Title: POLITICHE DI COESIONE
1POLITICHE DI COESIONE
Obiettivi, strumenti e principi della politica di
coesione dopo la riforma
2Sommario
- Gli obiettivi della politica di coesione
- Gli strumenti comunitari
- I principi guida per i fondi strutturali
- I punti salienti della riforma
3I. La cornice della politica di coesione
- Nellaquis comunitario la coesione economica e
sociale tra le regioni europee è perseguita
attraverso tre politiche - Estensione e approfondimento del mercato interno
per permettere alle regioni svantaggiate di
sfruttare maggiormente i propri vantaggi
comparati allinterno dellUE - Rimozione delle barriere che ostacolano la
coesione allinterno delle politiche europee e
nazionali (riforma PAC, abolizione sussidi,
disciplina degli aiuti di stato, ) - Trasferimenti monetari dedicati i fondi
strutturali
La terza politica rappresenta la politica di
coesione in senso stretto. Essa è perseguita in
quanto si riconosce linsufficienza delle altre
due.
4I. Obiettivi e strumenti nella riforma
2000-2006 2000-2006 2007-2013 2007-2013
Obiettivi Strumenti Obiettivi Strumenti
Paesi di coesione Fondo di coesione Convergenza FESR
Obiettivo 1 FESR FSE FEOGA SFOP Convergenza FSE
Obiettivo 1 FESR FSE FEOGA SFOP Convergenza Fondo di coesione
Obiettivo 2 FESR FSE Competitività regionale e occupazione FESR FSE
Obiettivo 3 FSE Competitività regionale e occupazione FESR FSE
Interreg III FESR Cooperazione territoriale europea FESR
URBAN II () FESR Cooperazione territoriale europea FESR
EQUAL () FSE Cooperazione territoriale europea FESR
Leader FEOGA orientamento Cooperazione territoriale europea FESR
Nel periodo 2007-13 Urban II ed Equal sono
integrati negli obiettivi Convergenza e
Competitività
5I. Gli obiettivi Convergenza
- Lobiettivo Convergenza è volto ad accelerare la
convergenza degli Stati membri e regioni in
ritardo di sviluppo migliorando le condizioni per
la crescita e loccupazione tramite laumento ed
il miglioramento della qualità degli investimenti
in capitale fisico e umano, lo sviluppo
dellinnovazione e della società della
conoscenza, delladattabilità ai cambiamenti
economici e sociali, la tutela e il miglioramento
della qualità dellambiente e lefficienza
amministrativa
6I. Gli obiettivi Convergenza
- Ammissibilità dellobiettivo Convergenza
- Regioni di livello NUTS 2 con un Pil pro capite
inferiore al 75 della media comunitaria - Sostegno transitorio decrescente sino al 2013 per
le regioni che avrebbero avuto un Pil pro capite
inferiore al 75 nellEU a 15 membri (phasing
out) - Stati membri con un RNL inferiore al 90 della
media comunitaria - Sostegno transitorio decrescente per gli Stati
che avrebbero avuto un RNL medio inferiore al 90
nellEU a 15 membri
7I. Gli obiettivi Convergenza
- Le novità della riforma
- Gli Stati Nazionali che beneficiano del Fondo di
coesione rientrano nellobiettivo Convergenza
8I. Gli obiettivi Competitività regionale e
occupazione
- Lobiettivo Competitività punta, al di fuori
delle regioni in ritardo di sviluppo, a
rafforzare la competitività e le attrattive delle
regioni e loccupazione anticipando i cambiamenti
economici e sociali inclusi quelli connessi
allapertura degli scambi mediante lincremento
ed il miglioramento della qualità degli
investimenti nel capitale umano, linnovazione e
la promozione della società della conoscenza,
limprenditorialità, la tutela e il miglioramento
dellambiente e il miglioramento
dellaccessibilità, delladattabilità dei
lavoratori e delle imprese e lo sviluppo di
mercati del lavoro inclusivi
9I. Gli obiettivi Competitività regionale e
occupazione
- Ammissibilità allobiettivo competitività
- Tutte le Regioni che non sono interessate
dallobiettivo Convergenza - Sostegno transitorio per le regioni di livello
NUTS 2 precedentemente coperte dallobiettivo 1
ma con un pil pro-capite superiore al 75 del pil
medio dellEU-15 (phasing in)
10I. Gli obiettivi Competitività regionale e
occupazione
- Le novità della riforma
- Riunisce gli obiettivi 2 e 3 del precedente
periodo programmatorio - Lammissibilità è estesa allintero territorio
regionale. In precedenza (obiettivo 2)
lammissibilità era ristretta a zone delimitate
di ciascuna regione selezionate a livello
comunitario
11I. Gli obiettivi Cooperazione territoriale
europea
- Lobiettivo Cooperazione è inteso a rafforzare
la cooperazione transfrontaliera mediante
iniziative congiunte locali e regionali, a
rafforzare la cooperazione transnazionale
mediante azioni volte allo sviluppo territoriale
integrato connesse alle priorità comunitarie e a
rafforzare la cooperazione interregionale e lo
scambio di esperienze al livello territoriale
adeguato
12I. Gli obiettivi Cooperazione territoriale
europea
- Ammissibilità
- Ai fini della cooperazione transfrontaliera
regioni NUTS 3 individuate dalla Commissione
nella decisione del 31 ottobre 2006 - Ai fini della cooperazione transnazionale tutte
le regioni ma la Commissione e gli Stati Membri
hanno individuato tredici zone di cooperazione - Ai fini della cooperazione interregionale tutte
le regioni
13I. Gli obiettivi Cooperazione territoriale
europea
- Le novità della riforma
- Questo obiettivo non figurava nel precedente
periodo di programmazione. Esisteva un programma
comunitario INTERREG che aveva le medesime
finalità
14I. Gli obiettivi mappa delle regioni ammissibili
ITALIA 5 regioni nellobiettivo Convergenza
Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Basilicata.
Questultima in sostegno transitorio, phasing out
15 Regioni nellobiettivo competitività di cui
una, la Sardegna, in sostegno transitorio,
phasing-in
15II. Gli strumenti
- I Fondi strutturali
- Il Fondo europeo di sviluppo regionale
- Il Fondo sociale europeo
- Il Fondo di coesione
- Il Fondo europeo agricolo di sviluppo rurale
16II. I fondi strutturaliil FESR
Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR)
OBIETTIVI Sostenere lo sviluppo armonioso e la coesione economica delle regioni attraverso la correzione dei principali squilibri e ladeguamento strutturale delle regioni in ritardo, inclusa la riconversione delle regioni industriali in declino e delle regioni in ritardo di sviluppo, e sostenendo la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale. Contribuisce al finanziamento di Investimenti produttivi che favoriscano la creazione di posti di lavoro Investimenti in infrastrutture Misure a favore dello sviluppo locale endogeno Assistenza tecnica
ANNO DI CREAZIONE 1975
RIFERIMENTI NEI TRATTATI art. 160 TUE
BUDGET 2007-2013 Italia 18 mld euro
17II. I fondi strutturali il FESR
- Nellambito dellobiettivo Convergenza il FESR si
concentra sul sostegno allo sviluppo economico
sostenibile e integrato, a livello regionale e
locale, e alloccupazione. - Priorità Convergenza
- ricerca e sviluppo tecnologico, innovazione e
imprenditorialità - società dell'informazione
- iniziative locali per lo sviluppo e supporto alle
infrastrutture - ambiente e prevenzione dei rischi
- turismo e cultura
- investimenti nei trasporti
- investimenti nel settore dell'energia
- investimenti nell'istruzione
- investimenti nella sanità e nelle infrastrutture
sociali - aiuti diretti agli investimenti nelle PMI
18II. I fondi strutturali il FESR
- Nellambito dellobiettivo Competitività
regionale e occupazione il FESR si integra
nellambito delle più ampie politiche per la
competitività e lo sviluppo sostenibile - Priorità Competitività regionale e occupazione
- Innovazione ed economia della conoscenza, con il
potenziamento della RS, l'innovazione,
l'imprenditorialità e la creazione di nuovi
strumenti finanziari per imprese che fanno un uso
intensivo della conoscenza - Ambiente e prevenzione dei rischi, con la
bonifica dei terreni contaminati, lo stimolo
dell'efficienza energetica, la promozione dei
trasporti pubblici urbani puliti e l'elaborazione
di piani per prevenire e gestire i rischi
naturali e tecnologici - Accesso ai servizi di trasporto e di
telecomunicazione di interesse economico
generale, con il potenziamento delle reti
secondarie e l'incoraggiamento dell'accesso alle
tecnologie dell'informazione e della
comunicazione da parte delle PMI
19II. I fondi strutturali il FESR
- Il FESR finanzia interamente lobiettivo
Cooperazione territoriale, che sostituisce
diverse iniziative comunitarie - Priorità Cooperazione territoriale
- sviluppo di attività economiche e sociali
transfrontaliere mediante strategie congiunte
(imprenditorialità, protezione congiunta
dell'ambiente, collaborazione e riduzione
dell'isolamento, integrazione transfrontaliera
del mercato del lavoro, iniziative locali per
l'occupazione, pari opportunità, formazione e
inclusione sociale, condivisione delle risorse
umane e degli impianti per la RST) - istituzione e sviluppo della cooperazione
transnazionale, compresa la cooperazione
bilaterale fra le regioni marittime (gestione
delle acque, miglioramento dell'accessibilità,
prevenzione dei rischi e creazione di reti
scientifiche e tecnologiche) - aumento dell'efficacia della politica regionale
(creazione di reti e scambio di esperienze tra le
autorità regionali e locali)
20II. I fondi strutturali il FSE
Fondo sociale europeo (FSE)
OBIETTIVI contribuisce a realizzare le priorità della Comunità riguardo al rafforzamento della coesione economica e sociale migliorando le possibilità di occupazione e di impiego, favorendo un alto livello di occupazione e nuovi e migliori posti di lavoro. Sostiene azioni finalizzate a Accrescere ladattabilità dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori Migliorare laccesso alloccupazione e prevenire la disoccupazione Potenziare linclusione sociale delle persone svantaggiate e combattere ogni forma di discriminazione Potenziare il capitale umano Promuovere partenariati, patti e iniziative per le riforme dei mercati del lavoro
ANNO DI CREAZIONE 1958
RIFERIMENTI NEI TRATTATI art. 146 TUE
BUDGET 2007-2013 Italia 3,5 mld euro
21II. I fondi strutturali il FSE
- Il Fondo sociale opera sia nelle regioni
dellobiettivo Convergenza per colmare i ritardi,
sia in quelle dellobiettivo Competitività per
anticipare e promuovere i cambiamenti - Priorità comuni
- aumentare la capacità di adeguamento dei
lavoratori e delle imprese (apprendimento lungo
tutto l'arco della vita, trasparenza delle
qualifiche e delle competenze, promozione dello
spirito d'impresa e innovazione) - migliorare le prospettive occupazionali delle
persone in cerca di lavoro, delle persone non
attive, delle donne e dei migranti (modernizzare
e potenziare le istituzioni, misure attive e
preventive per identificare) - rafforzare l'integrazione sociale delle persone
svantaggiate e lottare contro la discriminazione - impegnarsi nelle riforme in materia di
occupazione e di integrazione tramite i
partenariati
22II. I fondi strutturaliil FSE
- Nellambito dellobiettivo Convergenza il fondo
sociale europeo persegue una missione più ampia
che include ulteriori priorità - Priorità Convergenza
- potenziamento degli investimenti in capitale
umano, con riforme in materia di istruzione e
formazione, aumento della partecipazione nei
settori dell'istruzione e della formazione lungo
tutto l'arco della vita nonché sviluppo del
potenziale umano nel settore della ricerca e
dell'innovazione - rafforzamento della capacità e dell'efficacia
istituzionali, allo scopo di contribuire al buon
governo
23II. I fondi strutturali il FC
Fondo di coesione (FC) ()
OBIETTIVI Rafforzamento della coesione economica e sociale della Comunità in una prospettiva di promozione dello sviluppo sostenibile. È destinato agli Stati membri il cui PIL sia inferiore al 90 della media europea, e che abbiano intrapreso rigorosi programmi di convergenza economica. Sostiene azioni nei seguenti settori Reti transeuropee di trasporto Aspetti relativi allambiente rientranti nelle priorità del Programma di azioni in materia ambientale, e allo sviluppo sostenibile
ANNO DI CREAZIONE 1994 (non è inizialmente un fondo strutturale)
RIFERIMENTI NEI TRATTATI art. 161 TUE
BUDGET 2007-2013
() Il Fondo di coesione diventa un fondo
strutturale con la riforma del 2006
24II. I fondi strutturali tassi di cofinanziamento
OBIETTIVI CONDIZIONI GENERALI CONDIZIONI SPECIFICHE
Convergenza Massimo 75 della spesa pubblica ammissibile (85 nei paesi della coesione) per gli aiuti alle imprese valgono i massimali per gli aiuti di Stato per le infrastrutture che generano entrate cospicue la spesa ammissibile è calcolata con il funding gap method
Competitività Massimo 50 della spesa pubblica ammissibile (85 nei paesi della coesione) per gli aiuti alle imprese valgono i massimali per gli aiuti di Stato per le infrastrutture che generano entrate cospicue la spesa ammissibile è calcolata con il funding gap method
Cooperazione territoriale Da un massimo dell85 della spesa ammissibile al 75 della sola spesa pubblica per gli aiuti alle imprese valgono i massimali per gli aiuti di Stato
25II. Altri strumenti per la coesione il FEASR
Fondo europeo agricolo di sviluppo rurale (FEASR)
OBIETTIVI contribuire alla promozione dello sviluppo rurale sostenibile nell'insieme della Comunità, in modo complementare alle politiche di sostegno dei mercati e dei redditi, nell'ambito della politica agricola comune nonché della politica di coesione e della politica comune della pesca. Sostiene interventi rivolti a Accrescere la competitività del settore agricolo e forestale, sostenendo la ristrutturazione, lo sviluppo e linnovazione Valorizzare lambiente e lo spazio naturale sostenendo la gestione del territorio Migliorare la qualità della vita nelle zone rurali e promuovere la diversificazione delle attività economiche
ANNO DI CREAZIONE 2005, sostituisce il FEOGA Sezione orientamento
RIFERIMENTI NEI TRATTATI art. 36 e 37 TCE
BUDGET 2007-2013 Italia 4,2 mld euro
26II. Altre politiche per la coesione le
iniziative comunitarie
JASPERS (Assistenza congiunta ai progetti nelle
regioni europee) intende sviluppare la
cooperazione tra la Commissione europea, la BEI e
la BESR al fine di mettere in comune lesperienza
maturata e di assistere gli Stati membri e le
regioni nella preparazione di progetti
particolarmente importanti JEREMIE (Risorse
europee congiunte per le micro, le piccole e le
medie imprese) è uniniziativa della Commissione
europea assieme alla BEI e al Fondo europeo per
gli investimenti al fine di migliorare laccesso
ai finanziamenti per lo sviluppo di micro,
piccole e medie imprese nelle regioni dellUE
JESSICA (Sostegno comunitario congiunto per lo
sviluppo sostenibile nelle aree urbane) è
uniniziativa della Commissione europea in
cooperazione con la BEI e con la Banca di
sviluppo del Consiglio d'Europa al fine di
promuovere linvestimento sostenibile nelle aree
urbane
27II. Altre politiche per la coesione il Fondo di
solidarietà
- Il Fondo di solidarietà dellUnione europea
(FSUE) è uno strumento finanziario supplementare
creato nel 2002 su proposta della Commissione
europea per fornire un aiuto di emergenza - Il Fondo interviene in caso di catastrofi gravi,
ossia che provochino danni diretti superiori ai 3
mld di euro o superiori allo 0,6 del RNL dello
Stato interessato - Il FSUE integra le spese pubbliche sostenute
dagli Stati membri per attuare i seguenti
interventi di emergenza - ripristino immediato delle infrastrutture nei
settori dellelettricità, delle condutture
idriche e fognarie, delle telecomunicazioni, dei
trasporti, della sanità e dellistruzione - realizzazione di misure provvisorie di alloggio e
organizzazione dei servizi di soccorso - messa in sicurezza immediata delle infrastrutture
di prevenzione, misure di protezione del
patrimonio culturale, ripulitura delle zone
danneggiate. - Il bilancio annuo disponibile per il FSUE è
attualmente fissato a 1 miliardo di euro
28II. Altre politiche per la coesione lo Strumento
di preadesione (IPA)
- Lo Strumento di preadesione (IPA) sostituisce dal
2007 i precedenti strumenti finanziari dellUE
destinati ai paesi candidati e ai potenziali
paesi candidati alladesione (PHARE, PHARE CBC,
ISPA, SAPARD, CARDS e lo Strumento finanziario
per la Turchia) - 5 tipologie di interventi
- sostegno alla transizione e rafforzamento delle
istituzioni - cooperazione transfrontaliera (con gli Stati
membri dellUE e gli altri paesi ammissibili
all'IPA) - sviluppo regionale (trasporti, ambiente e
sviluppo economico) - risorse umane (valorizzazione del capitale umano
e lotta contro lesclusione) - sviluppo rurale.
- I paesi beneficiari dellIPA sono suddivisi in
due categorie - i paesi candidati allUE (Croazia, Turchia e lex
Repubblica iugoslava di Macedonia), ammissibili
alle cinque misure dellIPA - i paesi candidati potenziali dei Balcani
occidentali (Albania, Bosnia Erzegovina,
Montenegro e Serbia , compreso il Kossovo),
ammissibili esclusivamente alle prime due misure
29II. Le risorse finanziarie
- Totale risorse 347,410 miliardi di euro
- Obiettivo convergenza 81,5
- Fondo di coesione 20
- Phasing out 4
- Regioni in ritardo 57,5
- Obiettivo competitività 16,0
- Competitività 12,6
- Phasing in 3,4
- Obiettivo Cooperazione 2,5
30II. Le risorse finanziarie
- Con la nuova programmazione la metà delle risorse
affluisce ai nuovi stati membri - La politica di coesione subisce un drastico
spostamento ad est
31III. I principi la concentrazione
I Fondi contribuiscono, ciascuno conformemente
alle disposizioni specifiche che lo
disciplinano, al conseguimento dei tre obiettivi
di cui all'articolo ... Art. 4 Reg. 1083/06
- Per il raggiungimento di un impatto maggiore i
fondi strutturali sono soggetti a una
concentrazione territoriale e a una
concentrazione tematica, modulate in modo
differenziato in relazione ai tre obiettivi
prioritari - Convergenza
- Competitività regionale e occupazione
- Cooperazione territoriale
- Per il periodo di programmazione 2007-2013
l'intervento cofinanziato dai Fondi è finalizzato
agli obiettivi prioritari previsti dagli
Orientamenti integrati per la crescita e
l'occupazione (2005-2008). A tali obiettivi viene
destinato il 60 della spesa per l'obiettivo
Convergenza e il 75 della spesa dell'obiettivo
Competitività regionale e occupazione (Unione a
15)
32III. I principi la programmazione (a)
Gli obiettivi dei Fondi sono perseguiti nel
quadro di un sistema di programmazione
pluriennale articolato in varie fasi,
comprendenti l'individuazione delle priorità, il
finanziamento ed un sistema di gestione e
controllo Art. 10 Reg. 1083/06
Per accedere alle risorse è necessario
identificare obiettivi, strumenti e modalità di
realizzazione degli interventi La programmazione
attua anche il principio di coordinamento tra
l'intervento dei Fondi, del FEASR, del FEP, e gli
interventi della BEI e di altri strumenti
finanziari esistenti
33III. I principi la programmazione (b)
- Le tre fasi della programmazione comunitaria
- Orientamenti strategici comunitari in materia di
coesione proposti dalla Commissione, adottati dal
Consiglio, previo parere conforme del Parlamento
europeo - Quadro di riferimento strategico nazionale
proposto dallo stato membro nel rispetto del
principio del partenariato e rispecchiando le
priorità dellUnione decisione della Commissione
in merito ad una parte del QRSN - Programmi operativi proposti dallo stato membro o
dalla regione decisione della commissione - I Programmi Operativi degli Stati nazionali
devono contenere - Unanalisi dello stato di fatto
- Una motivazione delle priorità adottate
- Informazioni sugli assi prioritari e sugli
obiettivi specifici - Un piano finanziario
- Le disposizioni di attuazione
- Un elenco indicativo dei grandi progetti
34III. I principi il partenariato
Il partenariato verte sulla preparazione,
attuazione, sorveglianza e valutazione dei
programmi operativi Art. 11 Reg. 1083/06
- Il perseguimento degli obiettivi della politica
di coesione avviene attraverso una stretta
collaborazione tra la Commissione e gli Stati
membri. Questi ultimi coinvolgono - le autorità regionali, locali, cittadine e le
altre autorità pubbliche competenti - le parti economiche e sociali
- i partner ambientali, le organizzazioni non
governative e gli altri organismi della società
civile - Attraverso il principio del partenariato la
Commissione influisce, anche in modo
determinante, sulle scelte nazionali e regionali - Il Comitato di Sorveglianza, in cui questi
soggetti del partenariato sono rappresentati, è
lorgano di indirizzo e controllo dei programmi
comunitari
35III. I principi laddizionalità
I contributi dei Fondi strutturali non
sostituiscono le spese strutturali, pubbliche o
assimilabili, di uno Stato membro Art. 15 Reg.
1083/06
Laddizionalità si affianca al principio di
complementarietà (per il quale lazione
comunitaria è complementare alle azioni nazionali
corrispondenti o vi contribuisce) Il rispetto
delladdizionalità è difficile da verificare. Per
tale ragione, per le regioni dellObiettivo
convergenza, la Commissione e lo Stato membro
determinano il livello di spese strutturali che
lo Stato deve mantenere. Il principio
delladdizionalità è sottoposto a verifica
intermedia e a verifica ex-post In particolare
nei paesi della coesione, laddizionalità può
creare dei problemi per il conseguimento della
stabilità macroeconomica legata allUnione
economica e monetaria
36III. I principi lefficienza e lefficacia
Le valutazioni sono volte a migliorare la
qualità, l'efficacia e la coerenza
dell'intervento dei Fondi nonché la strategia e
l'attuazione dei programmi operativi Art. 47
Reg. 1083/06
- Stringenti regole di gestione finanziaria
- Impegni di spesa entro il periodo di
programmazione - Spese non oltre due anni dopo il periodo di
programmazione - Impegni automatici minimi per annualità. Se entro
24 mesi (N2) o 36 mesi per alcuni Stati (N3) su
questi impegni non sono erogate le risorse la
Commissione procede al disimpegno automatico - Obbligo di monitoraggio e valutazione
- Introduzione di sistemi premiali
- Uno Stato membro può decidere di istituire una
riserva nazionale di efficacia ed efficienza,
pari al 3 della dotazione complessiva, per
l'obiettivo Convergenza e/o per l'obiettivo
Competitività regionale - In Italia nelle regioni dellobiettivo
Convergenza esiste unulteriore premialità da
destinare a un numero limitato di progetti
innovativi
37III. I principi lefficienza e lefficacia
- Le valutazioni possono essere di natura
strategica al fine di esaminare levoluzione di
un programma o di un gruppo di programmi rispetto
alle priorità comunitarie e nazionali oppure di
natura operativa al fine di sostenere la
sorveglianza di un programma operativo. Le
valutazioni vengono effettuate prima, durante e
dopo il periodo di programmazione (Art. 47 Reg.
1083/06) - Valutazione ex-ante
- Valutazione in itinere
- Valutazione ex-post
- Monitoraggio
38III. I principi il cofinanziamento
Ogni intervento finanziato con i fondi
strutturali deve essere cofinanziato con risorse
dello stato nazionale. I massimali per il
cofinanziamento europeo dipendono dagli
obiettivi e da altre condizioni specifiche.
39III. I principi la proporzionalità
- Le risorse umane e finanziarie impiegate dalla
Commissione e dagli stati membri nellattuazione
dei fondi riguardo - Alla scelta degli indicatori
- Alla valutazione
- Alla gestione e controllo
- Ai rapporti
- sono proporzionali allimporto complessivo della
spesa destinata ad un programma operativo
40IV. I punti salienti della riforma
- I presupposti della riforma
- Si registra che i processi di convergenza
regionale allinterno dellEuropa a 15 non sono
ancora soddisfacenti e che lallargamento
dellUnione a 27 Stati ha comportato il raddoppio
delle disparità regionali e la riduzione del PIL
medio del 12,5. - Si registrano le difficoltà di crescita e il
deficit di competitività dellUE - Si prende atto degli insuccessi della strategia
di Lisbona avviata nel 2000. - Si rileva una eccessiva burocratizzazione della
politica di coesione ed un suo eccessivo
accentramento - Si rileva una eccessiva frammentazione degli
interventi - Sulla base di questi presupposti si rilancia una
strategia che tenga insieme crescita e coesione
nella convinzione di una loro complementarità - La riforma adotta un approccio più strategico
(collegamento alle priorità di Lisbona), meno
burocratico(semplificazioni procedurali,
decentralizzazione gestione fondi,
proporzionalità strumenti, migliore distribuzione
fondi), meglio focalizzato da un punto di vista
geografico e tematico
41IV. I punti salienti della riforma
- Approccio strategico
- Le priorità vengono definite in un documento
adottato dal Consiglio dellUE (Orientamenti) - Si elabora una unica strategia per ciascuno Stato
membro (QRSN) - Seguito strategico di Lisbona si effettuano
controlli relativi alladeguamento della politica
di coesione alla Strategia di Lisbona
42V. I punti salienti della riforma
- Semplificazione e sussidiarietà
- Semplificazione del processo di programmazione
(minor numero di obiettivi, di strumenti, di
fasi, di documenti) - La Commissione non entra più nel merito delle
misure dei programmi operativi (scompaiono i
complementi di programmazione) - Diminuisce il numero di controlli effettuato
dalla Commissione sulla gestione degli Stati
membri - Semplificazione delle norme di ammissibilità
delle spese definite a livello nazionale - Riduzione del numero di valutazioni obbligatorie
- Principio monofondo un fondo per un programma
43Riferimenti bibliografici
- Commissione europea, La politica di coesione
2007-2013, Osservazioni e testi ufficiali,
Lussemburgo, Ufficio delle pubblicazioni
ufficiali delle Comunità europee, gennaio 2007 - Esamina le novità introdotte nella politica di
coesione con la riforma del 2006 e contiene il
Regolamento generale dei fondi strutturali ed i
regolamenti specifici di ogni fondo