Presentazione di PowerPoint - PowerPoint PPT Presentation

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Presentazione di PowerPoint

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Title: Presentazione di PowerPoint


1
Lequilibrio aziendale
2
Leconomicità durabilità e autonomia
AUTONOMIA
DURABILITÀ
ECONOMICITÀ
Durabilità attitudine a durare nel tempo in
ambiente mutevole Autonomia attitudine a vivere
senza interventi di sostegno Economicità
condizione di funzionamento dellazienda
3
Il generale equilibrio aziendale
La continuità aziendale è il risultato del
mantenimento di un equilibrio dinamico complesso,
in cui convergono vincoli di natura economica in
senso stretto, oltre che aspetti di natura
etico/sociale. Le diverse condizioni che
permettono il mantenimento dellequilibrio
aziendale possono essere realizzate tramite la
pianificazione aziendale, che costituisce un
approccio razionale alla gestione dellazienda.
4
Le condizioni prospettiche dellequilibrio
aziendale
Le condizioni che consentono lequilibrio
aziendale sono diverse e si identificano nelle
seguenti condizione patrimoniale di
equilibrio condizione finanziaria di
equilibrio condizione economica di
equilibrio principio delle condizioni
prospettiche di equilibrio o principio della vita
duratura economica
5
Lequilibrio patrimoniale
La struttura del sistema aziendale si compone di
due elementi i beni e le persone. Lequilibrio
patrimoniale è relativo alla composizione e ai
rapporti reciproci nella prima classe di
elementi si riferisce allordine compositivo dei
beni aziendali, visti come un complesso unitario
colto in un determinato istante della
gestione. Lequilibrio patrimoniale è
essenzialmente prospettico, in quanto le
informazioni che si traggono dallanalisi della
struttura aziendale sono interpretabili soltanto
alla luce delle ipotesi di futura gestione.
6
Lequilibrio patrimoniale
I vincoli di complementarità esistenti tra i beni
aziendali destinati congiuntamente alla
produzione, favoriscono la formazione di un
giudizio sintetico, mediante il quale il
complesso dei beni viene espresso come aggregato
unitario di valori. Sul piano logico, tale
operazione è possibile attraverso la traduzione
dei beni (qualitativamente descrivibili nelle
proprie caratteristiche) in misure monetarie
mediante prezzi e valori quantitativamente
omogenei e aggregabili in un tutto di
sintesi. capitale lordo di funzionamento o
attività
7
Il capitale lordo di funzionamento
In generale i beni sono esprimibili in valori
entro un intervallo, che va dal valore storico di
acquisizione (tipicamente minore), ad un valore
prospettico di realizzo diretto o indiretto
(tipicamente maggiore). Lottica prudenziale
prevede una naturale tendenza verso la scelta di
valori storici, anche se lopzione cade sui
valori prospettici qualora questi siano inferiori
ai primi. lequilibrio patrimoniale è dunque di
tipo istantaneo, in quanto riferito ad un fondo,
pur accogliendo ipotesi dinamiche.
8
Il capitale-risparmio
La costituzione del capitale lordo di
funzionamento presuppone la disponibilità
allinterno dellazienda di risorse finanziarie
necessarie al reperimento dei beni aziendali.
PRODUZIONE
CAPITALE ATTIVO
CAPITALE PASSIVO
CAPITALE PASSIVO
RISPARMIO FAMIGLIE
RISPARMIO AZIENDALE
PRODUZIONE
CAPITALE ATTIVO
9
Il capitale-risparmio
  • Il capitale-risparmio in quantità limitate può
    anche essere gestito direttamente dal soggetto
    possessore, mentre in in grandi quantitativi
    occorrono istituzioni specializzate quali
  • musei e gallerie darte
  • aziende di credito
  • banche daffari
  • fondi dinvestimento
  • borsa valori

10
Movimento del capitale risparmio verso scopi
produttivi.
FAMIGLIE
BANCHE
IMPRESE
INTERESSE
INTERESSE
IMPIEGHI CAPITALE ATTIVO
CAPITALE PASSIV O
CAPITALE ATTIVO
PATRIMONIO RISPARMIO
RACCOLTA CAPITALE PASSIV O
MERCATO DEI CAPITALI
MERCATO DEI CAPITALI
11
Il capitale-risparmio
  • I fabbisogni finanziari delle imprese possono
    essere classificati in due categorie
  • capitale circolante (recuperabile nei dodici
    mesi)
  • capitale fisso o immobilizzato (recuperabile in
    via ultrannuale)
  • La copertura di questo fabbisogno può provenire
    in tre modi
  • con capitale di rischio
  • con capitale di terzi ottenuto a breve scadenza
    (dalle banche ordinarie) o a medio-lungo termine
    (dagli istituti di credito a medio-lungo
    termine).

12
Lequazione patrimoniale
La condizione patrimoniale di equilibrio
prospettico si configura nella generale ed
indistinta correlazione tra finanziamenti (di
capitale proprio e di credito) e
investimenti. Lequazione patrimoniale a valori,
può essere rappresentata nella seguente
formula A P N A capitale lordo investito
o attività P capitale di credito o passività N
capitale netto (con vincolo di proprietà)
13
Lequazione patrimoniale
Il grado di solidità patrimoniale è tanto
maggiore, quanto più grande risulta il
differenziale tra attivo e passivo N A P gt
0 Inoltre, il rapporto tra il capitolo a titolo
di terzi e il capitolo proprio definisce il grado
di indebitamento, vale a dire il rischio
finanziario dellimpresa il caso limite è
quello del deficit patrimoniale A P lt 0
P N
? lt
1
14
Lequazione patrimoniale
Adottando un criterio di classificazione di tipo
finanziario lequazione patrimoniale in termini
analitici può essere espressa in una ulteriore
forma Ac Ai Pb Pl N Ac attivo
corrente o capitale circolante Ai attivo
immobilizzato o capitale fisso Pb passivo a
breve Pl passivo a lungo termine N capitale
netto
15
Lequazione patrimoniale
  • La struttura patrimoniale di unazienda
    equilibrata presenta alcune caratteristiche
  • Capitale circolante netto positivo (CCN)
  • CCN Ac - Pb gt 0
  • Il margine esprime leccedenza dei realizzi
    attesi dagli investimenti a breve rispetto agli
    esborsi a breve.
  • SOLVIBILITÀ

16
Lequazione patrimoniale
  • La struttura patrimoniale di unazienda
    equilibrata presenta alcune caratteristiche
  • Margine di struttura (MS)
  • MS N - AI gt 0
  • Il margine maggiore di zero indica la capacità di
    autocopertura del capitale fisso da parte di
    una fonte permanente e non onerosa come il
    capitale netto.
  • SOLIDITÀ

17
Lequazione patrimoniale
  • La rappresentazione di unazienda in forte
    disequilibrio patrimoniale è, dunque, la
    seguente
  • CCN Ac - Pb lt 0
  • MS N - AI lt 0
  • P/N gt 1
  • Possibili soluzioni
  • aumento di capitale proprio
  • ingresso di nuovi soci
  • cessione dellazienda ad un nuovo proprietario

18
Situazione patrimoniale di unazienda solida
Pb 20
Ac 55
Pi 30
CCNgtO
MS gtO
N 50
Ai 45
19
Situazione patrimoniale di unazienda in
disequilibrio
Ac 50
Pb 80
CCN ltO
MSltO
Ai 50
Pi 10
N 10
20
Lequazione patrimoniale
1 Composizione e struttura degli impieghi (con
valutazione del grado di rischio dellattività
economica in termini di elasticità della
struttura aziendale ed efficienza nellimpiego
delle risorse investite). 2 Composizione e
struttura delle fonti di finanziamento
(valutazione del grado di rischio finanziario). 3
Valutazioni sullequilibrio tra natura e
variabilità delle fonti e natura e variabilità
degli investimenti.
21
Lequazione finanziaria
  • Le classi di circuiti operativi sono
    fondamentalmente quattro
  • circuiti dei finanziamenti a titolo di capitale
    proprio
  • circuiti dei finanziamenti a titolo di capitale
    di credito
  • circuito degli investimenti
  • circuito della gestione corrente
  • Lo schema dei circuiti operativi analizza le
    operazioni aziendali che influiscono
    sullequilibrio finanziario dellazienda secondo
    la logica sistemica.

22
Schema dei circuiti operativi della gestione
aziendale.
CAPITALE PROPRIO
DIVIDENDI
APPORTI
FONDO DI MEZZI MONETARI
CAPITALE DI CREDITO
INVESTIMENTI
PRESTITI
ACQUISIZIONI DUR.
RIMBORSI E INT.
DISMISSIONI
APPROV. RIS.
GESTIONE CORRENTE
REALIZZI
ACQUISTI
VENDITE
TRASFOR. INTERNA
23
Il circuito dei finanziamenti di capitale proprio
  • costituisce loriginaria forma di alimentazione
    del fondo di mezzi finanziari
  • può essere costituito con apporti in natura o in
    denaro (prevalentemente)
  • non è soggetto a rimborso obbligatorio
  • non comporta rimborso obbligatorio del capitale
  • può prevedere il pagamento periodico dei
    dividendi.

24
Il circuito dei finanziamenti di credito
  • il capitale di terzi è sottoposto alla formula
    del rimborso a vista o a scadenze periodiche
    prestabilite
  • si tratta di un capitale oneroso, che comporta
    il pagamento di interessi
  • il credito può essere diretto o indiretto, a
    seconda che derivi dalla negoziazione di un
    prestito in senso stretto o da una dilazione di
    pagamento
  • è un circuito che presenta un profilo di rischio
    superiore al precedente, in quanto oneroso e
    soggetto ad una maggiore instabilità.

25
Il circuito degli investimenti
  • è il circuito che genera lassorbimento di
    risorse provenienti dal fondo finanziario,
    specie in occasione di particolari eventi, che
    comportano un certo grado di rischio, quali
  • la costituzione dellazienda
  • la crescita dimensionale dellazienda
  • la ristrutturazione delle strutture produttive
  • la generazione finanziaria di questo circuito è
    rappresentata dalla dismissione dei beni
    sostituiti o in eccedenza.
  • possono essere presenti investimenti di tipo
    accessorio (immobili ad uso civile,
    partecipazioni, titoli) che generano flussi in
    entrata superiori a quelli in uscita.

26
Il circuito della gestione corrente
  • Prevede una ricca dinamica di flussi in entrata
    (entrate correnti) e flussi in uscita (uscite
    correnti)
  • CASH FLOW prodotto dalla gestione corrente
  • entrate corrente uscite correnti gt 0
  • Il cash flow è un fenomeno tipicamente di natura
    monetario-finanziaria, anche se la sua dinamica
    nel tempo è influenzata dalle modalità di
    gestione economica dei processi di produzione.
  • Il riferimento è allutilizzo delle risorse, alla
    negoziazione dei prezzi di fornitura dei fattori
    produttivi, allandamento del costo del lavoro.

27
Lequilibrio dinamico
operazioni aziendali
  • Variazioni in aumento o in diminuzione del
    capitale
  • Attinenti alla gestione costi e ricavi
  • Estranei alla gestione aumenti diretti di
    capitale, diminuzioni dirette di capitale

Variazioni in aumento o in diminuzione del
Fondo mezzi monetari entrate e uscite
28
Formazione e ruolo del CASH FLOW
ACQUISTI
VENDITE
Uscite Correnti (Uc) -
Entrate Correnti (Ec)
Gestione Corrente Cash-flow)
INCREMENTO NELLESERCIZIO
Fondo di mezzi monetari finali
Fondo di mezzi monetari iniziali
29
Formazione e ruolo del cash flow
Un cash flow positivo è espressione
di AUTOFINANZIAMENTO DELLAZIENDA ovvero capaci
tà di rigenerare autonomamente e gratuitamente
attraverso la gestione le condizioni produttive
correnti. continuità dellazienda
30
Il circuito dei finanziamenti di credito
Il circuito della produzione procede dalle
uscite alle entrate in effetti, già il momento
iniziale dellavvio della produzione richiede
lassorbimento di mezzi finanziari da parte delle
uscite correnti, anticipate rispetto alle entrate
correnti. Tale finanziamento, deve essere
fronteggiato da fonti finanziarie esterne
capitale proprio e capitale di credito.
31
Circuiti della produzione e finanziamento.
circuiti dei finanziamenti
? finanziamento di lunga durata
? finanziamento di breve durata
entrate
tempo
uscite
? produzione di breve durata
? produzione di lunga durata
circuiti della produzione
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I cicli della gestione dellimpresa industriale
Durata ciclo attività industriale
t0
t5
Durata ciclo monetario
t2
t5
Durata ciclo caratteristico industriale
t4
t0
t1 inizio lavorazione
t3 fine lavorazione
permanenza magazzino prodotti
durata del processo di lavorazione
permanenza magazzino materie
durata credito commerciale
durata del debito di fornitura
t0 entrano le materie, sorge il debito t2
uscita di cassa t4 escono i prodotti sorge il
credito t5 entrata di cassa
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PRODUZIONE
TRASFORMAZIONE INTERNA
VENDITE
ACQUISTI
POSSIBILI DILAZIONI
GIACENZE DI MAGAZZINO
POSSIBILI DILAZIONI
ALLUNGAMENTO
RIDUZIONE
CLIENTI
FORNITORI
CICLO MONETARIO
Fasi delle produzioni ed effetti sul ciclo
monetario.
34
Il fabbisogno finanziario
  • Il fabbisogno finanziario dellazienda dipende
    sostanzialmente da tre durate
  • La durata del ciclo di produzione e la durata di
    permanenza nel magazzino
  • La durata delle dilazioni concesse ai clienti
  • La durata delle dilazioni ottenute dai fornitori.
  • Questi fenomeni influiscono, a loro volta, sulla
    formazione del ciclo monetario
  • Cm Co Cc - Cf

35
Lequilibrio economico
Nellottica della continuità aziendale, la
dinamica costi-ricavi dellimpresa deve
soddisfare la seguente condizione di minimo C
? R dove ? è il reddito totale. Tale
equazione esprime lattitudine della gestione di
rimunerare con i componenti positivi di reddito,
alle condizioni di mercato, tutti i fattori
produttivi compresi il capitale di prestito ed il
capitale di rischio. Nel corso della vita
aziendale, assume particolare interesse la
determinazione del reddito desercizio riferito
alla gestione svolta nellesercizio
amministrativo.
36
Il processo di formazione del reddito desercizio
  • Tra i componenti positivi tipicamente rientrano
  • i ricavi desercizio
  • le rettifiche dei costi desercizio (rimanenze)
  • le rettifiche ai costi desercizio per le
    produzioni interne
  • Tra i componenti negativi ricordiamo
  • i costi per acquisti di beni e servizi
  • i costi del lavoro dipendente
  • i costi per lutilizzo di beni non in proprietà
  • i costi per gli oneri finanziari
  • i costi relativi alle quote di ammortamento
  • i costi per laccantonamento a fronte di rischi
    e spese future.

37
Le condizioni dellequilibrio reddituale
efficienza rendimento fisico-tecnico dei
processi produttivi (prodotti per ora lavoro o
ora macchina, durata di unattività, prodotti per
unità di materia prima) innovazione dei
prodotti e dei processi flessibilità/elasticità
aziendale congruità dei prezzi-costo, dei
prezzi-ricavo, delle rimunerazioni del capitale
risparmio e del lavoro
38
I profili qualitativi dellazienda
  • Aldo Amaduzzi nellambito dellanalisi delle
    condizioni di equilibrio dellazienda propone di
    inserire a fianco degli aspetti quantitativi
    precedentemente analizzati, la descrizione dei
  • profili qualitativi dellazienda
  • quali
  • limmagine e la reputazione aziendale
  • le professionalità delle risorse umane interne
  • la flessibilità aziendale
  • lattenzione alla qualità
  • la stabilità nellassetto di governo
  • linnovazione tecnologica
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