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L'ALIMENTAZIONE

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Title: L'ALIMENTAZIONE


1
L'ALIMENTAZIONE
2
L' alimentazione è l' assunzione, da parte
degli organismi viventi, di sostanze semplici o
complesse (proteine, grassi, carboidrati,
vitamine, sali minerali e acqua) indispensabili
per la costruzione delle strutture biologiche.
3
Una scorretta alimentazione si ripercuote
sull'individuo con il manifestarsi di gravi
disturbi fisici e psicologici, quali l'obesità,
l'anoressia, o la bulimia.
4
Breve storia dellalimentazione

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Contenuto della lezione
  • In questa breve presentazione si vedrà
  • Come si cibava luomo preistorico
  • Gli effetti dellinvenzione del fuoco
  • Gli effetti della Rivoluzione neolitica
  • Lalimentazione nelle antiche civiltà
  • Cosa mangiavano Greci e Romani
  • Cosa cambia con arabi, barbari e cristiani
  • Il cibo nel medioevo
  • La rivoluzione alimentare delle Americhe
  • Tendenze negli ultimi secoli

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Preistoria
  • Il pasto tipo degli uomini primitivi
    probabilmente vi sembrerà poco attraente. Ma se
    siete i tipi che non mangiano volentieri
    minestrone, cavolo o spinaci, forse li
    rimpiangereste, nel caso in cui una famiglia di
    primitivi vi invitasse a pranzo. Molto
    probabilmente vi farebbero assaporare termiti,
    cavallette, formiche o piccoli topini di
    campagna. Se improvvisamente decideste di
    diventare vegetariani pur di non mangiare queste
    cose, potreste sempre gustare qualche uovo di
    uccello, tuberi o radici. Dal primo cibo (larve,
    insetti, foglie) luomo passò alle carcasse
    animali, scoiattoli, porcospini

7
Preistoria
  • La continua ricerca di cibo, la difficoltà di
    reperirlo in certe stagioni estreme può essere
    alla base dello sviluppo del cervello umano e
    della manualità

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Homo erectus
  • I primi ominidi vissero in Africa equatoriale in
    climi che non presentavano differenze stagionali
  • Quando lHomo erectus si incamminò verso le
    nostre latitudini trovò grosse differenze
    climatiche stagionali
  • Fu perciò necessario arricchire la sua dieta con
    carni per ovviare allassenza di vegetali e si
    sviluppò la caccia

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La caccia
  • luomo cominciò a mangiare carne cacciata da lui,
    uccisa spingendola verso burroni, fino a quando
    non inventò le prime armi (cerbottane, pietre,
    lance)
  • Nuove prede furono allora orsi, bisonti, cervi,
    renne e anche mammuth
  • Numerose scene di caccia nelle incisioni rupestri

Caccia ai cervi - Valcamonica
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Il fuoco
  • Resti di focolari datano anche 2 milioni di anni
  • Ma la vera conquista fu il controllo del fuoco
    circa 1.400.000 anni fa in Africa
  • La scoperta e luso in cucina fu senzaltro
    casuale e tardivo
  • Prima di allora il cibo poteva essere carne
    cruda, erbe, frutta, radici, insetti

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La rivoluzione del fuoco
  • Le attività non erano più limitate alle ore del
    giorno
  • Alcuni mammiferi ed insetti pericolosi evitavano
    il fuoco ed il fumo
  • Il fuoco portò al miglioramento della nutrizione
    mediante le proteine cotte
  • La cottura rende la carne più facile da mangiare
    e da digerire
  • La quantità di energia richiesta per digerire la
    carne cotta è minore di quella della carne cruda
  • Recenti studi ritengono che la cottura dei cibi
    vegetali possa aver innescato l'espansione
    cerebrale permettendo agli uomini di assorbire
    maggiori calorie
  • La cottura uccide i parassiti e i batteri che
    avvelenano gli alimenti.

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Il Neolitico
  • 20.000 anni fa. Si sviluppa larte della
    terracotta quasi indispensabile per la cottura
    dei cibi
  • E di conseguenza la suddivisione del lavoro,
    lorganizzazione della famiglia e poi delle tribù
  • Nasce così anche lallevamento

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La I Rivoluzione
  • E la rivoluzione neolitica che consiste nel
    passaggio dalla pastorizia allagricoltura e
    quindi dal nomadismo alla sedentarietà
  • Questo gli permette di migliorare la caccia con
    le trappole, la preparazione di formaggi e
    latticini, la coltivazione di piante alimentari e
    cereali finora solo raccolti
  • Ma tra gli aspetti negativi vi è la tendenza a
    sostituire la carne con i cereali, meno ricchi di
    proteine, col conseguente indebolimento del corpo
    e la diffusione di epidemie

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9000 anni fa, nel Neolitico, i popoli del
Mediterraneo coltivavano già sistematicamente
numerose specie vegetali e allevavano ovini,
bovini, suini e gallinacei.
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La popolazione mondiale
  • Larricchimento alimentare portò a migliori
    condizioni sanitarie e allallungamento della
    vita media
  • Il mondo comincia quindi a popolarsi
  • Nel Neolitico la densità di popolazione era di un
    uomo ogni 25Kmq
  • Allinizio dellera cristiana la popolazione la
    popolazione euroasiatica raggiungeva i 250
    milioni di persone

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Ricapitolando
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Alimentazione primitiva
Larve
Insetti
foglie
Radici
Invenzione del fuoco
Homo Erectus lascia lAfrica
Nascita artigianato
Suddivisione del lavoro
Cibo sano
Cibo digeribile
Differenze stagionali
Allevamento
Alimentazione migliore
Necessità di nutrirsi di carne
Agricoltura
Sedentarietà
Sviluppo della caccia
Scambio
Allungamento della vita
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  • 4000 a.C.
  • Egiziani
  • All'epoca degli antichi egiziani, cioè da almeno
    4000 anni prima della nascita di Cristo, il cibo
    più utilizzato era il pane. Fatto con farina di
    frumento o, più spesso, di orzo, questo era
    infatti alla base della loro alimentazione. Non
    consumavano molta carne e insieme al pane
    mangiavano pesce sotto sale, affumicato o
    seccato al sole, formaggio, legumi e frutta.
    Questa veniva usata cruda oppure per preparare
    focacce dolci con miele. Da bere c'era già il
    vino e la birra, però era un po' diversa da
    quella che conosciamo oggi non aveva bollicine.

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Babilonesi
  • Più o meno nello stesso periodo, però in
    Mesopotamia si mangiava cibo lesso. I babilonesi
    bollivano tutto, carne preparata con cipolla,
    porri, aglio, formaggio fresco e samidu e
    shuhutinnu (piante aromatiche). Come condimento
    usavano olio di sesamo o di oliva, e come
    dolcificante il miele o la frutta.

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1000 a.C. Ebrei
  • Anche per questo popolo il pane era alla base
    dell'alimentazione, e oltre al pane lievitato
    veniva preparato anche un pane senza lievito,
    detto pane azimo. Insieme al pane mangiavano
    carne di montone, di vitello o di bue quella di
    maiale era proibita. Queste pietanze venivano
    lessate o arrostite, ma si trattava di cibi non
    comuni e riservati ai giorni di festa. Negli
    altri giorni consumavano legumi, frutta e
    formaggio. Da bere anche qui c'era il vino, e
    bevande ricavate dalla fermentazione dell'orzo,
    del miele e delle mele.

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Fenici
  • Zuppa di farro o legumi come lenticchie, fave o
    ceci. Insieme al pane, fatto con farina di orzo,
    cipolle, radici, cetrioli o lattuga. Nelle
    famiglie ricca si consumava selvaggina in una
    povera, invece, pesce. I fenici usavano
    conservare le pietanze facendole essiccare o
    mettendole sotto sale. Come condimenti venivano
    usati olio, sesamo e miele per i dolci. Da bere
    Birra e vino. La birra era una bevanda molto
    diffusa in tutta l'Asia Minore e in Egitto, terre
    in cui orzo e grano venivano coltivati in
    abbondanza questa veniva consumata
    quotidianamente come dissetante e, in certi casi,
    anche come ricostituente. Il vino era di buona
    qualità e veniva consumato in tutto il
    Mediterraneo Orientale.

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Greci
  • Nall'antica Grecia, all'ora dell'ariston, il
    pranzo, il pasto era veloce olive, pesce fritto
    o formaggio e pane di orzo. Vi erano tantissimi
    tipi diversi di pane , addirittura 72, tra cui il
    daraton, che era un pane senza lievito il
    phaios, un pane scuro il semidelites, fatto con
    fior di grano il caibanites, un pane composto da
    varie farine. E poi pani con olive, uva passa e
    fichi secchi. Anche qui non cera molta carne, i
    greci la consideravano un cibo di lusso e
    compariva solo sulle tavole dei ricchi la
    preferita era la carne di maiale, anche perché il
    pollame fece la sua apparizione solo nell'età
    classica. Le famiglie povere mangiavano
    principalmente pane e legumi, oppure pesci sotto
    sale o affumicati. Ciliegie, uva e fragole erano
    molto comuni, mentre le pesche, di origine
    persiana, furono portate in Grecia dopo il IV
    secolo avanti Cristo. Da bere, anche qui, c'era
    il vino, che si consumava anche nei thermopolia,
    i bar dell'epoca. E il kikeon, bevanda a base di
    farina d'orzo, semi di coriandolo e lino, vino,
    formaggio grattugiato e foglioline di menta.

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Etruschi Italia centrale tra il VII e il IV
secolo avanti Cristo
  • A pranzo farinata di cereali, un piatto
    tradizionale, e insieme a questa anche farro,
    orzo, fave, piselli, fichi, frutti selvatici,
    latte e formaggio di capra. La carne più usata
    era quella di maiale, ma venivano arrostiti anche
    cervi, lepri e qualche orso. Oltre alla carne
    pesce piccoli tonni, pesci spada e razze. Nelle
    lagune di Maccarese e di Orbetello non mancavano
    le anguille e i capitoni, le spigole e le orate.
    Ma questi sono piatti per i ricchi. Il menù di
    una famiglia del popolo pane e olive, polenta e
    verdure cotte o crude, pesci in salamoia,
    frattaglie, conserve sotto aceto e castagne. Il
    vino era la bevanda preferita anche se spesso
    veniva annacquato e bevande fatte con latte
    fermentato.

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L'ALIMENTAZIONE DELL'ANTICA ROMA
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Romani
  • Anche per loro il pane era alla base dei pasti,
    però il suo uso si diffuse solo verso il II
    secolo avanti Cristo. Prima si mangiava una
    specie di pappa di farro e grano, detta puls.
    Questa veniva consumata con legumi come fave,
    lenticchie e ceci, oppure con la carne allo
    spiedo. Tra i romani, oltre alle solite carni
    come bue, agnello e vitello veniva consumata
    quella di asino, di ghiro, di cinghiale, di
    fagiano e di pavone. Nelle villae si allevavano i
    pesci, la selvaggina e gli uccelli. I funghi
    venivano cucinati col miele i piccioni con
    datteri, pepe, miele, aceto, vino, olio e senape
    e le pesche venivano preparate come noi facciamo
    le anguille marinate. Si trattava di una cucina
    in cui venivano mescolati sapori pungenti e
    sapori dolciastri nelle stesse pietanze, accanto
    all'aceto e alla menta, si usavano il miele, il
    mosto cotto e la frutta ridotta a purè. Anche qui
    il vino era la bevanda preferita, e si beveva
    caldo anche nei bar, che, a giudicare da Pompei,
    erano diffusi come ai giorni nostri.

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  • principali alimenti dei romani erano radici,
    cipolle, cavoli, lattuga, porri tritati, fave,
    ceci, lupino, sesamo e cereali. Con il frumento
    facevano semole e farina, spesso consumate sotto
    forma di polente.

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  • I Romani non apprezzavano ciò che crocchiava
    sotto i denti. Preferivano vivande bollite e
    morbide, budini, cibi tritati accompagnati da
    molta salsa. Andavano pazzi per le erbe
    aromatiche e per il pepe e le spezie.
    Aggiungevano dappertutto del garum, un tipo di
    salsa a base di pesce fermentato. Senza questo,
    del resto, le semplici focacce di cereali o di
    lupino sarebbero state davvero insipide!

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  • Fino a sera i Romani mangiavano solo poche
    cose, rapidamente. La cena era il pasto più
    importante per loro. I ricchi, infatti,
    cominciavano la cena alle tre del pomeriggio,
    andando avanti sino al calar della notte. Ogni
    convitato stava steso sul letto da pranzo e
    prendeva le pietanze con le mani. Durante i
    banchetti, gli invitati ricevevano offerte di
    cibo da portare con sé a casa.

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Nella cultura romana lalimentazione è la prima
occasione per gli strati dominanti della società
di manifestare la propria superiorità il potens
mangia di più e meglio. Mangia carne il pauper
mangia meno e peggio.

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  • I poveri, dal momento che non avevano un
    posto nelle loro insulae dove cucinare i loro
    alimenti, si nutrivano nelle taverne, dove i
    ricchi non andavano mai.
  • La taverna era la sala da pranzo del povero,
    vi aleggiavano odori pesanti ed era possibile
    ordinare un bicchiere di vino miscelato con acqua
    bollente, salsicce all'aglio, piselli fritti o
    bolliti, pane plebeo.

31
Larrivo del Cristianesimo
  • Linizio delle rivoluzioni religiose
    nellalimentazione delluomo è segnato
    dallarrivo del Cristianesimo, praticato
    inizialmente dagli ebraici ma sviluppatasi
    successivamente in gran parte dEuropa
  • nel tempo pone regole e abitudini ancora oggi
    utilizzate

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I simboli e i divieti del Cristianesimo
  • Il Cristianesimo è la religione che pone ai suoi
    fedeli il minor numero di divieti
  • molti alimenti acquistano un valore simbolico
    pane, uova, carne dagnello, vino e olio
  • In particolare agnello e vino erano usati nelle
    cerimonie

33
Il significato del pane
  • Allinizio era un alimento comune
  • Veniva mangiato per scopi economici, per il suo
    prezzo ridotto
  • Con larrivo del Cristianesimo, e di conseguenza
    dellEucarestia, venne trasformato in alimento
    sacro
  • Infatti secondo S. Agostino un buon cristiano era
    colui che sapeva fare il pane

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Le uova
  • Le uova venivano scambiate allinizio della
    primavera come augurio della rinascita della vita
  • Ed era consuetudine per i contadini dellantica
    Roma, seppellire un uovo dipinto di rosso nei
    campi per propiziarsi un buon raccolto.
  • Con il Cristianesimo luovo continua ad avere un
    significato augurale, richiamando alla
    resurrezione di Cristo

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Lagnello
  • Lagnello rappresenta il sacrificio di Cristo che
    con il suo sangue rigenera e rinnova lumanità.
  • Questo simbolismo deriva da un antico rituale
    contadino nel quale alcuni popoli usavano
    sacrificare il primo agnello nato nellanno
    facendone colare il sangue sulla terra per
    riconciliarsi con le forze della natura.
  • Nella Bibbia si recuperò tale rituale arcaico
    integrandolo nella storia sacra di Dio per cui il
    primo mese di primavera ogni famiglia doveva
    procurarsi un agnello senza difetti, maschio e
    nato nellanno che doveva essere immolato al
    tramonto mangiandone la carne arrostita al fuoco.

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Il vino
  • Il vino è la bevanda della gioia, della festa. E
    considerato il simbolo di tutti i doni
    provenienti da Dio
  • Nella celebrazione dellEucarestia lo si presenta
    come offerta, segno del lavoro delluomo e del
    dono di noi stessi come ringraziamento per i doni
    ricevuti da Dio
  • Quindi, nel Cristianesimo, il vino ha assunto il
    ruolo centrale di metafora dello Spirito così
    come la vigna rappresenta la comunità o la
    Chiesa.

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Lolio
  • Per il Cristianesimo lolio è il simbolo della
    pace, tuttora presente nella liturgia della
    Domenica delle Palme
  • Utilizzato per ritualizzare i vari momenti, dal
    battesimo, alle ordinazioni sacerdotali,
    allestrema unzione

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Il mondo arabo
  • Connubio cibo-religione
  • Impuro il maiale e il sangue dellanimale
  • Vietato il vino
  • I cibi più prelibati erano la frutta (datteri,
    uva passa) olive, carni, spezie, pesce

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Lalimentazione prima dellIslam
  • Luso della carne era raro
  • Il principale alimento base era il latte di
    cammella, di capra, di pecora e da questi il
    burro e i formaggi
  • Nel Sud della Penisola primeggiavano i datteri,
    in grandi varietà nel Nord, pane (di orzo e di
    frumento), zuppe, legumi, e poca selvaggina di
    ogni tipo
  • Molto apprezzato anche per le sue qualità
    altamente salutari il miele, che verrà poi lodato
    anche nel Corano
  • Vino soprattutto di palma, ma anche di uva
  • Venivano mangiati tutti i tipi di pesci

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Alimentazione dellIslam
  • Con larrivo dellIslam cominciò anche la
    suddivisione dei cibi
  • halâl (permessi)harâm (proibiti)mushbûb
    (dubbi, il loro consumo è quindi affidato alla
    coscienza del musulmano)
  • I principali apporti islamici all'Occidente
    furono il riso, gli spinaci, i limoni, le
    arance, le pesche, i carciofi, le albicocche, lo
    zucchero, il caffè. Con i prodotti furono
    veicolati anche gli insegnamenti per coltivarli
    ed elaborarli

41
Barbari
  • Incisero, ma non troppo, sullalimentazione
    romana
  • I Barbari nordici erano grandi mangiatori di
    carne, visto come simbolo di forza, e usavano
    spezie

42
Come e perché cambia lalimentazione dopo il
1000(anni bui)
43
  • a causa dellespansionismo arabo i popoli che
    abitavano sulle coste furono costretti a
    spostarsi allinterno
  • Si passa dalle grandi città ai piccoli feudi
    (castellocittà) con una propria società
    economica ed una loro agricoltura autonoma.
  • Questo portò a

44
Evoluzioni tecnologiche agricole
  • Invenzione
  • dellaratro versoiocapovolge la zolla di terra
    più in profondità
  • Giogo rigidoattrezzo in legno posizionato sul
    dorso del bue per una maggior forza dellanimale
    nel trainare laratro versoio
  • Ferro di cavallocon questo si proteggeva meglio
    lo zoccolo del cavallo dal terreno sconnesso.

45
Evoluzione agricola
  • Rotazione biennale
  • Durante il medioevo non era sempre possibile
    coltivare il terreno,perché questo con il passare
    del tempo si impoveriva. Perciò dopo il 1000 il
    terreno venne diviso in due parti.
  • Rotazione triennale
  • Durante il basso medioevo la
  • terra venne divisa il 3 parti

46
(No Transcript)
47
Conseguenze
  • Miglior tenore di vita
  • Diminuzione della mortalità e malattie
  • Aumento del bestiame (carni)
  • Aumento del raccolto
  • Surplus alimentare produzione maggiore del
    necessario

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Incremento demografico
49
Lalimentazione nel medioevo
  • Tra il 1000 ed il 1200 d.C.
  • Selvaggina cotta alla spiedo (nuova tecniche di
    cottura)
  • Formaggi, frutta e verdura completavano i
    banchetti
  • Si usavano le spezie,sia nelle bevande (vino e
    birra),che nei cibi (carni)
  • Le spezie venivano utilizzate per camuffare il
    cattivo odore della carne durante il procedimento
    di frollatura.

50
Le spezie
  • Le spezie che già si utilizzavano erano zenzero,
    zafferano, chiodi di garofano e pepe, mescolate
    poi ad altre sostanze cubebe (un tipo di pepe),
    zucchero, cannella, liquirizia, grano saraceno,
    cumino, anice, coriandolo e gromillo (sotto il
    nome di spezia si classificavano anche molte erbe
    curative e cereali)
  • Esse avevano il potere di favorire la digestione,
    di conseguenza, venivano utilizzate contro tante
    malattie.

51
Spezie
52
Cucina medievale
  • Lalimentazione degli uomini ricchi del medioevo
    era a base di carne e pesce.
  • Nei giorni di festa si portavano arrosti
    giganteschi su piatti dargento

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Ricetta medievale
  • polpa di maiale a tocchetti con mele gialle,
    arancia, olive nere,alloro,aglio, rosmarino, olio
    e vino bianco. Cotti arrosto

54
Dal 1500 al 1600 Rinascimento
  • La cucina moderna affonda le sue radici nel
    Quattrocento e nel Cinquecento per le novità che
    arrivano dal Nuovo Mondo e che cambiano e
    arricchiscono le tradizioni popolari.. Nasce in
    questo periodo il gusto per la presentazione dei
    piatti Alla fine del Quattrocento compaiono le
    paste "all'italiana". Maccheroni e vermicelli
    conditi con uvette oppure con burro e sale, e le
    prime paste ripiene, antenate dei tortellini.

55
La II Rivoluzione alimentare è legata ai viaggi
oceanici
56
  • Patata, mais, fagioli, pomodori,cacao dalle
    Americhe, caffè e tè dall'Oriente sono queste le
    novità che modificheranno le abitudini in cucina.
    Arrivati in Europa questi alimenti ebbero bisogno
    di parecchio tempo  prima di affermarsi. La
    patata, ad esempio era destinata
    all'alimentazione animale e solo nel Settecento
    fu scoperta come cibo. Lo stesso discorso fu per
    il mais che cominciò ad essere consumato solo
    dopo le numerose carestie e pestilenze, che
    avevano decimato i raccolti e sottoforma di
    polenta divenne il re sulle tavole dei contadini.
    Per quanto riguarda il cacao e la bevanda da esso
    derivata, la cioccolata, essi conobbero il
    massimo splendore dopo il Seicento, quando
    divenne bevanda di re e principesse.

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1700
  • La grande carestia del 1769, Le patate salvarono
    le popolazioni dalla fame. Queste venivano
    coltivate già da molti anni in Germania, ma
    furono introdotte in Francia solo sotto Luigi
    XVI. Nel XVIII il pranzo diventa un'occasione per
    riunirsi e a Parigi viene aperta la prima
    trattoria. L'arte della conservazione dei cibi
    fece enormi progressi era possibile avere
    marmellate, formaggi di molte qualità, salumi e
    salsicce. In questo periodo nasce l'arte
    dolciaria Torte, pasticcini e meringhe fanno il
    loro ingresso trionfale nei pranzi importanti.

58
1800
  • Con il XIX secolo in seguito alle scoperte
    scientifiche applicate all'industria e
    all'agricoltura l'alimentazione cambia
    profondamente. All'inizio dell'ottocento viene
    impiantata in Francia la prima industria di
    lavorazione della barbabietola grazie a questo
    ora diventa normale avere lo zucchero in tavola.
    Le teorie di Pasteur sulla fermentazione
    permettono progressi in campo enologico e
    caseario, quindi migliora la qualità dei vini e
    dei formaggi. L'abitudine del pranzo come
    occasione di riunione e festa si diffonde in
    tutte le classi sociali.

59
Dal 1900 ai giorni nostri
  • Immaginiamo di essere ai giorni nostri! Oggi i
    nostri pasti si vanno sempre più semplificando,
    sempre più spesso il pranzo è uno spuntino, si
    può scegliere tra hamburger, pizzette o panini al
    bar. I pranzi importanti, quelli con tante
    portate e piatti raffinati, sono ormai riservati
    alle occasioni particolari.
  •  

60
Negli ultimi secoli
61
  • Aumento della popolazione aumento della
    richiesta della quantitadi cibo
  • Aumento della produzione a discapito della
    qualita (impiego di prodotti chimici
    nellagricoltura condizioni di allevamento al
    limite)
  • Cio soddisfa la richiesta ma porta a perdita di
    qualita e tipicita
  • I piccoli produttori si trasformano in grosse
    aziende
  • Compaiono le frodi alimentari e le adulterazioni

62
  • Negli ultimi anni si sta avendo uninversione di
    tendenza
  • Maggiore attenzione alla qualita dei prodotti
  • Compaiono gli alimenti di agricoltura biologica e
    modificati geneticamente
  • Per distinguere i due tipi di prodotti emerge il
    problema certificazione di qualita
  • Sviluppo di metodiche e analisi chimiche atte a
    valutare la qualita di un alimento e a svelare
    frodi e adulterazioni

63
  • Il nostro percorso..

64
  • Alimenti e principi alimentari- Fabbisogni
    alimentari - Contenuto energetico, LARN -
    Principi dell'equilibrio alimentare
  • Proprietà nutrizionali degli alimenti e
    possibili modificazioni durante i processi di
    cottura, conservazione, alterazione e
    contaminazione.
  • La dieta mediterranea peculiarità del modello
    alimentare di tipo mediterraneo
  • Valutazione del concetto di qualità degli
    alimenti
  • Marker molecolari di prodotto e di processo

65
  • Corretta informazione sulla qualità degli
    alimenti, importanza dell'etichettatura,
    tracciabilità. Prodotti tipici e certificazione
    di qualità. (DOC, DOP, IGP, STG, etc)
  • Influenza degli alimento sul benessere e sulla
    prevenzione delle malattie
  • Sicurezza alimentare in relazione a contaminanti
    biologici e chimici negli alimenti
  • Utilizzo di organismi geneticamente modificati
    negli alimenti
  • Tecniche analitiche tradizionali ed innovative
    utilizzate per la valutazione della qualità e
    sanità degli alimenti
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