti.

27
Il nostro ologramma OFFICINA DEI
LINGUAGGI Intende porre al centro dellimpianto
didattico Lesperienza multialfabetica, quale
strumento privilegiato per realizzare una
coerente e incisiva didattica di
EDUCAZIONE AMBIENTALE
28
LA DIMENSIONE CURRICOLARE
29
IL CURRICOLO VERTICALE (D.M. 254 /2012) è il
progetto che decide e struttura linsieme delle
esperienze didattiche che si offrono allalunno
per realizzare le finalità educative e formative
della scuola che si prefigge di identificarsi
come comunità e ambiente dapprendimento LA
FORMAZIONE DEVE ESSERE UNITARIA PERCHÉ UNITARIO
È IL SAPERE, PUR NELLE SUE ARTICOLAZIONI E
SPECIFICAZIONI, E UNITARIO È LALUNNO CHE
APPRENDE E CRESCE. Si avvia nella Scuola
dellInfanzia e in una linea di necessaria
continuità, si articola nella Scuola Primaria
attraverso il progressivo passaggio degli
apprendimenti dalla dimensione di campo
desperienza a quella disciplinare.

30
SCOPO DEL CURRICOLO È FORMARE   a. LA PERSONA
in tutti i suoi aspetti motorio, cognitivo,
affettivo, sociale, emotivo b. IL
CITTADINO patrimonio culturale ,comunità di
appartenenza, atteggiamenti ,convivenza
democratica  c. IL PENSIERO processi
cognitivi processi metacognitivi d. LA
PROFESSIONALITÀ conoscenze, abilità, competenze
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  • TRAGUARDI DEL CURRICOLO
  • COMPETENZE GENERALI TRASVERSALI
  • SAPER COMUNICARE
  • ogni sapere disciplinare può essere concepito
    come un discorso da interpretare e da
    comunicare, quindi il massimo grado di generalità
    può essere ricondotto a quattro categorie
  • ascoltare leggere parlare scrivere
  • SAPER SELEZIONARE
  • osservare, percepire, tematizzare, delimitare il
    campo dindagine, scegliere i dati pertinenti
  • SAPER LEGGERE
  • analizzare, inferire, decodificare, interpretare

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  • SAPER STRUTTURARE
  • mettere in relazione, confrontare, strutturare
    un modello, rappresentare lo spazio e il tempo,
    elaborare prodotti
  • SAPER GENERALIZZARE
  • sintetizzare, astrarre dal particolare al
    generale, dallinformazione al concetto,
  • SAPER PROGETTARE
  • usare autonomamente e consapevolmente i saperi

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  • In questa prospettiva
  • la progettazione e la realizzazione
  • dei percorsi di apprendimento
  • sono raccordate allinterno dellambito
    disciplinare
  • tra gli altri ambiti e nelle singole discipline
  • sulla base dei seguenti principi
  • Trasversalità
  • Verticalità
  • Flessibilità
  • Essenzialità
  • Modularità
  • Progressività pedagogica
  • Coerenza interna
  • Verificabilità e certificabilità

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DIMENSIONE METODOLOGICA
35
  • Sul piano del METODO
  • si partirà dalla base culturale, cognitiva, di
    informazioni e di sapere dellallievo fondando
    ogni azione successiva su di essa, tenendo
    presente ciò che molti filosofi chiamano
  • IL SAPERE DI SFONDO
  • Lesperienza degli alunni stessi sarà sviluppata
    graduando attentamente le difficoltà, mirando
    soprattutto a promuovere
  • COMPORTAMENTI COGNITIVI
  • finalizzati alla lettura e allinterpretazione
    della realtà
  • Si valorizzerà unimpostazione secondo la quale
  • FONDAMENTALE È
  • la sostanza dei concetti,
  • il significato dei principi
  • il senso e il perché dei procedimenti
  • le connessioni tra le informazioni, non le
    informazioni in sé.

36
LA DIDATTICA
In tale ottica assume importanza la
didattica laboratoriale, Il laboratorio oltre
ad essere spazio fisico diverso dallaula è
contesto lavoro, è mappa mentale, atteggiamento
investigativo, atteggiamento attivo in relazione
agli oggetti culturali che vengono affrontati,
laboratorio dunque come ambiente di
apprendimento, che stimola la curiosità degli
alunni, il loro provare, scoprire, fare,
ricercare, risolvere problemi, discutere
37
VALUTAZIONE
38
LA VALUTAZIONE è il nucleo fondante di tutta
lazione formativa e ne regola la qualità
assicurandone lequità, ovvero che a tutti gli
alunni siano garantite le medesime opportunità ,
senza forme di esclusione . Essa è parte
integrante della progettazione, non solo come
controllo degli apprendimenti, ma come verifica
dellintervento didattico al fine di operare con
flessibilità sul progetto educativo. I docenti
pertanto hanno nella valutazione lo strumento
privilegiato che permette loro la continua e
flessibile regolazione della progettazione
educativo/didattica.
39
  • Il nostro istituto si è dotato
  • di un modello organizzativo - metodologico
  • che prevede prove predisposte
  • A LIVELLO DISTITUTO, PER CLASSI PARALLELE ,SUI
    TRE ASSI
  • LINGUISTICO -ANTROPOLOGICO MATEMATICO-SCIENTIFI
    CO
  • scandite in tempi corrispondenti
  • VALUTAZIONE INIZIALE /DIAGNOSTICA
  • La situazione di partenza viene rilevata
    principalmente tramite prove d'ingresso sia
    trasversali che per discipline o aree, mirate e
    funzionali,ad analizzare la reale situazione
    della classe e dei singoli alunni nell'area
    cognitiva e in quella socio-affettiva per
    individuare le strategie d'intervento
  • Prove strutturate e libere produzioni

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  • VALUTAZIONE IN ITINERE/ FORMATIVA
  • Valuta essenzialmente i tre aspetti
    dellesperienza formativa
  • Lalfabetizzazione culturale acquisizione di
    abilità operative, padronanza di conoscenze e
    linguaggi, sviluppo di competenze comunicative ed
    espressive.
  • Lautonomia maturazione dellidentità, senso di
    responsabilità,atteggiamento di fronte ai
    problemi, senso critico.
  • La partecipazione alla convivenza democratica
    disponibilità relazionale e consapevolezza dei
    rapporti sociali.
  • osservazioni sistematiche disciplinari e
    trasversali
  • (orali e scritte)
  • libere produzioni (orali e scritte)
  • interrogazioni orali
  • verifiche sui contenuti trattati in
    riferimento agli
  • obiettivi programmati nellUDA.

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  • VALUTAZIONE QUADRIMESTRALE E FINALE SOMMATIVA
  • Fa un bilancio consuntivo
  • degli apprendimenti degli alunni/e, mediante
    lattribuzione
  • di voti numerici espressi in decimi
  • delle competenze acquisite a livello di
    maturazione culturale
  • e personale mediante un giudizio analitico.
  • Essa svolge una funzione
  • Orientativa -regolativa- giuridica
  • per lalunno ,la famiglia,la scuola
  • Prevede prove a carattere oggettivo sui
    traguardi di uscita
  • strutturate e semistrutturate
  • complete di legenda misurativa ai fini
  • dellautovalutazione
  • dellalunno ,dei docenti e del sistema

42
  • AI SENSI DELLA NUOVA NORMATIVA
  • LEGGE N.169/2008
  • La valutazione periodica ed annuale degli
    apprendimenti
  • degli alunni nella scuola primaria viene
    effettuata mediante lattribuzione di VOTI
    NUMERICI ESPRESSI IN DECIMI,
    riportati in
    lettere nei documenti di valutazione,
    illustrata con giudizio
    analitico sul livello globale di maturazione
    raggiunto dallalunno.
  • Gli insegnanti della scuola primaria hanno
    concordato
  • LA SCALA IN DECIMI DA 5 A 10
  • per la valutazione sommativa quadrimestrale e
    finale
  • per le verifiche in itinere somministrate
    dalléquipe o
  • dal singolo insegnante al termine di un
    percorso di
  • apprendimento.
  • per quanto riguarda i lavori che fanno parte
    della pratica
  • quotidiana,(esercitazioni, produzioni in
    classe o a casa)
  • ogni insegnante/ équipe ne decide le modalità
    attraverso
  • anche giudizi descrittivi.

43
  • CRITERI PER LATTRIBUZIONE DEI VOTI NUMERICI
    ESPRESSI IN DECIMI
  • CINQUE(NON SUFFICIENTE)
  • Parziale raggiungimento degli obiettivi
    disciplinari.
  • Parziale acquisizione di abilità e conoscenze.
  • Scarsa autonomia.
  • Non si registrano progressi apprezzabili.
  • SEI (SUFFICIENTE)
  • Raggiungimento degli obiettivi disciplinari
    strumentali.
  • Acquisizione essenziale e/o non sempre stabile
    delle conoscenze
  • e delle abilità di base fondamentali.
  • Sufficiente autonomia nell'applicare procedure
    e metodologie disciplinari.
  • Si manifestano dei progressi ma gli
    apprendimenti sono ancora
  • fragili e parziali.
  • SETTE (DISCRETO)
  • Buon raggiungimento degli obiettivi
    disciplinari.
  • Acquisizione stabile delle conoscenze e delle
    abilità di base fondamentali.

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  • OTTO (BUONO)
  • Adeguato raggiungimento di tutti gli
    obiettivi disciplinari.
    Sicura acquisizione delle conoscenze e delle
    abilità di base. Piena
    autonomia nell'applicare procedure e metodologie
    disciplinari.
  • NOVE (DISTINTO)
  • Pieno raggiungimento della maggior parte
    degli obiettivi . Sicuro
    possesso delle abilità e delle conoscenze
    disciplinari. Capacità di spiegare il contenuto
    degli apprendimenti.
    Padronanza delle fondamentali procedure e
    delle metodologie disciplinari.

    Capacità di servirsi
    degli apprendimenti in contesti diversi.
  • DIECI (OTTIMO)
  • Pieno raggiungimento per tutti gli
    obiettivi.
    Sicuro e articolato possesso delle
    abilità e delle conoscenze disciplinari.

    Padronanza di
    tutte le procedure e metodologie disciplinari.
    Capacità di porre in
    relazione competenze e conoscenze
    maturate in contesti diversi.

    Capacità di
    esprimere valutazioni ed elaborazioni sintetiche
    personali.

45
  • VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
  • La circolare n. 100 dell11 dicembre 2008
    sottolinea che lart. 2 della legge
    169/08 regola la valutazione del comportamento
    degli studenti nelle scuole sec. di 1 e
    2 grado a partire dal corrente a.s.
  • in relazione a questa definizione il Collegio
    Docenti ha ritenuto di mantenere il giudizio
    analitico aperto per la valutazione del
    comportamento degli alunni della scuola primaria.
  • Lattenzione dei docenti, oltre che
    sulleffettivo rispetto delle regole, è
    focalizzata sulla comprensione, condivisione e
    assimilazione dei valori positivi che le
    sottendono. Fin dalla scuola primaria il percorso
    formativo degli alunni passa attraverso
    lacquisizione di strumenti di autovalutazione.
    Infatti la capacità di riflettere sul proprio
    comportamento e sul modo di far fronte ai propri
    doveri e alle proprie responsabilità costituisce
    un importante indice di maturazione dellidentità
    personale nellambito delle relazioni con gli
    altri.

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  • PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO SI
    OSSERVANO
  • I SEGUENTI INDICATORI
  • INTERESSE E PARTECIPAZIONE
  • ascolto e attenzione, interventi pertinenti
    e ordinati nelle conversazioni, partecipazione
    alle iniziative scolastiche comuni
  • IMPEGNO
  • impegno e costanza nel lavoro scolastico
    individuale e di gruppo
  • RELAZIONE CON GLI ALTRI
  • rispetto e condivisione delle regole comuni,
    rispetto del personale scolastico, relazioni
    positive con i coetanei, disponibilità a
    collaborare con i compagni e con gli adulti

47
  • INCONTRI SCUOLA FAMIGLIA
  • Un primo livello dinformazione sullandamento
    del percorso di apprendimento e sul grado
    complessivo di maturazione raggiunto dagli alunni
    sarà garantita mediante
  • Tre ore di disponibilità di ciascun team docente
    verso
  • la metà del primo e del secondo quadrimestre
    per incontri
  • a carattere orientativo con le famiglie
  • Colloqui strutturati con le singole famiglie in
    occasione
  • della consegna del documento di valutazione a
    conclusione
  • del I quadrimestre e al termine dellanno
    scolastico
  • Colloqui individuali, su richiesta delle
    famiglie e/o dei
  • docenti, con il team docente o con i singoli
    insegnanti.

48
  • AI SENSI DELLA NUOVA NORMATIVA SULLA
  • VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTOPREVISTA DALLART.
    2 D.M. 5/2009
  • La famiglia, chiamata a stipulare un PATTO
    EDUCATIVO,
  • si impegna, a
  • intervenire alle assemblee e alle riunioni di
    plesso,di
  • circolo,ai colloqui individuali
  • tenersi informata e al corrente delle iniziative
    della scuola
  • e contribuire con spirito collaborativo al
    loro arricchimento
  • e realizzazione sia sul piano ideativo che
    operativo
  • sostenere i bambini nel mantenimento del sistema
    di valori
  • regole ed impegni assunti a scuola nel pieno
    rispetto del
  • Regolamento dIstituto.

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ACCOGLIENZA E CONTINUITA EDUCATIVA
50
La scuola si impegna a favorire l'accoglienza
dei genitori e degli alunni. nel mese di
settembre, prima dell'inizio delle lezioni, in
ciascuna scuola dell'infanzia ed primaria si
svolgono riunioni per i nuovi iscritti con la
partecipazione degli insegnanti di sezione o di
classe . IL PROGETTO ACCOGLIENZA Prende
lavvio con lattività didattica nel mese di
settembre, si articola in molte attività ludiche
e danimazione che coinvolgono tutte le classi
della scuola dellinfanzia e della primaria ,
favoriscono linstaurarsi di un clima stimolante
e sereno per la piena integrazione di tutti gli
alunni e in particolare per quelli in entrata.
51
Con lavvio delle iscrizioni al nuovo anno
scolastico, la scuola organizza incontri rivolti
alle famiglie interessate all'iscrizione alla
classe prima o alla scuola dell'infanzia,
istituendo un appuntamento di propone
attività di animazione didattica rivolte agli
alunni e iniziative dinformazione alla
componente genitori per illustrare il Piano
dellOfferta Formativa, al fine di promuovere
forme di orientamento per agevolare e favorire
una scelta consapevole e rispondente ai bisogni
delle famiglie
OPEN DAY - LA SCUOLA APERTA
52
  • Al fine di garantire la qualità del processo
    formativo, lorganizzazione ha individuato una
    specifica area gestionale per la CONTINUITA per
    promuove iniziative in favore di unefficace
    azione di
  • Raccordo orizzontale tra le diverse componenti

  • alunni-famiglie docenti
  • Raccordo verticale tra i vari ordini di scuola
  • infanzia-
    primaria- scuola secondaria di 1grado
  • Istituzione di un report di passaggio tra la
    scuola
  • dellinfanzia e la scuola
    primaria
  • Incontri di carattere ludico tra le sezioni di
    cinque anni
  • e le classi prime della scuola
    primaria
  • Collaborazioni trasversali su progetti didattici
  • Incontri informativi per gli alunni delle classi
    quinte con le scuole medie
  • Attività di formazione e orientamento specifiche
    per genitori.

53
PERCORSI ALTERNATIVI ALLA RELIGIONE
CATTOLICA Nellambito delle attività
dintegrazione rientra anche la programmazione
degli interventi in favore delle scelte culturali
che implicano la rinuncia alle ore di didattica
della Religione Cattolica. La nuova
organizzazione del Curricolo e della dotazione
organica corrispondente non consente di
organizzare moduli di attività integrative per
piccoli gruppi con un docente in
disponibilità. Pertanto lesonero
dallinsegnamento di R.C. viene coperto con
attività curricolari di potenziamento nelle varie
discipline che lalunno completerà nella classe
parallela (ove possibile) e ospitante, secondo le
indicazioni del team docente.
54
SOSTEGNO E INTEGRAZIONE
55
  • Allo scopo di favorire la frequenza e
    lintegrazione scolastica degli alunni stranieri,
    il 2 Circolo Didattico si impegna a realizzare
    iniziative volte a
  • Rispettare il PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA
  • istituito presso la nostra scuola come
    procedura di garanzia
  • e trasparenza nella fase dinserimento
  • Creare un clima di accoglienza tale da ridurre
    al minimo,nel bambino
  • non autoctono o neo-autoctono,la percezione
    di sé come minoranza
  • Facilitare gli alunni stranieri
    all'apprendimento linguistico con la
  • predisposizione di progetti di mirati allo
    sviluppo della lingua
  • italiana come L2.
  • Promuovere la didattica interculturale
    selezionando tra i contenuti
  • disciplinari approfondimenti storici-
    geografici e religiosi
  • riguardanti i paesi di provenienza attingendo
    al patrimonio letterario
  • e artistico , per valorizzare le radici
    culturali .
  • La scuola aderisce a
    progetti ministeriali specifici
  • PER LE AREE A FORTE PROCESSO IMMIGRATORIO

56
Linserimento degli alunni diversamente abili
nelle sezioni/classi è finalizzato alla piena
integrazione di ognuno e di tutti. La scuola si
propone lobiettivo di consentire a ciascuno il
pieno sviluppo delle proprie potenzialità,
offrendo agli alunni disabili ogni possibile
opportunità formativa. La diversità,
lintegrazione delle competenze e delle risorse,
il rispetto dellidentità, la valorizzazione dei
percorsi personali fanno si che il bambino
diversamente abile sia considerato come
portatore di arricchimento formativo e risorsa
per il cammino di tutti. Lintegrazione degli
alunni portatori di handicap impegna docenti,
alunni e genitori nel difficile percorso di
accettazione della diversità e rappresenta un
importante momento di crescita personale e umana
per ogni componente della comunità scolastica.
57
  • Per favorire lintegrazione è individuata una
    specifica area gestionale affidata ad una
    FUNZIONE STRUMENTALE per promuovere ed
    organizzare le azioni di sistema.
  • E costituito il GLH D ISTITUTO
  • che coordina gli interventi degli insegnanti
    di sostegno e del personale assistenziale messo a
    disposizione dagli Enti Locali.
  • Per ciascun alunno con handicap, la scuola, in
    collaborazione con la famiglia e con gli
    specialisti del servizio territoriale di
    Neuropsichiatria Infantile predispone la stesura
    del
  • Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F.)
  • il quale riporta in modo analitico i
    possibili livelli di risposta
  • dellalunno diversamente abile
  • Piano Educativo Individualizzato(P.E.I.),
  • programmazione degli obiettivi personalizzati
    e integrati
  • (ove possibile) con litinerario educativo -
    didattico
  • previsto per la classe/sezione.

58
Le attività didattiche vengono svolte sia nel
gruppo classe che in gruppi ristretti, mentre le
attività fortemente individualizzate sono
realizzate in unaula appositamente
allestita. Le insegnanti si avvalgono di
strategie di consolidamento socio affettivo,
attraverso le attività di laboratori grafico
pittorico- manipolativo - multimediale Inoltre
le docenti si avvalgono della collaborazione del

Servizio Riabilitativo dellAzienda USL LE/1 per
il supporto di assistenti alla persona e dei
Servizi Sociali ATO/LE 1 per il supporto di
personale Educativo e OSS (operatori socio
sanitari) Partecipano alla programmazione di
progetti didattici e di formazione della Scuola
Polo CENTRO SERVIZI PER LHANDICAP DI
LECCE-GRAZIA DELEDDA
59
AMPLIAMENTO ARRICCHIMENTO DELLOFFERTA
FORMATIVA
60
Limpianto dei percorsi didattici può adeguarsi
flessibilmente Attraverso interventi di
arricchimento della proposta che si svolgono in
sessioni curricolari e ampliamento che si
svolgono in sessioni extracurricolari LARRICCHI
MENTO DELLOFFERTA FORMATIVA si connota come
azione didattica che avvalendosi di una diversa
articolazione e organizzazione dellattività
interna si rende funzionale alla realizzazione
di moduli di ATTIVITA ,animazioni,
manifestazioni, socializzazioni, connesse a
festivita, celebrazioni, commemorazioni. LAMPLI
AMENTO DELLOFFERTA FORMATIVA si connota come
azione mirata allacquisizione di competenze
disciplinari/trasversali integrative pertanto si
avvale della metodologia specifica della
didattica breve ed esperta in relazione ad un
PROGETTO
61
MACROPROGETTO D'ISTITUTO "AUTONOMIA E QUALITA' "
62
DAL POF DISTITUTO ALLA PROGETTAZIONE CURRICOLARE
63
PROGETTO DI CURRICOLO DAL TERRITORIO AL ..
.PIANETA
CLASSI TITOLO COMPETENZE COMPETENZE CHIAVE PRODOTTO UNITARIO
I Ricicla - mente Rispetta ed apprezza il valore dellambiente rielabora e realizza in modo creativo manufatti Collaborare e partecipare, agire in modo autonomo Cartelloni, oggetti di vario tipo, mini-ambienti
II Acqua che ritorna Individua relazionicomunica le osservazioni utilizza un lessico appropriato Realizzare elaborati personali in forma creativa, interagendo e collaborando nel gruppo. Cartelloni, pitture, poesie
III I primi uomini nel Salento Individua e riconosce in modo via via più approfondito limportanza del patrimonio artistico del proprio territorio Agire in modo autonomo partecipare e collaborare nel gruppo. Cartelloni, pitture, manufatti, testi di vario tipo
IV Acqua due 0 (lacqua è vita) Sviluppa atteggiamenti di curiosità, individua collegamenti e correlazioni. Esplora i fenomeni della natura con un approccio scientificoha cura dellambiente che condivide con gli altri. Realizza elaborati personali e creativi. Individuare collegamenti e correlazioni Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo. Cartelloni Mostra di dipinti con tecniche diverse
V Edizione straordinaria! Osserva il territorio vicino e lontano per rilevare dati di contesto. Elabora e confronta ipotesi e dati Traduce le conoscenze acqusite in comportamenti consapevoli e in elaborati individuali e di gruppo Riflettere,agire e cooperare in un clima di rispetto e dialogo. Il giornalino delle classi quinte
64
Piano dell'Offerta Formativa Scuola dell'
Infanzia
Piano dell'Offerta Formativa Scuola dell'
Infanzia
Piano dell'Offerta Formativa Scuola dell'
Infanzia
Piano dell'Offerta Formativa Scuola dell'
Infanzia
Piano dell'Offerta Formativa Scuola dell'
Infanzia
Piano dell'Offerta Formativa Scuola dell'
Infanzia
65
PERCORSO ANNUALE DI APPRENDIMENTO
In viaggio con.. F.A.T.A. per conoscere e
rispettare il pianeta
66
  • 2 unità dapprendimento
  • FUOCO
  • Le origini del fuoco
  • Lutilità del fuoco
  • Le trasformazioni del fuoco
  • Rischi e pericoli del fuoco

1 unità dapprendimento TERRA Gli abitanti
della terra La formica e la cicala I prodotti
della terra Rispettiamo la terra
  • CAMPI DI ESPERIENZA COINVOLTI
  • Il se e laltro,
  • l corpo in movimento
  • I discorsi e le parole
  • Immagini, suoni, colori
  • Conoscenza del mondo

3 unità dapprendimento
ACQUA Il ciclo dellacqua Le caratteristiche
dellacqua Lutilità dellacqua Le trasformazioni
dellacqua Rispettiamo lacqua
4 unità dapprendimento ARIA Gli
abitanti dellaria I profumi dellaria I giochi
con laria Lutilità dellaria Rispettiamo
laria
67
  • PRINCIPALI ATTIVITA DA REALIZZARE
  • Uscite esplorative per osservare lambiente
    naturale
  • Esperienze dirette per scoprire e comprendere
    gli elementi fondamentali della natura e la loro
    importanza
  • Partecipazione attiva alle visite guidate
    finalizzate (Vigili del fuoco, masseria
    didattica, )
  • USCITE DIDATTICHE
  • MASSERIA DIDATTICA MIELE
  • VIGILI DEL FUOCO
  • MANIFATTURE KNOSS
  • SEZIONE DI DIDATTICA SIGISMONDO
    CASTROMEDIANO
  • FEUDO TORRE CHIANCA

68
LABORATORIO LINGUISTICO DI INGLESE AVANZATO
  • CERTIFICAZIONE
  • IL PROGETTO MIRA A DARE CONTINUITÀ AI PERCORSI
    DI ECCELLENZA DI LINGUA INGLESE E INTENDE
    CAPITALIZZARE LA BUONA PRATICA,
  • INTESA COME SPECIFICITÀ DELLA SCUOLA
  • CLASSI 4- N.2 CORSI DI CERTIFICAZIONESTARTERS(A
    1)
  • CLASSI 5- N.2 CORSO DI CERTIFICAZIONE MOVERS
  • ESPERTI ESTERNI
  • OXFORD INSITUTE UNIVERSITY
    OF CABRIDGE ESOL EXAMINATION

69
AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA
70
(No Transcript)
71
(No Transcript)
72
VIAGGI DISTRUZIONE E VISITE GUIDATE
  • Ulteriori opportunità e situazioni di
    apprendimento e socializzazione vengono offerte
    agli alunni attraverso escursioni e visite
    guidate nel territorio comunale, provinciale e
    regionale.
  • Ove possibile,per le visite guidate che possano
    concludersi in orario scolastico,saranno
    utilizzati gli scuolabus a disposizione del
    Comune.
  • A maggiore garanzia di trasparenza
    organizzativa,allinterno dellorganizzazione
  • è stata individuata una FUNZIONE STRUMENTALE
  • che cura il regolare ed efficace svolgimento
    delle procedure necessarie.
  • LIstituzione scolastica è, altresì aperta e
    partecipe verso quelle iniziative
    dellextrascuola quali
  • spettacoli teatrali, mostre, concorsi ed eventi
    in genere
  • di cui condivide valori e istanze educative.
  • Le famiglie degli alunni contribuiranno alla
    copertura finanziaria delle spese connesse alla
    realizzazione del Piano dellOfferta Formativa,
    in particolare per quanto attiene
  • gite scolastiche e visite didattiche
  • trasporti
  • attività sportive
  • attività teatrali

73
PROGETTI SPECIALI CUI LA SCUOLA ADERISCE
Progetto interistituzionale con lAmm.Comunale
"Scuola di base in rete " Adotta un monumento
Nel cuore della nostra scuola Attività per
lintegrazione e successo formativo Il Consiglio
Comunale dei Ragazzi PROGETTO CRIT CENTRO
RISORSE INTERCULTURA E TERRITORIO
LINGUAMICA CORSO DI
SVILUPPO,POTENZIAMENTO,CONSOLIDAMENTO
ITALIANO COME L2
74
LIBERTÀ DINSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO
PROFESSIONALE La programmazione assicura la
libertà dinsegnamento dei docenti. La scuola è
un luogo di vita e di apprendimento per docenti e
studenti, nel quale i docenti devono poter
sperimentare il gusto per l'insegnamento e il
piacere che viene dal far conoscere, far
discutere, far costruire sapere. Per questo la
scuola organizza con specifiche modalità
laggiornamento del personale scolastico che può
aderire alle proposte dellAmministrazione, delle
Istituzioni e degli Enti culturali ed anche
promuovere, con responsabile autonomia, la
propria formazione in servizio. Laggiornamento
e la formazione costituiscono un diritto dovere,
pertanto un impegno per tutto il personale
scolastico ed un compito per lAmministrazione,
che si pone obiettivi ed interventi organici e
regolari secondo un piano condiviso di
aggiornamento e formazione annuale o pluriennale
con risorse interne ed esterne anche riferite ai
fondi europei PON
75
LA DIMENSIONE ORGANIZZATIVA
76
  • I principi , le finalità e i valori affermati
    nel
  • PIANO DELLOFFERTA FORMATIVA si concretizzano
    attraverso un
  • SISTEMA ORGANIZZATIVO
  • capace, di declinare il nuovo paradigma
    dellautonomia e di adattarsi alle istanze di
    rinnovamento determinato dalle normative e di
    riformulare risposte più adeguate ai bisogni
    espressi dal sistema stesso.
  • LA FLESSIBILITÀ determina scelte in funzione
    di
  • AGGREGAZIONE DELLE DISCIPLINE (in aree e ambiti
    disciplinari)
  • ARTICOLAZIONE DEL TEAM-DOCENTE ( modulare, a
    prevalenza)
  • ARTICOLAZIONE DEL TEMPO-SCUOLA OBBLIGATORIO
  • ARTICOLAZIONE DELLE ATTIVITÀ FACOLTATIVE E
    OPZIONALI
  • CORSI DI AMPLIAMENTO E ARRICCHIMENTO
  • ADOZIONE DI STRATEGIE DIDATTICHE
  • INTEGRAZIONE SCOLASTICA ED INTERVENTI DI SOSTEGNO
  • ADOZIONE DI MODELLI DI PROGETTAZIONE CURRICOLARE
    VERTICALE
  • PREDISPOSIZIONE DI STRUMENTI VALUTATIVI ( prove
    distituto ,schede di valutazione dellalunno,
    registri personali e di programmazione)
  • ORGANIZZAZIONE DELLA RETE DEI SERVIZI
    (segreteria,dirigenza,gestione)

77
TEMPO SCUOLA
SCUOLA DELL'INFANZIA
  • 40 ORE SETTIMANALI -TEMPO PIENO N.3 SEZIONI
  • 30 ORE SETTIMANALI TEMPO RIDOTTO N.1 SEZIONE
  • IN PRESENZA DI SERVIZIO MENSA 08.00 15.00
  • NELLA GIORNATA DEL SABATO 08.00 13.00

SCUOLA PRIMARIA
ORARIO ANTIMARIDIANO CLASSI 1-2-3 4-5 27
ORE SETTIMANALI 08.30 - 13.00
78
Nellapplicazione del dettato di Riforma ,
nel rispetto dellAutonomia scolastica, e delle
risorse professionali disponibili si propone un
piano di organizzazione delle classi articolato
su diversi modelli incentrati sul concetto di
prevalenza disciplinare CLASSI PRIME E SECONDE
CON TEAM A PREVALENZA AMBITO LINGUISTICO
ESPRESSIVO E ANTROPOLOGICO
AMBITO MATEMATICO- SCIENTIFICO AMBITO
LINGUISTICO ESPRESSIVO MATEMATICO
AMBITO
ANTROPOLOGICO N.1 DOCENTE DI LINGUA
INGLESE (SPECIALISTA O SPECIALIZZATO) N.1 DOCENTE
DI RELIGIONE CATTOLICA
CLASSI TERZE- QUARTE - QUINTE
MODELLO A PREVALENZA AMBITO LINGUISTICO
ESPRESSIVO E ANTROPOLOGICO
AMBITO MATEMATICO- SCIENTIFICO MODELLO
A MODULO TRE DOCENTI SU DUE CLASSI

AMBITO LINGUISTICO ESPRESSIVO /
AMBITO ANTROPOLOGICO/ AMBITO
MATEMATICO- SCIENTIFICO

N.1 DOCENTE DI LINGUA INGLESE
(SPECIALISTA O SPECIALIZZATO) N.1 DOCENTE DI
RELIGIONE CATTOLICA
LORARIO DI SERVIZIO DEI DOCENTI È
DI 22 ORE SETTIMANALI PER LA DIDATTICA E 2 ORE
PER LA PROGETTAZIONE
79
MODELLO ORGANIZZATIVO DISTITUTO ORGANIGRAMMA
80
AREA GESTIONALE
81
(No Transcript)
82
(No Transcript)
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