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Presentazione di PowerPoint

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... Mastectomia Sia in caso di chirurgia conservativa che di mastectomia il referto anatomo-patologico deve essere codificato secondo il TNM preceduto dal ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Presentazione di PowerPoint


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Percorsi diagnostico-terapeutici integrati IN
NEOADIUVANTE
VALUTAZIONE ANATOMO PATOLOGICA PRE-TRATTAMENTO
NEOADIUVANTE
M. Truini
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Percorsi diagnostico-terapeutici integrati IN
NEOADIUVANTE
  • Studio patologico pre-trattamento neoadiuvante
  • Trattamento del campione chirurgico dopo terapia
    neoadiuvante
  • Chirurgia conservativa
  • Mastectomia
  • Stato linfonodale

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Studio patologico pre-trattamento neoadiuvante
  • Nello studio delle neoplasie mammarie che
    richiedono un trattamento neoadiuvante, è
    necessaria la esecuzione di agobiopsia con ago
    da 12 a 18 G (preferibilmente 14 G)
  • Eè consigliabile eseguire 3 agobiopsie, al fine
    di determinare istotipo, grading e stato
    recettoriale (ER, PgR, Ki-67, HER2).
  • I frustoli ottenuti vengono posti immediatamente
    in formalina neutra tamponata e inviati al
    laboratorio di anatomia patologica, unitamente
    alla richiesta cartacea compilata e firmata.

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Studio patologico pre-trattamento neoadiuvante
  • In laboratorio di anatomia patologica, i frustoli
    vengono disposti paralleli fra loro in numero
    non superiore a 3 su spugnette allinterno
    delle biocassette per la fissazione
  • Dopo il fissazione, i frammenti vengono inclusi
    in paraffina (eventualmente singolarmente, se di
    consistenza e spessore diversi)
  • Da ogni incluso in paraffina devono essere
    eseguite sezioni seriate di 3-4 µ
  • due colorate con EE (la prima e lultima)
  • almeno 5 sezioni in bianco su vetrini con carica
    per studio immunoistochimico

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Studio patologico pre-trattamento neoadiuvante
  • La refertazione deve comprendere
  • istotipo
  • grading (ragionevolmente accurato 75 di
    concordanza. Il clinico deve comunque tener
    presente che il grading può differire)
  • stato recettoriale
  • Se la neoplasia non è facilmente aggredibile e
    lagobiopsia ha dato esito negativo ? eseguire
    una biopsia a cielo aperto

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Percorsi diagnostico-terapeutici integrati IN
NEOADIUVANTE
  • Studio patologico pre-trattamento neoadiuvante
  • Trattamento del campione chirurgico dopo terapia
    neoadiuvante
  • Chirurgia conservativa
  • Mastectomia
  • Stato linfonodale

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Trattamento del campione chirurgico dopo terapia
neoadiuvante Chirurgia conservativa
  • Il chirurgo deve orientare il campione operatorio
    con lacci o clips a fresco (o in formalina neutra
    tamponata con volume di fissativo pari almeno al
    doppio di quello del campione) nel più breve
    tempo possibile al laboratorio di anatomia
    patologica
  • In laboratorio il materiale deve essere pesato,
    misurato e descritto accuratamente su apposito
    protocollo, segnalando la presenza o meno di cute
    e capezzolo
  • Il materiale deve essere marcato con china e/o
    differenti coloranti per unaccurata valutazione
    dei margini di exeresi (la china - o il colorante
    - va fissato in acido acetico al 10)

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Trattamento del campione chirurgico dopo terapia
neoadiuvante Chirurgia conservativa
  • Vengono eseguite sezioni multiple perpendicolari
    allasse maggiore ad intervalli di circa 3-5 mm e
    su queste misurate le dimensioni della neoplasia
    residua
  • Le sezioni devono essere orientate e poste in
    formalina neutra tamponata per 24h oppure possono
    essere eseguiti prelievi a fresco dello spessore
    massimo di 3-4 mm (accuratamente contrassegnati e
    segnalati sul protocollo dei prelievi) ed
    anchessi posti in formalina per un massimo di
    24h.
  • Se viene prelevato più di un campione di tessuto
    ciascuno deve essere orientato con laccio o clip
    tenendo conto della propria posizione rispetto al
    campione principale

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Trattamento del campione chirurgico dopo terapia
neoadiuvante Chirurgia conservativa
  • Il referto radiologico e/o ecografico associato
    al T clinico del campione è indispensabile per un
    corretto campionamento
  • se la neoplasia residua non supera i 3 cm di
    diametro massimo si procede al completo
    campionamento della lesione
  • se è gt di 3 cm si procede ad esteso
    campionamento che deve sempre comprendere - in
    prelievi consecutivi e contrassegnati - il
    diametro massimo della lesione, deve includere
    gli estremi della lesione mammograficamente
    segnalata, il tessuto adiacente e i margini di
    resezione chirurgica per evitare una sottostima
    delle dimensioni della neoplasia residua
  • Analogo procedimento, con campionamento ancora
    più esteso, deve essere seguito quando il T
    clinico è yT0 e la neoplasia sostituita da
    unarea fibrosa per verificarne la reale risposta
    alla terapia

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Percorsi diagnostico-terapeutici integrati IN
NEOADIUVANTE
  • Studio patologico pre-trattamento neoadiuvante
  • Trattamento del campione chirurgico dopo terapia
    neoadiuvante
  • Chirurgia conservativa
  • Mastectomia
  • Stato linfonodale

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Trattamento del campione chirurgico dopo terapia
neoadiuvante Mastectomia
  • Il campione deve essere orientato dal chirurgo
    con un punto di repere sul prolungamento
    ascellare ed inviato immediatamente a fresco al
    laboratorio di anatomia patologica
  • Il campione di mastectomia infatti non deve
    essere posta in formalina prima di essere
    campionato per non compromettere, con una
    fissazione non adeguata, la corretta valutazione
    morfologica e dei fattori prognostici e
    predittivi della neoplasia
  • La mammella deve essere pesata, misurata e
    descritta dettagliatamente sul protocollo. La
    marcatura con china è utile ed è indicato luso
    di più colori in particolare se la neoplasia ha
    margini non chiaramente rilevabili
    microscopicamente o se la neoplasia sembra
    aderire alla fascia

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Trattamento del campione chirurgico dopo terapia
neoadiuvante Mastectomia
  • Il capezzolo e lareola devono essere rimossi
    prima che il campione venga tagliato ad
    intervalli di 1-2 cm perpendicolarmente al piano
    superficiale eseguendo un taglio che deve passare
    esattamente in corrispondenza del capezzolo
  • Le sezioni vanno quindi orientate e fissate in
    formalina per 24h
  • Il campionamento della neoplasia o comunque
    dellarea residua in corrispondenza della
    neoplasia va eseguito come indicato per la
    chirurgia conservativa
  • Il capezzolo deve essere sempre prelevato in toto

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Trattamento del campione chirurgico dopo terapia
neoadiuvante
  • Sia in caso di chirurgia conservativa che di
    mastectomia il referto anatomo-patologico deve
    essere codificato secondo il TNM preceduto dal
    prefisso y e corredato nuovamente della
    valutazione degli indicatori prognostici e
    predittivi della neoplasia dopo terapia

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Percorsi diagnostico-terapeutici integrati IN
NEOADIUVANTE
  • Studio patologico pre-trattamento neoadiuvante
  • Trattamento del campione chirurgico dopo terapia
    neoadiuvante
  • Chirurgia conservativa
  • Mastectomia
  • Stato linfonodale

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Trattamento del campione chirurgico dopo terapia
neoadiuvante Stato linfonodale
  • Non e necessaria alcuna valutazione citologica
    od istologica dello stato linfonodale
    pretrattamento
  • La dissezione linfonodale del cavo ascellare deve
    sempre essere eseguita indipendentemente dal T
    clinico post -terapia contemporaneamente alla
    terapia chirurgica conservativa o alla mastectomia

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Trattamento del campione chirurgico dopo terapia
neoadiuvante Stato linfonodale
  • Tutti i linfonodi devono essere esaminati
    istologicamente
  • Nel referto devono essere riportati
  • il numero totale di linfonodi,
  • il numero dei linfonodi metastatici
  • il tipo di metastasi (micrometastasi, ITC)
  • leventuale coinvolgimento extracapsulare
  • la codifica secondo classificazione TNM
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