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Ritardo mentale

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Ritardo mentale Definizione, etiopatogenesi, neuropsicologia, psicopatologia Epidemiologia Ricorre nell 1-8% popolazione generale ed pi frequente nei maschi ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Ritardo mentale


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Ritardo mentale
  • Definizione, etiopatogenesi, neuropsicologia,
    psicopatologia

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Epidemiologia
  • Ricorre nell1-8 popolazione generale ed è più
    frequente nei maschi rispetto alle femmine
    (MF1,51).Ciò viene attribuito alle condizioni
    patologiche legate al cromosoma X tra cui la S.
    X fragile, e alla gt suscettibilità dei M a
    patologie del neurosviluppo quale esito di
    patologie pre e perinatali.
  • Causa identificata solo nel 40-60 casi.

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Definizione (1)
  • ICD-10 condizione di interrotto o incompleto
    sviluppo psichico, caratterizzata soprattutto da
    compromissione delle abilità che si manifestano
    durante il periodo evolutivo e che contribuiscono
    al livello globale dellintelligenza, cioè quelle
    cognitive, linguistiche, motorie e sociali.
    Ladattamento sociale è sempre compromesso.

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Definizione (2)
  • DSM IV via finale comune di vari processi
    patologici che agiscono sul funzionamento del
    SNC si definisce in base a 3 criteri
  • - funzionamento intellettivo 2DS al di sotto
    della media
  • (Q.I. 70 o inferiore)
  • - limitazione delle competenze adattive
  • - esordio prima dei 18 anni di età

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Intelligenza
  • Lintelligenza può essere definita come la
    capacità di cogliere i nessi tra i vari momenti
    dellesperienza. E un
  • processo attivo
  • legato al funzionamento SNC
  • basato sulla capacità di trasformare la realtà
    in rappresentazioni mentali, stabilendo rapporti
    sempre più complessi ed astratti
  • connesso con aspetti emotivi ed affettivi
    (integrazione tra conoscenza e affettività)

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Funzionamento adattivo
  • Efficacia con cui il soggetto fa fronte alle
    esigenze comuni della vita grado di adeguamento
    agli standard di autonomia personale previsti in
    base ad età, retroterra socioculturale, contesto
    ambientale.
  • Aree da valutare secondo DSM IVcomunicazione,
    cura della propria persona, vita in famiglia,
    capacità sociali/interpersonali, uso delle
    risorse della comunità, autodeterminazione,
    funzionamento scolastico, lavoro e tempo libero,
    salute e sicurezza.

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Classificazione DSM IV
  • RM lieveQI da 50-55 a circa 70
  • RM moderato QI da 35-40 a 50-55
  • RM graveQI da 20-25 a 35-40
  • RM gravissimo QI sotto 20-25
  • E prevista inoltre la categoria di Funzionamento
    Intellettivo Limite che corrisponde ad
    unestensione di valori QI gt rispetto RM71-84

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Classificazione ICD-10
  • RM lieve QI da 50 a 69
  • RM di media gravità QI da 35 a 49
  • RM grave QI da 20 a 34
  • RM profondo QIlt20
  • Qui i punteggi limite sono precisi, mentre nel
    DSM IV vi è gt flessibilità nella fascia di
    sovrapposizione la gravità è determinata dal
    livello del funzionamento adattativo.

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RM lieve (1)
  • Rappresenta l85 circa di tutti i RM.
  • Da 0-5 aa soddisfacenti capacità sociali e
    comunicative eventuali compromissioni nelle aree
    sensomotorie sono minime,acquisizione del
    linguaggio con qualche ritardo ma discreta,
    spesso piena indipendenza nella cura di sé e
    nelle abilità pratiche e domestiche, anche se lo
    sviluppo è più lento.

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RM lieve (2)
  • Le gt difficoltà sono osservate in ambito
    scolastico lincapacità ad accedere a una
    struttura di pensiero formale rappresenta un
    limite alla progressione dellapprendimento.
  • Di solito è possibile acquisire prima dei 20 aa
    capacità corrispondenti alla scolarità
    elementare.
  • Particolare peso di equilibrio affettivo,
    qualità relazioni con lambiente, fattori
    socioeconomici e culturali.
  • gt importanza di sistemi educativi progettati per
    sviluppare abilità individuali specifiche e
    compensare le difficoltà.

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RM moderato
  • Rappresenta circa 10 RM
  • Capacità comunicative di solito presenti già
    nella 1a infanzia, ma lentezza nello sviluppo
    comprensione e produzione di linguaggio, che
    talvolta resta gestuale
  • Profili disarmonici nelle diverse abilità
  • Acquisizione competenze psicomotorie e cura di sé
    ritardata
  • Profitto scolastico limitato, non superiore a 2a
    elementare
  • In adolescenza le difficoltà a riconoscere le
    convenzioni sociali possono interferire nelle
    relazioni con i coetanei.
  • Possono beneficiare di addestramento ad attività
    sociali e lavorative esecuzione semplici lavori
    manuali con modalità protette

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RM Grave
  • 3-4 RM
  • Livello minimo di linguaggio comunicativo,o
    assenza
  • Addestramento alle attività elementari di cura
    della persona
  • Nelletà adulta compiti semplici in ambienti
    altamente protetti di solito buon adattamento a
    vita di comunità
  • Generalmente si associano importanti deficit
    motori o altre disabilità

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RM gravissimo o profondo
  • 1-2 RM
  • Nella 1a infanzia compromissione del
    funzionamento sensomotorio gt parte soggetti
    limitati nella motilità, incontinenti,
    comunicazione limitata a forme rudimentali non
    verbali
  • Scarsa o nulla capacità di prendersi cura dei
    propri bisogni, richiedono costante assistenza
  • Comuni gravi handicap neurologici, epilessia,
    compromissioni visive ed uditive

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ritardo mentale eziologia
  • Cause genetiche (15-60)
  • Cause sconosciute
  • (30-50)
  • Cause ambientali
  • (10-35)

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Cause ambientali (non genetiche)
  • Fattori di tipo
  • infettivo
  • tossico
  • ischemico-anossico
  • carenziale
  • che agiscono durante la gravidanza o linfanzia.
    Fattori connessi a
  • povertà, deprivazione culturale, disagiate
    condizioni socioeconomiche

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Etiologia per epoca di occorrenza
  • Cause prenatali malformazioni congenite
    SNC,anomalie genetiche del cervello, sostanze
    tossiche nel sangue materno, infezioni materne
    e/o fetali in gravidanza, malnutrizione
    materna/fetale, prematurità
  • Cause perinatali traumi e asfissia alla nascita
  • Cause postnatali errori congeniti del
    metabolismo, malattie degli organelli
    subcellulari, anomalie di crescita/nutrizione
    postnatale, sostanze tossiche endogene o esogene,
    anomalie endocrinologiche, infezioni, traumi,
    neoplasie, malattie neurocutanee, mal.
    Neuromuscolari con interessamento SNC.

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ritardo mentale eziologia
  • Anomalie cromosomiche 11
  • Malattie monogeniche 8
  • Sindromi multifattoriali o poligeniche 1,8
  • Queste ultime sono quelle meno ben definite la
    copresenza di geni ereditati predisponenti e di
    fattori ambientali patogeni determinerà il
    manifestarsi del RM
  • Cause genetiche (15-60)

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ritardo mentale eziologia
Cause genetiche (15-60)
Inquadramento diagnostico
Condizione sindromica
Anomalie minori
Malformazioni maggiori
Anomalie di accrescimento
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significato della diagnosi
  • i vantaggi per il paziente
  • identificazione di adeguate terapie mediche e non
    mediche
  • pianificazione educativa
  • identificazione di adeguati riferimenti
    specialistici
  • screening presintomatico delle possibili
    complicanze
  • i vantaggi per i genitori
  • possibilità di fornire riferimenti di centri
    specializzati sia per competenze mediche che
    assistenziali
  • possibilità di rivolgersi a gruppi specifici di
    supporto
  • possibilità di fornire adeguato counseling
    riproduttivo e di diagnosi prenatale
  • contatto con altre famiglie di pazienti affetti.

Curry et al. 1997
20
Stevenson et al 2003
  • il physical phenotype è più utile rispetto
    alla severità del ritardo mentale, alla presenza
    di epilessia o di altre caratteristiche
    neurocomportamentali nellidentificazione della
    causa

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  • una valutazione multidisciplinare garantita da
  • Neuropsichiatra Infantile e Genetista Clinico
  • (esame neurologico e valutazione
    dismorfologica),
  • consente un corretto inquadramento, spesso
    conclusivo, ai fini diagnostici del paziente con
    Ritardo Mentale nel 18 dei casi.

Battaglia et al, 1999
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  • inquadramento diagnostico
  • diagnosi o non-diagnosi
  • presa in carico del paziente

arrivo
partenza
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Neuropsicologia del RM
  • Tra RM e normali
  • - Differenze quantitative (ritardo con livello

  • deficitario)
  • - Differenze qualitative (differenza della
  • struttura stessa della
    cognition)
  • - Differenze quantitative qualitative
  • (la struttura è errata quindi lenta e
  • deviante nel suo sviluppo)

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Modelli
  • Olistico intelligenza sistema unitario
  • Modulare intelligenza sistema computazionale di
    moduli in serie, autonomi, eccetto i sistemi
    centrali di controllo non modulari
  • Se nel 1caso per il RM si parla di deficit
    globale mentre nel 2 ci si concentra su una gt
    divisibilità del processo cognitivo, entrambe
    riconoscono un mal funzionamento nei sistemi
    centrali di controllo

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Fattori comuni /specifici nel RM
  • Fattore comune generale semplificazione del
    funzionamento cognitivo, a causa della
    limitazione della complessità delle operazioni
    mentali e delle capacità di processazione
  • Fattori specifici individuazione di fenotipi
    cognitivo-comportamentali specifici (es. s. di
    Down gtabilità visuospaziali e capacità
    discriminativa analitica, ltcompetenza linguaggio
    rispetto s. di Williams dove il profilo è opposto)

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Prassi riabilitativa cognitiva
  • Autoconsapevolezza fattore centrale , condizione
    necessaria per il controllo e limplementazione
    dei propri processi mentali
  • Riabilitatore rappresenta il sistema di controllo
    esterno che fornisce il metodo perché il
    soggetto con RM si costruisca un sistema di
    controllo interno
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